La Regina scomparsa di Scientology
 
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La Regina scomparsa di Scientology

La moglie del leader di Scientology non si vede in pubblico dal 2007. Chi ne ha chiesto notizie è stato ostracizzato, o peggio. Oggi ex membri di alto livello tratteggiano un cupo ritratto della giovinezza di Shelly Miscavige, del suo matrimonio e della caduta in disgrazia, e fanno ipotesi sul suo destino.

Di © Ned Zeman, Vanity Fair USA, marzo 2014. Link interni inseriti dalla traduttrice.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, 2 marzo 2014

 
Dite pure quel che volete di L. Ron Hubbard, il noto fondatore di Scientology. Ma a dispetto delle sue molte manchevolezze, o forse proprio grazie ad esse, è stato un vero visionario di Hollywood, un ambiguo pioniere dell'oscura arte della confezione accattivante, della creazione di marchi, della sinergia.

Dopo una serie di fallimenti personali e professionali, negli anni '50 Hubbard trasformò le sue sgangherate fantasie fantascientifiche nel manifesto stesso dell'auto-aiuto, poi diventato un best-seller internazionale: Dianetics: The Modern Science of Mental Health [in italiano: "Dianetics: la forza del pensiero sul corpo" - N.d.T.]. Poi confezionò nuovamente quelle fantasie in una "religione": rivelò infatti un pericoloso terzo atto [della sua space opera - N.d.T.] fatto di astronavi aliene, schiavi umanoidi e un signore intergalattico della guerra di nome Xenu. E per organizzare meglio le molteplici fonti di entrata, registrò una serie di marchi collegati alle sue creazioni tra cui l'E-Meter, un aggeggio degno di Rube Goldberg che si dice sia in grado di "fronteggiare aree di turbamento spirituale". [...]

Nel 1969 Hubbard aveva già lanciato una testa di ponte stabile a Hollywood. In un grande chateau in stile normanno che in passato aveva ospitato, tra gli altri, star del calibro di Clark Gable, Errol Flynn, Bette Davis e Cary Grant, egli fondò il Celebrity Centre International di Scientology - una mecca spirituale per «artisti, politici, capitani d'industria, atleti di primo piano e chiunque abbia il potere e la visione per creare un mondo migliore».

Il centro era il veicolo sinergico del "Progetto Celebrità": un notiziario interno della chiesa consigliava infatti al gregge di "dare la caccia" a "prede" di serie A come Greta Garbo, Walt Disney e Orson Wells. Nessuno di essi rispose positivamente all'appello, ma Hubbard si attenne al suo modello imprenditoriale. «Le celebrità sono persone molto speciali», scrisse nel 1973. «Essi dispongono di linee di comm[unicazione] che gli altri non hanno».

Quando nel 1986 Hubbard morì, Scientology era la religione anticonformista per antonomasia dell'Era della Celebrità. Tra i suoi discepoli poteva vantare due dei pilastri dell'industria cinematografica come Tom Cruise e John Travolta e un solido contorno di star assortite (da Kirsie Alley a Anne Archer). A metà anni '90 la Chiesa di Scientology affermava di avere otto milioni di fedeli.

Nonostante questo, e come Hubbard stesso avrebbe constatato se fosse vissuto più a lungo, Hollywood è un'amante crudele. Negli anni a seguire sono state proprio le vicende delle sue celebrità a infangare il marchio Scientology. La vita privata di Travolta è stata fonte di infiniti esami e controversie. Con il suo bizzarro e pirotecnico saltellare sul divano di Oprah e le sue invettive antipsichiatriche, Tom Cruise è sembrato un ambasciatore del tutto inaffidabile. Poi nel 2011 il New Yorker pubblicò un lungo articolo di Lawrence Wright (nel 2013 trasformato nel libro Going Clear) su Paul Haggis, sceneggiatore e regista da Oscar nonché scientologist di lungo corso che ha poi abbandonato la chiesa. L'articolo, che un portavoce di Scientology definì "pezzo stantio contenente solo luoghi comuni e accuse infondate", sosteneva che gli scientologist vengono sistematicamente plagiati, spennati e abusati dalla chiesa, in particolare dal suo attuale leader David Miscavige.

Miscavige è l'anti-Hubbard. Sguardo ardente e il piacevole aspetto da telepredicatore, governa il mondo di LRH con spietata efficienza. L'estate scorsa su quel mondo sembrava tornata una parvenza di calma. Cruise aveva più o meno riabilitato la sua immagine quando i tabloid sono esplosi di nuovo. La storia del momento era Leah Remini, star televisiva meglio nota per aver interpretato la moglie senza peli sulla lingua di Kevin James nella sitcom The King of Queens della ABC. La Remini, scientologist di seconda generazione, non era soltanto l'ennesima fuoriuscita di alto profilo. Era una fuoriuscita che aveva piantato un gran casino sulla moglie del boss.

O si tratta dell'ex moglie? O della defunta moglie? Oppure della moglie scomparsa?

Shelly Miscavige è stata per decenni la First Lady di Scientology. Graziosa e sorridente, era sempre al fianco di Miscavige: in tutte le riunioni, in tutti i viaggi, in tutti i servizi fotografici. Poi nell'agosto del 2007 scomparve improvvisamente senza lasciare traccia. [Foto e abito a destra di Claudio e Renata Lugli - NdT]

Da allora sui suoi spostamenti si sono susseguite chiacchiere di intrighi e speculazioni febbrili, ma solo tra gli outsider. Le nostre fonti affermano che raramente i membri della chiesa fanno domande su di lei, perché dimostrarsi troppo ficcanaso equivale ad attirarsi le conseguenze abbatutesi sulla Remini. Come ci raccontano le nostre fonti, infatti, quanto più lei faceva domande, tanto più veniva interrogata, ostracizzata, dannata. Ogni volta che chiedeva di Shelly «menavano il can per l'aia», sostiene una fonte. «Le dicevano "Oh, è su un progetto speciale", oppure "Oh, è andata a trovare un parente malato".» (I portavoce della chiesa hanno ripetutamente negato che Shelly sia scomparsa).

Alla fine la Remini ha lasciato la chiesa e presentato una denuncia di scomparsa. Il dipartimento di polizia di L.A. ha chiuso il caso quasi subito definendo "infondata" la segnalazione. Ha anche informato di aver incontrato Shelly, ma senza dare ulteriori dettagli.

Questa criptica spiegazione è servita soltanto a alimentare il mistero. Shelly aveva forse lasciato la chiesa? Si stava nascondendo? Alcuni fuoriusciti di Scientology sono convinti che la donna sia stata esiliata in una delle elusive e molto controllate basi che la chiesa possiede in località remote del west. Le nostre fonti ci dicono che è lì che gli espulsi patiscono una vita di isolamento, di lavori umili e di povertà. Il motivo, spiegano, è semplice. «La legge [di Scientology] è: quanto più sei vicino a David Miscavige, tanto più rovinosa sarà la tua caduta», ci dice Claire Headley, una ex scientologist che, assieme al marito Marc, lavorò a stretto contatto con i Miscavige. «Praticamente è come una legge di gravità. L'unica cosa che non sai è quando.» (La Chiesa di Scientology ha respinto le ripetute richieste di Vanity Fair di intervistare i Miscavige. I suoi rappresentanti hanno dipinto le fonti di VF come "apostati contrariati" e definito "ridicole e offensive" le nostre domande. Inoltre, i rappresentanti della chiesa hanno detto che Shelly Miscavige è una privata cittadina che «sta lavorando a tempio pieno per la chiesa, come ha sempre fatto», sottolineando che io in passato ho già scritto degli articoli critici sulla chiesa.)


In alto mare

A metà anni '70 Scientology era letteralmente alla deriva. I federali avevano scoperto due complotti criminali orditi dagli scientologist che cercavano di vendicarsi dei giornalisti che avevano indagato sulle loro attività, oltre a infiltrare diverse agenzie di polizia e governative. Anni prima Hubbard, preso dalla necessità di rifugiarsi in una località nascosta, aveva scelto le acque internazionali e preso residenza su una vecchia nave da trasporto ribattezzata Apollo, dove scoprì che la vita del nomade di mare non era priva di un certo fascino. Ascot al collo e giubbotto jeans, "il Commodoro", come allora gli piaceva farsi chiamare, passeggiava sui ponti della nave e intratteneva l'equipaggio con le leggende sul suo eroico passato. Creò anche una organizzazione vagamente paramilitare, la Sea Org, i cui membri dovevano vestire uniformi della marina. L'affiliazione era riservata agli scientologist più dedicati e di rango superiore tra cui Mary Sue, la terza moglie di Hubbard, sposata nel 1952. La Sea Org comprendeva anche un gruppo chiamato "Organizzazione dei Messaggeri del Commodoro". Quasi tutti i suoi membri erano ragazzine in calzoncini e canottiera attillata a completa disposizione del Commodoro: gli portavano le bevande, registravano ogni sua parola, riferivano i suoi ordini al resto dell'equipaggio, gli preparavano il bagno e gli accendevano le sigarette Kool.

Tra le devotissime Messaggere di Hubbard c'era la discepola più giovane a bordo: Michelle "Shelly" Barnett. Le fotografie dell'epoca mostrano una bellezza slanciata dai capelli biondo fragola. Era diventata messaggera a 12 anni, nei primi anni '70.

Secondo gli Headley, Barney - padre di Shelly - era un artigiano che faticava a trovare lavoro; Flo Barnett, la madre, era una donna con problemi emotivi. La fede in Scientology della coppia era tale che affidarono Shelly e sua sorella maggiore Clarisse alle cure di Hubbard. Da allora in poi, l'educazione delle due ragazzine consistette in poco più del vangelo di LRH, cioè che le persone sono esseri immortali o "thetan" intrappolati in corpi umani. I thetan sono gravati dai traumi, o "engram", accumulati nelle vite precedenti. Soltanto grazie a un processo terapeutico brevettato noto come "auditing" i thetan possono liberarsi dagli engram.

I Messaggeri erano devoti a Hubbard. Dopo tutto, lui era il loro genitore de facto. Ma secondo diverse delle nostre fonti Shelly lo venerava addirittura, pendeva dalle sue labbra e seguiva i suoi ordini con una precisione inaspettata per una giovane di quell'età e dall'aspetto così infantile. «Vedevi arrivare questa bella bambina bionda in scarpe da ginnastica», ricorda l'ex funzionario della Sea Org Mike Rinder, «che improvvisamente cominciava a interrogarti con le sue domande "Che cosa stai facendo e perché lo stai facendo?"»

Shelly lasciò la nave a metà anni '70. Qualche anno dopo, 11 membri della chiesa tra cui Mary Sue Hubbard furono accusati di complotto e furto con scasso e, alla fine, tutti condannati e incarcerati. Sebbene il Commodoro non risultasse tra gli accusati, la Procura lo citò come "co-cospiratore non imputato".

Spaventato dalle inchieste in corso, Hubbard trascorse gli ultimi dieci anni di vita sprofondato in una paranoica follia. Vedeva persecutori e voltagabbana - "apostati", in termini Scientology - dietro ogni angolo. Creò una squadra di "pulizia" per disinnescare le minacce legali. Nonostante il team fosse composto per lo più da veterani navigati della Sea Org, a capitanarlo era un 21enne dalla faccia da bambino: David Miscavige.

Alto appena un metro e sessanta, Miscavige soffriva di asma cronica, ma è sempre riuscito a superare i suoi limiti fisici. Nel quartiere borghese di Filadelfia dove è cresciuto aveva sempre condiviso le passioni di famiglia con un'aggressività da mastino - dal football a Scientology. A 12 anni si occupava già delle sedute di auditing degli adulti. A 16 abbandonò la scuola superiore e, come tutti i nuovi membri della Sea Org, firmò un contratto da un miliardo di anni che lo legava a Scientology a tempo pieno e per sempre.

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Miscavige viveva in un dormitorio della sede nazionale della chiesa a Clearwater, Florida. «Era piuttosto stronzo», racconta l'ex scientologist Mark Fisher. «Cercava di fare amicizia, "ehi fratello, come va?", ma era sempre pronto a pugnalarti alla schiena. Se facevi degli errori correva a fare rapporto.» A un certo punto Fisher confidò a Miscavige alcuni suoi dubbi su Scientology. «Lui si assicurò che tutta la mia roba fosse portata via dal dormitorio e messa in corridoio. Mi sbatté fuori senza tanti complimenti, non sapevo più dove andare a dormire.»

Ma il carisma di Miscavige ebbe gioco facile sulle giovani Messaggere che avevano levato le tenda da Clearwater intanto che Hubbard architettava le mosse successive. Tra di loro anche Shelly, che attirò subito l'attenzione di Miscavige. Erano praticamente coetanei, ma Shelly conservava l'aspetto di una quindicenne sorridente e innamorata delle canzoni d'amore di John Travolta.

La storia d'amore tra Shelly e Miscavige sbocciò nel 1978 in una tenuta di campagna nota come Int Base. Era un grande ranch pieno di arbusti e cespugli a una novantina di miglia a est di Los Angeles. La squadra di Hubbard lo aveva trasformato nella sede internazionale di Scientology. La base comprendeva uno studio cinematografico, delle guardie bene addestrate e la villa da 10 milioni di dollari di Hubbard.

Miscavige si comportava quasi sempre da allegro bambino prodigio, ma a volte lo coglievano degli improvvisi scatti di ira che esplodevano in violenza verbale e fisica - una volta prese addirittura a pugni il suo auditor (un rappresentante dei Miscavige ha definito "false" le affermazioni relative al brutto carattere e agli accessi di violenza di David Miscavige).

La storia d'amore con Miscavige non migliorò però la posizione di Shelly con le sue pari. Alcune ragazze la consideravano troppo giovane e ambiziosa per i loro gusti, e spesso la escludevano. «Lei si arrabbiava molto», ricorda una ex Messaggera. «Era l'unica cosa che la mandava disperatamente in bestia. Era chiaramente una ragazza sola, era stata abbandonata per tutta la vita.» Ma dopo l'arrivo di Miscavige, Shelly si concentrò su di lui. Si sposarono a Los Angeles nel 1982 e diventarono immediatamente "La Coppia" della Sea Org. Con l'accento su "coppia".

«All'epoca Shelly era molto meno remissiva perché la sua posizione era sostanzialmente equivalente a quella di Miscavige», ricorda Mike Rinder. «Non aveva un lavoro subordinato, era una persona molto energica e volitiva.» E il tempismo dei due fu perfetto. A quel punto Hubbard si nascondeva da tutti e nella chiesa si creò un vuoto di potere che richiamò attenzione immediata. Miscavige superò in astuzia tutti i suoi rivali e se ne sbarazzò uno dopo l'altro. Quando infine nel 1986 Hubbard morì, il futuro di Scientology era saldamente nelle mani di Miscavige.


Stai accanto al tuo uomo

Uno dei primi ordini di servizio del Miscavige presidente del consiglio, o "COB", fu assegnare a Shelly un incarico che la rese First Lady di Scientology. Creò per lei il ruolo di "Assistente del COB" e le destinò una spaziosa area di lavoro collegata al suo enorme ufficio nel Building 50, palazzo da 70 milioni di dollari costruito in base alle pretese sempre più sofisticate di Miscavige. «Eravamo dei ragazzini, tutto era molto eccitante, riguardava il futuro e continuava a evolversi», racconta Mark "Marty" Rathbun, per molti anni braccio destro di Miscavige. «Dopo la morte di Hubbard l'eccitazione durò circa tre anni, poi si cominciò a scivolare progressivamente nella follia.»

Shelly era formalmente a capo di una decina di persone che lavoravano nell'ufficio della dirigenza. In termini reali, ci dice Claire Headley, il lavoro le imponeva però di essere «qualsiasi cosa il "boss" voleva che lei fosse in quel preciso momento». A volte era il suo consigliere non ufficiale, a volte il suo autista. La natura del loro rapporto arrivò al punto che lei gli era sempre accanto. Eccola annuire premurosamente oppure lanciargli un grande sorriso, mentre l'altro braccio destro di Miscavige era Laurisse "Lou" Stuckenbrock, una statuaria neozelandese che fungeva da suo "comunicatore".

Secondo diversi ex scientologist, il marito di Shelly sembrava più che altro il suo capo. Quando la coppia usciva di sera era spesso accompagnata dagli yesman di Miscavige. E, secondo diverse fonti, quando la coppia rientrava si ritirava in camere separate.

«Non li ho mai visti baciarsi», ci dice Marc Headley che lavorò a stretto contatto con i Miscavige. «Ho lavorato alla Base per 15 anni... ho avute molte occasioni di vederli insieme, ma non sono mai stato testimone di un gesto d'affetto tra i due... sto parlando di incontri con al massimo sei persone, molto informali. Noi tutti chiacchieravamo rilassati, ma non l'ho mai visto toccarla.»

«Coppia veramente strana», conferma Tom De Vocht, altro ex membro della Sea Org. «Avevano ovviamente un rapporto di lavoro, ma strano. Non credo di aver mai visto Miscavige abbracciare Shelly o baciarla, o qualsiasi altro gesto di tenerezza. E io con loro ci passavo molto tempo. Non c'era affetto reale.»

Forse i Miscavige erano semplicemente degli esponenti religiosi riservati che onoravano la politica conservatrice della Sea Org, che vieta quasi tutta l'attività sessuale, dalle effusioni prematrimoniali alla masturbazione. Ma da quanto ci riferiscono le nostre fonti, Miscavige non era certo estraneo a un immaginario sessuale molto esplicito. Quando infuriato, si scatenava in una ridda di sconcezze sputate nel suo forte accento di Filadelfia. «Sei un succhia cazzi», urlava. «Ti taglio le palle, insulso figlio di puttana.»

Secondo diverse fonti, Miscavige si gustava le trascrizioni delle sedute di auditing in cui Tom Cruise discuteva della sua vita sessuale, mentre Shelly arrossiva, scuoteva la testa e diceva «tutto questo è veramente cafone.» (I rappresentanti di Scientology hanno negato tali affermazioni sostenendo che Miscavige ha sempre mantenuto la più stretta confidenzialità ecclesiastica).

Parecchie fonti ci hanno riferito che Shelly cominciò a diventare ossessionata per trucco, acconciatura, peso forma. [Foto e abito a destra di Claudio e Renata Lugli - NdT] L'adesione a una dieta strettamente naturale l'aveva fatta diventare sempre più magra. E i suoi rapporti con alcune colleghe si fecero più tesi. Tom De Vocht ricorda un episodio in cui fu coinvolta la sua ex moglie, una Sea Org molto attraente a cui piaceva indossare canottiere attillate. «Una sera ero nel mio ufficio e la porta si aprì all'improvviso con un tonfo, poi sentii sbraitare», ci racconta. «Mi girai e vidi Shelly che mi urlò "Tieni quella troia, puttana, rotta in culo di tua moglie lontana da mio marito! Le strofina di continuo le tette sulla faccia e te lo dico io, quei due hanno una tresca!»

Non ci sono prove dell'infedeltà di Miscavige o della donna, e gli ex colleghi di Miscavige dicono di non averlo mai visto darsi al libertinaggio. Lo descrivono invece come sempre circondato da giovani donne servili.

I paralleli con Hubbard di certo non sfuggirono a Shelly che, in base a quanto dicono gli ex colleghi, era determinata a invertire il trend. Lei non sarebbe diventata un'altra Mary Sue - moglie fedele sbrigativamente abbandonata al proprio destino dal marito. Shelly trovò guida in un saggio di LRH su Simón Bolívar, l'eroe sudamericano del XIX° secolo, e la sua amante Manuela Sáenz. La Sáenz, scrisse Hubbard, non aveva adeguatamente sostenuto il suo uomo e perciò Bolívar era morto da perdente.

Come Hubbard, anche Miscavige sviluppò evidentemente una mentalità da assediato. Il primo grosso detonatore riguardò il caso di Lisa McPherson, una scientologist morta per embolia polmonare dopo 17 giorni di un procedimento di auditing Scientology studiato per curare l'instabilità mentale. La chiesa dovette affrontare due imputazioni penali poi archiviate quando il medico legale modificò la causa di morte da "non determinata" a "accidentale". Raggiunse poi un accordo in sede civile con la famiglia McPherson, che risarcì per un importo mai rivelato.

In seguito vi fu l'incubo della pessima pubblicità scatenata dal flusso crescente di fuoriusciti, tra cui alcuni dirigenti di massimo livello della Sea Org. Decine di fuoriusciti hanno raccontato il terrore che Miscavige seminava sistematicamente tra i suoi sottoposti: li umiliava e maltrattava, in particolare quei membri della Sea Org sospettati di essere "persone soppressive" (SP). A volte era addirittura lui a prendere a pugni, stringere la gola o strattonare personalmente il suo staff, oppure ordinava di farlo ai suoi luogotenenti. I sospettati di trasgressione venivano regolarmente inviati a strutture detentive segrete, reminiscenza dei campi rieducativi nord-coreani; essere inviati in quelle strutture significava vivere per mesi o anni su una dieta di sussistenza (riso e fagioli), svolgere compiti servili (in un caso, pulire il pavimento del bagno con la lingua) e non poter vedere nessuno esterno alla base (nemmeno i familiari). Fuggire dalla Sea Org - o "fare blow" nel gergo interno - significava solitamente dover zigzagare di nascosto tra guardie armate, oltrepassare recinti spinati, essere molestati e vedersi estromessi e ostracizzati da parenti e amici ancora seguaci di Scientology.

Fuoriusciti come Jefferson Hawkins, veterano della Sea Org, sostengono che Miscavige dispensava i maltrattamenti più severi ai membri della sua cerchia ristretta, che incolpava degli scandali. I suoi luogotenenti venivano spesso condannati a una squallida prigione improvvisata denominata "Buco", dove erano costretti a lottare per il loro lavoro - a volte in senso letterale, come quella volta che li costrinse a fare il gioco delle sedie sulle note della Bohemian Rhapsody dei Queen.

«Dovevi camminare su un filo molto, molto sottile e non potevi provocarlo in alcun modo», ricorda Hawkins, che fece "blow" dopo essere stato presumibilmente preso a botte da Miscavige durante una riunione. (Un rappresentante di David Miscavige ha negato questa accusa e sostenuto che Hawkins "è privo di qualsiasi credibilità" e "ha atteso anni prima di 'ricordare' questo presunto abuso".) Aggiunge Hawkins: «Non ho motivi per dire che Miscavige abbia mai maltrattato Shelly - ma se non lo ha fatto si è trattato di un'eccezione.»

Nessuno degli importanti fuoriusciti intervistati da Vanity Fair ha detto d'aver mai visto Miscavige alzare le mani sulla moglie. Ma molti di essi concordano nel dire che Shelly doveva sopportare i suoi abusi verbali. «L'ho visto insultarla perché non aveva eseguito un suo ordine», racconta John Brousseau, che ha lavorato con Miscavige per trent'anni. «La ammoniva severamente: "Come osi contraddire quello che gli ho appena ordinato di fare! Adesso torni là e sistemi subito le cose!" E lei tornava indietro, si rimangiava quanto appena detto e spiegava la versione corretta di che cosa dovevano fare... Via via che Miscavige scalava il potere e diventava sempre più acido, Shelly in qualche maniera lo emulava», aggiunge Brousseau.

Le foto di proprietà di Claudio Lugli, un tempo lo stilista preferito dei Miscavige, sembrano mostrare una certa durezza nei tratti di Shelly. Anche lei diventò facile alle esplosioni improvvise. A volte chiamava Jan Weiss, ex membro della Sea Org e presumibilmente una delle sue migliori amiche, le abbaiava un ordine e buttava giù il telefono. Una volta, ricorda la Weiss, le sibilò: «Non te ne frega di niente e di nessuno se non di te stessa».

«Ma se la conoscevi come la conoscevo io e un sacco d'altra gente, riuscivi comunque a sopportarla», racconta Brousseau. «Molti vi diranno che era una fottuta stronza, che era uguale a Miscavige - e sotto molto aspetti è vero. Lei eseguiva i suoi ordini. Ma un sacco di gente che la conosceva personalmente vi dirà che, sotto quella scorza, era in realtà una persona gentile.»

La decenza di fondo di Shelly ci è stata confermata da altri ex colleghi. Incoraggiava il personale a fare volontariato per la comunità locale. Ogni volta che un membro della Sea Org si ammalava, era lei ad assicurarsi che ricevesse cure adeguate. Sua nipote Jenna Miscavige Hill ricorda una conversazione in cui Shelly le chiese dei suoi genitori, che avevano abbandonato la chiesa. La Hill sospettò che la zia stesse cercando informazioni riservate. «No, non è quello che mi interessa», le rispose Shelly. «Vorrei solo sapere come stanno personalmente.»

Secondo la Hill, Shelly aveva un forte istinto materno, anche se non ha avuto figli suoi. Ci dice che sembrava compensare la mancanza facendo da mentore alle giovani Messaggere.

Anche da adulta Shelly indossava orgogliosamente un ciondolo con il simbolo delle Messaggere di Hubbard. «Mi raccontava un sacco di stupidaggini che mi mandavano davvero in confusione», ricorda la Hill, che ha lasciato la chiesa nel 2005. «Ma lei ci credeva davvero, doveva farlo, doveva vivere quella vita. Sua madre l'aveva abbandonata. Da quel che ho capito, [Shelly] era stata veramente fregata, era per certi versi una disadattata. Ma non era una zombie leccaculo come molti altri. Credo che facesse quel che faceva per fede in Hubbard, non per innalzare il proprio status.»

Anche quelli a cui Shelly non era simpatica si sentono dispiaciuti per lei, raccontano gli ex colleghi. La maggioranza dei membri della chiesa non osavano avvicinare la First Lady e lei era fondamentalmente timida, perciò appariva spesso sola e isolata. Jan Weiss, che lavorò con lei alla Base Internazionale negli anni '80, aveva notato quante poche amicizie avesse. «Un giorno era seduta tutta sola al tavolo della colazione », ricorda. «Era sabato, così mi avvicinai e le chiesi "vuoi fare la lib?"» "Lib" è il gergo Scientology per tempo libero, concesso ogni due sabati. «Rimasi scioccata nel sentirmi rispondere di sì.»

Dopo una spensierata giornata di compere a Palm Springs, le due andarono a cena al Benihana. Il cameriere chiese loro se erano sorelle e, racconta la Weiss, «Shelly gli rispose che eravamo amiche per la pelle.»

Sebbene Shelly parlasse raramente della sua famiglia, prosegue la donna, una volta le disse che la sua infanzia era stata "orribile". I genitori avevano divorziato e benché - secondo gli Headley - conoscesse e amasse il padre, la madre di Shelly era stata per anni irraggiungibile. Nel 1985, quando si stava riprendendo da un'operazione per un aneurisma, la madre si affiliò a un gruppo Scientology scissionista, il che, come hanno raccontato ex dirigenti della chiesa, fece andare in bestia David Miscavige. Quello stesso anno Flo Barnett venne trovata morta. Per la polizia si trattò di suicidio.

Alcuni osservatori continuano a chiedersi come abbia potuto una donna di un metro e sessanta spararsi quattro colpi di fucile a canna lunga nel petto e in testa. La reazione di Shelly alla notizia della morte della madre fu chiara, come ci hanno riferito diverse persone. L'ex seguace di Scientology Karen de la Carriere ricorda che Shelly disse: «Per la vecchia stronza è stata una liberazione.»

Molti membri consideravano Shelly il "paraurti" più prezioso di tutta la Sea Org. Innanzitutto era una maestra di diplomazia sottotraccia. Ricorda Marc Headley: «DM entrava e diceva "siete tutti dei figli di puttana! Non so che cazzo non vada in voi! Adesso ve ne andate al Rehabilitation Project Force!», che è un programma punitivo di rieducazione. «Dopo un po' arrivava Shelly e ci diceva "Ok, gente. Non andrete sul RPF. Vediamo di pensare a come far funzionare le cose".»

Gary Morehead, ex membro della Sea Org che un tempo fu il capo della sicurezza della Int Base, racconta che molti membri della chiesa non avevano nemmeno idea di quanto Shelly li proteggesse. In modo astuto, prosegue, riusciva ad "aggiustare" alcune delle politiche più offensive della chiesa. Quando uno degli scatti d'ira di Miscavige lasciava presagire violenza, Shelly era la prima e ultima linea di difesa. «È l'unica persona che io abbia mai visto cercare di controllare le sue esplosioni», racconta Claire Headley. «Era la sola che cercava almeno di intervenire.»

Shelly cercava di essere discreta, gli dava un colpetto con il gomito o gli sussurrava qualcosa. Altre volte cercò di allontanarlo gentilmente dalla stanza. «Andiamo via, non facciamo così.» «A volte», ricorda Mark Rathbun, «quando lui prendeva a pugni qualcuno, lo scaraventava già dalla sedia o lo prendeva a calci, lei riusciva a fermarlo prima che ricominciasse a picchiare.»

Nel 2004, ci racconta la Headley, «Shelly era ormai impaurita. Era sempre stressata, dormiva poco. Era diventata uno straccio e per questo aveva spesso la luna storta. È il motivo per cui alcuni dicono di odiarla... Ma non è mai stata una cattiva persona, penso invece che fosse veramente premurosa. Solo che si trovava in una pessima situazione.»


La signora svanisce

Stando ai racconti di diverse fonti, alla fine del 2006 Shelly fu incaricata di un progetto erculeo. Già diversi funzionari della Sea Org avevano inutilmente provato a soddisfare i desideri di Miscavige per un nuovo e miglior "Organigramma" - in sostanza un rimpasto aziendale. A dispetto di mesi e mesi di progettazione e riprogettazione continua, anche Shelly fallì il compito. Miscavige respinse tutti i suoi lavori.

A quel punto i due comunicavano ormai solo da lontano. In quel periodo Miscavige aveva provato un forte, improvviso e insolito bisogno di trascorrere più tempo a Los Angeles, dove aveva sede l'unità editoriale della chiesa che si stava occupando delle ultime riedizioni dei libri di Hubbard. Restata alla Base, Shelly si rimise al lavoro sull'organigramma. Poi, per qualche motivo noto soltanto a lei, prese due decisioni dirigenziali senza chiedere l'approvazione di Miscavige: distribuì l'organigramma e informò il personale dei nuovi titoli e ruoli. Inoltre, secondo Brousseau, fece imballare e spostare temporaneamente le cose del marito in un cottage così da facilitare il restauro del suo appartamento.

Gli ex colleghi raccontano che nel giro di pochi giorni Shelly sembrò consapevole del suo imminente declassamento. «Lavoricchiò per un paio di settimane, era molto imbarazzata e chiusa in sé», ricorda Brousseau. «Si era lasciata andare. Diceva ai suoi domestici di non preoccuparsi per lei, poteva cucinarsi i pasti da sola. Continuava a dire "va tutto bene", quasi sentisse di non meritarsi più niente e consapevole di trovarsi in un mare di guai.»

Mike Rinder, che aveva appena incontrato Miscavige, fu messo sotto torchio da Shelly. «Mi chiese se indossasse la fede nuziale di platino oppure quella d'oro», racconta. «Un po' come se non osasse chiedermi se portava ancora l'anello di matrimonio.»

Poco tempo dopo, ci dice Marc Headley, Shelly fu rimossa dai suoi incarichi e in occasione del funerale del padre fu seguita come un'ombra da un vigile accompagnatore. In quell'occasione si recò al bagno dove venne avvicinata da una ex scientologist che era stata dichiarata "persona soppressiva", e non sapeva più a che santo votarsi. «Ascolta», pare che Shelly le abbia detto. «Ho fatto un gran casino e non riuscirò ad aiutarti.»

Più o meno in quel periodo si cominciò ad avvertire la sensazione che la First Lady di Scientology non fosse mai esistita. Claudio Lugli ci racconta che venne informato di non fare più «i vestiti [per Shelly] perché adesso è su un progetto speciale.» La Sea Org non commentò mai la sua improvvisa sparizione, e i suoi membri erano riluttanti a fare domande. Una delle poche eccezioni fu Leah Remini, la cui proverbiale schiettezza si dimostrò problematica per la Sea Org. Al matrimonio di Tom Cruise e Katie Holmes, nel novembre 2006, la Remini non poté non notare una lampante assenza. E chiese ad alta voce: «Dov'è Shelly?»

Secondo una fonte a lei vicina, la Remini si sentì dire di chiudere il becco e farsi gli affari suoi. Poi quando Natale venne e passò senza ricevere il solito biglietto d'auguri di Shelly, le domande della Remini si fecero più insistenti. Quante più domande faceva, tanto più la chiesa alzava muri di silenzio. Lo stallo durò quasi sette anni durante i quali gli spostamenti di Shelly restarono ignoti al mondo esterno e mai commentati dal marito. Adesso nell'ufficio della dirigenza c'erano solo Miscavige e Lou Stuckenbrock.

In questi anni alcuni giornalisti sono giunti alla conclusione che Shelly vive in una delle basi esterne, segrete e strettamente controllate della chiesa. La maggioranza dei membri Sea Org è all'oscuro dell'esistenza di quegli avamposti, il cui scopo è proteggere i beni e le attività più preziose della chiesa. Le strutture si trovano in California e New Mexico, mentre una base in Wyoming è ancora in costruzione. La base di Trementina, nel Nuovo Messico nord-orientale, serve per esempio come deposito degli scritti e dei filmati di Hubbard. Secondo numerosi ex membri, i primi sarebbero incisi su tavolette d'acciaio racchiuse in contenitori di titanio e tumulate in cripte sotterranee.

Ma molti dei resoconti sull'attuale residenza di Shelly si concentrano su una base a un'ora e mezza di macchina da Los Angeles. È una proprietà di circa 500 acri vicino al lago Arrowhead variamente conosciuta come Twin Peaks, Rimforest o semplicemente CST. Le prime due sono le città vicine, la terza è l'abbreviazione di Church of Spiritual Technology - l'entità che si occupa dei copyright di Scientology e del lavoro d'archivio. Secondo Dylan Gill, ex membro della Sea Org che supervisionò la sua costruzione, la base comprende un lussuoso chalet in legno pronto per il ritorno di Hubbard e una seconda struttura studiata per proteggere da un potenziale disastro nucleare i VIP della chiesa come Miscavige e Tom Cruise.

Le sole persone ammesse nella grande base sono la ventina di membri Sea Org che vi dimorano in pianta stabile. Chi viene mandato a vivere lì lo considera per lo più un onore, perché stare a Twin Peaks significa salvaguardare il mondo di LRH. E poco importa il costante monitoraggio del suo apparato di sicurezza: guardie armate, telecamere a infrarosso e recinti di filo spinato, come ci dicono le nostre fonti. «È isolata», racconta Gill, che a Twin Peaks ha vissuto per sette anni. «Non hai nessun contatto con gli altri scientologist.» Posta e telefonate sono soggette a controllo. «È un buon modo per far scomparire qualcuno», aggiunge Gill.

Diverse fonti sostengono che Shelly fu inviata a Twin Peaks direttamente dalla Int Base. Qualche settimana dopo la sua sparizione, racconta John Brousseau, Lou Stuckenbrock lo convocò nell'ufficio che un tempo era stato di Shelly. «C'era anche Miscavige. Sembrava molto impaziente e adirato. Mi disse: "Ehi JB, riesci ad aprire questo?" e mi indicò una specie di pannello nascosto che [celava] una cabina contenente degli armadi archivio con lucchetto. Una volta chiuso, il pannello si confondeva nella parete. Voleva che glielo aprissi. Immaginai che non avessero la chiave, e l'unica a possederla era Shelly.»

Una volta scardinato il pannello, continua Brousseau, Miscavige gli disse di andarsene. «Un paio d'ore dopo mi telefonarono di nuovo per chiedermi se sapevo scassinare i lucchetti. Aprii le serrature di alcuni archivi e Miscavige mi disse "No no, lasciali lì. Adesso puoi andare". Miscavige lasciò la Base e due settimane dopo fui chiamato da un'altra segretaria del suo ufficio che mi chiese se potevo riparare la serratura e richiuderla con la stessa chiave, come se non fosse successo niente. Tutto questo succedeva mentre Shelly era ancora sottoposta a pesanti indagini interne.»

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Secondo Mike Rinder e Mark Rathbun, che hanno conoscenza diretta di questo tipo di procedura, le indagini interne comprendono una "verifica di sicurezza" durante la quale il personale addetto procede con interrogatori ripetuti e serrati studiati per strappare confessioni, pentimento e sottomissione (da quanto ci dicono le nostre fonti, le verifiche di sicurezza vengono regolarmente somministrate anche per le mancanze più insignificanti). Le confessioni forzate di Shelly furono subito riferite al marito, che - secondo Rathbun - le impose poi diversi mesi di auditing e di riprogrammazione, probabilmente seguiti da mesi di lavoro servile fino a quando la donna non avesse dato prova di un livello soddisfacente di contrizione, reverenza e "purezza".

È possibile che Shelly sia stata portata in un'altra base, ma fonti come Jan Weiss e Claire Headley, che la conoscevano molto bene, sostengono che probabilmente la donna resterà a lungo a Twin Peaks - non perché debba farlo, ma perché vuole farlo. «Vive in una specie di universo alterato, demenziale», dice Karen de la Carriere. «Qualsiasi sia il suo giudizio su Miscavige, lei è devota a Hubbard. È la sola vita che abbia mai conosciuto.»

La tragedia più grossa di Shelly, conclude Marc Headley, è che «Lei è probabilmente l'unica persona che potrebbe porre immediatamente termine a quella condizione. Potrebbe andarsene da quella totale follia, potrebbe dire "Ok, ecco dove finiamo tutti quanti - ecco dove sono finiti questo e quell'altro". Se mandasse Scientology a quel paese beh, si risolverebbe tutto.»

 
 
 
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