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Mike Rinder racconta il "Buco", l'indottrinamento, le confessioni forzate e la fuga definitiva

L'ex capo internazionale di OSA e portavoce di Scientology narra le sue esperienze e come alla fine fuggì.

© Tony Ortega, The Village Voice, 4 aprile 2012.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, aprile 2012. Per i video sottotitolati in italiano, © L'Indipendologo.

 



Per anni Mike Rinder è stato portavoce capo della Chiesa di Scientology e direttore esecutivo dell'Ufficio degli Affari Speciali (OSA) - la sua branca di intelligence. La sua uscita dal movimento nel 2007 è stata tra le più sorprendenti di un esodo che ha coinvolto numerosi funzionari di alto livello della chiesa. Da allora Rinder ha rilasciato parecchie interviste, ma nessuna così completa come le conversazioni videoregistrate avute con lui il mese scorso, a casa sua in Florida. Nella prima parte, l'uomo descrive le condizioni del "Buco", il tristemente noto campo di concentramento Scientology che accoglie i dirigenti caduti in disgrazia, dislocato nella sede ecclesiastica del deserto californiano. Nelle parti successive, Rinder racconta le confessioni estorte a forza dai prigionieri, il costante indottrinamento dei membri della chiesa e molto, molto altro...

Innanzitutto eccovi alcune informazioni su Rinder:

Mike è nato nel 1955 a Adelaide [Australia], figlio di Ian e Barbara Rinder (ha un fratello e una sorella minori, Andrew e Judy). Ian era un imprenditore e fu titolare di diverse attività tra cui un ingrosso di alimentari, un'azienda per l'imbottigliamento dell'aerosol, un'agenzia di viaggi, un ristorante - a un certo punto della sua vita fece anche l'allevatore di capre. Barbara teneva la contabilità.

Mike frequentò scuole private: «Erano istituti cristiani, ma non denominazionali. A Adelaide c'erano un sacco di scuole private» mi dice, descrivendo la sua città natale come una versione australiana di Omaha o Des Moines.

Nel 1959 o 1960, i genitori di Rinder cominciarono a nutrire interesse per Scientology; in quel periodo, L. Ron Hubbard aveva tenuto delle conferenze a Melbourne ed erano nati gruppi di accoliti sia in quella città che in Adelaide. Trasferitisi a Sydney per circa un anno, nel 1966 o 1967 i Rinder si recarono in pellegrinaggio al Saint Hill Manor in Inghilterra, trattenendosi per circa nove mesi (Hubbard aveva appena lasciato la villa, che resta a tutt'oggi la sede europea di Scientology). Dopo un secondo viaggio a Saint Hill a qualche anno di distanza, all'età di 15 anni Mike Rinder aveva già fatto il giro del mondo ben due volte. Risale a circa quel periodo il ricordo del primo auditing ricevuto. La famiglia Rinder non pubblicizzava l'adesione a Scientology. A casa i libri di Hubbard venivano tenuti nascosti e i genitori non caldeggiavano l'adesione dei figli.

Terminata la scuola superiore, a 18 anni Rinder entrò in Sea Org - rinunciando così a una borsa di studio completa presso l'Università di Adelaide. Il suo primo incarico fu alla "Tour Org", che girava tutto il continente per raggiungere le singole chiese e convincere i fedeli a iscriversi a ulteriori servizi - lavoro che viene definito regging. Dopo aver percorso l'Australia in lungo e in largo per diversi mesi con la Tour Org, Rinder venne mandato a studiare da dirigente al centro stesso dell'universo Scientology - lo yacht Apollo con Hubbard un persona.

Ma prima doveva completare il suo indottrinamento formale da membro della Sea Org a Saint Hill, chiamato Estate Project Force. Nel settembre 1973 Rinder fu mandato a Lisbona, dove si imbarcò sull'Apollo. Trascorse i primi tempi a lustrare i ponti poi gli dettero un incarico di responsabilità a terra: addetto alle Pubbliche Relazioni della nave a Funchal, Madera, isola portoghese.

Nel 1974 l'Apolloera già stata cacciata da diverse nazioni e il Portogallo restava quasi l'unico porto sicuro rimasto in Europa. Ma c'era appena stato un colpo di stato e il paese si mostrava sempre più sospettoso degli americani e degli inglesi a bordo della nave. Rinder e un gruppetto d'altri scientologist vennero stanziati a Funchal con il compito di convincere la popolazione locale che l'Apollo era inoffensiva.

«Poi ci fu il "concerto rock"», ricorda Rinder. Nell'ottobre 1974 a Funchal cominciò a girar voce che l'Apollo lavorasse per la CIA. Un gruppetto di facinorosi locali gettò nelle acque del porto un paio di auto e di moto di proprietà degli scientologist e bersagliò la nave di pietre (per racconti più dettagliati sul "concerto rock", si veda qui e qui.) L'equipaggio dell'Apollo riuscì ad allontanare la nave dal porto, Hubbard in plancia a urlare istruzioni. Rinder - all'epoca 19enne - restò intrappolato nella sua casa in città e riuscì a tornare a bordo solo grazie a una scorta militare. Fu quell'episodio a convincere Hubbard a far rotta verso gli Stati Uniti - ma Rinder racconta che in Sud Carolina, dove la nave era inizialmente diretta, c'erano i Federali ad aspettarla. Così Hubbard decise di temporeggiare e puntò sui Caraibi. Dopo un annetto trasferì tutte le attività a terra, prendendo il controllo del centro di Clearwater, Florida (si veda qui, qui, qui e qui per una descrizione degli eventi.)

Oggi Clearwater è la sede spirituale di Scientology e a marzo ci siamo andati per trascorrere qualche giorno con Rinder, che sebbene abbia lasciato la chiesa cinque anni fa, ancora vive nei paraggi.

Da qualche anno Rinder e Marty Rathbun, altro ex dirigente di altissimo livello, sono alla testa di un esodo di fuoriusciti dalla Chiesa di Scientology che hanno preso il largo per il modo in cui David Miscavige la gestisce e dirige. Rinder e Rathbun, come altri che si definiscono "Scientologist Indipendenti", sposano ancora le idee di Hubbard ma rifiutano la chiesa di Miscavige. Abbiamo chiesto a Rinder di spiegarci la differenza tra i due movimenti:



Rinder è soltanto uno tra i numerosi ex dirigenti di Scientology che negli ultimi anni hanno parlato pubblicamente e hanno raccontato di abusi per mano del leader ecclesiastico David Miscavige. Come Debbie Cook, che ha testimoniato la sua personale esperienza di prigioniera del "Buco" - il tristemente noto ufficio-prigione di Scientology - anche Rinder nel primo video spiega le condizioni di vita di quel luogo. Ma gli abbiamo anche fatto domande sulla mentalità che permette ad alcuni dirigenti di Scientology di sopportare quelle condizioni per anni e anni. Rinder ci spiega che si tratta di indottrinamento graduale...

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Rinder ci racconta che dal 2004 al 2007 fu tenuto prigioniero in luoghi diversi - per esempio in tende da campeggio erette sul campo da golf, oltre al "Buco" di cui abbiamo già parlato - e che lo autorizzavano a uscire soltanto per brevi apparizioni agli event della chiesa oppure per gestire il giornalista della BBC John Sweeney. Gli abbiamo chiesto se ricordava il motivo per cui cadde in disgrazia agli occhi di Miscavige e per cui passò dalla condizione di altissimo dirigente a quella di prigioniero...



Debbie Cook ha testimoniato che oltre alle condizioni degradanti del "Buco" - dormire sul pavimento infestato da formiche, vivere in un ufficio soffocante, mangiare "sbobba" disgustosa - le giornate consistevano in confessioni di massa che potevano durare ore. Rinder fu tenuto prigioniero nel "Buco" molto più a lungo della Cook, e gli abbiamo chiesto in che cosa consistevano quelle confessioni...



In questo spezzone, Rinder racconta che per quattro anni Miscavige aveva affidato a lui e a Marty Rathbun, altro ex dirigente di alto livello, la gestione della ricaduta pubblica della morte di Lisa McPherson, fedele deceduta nel 1995 dopo essere stata tenuta in cura per 17 giorni al Fort Harrison Hotel, sede Scientology di Clearwater. Quando Scientology fu accusata penalmente per quel decesso (le accuse furono poi ritirate), Rinder e Rathbun guidavano le strategie legali della chiesa. La morte di Lisa McPherson e gli anni di pessima pubblicità che ne seguirono hanno rappresentato la maggior spina nel fianco di Scientology nei suoi 60 anni di esistenza.

Rinder racconta che, anche se temporaneamente libero dalle restrizioni del "Buco", Miscavige riusciva a rendere gli incarichi lavorativi spiacevoli quasi quanto la prigionia stessa. Per esempio quando il capo ecclesiastico mise Rinder al lavoro su ciò che sarebbero diventati I Fondamenti, la ripubblicazione voluta nel 2007 da Miscavige delle opere essenziali di L. Ron Hubbard, che tutti gli scientologist dovettero poi ricomprare a 3000 dollari la serie...



Altro strano aspetto della prigionia nel "Buco" - che diversi testimoni ci hanno detto essere stato operativo dall'inizio del 2004 ad almeno la metà del 2010, se non più a lungo - era che tutti gli internati erano dirigenti di alto livello, gente che si conosceva e aveva lavorato gomito a gomito per anni: «Erano i tuoi amici, gente con cui avevi girato il mondo», racconta Rinder. «Poi finisci nel "Buco" e scopri che non ti puoi fidare di nessuno

Le confessioni forzate mettevano tutti contro tutti. E le condizioni di vita peggioravano le cose. «Dormivamo appiccicati l'uno all'altro. Avevi gente a fianco, sopra di te, sotto di te. Se ti alzavi di notte, disturbavi tutti», aggiunge Rinder, che più di una volta paragona quella vita alla follia de Il Signore delle mosche...

Leggi la trascrizione del video
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Come accadde alla Cook, anche Rinder fu fatto uscire dal "Buco" perché Miscavige aveva bisogno di lui altrove. Per la Cook si trattò di una festa a Clearwater. Per Rinder bisognava correre a Londra e occuparsi di John Sweeney e della sua troupe della BBC che stavano girando un documentario su Scientology. Ma - racconta Rinder - Miscavige continuò a tiranneggiarlo anche dopo averlo tirato fuori dal "Buco" e Mike cominciò ad accarezzare l'idea di "fare blow", gergo Scientology per "fuggire". Gli ho chiesto di raccontarci che cosa accadde in quel fatidico 2007...

Alla fine ho chiesto a Rinder: «Che cosa prevedi per il futuro?»

«Non credo che tutti questi abbandoni, da soli, faranno crollare Miscavige e la chiesa», mi dice. «Penso piuttosto a questo effetto valanga... quando la gente ascolta Debbie Cook, oppure legge le inchieste del Tampa Bay Times. Non siamo i soli ad aver toccato con mano gli effetti della disconnessione...

«Penso che il crollo definitivo avverrà quando i media cominceranno a fare pressioni su Miscavige, quando pretenderanno risposte da lui in persona e non si accontenteranno dei suoi lacchè; oppure quando Miscavige sarà costretto a testimoniare in tribunale, sotto giuramento.

«Quando accadrà, allora la farsa verrà sbugiardata. Questa farsa si regge primariamente sulla partecipazione personale di Miscavige a grandi event - per esempio il galà di Capodanno, quello del 13 marzo [compleanno di Hubbard], il 6 giugno [Viaggio Inaugurale] il gran galà della IAS a ottobre - occasioni in cui Miscavige riesce a convincere il gregge che tutto sta andando a gonfie vele. I fedeli ci credono perché a dirlo è lui. Quando non ci riuscirà più, allora tutto il castello di carte crollerà.

«Chi frequenta le org locali si rende conto che non c'è affatto espansione. Ma dà per scontato che quell'espansione che loro non vedono, si sta verificando altrove. Pensano che la colpa sia loro, che siano loro il problema, per cui non alzano gli occhi dal proprio ombelico. È stata costruita questa facciata incredibilmente elaborata.

«Nel momento in cui la fonte di tutte quelle scemenze non riuscirà più a convincere chi lo ascolta che il mondo di Scientology sta vivendo la sua massima espansione, cadrà tutto a pezzi.

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«Miscavige ha soltanto una cosa... un sacco di soldi. È per questo che riesce a creare l'illusione, perché sta comprando un sacco di immobili. Basta che hai i soldi...»

Nota personale: ci tengo a ringraziare Christie Collbran che ci ha sopportati nonostante l'incipiente gravidanza. Infatti, lei e Mike sono in attesa di un bambino e ogni giorno è quello buono.



Trascrizione video N. 3
(a cura di Simonetta Po, www.allarmescientology.it)

Ortega: prima parlavamo dell'ironia dello slogan di Scientology: "pensa con la tua testa", che in realtà ha a che fare con il controllo. Sto pensando... ho visto quella cosa della IAS del 2004. Tu eri già tenuto in qualche modo confinato e ti permisero di salire sul palco e tenere quella presentazione del Narconon e di Applied Scholastics. Tu, nella tua mente, dovevi essere consapevole dell'ironia del "pensa con la tua testa", mentre in realtà non avevi affatto il controllo di te stesso. Riesci a spiegarci che cosa ti passava per la testa, in quel momento?

Rinder: Non so se riesco a farlo. Tony, di recente ho scritto un commento sul blog di Marty. Lui l'ha trasformato in un articolo anche se io in realtà non l'avevo scritto a quello scopo. Si intitola "Perché restiamo" [Why we stay]. Era una specie di tentativo di cercare di spiegare che cosa ti succede veramente nella testa perché è quella la domanda che ti fanno tutti... Sembri una persona intelligente, e allora perché cavolo sei rimasto lì e non hai opposto resistenza a quella merda?... Cosa c'è in te che non va? Ehi, ci stai con la testa?

Non credo si tratti di una cosa facile da descrivere o spiegare. So che non lo è. Anche io ho difficoltà a farlo, e io sono quello che ho ha sperimentato sulla sua pelle, voglio dire... ho difficoltà a capire me stesso, a spiegarlo a me stesso, figurati a spiegarlo a qualcun altro.

Ma posso dirti che una delle cose che succedono è che la tua sopravvivenza personale fino al giorno dopo, o quello che ti succederà questa sera, o domattina quando ti alzi, diventano veramente significativi perché quelle cose vengono costantemente messe in forse con minacce come "perderai la tua famiglia, perderai la tua eternità, perderai tutto ciò che hai avuto nella vita e ti verrà portato via così [schiocco di dita]. Tutto diventa una lotta per fare ciò che tu ritieni ti permetterà di sopravvivere fino a domani, che si spera sarà migliore.

Per me è molto, molto chiaro, in modo vivido e cristallino, ciò che Debbie Cook ha detto nella sua testimonianza. Quando ti mettono davanti quelle carte sei ormai disposto a firmare di tutto, faresti... lei ha detto che sarebbe stata disposta a scrivere che le piaceva uccidere i bambini. Io stesso ho scritto un sacco di stupidaggini di quel tipo, perché fai di tutto per soddisfare qualche standard incredibilmente strano, uno standard distorto e perverso di ciò che è il comportamento buono e accettabile che ti faccia arrivare a fine giornata, a domani, e... anche io ho scritto un sacco di scemenze del genere. Poi la Chiesa di Scientology tira fuori quelle cose e dice "vedi è la tua calligrafia..." guarda qui... e guarda là... stava cercando di distruggere Miscavige.

Voglio dire, sono quelle le cose che devi dire e fare per continuare a sopravvivere come un fottuto scarafaggio. E tu pensi che sopravvivere come uno scarafaggio sia veramente ganzo, perché in realtà potresti essere una formica, e quando scendi al livello della formica potresti essere un'ameba. È come la spirale discendente dell'esistenza, è ...

Dan Koon ha fatto un commento interessantissimo a quel thread. Ha scritto, guarda... si tratta di gradi incrementali di degradazione. È come nel vecchio adagio.... Metti una rana nell'acqua bollente e lei salta subito fuori, ma se la metti in acqua fredda e aumenti piano piano il calore, la rana resta lì e si lascia cuocere.

Anche questo fa parte del perché si resta. Ti assuefai a quelle condizioni, a quel trattamento e poiché ti assuefai, cercare di ottenere un effetto su di te diventa sempre più draconiano. Dal punto di vista di Miscavige, "Oh, questi tizi non reagiscono più a nulla, allora li getto in piscina. Adesso devo gettarli nel lago fangoso. Ah non funziona? Allora gettiamoli nella fossa biologica. Ah, non funziona? Allora mettiamogli la testa dentro il water e tiriamo l'acqua." Capisci? Siccome ti abitui, allora lo sforzo per creare un effetto su di te aumenta sempre più. Ma è una progressione lenta...


Trascrizione video N. 7
(a cura di Simonetta Po, www.allarmescientology.it)

Rinder: Voglio dire, è così che la vita è degenerata in questa corsa assolutamente folle per cercare di capire che cosa sarebbe successo il giorno dopo... "Domani sarò io il bersaglio? Oppure domani sarò quello buono? O sarò vivo, o sarò morto... che cosa cavolo ne sarà di me?"

È un ambiente come quello del Signore delle Mosche, dove vedi veramente il peggio della gente, e solo per necessità di sopravvivenza. Quegli istinti di sopravvivenza di base che salgono in superficie, e le persone diventano veramente cattivissime e crudeli. Ma non è che le persone siano intrinsecamente fatte a quel modo. Intimamente sono persone molto brave e dolci, gente che ha rinunciato al mondo materiale per la convinzione di stare aiutando il prossimo.

Chi sta in Sea Org non ci sta perché pensa di arricchirsi, o perché pensa che vivrà nel lusso. Sono lì perché sono veramente convinti di stare facendo qualcosa per aiutare a migliorare le condizioni del pianeta.

Che tu condivida o meno il modo in cui lo fanno, non li puoi accusare di essere egoisti o di non avere motivazioni altruistiche. Sono brave persone, sono come tutti gli altri volontari che sicuramente non sono perfetti, ma hanno veramente una credenza, una fede... se posso fare qualcosa per aiutare l'umanità, allora quel qualcosa è più importante di qualcosa che potrebbe rendermi la vita facile.

Di solito sono persone per bene, non è brutta gente, non sono scarti dell'umanità, ma possono essere resi tali, come succederebbe a chiunque altro se fatto vivere in un certo ambiente, a certe condizioni. Pensa per esempio all'esperimento Milgram, a quanto dolore fisico sei disposto a infliggere a un altro se l'autorità ti ordina di farlo.

Quella situazione è molto vera, l'ho visto accadere con i miei occhi, io stesso l'ho fatto. Cose come star dietro alla gente, colpirla, strattonarla, nel tentativo di fare ciò che ti permetterà di sopravvivere. E con quella visione malata, distorta, perversa che ti fa ritenere di stare aiutando anche l'altro a sopravvivere. Non si tratta di "OK, ti faccio vedere i sorci verdi perché ti voglio male". No, invece sei convinto di fare quel che fai perché stai aiutando l'altro a scaricarsi la coscienza, a diventare un individuo migliore.


Trascrizione video N. 8
(a cura di Simonetta Po, www.allarmescientology.it)

Rinder: Ok. Ero nell'ufficio di L. Ron Hubbard di Fitzroy Street a Londra con Bob Keenan [?] e lui riceve una telefonata di Miscavige. Mi si avvicina e mi fa: "il COB dice che devi tornare a St. Hill a fare del lavoro MEST".

Da tempo ormai ne avevo le scatole piene di tutti quei "non tornerai mai più", "non vedrai mai più tua moglie", "mai più questo e mai più quello", "sei un DB" [essere degradato] e blablabla, così pensai: "Ok, se torno a St. Hill non ne uscirò mai più." E prima che Keenan potesse pensare a qualcosa, gli dissi "Va bene, vado subito a prendere il treno".

Afferrai la mia valigetta, l'unica cosa che possedessi, e presi la porta. Andai alla stazione della metropolitana, che è molto vicina all'ufficio di LRH in Fitzroy Street, salii sul treno, ma invece di andare a Victoria Station scesi a Leicester Square e... sparii.

Vagai per Londra per tre o quattro giorni, dormivo in hotel diversi... in realtà non stavo in hotel, ma in Bed & Breakfast privati perché non avevo soldi, avevo due blackberry su cui continuavano ad arrivare almeno 20 messaggi all'ora da Keenan... "Per favore, ho bisogno di parlarti", "Per favore, torna", "possiamo risolvere la situazione", blablabla, ma ignorai tutto e alla fine spensi i telefoni. Li accendevo soltanto una volta al giorno per leggere i messaggi, poi li spegnevo di nuovo e mi spostavo in un posto diverso.

Cercai di... non volevo usare quei blackberry perché temevo fossero rintracciabili, così andai in un Internet point e cercai di usare il precursore di Skype che ti permetteva di fare telefonate internazionali per 10 centesimi al minuto - in Tottenham Court ce se sono parecchi - e cercai di chiamare Ronnie e Billie [?] Miscavige, perché loro erano i miei amici di più vecchia data, erano stati i padrini dei miei figli, li conoscevo da sempre, ma non riuscii a contattarli, soltanto a lasciare un messaggio.

Però non avevo modo di farmi richiamare, così dopo una giornata di tentativi a vuoto telefonai a Tom De Vocht. Gli spiegai brevemente l'accaduto, gli chiesi se potevo andare da lui a Orlando e lui mi disse di sì. Il giorno successivo presi la metropolitana e andai e Heathrow, ma non volevano prenotarmi anticipatamente un volo così dovetti comprarmi il biglietto.

Ero andato a Heathrow come un idiota, senza rendermi conto che i soli voli diretti per Orlando partivano da Gatwick e partono tutti verso mezzogiorno, per cui era troppo tardi per arrivare a Gatwick e dovetti prendere un volo con scalo a DC [Washington]. Temevo che all'aeroporto di DC ci sarebbe stato qualcuno [di Scientology], ma non c'era nessuno. Forse non erano riusciti a rintracciare il mio biglietto. Il tempismo dell'informazione è molto importante e io avevo comprato il biglietto all'ultimo momento, non avevo nemmeno detto a Tom da dove arrivavo, lo chiamai solo da [Washington] DC per dirgli che stavo per imbarcarmi e di venirmi a prendere all'aeroporto di Orlando.

Sì, avevo vagabondato per Londra per quattro giorni, gallerie d'arte ecc. Londra è la città che più amo al mondo e passarmi il tempo non è un problema. Potrei bighellonare per giorni senza fare assolutamente nulla e godermela molto.

Ortega: a quel punto, quando decidesti di andartene e di raggiungere questi amici a Orlando, quale pensavi sarebbe stata la sfida maggiore dell'essere uscito, e del restarne fuori?

Rinder: non pensavo che starne fuori sarebbe stato difficile. Non so...

Ortega: Ma eri senza soldi, senza lavoro, senza famiglia...

Rinder: Per me, le cose più importanti erano mia moglie e i miei figli... ma a quel punto mi ero ormai rassegnato. Sapevo cosa sarebbe successo. Era già da un po' che pensavo a questa cosa, non fu una decisione presa all'improvviso. Forse la reazione alle parole di Keenan sembra una cosa improvvisa, ma dentro di me ci pensavo già da un po', ormai avevo oltrepassato il punto di non ritorno. [Star dentro] non avrebbe portato da nessuna parte, non potevo farci niente, non c'era futuro.

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Io ero il cattivo, il responsabile di tutte le cose negative dell'universo. A mia moglie dicevano che ero un grandissimo stronzo, ai miei figli dicevano che ero un grandissimo stronzo, continuare in quel modo non aveva sbocchi. Non provai nemmeno a comunicare con loro fino a che non andai a stare da Ronnie e Billie [Miscavige, fratello e cognata di David Miscavige e genitori di Jenna.]

Stavo da Tom da qualche settimana quando riuscii a parlare con Ronnie. Gli dissi "Ehi, ho cercato di telefonarti da Londra..." e lui mi rispose: "Accidenti, non sapevo che fossi tu, sulla segreteria telefonica sentivo solo dei rumori...".

Così andai da loro, perché Billie era stata molto amica di mia moglie Kathy. Lei continuava a dirmi "Devi telefonare a Kathy, devi parlare con lei, dobbiamo tirarla fuori di lì", così le inviai una mail e una lettera perché volevo parlarle da solo, senza nessuno intorno che si intromettesse nella conversazione; ma l'esito di tutto questo fu un suo biglietto scritto a mano che diceva letteralmente "Vaffanculo". Proprio quella parola, "Fottiti", e che avrei dovuto mettere "in" la mia Etica molto tempo prima e blablabla, e "ti farò avere le carte del divorzio" e "lo dirò ai ragazzi".

Quella fu la parola "fine". Poi conobbi lei [Christie Collbran] in quell'ambulatorio medico, quando [la mia ex moglie] arrivò con altri sei per cercare di convincermi "gentilmente" a ripensarci.

 
 
 
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