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Il processo parigino: i testimoni delle parti lese

Sentito un parlamentare che partecipò a tutte le inchieste istituzionali sulle sette, e un ex fedele di alto livello.

Di © Jonny Jacobsen, giugno/luglio 2009.

© Traduzione di Simonetta Po, novembre 2013.

 

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Jean-Pierre Brard

Jean-Pierre Brard, deputato all'Assemblea Nazionale francese, ha aperto la terza settimana del processo. Oratore esperto, a differenza di molti già comparsi davanti alla corte non ha avuto bisogno delle imbeccate del giudice per cominciare a esporre il suo punto di vista.

Brard è stato chiamato a testimoniare a favore delle parti lese perché, come deputato, ha collaborato a tre inchieste parlamentari sulle sette, la prima delle quali nel 1995. Nel corso degli anni si è guadagnato in Francia la reputazione di essere uno dei critici più schietti di questo tipo di gruppi. La sua presentazione ad ampio raggio, punteggiata di semplici metafore e aneddoti, ha tratteggiato un quadro schiacciante di Scientology.

Il fatto stesso che il parlamento avesse ritenuto necessario istituire tre inchieste di quel tipo era eccezionale, ha detto alla corte, sottolineando che «questa è la prima volta dalla Liberazione che un argomento è stato sollevato tre volte.» [1]

Se il numero reale degli scientologist in Francia è limitato a qualche migliaio, ha detto, lo si deve in parte agli sforzi delle autorità per aumentare la consapevolezza sulle loro attività e per una volta, ha ammesso a denti stretti, anche i media hanno fatto la loro parte.

Altra caratteristica particolare di come venga trattata la questione sette in Francia, ha aggiunto, è il modo in cui si è riusciti a superare le divisioni politiche convenzionali: «Ogni volta che tali questioni vengono sollevate, non ci sono fratture tra destra e sinistra, lavoriamo insieme molto bene.» [2]

Il Parlamento gioca un ruolo chiaramente definito: «Il nostro lavoro non è terrorizzare la gente, ma appellarci alla ragione.» Nei loro rapporti, [i parlamentari] hanno cercato di delineare il modo in cui funziona il fenomeno, «cioè spiegare in che modo le sette si approfittano delle debolezze delle persone, proprio come le nonne usavano la carta moschicida per acchiappare le mosche.»

Ha sottolineato che in quanto parlamentari capivano i limiti del loro ruolo. «Le credenze di questo o quel gruppo non ci interessano», perché la Francia rispetta il diritto di libertà di religione. Ma, ha aggiunto: «Se fai pressioni sulle persone, allora superi il confine. Ciò che a noi interessa è se la legge viene violata oppure no.»

Il lavoro del Parlamento è «proteggere meglio gli individui e i diritti collettivi», perché le sette sono interessate al potere e ai soldi. «Chi dirige le sette cerca di avvicinasi al potere e a chi gode di una certa reputazione, così da beneficiare della loro fama.»

Questi gruppi hanno anche la tendenza a usare i tribunali per molestare i loro critici, come hanno sperimentato parecchie persone che hanno operato in questo campo. «Da questo punto di vista», ha aggiunto, «Scientology eccelle.»

Brard ha incolpato Scientology della campagna che negli anni '90 mandò in bancarotta il Cult Awarness Network (CAN), la più importante organizzazione antisette americana. Quando i beni del CAN furono liquidati - e tra quei beni c'erano anche informazioni sensibili sui parenti di aderenti a Scientology o ad altri movimenti - essi finirono nelle mani di Scientology. [3] «Lo cito per dire che, se combatti le sette, devi essere pronto a sobbarcarti questo tipo di molestia.»

Brard ha illustrato anche la campagna intrapresa da Scientology negli anni '80 e '90 contro l'Internal Review Service (agenzia delle entrate) americano per ottenere il riconoscimento di chiesa e relativa esenzione fiscale. «Scientology attaccò a livello personale gli impiegati statali affinché si arrendessero, per sottometterli», ha detto il politico. Alla fine il governo degli Stati Uniti decise di dare a Scientology ciò che voleva, così da sollevare l'ufficio delle entrate e il suo personale da tutta quella pressione. Raggiunsero un compromesso, o per meglio dire - ha suggerito - si compromisero. [4] Lui stesso aveva parlato personalmente con una delle vittime di questa campagna Scientology, un funzionario civile. E Brard ha assicurato alla corte che la Francia non avrebbe mai permesso una campagna del genere.


"Una macchina infernale"

Le operazioni di quel tipo vengono gestite dall'Ufficio degli Affari Speciali di Scientology, o OSA, che il politico ha descritto come il servizio segreto del movimento. Il loro lavoro è occuparsi dei nemici di Scientology, noti come "Persone Soppressive". «Come forse saprete, io sono una Persona Soppressiva», ha detto al giudice Château, «ma lo siete anche voi.» E Scientology ritiene giustificato usare qualsiasi mezzo contro chi ritiene soppressivo, ha messo in guardia.

Le sette prosperano sull'opacità, ha detto Brard, sul mascherare la vera natura delle loro attività. Il modo in cui operano è come un sistema fognario. «Voi non vedete il sistema fognario, ma c'è e funziona molto bene; voi non vedete dove sbucano tutti quei canali, ma da qualche parte sbucano -per Scientology è lo stesso.»

Scientology ha fatto grandi investimenti immobiliari, ha continuato Brard. Si è addirittura dotata di una organizzazione internazionale per le imprese, il World Institute of Scientology Enterprises. «Anche quello fa parte del sistema di drenaggio.»

Le sette, ha continuato, sono a caccia di persone in qualche modo vulnerabili, si può trattare di problemi personali come un lutto, la fine di una relazione, problemi sul lavoro. E in questo rispetto, Scientology non è diversa. I libri del fondatore L. Ron Hubbard e gli E-meter usati per le sedute di auditing vengono venduti a prezzi gonfiati, molto più alti della norma, - «Gli affari sono affari.»

I membri del pubblico che acquistano servizi subiscono pressioni tremende a comprare, il personale dei centri li chiamano di continuo così da farli cedere e ottenere denaro, ha continuato. Per illustrare quanto stava dicendo, Brard ha sottolineato che nel 1996 un tribunale di Lione condannò uno scientologist senior per omicidio colposo in seguito al suicidio del 1988 di un membro locale. Il dirigente condannato aveva fatto talmente tante pressioni perché l'uomo trovasse i soldi per il corso successivo, che si ritenne avesse contribuito al suo suicidio. [5]

E anche quando gli scientologist pagano per l'addestramento, spesso in anticipo, c'è sempre il rischio che entrino in collisione con il sistema di etica del movimento. Il che potrebbe significare dover rifare i livelli - che devono essere pagati di nuovo.

Brard ha citato il Rehabilitation Project Force (RPF), un campo punitivo per quegli scientologist che si ritiene abbiano violato il sistema etico del movimento. Un campo del genere è attivo al Centro Scientology di Copenhagen, ha detto. «Vengono mandati in questi centri per essere corretti o puniti - per spezzare la loro volontà. È un sistema diabolico che sfrutta le debolezze delle persone.» [6]

«Hubbard sapeva come fare soldi», ha continuato Brard. «Aveva delle rendite da tutti i suoi libri e da tutto il venduto.» Ha fatto notare come Hubbard si fosse preoccupato di proteggere i testi, i simboli e i manufatti del suo movimento con copyright e marchi di impresa. «Ron Hubbard è il creatore unico, è tutto codificato.» E la struttura piramidale dell'organizzazione assicura che il denaro fluisca verso il vertice.

I membri più ricchi donano milioni di dollari: le celebrità John Travolta e Tom Cruise hanno entrambi donato almeno 10 milioni di dollari, ha detto. E altri ne hanno pagati anche di più. Scientology prosciuga i suoi membri come noi potremmo strizzare un limone prima di gettarlo via, ha detto Brard - uno dei motivi per cui è sempre alla ricerca di persone nuove. «Gli imputati di questo processo sono sicuramente dei fedeli, ma sono anche dei partecipanti attivi. Sono gli ingranaggi di questa macchina infernale, ed è importante fare a pezzi questa macchina.»


"... una relazione che crea dipendenza"

Brard ha detto di essere rimasto molto scioccato da alcune delle prove sentite nel corso delle tre diverse inchieste sulle sette a cui ha preso parte. Parte del materiale documentale da cui è stato tratto il rapporto del 1999 sarà mantenuto segreto fino al 2029, ha detto, e lui deve rispettare la necessità di confidenzialità. Ma poteva dare qualche particolare. «Ricordo un giovane musicista all'inizio della carriera che poi cadde nella rete di Scientology, la quale gli spiegò che era un artista brillante, ma poteva ancora migliorare», ha raccontato Brard. «Questo signore finì all'ospedale», ha aggiunto. Quando lasciò Scientology, la sua fortuna era stata dilapidata e la sua carriera era a pezzi. Perché di tutti i gruppi che «colonizzano lo spirito», Scientology è certamente il più esperto.

Nel tentativo di descrivere come funziona questo controllo, Brard ha ricordato il classico del 1940 di Arthur Koestler, Buio a mezzanotte. Esso descrive le tattiche di interrogatorio sovietiche che durante i processi-farsa degli anni '30 portarono alti funzionari del Partito Comunista a confessare crimini mai commessi.

Brard ha fatto risalire le origini del concetto di "lavaggio del cervello" alla Guerra Fredda, durante la Guerra di Corea del 1950-53. Funzionari statunitensi dell'epoca avevano detto che le truppe cinesi avevano fatto il "lavaggio del cervello" ai prigionieri di guerra americani per far loro confessare di aver fatto ricorso alla guerra batteriologica. «Se questa vi sembra fantascienza», ha commentato, «non dimenticate che Ron Hubbard era uno scrittore di fantascienza sebbene, secondo me, non tra i migliori.»

«Mandano un brivido lungo la schiena», ha detto Brard delle varie teorie su deprogrammazione e riprogrammazione uscite dalla Guerra Fredda. Fantascienza o no, Brard sembrava pensare che Hubbard avesse sviluppato dal suo materiale un personale sistema di controllo. «Non appartiene unicamente a Scientology, ma in Scientology è particolarmente efficace.»

Brard è riuscito ad arrivare fino qui senza essere stimolato dal giudice Château. Ora, però, il giudice gli ha detto di voler sapere qualcosa di più sulle conclusioni dell'inchiesta parlamentare sulle sette. Per esempio, avevano fatto ricerche specifiche sul Test della Personalità di Scientology? Sì, ha risposto il politico - anche se ha confessato di non averne mai fatto uno. Il Test della Personalità è un elenco di 200 domande, alcune delle quali molto personali.

La linea generale di chi analizza il test è qualcosa del tipo «Hai un sacco di problemi che però possono essere risolti, e noi ti aiuteremo a risolverli», ha spiegato. All'inizio si viene accolti con calore e i nuovi arrivati si sentono speciali. «Alla fine hai trovato qualcuno che ti può aiutare. Alla fine hai trovato qualcuno che comprende i tuoi problemi. È una forma di seduzione», ha continuato, «ma una volta entrato nel sistema, comincia l'alienazione.»

Quando il giudice Château gli ha chiesto come mai in Scientology si arrivino a spendere cifre così importanti, Brard ha risposto: «Riteniamo che si istauri un rapporto di dipendenza, una forma di assuefazione. Quando arrivi a spendere più del 10% delle tue entrate, allora sei veramente in una dipendenza di tipo settario.» Brard ha ricordato al giudice che lo scientologist suicida di Lione era in disputa con i familiari per problemi finanziari.

E perché questi corsi sono così dispendiosi? Ha chiesto il giudice.

«Per far soldi, chère Madame!», ha risposto, aggiungendo però che la pratica di far sì che i seguaci paghino i corsi con molto anticipo non era unica di Scientology.


"È un'ossessione: soldi, soldi, soldi!"

Poi ha preso la parola Olivier Morice, che aveva convocato Brard come testimone per conto delle parti civili che rappresenta. Morice gli ha innanzitutto chiesto qualcosa sulla reputazione di litigiosità legale di Scientology. Brard aveva già parlato di come, negli Stati Uniti, Scientology avesse mandato in bancarotta il Cult Awarness Network, prima di impossessarsene. Gli ha chiesto se fosse al corrente di campagne del genere contro l'UNADFI in Francia. L'UNADFI è l'unione nazionale di associazioni antisette francesi e riceve finanziamenti pubblici. [7] Ha avuto numerose schermaglie legali con Scientology.

«Ho molto rispetto per gli avvocati e per Maisonneuve», ha risposto Brard riferendosi a Patrick Maisonneuve, il capo del team della difesa. «Ma preferirei che facesse un uso diverso delle sue capacità.» Scientology, ha proseguito, aveva speso molte risorse e tempo per impugnare il diritto dell'UNADFI - e quello di un'organizzazione similare, il Centre Contre les Manipulations Mentales (CCMM) - ai sussidi statali di cui godono. [8] «Cerca di mettere in ginocchio i suoi nemici colpendoli sul lato finanziario.»

Morice ha riportato Brard al rapporto parlamentare del 1999 su "Sette e denaro", di cui aveva avuto la supervisione (ne era stato referente). In esso veniva illustrata la cosiddetta struttura piramidale delle finanze di Scientology. Ha quindi letto alcuni estratti del rapporto che descriveva come l'organizzazione avesse ripartito la sua struttura per dare l'illusione di una separazione tra le sue attività spirituali e quelle a scopo di lucro. «Nessuno dovrebbe farsi ingannare da questa ristrutturazione di Scientology»>, concludeva il passaggio. Nonostante la separazione legale formale, le branche commerciali e lucrative di Scientology condividevano i locali, le pratiche e gli interessi, oltre ad avere stretti collegamenti finanziari. [9]

Il Sig. Brard era al corrente dell'avvertimento emesso il 27 maggio 1997 dal Ministero della Salute a proposito dell'intervento di certe organizzazioni nel campo della psichiatria? Ha chiesto Morice. A questo proposito, l'avvocato ha sfogliato di nuovo il rapporto del 1999 per menzionare un caso citato relativo a uno scientologist, un medico, condannato nel maggio 1997 per aver truffato alcuni pazienti. [10]

Brard naturalmente conosceva quella nota ministeriale, e anche il caso citato nel rapporto che aveva contribuito a redigere. In passato i funzionari statali erano stati meno vigili di quanto avrebbero dovuto nel finanziare progetti riabilitativi per i tossicodipendenti, ha detto. «A volte le autorità non controllano il loro background.» Ma questo non è sembrato un riferimento al Narconon di Scientology, il progetto di riabilitazione per tossicodipendenti, quanto a un altro progetto gestito da un gruppo diverso.

E che cosa aveva da dire sul numero insolitamente alto di querelanti che avevano ritirato la denuncia contro Scientology? Ha chiesto Morice. Brard ha risposto di essersi imbattuto in un problema similare nel corso delle inchieste parlamentari. Scientology, ha detto, ha i mezzi finanziari per indagare sui suoi critici. «Solo i più determinati resistono alle molestie», ha aggiunto. E quando non riesce a intimidirli, Scientology cerca di comprarli con accordi finanziari.

Per la pubblica accusa ha preso la parola Maud Morel-Coujard, che ha chiesto se Brard fosse al corrente della pratica Scientology di non proteggere soltanto i copyright degli scritti di Hubbard, ma anche i marchi di impresa sui suoi simboli e i brevetti di apparecchi come l'E-meter. Sì, ne era al corrente.

E non riteneva che tutto questo indicasse le preoccupazioni commerciali, piuttosto che spirituali, del movimento? Brard s'è detto d'accordo. Lo fanno per impedire che quegli stessi procedimenti vengano usati da gruppi rivali, « - e le sette sono molto attente a proteggere i loro procedimenti», ha commentato, aggiungendo che «è un'ossessione. Soldi, soldi, soldi!»

Il giudice Château ha ripreso la parola e gli ha chiesto se gli scritti di Scientology si fossero evoluti nel corso del tempo. «I primi scritti restano validi?»

Durante le deposizioni della settimana precedente, l'imputato Alain Rosenberg aveva sostenuto che alcune delle lettere direttive più compromettenti citate in aula durante il suo interrogatorio erano state sostituite molto tempo prima.

«Scientology finge che le cose siano cambiate, ma nella realtà non lo sono affatto», ha risposto Brard. «Si adatta al terreno, come fa l'esercito.» [11]

Per la difesa, Patrick Maisonneuve ha citato le parole di Brard: il politico aveva detto che gli imputati erano ingranaggi di una macchina infernale. Li riteneva colpevoli? «Non spetta a me dirlo», ha risposto il testimone, aggiungendo: «La trappola è abbastanza evidente.» Il principio della separazione dei poteri significa che i politici non possono interferire nei procedimenti giudiziari, ha sottolineato.

«Ma lei ha detto che sono degli ingranaggi», ha ribattuto Maisonneuve.

«Ho detto che chi opera all'interno della macchina è un ingranaggio», ha precisato Brard.

Maisonneuve ha provato un'altra tattica: che dire di quei membri attivi che lavorano nell'organizzazione, ma che continuano a fare contribuzioni? Secondo le affermazioni di Brard, non erano forse in uno stato di dipendenza? Il politico s'è detto d'accordo.

«Perciò la loro responsabilità è relativa», ha concluso Maisonneuve.

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«L'ho già sentito dire, come quando dopo una tragedia gli affiliati dicono "Oh, noi non siamo responsabili!"», ha risposto Brard. «Non mi spingo oltre per non insultare il suo senso della storia.»

Maisonneuve ha ripreso l'analogia con il sistema fognario: il suggerimento di Brard era che Scientology avesse in qualche maniera sviluppato un network occulto per raggiungere i suoi scopi in modo nascosto. Quali prove poteva portare Brard per sostenere tali affermazioni? Le prove erano nel materiale dell'inchiesta parlamentare del 1999, segretato fino al 2019, ha risposto il politico. «Quando nel 2019 sarà in pensione, potrà trarre le sue conclusioni.»

«Mi sto riferendo ai suoi metodi - nell'interesse di un giusto processo», ha rimbeccato Maisonneuve. Su quali basi poteva fare tali affermazioni?

«Lavoriamo sulla base delle udienze», ha detto Brard. Ma gli estratti letti dall'avvocato Morice del rapporto del 1999 avevano comunque descritto il modo ingannevole di operare di Scientology, ha aggiunto.

Note dell'autore:

1. Brard fu vicepresidente del comitato parlamentare di inchiesta sulle Sette del 1995; Relatore del comitato di inchiesta del 1999 su Sette e Denaro; segretario del comitato di inchiesta sull'influenza dei movimenti di tipo settario sui minori, che ha consegnato il suo rapporto nel 2006. Dal 2002 è vicepresidente del gruppo parlamentare di studio sulle Sette; dal 2003 è nel consiglio dell'osservatorio MIVILUDES (la Missione Interministeriale per la Vigilanza e la Lotta contro le Derive Settarie). Durante la sua testimonianza ha fatto anche riferimento a un rapporto precedente redatto dal socialista Alain Vivien nel 1982.

2. Brard è un parlamentare del Partito Comunista, ma molti politici antisette sono a destra dello spettro politico.

3. Per ulteriori particolari su questo episodio, si vedano le risorse archiviate da questo eccellente database: Scientology Critical Information Directory.

4. Per saperne di più, si veda "Scientology versus the IRS" di Chris Owen e anche qui.

5. È il caso di Patric Vic, la cui morte fu al centro di un processo del 1996 contro alcuni scientologist che portò a diverse condanne, molte delle quali confermate in appello e dalla Cassazione francese.

6. In realtà l'RPF non riguarda il pubblico di Scientology - chi cioè paga per fare i corsi - ma solo per chi ha firmato il contratto da un miliardo di anni ed è entrato nella Sea Organization, promettendo di dedicare la vita presente - e quelle future - al movimento. Per saperne di più si veda "Il sistema interno di rieducazione di Scientology".

7. UNADFI, Unione Nazionale di Associazioni per la Difesa della Famiglia e dell'Individuo, Vittime di Sette.

8. CCMM: Centro di Contrasto alla Manipolazione Mentale, anche noto come Centro Roger Ikor.

9. Da pag. 34 del rapporto. Le argomentazioni trattate assomigliano molto ad alcune delle accuse delineate nel rinvio a giudizio del processo di Parigi contro le due associazioni Scientology alla sbarra: l'associazione spirituale no-profit (ASES) e la libreria commerciale (SEL).

10. Il medico in questione aveva detto ad alcuni dei suoi pazienti più vulnerabili che né la medicina tradizionale, né quella omeopatica poteva aiutarli. Aveva invece raccomandato Dianetics, iscrivendoli a una serie di corsi tenuti a casa sua o a Parigi - e per cui dovevano pagare. Il medico riceveva una percentuale dalla vendita di beni e servizi che i suoi reclutati acquistavano da Scientology.
Fu condannato nel 1997 a due anni con la condizionale, confermati nell'appello del 1998. Fu anche multato per 150.000 franchi e interdetto dai diritti civili per cinque anni. Nel 1990 l'Ordine dei Medici lo aveva già sospeso per tre anni dalla pratica medica (pagg. 117-118 del rapporto parlamentare del 1999 su Sette e Denaro.

11. per essere più precisi, alcuni degli scritti di Hubbard sono stati sostituiti da altri, ma regola inviolabile di Scientology è che solo Hubbard poteva cancellare o modificare le sue lettere direttive. Se fatto da chiunque altro sarebbe stato "squirreling", e perciò "alto crimine". Una delle lamentele di alcuni scientologist coinvolti nella recente ondata di abbandoni è che Miscavige sia colpevole di "squirreling" e che il movimento ufficiale non pratichi più la Scientology delineata da Hubbard.


Roger Gonnet

Per quanto la testimonianza contro Scientology del politico Jean-Pierre Brard fosse stata schiacciante, si trattava pur sempre di un outsider. Roger Gonnet, il testimone successivo delle parti civili, ha invece testimoniato in quanto ex membro e insider.

Gonnet diventò membro attivo del movimento nel 1975, fondò il centro Scientology di Lione e lo gestì fino al 1983, quando fu dichiarato Persona Soppressiva, cioè nemico del movimento. Da allora è stato una delle maggiori voci critiche, ha scritto un libro sulle sue esperienze e ha istituito un network di siti web sull'argomento. [1]

Sulla settantina, oggi Gonnet è arrivato in tribunale carico di documenti e grafici per illustrare la sua testimonianza - fu lui a fornire agli inquirenti molta della letteratura Scientology interna già messa agli atti.

In merito a uno di quei documenti, all'inizio del processo l'imputato Alain Rosenberg aveva accusato "l'apostata" Gonnet di aver consegnato alla corte delle direttive Scientology che, a suo dire, non erano più valide. [2]

Il giudice Château, preoccupata che Gonnet potesse introdurre carte estranee agli atti, ha chiarito di preferire una esposizione orale. Perciò Gonnet ha quasi sempre lasciato perdere i suoi documenti.

Ha cominciato l'esposizione sottolineando due punti generali: «Scientology cerca sistematicamente di sviare l'attenzione da qualsiasi cosa possa essere analizzata scientificamente o in senso medico, così da rifuggire l'analisi reale dei fatti.» In secondo luogo, piuttosto che affrontare i fatti, gli scientologist preferiscono lanciarsi in attacchi personali contro chi li accusa.

Gonnet ha sostenuto che dietro un sito web che lo ha diffamato e lo ha stigmatizzato di «follia paranoica e criminale» c'è Eric Roux. [3] Roux verrà chiamato a deporre al processo in quanto rappresentante del Celebrity Centre, una delle organizzazioni Scientology imputate di truffa e abuso della professione.

Il movimento può essere molto duro anche con i suoi propri membri, ha detto Gonnet. Scientology ha un sistema di disciplina interna in base al quale i membri devono denunciarsi a vicenda per infrazioni reali o immaginarie contro il movimento. Anche Rosenberg a un certo punto fu quasi dichiarato Persona Soppressiva - nemico di Scientology - e cacciato dal movimento per il modo in cui aveva trattato alcuni clienti di Parigi. «Questo per darvi un'idea del sistema», ha sottolineato Gonnet. «Anche persone di grande valore possono essere [dichiarate] Persone Soppressive.»

I giudici dovevano tenere a mente anche un'altra cosa: «Scientology addestra i propri membri a mentire alla corte.» A un processo del 2002 aveva sentito uno scientologist dire di non aver speso nel movimento più di 250.000 franchi (38.000 euro); Gonnet ha detto che lui sapeva per certo che quella persona aveva speso molto, molto di più. Perché quel testimone aveva mentito? Perché Scientology lo aveva addestrato a farlo. Erano addestrati a mentire in tribunale proprio come erano addestrati a mentire agli esterni, offrendo loro quella che viene definita una "shore story" [storia di copertura]. In Scientology, ha proseguito, si viene formati a raccontare «una verità accettabile.» [4]

Venendo al Test della Personalità, nucleo di una gran parte del dibattito processuale, Gonnet ha ribadito che il suo scopo è uno soltanto: «È un raggiro il cui unico fine è attirare gente nel movimento.» Quando entrano persone nuove, ha proseguito Gonnet, i membri del personale farebbero di tutto per farle restare. «Possono influenzarle mostrando loro un test, i cui risultati sono invariabili, falsificati.»


"Trovare la rovina"

Gonnet ha esaminato in dettaglio diverse versioni del test e sembrava pronto a fornire un'esposizione particolareggiata su come funziona il trucchetto. Ma le sue conclusioni possono essere riassunte con un: «ti fanno vedere risultati peggiori di quanto dovresti avere.» Il che permette agli scientologist di occuparsi dei neofiti e dire: «Vedi, hai dei problemi.»

Il termine Scientology usato in queste circostanze è "trovare la rovina". Devono trovare i punti più deboli del principiante. Il tutto fa parte di un procedimento sviluppato da Hubbard, che lo chiamò "Esercizio di Disseminazione". Il primo passo è contattare le persone; il successivo è gestire tutti i disaccordi iniziali che potrebbero sussistere nei riguardi di Scientology; il terzo è trovare la rovina - quella cosa che per la persona conta di più, quella che vuole sistemare o migliorare. Il passo finale, naturalmente, è convincere la persona che Scientology ha la soluzione ai suoi particolari problemi. [5]

«La "rovina" può essere qualcosa di reale per la persona, ma anche qualcosa che tu le rendi reale.» È sufficiente convincerla che ha quella "rovina" e che Scientology può risolverla, ha proseguito. Durante la sua appartenenza a Scientology, Gonnet usò quel procedimento su migliaia di persone. «Ma in Scientology la salvezza costa parecchio.» E per quanto riguarda lo scientologist, se un principiante non compra qualcosa, allora hanno effettivamente rovinato la sua vita. Infatti, ha sostenuto, poteva facilmente funzionare al contrario. Gonnet ha ricordato il caso recente di una ragazza di 20 anni che si gettò dalla finestra qualche ora dopo aver ricevuto i risultati devastanti del suo Test della Personalità. [6]

Quando era scientologist non aveva mai riflettuto sul fatto che il test potesse fare gravi danni alle persone vulnerabili, a chi forse aveva già idee suicide. Ma quel modo di pensare era parte del processo che lui ha definito di "incretinimento" ("crétinisation") che avviene all'interno del movimento. «Continuano a distribuire questo test [della personalità] per raccogliere soldi», ha continuato Gonnet. E quando il neofita risulta avere poche risorse economiche, lo mettono a lavorare per l'organizzazione e lo pagano una miseria. In Scientology però non tutti perdono quattrini, ha detto. I venditori possono guadagnare parecchio, e ha fatto riferimento a Jean-François Valli e a Didier Michaux, due degli imputati.

«Questa è la prova della natura commerciale del sistema, visto che queste persone vengono pagate a percentuale.» Delle commissioni si era già parlato in un'altra fase del processo. «Non so quanti operatori religiosi vengono pagati su base percentuale», ha aggiunto. E non conosceva nemmeno un'altra chiesa che usasse le statistiche per tenere traccia della produttività del suo personale.

I sorrisi e gli sguardi increduli che alcuni degli imputati hanno cominciato a scambiarsi hanno chiarito subito che cosa pensassero di questo testimone, ma Gonnet è andato avanti e si è lanciato in una esposizione abbastanza tecnica sul perché ritenesse che il test fosse invariabile, e ha fatto riferimento alle sue carte per illustrare il suo punto. Qui però il giudice Château ha tirato il freno sull'uso dei documenti. [7]

Il cuore della questione è stato questo: «Anche se hai un test veramente buono, c'è sempre qualcosa di "cattivo". Vieni ancora criticato. Perciò, quando fai il test non hai assolutamente la possibilità di non essere criticato, c'è sempre qualcosa in te che non va.»

Alla domanda in che modo esattamente il test fosse valutato, Gonnet ha risposto che si poteva fare al computer, ma anche a mano - ma il trucco c'è prima ancora che il nuovo arrivato si sieda per ascoltare la valutazione fatta dallo scientologist.

Quando lui era Presidente del centro Scientology di Lione, era quello il modo in cui gestiva il test. All'epoca aveva 1000 metri quadrati di locali, 12 membri dello staff a tempo pieno e centinaia di scientologist attivi che frequentavano i corsi.

In quanto titolare di una franchise - anche se Scientology preferisce chiamarle missioni, che suona più religioso - doveva pagare all'organizzazione, che ha sede negli Stati Uniti, il 10% delle sue entrate; pagava a rate oppure trovava il modo di contrabbandare denaro negli Stati Uniti, una pratica tipica di Scientology, ha aggiunto.

Gonnet era anche uno dei pochi che traduceva i testi Scientology dall'inglese al francese, ed era Rosenberg a controllare le sue traduzioni. «Lui [Rosenberg] era la sola persona tecnicamente competente per autorizzarle», ha aggiunto.

Gonnet aveva fatto qualche corso anche alla base Scientology di East Grinstead, Inghilterra.


"È una questione di controllo"

Il giudice Château ha chiesto a Gonnet quanto importante fosse il test ai fini del reclutamento, poiché alcuni degli scientologist a processo avevano minimizzato il suo significato. È vero, ha risposto Gonnet, che alcune persone vengono attirate nel movimento da altri mezzi: frequentazione di conferenze, per esempio. Ma il Test della Personalità viene distribuito per strada, nelle stazioni della metropolitana... «È un elemento chiave», ha concluso.

La Château gli ha fatto domande sugli scritti di Hubbard che suggeriscono la necessità di prendere il controllo della persona che fa il test. «In Scientology esistono alcuni elementi fondamentali», ha risposto Gonnet, uno dei quali è il cosiddetto triangolo di KRC, che sta per Conoscenza-Responsabilità-Controllo. L'idea è che gli scientologist dovrebbero esercitare conoscenza, responsabilità e controllo sulla società. Ma, ha continuato, il controllo viene applicato anche a un livello più elementare, «gli scientologist esercitano controllo sugli individui.» Il Test della Personalità è parte del processo, sebbene questo non significhi che gli scientologist non siano convinti della sua validità.

«Ma secondo lei è uno strumento per ottenere soldi dalla gente?», gli ha chiesto il giudice. «Sì», ha risposto Gonnet. «Direttamente o indirettamente, viene usato a quello scopo.»

Come mai lui era stato nel movimento tanto a lungo? Gli ha chiesto il giudice. «Ho sempre nutrito dei dubbi», ha risposto Gonnet. Il problema, ha spiegato, è che lavorava moltissimo, anche 350 ore al mese, perciò non gli restava molto tempo per riflettere sui suoi dubbi. Inoltre quando stai dentro Scientology vieni sempre tenuto d'occhio dai colleghi, c'è sempre il rischio che ti facciano un rapporto. L'implicazione è sembrata essere che fosse un modo per scoraggiare la condivisione con i colleghi dei propri dubbi.

Gonnet ha poi iniziato a parlare dell'E-meter, l'apparecchio usato durante l'auditing - o terapia - Scientology, e che era già stato analizzato in dettaglio nella settimana precedente. I passaggi degli scritti di Hubbard letti alla corte suggerivano che l'apparecchio avesse poteri straordinari. [8] Ma Gonnet è stato sprezzante. Prima o poi , ha detto, tutti gli scientologist colgono la macchina in fallo. Durante le sedute di auditing, tutti dicono qualche falsità, falsità che l'E-meter fa passare per verità, vuoi per errore dell'operatore, vuoi per qualche altra anomalia. Perciò l'E-meter non è l'apparecchio preciso che si dice che sia. Ma quando sei dentro Scientology non lo puoi dire, «non hai il diritto di criticare», ha aggiunto. «Mr. Hubbard ha sempre ragione.» L'etica di Scientology, che implica la confessione obbligatoria dei segreti più imbarazzanti, «comprese le cose per cui ti senti in colpa», aiuta a tenere in riga i membri.

Ciononostante, in base ai suoi calcoli Scientology riesce a far presa soltanto su una piccola parte delle persone che avvicina. Ha calcolato che dopo i primi corsi perde almeno il 75% dei nuovi arrivati.

«Quindi non funziona», ha commentato il giudice. «Non attrae veramente la gente e la fa pagare.»

No, ha detto Gonnet. Ma chi resta paga per il privilegio... ha calcolato che nei suoi otto anni di affiliazione, tra gli anni '70 e '80, lui stesso pagò l'equivalente di 30.000 euro.

Il giudice Château è tornata alle statistiche di produttività citate poco prima da Gonnet. Corrispondeva a verità che il movimento tiene dei grafici per tracciare la produttività?

Certamente, ha risposto Gonnet. In Scientology la produttività è il metro per misurare quanto bene stai svolgendo il tuo incarico. Ogni posizione lavorativa ha il cosiddetto PFV, Prodotto Finale di Valore. È possibile trovare l'espressione in fondo all'organigramma di un'Org di Scientology, ha detto. [7, 9] Ma il senso di tutte quelle statistiche e grafici è misurare quanti nuovi membri sono stati portati dentro.


Raggiungere i tuoi target

Gli scientologist però ci hanno detto di non subire pressioni per raggiungere target prefissati, ha detto il giudice Château. «I target sono assolutamente sistematici», ha risposto Gonnet. «Ogni giovedì alle ore 14,00 devi aver fatto più della settimana precedente.» C'è una frenesia per le cifre, per far salire le cifre in difetto. «Perciò, se il Sig. Michaux non ha venduto più prodotti della settimana precedente, immagino si debba dar da fare al telefono per vendere ancora», ha commentato.

Ogni Organizzazione Scientology deve mandare alla sede del movimento negli Stati Uniti un telex Org Information Center (OIC) con tutte le sue statistiche settimanali, e riferire a quanto ammonta l'incasso lordo. «Tutte queste cifre vengono analizzate ogni settimana e il venerdì mattina si tiene una riunione per discutere come migliorare la settimana dopo», ha aggiunto Gonnet.

Le lettere direttive di Hubbard rendono obbligatorio fare sempre meglio, un altro dei controsensi del sistema Scientology. Se una settimana fai benissimo, quel risultato diventa irrilevante nel momento in cui la settimana dopo non fai altrettanto bene, ha proseguito. «Sarai comunque penalizzato. Ciò che importa è se le cifre cambiano oppure no.» [10] Ed è da queste statistiche che dipende il tuo status etico, la tua posizione dentro Scientology.

Alla domanda sulle lettere di follow-up che alcuni ex membri hanno detto di aver ricevuto, Gonnet ha risposto che si tratta di una conseguenza logica della pressione per raggiungere il target della settimana successiva. «È nel loro interesse alzare i totali.»

Il giudice Château gli ha chiesto dei prezzi di articoli come l'E-meter, che sembrano variare considerevolmente. Gonnet ha fornito la stessa spiegazione data da Jean-François Valli, uno degli imputati: il prezzo varia in base al pacchetto di corsi acquistati. [11] Ha però aggiunto che articoli come l'E-meter hanno prezzi eccessivi (conclusione a cui la settimana precedente erano giunti anche i due esperti assunti da Scientology). [12] Gonnet ha detto che era riuscito a trovare un apparecchio equivalente in Australia a un prezzo di gran lunga inferiore. Oltre a questo, gli scientologist erano costretti a far fare la manutenzione in una delle basi Scientology negli Stati Uniti, al costo di 800 dollari.

Quanto è facile ottenere un rimborso? Gli ha chiesto il giudice. «In alcuni paesi è quasi impossibile, ma non in Francia», ha risposto Gonnet. Qui cercano di mantenere l'immagine.

Uno dei giudici a latere gli ha chiesto se il personale Scientology è al corrente di quanto guadagnano i nuovi arrivati (cosa che gli imputati avevano negato fosse di loro interesse). «Non necessariamente», ha risposto Gonnet. Ma i reclutatori nutrono maggior interesse per chi proviene in modo evidente dalla classe dei professionisti, per esempio i medici. «Sono il futuro di Scientology», ha aggiunto. «È evidente che ti interesserà di più chi è in una posizione sociale superiore, o chi possiede una casa.»

Ma queste, ha detto il giudice, non sono cose che puoi sapere quando distribuisci il test per strada. No, ha risposto Gonnet, ma preferirai distribuirlo in quartieri eleganti. «Scientology ritiene che le persone senza soldi siano "di tono basso"», ha spiegato. Per gli scientologist, se sei povero e spiantato è colpa tua. «È una specie di karma.»

Dopo aver risposto alle domande del giudice Sophie-Hélène Château, presidente della corte, e dei giudici a latere, la parola è passata all'avvocato Olivier Morice, che aveva citato Gonnet come testimone delle parti civili.

Morice ha ricordato che, nel confermare la sua posizione di Direttore Esecutivo del Celebrity Centre di Parigi, l'imputato Alain Rosenberg aveva affermato che il suo era un ruolo prettamente spirituale e non implicava alcuna responsabilità finanziaria. Gonnet condivideva questa spiegazione? Certamente no. «È inutile dire che se lui è il direttore esecutivo, allora conosce bene ciò che succede a livello dei telex settimanali di cui ho parlato.» Quei telex (inviati all'ufficio centrale negli Stati Uniti, con le statistiche produttive della succursale), in base alla letteratura interna di Scientology sono parte dei suoi compiti di direttore esecutivo.

Gonnet ha detto che quando lui stesso dirigeva il centro di Lione, teneva molto sotto controllo le questioni finanziarie: «Non leggevo tutto, ma in pratica sapevo tutto quel che c'era da sapere. Non vedo come il capo potesse non conoscere le questioni essenziali.»

«Quando qualcuno non è soddisfatto e lo dice, il direttore esecutivo lo viene a sapere?» Ha chiesto Morice. Certo, ha risposto Gonnet. «Viene sicuramente informato e, se si tratta di soldi, allora si preoccupano tutti parecchio.» Un'altra regola Scientology, ha aggiunto, è che se una org volesse concedere un risarcimento, allora gli staff di quell'org verrebbero penalizzati con tagli alla paga. [13]

E quando era direttore esecutivo a Lione, Gonnet aveva avuto parecchie richieste di rimborso? Ha domandato Morice. Forse un uno percento dei suoi clienti lo aveva fatto, ha risposto il testimone. La sua politica era quella di rimborsare subito perché non aveva tempo da perdere con dispute a lungo termine. «Ma gli facevo firmare un documento in cui si stabiliva che quella persona perdeva ogni diritto a frequentare altri corsi o servizi Scientology. » Era un mezzo per fare pressioni e fargli cambiare idea, ha aggiunto.

Morice ha affrontato la questione degli alti dosaggi di vitamine assunti durante il Rundown di Purificazione, il programma disintossicante sviluppato da L. Ron Hubbard che comprende anche esercizio fisico e lunghe sedute in sauna. Quando gestiva il centro Scientology, Gonnet era al corrente che quei dosaggi così alti erano illegali? «Sì, assolutamente. Lo sapevo.» All'epoca, documenti interni di Scientology avevano addirittura discusso il problema. «Ero assolutamente consapevole dell'esistenza di un problema legale.» E c'erano anche dei problemi di ordine medico. «Da me una donna è quasi morta.» Gonnet ha ricordato il caso di una donna che aveva iniziato il Rundown di Purificazione dopo aver subito un intervento chirurgico. Quando era andato a controllarla in sauna, era rimasto scioccato. «Notai che aveva la pelle ricoperta di bolle. Le chiesi "Che roba è?", ma lei mi disse, "non so".»

Gonnet conosceva la letteratura interna e sapeva che Hubbard nei suoi libri aveva scritto che con il Rundown di Purificazione era possibile "sudare via" anche i tumori e che si poteva verificare ogni tipo di reazione. Perciò inizialmente non fece nulla. «Quando però tornai, la donna aveva finito le sue quattro ore di sauna e aveva molte più bolle di prima.» A quel punto le disse di smettere il programma. «La portai da un medico, un omeopata. Lui le diede dei rimedi e disse "Riportamela se la medicina non fa effetto". » Il giorno dopo la donna tornò dal medico. Risultò poi che quella donna aveva avuto una reazione allergica ai prodotti che assumeva per il Rundown, e gli effetti erano stati intensificati dalla sauna. Se avesse continuato sarebbe potuta morire. «Fu salvata in extremis», ha aggiunto Gonnet.

Il testimone ha poi chiarito che ordinando alla donna di interrompere il Rundown aveva violato il protocollo Scientology, che impone di proseguire fino alla fine. Ha ricordato l'affermazione fatta da Hubbard nei suoi scritti sul Rundown di Purificazione, secondo cui forti dosi di niacina aiuterebbero a "sudare via" le radiazioni. «Il che è una sciocchezza.» Gli scientologist sono convinti che gli arrossamenti che compaiono durante la sauna siano il segno che si stanno "sudando fuori" gli effetti delle ustioni solari; in realtà, ha detto Gonnet, è solo l'effetto vaso dilatatorio dovuto alle forti dosi di niacina. «Ogni giorno dovevano prendere niacina a manciate», ha detto ricordando le quantità assunte dai partecipanti al Rundown. [14]


"Tutti quelli che attaccano Scientology sono nemici dell'umanità"

Morice gli ha chiesto di spiegare ciò che Gonnet aveva definito "paranoia degli scientologist contro gli ex membri" e il significato dell'espressione "Persona Soppressiva" (SP).

«Un SP è un nemico dell'umanità», ha detto Gonnet. «Chiunque attacchi Scientology è un nemico dell'umanità.» Tutti gli ex scientologist che hanno parlato del movimento sono considerati dei soppressivi e rischiano di essere oggetto di campagne diffamatorie tese a screditarli», ed è tornato a parlare degli attacchi contro di lui dello scientologist Eric Roux. «Ci definiscono degli apostati incapaci di dire la verità. Perché un apostata dovrebbe dire la verità? Siamo bugiardi, siamo "archetipi della follia paranoide e criminale dell'anti-religione".» [15]

Gli scientologist venivano allenati su quali emozioni mostrare durante i processi? Gli ha chiesto Morice. Certamente, ha risposto Gonnet. «Non solo vieni allenato a mostrare certe emozioni, ma anche a imitare la rabbia e alter emozioni per alzare o abbassare il livello emotivo.» Gli scientologist, ha aggiunto, ricevono un addestramento similare anche per trattare con i giornalisti. «L'idea è di passare un certo messaggio.»

Maud Morel-Coujard della pubblica accusa ha continuato la deposizione. Per prima cosa gli ha fatto domande su due punti specifici del Test della Personalità:

197. Hai dei periodi di tristezza o depressione senza alcuna ragione apparente?
22. Ti capita di avere periodi di parecchi giorni in cui sei più attivo del solito?
Qual è il senso di queste domande? Gli ha chiesto. Gonnet non ricordava, ma per quanto riguardava il suicidio di Nizza, i risultati erano stati chiaramente catastrofici. [16]

La Morel-Coujard ha anche voluto saperne di più sul Corso di Comunicazione fatto dalle parti lese. Perché i partecipanti dovevano fissarsi negli occhi? «Dicono che serve per imparare a "stare di fronte", a reggere il confronto», ha risposto il testimone. «Devi imparare a gestire il prossimo senza provare imbarazzo.» L'esercizio si fa sedendo di fronte al compagno-allenatore, o "twin", e all'inizio può essere sconcertante. Una volta padroneggiato l'esercizio di guardarsi negli occhi, si procede su routine di addestramento più impegnative. «Bisogna sopportare molestie e insulti anche per giorni interi, fino a che si riesce a resistere senza reagire.»

Per tutta la durata di questi esercizi, ha raccontato, se ci si muove o si hanno delle reazioni bisogna ricominciare da capo. «Flunk! Hai battuto gli occhi. Flunk! Hai riso.»

Il PM ha chiesto a Gonnet per quale motivo lasciò il movimento.

«Avemmo una serie di problemi», ha risposto. Innanzitutto, lui e la moglie dovettero firmare un documento imposto dal Religious Technology Center (RTC) e dalla Chiesa di Scientology International (CSI), gli organismi direttivi dell'organizzazione. «Erano 16 pagine, un contratto che ci costringeva a dichiarare che noi, il nostro personale, i nostri membri del pubblico del passato o del presente o del futuro non avrebbero mai fatto causa a Hubbard o a Scientology. Per cui dovevamo impegnarci per il futuro.

«Mi rifiutai di firmarlo per settimane, e da quel momento cominciarono a tenermi sotto controllo.» La casa madre inviò del suo personale in missione a Lione per tenerlo d'occhio. «Poi mi costrinsero praticamente a presentarmi a un'udienza disciplinare a Copenhagen, e mi dichiararono Persona Soppressiva.» Quando lui e la moglie tornarono dalla Danimarca, scoprirono che gli scientologist avevano sgomberato il suo ufficio. [17] «A quel punto trovammo finalmente il tempo per riflettere e cominciammo a nutrire molti dubbi», ha proseguito. «Ci rendemmo conto che il vero problema era LRH [Hubbard].» Ma Gonnet aveva anche notato che i cambiamenti avvenuti in Scientology, cambiamenti in peggio, erano stati imposti dall'alto, dagli Stati Uniti. «Tutto viene gestito dall'America.»

"C'è un corso di vendita dura"

Il giudice Château gli ha fatto domande sui fascicoli personali degli scientologist, quelli contenenti tutte le informazioni personali e i particolari intimi delle sedute di auditing. Potevano essere usati per fare pressioni sul membro recalcitrante?

«Indubbiamente», ha risposto Gonnet. «Ho sentito di casi di persone di cui Scientology conosceva la "rovina" e l'hanno usata per spingerele a proseguire i corsi.» Ha poi confermato le affermazioni delle parti lese sull'obbligo di scrivere le "storie di successo" per elogiare i risultati del corso appena terminato: gli imputati avevano ribadito che quelle lettere venivano scritte del tutto volontariamente.

Per la difesa di Jean-François Valli ha parlato l'avvocato Virginie Benmayor, che ha voluto sapere dove Gonnet avesse ricavato le informazioni citate poco prima sugli imputati Valli e Michaux. «Le ho lette sui giornali», ha risposto il testimone, riferendosi presumibilmente alla copertura mediatica del processo. «Ma so che tra gli ex membri Michaux e Valli sono famosi come venditori particolarmente tenaci [duri]», e con vendita dura intendeva un venditore che non molla. Conosceva una persona che era stata inchiodata da un venditore per 13 ore filate, fino a che aveva ceduto e firmato un assegno. Era accaduto negli Stati Uniti, ha aggiunto. Ma «La vendita dura è praticata ovunque. C'è anche un corso Scientology che la insegna.»

Per illustrare fino a che punto si può arrivare, ha raccontato l'aneddoto di un giovane che non era in pieno possesso delle sue facoltà mentali. Aveva speso 70.000 franchi (10.600 euro) in Scientology, poi il padre era intervenuto ed era riuscito a ottenere da un giudice l'interdizione temporanea.

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L'avvocato Patrick Maisonneuve, capo del team della difesa, ha posto una serie di domande tese a minare la competenza di Gonnet in merito al Test della Personalità, che il testimone aveva attaccato per quasi tutta la sua deposizione. Gonnet si era in qualche modo specializzato in quel tipo di test? Gli ha chiesto Maisonneuve. «No», ha risposto Gonnet. «Non sono uno specialista di test.» E aveva comparato i risultati del Test della Personalità con altri test? No, ha risposto Gonnet: per quale motivo avrebbe dovuto farlo? Non ne vedeva la necessità.

Aveva qualche qualifica in psicologia applicata? No, ha risposto il testimone. La questione però non era tanto il test, ma le cifre prodotte dai risultati. E non aveva forse ammesso che, come scientologist, aveva commesso degli errori? Ha incalzato il legale. «È quasi morta della gente», ha letto dal verbale della deposizione di Gonnet, il quale ha riconosciuto il punto. «Per quanto riguarda Scientology, per certi versi gli scientologist sono rincretiniti (" crétinisé"). Il che non significa che siano stupidi in generale, è solo per quanto riguarda Scientology.»

Maisonneuve ha citato dei commenti fatti da Gonnet al quotidiano Libération: «Provo risentimento verso di loro, e anche verso me stesso.» ("Je leur en veux, et eux aussi m'en veulent"). [18]

Gonnet ha respinto qualsiasi suggerimento che lui provasse odio per gli scientologist. Lo dimostrava il fatto che aveva aiutato molte persone che desideravano andarsene. «Ciò che non apprezzo è il sistema», ha aggiunto. «Lo scopo fondamentale è fare soldi e avere potere.»

E che dire delle molestie? Ha chiesto l'avvocato in riferimento alle foto di Gonnet davanti ai locali della Chiesa di Scientology di Parigi. «Quella era una manifestazione», ha risposto l'uomo. «Eravamo andati per protestare, ecco tutto.»

Un altro avvocato della difesa ha suggerito che quando Gonnet era a capo della succursale di Lione, aveva agito in buona fede. «Sì, in parte», ha risposto lui. «Non puoi fare Scientology senza essere per certi versi in buona fede. Ma sai che stai mentendo.» Quando era un vero credente pensava di aver vissuto vite precedenti, come Scientology gli aveva insegnato; quando aveva fatto i livelli superiori di Thetan Operante era convinto di essere infestato dai "body thetan". «Quand'anche si nutrano dei dubbi, impari presto a ignorarli.»

Un altro disincentivo, ha aggiunto, è la minaccia della disconnessione, cioè che i tuoi cari possano venire obbligati a troncare ogni rapporto con te nel caso venissi dichiarato nemico.

«Ma questo lei lo ha scoperto soltanto dopo», ha detto l'avvocato della difesa, «quando era dentro, lei era in buona fede.»

Ulteriori domande hanno stabilito che durante la sua gestione del centro di Lione, Gonnet rivestì contemporaneamente diversi incarichi: presidente, direttore esecutivo, supervisore del caso. Il senso è sembrato essere che in un'organizzazione più grande come quella di Parigi, gli incarichi erano distribuiti tra più persone - perciò quello di cui Gonnet era a conoscenza durante la sua dirigenza di Lione, oltre 20 anni prima, difficilmente corrispondeva a ciò che Rosenberg sapeva come capo del Celebrity Centre di Parigi.


Note dell'autore:

1. Si veda qui per un breve riassunto in francese del suo libro, ora acquistabile anche online.

2. Si veda la deposizione di Alain Rosenberg. A proposito di apostati, gli scientologist hanno convocato al processo accademici comprensivi per testimoniare sulla questione e hanno citato la loro posizione, secondo cui la testimonianza di ex membri disillusi non è credibile... poiché si tratta di ex membri disillusi.

3. Sebbene Eric Roux abbia un suo sito web, il passaggio in questione si trova su sectes.eu/ in una sezione dedicata al sito di Gonnet. Il sito è scritto da un certo "Pierre du Barreau", che sembra essere uno pseudonimo, ma è registrato a nome di Roux, come si apprende da un veloce controllo su EURid.

4. La scelta delle parole di Gonnet riecheggia una frase degli scritti di Hubbard: "Anche occuparsi della verità è una questione delicata. Non si è obbligati a raccontare tutto ciò che si sa: anche questo intaserebbe la linea di comunicazione. Raccontate una verità accettabile" [Enfasi in originale]. Tratto da Hubbard Communications Office Policy Letter, 3 agosto 1970, serie delle PR N. 2, "L'Ingrediente mancante". Per saperne di più sul punto di vista di Hubbard su queste questioni, si veda Lying as a Religious Rite ("La menzogna come rito religioso") di Tedd Mayett e Keshet.

5. La prima versione del "Dissemination Drill" pare sia databile a una HCO PL del 23 ottobre 1965 ("Procedura di Disseminazione").

6. Il riferimento è al suicidio di Kaja Gunnar Ballo, studentessa norvegese di 20 anni, che si gettò dalla finestra del suo appartamento di Nizza il 28 marzo 2008. Oltre a una breve nota per i genitori, fu rinvenuto il risultato del suo Test della Personalità, fatto poche ore prima. Gli scientologist locali negarono con veemenza di aver avuto alcun ruolo nella sua morte e le indagini sulle possibili responsabilità del movimento sono state chiuse il dicembre scorso per mancanza di prove. Il caso ha suscitato forte interesse nei media norvegesi, in particolare perché Olav Gunnar Ballo, il padre della ragazza, è deputato socialista al parlamento norvegese. Nell'aprile 2009 l'uomo ha pubblicato un libro sulla morte della figlia, ma per quanto ne so è disponibile soltanto in norvegese.

7. Un documento fornito agli inquirenti è però il manuale interno sull'uso del Test della Personalità: lo stesso documento che, stando al rinvio a giudizio, l'imputato Alain Rosenberg si era rifiutato di consegnare alle autorità (particolare confermato nel corso della sua deposizione.)

8. Si vedano i precedenti articoli sul processo, in particolare Il parere degli esperti sull'E-meter.

9. In fondo a ogni divisione l'organigramma completo di Scientology riporta i vari obiettivi da raggiungere, riassunti dall'acronimo PFV (Prodotto Finale di Valore), cioè quanto quella divisione deve ottenere. Il "Prodotto Finale di Valore" che riassume tutto l'organigramma, cioè lo scopo di ogni organizzazione Scientology, è: "PFV dell'org: Persone eccellenti e di valore che producono prodotti finali di valore che vanno a formare un pubblico eccellente e di valore" [Vedi organigramma in italiano.] Il tutto proviene dalla HCO Policy Letter dell'8 febbraio 1980, "Production and One's Standard of Living".

10. Si veda per esempio la sezione sulle statistiche nel Capitolo 3 del libro Introduzione all'Etica di Scientology.

11. Si veda "Il Facilitatore".

12. Si veda: "Parere degli esperti sull'E-meter".

13. "LA PAGA DELLO STAFF DIPENDE DALLA CONSEGNA DELLA TUA ORG: indipendentemente da quale sia il tuo posto, la tua paga scende in proporzione diretta al grado in cui non consegni", L. Ron Hubbard Executive Directive, 30 novembre 1974. Ringrazio nuovamente Caterine Letkeman per avermela segnalata.

14. Durante il processo è emerso parecchie volte il nome della G&G, un'azienda che vendeva le vitamine usate durante il Rundown di Purificazione. Gli inquirenti avevano avuto l'impressione che si trattasse di una ditta con sede in Olanda. In realtà, ha detto Gonnet, la G&G operava a East Grinstead, Inghilterra, proprio in fondo alla strada di Saint Hill, la vecchia casa di L. Ron Hubbard e ancora oggi uno dei maggiori centri Scientology del mondo. L'azienda è di proprietà di scientologist.

15. Qui Gonnet sta parafrasando le critiche al suo sito antisectes.net/ fatte su un sito di cui si è già parlato, sectes.eu/

16. Ulteriore riferimento al suicidio del 2008 della norvegese Kaja Gunnar Ballo, 20 anni, a Nizza. Vedi nota 5.

17. I problemi incontrati da Gonnet con la dirigenza Scientology - era stato cacciato nel 1983 - sembrano coincidere con l'ascesa della nuova generazione di leader guidati da David Miscavige.

18. Libération, 27 maggio 2009, si provi qui o qui.

 
 
 
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