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Narconon e Scientology: avete detto tutto? (Prima parte)

Estratti del libro di Lucas Catton sulla sua esperienza di dirigente Narconon-USA e di fedele della Chiesa di Scientology.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, aprile 2013.

 
Prima parte

Seconda parte

Terza parte

Quarta parte


Lucas Catton ha lavorato per diversi anni come staff a tempo pieno del Narconon Arrowhead, ammiraglia di Narconon International, e per due anni ne è stato presidente. Nel 2013 ha pubblicato il libro Have You Told All? in cui narra le sue esperienze di fedele della Chiesa di Scientology e di dirigente di una entità ad essa strettamente collegata, dei legami ufficialmente negati ma effettivamente esistenti tra Narconon e Chiesa di Scientology e di come iniziò a maturare dubbi, fino ad abbandonare il movimento e divenirne voce critica.

Vi propongo la traduzione di alcuni estratti del suo libro. Ho lavorato sulla versione kindle che non riporta il numero di pagina ma solo la percentuale di scorrimento. I brani tradotti sono stati presi dalla seconda metà del volume.



Presentazione di Flag

La squadra di Flag arrivò all'org di Atlanta poco dopo Capodanno. Ogni anno fanno il Flag World Tour, una visita di reclutamento a tutte le chiese per i Flag-Only Rundowns [programmi speciali che si fanno solo a Flag - N.d.T.] o altri servizi di Clearwater. Avevano appena acquistato e ristrutturato l'hotel Oak Cove in vista del programmato restauro del Fort Harrison.

Avevo già messo un po' di soldi sul mio conto di Flag in previsione di uno speciale procedimento di auditing chiamato L11, presentatoci come in grado di "spingerti attraverso i ridge e le barriere che ti trattengono dall'eccellere nella vita" o qualcosa del genere. Ma non avevo ancora avuto l'approvazione per Flag; il motivo era lo stesso per cui quattro anni prima non mi avevano accettato come staff del Celebrity Centre: i pensieri suicidi del 1999, quando ero caduto in depressione.

Erica [moglie dell'autore, N.d.T.] mi disse che voleva fare qualche servizio di Flag e pensammo di utilizzare i soldi che già avevo sul conto, più qualche altro migliaio di dollari. Ne avevo già risparmiati a sufficienza per ciò che desiderava fare, ma per i rappresentanti di Flag non erano abbastanza: se avessimo versato quello che ci chiedevano, una volta a Clearwater Erica avrebbe potuto usufruire dei prezzi speciali che stavano offrendo. Spinsero molto e alla fine la convinsero a impegnarsi a partire la settimana successiva.

All'epoca Ella [la figlia della coppia] aveva solo dieci mesi così andammo in Florida in auto tutti insieme. Non avendo ancora avuto l'autorizzazione di Flag, ci dissero che dovevamo alloggiare in un altro hotel. I servizi di Erica sarebbero dovuti durare soltanto una settimana, ma dopo tre giorni non avevano ancora nemmeno approvato Erica. Quando fu pronta per cominciare ci dissero che prima dovevamo passare dal nostro registrar Dave Foster, il quale ci disse di essere stato messo su quel posto personalmente da Hubbard nel 1975 e di essere il responsabile delle entrate di Flag. Naturalmente voleva altri soldi oltre a quelli che avevamo già pagato, così mi affrontò direttamente: «Tu vuoi che tua moglie abbia i suoi guadagni e le sue vittorie, giusto?» Come potevo dire di no, soprattutto davanti a lei?

C'era però un problema: le mie carte di credito erano ormai svuotate. Foster prese il telefono poi mi passò un membro del personale di Flag, un tale Jeff Mintz che in quel momento era a Los Angeles. Il suo lavoro consisteva nell'aiutare le persone a ottenere ulteriori carte o ad aumentarne il loro credito. Mi chiese quanto guadagnavo e quale fosse il mio rating creditizio, poi mi disse che la Bank of America aveva in corso un'offerta interessante a tasso zero che pensava di riuscire a farmi approvare immediatamente. Mi mise in attesa e organizzò subito una telefonata a tre con il servizio carte della Bank of America: nel giro di pochi minuti mi ritrovai con una nuova carta e un massimale di 17.000 dollari. Poi chiamò un altro numero e mi istruì su cosa dire per ottenere il numero della carta e farmela attivare immediatamente senza attendere di averla in mano fisicamente.

In meno di mezz'ora mi ritrovai a disposizione un piccolo capitale e Dave Foster cominciò subito a magnificarci la campagna dei "Fondamenti" per le biblioteche, chiedendomi altre migliaia di dollari. Rimasi turbato, ma finii per dargliene altri 450, sufficienti per una biblioteca. [1]

Usciti dal suo ufficio Erica mi domandò: «Sei sicuro che questa cosa ti vada bene?» Sapeva che ero stato preso alla sprovvista e che in pochi minuti ci eravamo caricati di diverse migliaia di dollari di ulteriori debiti. Mi misi a ridere e le risposi: «Beh, adesso è un po' tardi per i ripensamenti.»

Erica iniziò immediatamente la sua prima seduta di auditing. Quando quella sera tornai a prenderla mi disse che era stata spettacolare ed era molto eccitata.

A fine settimana dovevo assolutamente tornare al lavoro. Non potevo continuare a stare in un albergo da 160 dollari a notte e prendermi cura di Ella per tutto il tempo mentre Erica era in seduta. Qualcuno doveva pur pagare quei conti e il suo auditing non sarebbe terminato in tempi brevi. Chiedemmo a sua madre di raggiungerci in Florida per occuparsi di Ella e si trasferirono tutte e tre all'hotel Oak Cove, dove restarono per altre due settimane a 140 dollari a notte, più il mangiare e altre spese. Eravamo partiti per una settimana e un preventivo di poche migliaia di dollari: il tutto finì per costarcene oltre 12.000. E quella fu la mia prima esperienza a Flag.

Tornata a casa in Georgia, Erica mi disse che voleva assolutamente trasferirsi a Clearwater, il posto più meraviglioso del mondo. Voleva rientrare nello staff del Narconon, Kurt Feshbach stava per aprirne uno e lei voleva lavorare con Eric e Kuryn. Le risposi che sarebbe stato meglio aspettare per vedere come si mettevano le cose, attendere l'apertura del nuovo Narconon e solo allora avremmo cominciato a fare progetti. Ma lei era decisa a partire subito. Mi disse che se non ci fossimo trasferiti a Clearwater lei non ce l'avrebbe mai fatta, che odiava vivere in Georgia e che lei sarebbe partita, con o senza di me.


Attività in Georgia

Ai primi del 2008 io e David Morris eravamo i venditori top del Narconon Georgia, cosa di cui oggi mi vergogno. La maggioranza degli FSM preferiva non indirizzare i clienti alla struttura di Mary Rieser per l'alta percentuale di studenti che abbandonava subito il programma o che aveva problemi; inoltre il turnover del personale era alto e c'era parecchia conflittualità. Poi si sapeva che Mary era abbastanza disorganizzata e a volte dovevi aspettare per mesi il saldo delle commissioni, mentre sarebbero dovute essere pagate nel giro di una settimana. E spesso pagava meno del dovuto.

Però mi sentivo legato a Mary perché conosceva i miei genitori, era stata la mia auditor e aveva celebrato il mio matrimonio. Anche David avvertiva questo senso di fedeltà per Mary, la conosceva da anni e a volte lo chiamava per sedute di chiropratica a pagamento per i suoi studenti.

Mary conosceva bene i miei precedenti a Arrowhead [2] e mi chiese di andare a parlare con i legislatori della Georgia alla mostra annuale che avrebbe tenuto in Campidoglio. Mi mancava l'aspetto pubbliche relazioni del mio lavoro e accettai. Andai alla mostra, intrattenni i visitatori e andai a parlare anche con alcuni senatori e deputati statali. Una delle senatrici fu particolarmente contenta della presenza del Narconon alla mostra; era stata coautrice di una proposta di legge per irrigidire le restrizioni sulla vendita degli ingredienti base delle metamfetamine. Le spiegai che venivo dall'Oklahoma, uno dei primi Stati ad adottare una legge simile e che dopo la sua introduzione si era verificato un sostanzioso declino del numero di laboratori illegali scoperti. Si mostrò entusiasta e mi chiese di restare fin dopo pranzo così da poter parlare all'udienza del pomeriggio e condividere con il comitato le mie informazioni a sostegno della sua proposta. Accettai con riluttanza. L'udienza era aperta al pubblico e chiunque poteva iscriversi per parlare, così Mary ne approfittò. Io illustrai la situazione in Oklahoma, Mary voleva solo presentare il Narconon. La proposta di legge non fu approvata, soprattutto per questioni di finanziamento.

In seguito venni a sapere che qualche settimana dopo Mary scrisse un comunicato stampa sul fatto che il Narconon aveva parlato all'udienza in Campidoglio, fece il mio nome diverse volte e mi attribuì cose mai dette, senza nemmeno chiedermi il permesso. Quel comunicato stampa è ancora online.


Le proteste di Anonymous del marzo 2008

Anonymous iniziò a manifestare pubblicamente il suo disappunto contro Scientology nel gennaio 2008, dopo la diffusione del video di Tom Cruise per la Medaglia della Libertà al Valore della IAS e il successivo tentativo della chiesa di farlo rimuovere da Internet. Il sito scientology.org subì un attacco DDoS, gli anonymous postarono un video che avvertiva Scientology che non avrebbero più tollerato alcun trattamento criminale e disumano. Quando vidi il video la prima volta mi vennero i brividi. Avevo paura di quel gruppo sconosciuto, in particolare perché quando sei in Scientology ti senti dire di continuo che chiunque cerchi di fermare Scientology è intrinsecamente malvagio.

Poi cominciò a girar voce che ci sarebbero state manifestazioni di protesta davanti alle chiese di Scientology di tutto il mondo. Per quel giorno l'org di Atlanta convocò più persone possibili per cercare di surclassare l'entheta (cattivo) con il nostro theta (buono). Restai seduto dentro l'org a guardare la lunga fila di manifestanti che passeggiava sul marciapiede di fronte. Non riuscivo a credere che fossero così tanti, erano tre volte di più di quelli che eravamo riusciti a mettere assieme noi. Poi arrivò la polizia di Dekalb in pieno assetto antisommossa e la mia preoccupazione aumentò. Come sarebbe andata a finire? All'epoca non sapevo che la gente sull'altro lato della strada era molto più amichevole e altruista di chi controllava la chiesa.

Ce ne andammo prima che la folla con maschere e cartelli si disperdesse del tutto, i timori erano molto calati perché era chiaro che stavano protestando pacificamente. Più tardi quel giorno mi telefonò David Morris che si trovava a Clearwater per dei maneggiamenti di Flag, infatti non volevano autorizzarlo ai servizi perché la sua ex moglie aveva lasciato Scientology. David mi disse che anche davanti a Flag c'era stata una manifestazione di oltre duecento persone, la Sea Org aveva costretto gli scientologist a restare dentro oppure a spostarsi solo sugli autobus della chiesa e a usare gli ingressi laterali per evitare i manifestanti. Nelle ore successive guardai i video su YouTube e lessi gli articoli sulle diverse proteste in tutto il mondo. Pare che oltre diecimila persone si fossero radunate nelle diverse città per manifestare davanti alle chiese di Scientology di tutti i continenti. Ricordo di aver pensato che quella gente non sapeva nemmeno contro che cosa stesse protestando, ma se ci ripenso adesso ero io quello che non aveva idea della natura del gruppo a cui si era unito.


Trasferimento a Clearwater

Il 17 aprile caricammo figlia e cane sul nostro SUV e, con le valigie legate al portapacchi, lasciammo la nostra casa appena comprata e tutti i suoi mobili per iniziare un nuovo capitolo di vita a Clearwater. Nonostante stessimo andando in direzione opposta a tutto ciò per cui avevamo lavorato (e speso) nell'ultimo anno e mezzo, pensavo di stare facendo del mio meglio per supportare mia moglie.

Avevamo firmato un contratto d'affitto di sei mesi per una casa ammobiliata. I proprietari erano scientologist, come lo era l'agente immobiliare. L'immobile era in centro, vicino al Mace-Kingsley e alla Clearwater Academy (entrambe collegate a Scientology) e Flag si raggiungeva a piedi. Dietro l'angolo c'era il Walgreen, un negozio dove alla domenica mattina i membri della Sea Org vanno a fare spesa. Avevo venduto ad altri FSM due dei miei siti web [3] ricavandone a sufficienza per comprarmi un paio di intensivi all'org di Tampa, un paio per Erica a Flag e per pagare le bollette del primo mese. Fu in quel periodo che cominciai a notare che la frequentazione di Flag non aveva fatto migliorare Erica, che mi pareva peggiorata. Accantonai subito il pensiero e mi dissi che, in fondo, non aveva ancora terminato ciò che stava facendo.

Programmai un viaggio a Washington per conto di Narconon International che stava cercando di istituire una specie di associazione di ex studenti per vedere quali risorse e sostegno fosse possibile trovare fra di loro, ma in mancanza di un sistema che ne tenesse traccia a lungo termine o verificasse gli effettivi successi, non avevano modo di ottenere dei veri dati. Avevano stampato un nuovo opuscolo e mi offrii volontario per distribuirlo ai deputati e ai senatori che nei loro collegi elettorali avessero un centro Narconon. Mi ero fatto un elenco di tutti i loro uffici e mi presentai senza appuntamento. Avevo soltanto verificato che fossero in sede e non nel loro collegio elettorale. Il mio primo giorno a Washington ricevetti una telefonata di Phil Hart che voleva sapere come stessero andando le cose. Lo informai che stavo giusto entrando nel Palazzo Hart del Senato e lui mi disse che lo avevano chiamato così in onore di un suo parente - mi pare uno zio, Philip A. Hart. Quel viaggio non sortì nulla di spettacolare, solo chiacchiere con lo staff dei parlamentari. Il giorno dopo tornai a Clearwater senza aver concluso molto.

Avevamo continuato a offrire parecchio sostegno al Narconon Georgia, in particolare perché David Morris viveva ancora in quello stato. Infatti, ogni volta che era lui a rispondere al telefono indirizzava le persone al Narconon Georgia. Un giorno chiamai Tracey Stepler, che vi lavorava sia come registrar che come supervisore del caso. Suo marito era il vice direttore esecutivo dell'org di Atlanta. Volevo sapere se per quella settimana era previsto qualche nuovo arrivo. Mi parve turbata e le chiesi come mai. Mi disse che Patrick era morto, ma che non poteva parlarne. Poi scoprii che si stava riferendo a Patrick Desmond, un loro studente.

Nonostante mi sentissi in obbligo di aiutarli, quella notizia mi fece stare molto male. Ero già frustrato dal numero di persone che non terminavano il programma, dalla disorganizzazione di Mary Rieser e dalla sua incapacità a pagare puntualmente le nostre commissioni, ma dopo quella notizia decisi che non avrei più indirizzato clienti a quella specifica struttura. All'epoca ero ancora un Vero Credente, ma decisi di vendere a un altro scientologist della zona di Atlanta - tra l'altro ex cognato di Tracey - il mio sito web principale, quello che forniva al Narconon Georgia il grosso dei clienti. Dal canto loro, i genitori di Patrick presentarono una causa civile contro il Narconon per negligenza e danno tanatologico.

Il denaro extra proveniente dalla vendita del sito della Georgia ci offrì un po' di ossigeno: destinai al conto risparmi metà dell'importo e usai l'altra metà per saldare i conti delle carte di credito.

Intanto stavo facendo auditing all'org di Tampa e avevo iniziato New Era Dianetics (NED). Ancora una volta ne uscii con la convinzione di essere già stato scientologist nella mia vita precedente e di aver già raggiunto lo stato di Clear e oltre.

Un giorno il Supervisore del Caso Senior mi disse che l'E-meter reagisce solo a ciò che crediamo vero e che può convalidare qualsiasi nostra convinzione. Aggiunse che una cosa non è necessariamente vera solo perché il meter reagisce. Era un'auditor altamente addestrata, una Classe VIII che aveva già completato OT VIII. Sul momento rimasi parecchio turbato, tuttavia con il tempo ho capito che aveva proprio ragione. Durante l'auditing si viene incoraggiati a credere che se il meter reagisce in un certo modo o sembra convalidare un pensiero o un ricordo, allora quel pensiero o quel ricordo devono essere veri, ma non è assolutamente così. Ciononostante, molti scientologist dicono di "sapere" che certe cose sono realmente avvenute perché sono state convalidate dal meter durante una seduta. All'epoca pensai però che doveva essere vero per me.

Chiesi all'org di Tampa di mandarmi a Flag per un programma speciale fatto su misura per me. Alla fine Flag mandò l'autorizzazione e l'istruzione di andare a fare un altro Clear Certainty Rundown [CCRD]. A Flag non mi sentii per niente a mio agio, mi sentivo fuori posto, ma lo interpretai come una mia colpa, come se io valessi poco e per questo fossi male accetto. In realtà era soltanto il mio "sistema di allarme" naturale che mi diceva di tenermi alla larga da quel posto.

Per la preparazione del CCRD incontrai due auditor diversi, uno mi fece una intervista PTS per un raffreddore che avevo avuto di recente. Aveva uno sguardo strano, a occhi sbarrati. Mi disse chiaramente che per loro una Persona Soppressiva è chi si oppone all'aiuto al prossimo e si oppone a Scientology - poiché soltanto chi non vuole aiutare il suo prossimo può essere contro Scientology.

Alla fine incontrai una terza auditor, quella con cui avrei dovuto fare il CCRD vero e proprio. Feci del mio meglio per descrivere che cosa fosse Clear, ma risultò ancora una volta che non ero Clear. Ne fui sconvolto, dissi che erano scemenze. Lei mi chiese immediatamente se Flag mi aveva mancato un withhold e voleva sapere i miei overt contro Flag, visto che mi stavo dimostrando così critico. Che casino. Fu un altro segnale che erano tutte cretinate e che non sarei mai dovuto tornare a Flag. Quanti altri me ne servivano? Ma evidentemente non erano ancora abbastanza.


Trasferimento a Harbor Oaks

In ottobre 2008 ci trasferimmo nel quartiere storico di Clearwater chiamato Harbor Oaks, a qualche isolato di distanza da Flag. Era una vecchia casa coloniale costruita nel 1937 in cui per un certo periodo avevano vissuto Kurt Feshbach e la sua famiglia. Come per molte altre residenze della zona, il garage era stato convertito in una casetta per gli ospiti e nel giardino sul retro c'era una piccola piscina. Nonostante il nome pomposo, si trattava di una casa coloniale a due piani abbastanza modesta, ma dal prezzo esorbitante per via del quartiere. Firmammo un'opzione d'acquisto e un contratto d'affitto per un anno, con la speranza che nel giro di 12 mesi sarei riuscito a guadagnare di più e a essere idoneo per un mutuo. Lasciammo anche una caparra non rimborsabile... in pratica girammo ai proprietari il denaro ricevuto dai possibili acquirenti di casa nostra in Georgia.

La casetta degli ospiti sul retro sarebbe diventata il mio ufficio, ma era in pessime condizioni. La ridipinsi e rifeci i pavimenti. Nel complesso quella casa non mi piaceva ed era troppo cara, ma era ciò che desiderava Erica e feci di tutto per accontentarla. In quel periodo i miei siti web stavano fruttando bene e anche il mio amico JT Daily e la moglie si erano trasferiti a Clearwater. Io e JT cominciammo a lavorare insieme e a far squadra. Condivisi con lui tutte le cose che si erano dimostrate di successo e anche lui cominciò ad aprire siti web, investì un sacco di soldi per acquistare un dominio premium e per pagare altri che sviluppassero dei nuovi siti, oltre a quelli che avevamo già.

All'epoca JT era sposato con Corina, che fu assunta come baby-sitter della figlia di John Travolta e Kelly Preston. Era spesso in giro per il mondo con i Travolta. All'iniziò però ebbe qualche difficoltà a ottenere l'approvazione di Flag perché da bambina, quando viveva in Canada, il padre si era suicidato dopo essere tornato da Flag. Lui era un musicista del complesso rock Chilliwack, la madre aveva continuato a praticare Scientology e vi aveva cresciuto la figlia. L'ufficio del Presidente di Flag aveva scelto diversi dipendenti di John e Kelly.

Adesso pensare ai bambini che crescono in Scientology mi fa stare male, perché hanno una visione del mondo completamente diversa, modellata da un unico uomo. Vengono istruiti fin da piccoli a ignorare i racconti negativi su Scientology e a tenersi alla larga da chi la critica. Poi diventano degli adulti con la mente strutturata in compartimenti stagni che parlano una lingua diversa e pensano di conoscere la vita meglio di chiunque altro, perché è quanto vengono indotti a pensare.

JT mi raccontò che una volta stava poco bene e telefonò a Corina. Travolta sentì che lei gli chiedeva che cosa stesse prendendo per guarire, poi prese il telefono e cominciò a raccontargli nel dettaglio di un certo clistere speciale che aiuta ad alleviare i sintomi dell'influenza. JT ne fu schifato, non riusciva a credere che John Travolta gli stesse fornendo istruzioni su come farsi un clistere, era molto imbarazzato anche solo a starlo ad ascoltare.

JT aveva mantenuto i contatti con Amy Bloustine che aveva organizzato il museo della DEA e che era andata poi a lavorare alla Partnership for a Drug-Free America. La donna lo aveva scelto per lavorare a una loro nuova campagna online, per cui aveva fatto qualche lavoro di doppiaggio [...]. Lo avevano pagato il minimo sindacale, ma JT voleva mantenere i rapporti per possibilità future. Non voleva farlo sapere al Narconon perché temeva che si sarebbero intromessi, che avrebbero fatto rapporto alla chiesa e forse sarebbe finito tutto in malora come era stato per il museo della DEA.

Lavorare con JT era divertente e gli affari crescevano, ma non erano tutte rose e fiori. Il giorno di Capodanno arrivarono due telefonate dall'Oklahoma. Jean Lxxxx si era suicidato nel suo bungalow a Narconon Arrowhead. Non riuscivo a crederci. Jean era un amico ed ero arrabbiato per come lo avevano sottovalutato e sottostimato come persona. Era una situazione surreale, ma non l'unica cosa storta di Arrowhead. Dopo il grande periodo di espansione tra il 2001 e il 2005, anni in cui le entrate erano passate dai 7 milioni di dollari del 2001 ai 13 del 2005, era iniziata la discesa. Nei pochi anni successivi si era tornati a meno di 8 milioni e sapevo che erano alle corde. Gli stipendi erano crollati perché ormai avevano più personale che studenti. Il numero di clienti iscritti era calato da oltre 250 a meno di 100. Poi era risalito, posizionandosi tra i 120 e i 150.

Verso la metà del 2009, quando raggiunsi il massimo dell'impegno, riuscivamo a mandare ai centri Narconon o a programmi collegati un quattro/cinque persone alla settimana. Incassavo circa 4000 dollari alla settimana che dividevo con JT e gli altri che rispondevano ai telefoni. Mi restavano circa 950 dollari netti per ogni nuovo studente: i centri avevano tariffe diverse e c'erano quelli che non completavano il programma, che quindi non pagavano l'intero importo oppure chiedevano un rimborso.

A prima vista erano un sacco di soldi, ma Erica aveva problemi con l'auditing di Flag il che mi costava tra i 3400 e i 6800 dollari a settimana. Poi la famiglia a cui avevamo affittato la casa in Georgia si trasferì, così i costi di quel mutuo ricaddero sulle mie spalle. Le mie giornate iniziavano svegliando e preparando mia figlia per l'asilo, poi lavoravo tutto il giorno e verso le 5 facevo una pausa per prepararle la cena e prendermi cura di lei. Poi tornavo al lavoro dalle 21 fino a mezzanotte.

A differenza di altri FSM o gruppi di riferimento, quando rispondevo al telefono proponevo sempre diverse opzioni. So che la maggioranza degli FSM del Narconon sono parecchio ingannevoli e mentono su parecchie cose. Molti chiedono innanzitutto se il chiamante sta cercando una struttura privata e se può pagare. Se sì, vanno avanti e cominciano a parlare di un "programma biofisico" facendo molta attenzione a non far mai il nome Narconon così che chi chiama non possa mettere la parola in un motore di ricerca. Se il chiamante dice di non poter pagare, allora di solito l'FSM li scarica e consiglia il numero di telefono dei servizi governativi, 1-800-662-4357. [...]

Mi interessavo davvero delle persone che ci chiamavano e credo che quella fosse una parte importante del mio successo. Ero però convinto che il registrar del Narconon avrebbe detto la verità sul programma, o che esso potesse dirsi un vero programma trattamentale, e in questo mi prendevo in giro da solo. Se mai qualcuno mi chiedeva chi mi pagasse per il mio impegno, rispondevo che percepivo delle commissioni dalle strutture di riferimento, ma che nel 98% dei casi non ricevevo commissioni, il che era vero.

Il mio successo economico era solo apparente perché in realtà stavo sprofondando sempre di più nei debiti e anche la salute risentiva della mancanza di sonno e dello stress tremendo. Ogni volta che le ore di Erica a Flag stavano per finire, arrivava la telefonata di Dave Foster che mi chiedeva altri soldi. Spesso dovevo racimolare le somme da diverse carte di credito e fare i giochi di destrezza per inseguire le varie scadenze, e pagare solo la rata minima. Alla fine diedi fondo anche a tutti i miei pochi risparmi, quelli che sarebbero dovuti servire per la caparra della casa.

E poi c'erano gli addetti della IAS, che di solito arrivavano all'improvviso. Un sabato pomeriggio ci stavamo rilassando in piscina quando in giardino si materializzarono due tizi che volevano farmi aumentare lo status IAS. Avevo già versato quasi 25.000 dollari a nome di tutta la famiglia ma adesso volevano farmi arrivare a Patron, 50.000 dollari. Avevano questa "offerta favolosa" che mi avrebbe fatto risparmiare il 20%: se avessi pagato 22.000 dollari ne avrei potuto "risparmiare" diverse migliaia.

Era un momento difficile, il nostro matrimonio andava male. Ero frustrato dalla quantità di denaro che stavamo spendendo e dalla mancanza di risultati dei servizi di Flag. A me sembrava che Erica stesse peggiorando invece di migliorare. Continuavano a darmi tutte queste spiegazioni dei diversi possibili motivi e delle parti di NED che Erica stava facendo e mi dicevano che senz'altro il successivo procedimento di auditing sarebbe stato quello definitivo per maneggiare la situazione.

Un giorno persi la pazienza e le chiesi se potevano metterla finalmente su questo "fottuto rundown". Naturalmente pensavo fosse una battuta ma lei si sentì tremendamente invalidata e lo riferì al suo auditor. In seguito scoprii che il suo auditor e altri staff di Flag le avevano detto che le mie "CI" (contro-intenzioni) sul suo progresso sul Ponte potevano essere parte del problema. Erica mi incolpò della sua lentezza, del fatto che non stava andando bene e che stavamo spendendo tanti soldi, disse che era tutta colpa mia. Io ero convinto di fare il massimo e mi sentivo sempre più frustrato, avevo la sensazione che la chiesa ci stesse mettendo una contro l'altro, che tenesse Erica in suo potere e si stesse incuneando nel nostro rapporto.

Alla fine Erica attestò lo stato di Clear a Flag. Io ero completamente annientato, in tre mesi avevo speso per lei oltre 60.000 dollari. Sarebbero anche potuti essere di più se lei nel frattempo non fosse rientrata nello staff del Narconon Stati Uniti Orientali ottenendo così uno sconto sugli ultimi intensivi acquistati. Nel 2009 spesi in Scientology circa 90.000 dollari.

Stavo male e volevo un po' di sollievo. Erica sapeva che ero completamente cotto, andò a trovare Dave Foster e decisero che andavo aiutato, ma naturalmente il tipo di aiuto offerto sarebbe costato una vagonata di soldi, che non avevo. Telefonai a mio padre e mi feci prestare qualche migliaio di dollari per comprarmi un intensivo e fare dell'auditing di riparazione. Anche se ne avevo avuto abbastanza di Flag, ero ancora convinto che solo Scientology potesse aggiustare le cose. Con le prime sedute mi sentii un po' meglio, ma poi ripiombai nel senso di frustrazione. Mi dissero che dovevo comprare un altro pacchetto di intensivi e continuare a salire il Ponte, ma rifiutai. Tornai invece al lavoro, restituii i soldi a mio padre e mi concentrai sul ripianamento dei debiti delle carte e sul risparmio.

Una sera verso le 9 e mezza sentii bussare alla porta. Era un tale Howard Becker che non avevo mai visto, accompagnato da una Sea Org Member. I due si autoinvitarono in casa mia dicendo che era una questione molto urgente: il COB (David Miscavige) aveva ordinato a Flag di raccogliere 10 milioni di dollari e la scadenza era vicina. Avevano quasi raggiunto l'obiettivo e dovevo versare almeno 2000 dollari, che però non avevo. Gli risposi che ero completamente al verde.

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Howard non era il tipo da accettare rifiuti. Eccomi lì, seduto nel mio salotto con quest'uomo mai visto prima che vuole dei soldi perché David Miscavige pretende soldi. «È l'Intenzione di Comando», mi disse. Ecco di nuovo le "parole magiche". Mi spiegò che quei soldi servivano per una grande campagna pubblicitaria televisiva e online, che si erano già impegnati per cui dovevo dargli dei soldi. Ancora una volta cedetti alla pressione e gli scucii 500 dollari. Poi venni a sapere che Howard era un tristemente noto "disseminatore del campo" della IAS e che riceveva una commissione del 10% sui soldi che raccoglieva e che quello era il suo lavoro a tempo pieno, non diversamente da quanto Bobby Wiggins faceva anni prima nei fine settimana.


L'articolo della rivista Freedom

Un giorno riordinando casa vidi che era arrivato l'ultimo numero di Freedom con uno strano articolo su degli ex dirigenti della chiesa. Si parlava di violenze ed abusi, se ne ammetteva l'esistenza. L'articolo non faceva nomi veri, ma usava parole come "il Boss" e "l'Adultera". Non aveva molto senso ma alla fine mi incuriosii. JT che lo aveva letto mi disse che non si sarebbe sorpreso di qualche cazzotto, ma che non ci aveva capito molto. Nessuno dei due si era reso conto che si trattava di una replica all'ormai leggendaria serie del "Rundown della Verità" del St. Petersburg Times di cui noi non sapevamo nulla perché tutti gli scientologist vengono incoraggiati a non leggere articoli o a guardare programmi negativi su Hubbard o su qualsiasi cosa abbia a che fare con Scientology.


Lavoro per il Narconon Louisiana

A fine estate 2009 JT rallentò il lavoro e andò in Texas per fare dell'auditing, così cercai un sostituto che rispondesse al telefono. A questo tizio piaceva lavorare per il Narconon Louisiana e alla fine stipulammo un accordo con loro per inviare clienti.

In settembre di quell'anno uscì il libro dell'attrice Mackenzie Phillips e lei finì su tutti i giornali. Tra le altre cose aveva scritto di essere stata al Narconon Lousiana per guarire dalla tossicodipendenza. Scrissi un comunicato stampa e aiutai il centro a diffonderlo. Il Celebrity Centre International però si infuriò e ordinò a Clark di non fare più promozione perché la grande rivelazione del libro della Phillips era di avere avuto una relazione incestuosa con suo padre, e non volevano che Scientology o il Narconon fossero associati a quell'"entheta". Ancora una volta CC Int stava dando ordini al Narconon. [4]

Frattanto cominciai a scrivere un mio libro. Era il primo tentativo di staccarmi dal Narconon e di cercare forme alternative di trattamento, anche se non andai molto lontano. Decisi di intitolarlo The New Face of Recovery e, seppur motivato dalle migliori intenzioni e con alcuni buoni spunti di politica pubblica, il libro doveva naturalmente promuovere Narconon e Scientology, in modo diretto o indiretto.


Trasferimento in Freedom Drive

Su Freedom Drive era nato un nuovo quartiere chiamato Clearwater Village, costruito da due scientologist. C'erano una ventina di dimore lussuose e altre case. Avevamo ormai perso la caparra per l'acquisto di Harbor Oaks, che non ci potevamo permettere, e dovevamo lasciarla alla fine del contratto d'affitto. Per un importo inferiore riuscimmo però ad affittare dai proprietari scientologist una delle lussuose case di Freedom Drive. Era una costruzione nuova che a me piaceva molto di più dell'altra, che aveva 70 anni.

In quel periodo continuai a lavorare al mio libro, ai siti web e mi prendevo cura di quasi tutte le incombenze domestiche; Erica lavorava al Narconon East US. Adesso che nessuno dei due stava facendo auditing l'emorragia finanziaria più importante era stata tamponata e io mi concentrai sul ripianamento dei debiti e sul risparmio.


Vai alla seconda parte


Note del traduttore:

1.La "campagna delle biblioteche" consisteva nel convincere tutti gli scientologist a donare la collana di 18 volumi dei Fondamenti a ogni biblioteca del mondo. Il prezzo era 450 dollari per i soli libri e 3000 per i libri e le relative conferenze.

Nel 2009/2010 svolsi il mio progetto di tirocinio universitario presso la biblioteca di un importante centro studi di Bologna. Qualche anno prima l'istituto aveva ricevuto in omaggio dalla Chiesa di Scientology una collana completa di conferenze, mentre una seconda collana di soli libri era stata girata da una biblioteca del centro Italia che non sapeva che farsene. Da anni quei materiali languivano nel magazzino dell'istituto e non erano mai stati catalogati. Il mio progetto di tirocinio consistette, tra le altre cose, nella loro catalogazione e nell'inserimento in Sebina/Opac d'Ateneo.

Non incontrai particolari difficoltà per l'inserimento dei volumi, che rispettano gli standard bibliotecari internazionali. I cofanetti delle conferenze, invece, rappresentarono una "sfida" non indifferente, un grande dispendio di tempo che le biblioteche non possono permettersi perché il loro personale è generalmente sottodimensionato rispetto alle reali esigenze. Solo la mia presenza di tirocinante volontaria con un progetto specifico su Scientology ne permise alla fine la catalogazione.

I cofanetti delle conferenze contengono una confezione di CD audio, un volumetto con la trascrizione e un glossario, tutti elementi che vanno catalogati e descritti riportando dimensioni, caratteristiche, anno di stampa e casa editrice. In sostanza, ogni cofanetto richiede il lavoro di tre libri. A parte questo, mancava la concordanza tra editore dei CD ed editore degli stampati e relativo anno di pubblicazione, complicando ulteriormente le cose. Inoltre, i cofanetti hanno dimensioni eccedenti l'altezza standard degli scaffali delle biblioteche (max 30 cm.) e non sono perciò riponibili in verticale, mentre i dorsi stondati e la plastica scivolosa con cui sono prodotti rende difficile impilarli in orizzontale. Volumi e cofanetti sono esteticamente pregevoli, ma di dimensioni poco pratiche e generalmente eccessive per gli scarsi spazi delle biblioteche, anche in considerazione dello scarso interesse che quei materiali hanno sul pubblico in genere. Non mi stupirei se la stragrande maggioranza delle biblioteche non li avesse affatto catalogati e messi a scaffale, preferendo magari disfarsene subito. Sono a conoscenza di almeno una biblioteca che li ha gettati via, con buona pace dei fedeli di Scientology che si erano magari svenati per donarli a prezzo intero, benché pubblicati dalle case editrici interne in cui lavora personale Scientology sottopagato.

2. L'autore è stato per due anni il Presidente del centro Arrowhead, l'ammiraglia mondiale del Narconon e suo fiore all'occhiello, sebbene ora un po' appassito per le numerose cause di risarcimento danni che lo vedono coinvolto.

3. L'autore si riferisce a dei "siti civetta" che pubblicizzano centri disintossicanti, ma che in realtà indirizzano le persone al Narconon. Il proprietario del sito web, che funge da agente commerciale per Narconon, riceve poi una provvigione variabile tra il 10 e il 15% di delle somme pagate dai clienti. In Italia nel 2008 il programma Narconon costava 20.000 euro.

4. Narconon sostiene di essere del tutto autonomo da Scientology, ma come Catton spiega in diversi punti del suo libro, in realtà gli ordini arriverebbero sempre dai vertici della Chiesa di Scientology.

 
 
 
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