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Scientology: religione o racket? (Terza parte)

Del Prof. Benjamin Beit-Hallahmi, Sociologo della Religione, Università di Haifa. Tratto da: Marbourg Journal of Religion, Volume 8, No. 1 (Settembre 2003)

Traduzione a cura di Martini, novembre 2004.

 

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CASI DI CONTROLLO E IL PROBLEMA DELLA MOTIVAZIONE

Come abbiamo visto Scientology vanta una storia a due livelli, con una transizione da psicoterapia laica a religione. Abbiamo bisogno perciò di un framework comparativo, e il metodo comparativo è stato applicato da Wallis (1977, 1979) e da Wilson (1990) quando hanno citato la Christian Science come caso simile. Wallis (1979) e Wilson (1970) suggerirono una similitudine tra la storia delle origini di Scientology e la storia delle origini della Christian Science. Tale paragone è interessante e affascinante, ma ignora il contesto storico, i caratteri dei rispettivi fondatori, la retorica del reclutamento e la natura del seguito (England, 1954). Chiunque prenda sul serio questo paragone per più di due minuti dovrebbe far visita alla più vicina Sala di Lettura della Christian Science.

Ciò di cui poi abbiamo bisogno sono veri gruppi di controllo tra cui casi molteplici con esiti diversi. Come possiamo trovare casi di controllo in questo tipo di studio? Ciò che possiamo trovare sono gruppi naturali, sviluppatisi in condizioni simili, ma che abbiano raggiunto esiti diversi. Questo non è uno studio sperimentale di laboratorio, ma un esperimento della natura. Che cosa potremmo apprendere da casi di controllo?

Quando un movimento pricoterapico diventa una religione? È mai successo prima, o da allora? La prima cosa di cui bisogna rendersi conto è che ogni anno migliaia di individui inventano schemi di auto miglioramento e fanno affermazioni stravaganti al riguardo. Nella società moderna si incontra una grande varietà di metodi privati di salvazione e auto miglioramento che spaziano da istituti di psicoanalisi alla "terapia delle voci", a numerosi metodi "curativi", diverse tecniche di meditazione, Tai Chi, "cromoterapia" e così via. Gran parte di chi commercializza tali schemi non ama, come il resto di noi, il pubblico scrutinio o la tassazione. Ma veramente pochi tra gli inventori di sistemi psicoterapici hanno agito come agì Hubbard nella sua camaleontica abilità di modificare etichette e travestimenti, tutti studiati per evitare il pubblico scrutinio e le tasse. Quasi tutti i gruppi privati di salvazione operano come imprese. Possono tentare, nella pratica, ad evadere il fisco ma non lo fanno come principio affermato. Nessun movimento psicoterapico di cui io sia a conoscenza si è mai trasformato in un NMR.

Bene, si potrebbe obiettare che Scientology non è soltanto un sistema di psicoterapia. Ad un certo punto è diventata non un qualsiasi sistema psicoterapico, ma una "psicoterapia con l'anima" e poi una religione. Bene, quando e quanto spesso una "psicoterapia con l'anima" diventa una religione? Il miglior caso di controllo per Scientology sarebbe una tecnica psicoterapica che comprenda una componente di credenza in un'anima eterna che migra, nel corso del tempo, da un corpo all'altro. Fortunatamente abbiamo un perfetto caso di controllo di questo tipo.

Secondo Bromley & Bracey (1998) la maggiore "scoperta spirituale" di Scientology è l'esistenza di "entità spirituali, immateriali e immortali... chiamate thetan" (pag. 144). Poiché ogni essere umano è anche l'incarnazione di un thetan, ogni essere umano è un "essere di infinito potenziale creativo" (pag. 144). Siamo a conoscenza di centinaia di sistemi psicoterapici che presumono l'esistenza di "entità spirituali immateriali e immortali", proprio come Scientology. Ciò è esattamente quanto viene affermato da migliaia di psicoterapeuti, salvo che essi pagano ancora le tasse (o almeno non rivendicano l'esenzione).

In Scientology la presunta scoperta dell'anima avvenne soltanto dopo che il metodo di psicoterapia si era affermato da tempo. Nei casi di controllo che ci troviamo davanti l'idea dell'anima è stata parte del sistema fin dall'inizio, oppure si tratta di una qualche drammatica scoperta (Weiss, 1988). Negli ultimi cinquant'anni vi sono stati migliaia di individui che hanno offerto al mondo sistemi psicoterapici basati sulla nozione di vite precedenti. In realtà, essi sono diventati più visibili e più popolari nel corso degli ultimi 30 anni. Ma nessuno di essi ha mai sostenuto di aver fondato, o di stare per fondare, una nuova religione (cf. Wilson, 1990).

Wilson non sembra essere a conoscenza della fiorente industria, in tutto il Primo Mondo, di personaggi che offrono un qualche tipo di psicoterapia basata sulla nozione che traumi accumulati in vite precedenti sono la causa delle difficoltà attuali. Esse sono note come terapia delle vite precedenti, regressione alle vite precedenti, recupero della memoria dell'anima, regressione ipnotica, terapia olotropica o terapia della reincarnazione (Weiss, 1988; Woolger, 1987). Con una certa logica alcuni terapeuti ora offrono progressioni nella vita futura, o terapia della progressione, per casi in cui i problemi sono provocati da traumi nelle vite future. Le affermazioni fatte sul successo di tali metodi sono le medesime di quelle che abbiamo sentito in merito a Scientology o per altre tecniche psicoterapiche. Le storie di successo illustrano cure per molti problemi difficili e persistenti. Sono state fatte affermazioni sulla cura di fobie, disordini da stress post traumatico, depressione, disordini alimentari, disordini da personalità multipla (MPD), artriti, diabete, dipendenze e cancro. Uno degli aspetti più osceni di tale industria è l'uso di fantasie individuali sull'Olocausto come parte essenziale delle "vite precedenti".

I praticanti rivendicano diverse identità ed etichette, come psicoterapeuta, ipnoterapeuta, "guaritore", "assistente psicospirituale", "maestro di antica saggezza", assistente transpersonale", "ipnoterapeuta clinico transpersonale", "psicoterapeuta transpersonale", o semplicemente medium. Vengono usate tutte queste etichette, ed alcune altre, ma nessuno che ne rivendichi qualcuna ha mai deciso di diventare il fondatore di una religione.

Il collegamento con gli ideali religioni comuni dell'anima è evidente, ed è spesso problematico per i seguaci delle religioni maggiori (si veda: http://www.pcts.org/soulcomb.html). Weiss (1988) sostiene di aver ricevuto, attraverso il suo lavoro sulle vite passate, messaggi dai "Maestri", entità che gli hanno svelato la natura "dell'universo e dell'anima". Woolger (1987, pag. 253) parla di "affari karmici incompiuti". Morris Netherton, ex ufficiale giudiziario della contea di Los Angeles, è uno dei leader globali della terapia delle vite precedenti (Netherton, 1978) e dirige la "Association for the Alignment of Past Life Experience (AAPLE)" [Associazione per l'allineamento delle esperienze delle vite precedenti]. «L'Associazione incoraggia l'integrazione delle credenze religiose personali con [le sue] tecniche e procedimenti... È convinzione dell'Associazione che l'espressione del sé religioso sia sia un diritto che un privilegio intrinseco nell'esercizio della nostra libertà di espressione e nello sforzo di raggiungere maggior conoscenza di noi stessi» (http://www.aaple.com/aaple/). Ad un certo punto Netherton avrebbe potuto decidere di stare gestendo una religione, ma non lo ha fatto.

Se la motivazione non conta, allora forse alcuni di questi imprenditori hanno involontariamente creato dei NMR e forse dovremmo dirglielo, e includerli nella nostra ricerca sui NMR. Dovrebbero almeno avere lo status di quasi-religione. Come ricorderemo, le quasi-religioni possono essere definite come "collettivi in cui la tensione organizzativa e ideologica e l'ambiguità relativa alla visione del gruppo, alle prospettive e al regime sono proficuamente utilizzate per facilitare sia l'affiliazione che la dedizione" (Bromley & Bracey, 1998, pag. 141). Come mai così tanti che potrebbero facilmente avvantaggiarsi dell'opzione di quasi-religione non la utilizzano? Avrebbero potuto inserirsi facilmente in quella nicchia, ma chiaramente essi non sono interessati a farlo. Perciò dobbiamo concludere che in questo caso è la motivazione, e non il contesto della credenza, che conta e fa la differenza tra religione, quasi-religione e non-religione.


SCIENTOLOGY E GLI STUDIOSI DI NMR

Esiste una chiara asimmetria, superficialità, o selettività, nel modo in cui gli studiosi di NMR hanno considerato Scientology (es. Bromley & Bracey, 1998; Wilson, 1990). Le affermazioni degli studiosi di NMR possono essere messe in discussione poiché essi hanno regolarmente ignorato alcuni comportamenti fortemente significativi. Se tali studiosi davvero non conoscono quelle attività allora lo stato della ricerca nel campo dei NMR è piuttosto carente; se le conoscono, e scelgono di non riportarle, allora è anche peggio. Hanno forse deciso che quelle attività sono irrilevanti? Allora dovremmo essere informati circa i loro criteri di valutazione.

Nel leggere la letteratura accademica ci si rende raramente conto che Scientology è gestita come una franchise, che utilizza centinaia di gruppi di facciata laici, che attira clienti con un "test gratuito della personalità", che commercializza una truffa laica come il "Programma di Purificazione", che usa centinaia di marchi di impresa e rivendica segreti commerciali, o che ha uno straordinario passato criminale. Gli affari dei suoi paraventi sono una attività importante e una importante fonte di reddito per Scientology, ma vengono completamente ignorati da quasi tutti gli studiosi (Es. Wilson, 1970, 1990) o presentate come attività umanitarie. Ecco come i paraventi fraudolenti di Scientology vengono presentati da una fonte accademica: «Un'altra serie di organizzazioni ha come suo obiettivo principale la consegna della tecnologia di Hubbard, in modo che istituzioni sociali convenzionali possano beneficiare della conoscenza di Scientology» (Bromley e Bracey, 1998, pag. 148). Questi autori definiscono anche i gruppi di facciata come "no profit". Ci si chiede se un comunicato stampa di Scientology sarebbe stato formulato in modo diverso.

L'organizzazione di cui leggiamo nella letteratura accademica non è la Scientology che conosciamo, o che potremmo conoscere varcando semplicemente la soglia di uno dei suoi spacci aziendali intorno al mondo. Wilson (1990), ad esempio, riferisce in grande dettaglio ciò che egli ritiene siano le sue credenze religiose e cita i dubbi sulla conversione del 1953 di Hubbard da psicoterapia laica a religione, ma ignora la maggioranza degli altri aspetti delle attività dell'organizzazione.

Documenti scoperti nel corso delle dispute legali che hanno vista coinvolta Scientology hanno impressionato sia i giudici che i media. Ma non hanno avuto alcun effetto sugli studiosi. Ciò che ha scioccato i giudici non è di alcun interesse per gli studiosi, come dimostrato dalla reazione di uno di essi a un giudice. Wilson (1990, pag. 247) critica «il Giudice Latey che, ingiustificatamente, diede una sentenza pubblica dopo un'udienza privata, in cui dichiarò che Scientology è "corrotta, sinistra e pericolosa"». Wilson cita come fonte The Times del 24 luglio 1984. È evidente che Wilson non ha letto l'intero testo della decisione di Latey, e si affida ai resoconti dei media.

Vi invito a leggere il vero testo della sentenza (http://www.holysmoke.org/cos/latey.htm) dopo di che vi renderete conto che il Giudice Latey fu innanzitutto a) prudente nel difendere la privacy delle parti coinvolte, b) estremamente gentile e ottimista nei suoi commenti circa i membri individuali della famiglia, scientologist compresi e c) critico nei suoi commenti sull'organizzazione di Scientology, che egli incontrava in quell'occasione per la prima volta. A sostegno delle sue critiche il Giudice Latey accluse alla sentenza diversi documenti autentici di Scientology, che sono stati citati in precedenza. Possiamo solo presumere che Wilson, e altri studiosi di NMR, abbiano scelto di non leggere la sentenza o i documenti. Mentre Wilson sembra attingere informazioni da The Times e non si rende conto di che cosa fece inorridire il Giudice Latey, noi possiamo leggere del Convegno dei Gestori di Missione del 1982 e il documento del TR-L. Adesso noi tutti conosciamo quei documenti e, se non li conosciamo, allora non abbiamo fatto nemmeno i compiti più elementari.

La nostra prima conclusione deve essere che i rapporti di ricerca che ignorano tali significativi aspetti di un fenomeno sotto osservazione non dovrebbero essere presi troppo seriamente, ma sarebbero necessarie conclusioni ancora più serie. Ciò a cui assistiamo è uno strano caso di negligenza professionale, o di condotta professionale scorretta. Nella condotta medica professionalmente scorretta le diagnosi sbagliate inducono logicamente la cura sbagliata. Noi siamo ancora allo stadio della diagnosi, o meglio della diagnosi sbagliata. Prendiamo ad esempio il Convegno dei Gestori di Missione del 1982. Questo documento fu reso pubblico nel 1984, non certo di recente. Esso ci fornisce una insolita opportunità per osservare l'organizzazione di Scientology, ma nessuno nel campo della ricerca sui NMR sembra averlo letto. Un altro documento rilevante stranamente ignorato è il TR-L, analizzato in precedenza. Dobbiamo presumere che qualsiasi studioso abbia mai fatto ricerca su Scientology deve avere almeno notato il "Oxford Capacity Analysis" (OCA). Le implicazioni nel caso dell'OCA, che sono veramente semplici, sono state ignorate. E studiosi di NMR come Bromley e Bracey (1998) sembrano essere totalmente inconsapevoli dell'ampio ed eccezionale passato criminale dell'organizzazione. Agli studiosi di NMR bisogna dire che l'uso di paraventi non è universale, e nemmeno comune, tra le religioni. In realtà è estremamente insolito. Dovremmo anche ricordare che tanti NMR, o addirittura le religioni più vecchie, non hanno assolutamente un passato criminale.

Oltre agli scritti accademici analizzati poc'anzi, sappiamo che alcuni studiosi di NMR sono saltati a piedi pari nel mondo dell'azione, mobilitandosi totalmente al servizio dell'organizzazione di Scientology. Si sono prestati come testimoni sulla sua indole fornendo coperture e alibi. Le loro azioni sono state sia pubbliche che politiche.

Esistono situazioni in cui figure e organizzazioni pubbliche hanno bisogno di un alibi. Se siete Jorg Heider o il Partito della Libertà austriaco e siete accusati di neo nazismo o di insegnamenti o simpatie proto fasciste, un modo per procurarvi un alibi è fare in modo che un ebreo lavori per voi. Jorg Heider ha trovato il suo ebreo. Si tratta di Peter Sichrovsky, giornalista noto, brillante ed eloquente di discendenza ebraica che per un certo tempo lavorò come segretario generale e rappresentante al Parlamento Europeo del Partito della Libertà austriaco. Che relazioni ci sono con Scientology?

Il 19 aprile 1999 al Fuller Theological Seminar di Pasadena, California, si tenne un convegno intitolato "Il ruolo del pluralismo religioso nella società contemporanea". Il convegno era sponsorizzato dalla "International Commissione on Freedom of Conscience" [Comitato internazionale per la libertà di coscienza] e ospitato da H. Newton Malony. Se non lo aveste già indovinato era stato in realtà organizzato da Scientology, ed uno degli oratori fu niente di meno che lo stesso Peter Sichrovsky il quale, come tutti noi, è molto preoccupato del "pluralismo religioso nella società contemporanea".

Quel convegno fu un evento davvero piccolo, parte di un'operazione ad ampio raggio studiata per creare un'aura di normalità e rispettabilità intorno a Scientology. Lo scopo è di costruire un muro di legittimità che servirà ad esonerare e discolpare Scientology quando ce ne sarà bisogno. Naturalmente qualsiasi ricerca accademica su Scientology nell'ambito del framework dello studio della religione le fornisce un alibi potente, ma pochissimi studiosi di NMR in realtà hanno fatto tale ricerca.

Se osserviamo un po' più attentamente il modo in cui Scientology è stata trattata dagli studiosi incontriamo due tipi diversi di testi. Oltre ai libri e agli articoli degli studiosi, ne troveremo un secondo tipo costituito da una grande varietà di dichiarazioni sollecitate da Scientology per usi pubblici diversi, compresi i procedimenti legali.

Tali testimonianze vengono citate raramente nella letteratura accademica, e probabilmente non compaiono nei curriculum delle pubblicazioni. Questi due tipi di testi contengono due diversi punti di vista. Mentre il primo gruppo di testi, pubblicati come lavori accademici, enfatizzano l'unicità dell'organizzazione - e ogni paragone fa riferimento ai NMR - il secondo gruppo enfatizza la sua similitudine a una grande varietà di religioni molto note, alcune parecchio antiche.

La letteratura testimoniale a sostegno delle affermazioni di Scientology in merito al suo carattere religioso è unica [eccezionale] e senza precedenti. I testi sono scritti sotto forma di deposizioni legali, e prima definiscono le qualifiche dell'autore in quanto accademico e a volte membro di un clero protestante corrente. Alcuni citano fonti classiche nel campo della sociologia e della storia, ma molti tra chi rilascia queste dichiarazioni non ha mai pubblicato una ricerca accademica su Scientology. Quando gli studiosi si rivolgono ai colleghi esprimono un certo livello di dubbio e riflettono il livello di complessità o ambiguità che ci aspettiamo dall'accademia. Liberi dai vincoli dell'accademia (o almeno così pensano), gli esperti di NMR sono pronti a gettare al vento ogni cautela. In contrasto con le opere accademiche formali, che a volte sollevano dubbi sull'autenticità di Scientology come religione e sulla sua credibilità come organizzazione, tali testimonianze suonano spesso come comunicati stampa ufficiali. Sono dei prodotti inamidati e patinati e bisogna usare la lente di ingrandimento per scoprire sfumature o discrepanze. Il sigillo di approvazione viene dato con voce chiara e sicura, senza dubbi, esitazioni o ambiguità.

In questa collezione di dichiarazioni il problema dell'etichetta religiosa viene affrontato direttamente. La discussione si svolge in termini di definizione sostantiva di religione, e la risposta viene data su basi affermative e sostantive, ad esempio sulle credenze e sulle pratiche. Scientology mantiene un sito Web in cui è possibile reperire alcune di tali testimonianze (www.religion2000.de/ENG/index.html). Il sito comprende dichiarazioni di accademici importanti quali James A. Beckford (1981), Alan W. Black (1996), Gary D. Bouma (1979), Irving Hexham (1978), J. Gordon Melton (1981), e Geoffrey Parrinder (1977). Parrinder e Melton vengono presentati come Ministri metodisti ordinati.

Melton (1981) dice che Scientology è «... una religione nel più completo senso del termine. Essa possiede una dottrina ben ponderata completa della credenza in un Essere Supremo... un sistema di culto e liturgia, un programma estensivo di assistenza pastorale... le sue credenze, culto e relazione con Dio e l'Essere Supremo sono ulteriormente evidenziate dal programma di cura pastorale della Chiesa, dal culto di gruppo, dalla sua vita comunitaria e dal programma di crescita spirituale... tiene regolarmente servizi di culto domenicali». (si veda http://www.neuereligion.de/ENG/melton/page01.htm). La famosa sentenza del 1983 che concesse a Scientology l'esenzione fiscale in Australia dice: «L'essenza di Scientology è la credenza nella reincarnazione e l'interesse per il passaggio del "thetan" o spirito o anima dell'uomo attraverso otto "dinamiche" e la definitiva liberazione del "thetan" dai legami del corpo» (High Court of Australia, 1983, pag. 58). Non si dice una sola parola su "Dio in quanto Essere Supremo". L'affermazione di Melton contrasta chiaramente con la maggioranza dei documenti della letteratura accademica (es. Bromley & Bracey, 1998; Wilson, 1970, 1990), ma su quel sito vi sono altre cose su cui riflettere. Alan W. Black paragona Scientology alla Unitarian Church, Melton la paragona alla Chiesa Metodista e Parrinder cita la religione dell'antico Egitto, il Giainismo, il Buddismo, l'Induismo e addirittura la Massoneria.

Come accennato in precedenza, gli studiosi che offrono il loro imprimatur a Scientology ne enfatizzano i tratti in comune con le religioni storiche. La dissertazione sui tratti comuni diventa la prima linea di difesa mentre con molta serietà ci dicono che ciò che appare una deviazione dalle norme delle religioni correnti e dalla comune decenza è in realtà la norma, e i metodisti (o gli ebrei, o i cattolici) sono ugualmente cattivi, ma riescono solo a nascondere più efficacemente i loro peccati. Bromely (1994, si veda www.scientology.org/copyright/bromley.htm ) trova una grande quantità di similitudini tra Scientology e molte religioni, vecchie e nuove, come ad esempio il Cattolicesimo, la Scienza Cristiana, il Mormonismo, l'Induismo, il Buddismo, il Rosacrucianesimo, e la Teosofia. Per quanto riguarda le procedure finanziarie, Bromley riscontra comunanze con i templi buddisti, le sinagoghe ebraiche, le denominazioni protestanti e i preti cattolici (si veda www.scientology.org/copyright/bromley.htm). Ci vorrebbe far credere che la richiesta di danaro di Scientology è uguale a quella del Buddismo, dell'Ebraismo e del Cattolicesimo. «In alcuni tratti della tradizione ebraica si paga una quota annuale per l'appartenenza alla sinagoga». La piccola differenza, che evidentemente Bromley non ha notato, è che in contrasto con l'Ebraismo o il Cattolicesimo in Scientology non può esistere alcuna partecipazione a una qualsiasi delle sue attività senza il pagamento di una parcella. In molte religioni vere alcuni servizi richiedono una quota, ma altri contatti e servizi sono completamente gratuiti. Scientology fornisce qualche tipo di servizio non a pagamento? Mentre la pratica della parcella-contro-servizio, nel caso di riti di passaggio, è comune a molte religioni, in Scientology nulla è gratuito e l'acquisizione dell'appartenenza è definito solo da contratti finanziari e pagamenti.

Bryan Wilson (1994, http://www.scientology.org/copyright/wilson.htm) ha paragonato Scientology al Cristianesimo, allo "Gnosticismo" (che probabilmente non è mai esistito), alla Scienza Cristiana, al LDS, ai gruppi pentecostali, all'Ebraismo e al Buddismo (cf. Wilson, 1990). Nella sua testimonianza Wilson prosegue suggerendo che i testi esoterici di Scientology potrebbero essere paragonati alla tradizione cabalistica dell'Ebraismo. Tali affermazioni sono assurde e indicano ignoranza totale (o deliberato inganno) poiché non si è mai detto che i testi della Cabala sono "segreti commerciali", e non sono mai stati offerti in franchise.

Quando a Jeffrey Hadden (1994) è stato chiesto di difendere Scientology, egli ha puntato sul mistico producendo di suo qualche conoscenza esoterica. Nel suo affidavit ha dichiarato che «Sul Monte Sinai Mosè apprese il nome segreto di Dio e che alcuni mistici ebraici capaci fedelmente di discernere la Cabala avrebbero dovuto farsene carico oralmente [sic] attraverso i secoli. Gesù Cristo predicò alle masse, ma rivelò i segreti del regno soltanto a un selezionato gruppo di discepoli» (si veda www.scientology.org/copyright/hadden.htm).

Vediamo quindi che Wilson, Bromley e Hadden saltano direttamente dalla conoscenza esoterica ai segreti commerciali. Mentre è possibile riscontrare la conoscenza esoterica in numerose religioni, non si è mai sentito parlare di "segreti commerciali".

Come detto in precedenza, Bromley (si veda www.theta.com/copyright/bromley.htm), Wilson (1994, www.theta.com/copyright/wilson.htm), e Hadden (si veda www.scientology.org/copyright/hadden.htm) sono tra gli studiosi di NMR che hanno difeso gli interessi di Scientology offrendo deposizioni legali. Ora sappiamo che altri studiosi hanno testimoniato in tribunale, oppure sottoposto documenti a sostegno delle rivendicazioni di legittimità dell'organizzazione.

Ho avuto modo di apprezzare quanto fossero intimi i rapporti tra OSA [Ufficio degli Affari Speciali di Scientology - NdT] e gli studiosi di NMR all'incontro della SSSR [Society for the Scientific Study of Religion, Società per lo Studio Scientifico della Religione - NdT] di Monteral nel 1998. A volte OSA invia suoi operativi ai convegni accademici, e ne ho riconosciuti due perché distribuivano letteratura patinata di Scientology nella sala espositiva del convegno. E ho visto questi due uomini scambiarsi calorosi abbracci con uno studioso di NMR molto pubblicato. La cosa è stata fatta in pubblico, non dietro una porta chiusa, e rifletteva solidarietà e cameratismo. L'aspetto notevole è che lo studioso in questione non ha mai pubblicamente collaborato con Scientology in alcun modo, ad esempio presentandosi come perito o sostenendo un gruppo di facciata. E non ha mai pubblicato una ricerca accademica sull'organizzazione.

Gli studiosi di NMR hanno sostenuto i gruppi di facciata di Scientology almeno fin dagli anni '80. La American Conference on Religious Movements un paravento di Scientology, viene citata nel memo del dicembre 1989 di Jeffrey K. Hadden che riferisce sulla collaborazione con i NMR (Hadden, 1989). Alcuni dei nomi dell'elenco dei complici del Nuovo CAN possono essere rinvenuti in una pubblicazione stampata dai Friends of Freedom, un gruppo di facciata di Scientology fondato verso il 1990 da George Robertson. Tali "Amici della Libertà" erano Gordon Melton, Eileen Barker, David Bromley, Jeffrey Haddon (sic), James Richardson, e Anson Shupe. Friends of Freedom scomparve velocemente dalla scena e successivamente George Robertson ebbe un suo ruolo nella fondazione di AWARE nel 1992 (Beit-Hallahmi, 2001). Scientology fu attivamente coinvolta nella preparazione di From The Ashes (Lewis, 1994), pubblicato da AWARE.

La questione del Nuovo CAN, riportata in precedenza, in cui l'identità di una organizzazione "antisette" fu incorporata da Scientology per poi offrire informazioni sulle "sette pericolose", provoca in tutti noi una sensazione di repulsione, shock e orrore. Tale è la reazione comune, ma non è assolutamente comune tra gli studiosi di NMR. Da quel che emerge, il Nuovo CAN si promuove dicendo di avere al proprio servizio un elenco di "fonti professioniste di riferimento". E tali "professionisti di riferimento" comprendono gli studiosi di NMR Dick Anthony, William Bainbridge, Eileen Barker, David Bromley, Jeffrey Hadden, Newton Malony, James Richardson, John Saliba, e Stewart Wright (si controlli il sito cultawarenessnetwork.org). Newton Malony è più che una semplice "fonte professionista di riferimento". Egli agisce come portavoce di Scientology quando con molta naturalezza «ritiene che il Nuovo CAN faccia un'opera positiva» (si veda www.newtimesla.com/issues/1999-0909/feature_p.html). La faccenda del Nuovo CAN è un colpo di teatro di incredibile crudeltà e sadismo, e per farne parte vi è bisogno di una certa dose di crudeltà.


LA POSIZIONE ACCADEMICA A PROPOSITO DELL'INGANNO

Wallis (1984, pag. 129) fece riferimento a un qualcosa chiamato "inganno celeste [divino]" presumibilmente utilizzato da Scientology «per assicurarsi fondi o reclute, o per difendere il movimento» (pag. 129). La descrizione (o giustificazione) fornita da Wallis è sufficientemente ampia da coprire tutte le attività di Scientology. «Per assicurarsi fondi o reclute, o per difendere il movimento» copre qualsiasi cosa sia mai stata fatta in nome di Scientology.

Che cos'è l'Inganno Celeste? Che cosa dovrebbe significare o spiegare? E che c'entra il Celeste? Si direbbe che la spiegazione operativa di "inganno celeste" sia che al fine di promuovere un messaggio religioso si debba fare ricorso a specifiche azioni ingannatorie. Il fine santifica i mezzi, e in questo caso il fine è la sopravvivenza di un messaggio religioso. Questa è la parte "celeste" o "divina". Ma che dire della parte "inganno"?

La nozione di "inganno celeste" significa che per certe osservazioni e affermazioni non dovremmo utilizzare i normali criteri di verità. Mettiamo per un momento da parte la questione della comune decenza e concentriamoci semplicemente sulla logica. Qualcuno sa quando un'affermazione o azione di Scientology è o meno un "inganno celeste"? In questo specifico caso, possiamo chiedere quand'è che Scientology si impegna o meno in un "inganno celeste", e come è possibile stabilirlo? Qualsiasi "inganno celeste" è comunque un inganno, e nessuna quantità di "celestialità" può modificarlo. C'è qualcosa che distingue un "inganno celeste" dalla semplice criminalità? Pare che serva uno studioso estremamente sofisticato per dire quanto finisce l'"inganno celeste" e quando comincia l'"inganno terreno". Quando Scientology ci si presenta con il cosiddetto Oxford Capacity Analysis, con Dianetics, con l'"auditing" o con il Nuovo CAN, si sta impegnando in un "inganno celeste"? E quand'è che gli scientologist fanno qualcosa che non sia classificabile come "inganno celeste"?

Dovremmo prendere Scientology sul serio quando fornisce informazioni sulle "sette pericolose"? Quando e perché dovremmo prendere sul serio qualsiasi cosa provenga da Scientology? Quand'è che dicono la verità? Come fanno a decidere quando dire la verità? Noi siamo in grado di dire quando non mentono? Quand'è che non stanno presentando una facciata falsa? Riusciremo mai a coglierli sul fatto, mentre dicono la verità? Ai bersagli non sofisticati del loro inganno poco importa che sia celeste o terreno. In gioco c'è la loro vita e il loro denaro.

Gli studiosi vogliono avere un ruolo nel processo di autenticazione che può essere paragonato all'autenticazione di un'opera d'arte, ma sembrano particolarmente restii a mettere in discussione le affermazioni del gruppo in merito all'etichetta religiosa, creando con ciò, nella pratica, un imprimatur accademico universale. Qui gli studiosi di NMR sembrano seguire il principio dell'auto definizione e dell'auto determinazione, ideale lodevolmente modernista e post modernista. Nel reame indistinto e privo di regole della salvazione privata, religione e psicoterapia comprese, dovrebbero contare soltanto le identità scelte dagli individui. Il che implica che dovremmo ascoltare i rappresentanti di Scientology e accettare zelantemente ciò che dicono di se stessi, sospendendo la nostra tendenza a dubitare e analizzare.

In questo caso se dobbiamo prendere l'affermazione religiosa per ciò che è, dovremmo prendere allo stesso modo anche le affermazioni di essere freudiani e di fare ricerca sulla polio. Sappiamo che una volta Hubbard sosteneva di avere esperienza in fisica nucleare, è quindi parte della storia anche in quel campo? Quando Hubbard gestiva una Fondazione Freudiana, Scientology (e all'epoca era già Scientology) era parte della psicoanalisi? Quando Hubbard chiamava Dianetics "la Nuova Scienza della Salute Mentale" (come ancora fa l'organizzazione, cinquant'anni dopo), Dianetics faceva parte di una qualche scienza nota? O di una qualche "salute mentale"?

Possiamo fidarci di ciò che dice Scientology della propria natura religiosa tanto quanto possiamo fidarci di quel che dice sul Oxford Capacity Analysis, su "Clear" o sul "Rundown di Purificazione", o sul Nuovo CAN. Quando gli operativi di Scientology parlano dei principi della fede (Wilson, 1990), o di filosofia religiosa applicata, o di tecnologia religiosa, stanno parlando in modo sincero e veritiero, o stanno "facendo uscire efficacemente dei dati falsi"? Wilson (1990) naturalmente è felicemente all'oscuro del Oxford Capacity Analysis, o del Rundown di Purificazione, o del Nuovo CAN.

L'attività "versione secolare", in cui "La Via della Felicità" viene offerta come sistema di credenza laica, è un'altra originalità di Scientology. Abbiamo cercato in lungo e in largo nella storia delle religioni, dagli Antoniti (Dericquebourg, 1993) ai Zoroastriani, e non abbiamo trovato un solo, singolo caso in cui una religiose propagandasse una versione laica del suo sistema etico. Se conoscete una qualsiasi religione che offra "versioni secolari" del suo credo morale per favore fatemelo sapere. Siamo a conoscenza di una qualsiasi religione che cerchi di promuovere un "codice morale non religioso, basato interamente sul buon senso"? Che dire di una versione laica e migliorata dei Dieci Comandamenti?


SCIENTOLOGY CLASSIFICATA: RAGGIUNGERE UNA DECISIONE

Come ha suggerito Greil (1996, pag. 49), essere considerati un movimento religioso è «una risorsa culturale per cui gruppi concorrenti di interesse potrebbero rivaleggiare...», dato che «in alcune società l'etichetta religiosa porta privilegi». Inoltre, «il diritto all'etichetta religiosa è merce di valore» (Greil, 1996, pag. 52). Una volta Barker ha suggerito che il dibattito pubblico religione/non religione al di fuori della torre d'avorio fa parte di una normale dissertazione sociale che dovremmo studiare ma in cui non dovremmo interferire: «non è compito della scienza sociale delineare i confini che la società utilizzerà» (Barker, 1994, pag. 108). Per Passas (1994), la preoccupazione per le libertà civili è causa sufficiente a concedere immunità automatica a qualsiasi gruppo rivendichi un'etichetta religiosa. Sarebbe moralmente e intellettualmente irresponsabile. Non siamo il governo o la polizia. Non facciamo rispettare la legge, ma che cosa raccontiamo a noi stessi e ai nostri colleghi?

Tornando al caso di inganno del settembre 2001, scopriamo che le domande che possiamo porci al riguardo sono le stesse che abbiamo discusso in tutto questo articolo. Perché una organizzazione religiosa che offre "sollievo dalla sofferenza spirituale" dovrebbe usare una facciata di "salute mentale"?

La strategia di finzione di Scientology utilizza due principali coperture. La più comune è la copertura della "salute mentale"; la copertura religiosa lo è molto meno. Alcuni studiosi trattano la strategia di finzione come fosse semplicemente una questione di marketing, una facciata oltre cui si nasconde la vera essenza dell'organizzazione, che è in un qualche modo religiosa. Io non vedo alcuna ragione logica (o di altra natura) per privilegiare tale interpretazione. Allo stesso modo e con la medesima sicurezza possiamo presupporre che dietro la facciata del marketing vi sia null'altro che ulteriore marketing. Scientology mente su tutto. Perché dovremmo presumere che venga colta da un attacco di sincerità quando si tratta della molto redditizia etichetta religiosa?

L'uso della copertura "salute mentale" solleva un'ulteriore domanda. David Miscavige, il Presidente del Consiglio di Scientology, nel 1992 affermò in televisione che «su questo pianeta esiste un gruppo di persone che ci ritiene una minaccia alla sua esistenza, e faranno qualsiasi cosa in loro potere per fermarci. E quello è il campo della salute mentale». (Passas, 1994, pag. 227). Se la "salute mentale" è un nemico, perché Scientology utilizza il suo marchio? Inoltre, questo modello storico di finzione si scontra con un altro importante sforzo da parte dell'organizzazione. Almeno fin dagli anni '60 Scientology ha investito denaro ed energie in una imponente campagna studiata per ottenere il riconoscimento ufficiale alle sue rivendicazioni religiose. La vittoria più importante della campagna fu nel 1993 quando, molto misteriosamente, Herb Goldberg Jr., Commissario dell'Internal Revenue Service degli Stati Uniti, cambiò improvvisamente idea e le concesse l'esenzione fiscale. Ci si sarebbe aspettati che, a quel punto, per festeggiare la vittoria l'organizzazione avrebbe lasciato cadere le sue maschere laiche e si sarebbe presentata ovunque come impegnata in attività religiose. Ma così non è stato.

Ciò che abbiamo scoperto è che l'episodio del settembre 2001 non è stato un caso isolato, quanto piuttosto un caso radicato in un modello storico coerente e inconfondibile. Esso ancora una volta dimostra che l'organizzazione di Scientology è motivata e spinta unicamente da considerazioni di vendita e di marketing. Ciò che tutti noi abbiamo vissuto come un incubo globale è stato visto da Scientology unicamente come una grossa opportunità di marketing. Le bugie patetiche offerte da Scientology, una volta smascherato l'inganno, sono state in linea con il suo carattere.

Passas (1994) giustamente consiglia cautela quando si tratta di giudicare affermazioni sulle caratteristiche religiose: «... il ricorso a sforzi per ottenere profitto e anche a metodi illegali di finanziamento non giustifica ipso facto il rifiuto di uno status religioso... Non intendo assolutamente difendere criminali sofisticati che fondano una auto proclamata "religione" semplicemente per farsi beffe della legge. Ogniqualvolta si possa dimostrare che manca la buona fede, le frodi religiose o di altro tipo dovrebbero essere perseguite. La malafede, tuttavia, deve essere dimostrata, non semplicemente presunta» (pag. 218).

Ciò che noi abbiamo osservato è una storia lunga cinquant'anni di malafede in cui sono stati investite grandi quantità di energia e immaginazione in centinaia di operazioni tese all'inganno. E si tratta di un modello storico coerente e inequivocabile. Oltre a centinaia di gruppi di facciata, abbiamo osservato numerosi mascheramenti. Non vi possono essere dubbi che tutto questo è da far risalire a una politica e a una strategia precise. Nel rivolgersi al mondo esterno, l'organizzazione di Scientology ha fatto le più diverse affermazioni presentandosi molto spesso come impegnata nella promozione della "salute mentale", a volte offrendo prosperità e auto miglioramento e solo raramente rivendicando un'etichetta religiosa.

L'episodio del settembre 2001 non è solo un campione veramente rappresentativo e attendibile del comportamento di Scientology. È l'emblematica storia di Scientology, proprio come la faccenda del Nuovo CAN, e la faccenda della polio negli anni '50. È lo stesso tentativo sadico e cinico di sfruttare la vulnerabilità e l'ingenuità per raggiungere «i parenti del defunto, chi ha subito danni» (Wallis, 1977, pag. 158). Possiamo soltanto citare ciò che Hannah Arendt ebbe a dire sui leader dei regimi totalitari: «Il loro cinismo morale, il loro credere che tutto sia permesso poggia sulla solida convinzione che tutto sia possibile» (Arendt, 1963, pag. 387).

I documenti stessi di Scientology mostrano un'organizzazione palesemente commerciale, palesemente laica e palesemente rapace, oltre che palesemente fraudolenta. Come Hubbard stesso disse nel 1962, l'etichetta religiosa «è totalmente una questione di ragioneria e avvocati» (Hubbard Communications Office Policy Letter, HCOPL, 29 October 1962). Scientology farà ricorso all'etichetta religiosa quando le conviene, e all'etichetta laica quando le converrà di più. Userà la croce (come ha fatto nelle sue pubblicazioni e sui suoi edifici) esattamente come ha usato il nome di Sigmund Freud.

La preponderanza di prove indica che la rivendicazione religiosa è semplicemente uno stratagemma per evadere le tasse e una foglia di fico per una impresa altamente remunerativa, in cui la logica della redditività e del profitto detta ogni azione. In realtà Scientology è una società finanziaria, un impero commerciale che incassa profitti da una grande varietà di sussidiarie. È guidata da considerazioni economiche e di reddito, da una strategia strettamente affaristica.

L'affermazione che Scientology è una religione fraintesa sembra meno difendibile dell'affermazione opposta, cioè che si tratti di una facciata per una varietà di schemi tesi al profitto, gran parte dei quali totalmente fraudolenti. La questione è soltanto se Scientology sia «una normale impresa di profitto» come hanno suggerito Passas & Castillo (1992) o se «lo scopo di Scientology sia fare soldi con mezzi legali o illegali» (US District Court, Southern District of New York, 92 Civ. 3024 (PKL) si veda www.planetkc.com/sloth/sci/decis.time.html ). L'interpretazione più caritatevole sarebbe che si tratta di un'organizzazione di profitto; quella meno caritatevole è che si tratta di un'organizzazione criminale. Le evidenze di una esplicita politica di inganno rende molto, molto difficile mostrare un qualche tipo di carità.

La storia di Hubbard e della sua invenzione meritano l'attenzione di chi ha scritto su impostori famosi e grandi truffatori (Maurer, 1940/1999). Casi simili comprendono il fenomeno dei "chirurghi psichici" delle Filippine, che prendono di mira pazienti occidentali malati di cancro, o del Dominio di Melchizedek (una truffa del cyber spazio, auto descritta come una «sovranità ecclesiastica e costituzionale riconosciuta, inspirata alla Bibbia di Melchizedek»). Nel contesto della storia culturale degli Stati Uniti, Hubbard sembra una combinazione delle famose qualità di Roy Cohn (Von Hoffman, 1988) e di Lyndon LaRouche (King, 1990). Le similitudini tra Scientology e l'organizzazione di LaRouche in termini di ideologia e attività non sembrano per nulla ridicole, ma non sono mai stata fatta notare.

Alcuni degli studiosi che affermano che Scientology è un qualche tipo di religione hanno aperto le loro convinzioni al test empirico. Sia Bainbridge & Stark (1981) che Passas & Castillo (1992) suggerirono che nel futuro Scientology sarebbe diventata più religiosa, semplicemente perché le sue affermazioni di efficacia erano assurde e non comprovabili. Oltre due decenni dopo (per Bainbridge & Stark, 1981) e oltre un decennio dopo (per Passas & Castillo, 1992) tali previsioni si sono dimostrate completamente sbagliate. Scientology non è diventata in alcun modo discernibile più religiosa di quanto fosse nel 1981 o nel 1992. Oggi è una religione tanto quanto lo è sempre stata e sempre sarà.


Note di Martini:

1. L'autore si riferisce a quando, negli anni '50, Hubbard fece pubblicare inserti pubblicitari in cui si presentava come "Centro di ricerca sulla poliomielite", o qualcosa del genere, facendo appello alle vittime della polio. E che la trovata pubblicitaria ebbe qualche successo lo conferma indirettamente il libro di Helen O'Brien, che all'inizio degli anni '50 fu convinta seguace e braccio destro di Hubbard, per poi abbandonarlo al suo destino. Si veda Il Limbo di Dianetics. Anche l'autore fa riferimento ai rapporti tra Hubbard e la O'Brien quando parla della "angolazione religiosa".


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Nota: Questa è una versione rivista di una relazione presentata al convegno annuale del 1999 della Society for the Scientific Study of Religion, Boston, novembre 1999. L'autore ringrazia per le informazioni di rilievo e per i commenti critici forniti da: Eileen Barker, Anthony J. Blasi, David G. Bromley, J.R.H. Cole, Ryan Jonathan Cook, Lorne Dawson, Nilli Diengott, Michael J. Donahue, Mike Garde, Jeffrey K. Hadden, Irving Hexham, Massimo Introvigne, Stephen A. Kent, Edward C. Lehman, Jr., Harriet C. Lutzky, H. Newton Malony, J. Gordon Melton, Wayne L. Proudfoot, Bryan Rennie, Tom Robbins, Michele Rosenthal, Julius H. Rubin, Brigitte Schoen, William Shaffir, Stephen Sharot, Mark Silk, Ramzi Suleiman, Ted Daniels, e Benjamin Zablocki.

Copyright © Benjamin Beit-Hallahmi, 2003
Pubblicato originariamente in Marburg Journal of Religion.

 
 
 
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