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Illusioni condivise

Capitolo 1

 
 
 
 
 
 
Avete sentito parlare di "controllo mentale" nelle sette, ma di che cosa si tratta e come funziona? 
 
Non è la stessa cosa del "lavaggio del cervello", e non si fa uso di tortura, almeno non di quella fisica. Non ci sono ferite sui corpi, e non è possibile vedere quelle sulla mente. 
 
La chiave è la manipolazione delle relazioni umane all'interno del gruppo. Viene creato un ambiente sociale dove la persona, per essere giudicata leale dai suoi amici, è portata a credere alle cose più bizzarre e si fa carico di azioni che, nella vita reale, verrebbero condannate. 
 
Le sette (non solo Scientology) danno vita a un contesto sociale che, in maniera  progressiva e nascosta, convince persone normali a raccogliersi intorno a una serie di illusioni condivise, facendo loro credere di entrare a far parte di un'élite in possesso delle uniche risposte esatte alla vita. 
 
Questo processo in realtà crea dipendenza nei confronti del gruppo e vulnerabilità al suo controllo e sfruttamento. 
 
Ad esempio, per agire in buona fede, noi che eravamo Scientologist dovevamo continuare a credere che ciò che stavamo facendo avesse un esito positivo. Ma una pressione enorme veniva posta sulla valutazione del risultato, da parte di un sistema di vendite e pressione di gruppo, dalla nostra stessa partecipazione e complicità, dalla disposizione a concederci il beneficio del dubbio e continuare a collaborare, dimostrandoci volenterosi, entusiasti, fedeli. Quel che ci era stato promesso era la crescita spirituale, ma i risultati venivano attestati unicamente in maniera soggettiva dagli stessi membri del gruppo posti sotto la sua influenza. 
 
Cosa possiamo dire, allora, dei risultati? 
 
Innanzitutto quel che appare ovvio, ovvero che se anche vi fosse stata una qualche validità nelle dichiarazioni che facevamo, questo circolo chiuso di pressione sociale costituiva il luogo ideale per invalidare ogni oggettiva percezione, valutazione, comprensione e verifica dei risultati. Che genere di validità scientifica può esservi tra i confini di un gruppo chiuso che attivamente sopprime i punti di vista non conformi e allo stesso tempo pretende e promuove fedeltà assoluta? 
 
Una sorta di insania è ravvisabile nei modi che la dottrina di questo particolare gruppo utilizza nel valutare o nel non-valutare (come diceva Hubbard) ciò che abbiamo accettato e ci siamo venduti l'un l'altro. Se ci fossero realmente dei risultati dimostrabili, perché mai ci sarebbe bisogno di tutta questa promozione pubblicitaria e informazione controllata? 
 
La propaganda è necessaria, naturalmente, per farvi credere che i risultati ci sono. 
 
È possibile riassumere il processo di reclutamento in quattro fasi; dapprincipio piccoli passi, ma via via sempre più consistenti, finché gradualmente la persona assimila la dottrina del gruppo: 
 
 
1) Viene venduto qualcosa. Alla persona viene detto che se fa X si sentirà meglio. È una prassi consolidata quella di promettere qualcosa (senza realmente promettere nulla), e qualsiasi cosa le venga fatto ammettere di volere (nel gergo di Scientology chiamato "trovare la sua rovina") fornisce la scusa per coinvolgerla nel processo.

2) Si esercita pressione di gruppo. Gli altri membri manifestano benevolenza, preoccupazione e speranza per la persona. Le comunicano che desiderano sinceramente vederla stare meglio e si dichiarano più che certi che la sua partecipazione in Scientology lo renderà possibile. Le aspettative vengono presentate in maniera tale che se la persona poi non converrà di sentirsi meglio, starà di fatto tradendo i suoi amici.

3) La persona fa X. Una volta coinvolto nell'azione, l'individuo consegue uno speciale status. Viene adulato per essersi allineato con gli scopi del gruppo e si fa molta attenzione a che non venga invalidato o - come si dice in Scientology - inturbolato. Egli ora è senza dubbio una persona importante. Potrebbe sentirsi dire che ha un aspetto migliore e che il cambiamento è visibile. In altre parole, intorno al caso particolare viene costruita un'aspettativa di natura sociale.

 
4) La persona conviene di sentirsi meglio. Spinto dal desiderio di essere giudicato un valido membro del gruppo, l'individuo troverà modo di fare attivamente la sua parte, giustificare il tempo e il denaro che ha speso, evitare imbarazzi e non dare un dispiacere ai suoi amici.
 

Sotto il peso di tutta questa autorità e aspettativa, l'aver concentrato l'attenzione unicamente su una specifica area della vita può aver "ingabbiato" la persona e averle dato l'impressione che sia realmente accaduto qualcosa. A questo si aggiunge l'appoggio e la solidarietà che l'individuo riceve dopo aver completato qualcosa che viene ritenuta importante, e il conseguente scambio di "successi" con gli amici. Non si fa attenzione alla comprovata inaffidabilità della percezione soggettiva, né vengono applicati metodi di controllo per prevenire pregiudizi e accertare la reale sostanza dell'esperienza. Al contrario, lo stato mentale risultante viene sfruttato acriticamente, in qualsiasi maniera possa rafforzare la dottrina e rendere tutti d'accordo che funziona. 
 
Mentre sta attraversando questa importante fase, al cliente viene fatto rapidamente attestare per iscritto di aver ottenuto il risultato atteso dal servizio, e di esserne rimasto soddisfatto. La persona deve necessariamente compiere questa operazione per completare il servizio, altrimenti verrà ulteriormente maneggiata a sue spese, finché non acconsentirà a farlo. 
 
Come vedete non viene puntata una pistola alla testa della persona, così si potrebbe concludere che le cosiddette storie di successo siano state rese liberamente. Il costo di una eventuale revisione costituisce un ulteriore motivo affinché ogni cosa risulti subito ben fatta. 
 
In questo modo, una volta che la persona ha dichiarato che è andato tutto bene, la sua affermazione viene usata per provare che quel che sta facendo è a posto, e il suo "successo" fornirà il fondamento logico di quello degli altri. 
 
Accettando in maniera acritica dati influenzati e perciò inaffidabili, inganniamo noi stessi e manteniamo il cerchio chiuso. 
 
Qualora non fosse andato tutto bene, lo status del seguace all'interno del gruppo sarebbe stato messo a repentaglio. È credenza comune che un nemico del gruppo, o Persona Soppressiva, non ottenga guadagni di caso. Storie di successo, attestazioni e accondiscendenza zelante provano invece che una persona ha ottenuto guadagni di caso ed è di conseguenza un membro valido. 
 
I cosiddetti guadagni di caso non richiedono altra prova se non l'attestazione della persona e altre manifestazioni di fedeltà. Tutte le volte poi che il presunto beneficio può essere attribuito a Scientology e non contraddice la dottrina, la persona è libera di dichiarare tutto ciò che gli va di credere su se stessa, e sfidare chiunque a mettere in dubbio le sue illusioni (in Scientology è considerato un crimine invalidare un caso e i suoi guadagni). 
 
Quando le illusioni di una persona vengono rinforzate dalla dottrina, il risultato può essere un'indebolita consapevolezza di sé, una ridotta capacità di avere a che fare con situazioni reali e un pericolo per la salute mentale del soggetto. 
 
Questa è la qualità del materiale su cui poggiano le dichiarazioni di Scientology circa i suoi risultati. Una causa legale per truffa presenterebbe delle difficoltà, perché la persona ha dichiarato per iscritto di aver ottenuto ciò che supponeva di dover ottenere. Non è cosa semplice ritrovarsi in tribunale ad avere a che fare con attestazioni rese volontariamente. 
 
La persona deve continuare a difendere le sue illusioni, o rischia di trovarsi faccia a faccia con la spaventosa perdita di controllo che ha subito la sua vita. Vi sono pertanto innumerevoli buoni motivi per escogitare scappatoie e convincersi di aver sperimentato realmente guadagni di caso
 
Questo porta al convincimento che qualsiasi condizione psichica benefici l'individuo, derivi dalla sua partecipazione al gruppo - questa comunità apparente di altruismo, certezza, alleanza, difesa ed evasione dalle reali sfide della vita. 
 
All'individuo potrebbe non importare più come il presunto beneficio sia stato ottenuto e quale sia stato il costo, essendo il suo stato paragonabile in tutto e per tutto a quello della dipendenza da una droga. Ha trovato il modo di ottenerlo: le alternative sono irrilevanti. Ho sentito dire tante volte:  "Cosa cambierebbe se fosse un placebo?" [06
 
Non ha più rilevanza che l'aiuto di cui si ha realmente bisogno sia stato messo da parte in favore del rimedio immediato. Gli obbiettivi della vita possono essere abbandonati o ridefiniti non appena il reale costo della partecipazione diviene manifesto. In questa "pentola a pressione" di accondiscendenza e zelo, i benefici possono essere illusori ma la persona non è più in grado di notarne la differenza. 
 
Mentre il seguace della setta continua a negare la sua dipendenza o a razionalizzarla come etica e benefica, genitori, datori di lavoro e altre persone preoccupate devono cercare di proteggere se stesse meglio che possono. Una preoccupazione ovvia concerne la situazione dei bambini che vivono in un ambiente di questo tipo, il cui benessere è soggetto al bisogno del genitore di credere e appartenere. 

 
 
 
I TR (Training Routines, routine di addestramento) 
 
La maggior parte di noi considerava innocui i TR. Anche quando siamo divenuti consapevoli che facevano parte di qualcosa di distruttivo, non sapevamo bene in che modo venire a capo della connessione. Anch'io mi ero divertito a fare i TR
 
Salmodiare, meditare, fare i TR, ipnosi, lavorare duramente, un bel massaggio sulla schiena... si tratta di condizioni soggettive che possono far sentire rilassati e lucidi, ma dall'altro lato incrementano la suggestionabilità e attenuano l'attenzione critica. 
 
Tutti noi attraversiamo momenti di maggiore o minore consapevolezza. La sensazione di lucidità prodotta da cose come i TR, meditazione, droghe ecc. è puramente uno stato soggettivo. Il gruppo vi dice come vi dovete sentire circa questo stato, ad esempio "ti trovi maggiormente in tempo presente". Quel che viene suggerito è che ora siete meno suggestionabili, e l'avete comprato perché in precedenza eravate in uno stato di alta suggestionabilità. Altri culti vendono la meditazione o Gesù nello stesso modo. 
 
L'ambiente della setta sfrutta sistematicamente questi momenti di consapevolezza alterata. In una sala dove si tengono corsi di Scientology, ad esempio, lo studente è circondato dalla pressione del gruppo e dal suo linguaggio. Potrebbe essere ricettivo anche senza TR. Probabilmente è stanco e si sente solo. I TR costituiscono un ulteriore mezzo per rafforzare l'accondiscendenza e il senso di conformità. Per lo meno sono più divertenti dell'Etica
 
Molti di noi incontrano già abbastanza difficoltà nel riconoscere e accettare le proprie sensazioni, anche senza alcun aiuto esterno da parte di Scientology. Abituarsi a sopprimerle e a sostituirle con le risposte che il gruppo decide al loro posto, tutto fatto all'interno di questo contesto di partecipazione zelante e alta suggestionabilità, è oltremodo distruttivo. 
 
Il passo successivo è la compilazione della storia di successo, dove qualcuno afferma di avere più realtà sulla Prima Dinamica e di aver realizzato che il suo vero sé desidera sempre più soltanto servire la setta. 
 
Questo genere di comprensione rende assai facile mandare i tuoi bambini all'Org Cadetti, o disconnettere da una madre o sposa soppressiva
 
 
 
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