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Tell it All FAQ

Domande e risposte sui contenuti del sito "www.tellitall.org/LeProve/scenes.html".

Si veda anche Martini/Allarme Scientology FAQ.

Di Martini, 1 giugno 2002.

 

Negli ultimi tempi ho ricevuto diverse e-mails in cui mi si chiedeva se mi era nota l'esistenza del sito Tell it All, e che cosa ne pensassi. La risposta è sempre stata "scemenze", ma capisco che a volte può non essere sufficiente. Vi propongo questa FAQ (Frequently Asked Questions - domande poste di frequente) per meglio soddisfare la vostra curiosità.

Martini



Ho letto un sito in cui si fanno "rivelazioni allarmanti" su di te. Che cosa c'è di vero?

Conosco i contenuti di www.tellitall.org/LeProve/scenes.html. Le cose che mi vengono attribuite in quelle pagine non hanno alcun fondamento. Si tratta di un fantascientifico "complotto" che mi vedrebbe tra i suoi protagonisti, assieme a diversi personaggi non meglio identificati né identificabili. Il tutto senza portare prove di quanto si afferma, se non un presunto scambio di e-mails che in realtà, come vedremo, non è mai avvenuto.

Sorvolo sul fatto che non mi chiamo Luciano, che Harry non si chiama Sergio e che non è mio fratello. E anche su inesistenti «sostituti», occasionali o continuativi. Ma puntualizzo che, come vedremo più avanti, non ho mai collaborato «con Roberta del sito Internet 'Scientology: controllo mentale'», e ovviamente non gestisco «una rete di vere e proprie spie infiltrate nelle sedi di Scientology», concetto paranoico da "sindrome di Fort Apache" che caratterizza la percezione della realtà tipica degli aderenti alle comunità settarie.


Sì, ma… e le e-mails riportate da Tell it All? Lì è tutto scritto nero su bianco…

La corrispondenza che mi viene attribuita non è mai esistita. La mia sola parola però non basta. Occorre esaminare nel dettaglio la struttura degli scambi di mails proposti. La dimostrazione del "grande complotto", infatti, si basa unicamente su questo incredibile carteggio che i più svariati personaggi si sarebbero scambiati privatamente.

Innanzitutto è utile sottolineare che l'anonimo "antisette pentito" che scrive a Tell it All omette di spiegare un punto importante: il modo in cui sarebbe entrato in possesso di quel popò di roba. Si potrebbe ipotizzare un abilissimo hacker in grado di violare decine di server (reato penale), compreso quello del Ministero dell'Interno, oppure… una molto più plausibile contraffazione, nemmeno troppo abile.

Ho chiesto ad un amico esperto di sicurezza informatica di farmi una breve analisi della "corrispondenza" riportata su Tell it All. La disamina è riportata all'appendice 2, e dimostra che il carteggio non è altro che il frutto di una fervida fantasia condito con maldestri "copia e incolla" di parte delle intestazioni dei messaggi.

L'abilissimo hacker finisce per diventare un più modesto «acher diplomato alla Scuola Radio Elettra».

In questa sede mi limito a rilevare che:

    a) in tutta la "corrispondenza" mancano le intestazioni (headers) più importanti, cioè quelle che servono ad identificare un messaggio con esattezza.

    b) Il mio indirizzo e-mail viene più volte riportato in modo sbagliato.

Qui [1] ad esempio:

Data: 14 giu 1999 time:23:14 CET
To: Martini@Xenu/com-it.com
From: 192731298640984987320@Protect_mail
RE: processo
Il fantomatico AKA mi scriverebbe ad una domiciliazione presso 'com-it.com', che non esiste. Provate a digitarlo nel campo 'indirizzo' del browser, e vedete che cosa vi risponde. Qui:
Data: 05 lug 1999 time:01:17 CET
To: 192731298640984987320@Protect_mail
From: Martini@Xenu/com-it.com
RE: processo.
gli risponderei da un dominio inesistente (com-it.com) ad un dominio altrettanto inesistente (Protect_mail).

La pagina di Tell it All si chiude con questa frase: «Queste lettere si commentano da sole!». Infatti. Non si capisce davvero come avremmo potuto scambiarcele.

Qui [2]:

DATE: 14 OCT 1999 02:20:02
FROM: MARTINI MARTINI@NS.COM-IT.NET
TO: MARINA BODHY@YAHOO.IT
Subject: R:SC
Harry utilizzerebbe il mio indirizzo per scrivere a tale Marina Bodhy. Difficile che questa lettera sia uscita dal computer, visto che gli indirizzi e-mail con spazi vuoti non sono ammessi. Qui:
Data: 16 Marzo 1999
TO: MARTINI@XENU.COM
FROM: ALESI@FRIDA.COM
RE: ARTICOLO.
Di nuovo riceverei posta da un dominio inesistente, attraverso un dominio inesistente.

Ulteriore curiosità suscita il fatto che praticamente tutti i personaggi usano un programma di posta con uno strano bug che fa scrivere 'Data' in italiano, e il resto in inglese (To: From:).

Forse il nostro "acher" non ha fatto nemmeno la Scuola Radio Elettra.


Hai riscontrato stranezze nel sito Tell it All?

Sì, e non poche. La prima è che in data 4 maggio 2000 l'anonima "gola profonda" si rivolge a Tell it All scrivendo [3]:

« Gentili Signori,

vi spedisco la documentazione allegata con la preghiera di pubblicarla sul vostro sito. (...)»

mentre il dominio tellitall.org è stato registrato il 5 maggio 2000 [4].

La seconda è che nessuna delle pagine di tellitall.org è provvista di 'meta keywords' e, dall'analisi dettagliata proposta all'appendice N. 1, il sito risulta composto unicamente di links, salvo le pagine in italiano. I motori di ricerca lavorano sui meta tags e/o sul testo. A parte le "rivelazioni del pentito", tellitall.org non contiene alcun altro testo su cui effettuare ricerche.

La domanda logica è: in che modo l'anonima "gola profonda" può aver trovato Tell it All? Un sito che non esisteva nemmeno? E che, da quando esiste, è indicizzato dai motori unicamente in virtù del suo teorema complottistico?

Passiamo ora alla registrazione del dominio www.tellitall.org e al provider che lo ospita. Lo spazio è ospitato dalla Impact Computer Company, Inc. con sede a Marlton, New Jersey (USA) [4].

La ditta offre servizi di registrazione dominio a 35 dollari, e di hosting a circa 10 $ al mese. Una rapida occhiata al formulario dell'azienda ci informa che per usufruire dei suoi servizi non è necessario fornire un documento di identità, e si può tranquillamente pagare con carta di credito. Non dovete spostarvi dalla vostra postazione Internet, sia essa a Ouagadogou, Nagasaki, Vimodrone.

Il dominio risulta essere stato registrato da tale Mario Mazzerino di Fishers, Tennessee [4]. Poiché la Impact Computer Company non richiede un documento identificativo, come invece avviene in Italia, non è escluso che si tratti di generalità inventate.

Giusto per togliermi lo sfizio ho provato a ricercare sugli elenchi statunitensi il numero di telefono lasciato dal Sig. Mazzerino: 901 788 1741. Purtroppo senza risultato. Addirittura in Tennessee non esiste alcuna città chiamata Fishers [5]. Non pago ho chiamato personalmente, ma la voce automatica all'altro capo del filo mi ha informato che il numero è inesistente. Infine, ho provato a fare una ricerca del cognome Mazzerino in tutti gli Stati Uniti. [6] Senza esito. Pare che in USA non ci sia un solo cittadino con questo cognome.

Torniamo ora al formulario della Impact Computer Company. Le note ci informano che la registrazione del dominio ha durata annuale, poi si deve provvedere a rinnovarla.

Registrato inizialmente il 5 maggio 2000, il dominio tellitall.org sarebbe scaduto il 5 maggio 2001, ma risulta essere stato rinnovato fino al 5 maggio 2003 [4]. Da chi non è dato sapere, poiché il Sig. Mario Mazzerino, citato come Administrative Contact, a quanto pare non esiste.

Un'altra stranezza riguarda il sito di Megaboy, citato da Tell it All nell'elenco di "personaggi e interpreti". Se cerchiamo di accedere alla homepage da questo indirizzo: http://web.tiscali.it/scientologyinfo veniamo accolti dall'avvertenza: «Scientologyinfo è stato rimosso causa le pressioni ricevute dalla org locale della Chiesa di Scientology. che ha "giudicato" il sito Entheta oltre che inutile, e ha minacciato l'autore di sporre denuncia per diffamazione» [sic].

Ma se seguiamo il link riportato su questa pagina: www.tellitall.org/LeProve/01.html avviene una sorta di miracolo. Ecco che compare il sito "Scientologyinfo" nella sua interezza. In realtà non è mai stato rimosso, ma è sparita unicamente la sua homepage, cioè la "porta di ingresso". Homepage però archiviata su Tell it All, permettendo l'accesso. Perché? Ma Megaboy non aveva ricevuto «minacce» da Scientology? Perché lascia che il suo sito rimanga accessibile proprio (ed unicamente) dalle pagine di chi lo accusa così pesantemente? A CHI è necessario mostrare che quel sito esiste effettivamente, ed esiste ancora?

Da un anno e mezzo scarico con regolarità e per intero il sito Tell it All per rilevarne i cambiamenti. L'unica cosa su cui si è lavorato, come spiego in dettaglio all'appendice 1, sono le pagine in italiano, che di tanto in tanto vengono "aggiustate". L'ultimo aggiornamento/ aggiustamento che ho rilevato risale al 30 maggio 2002 [4].

Riassumendo: da almeno un anno e mezzo a questa parte l'impostazione generale di Tell it All è rimasta immutata, mentre viene regolarmente "aggiustato" il contenuto della sezione italiana. Possibile che in tutto questo tempo non si sia trovato null'altro da "dire a tutti"? Ma che, nonostante questo, si continuino a spendere soldi sia per rinnovare la registrazione del dominio, che per provvedere all'hosting di quelle pagine? Chi paga, e perché?

Tutta l'operazione www.tellitall.org, con tanto di presunte implicazioni internazionali, registrazione e hosting negli USA e una maldestra parvenza di professionalità, sembra essere stata studiata e costruita ad hoc per presentare il "grande complotto anti-sette italiano", i cui fili sarebbero tirati da Martini e Allarme Scientology. Perché, e da chi è stata fatta? Perché non rivolgersi ad un sito di denuncia italiano? Perché l'anonima "gola profonda" non si è presa semplicemente uno dei tanti spazi web gratuiti che offrono ovunque?

A fronte di oltre 20 megabyte di informazione presentati da Allarme Scientology (curato sì da una persona che preferisce usare uno pseudonimo, ma di certo non anonimo [7]), costituiti nella quasi totalità da materiale già pubblicato su libri, giornali, riviste, ricerche e studi accademici, e rapporti istituzionali (e perciò verificabile), siamo invitati a credere ad un "complotto" costruito interamente su "scambi di corrispondenza" non verificabili, che affidano la loro "credibilità" ad headers incompleti e malamente pasticciati, a ISP inesistenti, a un linguaggio da romanzo pulp di infima qualità; il tutto "rivelato" da una fonte anonima a un sito domiciliato in USA, registrato da una persona che dice di vivere in una città che non esiste.


Conosci i personaggi elencati?

Ovviamente conosco Fiore Scano, di cui da anni ospito la Lettera aperta a uno scientologo.

All'inizio del 2000 fummo contattati via e-mail (Harry partecipava ancora attivamente alla gestione del sito) da due personaggi che si firmavano Megaboy e r0b3rta (o "Roby BiruBiru").

Megaboy ci raccontò una toccante storia a proposito della sua ragazza "carpita" da Scientology, e nel giro di breve tempo ci informò di avere aperto uno spazio critico. Visitammo il sito, ma si trattava per lo più di materiale preso di peso da Allarme Scientology e non ritenemmo opportuno nemmeno un semplice link.

Dal maggio 2000, come abbiamo visto, il suo sito risulta inaccessibile per "vie normali", asseritamente "cancellato" a seguito delle «minacce» degli scientologist locali.

R0b3rta ci contattò più o meno nello stesso periodo informandoci a sua volta di avere aperto uno spazio critico.

Entrambi continuarono a scriverci con le richieste più inverosimili. L'impressione fu che cercassero ogni pretesto per mantenersi in contatto con noi.

La coincidenza ci sembrò abbastanza sospetta. All'improvviso e in contemporanea nascevano dal nulla due siti critici italiani i cui gestori continuavano a "tampinarci". Benché tra critici ci si "conosca" un po' tutti (nel senso che si sa chi gestisce il sito X o Y, o semplicemente ci si incrocia sui newsgroup che trattano l'argomento), i rapporti privati sono scarsissimi. Si tende sostanzialmente a farsi gli affari propri e se si ha qualcosa da discutere lo si fa pubblicamente, ad esempio su alt.religion.scientology.

Il sito curato da r0b3rta era a dir poco implausibile, esagerato e incongruente. Il personaggio si vantava che al suo spazio collaborassero addirittura «degli psicologi» e, nonostante avesse poche settimane di vita e non comparisse sui motori di ricerca, diceva di aver ricevuto parecchie testimonianze di ex membri, che pubblicava. In breve, tutto ci ricordò molto da vicino quanto accaduto l'anno precedente [8].

In epoca "non sospetta" (cioè prima dell'esordio di Tell it All, datato 5 maggio 2000), venni chiamato a dare pubblicamente il mio giudizio sui contenuti del sito di r0b3rta, intitolato "Scientology: Controllo Mentale". Mi espressi in questo modo sul guestbook [9] del sito di Alessia Guidi [10]:

04/30/00 01:20:01 PM

Ciao Alessia, ciao Fiore, ciao tutti.

Ringrazio Fiore per aver portato alla pubblica attenzione il sito http://www.freeweb.org/NewEntry/Scientology/ che mi risulta essere operativo da qualche mese.

Mi associo alle critiche che avete mosso, e per quel che ci riguarda *prendiamo fermamente le distanze* da qualsiasi operazione di questo tipo. E' importante sollevare critiche al comportamento della Chiesa di Scientology come organizzazione, e a quello di *alcuni* dei suoi seguaci. Ma che siano CRITICHE e non sensazionalismo. Che si faccia informazione e non scandalismo. La sezione delle "testimonianze personali" che Fiore criticava cosi' aspramente e giustamente e' stata rimossa, e non si puo' che esserne contenti. Un'altra sezione dedicata all'auditing - punto centrale della dottrina di Scientology, che era piena di errori e a mio avviso deviante nell'esposizione, e' stata altresi' rimossa.

Se disapprovo e critico fermamente certi comportamenti dell'organizzazione di Scientology, devo fare altrettanto quando rilevo gli stessi comportamenti in chi si dice critico della stessa. E sinceramente non vedo grosse differenze tra le generalizzazioni, infondatezze, pettegolezzi e illazioni che ho letto sul sito http://www.freeweb.org/NewEntry/Scientology/ , e quelle che leggo quasi quotidianamente sui siti o le riviste di Scientology. Leggendo le "testimonianze personali" riportate sul quel sito ho provato le stesse sensazioni che provo leggendo le "storie di successo" degli scientologisti. Inconsistenti, esagerate, non supportate da fatti. E come Fiore, da ex scientologo leggendo quelle cose ho provato un senso di disagio. Quella mi sembra una caricatura, una forzatura di cio' che Scientology e' in realta'. Non e' la linea che noi di 'Allarme Scientology' abbiamo scelto, e la disapproviamo.

Mi spiace che i curatori del sito in oggetto non abbiano ancora ritenuto opportuno dire pubblicamente la loro.

Martini - Allarme Scientology

Lo scambio di battute tra Fiore, Alessia e me è ancora visibile all'indirizzo segnalato. Come scrisse giustamente Fiore, il sito di r0b3rta sembrava più che altro un tentativo di «screditare gli ex scientologisti». L'impostazione era del tipo: "quello che uno scientologist pensa che un critico pensi". L'acuto Fiore ipotizzò che poteva trattarsi di «una nuova 'Operazione Paolo Galli'» [11].

Dalla mia presa di posizione dell'aprile 2000 è evidente che parlare di «collaborazione» tra Allarme Scientology e "Scientology: controllo mentale" è del tutto errato.

Il sito di r0b3rta, nonostante la partecipazione di «psicologi» e l'incredibile affluenza di «testimonianze», scomparve senza lasciare traccia nell'estate del 2000.

Per quanto riguarda gli altri «personaggi e interpreti» che Tell it All sostiene essere «in combutta con Martini», non li ho mai sentiti nominare.


Eri a conoscenza dell'inchiesta fiorentina di cui si parla su Tell it All?

Sono venuto a conoscenza di un'inchiesta condotta dalla procura di Firenze nel marzo 2001, quando La Repubblica pubblicò la notizia [12]. Va però sottolineato che, alla fine di aprile del 2000, comparve sul forum di discussione alt.religion.scientology un messaggio in cui si diceva che su un canale IRC era stata diffusa la notizia che la sede fiorentina di Scientology aveva ricevuto una visita della polizia. Commentai dicendo che non ne sapevo nulla, che su giornali, ANSA e sito del CESNUR non ne veniva data notizia, e chiedevo CHI di preciso l'avesse diffusa sul canale [13] (io non frequento né ho mai frequentato canali chat). La risposta che ebbi in privato fu che la notizia era stata diffusa da un tale Megaboy, che l'aveva avuta da «un'amica che gestiva un sito critico italiano».

A proposito dell'inchiesta fiorentina il sito Tell it All afferma che: «Questa informazione così precisa e che non "sa NESSUNO!", poteva essere fornita solo da un "addetto ai lavori"». Tra gli addetti ai lavori vanno sicuramente considerati gli scientologist fatti oggetto dell'irruzione e l'Ufficio degli Affari Speciali della Chiesa di Scientology, che si occupa di questioni legali, pubbliche relazioni e "maneggiamento" dei critici [14].

Per riassumere: perché questa misteriosa "r0b3rta" apre un sito-spazzatura su Scientology, cerca in ogni modo di tenersi in contatto con noi che continuiamo ad ignorarla, diffonde informazioni conosciute «solo agli "addetti ai lavori"» e perciò ben note agli scientologist poi, una volta apparso Tell it All, scompare improvvisamente dal web? A che gioco sta giocando? La storia ricorda molto da vicino gli avvenimenti del 1998, già citati in precedenza [8].


Esistono rapporti di collaborazione tra CICAP e Allarme Scientology?

No. Seguo e sostengo le attività del CICAP come migliaia di altri associati, ma niente di più. Il CICAP non si occupa di religioni, ma di controllo delle affermazioni sul paranormale. Scientology può rientrare nel suo campo di indagine unicamente per le affermazioni sul paranormale, e non per gli aspetti sociali che invece sono al centro delle critiche mosse sul mio sito.

Perché pensi che Tell it All cerchi ad ogni costo di mettere in cattiva luce il CICAP?

Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) è un'autorevole organizzazione scientifica ed educativa fondata nel 1989 dal giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela. Promuove un'indagine scientifica e critica nei confronti del paranormale. Ne sono membri onorari i premi Nobel Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia, e i suoi garanti scientifici sono Silvio Garattini, Margherita Hack, Tullio Regge, Giuliano Toraldo di Francia e Aldo Visalberghi. Umberto Eco è tra i sostenitori delle sue attività.

Il CICAP è particolarmente inviso ai sostenitori dell'esistenza di fenomeni "paranormali". Tra di essi, e tra i detrattori del suo operato, si possono sicuramente annoverare i seguaci di Hubbard, fermamente convinti di poter agire «in stato di esteriorizzazione permanente» (cioè fuori dal corpo) e di poter influenzare «materia, energia, spazio e tempo» con la sola forza del pensiero.

Silvio Garattini, uno dei garanti scientifici del CICAP, è stato pesantemente attaccato dalla rivista "Diritti dell'Uomo" della Chiesa di Scientology [15], e il numero 17, Vol. XI (autunno 2000) della stessa pubblica un attacco diretto al Comitato che, vi si legge, «scambia notizie e cerca collaborazione su strategie comuni [antireligiose] in Italia. Il sito Internet del CICAP promuove un libro fortemente "critico" su Padre Pio, intitolato "beato impostore".»

Secondo "Diritti dell'Uomo", Piero Angela è addirittura colpevole di aver «trattato il problema della "pericolosità delle sette" sul canale pubblico RAI [SuperQuark], promuovendo il libro del deprogrammatore Steve Hassan.» [16]

Piero Angela, comunque, ha fatto anche di più. Nel suo libro Viaggio nel Mondo del Paranormale ha dato ampio risalto alle indagini di Targ e Puthoff, due scienziati scientologist che avevano condotto ricerche sulla "visione a distanza" avallandone l'esistenza, e avevano accreditato come genuini i poteri "paranormali" di Uri Geller, di fatto lanciandolo nel mondo della notorietà. Nel suo libro Angela parla brevemente di Scientology e condanna senza appello l'ascientificità della condotta di Targ e Puthoff, che a suo dire erano troppo influenzati dalla propria «forte credenza filosofica (anzi quasi teologica) in questi fenomeni, e la sperimentazione doveva rappresentare, in pratica, un mezzo per dimostrare che la loro fede era fondata.» [17]

Il CICAP è il capitolo italiano del'americano CSICOP (Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal) che annovera tra i suoi fondatori personaggi del calibro di Isaac Asimov, Paul Kurtz, Carl Sagan, B. F. Skinner e James Randi.

Dai documenti che il FBI sequestrò alla fine degli anni '70 in un paio di sedi di Scientology USA, e che poi portarono al processo che condannò a pene detentive Mary Sue Hubbard - moglie del fondatore - e diversi scientologist americani di alto livello [18], emerse che gli stessi avevano messo a punto la "Operazione Humanist Humiliation", il cui scopo era annientare sia lo Csicop che la sua rivista ufficiale, The Skeptical Inquirer. Nel loro complesso i contenuti di Tell it All ricordano in modo stupefacente la "Operazione Humanist Humiliation" raccontato nel libro di James Randi. [19]


Che senso ha questa messinscena? A chi giova?

È evidente che Tell it All ha l'unico scopo di screditare e cercare di provocare guai innanzitutto a Martini e Allarme Scientology, e in seconda battuta di infangare il CICAP.

Si sarebbero potuti analizzare e confutare su basi oggettive i contenuti dei rispettivi siti, ma si è preferito cercare di colpire la "personalità" dei messaggeri, ciò che in inglese viene definito character assassination. E che Scientology chiama Dead Agenting.

Essendo ignota ai più la mia vera identità, chi ha messo a punto la "Operazione Tell it All" non poteva fare ricorso ad un sito personalizzato di discredito, come ad esempio quelli intesi a colpire i più noti critici di Scientology [20]. Ma evidentemente si doveva fare qualcosa. E si è costruito a tavolino un ipotetico "complotto" ai danni delle "sette", dove però si cita un gruppo soltanto: la Chiesa di Scientology.

A chiunque mi ha scritto a proposito di Tell it All ho chiesto in che modo ne fosse venuto a conoscenza. L'immancabile risposta è stata: «tramite un amico/parente scientologist che avevo pregato di consultare il tuo sito» oppure «ho trovato l'indirizzo su una rivista di Scientology».

Infatti il paginone centrale del Numero 17, Vol. XI (autunno 2000) della rivista "Diritti dell'Uomo" della Chiesa di Scientology (purtroppo non disponibile online), è stato dedicato interamente al "complotto" presentato da Tell it All, riportando per esteso l'interpellanza dell'On. Delfino, di cui parlerò in seguito.

Tell it All giova sostanzialmente a Scientology. I suoi membri, ragionando sulle informazioni che metto a disposizione, potrebbero iniziare a nutrire dubbi sulla propria affiliazione; è perciò utile avere a disposizione un sito apparentemente "super partes" in cui "si spiega tutto quanto". La filosofia di Scientology infatti insegna che, in presenza di dubbi, occorre «Informarsi onestamente delle effettive intenzioni ed attività di quel gruppo, progetto od organizzazione ignorando tutti i pregiudizi e le dicerie» [21] [Neretto aggiunto].

Ad una lettura disattenta e superficiale Tell it All potrebbe presentarsi come una fonte "onesta" e immune da "pregiudizi e dicerie" (in fondo chi parla si presenta come un "collaboratore pentito"), senza rendersi pienamente conto che tratta unicamente di presunte "intenzioni ed attività". Nessun accenno alla fondatezza o meno dei contenuti di Allarme Scientology.

Infine, ma sicuramente non meno importante, con un tempismo che strabilia considerando che tellitall.org fu registrato solamente il 5 maggio 2000, il 29 giugno dello stesso anno l'On. Teresio Delfino:

«chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:

sulla rete di Internet esiste un sito denominato TellItAll.Org, il cui indirizzo internet è: http://www.tellitall.org/ […] se i fatti su esposti siano a conoscenza del Governo; […] di quali fondi disponga questa "operazione" e se il Ministero abbia disposto pagamenti per i servigi resi dalle spie infiltrate che collaborano con il funzionario "AKA"; […] chi siano i gestori dei siti anonimi italiani [7] che […] risultano essere collusi con gli utenti degli indirizzi di posta elettronica elencati, e quali azioni giudiziarie si intendano promuovere nei loro confronti; quali concrete misure il Governo intenda attuare per tutelare seriamente la libertà religiosa nel nostro paese, per tutelare la minoranza religiosa della Chiesa di Scientology e per rimuovere da incarichi ministeriali l'autore delle manovre illegali, anticostituzionali e disonorevoli, che danneggiano seriamente la credibilità delle nostre istituzioni anche in campo internazionale.»[22]

Il 3 ottobre 2000 gli Onorevoli Nan e Pilo, nella loro Interrogazione a risposta scritta 4-31755, chiedono:

«Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro per i rapporti con il Parlamento. - Per sapere - premesso che:

è stata segnalata la presenza sulla rete Internet di un sito statunitense denominato "TellItAll.Org" visionabile all'indirizzo http://www.tellitall.org/ che si propone di dare voce alle denunce e alle protesta da parte dei cittadini su questioni di varia natura in tutto il mondo;

sul medesimo sito, nella sezione dedicata all'Italia viene denunciata con ampia documentazione una inquietante collusione tra privati cittadini, alcuni politici e anche un funzionario del Ministero dell'interno (nome in codice "AKA") ai danni di minoranze religiose e, principalmente, della chiesa della Scientologia […];se effettivamente sia in corso avanti la Procura della Repubblica di Cagliari, ad opera del sostituto procuratore "Pani", l'indagine mezionata in questo sito Internet, quale sia l'interesse del funzionario del Ministero dell'interno "Aka" in questo procedimento e a quale titolo abbia fornito informazioni su di esso al gestore del sito Internet "Allarme Scientology" [23]; […] di quali fondi disponga questa "operazione" e se in Ministero ha disposto pagamenti per i servigi resi dalle spie infiltrate che collaborano con il funzionario "Aka"; infine quali provvedimenti intenda assumere il Governo per far cessare queste attività […]» [22].

Alla luce di quanto sopra, è innegabile che la Chiesa di Scientology ha tratto beneficio dalla messinscena denominata "Tell it All - Le Prove".

 

Una relazione accademica di Massimo Introvigne, Direttore del CESNUR, ci informa che a seguito dei quesiti parlamentari degli Onorevoli Delfino, Nan e Pilo fu disposta un'inchiesta ufficiale da cui risultò che nessun funzionario del Ministero dell'Interno era implicato nelle attività illecite denunciate da Tell It All, e gli interpellanti furono rassicurati sul fatto che i siti web menzionati sarebbero stati monitorati e, nel caso, perseguiti [24].

A oltre due anni di distanza dall'apparizione di Tell It All e dei successivi sviluppi istituzionali, e nonostante si sia chiesto che il potere dello Stato calasse come una mannaia su di me - che ho commesso l'unico "crimine" di fornire informazioni sgradite alla Chiesa di Scientology - sono ancora qui a raccontarvi queste cose.

Martini


Note:

1. Si veda: www.tellitall.org/LeProve/03.html. L'errore viene ripetuto pressoché in ogni pagina.

2. Si veda: www.tellitall.org/LeProve/07.html.

3. Si veda: www.tellitall.org/LeProve/scenes.html

4. Si veda ad esempio qui: http://www.geektools.com/cgi-bin/proxy.cgi?query=TELLITALL.ORG e qui: http://www.checkdomain.com/cgi-bin/checkdomain.pl?domain=tellitall.org

5. Ricerca su Switchboard.com

  • per numero: «We were unable to find a match to the phone number you entered.»
  • per nome: « Sorry - We couldn't find the city "Fishers" in the state you specified.»

          Ricerca su infousa.com

  • per numero: «sorry the search did not turn up that phone number.»
  • per nome: «We're sorry, but we could not process your request because we couldn't find the city FISHERS, TN.»

    Negli USA risultano esistere tre località chiamate Fisher (senza la "s" finale): una in Arkansas, una in Illinois e una in Minnesota (cfr. Atlante Internazionale del Touring Club Italiano, a cura di M. Castiglioni e S. Toniolo, 1968).

    6. Ricerca del cognome "Mazzerino" su US SEARCH, risultato = 0.

    7. Allarme Scientology non è affatto anonimo. Fin dalla sua nascita, nel marzo 1998, si avvale di un regolare contratto con un provider italiano.

    8. Si veda Scientology sta indagando su di noi? - La strana storia del signor Davide M., del misterioso MIAS (Movimento Italiano Anti-Sette), delle loro bugie e dei legami con la chiesa di Scientology.

    9. Si veda qui, nella metà inferiore della pagina.

    10. Si veda: Alessia Homepage.

    11. Per approfondimenti si veda: Avviso sul "Centro Studi per la Libertà di Pensiero" diretto da Paolo Galli e Sedicente "Centro Studi".

    12. Si veda Firenze, marzo 2001: Scientology di nuovo indagata. Libera chiesa o setta? Inchiesta su Scientology - Otto persone indagate per associazione a delinquere e lesioni. Di Franca Selvatici. La Repubblica, cronaca di Firenze, 28 marzo 2001.

    13. Si veda lo scambio completo di battute occorse sul newsgroup, archiviato su Google.

    14. Si vedano ad esempio le ampie sezioni dedicate alle molestie ai critici, e contro Internet.

    15. Si veda qui: www.freedommag.org/italian/10/page06.htm

    16. Si tratta del volume "Mentalmente Liberi" di cui potete leggere alcuni estratti qui.

    17. Piero Angela, Viaggio nel Mondo del Paranormale, Bestseller Oscar Mondadori, pagg. 84 e seguenti.

    18. Si veda ad esempio Il lato oscuro di Scientology: 1975 - 1979: I vertici del Guardian Office di Scientology condannati per: associazione a delinquere, infiltrazione di enti governativi e privati, furto di documenti del governo, ostruzione alla giustizia. Mary Sue Hubbard, moglie di L. Ron Hubbard, condannata a 5 anni di carcere. Approfondita inchiesta del St. Petersburg Times, Premio Pulitzer 1980 quale migliore Reportage Nazionale.

    19. Tratto dal libro di James Randi, Flim-flam! Fandonie: sensitivi, unicorni e altre illusioni, Avverbi, Roma, 1999, pp. 282-3.

    «Alla fine del 1979, il giornalista di un quotidiano di Toronto ebbe modo di esaminare i dossier di Scientology, requisiti dal governo statunitense e resi accessibili a Washington […]. Il reporter si ritrovò tra le mani un fascicolo di documenti la cui intestazione (a metà strada tra fantascienza e fumettistica) recitava 'Guardian Office, ordine 1074'. Si trattava di un'informazione top secret, emanata in Inghilterra e indirizzata agli uffici 'Ww' (vale a dire Worldwide, del mondo intero) e denominata 'Programma: HUMANIST HUMILIATION'. Scopo del piano era 'annientare' sia lo Csicop che la sua rivista ufficiale, The Skeptical Inquirer.

    I destinatari di questo documento, alquanto sgrammaticato, venivano allertati al fine di 'tutelare la sicurezza interna in massimo grado'. L'idea di fondo era quella di alimentare il sospetto che dietro lo Csicop ci fosse la Cia, così che l'opinione pubblica credesse che i servizi segreti stessero monopolizzando e tenendo segreta la ricerca sul paranormale […].

    Altra finalità dell'Ordine 1074 era convincere i capi delle principali organizzazioni religiose che lo Csicop era pronto a colpire anche loro. A tale scopo il piano prevedeva la messa in circolazione di lettere contraffatte, stampate su carta intestata della Cia.» [enfasi aggiunta]

    Una lettura molto interessante sulle tattiche di "Propaganda Nera" che L. Ron Hubbard consiglia di utilizzare ai suoi seguaci, è costituita dalla Operazione Bunny Bust raccontata nel dettaglio dall' articolo del St. Petersburg Times.

    20. Si veda ad esempio: www.alarmgermany.org/tilman.htm, www.parishioners.org/extremists/index.html.

    21. "La Condizione di Dubbio", Introduzione all'Etica di Scientology, New Era Publications.

    22. Si vedano i testi completi dell'interpellanza e dell'interrogazione all'appendice N. 3.

    23. L'ex Onorevole Gianni Pilo avrebbe forse dovuto prestare più attenzione ai giornali della terra che lo aveva eletto nella passata legislatura. Le «informazioni sul procedimento» cagliaritano, infatti, erano arrivate al «gestore di Allarme Scientology» direttamente da La Nuova Sardegna del 26 marzo e 4 aprile 1999, e da Il Manifesto del 27 marzo 1999. Si veda qui. Entrambi i quotidiani sono (ed erano) consultabili online. Dell'indagine cagliaritana, inoltre, si occupò diffusamente la trasmissione Verissimo mandata in onda da Canale 5 il 16 giugno 1999.

    24. Si veda: Religious Minorities and Anti-Cult Opposition. The Italian Situation in Comparative Perspective.

     
     
     
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