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Scientology ci ha rovinati

La battaglia di una moglie contro la chiesa di Tom Cruise. «Mio marito era un imprenditore, ora siamo falliti e casa nostra andrà all'asta», dice Licia Lazzarini. Ed elenca i versamenti del coniuge all'organizzazione religiosa: almeno 300 mila euro.

Di Fiamma Tinelli, Oggi n. 13 del 14 marzo 2008, pag. 80

 

«C'è una cosa che voglio sia chiara: prima di entrare in Scientology mio marito non era così. Era l'uomo più buono, attento e generoso del mondo. Sempre pronto ad aiutare, a capire». Mentre prende la tazzina di caffè, la signora Licia ha la mano che trema, ma la luce negli occhi è quella di chi non si arrende. «Ho deciso di chiamarvi dopo aver visto la vostra inchiesta su Scientology [vedi numero 7 di Oggi. NdR]. Voglio raccontare questa storia perché spero che possa aiutare altri. Voglio raccontarla anche se mi fa male parlare così di mio marito, che ho amato moltissimo e amo ancora. Ma sono stata a guardare per 15 anni, e non posso più tacere».

Licia Lazzarini, 58 anni, sposata da 35, 4 figli, ha il viso segnato di chi ha sofferto molto: «A causa di Scientology non abbiamo più nulla», dice Licia. «L'azienda di mio marito è fallita, la casa in cui viviamo andrà all'asta il 30 maggio. Per quella chiesa mio marito ha bruciato un patrimonio, mi ha mentito, ha coinvolto i figli contro il mio parere. E ha distrutto la nostra serenità» dice Licia.

Il fascino delle promesse

Tutto ha inizio nel 1993, quando il marito di Licia, N.B., mette piede in una sede di Scientology. «Rimase subito affascinato dalle loro promesse. "Voglio approfondire", mi disse. "Mi serve per crescere, per stare meglio"». Di quei tempi, Licia conserva ancora il preventivo scritto a mano presentato a suo marito nella sede milanese della chiesa. «Corsi per la salvezza spirituale», recita l'intestazione. E sotto, il gran totale: 153 milioni e 782 mila lire. «Io di Scientology non sapevo nulla, ma non mi piaceva» continua Licia. «"È una chiesa, dovrebbe essere un luogo d'amore e di solidarietà, e ti fanno il preventivo come dal dentista?" dicevo a mio marito. Ma niente: lui andava sempre più spesso a Milano, di soldi non parlava. E di quanto spendesse io non avevo idea».

Socio d'argento

Quindici anni dopo, qualche conto Licia l'ha fatto: «Ho trovato le ricevute dei corsi: a Scientology sono finiti almeno 300 mila euro. Ma so bene che la cifra totale è molto più alta». Sul numero 115 del 2006 della rivista Impact, organo ufficiale della IAS (Associazione internazionale degli scientologi), N.B. è infatti citato come silver meritorious, benefattore d'argento, riconoscimento che spetta a chi, oltre al pagamento dei corsi, dona almeno 500 mila dollari. Appena uno scalino sotto John Travolta (benefattore d'oro con 1 milione di dollari) e tre sotto Tom Cruise (benefattore di diamante con 2,5 milioni).

E chi conosce Scientology sa che le donazioni alla IAS non sono che la punta dell'iceberg: poi ci sono le offerte alle varie sezioni dell'organizzazione, i purification rundown...

Possibile che di questa emorragia delle finanze di famiglia Licia non sapesse nulla? «È la verità: mio marito mi teneva all'oscuro di tutto. Ma guardi che i soldi non m'importavano: io volevo solo che la famiglia fosse unita e serena» scuote la testa Licia.

«Un giorno, però, mio marito ha voluto coinvolgere i nostri figli. Di nascosto, perché sapeva che io non ero d'accordo. Lì sono cominciate le liti, le visite dei membri di Scientology che mi minacciavano».

A scuola di "tecnica"

Ripetizioni ai ragazzi su engram e thetan, ripassi sulla storia dell'imperatore galattico Xenu, colui che secondo Scientology ha esiliato gli uomini sulla Terra 75 milioni di anni fa. Poi il gran passo: la piccola di casa viene mandata alla scuola L'aquilone di Milano, che utilizza i metodi del fondatore Ron Hubbard.

«Era una ragazzina sveglia, l'hanno fatta rimanere indietro su tutto: lì se non capisci una regola di Scientology ti fanno saltare le ore di matematica, italiano e storia finché non la sai». Il primogenito entra a pieno titolo a far parte dell'organizzazione: con lui, e con la nipotina di 4 anni, Licia ha dolorosamente perso ogni contatto. «Anche gli altri due maschi hanno fatto a lungo parte dello "staff", ma poi ne hanno preso le distanze», dice.

La fine dell'azienda

In azienda, complice la crisi del tessile, le cose cominciarono ad andare male: «Mio marito stava intere giornate nella chiesa di Milano, non seguiva il lavoro. Passava il tempo a studiare la sua vita precedente, quella di un calciatore del Torino morto nella strage di Superga. Senza nemmeno accorgersi che la tragedia accadde 5 mesi dopo che lui era nato...», racconta Licia.

Va a finire che la florida tessitura di famiglia, 4 grandi capannoni nelle valli della Bergamasca e 50 dipendenti, nel 2007 dichiara fallimento. «Da quel giorno, nessuno degli scientologi che bazzicava casa nostra a tutte le ore si è più fatto vedere» assicura Licia. Che dopo aver dedicato la vita a crescere i figli e a dare una mano in ditta, oggi non ha un lavoro, non ha una casa, non ha nulla da parte. Il marito, ora dipendente di un'azienda tessile, le gira parte del suo stipendio. Ma ora che Licia ha deciso di separarsi, non sa se riuscirà a mantenere se stessa e la figlia minore, di 17 anni.

«Perché non l'ho lasciato prima? Perché la nostra era una famiglia splendida, e per anni ho sperato che tornasse ad esserlo», dice Licia. «Ho capito di essermi sbagliata quando un mese fa mia figlia è stata ricoverata d'urgenza all'ospedale. Era il girono in cui è uscita la vostra inchiesta: invece di correre con me a trovarla, mio marito ha voluto restare a casa. E sa perché? Voleva scrivere una lettera per segnalare l'articolo a Scientology. Era più importante difendere la sua chiesa che stare accanto a nostra figlia che stava male».

Fiamma Tinelli


Replica all'articolo del marito della donna e della Chiesa di Scientology

 
 
 
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