In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
Disconnessione, abbandoni e suicidi: Scientology è persino peggio di quanto si pensi

La famiglia di Marie Bilheimer, una scientologist di seconda generazione e, come il fratello e l'ex marito, giovanissima funzionaria della Sea Org, è stata fatta lentamente a pezzi dalla costante presenza di Scientology. Una storia tristissima e recente che ancora una volta conferma le molte altre che abbiamo sentito.

Di © Tony Ortega per Underground Bunker, 9 dicembre 2016

© Traduzione di Simonetta Po, dicembre 2016

 

Marie Bilheimer

Abbiamo sentito per la prima volta Marie Bilheimer oltre un anno fa. Come succede a molti altri ex membri della Chiesa di Scientology, anche lei voleva comunicare con noi ma non era ancora pronta a rendere pubblica la sua esperienza. E' comprensibile. Quella di Marie è una delle storie più inquietanti che abbiamo mai sentito; le dicemmo che nel momento in cui avesse deciso di renderla pubblica, noi eravamo qui.

Un sacco di gente ci sta dicendo che grazie a Scientology and the Aftermath, la serie di trasmissioni per A&E, Leah Remini sta molto cambiando la comprensione pubblica di Scientology. Una delle persone che ce lo ha confermato è stata proprio Marie che, incoraggiata dal programma di Leah, ha deciso di farsi avanti. Rispondiamo semplicemente che deve tener duro.

La mattina di martedì 18 novembre 2004 Marie si alzò presto. Alloggiava in una stanza del Hollywood Inn e doveva andare a lavorare alla Sea Org.

I dipendenti della Sea Org di Scientology alloggiano in dormitori, condividono la camera da letto e il bagno con parecchi altri uomini o donne. Il solo modo per avere un po' di privacy è sposarsi. Per questo motivo i dipendenti della Sea Org tendono a sposarsi molto giovani. Quando nel 2000 Marie convolò a nozze aveva 16 anni, suo marito Aaron 17.

All'inizio si trovarono a condividere un appartamento con un'altra coppia sposata, poi si trasferirono in una stanza tutta loro al Hollywood Inn, l'edificio sul Hollywood Boulevard nato nel 1922 come Christie Hotel. Da decenni il palazzo ospita i dipendenti della Sea Org ed è stato ristrutturato più volte.

Nel 2004 parte del palazzo fu di nuovo sventrata e quel fatidico mattino Marie la evitò; scese le scale e andò alla fermata del pulmino che l'avrebbe portata al lavoro al Hollywood Guaranty Building (HGB), struttura chiave che ospita alcune delle figure più importanti di Scientology.

Nonostante avesse solo 21 anni, Marie aveva già salito parecchi gradini della complessa gerarchia che governa la Sea Org. Ad Aaron non era andata altrettanto bene; era stato retrocesso e per un po' avevano vissuto separati perché lavoravano in località diverse. La separazione aveva minato il loro rapporto ed erano già ricorsi alla consulenza matrimoniale Scientology.

In uno dei sempre più rari momenti di serenità, da poco Aaron era stato trasferito al Celebrity Centre di Hollywood. E quel mattino, risvegliandosi da sola nel grande letto matrimoniale, Marie pensò che il marito fosse stato trattenuto per tutta la notte sul nuovo posto di lavoro. Quindi scese le scale, oltrepassò la zona in ristrutturazione e salì sul pulmino.

Solo più tardi scoprì di essere passata davanti al marito, che si era impiccato nel cantiere del palazzo.

Il suicidio di Aaron Paulin – dipendente della Sea Org che si era tolto la vita in una struttura della Sea Org proprio nel cuore di Los Angeles – non raggiunse il Los Angeles Times o gli altri organi di informazione del posto. Marie ci racconta che Scientology molto si adoperò per tenerlo segreto, motivo per cui pochissimi ne sono a conoscenza. Per anni a venire Marie continuò a incontrare persone che le chiedevano come stesse Aaron.

Oggi Marie ha 33 anni, si è risposata e ha due figli: una bambina di due anni e mezzo e un maschietto di sette mesi. Non è più membro della Chiesa di Scientology. Ma la chiesa ha ancora una pesante influenza sulla sua vita, sui suoi rapporti familiari, su una serie di allarmanti episodi – non ultimo lo sconcertante suicidio del primo marito.

Aaron Poulin, a sinistra, e Alison Carroll.
Dietro c'è la sorella Marie

Sarah Symcox, 37 anni, sorella maggiore di Marie, ci racconta che loro madre June conobbe Scientology in Canada, da dove tutti provengono. June Kyle usciva con un certo Ron Tyrrell, e fu lui a farle conoscere gli scritti di L. Ron Hubbard. In seguito June sposò Kirby Carroll, che aveva conosciuto all'org di Edmonton, e i due cominciarono a fare figli. Alison era la maggiore, poi c'era il fratello Nicholas e Marie è la più piccola.

Sarah ci racconta che la famiglia si trasferì a Los Angeles quando lei aveva 9 anni. Intanto June e Kirby si erano intanto separati e L.A., potente polo di attrazione per tutti gli scientologist costantemente impegnati a procedere sul "Ponte della Libertà Totale", chiamava.

Una pubblicazione ufficiale Scientology ci dice che June Carroll diventò la "Clear" N. 7428 nell'estate del 1978, dopo la nascita di Alison ma prima di quella di Sarah, nel 1979. Il che suggerisce che già da diversi anni June fosse pesantemente coinvolta in Scientology. Avendo raggiunto Clear, non le restavano che due località dove un membro devoto della chiesa poteva accedere ai livelli superiori di illuminazione; uno dei due era in California.

«Mamma ci caricò in macchina e guidò dal Canada fino a Los Angeles, dove trascorreva tutto il suo tempo sui corsi. In periodi diversi aprì anche delle scuole Scientology con vari amici», racconta Sarah.

Una delle amiche con cui June Carroll aprì una scuola era Divona Tyrrell, sorella dell'uomo che June aveva frequentato in Canada e che l'aveva portata in Scientology. Anche Divona era adesso a Los Angeles e aveva sposato un certo Michael Lewis. I due avevano un figlio, Johnny, che era amico di Nicholas, il figlio di June. Divona Lewis e June Carroll chiamarono scherzosamente "Lewis-Carroll" la loro scuola Scientology. Fu soltanto una delle molte che i figli di June frequentarono e che in seguito aiutarono a mandare avanti.

Anni più tardi Johnny Lewis, il figlio di Michael e Divona, morì in un inquietante episodio di follia omicida durante il quale prima smembrò il gatto della sua padrona di casa, poi uccise la donna e alla fine cadde di testa dal tetto della casa. La sua morte lasciò scioccati i fan che lo avevano seguito nella serie TV di grande successo della FX, Sons of Anarchy. I ragazzi Carrroll conoscevano Johnny da molto prima che diventasse una star della televisione.

A Los Angeles June si risposò con un certo Mike Rees, a sua volta scientologist di vecchia data. E nel 1992, quando aprì un'altra scuola Scientology a casa sua nel sobborgo di Silver Lake, June combinò i cognomi di famiglia e la chiamò "Carroll-Rees Academy and Arts".

Come le sorelle Alison e Marie, e il fratello Nicholas, anche Sarah crebbe in Scientology e ancora adolescente già aiutava la madre nella gestione della scuola Scientology. A 15 anni fu reclutata nella Sea Organization, l'élite del movimento.

I membri della Sea Org firmano un contratto da un miliardo di anni e lavorano 112 ore alla settimana per pochi centesimi l'ora. Molto spesso vengono reclutati tra i bambini degli scientologist. Sarah iniziò la sua carriera nel Estate Project Force (EPF – Prodotto Zero), una specie di campo di addestramento Sea Org che dura un mesetto; pensò che le sue condizioni fossero brutali, si subivano continue pressioni a scalare i ranghi, o rischiare di essere retrocessi. Sarah dovette rifare l'EPF una seconda volta.

«Il giorno del mio 16esimo compleanno ero sul secondo EPF. Lavoravo alla Base PAC (Pacific Area Command, il complesso su Fountain Avenue noto anche come "Big Blue" che occupa ciò che un tempo era l'ospedale Cedars of Lebanon, e che fu acquistato da Scientology nel 1977) in panetteria, c'erano almeno 40 gradi. Sudavo come una fontana e spazzavo, e pensai che non era il modo migliore di trascorrere il mio compleanno. Dopodiché non durai a lungo in Sea Org.»

Quando se ne andò, Sarah si vide consegnare un "conto freeloader" di 7500 dollari che decise di pagare, ma la sua carriera Scientology era sostanzialmente terminata. Finì per sposare un non-scientologist e scegliersi degli amici estranei alla chiesa. Con Scientology aveva chiuso.

La breve esperienza di Sarah non impedì alla sorella Marie e al fratello Nicholas di firmare a loro volta il contratto con la Sea Org (Alison non era interessata). Marie vi entrò a 15 anni, Nicholas a 16. Durante l'EPF Marie conobbe un ragazzo di pochi mesi più grande di lei, destinato alla Sea Org fin dalla nascita.

I genitori di Aaron Poulin ne erano membri e lui era cresciuto in una struttura chiamata "Cadet Org". Sembrava molto più avanti di lei, ricorda Marie.

«Prima della Sea Org ero una scientologist solo di nome, ma non è che ci capissi molto. Lo diventai veramente solo sull'EPF. Ero una novellina», ci dice, «mentre Aaron c'era dentro da una vita e fu lui a spiegarmi molte cose.»

Aaron era lì per diventare un duro di seconda generazione. Aveva studiato da auditor e fu assegnato alla "Crackerjack Unit" [Unità dei Fuoriclasse]. «Metteva la gente al meter per le azioni di etica», ci spiega Marie. Vale a dire che, per mantenerle in riga, Aaron interrogava le persone utilizzando l'E-meter, quella specie di macchina della verità Scientology.

Una delle immagini più stucchevoli del panorama segreto e interno di Scientology è quella dei giovani dirigenti, alcuni appena adolescenti, che terrorizzano i più anziani per tenerli "in etica" – l'eufemismo di L. Ron Hubbard per "controllo".

Sebbene il lavoro di Aaron fosse far rispettare la disciplina, fu il suo sorriso raggiante a incantare Marie. «Faceva sempre lo scemo e adorava ballare», ci dice.

Per sposarsi, Marie dovette ottenere il permesso della madre perché aveva solo 16 anni e mezzo.

«Il 16 luglio 2000 volammo a Las Vegas, ci sposammo e riprendemmo un aereo per Los Angeles, tutto in giornata», ricorda Marie.

In giornata?

«Sì, se non ricordo male, quel giorno andammo anche al lavoro.»

Del resto era la Sea Org. In seguito fecero una festa nuziale all'Elysian Park, vicino al Dodger Stadium.

«Organizzai tutti i fiori e feci i cupcakes», aggiunge Sarah, la sorella di Marie. «All'ultimo momento Aaron disse di volere una festa di addio al celibato. Allora prendemmo una stanza d'albergo per lui e per qualche suo amico. Sono convinta che se ne stettero tutto il tempo in poltrona a guardare la TV», dice Sarah ridendo. «Aaron sorrideva sempre. Gli piaceva vestire elegante, ci teneva molto al suo aspetto.

«Quelli della Sea Org andavano e venivano dalla festa perché dovevano tornare al lavoro. Nessuno ebbe il permesso di assentarsi dal lavoro, nemmeno Marie che era così impegnata da non poter nemmeno andare a fare le prove dell'abito, dovettero indovinare la sua taglia.» Sara ricorda di aver provato a spiegare alla sarta che cos'era la Sea Org e perché la sposa non poteva andare a fare le prove. «Alla fine il vestito risultò troppo largo, ci nuotava dentro.»

Dopo il matrimonio Marie e Aaron si trasferirono in una stanza della Base PAC e poi all'Hollywood Inn. Presto però Marie venne promossa a una unità speciale, la Commodore Messengers Organitazion International Extension Unit (CMO IXU) e fu mandata per nove mesi alla "Flag Land Base" Scientology di Clearwater, Florida. La permanenza a Flag provocò tensione nel matrimonio. Marie era venuta a sapere che Aaron – che aveva appena 20 anni – di sera frequentava un centro commerciale di Hollywood. Quando tornò da Flag lo affrontò sulle cose che aveva sentito dire. Lui ammise di essere uscito con altre ragazze. Quindi decisero di fare la consulenza matrimoniale Scientology.

Abbiamo già descritto questa consulenza matrimoniale targata Scientology: un auditor è seduto di fronte alla coppia e fa ripetutamente ai coniugi, per infinite volte, le stesse due domande. Prima a uno poi all'altro. Con in mano le lattine dell'E-meter Marie si sentì chiedere innumerevoli volte: «Che cosa hai fatto ad Aaron?» e «Che cosa non hai rivelato ad Aaron?» Poi venne il turno di lui.

«Per certi versi fu divertente e decidemmo di restare sposati», racconta Marie.

Ad aumentare lo stress, però, c'era il fatto che mentre la carriera di Marie decollava, Aaron continuava a cacciarsi nei guai e a essere retrocesso. Le abbiamo chiesto come mai lei andasse bene mentre il marito arrancava. «Io stavo in riga e tenevo sempre alte le mie statistiche, soprattutto per paura», ci ha risposto. «Aaron era una persona quasi sempre felice, ma faticava a seguire gli ordini. Era molto giovane.»

Marie ricorda uno strano incidente che forse fu più significativo di quanto avesse ritenuto sulle prime. «Mio marito mi disse che sarebbe potuta arrivare una telefonata dalla polizia per informarmi che avevano arrestato Aaron Paulin a San Francisco per resistenza a pubblico ufficiale. Mi disse di dire che avevano preso il tizio sbagliato. Ma non ho mai approfondito la questione.»

In ottobre 2004 le cose erano tornate difficili. «Mi informò che voleva divorziare. Una sera di fine ottobre arrivò a casa molto tardi e mi disse di essere stato fermato. C'era molta nebbia e si era addormentato in macchina. Gli avevano fatto la multa, doveva presentarsi in tribunale ed era preoccupato. A quel punto non eravamo più tanto sicuri di voler restare assieme.»

La sera del 17 novembre, all'approssimarsi della data dell'udienza, Aaron fece un salto a casa e le disse che doveva tornare subito al lavoro al Celebrity Centre. «Era un lavoro all-hands [tutto l'equipaggio] sui folder. Era tornato a casa solo per cambiarsi. Mentre usciva mi disse: "oggi mi sono reso conto che ti amo e che erano solo i miei 'fuori-etica'". E' stata l'ultima volta che l'ho visto.»

Il mattino successivo 18 novembre Marie si alzò presto, oltrepassò i lavori in corso al secondo piano e andò in ufficio al Hollywood Guaranty Building. «Verso le 10 mi telefonò Kirsten di OSA Int e mi disse che doveva parlarmi», ricorda Marie. Kirsten Caetano è una dirigente del tristemente noto Ufficio degli Affari Speciali di Scientology, che opera in parte come agenzia di pubbliche relazioni e in parte come polizia segreta. «All'Hollywood Inn c'erano delle ambulanze. Venni a sapere che al mattino gli ero letteralmente passata davanti.»

Chiediamo a Marie se Aaron avesse lasciato un biglietto. «Sì. Non me lo mostrarono, ma mi dissero che c'era scritto "dite a mia moglie che mi dispiace, la amo e ieri sera dicevo sul serio".»

Marie ricorda quanto strana fu la gestione dell'evento nel bizzarro mondo della Sea Org di Scientology. «Sua madre era lì. Lavorava al Flag Bureaux del Flag Liaison Office dell'HGB. Ci passammo accanto quasi senza vederci, entrambe in lacrime. Fu così strano.»

Marie pensò alla pressione che Aaron stava vivendo – nella Sea Org erano tutti sotto una pressione folle. Ma Aaron sbagliava spesso e non aveva nessuno a cui rivolgersi. «Suo padre era ormai fuori dalla Sea Org. L'ho incontrato una volta sola, al nostro matrimonio. Aaron non mi aveva mai detto di voler lasciare la Sea Org, né di avere pensieri suicidi. L'unica cosa a cui posso pensare è che non riusciva a stare al passo, si cacciava nei guai e non aveva nessuno a cui rivolgersi.»

Intanto la Sea Org era concentrata su una sola cosa: mantenere segreta la sua morte.

«Ci convocarono all'HGB come famiglia», ricorda Sarah. «Ci chiesero di non dire niente a nessuno. Se qualcuno avesse chiesto di Aaron dovevamo dire che era in viaggio.»

Fu organizzato un servizio funebre a casa di June. Nemmeno gli amici più cari di Aaron dovevano sapere.

Marie ci dice che la Sea Org diffuse la chiacchiera che Aaron aveva "fatto blow" – gergo Scientology per intendere un'assenza ingiustificata – ed era stato dichiarato "persona soppressiva", la versione Scientology della scomunica.

Evidentemente quella copertura funzionò bene. Mike Rinder è l'ex portavoce di Scientology e gli abbiamo chiesto che cosa sapesse della morte di Aaron. Ci ha risposto che trascorse quasi tutto il 2004 rinchiuso nel "Buco", la bizzarra prigione escogitata da David Miscavige per i suoi alti dirigenti. Nonostante in quel periodo fosse in isolamento, si è detto molto colpito di sentire che quell'anno un dipendente della Sea Org si era ucciso all'Hollywood Inn e nemmeno lui ne aveva sentito parlare (In Rete abbiamo trovato solo un riferimento alla morte di Aaron, su un sito che raccoglie i molti casi di suicidio in Scientology. Ma il suo viene collocato al "Holiday Inn" nel 2003).

A distanza di 12 anni, Marie si chiede ancora che cosa possa aver spinto Aaron a impiccarsi. Ci ha citato di nuovo il modo strano in cui si era comportato il marito in riferimento alla multa presa poco prima di morire. Le aveva detto di doversi presentare in tribunale, cosa che sembrava preoccuparlo molto. Marie ci ha raccontato che nello svuotare l'appartamento aveva trovato la multa.

«Non ho mai approfondito la questione, ma si parlava di prostituzione», ci racconta quasi scusandosi, aggiungendo che non aveva mai veramente compreso di che cosa Aaron fosse accusato. Purtroppo non ha conservato il verbale.

Siamo riusciti a scoprire quali fossero le accuse contro Aaron Poulin e le abbiamo riferite a Marie: il ragazzo era imputato di schiamazzi, molestie e di aver bighellonato con l'intento di prostituirsi. E' un'imputazione comune per chi si sospetta stia ciondolando in un posto particolare in cerca di clienti.

Dopo aver digerito l'informazione, Marie ci ha spedito una e-mail.

«E' difficile tornare in quello spazio mentale perché ho cercato di dimenticare», ci ha scritto. «Non so se si trattava di eventi regolari o di una cosa isolata, quella che fai una sola volta ma vieni colto in fallo. Non so nemmeno che cosa stesse davvero facendo… Non so quali fossero le sue lotte interiori. E' possibile che fosse gay ma non riuscisse ad esprimerlo, o che fosse confuso e non sapesse realmente che cosa provava», ci ha scritto Marie. «Vorrei che me ne avesse parlato. E se lo avesse fatto, vorrei essere stata in grado di aiutarlo.»

__________

Marie e il fratello con il CMO IXU e Flag
Landlord's Office, Los Angeles 2003

«Feci i Trs e gli Oggettivi proprio all'inizio di Scientology e le cose non andarono troppo bene e per questo dovetti anche fare dell'auditing di revisione. Durante quell'auditing ammisi che mi vestivo da donna. La cosa fu trattata come un "withhold" – un qualcosa per cui avrei dovuto provare vergogna e che Scientology poteva curare. Quando entrai in Sea Org ci pensavo ancora e non lo nascondevo. Era ancora un problema quando stavo per terminare l'EPF al Celebrity Centre, e per questo mi sottoposero a una "verifica di sicurezza" [un interrogatorio].»

Nichola Kyle-Carroll, nata Nicholas, all'epoca viveva ancora come un uomo. La mandarono a lavorare come "rappresentante di Flag" [Flag Rep] all'org di Pasadena. Il suo compito era convincere gli scientologist locali a comprare i costosi corsi Scientology di livello superiore, quelli che si fanno alla Flag Land Base di Clearwater, Florida.

Nella Sea Org, Nicholas si sposò due volte [era ancora un uomo - NdT] ma in entrambi i casi sua moglie fu mandata a lavorare in una città diversa e la coppia non visse mai insieme. Il primo matrimonio durò appena sei mesi.

«In quel periodo ero depressa. A un certo punto scrissi persino a David Miscavige dicendogli chi ero stata in una vita precedente, cercavo un qualche tipo di aiuto. Più o meno nel periodo in cui Aaron si tolse la vita mi dissero che dovevo lasciare la Sea Org per cui non avevo mai qualificato in primo luogo, non sarei nemmeno dovuta essere lì perché ero transessuale, avevo "evidenti e colossali outpoint" [cose che non vanno bene], ero "bassa di tono" e a volte avevo comunicato delle ideazioni suicide», ci racconta Nichola. «Allora mi tolsero il lavoro. Avevo alcune persone sotto di me, ma non potevo dirgli niente. Feci verifiche di sicurezza per un mese intero. Dovevo "tirar fuori" tutti i "crimini" che avevo commesso. Fu davvero dura.»

«Nichola aveva detto di essere transessuale e di avere pensieri suicidi, perciò la volevano fuori dai piedi», conferma Sarah. «Se ne sbarazzarono senza dirci che stava male. Con noi Nick non si era ancora identificata come donna. Fu una cosa davvero dura e in seguito ebbe un episodio psicotico. Scientology dice di essere talmente grande da salvare il pianeta. Ma ha buttato fuori questa persona senza nemmeno dire alla sua famiglia che pensava al suicidio. E per me questo è inquietante.»

Intanto Marie stava cercando di rimettersi in sesto dopo il suicidio di suo marito. «Lo sapevano pochissime persone. Stavo lì alla mia scrivania e piangevo tutto il tempo. A un certo punto con Kirsten [Caetano] decidemmo che la soluzione migliore era lasciare il lavoro. Mi dissero che potevo andare dove volevo. Ma tutta la mia famiglia era a Los Angeles e non volevo andare da nessun'altra parte.»

I colleghi della Sea Org erano all'oscuro del suicidio di Aaron e la trattavano come tutti gli altri. «Mi trattavano di merda. Mi rimandarono al dormitorio comune e più d'uno mi fece rapporto per aver lasciato il lavoro.»

Alla riunione del personale che si teneva tutti i sabati veniva fatta ascoltare una conferenza registrata di L. Ron Hubbard. «Aaron era morto da soli tre giorni e ci fecero ascoltare quella sul matrimonio. La persona che aveva scelto quella conferenza conosceva la mia situazione. Fu davvero inopportuno e strano. Ero seduta in prima fila. Mi alzai e uscii davanti alle 800 persone della Base.»

Marie decise di lasciare la Sea Org. Dopo una verifica di "sicurezza", fece la procedura standard di uscita. Erano i primi del 2005 e aveva 21 anni.

«Andai a vivere con i miei genitori e trovai lavoro in un'azienda WISE», racconta. WISE sta per World Institute of Scientology Enterprises, un network di imprese che operano come gruppi di facciata di Scientology. La Sea Org le presentò un "conto freeloader" di 160.000 dollari, che Marie non pagò.

Due anni dopo, nel 2007, Marie incontrò Scott Bilheimer, anche lui scientologist di seconda generazione. Dopo essersi messi assieme Marie cominciò ad allontanarsi progressivamente da Scientology. Nel 2012 si considerava già totalmente uscita grazie alla lettura del materiale "entheta" – critico – sull'organizzazione trovato in Internet.

Nel 2010 Nichola ebbe un crollo emotivo, una fuga dalla realtà – come ce l'ha descritta – e sfondò involontariamente una vetrina. Un momento stava pensando a Scientology e alla sua famiglia, il momento dopo era su un'ambulanza con una grave emorragia provocata dai tagli profondi delle schegge di vetro.

«In quel periodo mia sorella maggiore Alison mi aiutò molto. Capii che non potevo più ignorare ciò che provavo. Parlai con un terapeuta e cominciai a prendere ormoni per il cambio di sesso. I miei genitori non ne furono entusiasti», ci dice oggi.

Mentre Nichola guariva dalle ferite dell'incidente e cominciava il percorso per diventare donna, Alison tornò a vivere con i genitori. «Le cose le andavano veramente male. Faceva l'insegnante ed era stata licenziata perché era arrivata al lavoro con l'alito che sapeva di alcol», ci dice Nichola.

«Da anni sapevamo dei suoi problemi con l'alcol, ma fino a quel momento era riuscita a tenersi il lavoro e a gestire i suoi rapporti», ci racconta Sarah. «Poi fu licenziata un paio di volte perché beveva, il che accelerò la spirale discendente. Per un po' abitò con me, cercai di farla andare da un terapeuta, ma lei non voleva. Credo però che il suo problema non fosse tanto l'alcol, ma la depressione. Viveva un po' qui e un po' là, si spostava di continuo tra gli amici e i parenti.»

La situazione di Alison continuò a peggiorare. Tre anni fa di questi giorni il marito di Sarah decise che bisognava fare qualcosa. «Mio marito non è uno scientologist. Ci è stato sempre di grande aiuto e cercò di portarla all'ospedale. "Hai bisogno di aiuto", le diceva.» Ma Alison continuava a rifiutare.

«Ormai non si alzava più dal letto», ricorda Nichola. Viveva in una stanza al primo piano della casa della madre June che, a pianterreno, gestiva una scuola Scientology.

June aveva trasformato casa sua nella Carroll-Rees Academy and Arts nel 1992 e mentre al piano di sopra la figlia continuava a peggiorare, a pianterreno lei continuava a fare lezione. Dopo 22 anni, in settembre 2014 decise di cessare l'attività, anche se continuava a seguire diligentemente i suoi corsi Scientology. Il 20 settembre 2014 postò su Facebook una sua foto con l'ultimo diploma conseguito.

June Rees

Il diploma che June esibisce in questa fotografia certifica che ha appena terminato lo Student Hat e padroneggia la "tecnologia di studio" di L. Ron Hubbard. Di solito lo Student Hat è uno dei primi corsi che si fanno in Scientology, ma sotto la direzione di David Miscavige gli scientologist veterani vengono spinti a rifare i corsi per principianti come questo. Per un'educatrice veterana come June, mostrare questo diploma appena ottenuto è un po' come se un dottore di ricerca esibisse il diploma elementare appena ottenuto. Tanto per dire quanto la dirigenza Miscavige abbia sovvertito Scientology.

Tre giorni dopo aver postato questa fotografia, June fece una scoperta tragica: Alison si era impiccata proprio a casa sua.

Il marito di June era alla sede di Scientology. «Mike era in session ad AOLA», ci dice Marie riferendosi alla Advanced Organization of Los Angeles, sede avanzata dove gli scientologist pagano forti somme per l'auditing dei livelli OT. «Io e Scott ci precipitammo subito là, ma ci dissero che non potevamo disturbarlo. La polizia voleva parlargli e mia madre aveva bisogno di lui, ma alla signora del Hubbard Guidance Center non importava nulla, oppure pensò che non fosse importante.»

Oltre alla polizia, la famiglia doveva affrontare anche un altro problema serio. Alison si era uccisa il martedì di quella che doveva essere l'ultima settimana di apertura della scuola di sua madre.

Prima di chiudere definitivamente, June decise di portare a termine quell'ultima settimana poi lei e il marito Mike lasciarono quella casa.

«Cercammo di convincerla a chiudere subito, ma non ci ascoltò», ricorda Marie.

«Mamma tenne aperto tutti i giorni, non chiuse nemmeno dopo aver trovato la figlia impiccata al piano superiore. Non riuscimmo a convincerla, la situazione era surreale», ci dice Marie. «Non raccontò l'accaduto nemmeno ai suoi amici più cari. Era totalmente devastata, ma mise su la faccia di circostanza.»

Abbiamo chiesto a Sarah se ritenesse che il coinvolgimento della famiglia in Scientology avesse avuto qualche ruolo nell'alcolismo della sorella Alison, e poi nel suo suicidio.

«Alison aveva smesso di fare Scientology a 8 anni. Poi aveva lavorato per delle scuole Scientology perciò per motivi di lavoro dovette fare lo Student Hat e il Rundown di Purificazione », ci dice Sarah riferendosi al programma di sauna e vitamine a cui devono sottoporsi tutti gli scientologist.

«La sua rete di sostegno però era costituita solo da scientologist – i genitori cercavano di risolvere il suo alcolismo con le vitamine e i testi di L. Ron Hubbard – e forse questa situazione ebbe il suo peso. Se la famiglia e tutti quelli che aveva intorno non fossero stati degli scientologist, forse sarebbe stata più aperta a farsi curare da professionisti di salute mentale. Aveva solo 37 anni.»

Marie e Nichola, 2003 circa

Nella puntata di questa settimana di Scientology and the Aftermath, Leah Remini ha cercato di spiegare a chi non conosce il movimento perché distruggere una famiglia Scientology può essere così facile. In parte dipende dalle curiose idee di L. Ron Hubbard sulla vera, antica natura dell'essere umano, in parte dalla forte dedizione richiesta agli scientologist, come hanno sottolineato Leah e Mike Rinder:

Leah Remini: La credenza centrale di Scientology è che siamo degli esseri spirituali. Che abbiamo vissuto molte vite e ne vivremo altrettante. Perciò nostra madre non è realmente nostra madre – voglio dire, è nostra mamma in questa vita, ma avremo molte altre mamme. Per questo viene dato pochissimo valore ai rapporti interpersonali tra i membri della stessa famiglia. Lo stesso succede per il rapporto tra coniugi.

Mike Rinder: Scientology insegna che stai facendo qualcosa di più importante, ed è così importante e vitale che niente e nessuno ti può distrarre.

E' questo tipo di convinzione che permette a Scientology di convincere dei genitori ad abbandonare i figli e viceversa.

Quando nel 2014 Alison Carroll si tolse la vita, il resto della famiglia non aveva mantenuto rapporti molto stretti. Dopo l'esperienza in Sea Org, Nichola aveva cercato di rifarsi una vita. Era brava nel computer design in 3D, ma aveva avuto problemi sul posto di lavoro a Huntington Beach per il suo cambio di sesso. Per un po' aveva vissuto a San Francisco con Sarah, per raggranellare qualche soldo consegnava cibo a domicilio. «Fu un periodo davvero duro. Per alcune settimane dormii addirittura nell'auto di mia sorella Alison.»

Poi Nichola ha trovato casa con alcuni amici a Oakland e all'inizio di quest'anno ha iniziato un lavoro che le dà molte soddisfazioni, cosa che le permette di affrontare la disconnessione della madre.

«C'è voluto un po'», dice. Da alcuni anni Nichola è una utente attiva dei forum WhyWeProtest e Ex-Scientology Kids, dove usa uno pseudonimo. Qualche anno fa postò una lettera per la sua famiglia sulla sua esperienza di trans. «Avevo lasciato qualche dettaglio personale, così la chiesa ha scoperto chi ero.»

L'Ufficio degli Affari Speciali di Scientology contattò June. «Le dissero che per lei continuare i servizi sarebbe stato un problema. Lei me ne parlò. Le spiegai che credevo di poter esprimere la mia opinione sulla chiesa. Non era sbagliato avere dei problemi con una chiesa che mi aveva trattata piuttosto male. Andammo avanti così per un paio di anni. Le permisero di fare il corso PTS/SP, ma non i livelli OT.» In altre parole, June fu autorizzata a finire un ulteriore corso di livello inferiore, ma non di avanzare sulle cose davvero importanti, cioè accedere ai livelli più alti e costosi; finché la figlia continuava a postare cose negative su Scientology, June non avrebbe potuto farlo.

L'altro incidente che fece precipitare le cose accadde lo scorso anno su Facebook. Nora Crest, una collaboratrice di Underground Bunker che ha scritto cose brillanti in merito alle sue esperienze Scientology a proposito di orientamento sessuale, scrisse sulla sua pagina Facebook una cosa che a Nichola piacque molto. «Del tutto sovrappensiero misi un "mi piace", poi visto da una mia amica di infanzia che scrisse subito a tutti i miei amici scientologist di Facebook per informarli che stavo diffondendo della propaganda anti-Scientology. E fece anche un rapporto alla chiesa, i cui funzionari mi dissero che dovevo togliere l'amicizia a Nora e "maneggiare" le cose che avevo postato. Risposi che non l'avrei fatto. Non volevo più subire prepotenze. Immagino che fu allora che mi "dichiararono", ma non ho mai visto il documento.»

In agosto dell'anno scorso Nichola andò a Los Angeles a trovare la madre, che le aveva detto di voler dare in beneficenza le cose di Alison. «E proprio mentre ero lì con le cose di mia sorella, mi dissero che non mi avrebbero più parlato. Proprio quel giorno. Ero lì con le cose di mia sorella e mia madre mi disse che ero stata dichiarata "soppressiva" e che lei e suo marito disconnettevano da me.»

Marie e Sarah si rifiutarono di disconnettere dalla sorella Nichola. «Mia madre ricevette pressioni per tagliar fuori pure Marie», ci dice Sarah (anche Marie aveva avuto problemi con la chiesa per piccole questioni come un post Facebook).

Alla fine June interruppe i contatti anche con le figlie Marie e Sarah. «Mamma ha disconnesso ufficialmente da me quando ero incinta di sei mesi», ci racconta Sarah. «Ci tagliò fuori quando stavamo per darle un nipote. Ho sempre sostenuto mia madre, comprendo che per lei Scientology è importante per la sua identità su questo pianeta. Quando Alison morì, la incoraggiai addirittura a farsi aiutare dalle persone dell'org. Perciò disconnettere da me che non avevo detto nulla di negativo su Scientology fu davvero strano. Non credo di essere stata dichiarata. Mia madre ha disconnesso da me solo perché mia sorella è stata dichiarata e io sono stata dalla sua parte.

«Le dissi che dopo aver perso una sorella non volevo perdere anche mia madre, volevo farle tenere in braccio mio figlio, ma ci ha girato le spalle. Ha disconnesso da noi perché pensano che mettiamo Scientology in cattiva luce. Ma è lei che la sta facendo sembrare di gran lunga peggiore.»

Il settembre scorso Marie ha scoperto che lei e il marito erano stati dichiarati "persone soppressive". «I miei conoscenti hanno cominciato ad abbandonare la nave. Un sacco di parenti e amici hanno interrotto i contatti con noi.»

Poi il mese scorso c'è stata una specie di resa dei conti. Tutto il clan familiare e centinaia di amici sono stati invitati a Edmonton per la festa dei 90 anni di Kay, la madre di June. «Mentre prenotavamo i biglietti e prendevamo accordi con le zie e gli zii, ci sentimmo chiedere: "Come dobbiamo comportarci?" Non sapevamo che dire», racconta Nichola. Il giorno della partenza era previsto un solo volo da Los Angeles a Edmonton, «e nell'avvicinarci al banco del check-in vedemmo i nostri genitori.»

Sarah aveva con sé il figlioletto di tre mesi, Marie la figlia di sei anni e il bambino di sei mesi. «Le mie sorelle erano lì con i loro bambini e i miei genitori non hanno rivolto loro la parola. Siamo saliti sullo stesso aereo, ma non hanno parlato con noi», prosegue Nichola.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

«Mia madre ci ha semplicemente ignorate, noi e il mio bambino che non aveva mai visto. E' davvero strano», aggiunge Sarah.

La festa di Edmonton per la nonna Kay, che era stata una insegnante molto nota in zona, si è tenuta in una grande sala da ballo con la partecipazione di centinaia di persone. «Mamma era sulla pista da ballo contemporaneamente a Marie e la sua bambina, ma le ha ignorate. Non ha detto una sola parola», commenta Nichola.

«Restare incinta non è stato facile, ci ho messo tre anni. E mia madre ha disconnesso da me proprio mentre ero incinta, meno di un anno dopo la morte di nostra sorella. Non avevo mai avuto tanto bisogno di lei come in quel momento, ma lei non è riuscita a mettere da parte Scientology. Per lei progredire sul Ponte è più importante di noi», dice Sarah. «Le ho scritto e le ho chiesto come pensa di poter raggiungere la libertà spirituale e devastare contemporaneamente tutta la sua famiglia.»

Sarah non ha avuto risposta. June Rees non ha risposto nemmeno alle nostre telefonate. Vi aggiorneremo nel caso lo faccia.

Da sinistra:
Nichola (disconnessa), Alison (suicida), Aaron (suicida), Marie (disconnessa), e Sarah (disconnessa)
 
 
 
INDICE
 
 
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it