In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
Cronaca di una distruzione: Uno sguardo ai diari segreti di Scientology

Konrad Aigner - come Scientology distrugge la gente

Di Michaela Haas, Sueddeutsche Zeitung Magazin, 21 agosto 1998.

© Traduzione in italiano e note a cura di Alessia Guidi. Un ringraziamento a Joe Cisar che ha messo a disposizione l'articolo.

 
 

«Preferiremmo vederti morto piuttosto che incapace»
Hubbard Communication Office, 12 ottobre 1985

Per i suoi vecchi amici Konrad Aigner è ancora vivo, come se nulla fosse accaduto. Difficilmente trascorre settimana senza che arrivi posta da Scientology. Qualche giorno fa, racconta suo fratello Bernhard, è arrivata una lettera indirizzata a Konrad che declamava: «Dividi i tuoi maggiori successi Scientology con noi!». Il fratello ci racconta di avere risposto inviando una lettera con il necrologio di Konrad su cui aveva scritto «Il vostro maggior successo è stata la mia morte, avvenuta l'11 agosto 1997». Adesso vorrebbe semplicemente essere lasciato in pace.

Gli scientologisti si sarebbero dovuti rendere conto delle sue condizioni, visto che fu proprio nella loro sede di Monaco, in Beich Strasse, che il 21 luglio 1997 Konrad ebbe un collasso. Il medico del pronto soccorso arrivò verso le dieci di sera e tre settimane dopo Aigner morì all'ospedale Schwabinger, senza mai riprendersi dal coma in cui era caduto. Nonostante fosse un fumatore accanito e gran bevitore di caffè, i medici rimasero sconcertati dal fatto che, in un uomo di appena 43 anni, gli organi cedessero a quel modo, uno dopo l'altro. Solitamente solo nelle persone anziane si riscontra questo "cedimento multiplo degli organi".

I medici ordinarono immediatamente l'autopsia. Il risultato fu che Konrad Aigner era morto per una infezione. Il procuratore che si occupa del caso non è stato più specifico a causa della legge sulla privacy. Ma si tratta di una diagnosi tanto ambigua quanto vaga. Il 10 febbraio 1998, 130 poliziotti e 4 procuratori di stato hanno perquisito il centro Scientology di Monaco per cercare risposta, tra le altre cose, anche alla domanda: perché Konrad Aigner è morto?

La famiglia Aigner si sente derisa dalla frase del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, che afferma «preferiremmo vederti morto piuttosto che incapace».

 

«Fate soldi, fate sempre più soldi»
L. Ron Hubbard

Konrad Aigner ha passato 23 anni della sua vita in Scientology. Si tratta della controversa psico-azienda che si definisce chiesa, e che nella sola Germania conta 10.000 membri, secondo i dati trasmessi dall'ufficio di sorveglianza governativa che ha il compito di controllare le sue attività. Scientology afferma però di avere 30.000 seguaci tedeschi.

Dopo la sua morte, la famiglia di Konrad ha scoperto un'eredità che non immaginava di avere: debiti a sei cifre [di marchi tedeschi - ndt]. Nella sua stanza i genitori hanno trovato montagne di "ricevute per donazioni" all'organizzazione - e due documenti straordinari: rapporti manoscritti del 1990. In trenta pagine due scientologiste dettagliano parola per parola il modo in cui avevano cercato di prendere a prestito un totale di 200.000 marchi [200 milioni di lire - ndt], un documento esemplare mai prima d'ora pubblicato dalla stampa tedesca in cui viene mostrato il che modo gli scientologisti depredano i propri membri. Il rapporto inizia nel gergo artificioso e criptico tipico di Scientology:

Konrad Aigner è in Scientology da 16 anni + non è ancora riuscito a diventare clear, vale a dire proseguire sul ponte. Al contrario è sempre caduto dal ponte, ha bevuto alcolici ecc. perciò noi (G. + I.) qualche settimana fa abbiamo deciso di aiutarlo a rimettersi insieme, e portarlo finalmente sul ponte. Konrad Aigner possiede delle proprietà (terreni da pascolo + foreste + terreni vari + fattoria) nella Baviera meridionale, ma lì ci vivono i suoi genitori che hanno diritto d'uso (o qualcosa del genere). Qualche anno fa Konrad ha già acceso un'ipoteca di 50.000 marchi sul quel terreno + depositati sul suo conto di Copenhagen [conto di credito per servizi di Scientology - ndt]. Era necessaria la contro firma dei genitori, così all'epoca Konrad mentì dicendo che prendeva quei soldi "nel caso fosse stato necessario fare dei lavori sulla casa".
Konrad Aigner era cresciuto con i suoi sei fratelli e sorelle a Ruhmannsaigen, piccolo villaggio nei pressi di Pfarrkirchen nel sud della Baviera. In questa piccola comunità ultra cattolica poco si sapeva di un'organizzazione chiamata Scientology. Fu solo alla metà degli anni '70, quando si trasferì a Monaco per lavorare come autista di autobus per l'impresa municipale, che Konrad incontrò la psico-azienda - così come molti altri in quel periodo, quando ancora l'opinione pubblica non conosceva gli spregevoli metodi di Scientology. Anche Bernhard Aigner all'epoca 37enne, incuriosito dai racconti del fratello aveva fatto visita al centro di Monaco. «Ho fatto uno di quei test della personalità che Scientology usa per intrappolare la gente» ci racconta, «nel centro c'erano ragazzi giovani, molto cordiali, e belle ragazze. Era facile rimanere affascinati. Konrad era un contadino ingenuo e di buon cuore - la vittima ideale per Scientology».

Konrad Aigner era sempre traboccante di buon umore, sempre così gioisamente felice che il suo migliore amico, un medico di nome Stephan Gemen, qualche volta si sentiva scettico. Si erano conosciuti sotto le armi e, ci racconta, si era spesso chiesto che cosa realmente ci fosse dietro quella facciata gioiosa. Konrad non era certo un bel ragazzo, era piccolo di statura, perdeva i capelli «ce la metteva tutta, ma aveva sempre concluso poco».

Scientology non solo aveva promesso denaro, successo e riconoscimenti al giovane autista, che non era soddisfatto né del proprio lavoro né della sua vita sentimentale. L'organizzazione per lui aveva in mente qualcosa di più alto. Volevano renderlo "clear", un "superuomo" perfetto, fisicamente puro. La formazione, però, costava più di quanto l'autista guadagnasse con il suo lavoro.

Per arrivare a "clear" Konrad aveva bisogno di altri 37.000 marchi, così è andato alla sua banca di Ausgburg + ha chiesto se poteva accendere un'altra ipoteca di quell'importo sulla sua proprietà (…). Fin dall'inizio ha avuto il problema che non voleva che i suoi sapessero di questa cosa. Gli ho detto che saremmo andati da loro + gli avremmo detto che servivano per Scientology + ci avremmo pensato noi a maneggiarli. Gli ho detto che ero lì per aiutarlo (l'ho già fatto spesso). Konrad non voleva + era terrorizzato dalla malvagità della sua famiglia.

«Pensavamo che Konrad pagasse delle quote di iscrizione» racconta Anna, la madre di 76 anni. «Non avevamo idea che volessero tanti soldi». Tutti e sette i suoi familiari sono d'accordo nel dire che «Konrad era onesto, capace, solido, riusciva benissimo nei lavori manuali e doveva essere lui il proprietario della fattoria».

Oggi Bernhard Aigner riconosce che «ci stavamo prendendo in giro da soli». Il giorno stesso in cui il padre firmò il documento in cui cedeva la proprietà a Konrad lui, in segreto, aveva acceso un'ipoteca. Aveva chiesto un prestito. I documenti dimostrano che nei primi sei mesi di affiliazione aveva firmato impegni con l'organizzazione per oltre 85.000 marchi. Per un "intensivo di auditing", una specie di interrogatorio, Scientology faceva pagare 6.750 marchi. Bernhard Aigner ha calcolato che, in totale, suo fratello deve aver firmato impegni per circa 600.000 marchi. «Non si è mai concesso una vacanza, non si comprava mai nulla. Nonostante questo non si è lasciato dietro nient'altro che debiti».

Quando la banca di Ausgburg ha sollevato obiezioni ho pensato che sarebbe stato meglio andare in una banca della Baviera meridionale più vicina alla proprietà + più esperta in queste cose, avremmo avuto migliori possibilità. Così ci recammo alla Raiffeisen Bank di Triftern e ci dissero che potevano concedere immediatamente 200.000 marchi sulla terra, ma i genitori di Konrad avrebbero dovuto firmare un atto notarile.

(secondo rapporto): frattanto ci trovammo a dover maneggiare di nuovo Konrad, perché gli serviva la firma dei suoi, a cui proprio non riusciva a stare di fronte. Per prima cosa andammo alla banca, andai con Konrad che mi presentò come un'amica. Mi ero tolta la fede dal dito così potevano pesare che fossi la sua fidanzata.

(primo rapporto): Konrad ha telefonato ai suoi + gli ha detto di andare dal notaio + ha detto che gli servivano i soldi "per fare dei lavori intorno casa ecc." + hanno firmato. Ha raccontato la stessa storia anche alla banca (…) benissimo, quello è stato il primo ciclo.

(secondo rapporto): È stata una vittoria su tutta la linea.

Konrad aveva detto diverse volte alla madre che voleva lasciare Scientology. «Mamma, voglio lasciar perdere. Ho avuto esperienze così terribili che se te lo dicessi cascheresti morta stecchita». Prima della stesura dei rapporti, nel 1990, diceva spesso cose di questo tipo. Al suo amico Stephan Gemen Konrad era apparso «cambiato a 180 gradi, oppresso e depresso». Aveva anche chiesto al suo medico un certificato in cui si attestava il suo peggioramento, «così posso dimostrare che non hanno mantenuto le promesse che mi avevano fatto». Parlando dei suoi debiti aveva detto: «finalmente ho visto la verità del gruppo. Voglio uscirne». Gemen aveva consigliato all'amico di andarsene immediatamente. Dopo quella discussione Aigner non si era fatto più vedere per diverso tempo. Quando in seguito era tornato sull'argomento, Aigner l'aveva bruscamente interrotto. «Ebbi l'impressione che gli avessero proibito di avere contatti con me. Mi sembrava plagiato».

I rapporti raccontano anche i numerosi dubbi di Konrad Aigner. Dopo aver ottenuto la prima ipoteca, le due donne scientologiste lo spinsero a prendere a prestito altri 50.000 marchi da dare a Scientology.

È stato veramente perfido, sputava veleno come una vipera. Abbiamo scoperto che aveva messo contro-intenzioni al progetto. R. l'ha raddrizzato.

Quando la banca iniziò ad avere sospetti sulle ulteriori richieste di prestiti, pretendendo prove degli avvenuti restauri alla casa paterna, le due scientologiste gli procurarono documentazione falsa:

Allora siamo riuscite a fargli avere due fatture, 1 dalla H. Transporte per una piccola spedizione (20.000 marchi) e 1 da mio marito, per opere di restauro (50.000 marchi). Siamo state quanto più sfacciate possibile.
Alla fine la banca aveva informato i genitori, e il padre aveva vietato ulteriori prestiti, fino alla sua morte avvenuta nel 1993. Konrad Aigner però aveva bisogno di sempre più soldi per nuovi corsi. Perciò si era dimesso dall'azienda pubblica ed aveva iniziato a lavorare come autista indipendente. «Vedrete» aveva detto alla famiglia, «ora le cose per me miglioreranno a razzo. Il denaro non c'entra nulla». Konrad ormai dormiva pochissimo. I fratelli lo sentivano camminare su e giù per la sua camera fino alle 3 o le 4 del mattino. «Era sotto una pressione tremenda» racconta il fratello. «Quando suonava il telefono scattava come una molla. Era come se fosse sempre rincorso da qualcuno. Stavo molto male per lui». Quando cercavano di parlargli di questa situazione Konrad interrompeva bruscamente, non ne voleva discutere.

La famiglia parlava spesso della situazione ed era giunta alla conclusione che Konrad fosse preoccupato per la sua indipendenza economica. Solo dopo la sua morte hanno scoperto a che punto era stato danneggiato economicamente. Per saldare i suoi debiti, gli Aigner hanno dovuto vendere il podere. «Siamo riusciti a salvare solo la casa» dice Anna, la madre di 76 anni che lavora a tempo pieno nello spaccio di bevande che ha aperto in casa, «perché non avevamo più un soldo».

L'ufficio del procuratore ha valutato le accuse di truffa e coercizione contro le due autrici dei rapporti, ma l'inchiesta si è interrotta alla fine di luglio per decorrenza dei termini. Però non esistono dubbi sull'autenticità di quegli scritti.

Secondo i regolamenti interni, se uno scientologista si trova in una "situazione non ottimale" deve presentare questo tipo di "rapporto per conoscenza" al cosiddetto "ufficiale di etica". La persona contro cui si stende il rapporto ne riceve una copia, ed è invitato ad esprimere il proprio parere. Che cosa si può dimostrare davanti a un tribunale? Dopo tutto è stato Aigner a firmare le sue richieste di prestiti.

"È colpa tua se ti lasci depredare". Con questo atteggiamento, dice Jurgen Keltsch [1], altre persone come Aigner sono condannate ad essere vittime. Da lungo tempo procuratore distrettuale e giudice, Keltsch è assistente del Ministero dell'Interno bavarese ed è membro della Enquete Commission sulle sette. «Gli scientologisti ti assimilano nel loro sistema come in un corso di addestramento all'obbedienza. Il punto finale è che ti deprivano del controllo interiore e della volontà». Tutto questo non ha nulla a che fare con la religione. «La differenza tra una comunità religiosa e Scientology è che in Scientology vieni metodicamente allenato sulla base di fondamenti pedagogici moderni. Il potere della tua volontà si restringe. Chiunque conosca come funzionano queste tecniche si può facilmente difendere. Ma se non le conosci sei a rischio». Keltsch parla di «psicologia come arma» utilizzata nel senso di Hubbard, «fate soldi, fate sempre più soldi». «Utilizzando certe tecniche è possibile indurre euforia. In quel momento portano la persona in banca in modo che possa chiedere a prestito altri soldi per il corso successivo. Credo sia immorale».

 

«I clears non prendono il raffreddore»
L. Ron Hubbard

Solo una volta Konrad e i genitori ebbero un aperto litigio. Il 2 aprile 1997 la televisione trasmise un documentario sulla misteriosa morte di sette scientologisti. Venne descritto il caso di Lisa McPherson della Florida. Anche la donna di 36 anni voleva lasciare l'organizzazione. Dopo diversi episodi strani, tra cui un incidente automobilistico, la McPherson era entrata in coma, poi era morta. La causa di morte venne attribuita ad un'infezione batterica. La polizia americana stava indagando sugli scientologisti, se stessero somministrando alla donna alte dosi di vitamine invece di cure efficaci - dosi sufficientemente alte che, in assenza di controllo medico, avessero potuto causare danni agli organi interni. Konrad Aigner non aveva voluto assistere alla trasmissione, ed era uscito arrabbiato dalla stanza dicendo «bella roba che fanno vedere!».

Il 17 luglio 1997, un martedì, Konrad aveva ricevuto una telefonata verso le 9 di sera, racconta il fratello. «Sì sì, chiaro, vengo immediatamente» aveva risposto. Con la fronte imperlata di sudore aveva fatto i bagagli e poco prima mezzanotte era partito con il bus alla volta di Monaco. Aveva un po' di raffreddore ma a parte quello, raccontano i famigliari, era in buona salute. Alla domenica un collega l'aveva raggiunto al telefono dell'autobus. L'aveva sentito molto male, come se non si reggesse in piedi e non riuscisse a parlare chiaramente «Ce la sto mettendo tutta» aveva detto Konrad, «Non posso spiegarti, ma ce la sto mettendo tutta».

Lo stesso giorno aveva causato un piccolo incidente con il suo bus. Non è stato possibile stabilire se fu prima o dopo la telefonata. Al lunedì era previsto che accompagnasse diversi scientologisti a Francoforte per una dimostrazione a favore della "libertà religiosa". La domenica sera, accompagnato da due scientologisti, aveva febbrilmente noleggiato due pulmini. Il noleggiatore è stato l'ultimo non-scientologista ad avere visto Konrad Aigner prima del collasso. Ha detto che gli aveva dato l'impressione di essere sotto pressione «fu estremamente brusco».

Uno dei due pulmini, alla cui guida si trovava un ragazzo di 19 anni, ebbe un altro incidente. Una cameriera di un hotel di Francoforte pare abbia notato che Konrad non sembrava affatto stare bene. Nonostante questo, gli scientologisti tornarono a Monaco assieme a lui. Non è chiaro quali fossero le sue condizioni, e neppure chi fosse alla guida dei veicoli - gli scientologisti hanno rifiutato di dare dettagli. Verso le dieci di sera, nel centro di Scientology, Aigner ha avuto un collasso. «Nessun evento acuto» ha scritto il medico del pronto soccorso sul suo rapporto.

Secondo Bernhard Aigner Scientology è responsabile della morte del fratello. «I soccorsi sono stati chiamati in ritardo, quando non si poteva fare più nulla. Ecco perché li incolpo, perché hanno lasciato passare l'intero week end. Dovevano rendersi conto la domenica mattina che non stava per niente bene, che aveva bisogno di un dottore - di un dottore vero, non di Scientology. Se non fosse stato con loro sarebbe ancora vivo».

Konrad Aigner non aveva più rinnovato l'assicurazione medica. Era convinto che Scientology l'avrebbe protetto dalle malattie. Nel suo libro più venduto, "Dianetics" (prima edizione 1950) Hubbard promette ai suoi seguaci che artrite, allergie, ulcera e un lungo elenco di altre malattie saranno «curate senza eccezione» «con l'aiuto della terapia dianetica», cioè degli insegnamenti di Scientology. E sostiene che «è un fatto dimostrato dalla ricerca: i clears non prendono il raffreddore».

Di norma la "terapia" consiste in costosa assistenza, vitamine e sauna da 4 a 8 ore di fila. Tra gli effetti personali di Konrad la procura non solo ha trovato i rapporti e le fatture, ma anche scatole di preparati vitaminici in alto dosaggio, indirizzi di farmacie Scientology e pagine di istruzioni per il cosiddetto "rundown di purificazione", che si dice disintossichi il corpo e lo spirito. Si afferma che dopo un'ora di corsa si devono passare «circa 4 ore in sauna, e la temperatura deve essere gradualmente aumentata. (…) saranno disponibili compresse di sale e potassio da assumere, se necessario, in caso si incontrino difficoltà fisiche come svenimento o nausea».

Nelle settimane successive Bernhard Aigner si è recato più volte a far visita agli scientologisti di Monaco. «Se non altro, sono stati gli ultimi a stare con mio fratello. Volevo sapere che cosa fosse successo durante quel week end, ma non sono mai riuscito ad avere informazioni».

Scientology nega ogni responsabilità. Johann Altendorf, addetto stampa dell'organizzazione, ha dichiarato che mai nessuno «ha consigliato a Konrad di assumere pillole o altri preparati». Al fine di mettersi al riparo da problemi legali, prima di sottoporsi al purification rundown Scientology fa firmare ai suoi membri una dichiarazione che solleva l'organizzazione da ogni responsabilità. Come se Hubbard non avesse mai promesso la salute eterna, la dichiarazione dice che «sono cosciente del fatto che Scientology non è intesa a curare o trattare malattie fisiche. Il sottoscritto ed i suoi eredi rinunciano pertanto a ogni prevedibile o imprevedibile richiesta, azione, diritto, danno, ingiustizia, spese e perdite contro persone o gestione di Scientology».

 

Note:

1. Il Dott. Keltsch nel 1999 ha scritto un interessante rapporto intitolato "Che cos'è Scientology? La costruzione della macchina umana nel laboratorio cibernetico dell'apprendimento".

 
 
 
INDICE
 
 
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it