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Dibattito su "Nuove Religioni", Scientology e Diritti Umani:
Francia e Germania contro Stati Uniti (Seconda Parte)

© Prof. Stephen A. Kent,
Dipartimento di Sociologia, University of Alberta, Edmonton, Alberta, Canada T6G 2H4
e-mail: steve.kent@ualberta.ca.

Tratto da Marbourg Journal of Religion, Vol. 6, N. 1, gennaio 2001

Traduzione a cura di Martini

 
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INDICE

  1. Introduzione

  2. Fonti ufficiali che forniscono informazioni in tema di Diritti Umani in Europa

  3. La caduta del Muro di Berlino e il suo impatto sulla religione

  4. Il riuscito negoziato di Scientology: American Internal Revenue Service (IRS), esenzione fiscale e status di ente benefico

  5. Legislatori americani e rapporti con le religioni controverse
      5.1 La Chiesa dell'Unificazione
      5.2 Scientology
      5.3 Il filtro per i "sovversivi" d'America - Il Codice degli Stati Uniti
      5.4 Le celebrità hollywoodiane e i loro paragoni con il nazismo

  6. Gruppi di pressione primari in Europa per conto delle "religioni" controverse
      6.1 Accuse francesi contro Karen Lord
      6.2 Critica di Introvigne al Rapporto MILS del 2000
      6.3 Ulteriori gruppi di pressione in Europa per conto delle "religioni" controverse

  7. La lezione americana delle organizzazioni private di informazione sui culti

  8. "L'elenco delle sette" francese e belga
      8.1 Institut Théologique de Nîmes, Greater Grace Ministires e The Bible Speaks

  9. Conclusioni e azioni del governo francese

  10. Violazione dei diritti umani religiosi sul suolo americano

  11. Conclusioni: Scientology - un movimento sociale internazionale e i suoi oppositori
 
 

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10. Violazione dei diritti umani religiosi sul suolo americano

Mentre i funzionari del governo statunitense discutevano le azioni dei governi francese e tedesco contro Scientology sotto l'aspetto della violazioni dei diritti umani, dibattiti molto più limitati sono stati tenuti sui probabili crimini e abusi dei diritti umani religiosi che avvengono sul territorio americano. Si tratta esattamente del tipo di attività da cui i funzionari europei cercano di proteggere i propri cittadini, ma quando si tratta di spiegare tale punto di vista alle controparti americane, il compito diventa praticamente impossibile.

10.1 I programmi RPF di Scientology

Il caso pertinente più drammatico riguarda le attività di lavoro forzato e programmi di reindottrinamento che Scientology tiene in California e Florida, attività note ai funzionari europei. Programmi simili vengono tenuti in Inghilterra e Danimarca. Tali programmi abusivi, chiamati Rehabilitation Project Force o più semplicemente RPF, implicano confino forzato, coercizione fisica, degradazione sociale e psicologica, confessioni obbligatorie e duro lavoro fisico che l'organizzazione di Scientology impone ai suoi membri più dedicati che deviano dal cammino, o hanno scarsa resa produttiva. Fin dal 1984 i media americani, tra cui la rivista Forbes, i quotidiani Los Angeles Times, Clearwater Sun, St. Petersburg Times e, più di recente, 20/20 della ABC, A&E's Investigative Reports e la rivista George, si sono occupati del RPF. Inoltre il World Wide Web fornisce molte e ulteriori informazioni (si vedano le descrizioni di Kent, 1997).

In particolare la Germania, a seguito della sua storia recente, non concederà mai a Scientology lo status religioso fino a quando essa continuerà a gestire in qualche luogo del mondo il programma di lavoro forzato RPF. Tuttavia, quando nel 1998 un delegato della commissione parlamentare tedesca sulle sette sollevò il problema RPF in un incontro con l'Assistant Secretary of the Bureau of Democracy, Human Rights, and Labor, il suo responsabile [funzionario del Dipartimento di Stato] mostrò di non saperne nulla. Accenni alla frustrazione tedesca per l'ignoranza americana uscirono in un'affermazione della presidente della delegazione, che ad un giornalista disse «la conoscenza che alcuni rappresentanti americani hanno degli aspetti totalitari di Scientology è limitata. Con il tempo, anche gli Stati Uniti arriveranno a rendersi conto che si tratta di un'organizzazione antidemocratica e antipluralista, e allora un paese come l'America dovrà svegliarsi» (AFP. 1998).

10.2 Il fallimento americano nella protezione dei minori contro pratiche religiose pericolose

Il rifiuto degli Stati Uniti di ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell'Infanzia continua a permettere agli europei di accusarli di non prestare sufficiente attenzione ai problemi relativi alla protezione dei minori. Nel 1998, ad esempio, due ricercatori americani pubblicarono un articolo, "Child Fatalities From Religion-motivated Medical Neglect," in cui concludevano che «[quando] la guarigione per fede viene usata a discapito del trattamento medico, il numero evitabile di decessi infantili e relative conseguenze diventa un problema pubblico importante. Le leggi esistenti potrebbero non essere adeguate per proteggere i bambini da tali omissioni mediche» (Asser and Swan, 1998: 625). I ricercatori identificarono ventitré gruppi religiosi che mantenevano «la ferma convinzione di poter evitare cure mediche» (Asser and Swan, 1998: 628). Dopo la pubblicazione dello loro studio, gli autori scoprirono una chiesa americana che dal 1955 aveva sepolto nel proprio cimitero 78 bambini, ed un'altra che aveva perso dodici bambini in meno di vent'anni (Swan, 1998: 6). Ancora una volta l'esperienza americana insegna che lo Stato deve assumere il suo ruolo nella protezione di alcuni bambini dalla fede dei genitori, ed alcuni rapporti europei sulle sette o "culti" hanno discusso la necessità di tale protezione.

Per gli europei è degno di nota il fatto che la legislazione americana esenti specificamente i bambini, sulla base di argomentazioni religiose, dalle cure mediche necessarie. Il Child Abuse Prevention and Treatment Act del 1996 afferma: «Nulla in questo decreto può essere interpretato come una richiesta federale che un genitore o tutore legale fornisca ad un bambino qualsiasi servizio o trattamento medico contrario alla credenza religiosa del genitore o tutore legale» (citato in Swan, 1998:99). Quasi certamente questa clausola è il risultato dell'opera di pressione della Christian Science Church, che in passato si avvalse di team legali composti da personaggi di altissimo profilo quali Kenneth Starr,futuro accusatore della Casa Bianca, e il futuro Segretario di Stato (Swan, 1998: 7). Al contrario, i paesi europei si sono dedicati alla protezione dell'infanzia dalle negligenze mediche causate dai genitori. Come affermato dall'art. 24 della "Convenzione sui Diritti dell'Infanzia" delle Nazioni Unite, «Gli Stati riconoscono il diritto dell'infanzia a godere del maggior standard possibile in termini di salute e di strutture per il trattamento medico e riabilitativo. Gli Stati devono adoperarsi affinché nessun bambino sia privato del diritto di accedere a tali servizi di cura» (United Nations High Commissioner for Human Rights, 1989: 9). Il diritto alle cure mediche del bambino, pertanto, va oltre il desiderio dei genitori che, su motivazioni religiose, vorrebbero negargli la cura disponibile (come invece accade in parte degli Stati Uniti).

10.3 Rivendicazione di diritti umani come pretesto per opportunità d'abuso

Gli esempi di esonero dei minori dalle cure mediche negli Stati Uniti ha indotto i funzionari europei a chiedersi fino a che punto arrivano a spingersi alcuni gruppi americani nel tentativo di dissimulare pratiche dannose o criminali dietro la richiesta di protezione religiosa, sia a livello nazionale che internazionale. Nel suo rapporto dei primi del 2000, ad esempio, la MILS si diceva preoccupata sulle sette «che spesso utilizzano la maschera religiosa» ("le sectarisme utilisant fréquemment le masque religieux") per trasgredire le leggi (Mission Interministérielle de Lutte Contre Les Sectes, 2000: 18). Questa cinica prospettiva ha già avuto qualche prova a sostegno in un articolo della rivista Time che citava l'inatteso impatto della legge sulla protezione della libertà religiosa in Florida (Cloud, 1999). In quello Stato, un'organizzazione di Scientology era stata accusata di reati penali implicanti abuso di professione medica (il che, tra l'altro, è uno dei problemi maggiori in Francia, Italia e Spagna) e l'abuso o abbandono di adulto disabile. Tali accuse (che lo Stato alla fine lasciò cadere per problemi nel rapporto del medico legale) scaturivano dalla morte della scientologist Lisa McPherson (State of Florida vs. Church of Scientology Flag Service Organization, Inc..., 1998: 18). La causa civile contro Scientology è ancora pendente (la McPherson morì nel 1995 dopo aver trascorso 17 giorni affidata alle cure di Scientology). Scientology, tuttavia, argomentò che tali procedimenti interferivano con il diritto a praticare la propria fede, ora protetto da uno statuto statale (Cloud, 1999: 33). Per estensione, molti funzionari europei sono preoccupati del fatto che l'attenzione degli Stati Uniti su ciò che considerano essere questioni internazionali sui diritti umani possa fornire copertura legale ad organizzazioni con sede in America coinvolte in azioni dannose o criminali. Questa preoccupazione è legittima.

10.4 Gerry Armstrong, gli accordi per non parlare e la dignità personale

Persa tra le affermazioni di Scientology secondo cui Francia e Germania violerebbero i diritti umani dei suoi membri, c'è la realtà di un'organizzazione che potrebbe stare violando i diritti di libertà di parola e di dignità personale di un suo ex membro, Gerald (Gerry) Armstrong. Infatti alcuni dei tentativi di Scientology per mettere a tacere Armstrong provengono dai commenti che questi ha fatto in occasione delle sue visite in Germania. Il caso legale su cui si basano tali problemi di libertà di parola è complesso e, in relazione a quel caso, la California ha emesso due mandati di arresto. I fatti relativi al caso, tuttavia, suggeriscono che Armstrong non è la parte colpevole. Per capire come e perché i suoi diritti di libertà di parola e dignità personale potrebbero essere stati violati dobbiamo prima analizzare il contorto rapporto con l'organizzazione di Scientology.

Armstrong fu affiliato a Scientology per circa dodici anni (dal 1969 al 1981), tra cui due periodi sul RPF (25 mesi in totale [Superior Court of the State of California for the County of Los Angeles, 1984: 1461, 1473]). Come membro della Sea Org, nel gennaio del 1980 era stato autorizzato da Hubbard a condurre una ricerca in vista di una sua biografia. Con l'approvazione dell'organizzazione, Armstrong iniziò ben presto a passare importanti documenti a Omar Garrison, che Scientology aveva scelto come biografo. Armstrong contribuì a raccogliere circa 400 faldoni di materiale rilevante e intervistò decine di persone (parenti compresi) che avevano conosciuto Hubbard nel corso di varie fasi della sua vita. Nel 1981, però, cominciò a rendersi conto che Hubbard e Scientology avevano distorto aspetti cruciali della vita del fondatore, e questa realizzazione, assieme al rifiuto ad apportare le dovute correzioni, lo spinse nel dicembre di quell'anno a dimettersi dalla Sea Org. Tuttavia continuò ad assistere Garrison nella ricerca, e mantenne i contatti con il progetto biografico di Scientology (si veda Breckenridge, 1984b:1-13 [Bates Numbers 1-13]).

Il 18 febbraio 1982 Scientology emise un documento chiamato "Dichiarazione di Persona Soppressiva" in cui accusava Armstrong di una vasta gamma di "crimini". Tale dichiarazione lo rendeva target (chiamato "fair game") degli operativi dell'organizzazione, poiché una persona soppressiva poteva essere «imbrogliata, ingannata, le si poteva mentire o la si poteva distruggere» (citato in Breckenridge, 1984b:13 [Bates Number 2374]).

Nel corso di un alterco con Scientology (avvenuto dopo che l'organizzazione aveva ottenuto, in circostanze estremamente criticabili, le fotografie del matrimonio e dei festeggiamenti che Armstrong stava cercando di vendere), una persona dell'organizzazione rifiutò di rendergli le foto, dicendogli di trovarsi un avvocato. Dopo questo episodio, e consapevole delle aggressioni contro chi l'organizzazione percepiva come nemico, Armstrong «[era] terrorizzato, temeva che la sua vita e quella della moglie fossero in pericolo, oltre a temere di diventare il target di cause legali costose e moleste» (Breckenridge, 1984b: 14 [Bates Number 2375]). Assunse un avvocato ed ottenne da Garrison diverse copie di documenti di cui pensava di aver bisogno per difendersi nella preannunciata causa legale.

Come previsto, iniziarono sia le aggressioni fisiche che le molestie. Armstrong fu «pedinato e sorvegliato da individui che ammisero di essere alle dipendenze della [Church of Scientology of California]; fu aggredito da uno di questi individui; fu investito dall'auto guidata da uno di questi individui; per due volte si cercò di coinvolgere l'imputato Armstrong in un incidente automobilistico autostradale; tali individui si recarono sulla proprietà dell'imputato Armstrong spiando alle sue finestre, provocando disturbo e turbando i suoi vicini» (Breckenridge, 1984b: 14-15 [Bates Numbers 2375-2376]).

Quando la Chiesa di Scientology e la moglie di Hubbard, Mary Sue, denunciarono Armstrong per riottenere i documenti, una corte della California rigettò il procedimento, riconoscendogli il rimborso delle spese legali (Breckenridge, 1984a).

La sentenza fu un duro colpo per l'organizzazione. Documenti dannosi erano sfuggiti al suo controllo, e il giudice usò la sua sentenza per emettere uno schiacciante atto d'accusa contro di essa. Perciò Scientology mise a punto un progetto per incastrare Armstrong nel tentativo di screditarlo. Un agente sotto copertura dell'organizzazione lo contattò affermando di rappresentare una "fazione" leale che cercava di estromettere l'attuale leadership e di riformare l'organizzazione dall'interno. Sostenendo di aver bisogno del suo aiuto per portare a termine il presunto complotto, l'agente organizzò una serie di incontri con altri presunti "lealisti" per mettere a punto una strategia. All'insaputa di Armstrong un investigatore privato registrò gli incontri. Armstrong parlò a ruota libera [brainstormed in originale - NdT] di numerosi possibili modi in cui i "lealisti" avrebbero potuto operare per scalzare gli attuali leader, compresa la stesura di documenti dall'aspetto ufficiale che potevano essere presentati come autentici ai canali di comunicazione dell'organizzazione. Disse anche di essere in contatto con l'Internal Revenue Service e il Federal Bureau of Investigation, tra le cui fila vi erano persone importanti a loro volta desiderose di mettersi in contatto con i "lealisti" per i presunti abusi operati da chi deteneva il potere. Scientology pubblicò una trascrizione pesantemente riveduta (con molte cancellazioni e interpretazioni) di quel videotape sulla sua rivista Freedom (Church of Scientology, 1985).

Nel 1986 Armstrong fu una delle parti in causa in un grosso procedimento legale che ex membri intentarono contro l'organizzazione. Alla fine Michael Flynn, l'avvocato degli ex membri, mediò un accordo, e Scientology pagò ad ognuna delle parti una grossa somma di denaro (800.000 dollari ad Armstrong); dopo di che le parti, individualmente, firmarono accordi di componimento con l'organizzazione. Il significato di tali accordi è al centro delle attuali restrizioni alla libertà d'espressione che ora Armstrong contesta.

Il documento firmato da Armstrong (il 6 dicembre 1986) si intitolava "Reciproca remissione di ogni richiesta, e accordo di componimento" ["Mutual Release of All Claims and Settlement Agreement."] Armstrong accettò di ritirare la causa, e accettò inoltre che «nessuna ulteriore richiesta che scaturisca dalla sua esperienza con, o dall'azione dei, Remittenti [cioè diverse persone e organizzazioni di Scientology], dall'inizio dei tempi alla data odierna compresa, che possa esistere a tutt'oggi o che potrebbe esistere in futuro, potrà mai essere fatta valere da lui o per suo conto, contro i Remittenti». (Mutual Agreement, 1986: 6). Entrambe le parti, inoltre, si accordarono «che nel caso di future cause tra il Querelante [Armstrong] e qualsiasi organizzazione, o qualunque persona o entità, sia relativa a questo caso che ad attività simili in fatto all'evidenza sviluppata nel corso di questo caso, non sarà usata in cause future da alcuna delle parti contro l'altra parte. In altre parole, per quanto riguarda le azioni passate di tutte le parti la "lavagna" è stata ripulita» (Mutual Agreement, 1986: 11). Questa interpretazione sul silenzio reciproco sembra infatti essere la stessa data dall'avvocato Lawrence E. Heller, che (per conto di Scientology) aveva preso parte ai negoziati per l'accordo di componimento:

l'accordo globale contemplava la non rivelazione dei fatti su cui si basava la causa, così come la non rivelazione dei termini dell'accordo stesso. Gli obblighi di non rivelazione furono una parte chiave dell'accordo di componimento, su cui insistettero tutte le parti coinvolte.
4. Le clausole contrattuali di non rivelazione furono l'unico argomento non contestato da alcuna delle parti o dei legali coinvolti. Negli ultimi due anni e mezzo (2-1/2) gli accordi sono stati rispettati in buona fede da tutte le parti (Heller, 1989: 2 [Bates No. 2472]).
Armstrong, quindi, pensava che la sua battaglia con Scientology fosse finita, e che sia lui che l'avversario, a cui un tempo aveva dedicato la vita, avrebbero taciuto per sempre. Si sbagliava di grosso, così come evidentemente si sbagliò Heller a proposito del rispetto delle condizioni di non rivelazione dell'accordo di componimento sottoscritto da tutte le parti.

Secondo i documenti presentati da Armstrong alla Corte d'Appello della California, le accuse di Scientology contro di lui ripresero meno di un anno dopo la firma dell'accordo che avrebbe dovuto "ripulire la lavagna" in merito alle azioni di Armstrong contro l'organizzazione. L'uomo denunciò infatti che in un "pacco di dead agent" (cioè, una raccolta di materiale diffamatorio) studiato per screditare le fonti usate dall'autore ed ex membro Bent Corydon, Scientology aveva attaccato il racconto di Armstrong sulle sue esperienze nel RPF. Inoltre nel 1987 Scientology lo etichettò come «un agente provocatore confesso del governo federale americano… ». Affermazioni simili (che sembravano distorcere la figura di Armstrong e sarebbero presumibilmente dovute essere coperte dall'accordo di non rivelazione) apparvero anche nel 1991 in un documento che Scientology presentò alla Corte per un caso che vedeva coinvolto l'Internal Revenue Service (Armstrong, 1993: 12-16, Bates Numbers 3578-3581). Ma (disse Armstrong) ancora più rilevante fu che Scientology accluse affermazioni di dead agent/diffamatorie anche alla documentazione presentata all'Internal Revenue Service, quando l'ufficio stava raccogliendo le informazioni che, nel 1993, avrebbero portato alla decisione di concedere al movimento lo status di organizzazione benefica (Armstrong, 1997: 110) .

Se è vero che Armstrong ha violato l'accordo di non rivelazione, la stessa Scientology ammette che l'uomo iniziò a farlo soltanto dal 1990 (Superior Court of the State of California for the County of Marin, 1995a: 2), cioè diversi anni dopo le presumibili violazioni dell'accordo da parte dell'organizzazione (che, nel farlo ripetutamente, ha forse invalidato l'accordo stesso).

In una delle argomentazioni più notevoli (e meglio riuscite) che la Chiesa di Scientology tenne alla corte, insistette che la "Reciproca remissione di ogni richiesta, e accordo di componimento" non proibiva legalmente a Scientology di parlare di o contro Armstrong: «l'accordo, tuttavia, non contiene alcuna clausola che impone tale obbligo alla Chiesa…». Secondo questa interpretazione (come presentata dagli avvocati di Scientology) Armstrong era costretto al silenzio, ma non altrettanto Scientology (Superior Court of the State of California for the County of Marin, 1995b: 7, Bates Number 9440). Se è così, allora è difficile capire il significato della parola "reciproco" nella "Reciproca remissione …e accordo di componimento" firmato da entrambe le parti. Evidentemente non significa ciò che il testo afferma chiaramente: «In altre parole, per quanto riguarda le azioni passate di tutte le parti la "lavagna" è stata ripulita» (Mutual Agreement, 1986: 11).

Mentre il caso pone ancora una volta l'accento sulle accuse secondo cui Scientology abuserebbe del sistema legale (si veda, ad esempio, Horn, 1992; Stewart, 1980), esso ha particolare significato per gli europei, poiché la Church of Scientology International sostiene che Armstrong ha commesso in Germania diverse violazioni all'accordo reciproco. Secondo un documento che un altro avvocato di Scientology presentò nel dicembre del 1997, ulteriori violazioni dell'accordo occorsero quando Armstrong parlò con i media e i funzionari del governo tedesco:

23. Sono stato informato e ritengo che Armstrong si sia recato a Berlino, Germania, il o verso il 26 ottobre 1997, quando tenne un discorso. In quel discorso Armstrong violò l'ingiunzione numerose volte facendo, inter alia, affermazioni su L. Ron Hubbard e lamentando che la Chiesa sta abusando del sistema legale statunitense, e accusò la chiesa, il sistema legale statunitense e addirittura il suo stesso avvocato del fatto che contro di lui sono stati emessi una citazione per inosservanza e un mandato d'arresto (Wilson, 1997: 5).
L'avvocato Andrew H. Wilson proseguiva lamentando che «[Armstrong] ha concesso un'intervista al Berliner Zeitung» e aveva partecipato ad una festa «organizzata ad Amburgo dalle sedicenti "antisette" Renate Rennenbach [sic] e Ursula Caberta» (Wilson 1997: 6). (La Rennebach è una parlamentare tedesca eletta per la SPD, e la Caberta dirige l'agenzia governativa di Amburgo incaricata di monitoraggio e informazione su Scientology).

Sulle suddette rappresentanti del governo, Wilson dice:

Negli ultimi anni la Rennenbach e la Caberta si sono impegnate per screditare la Chiesa con diversi mezzi, e hanno fatto pressioni su diverse entità governative essenzialmente per legalizzare la discriminazione contro membri della Chiesa di Scientology, sulla base stessa della loro affiliazione. Infatti, negli ultimi tre anni per tale discriminazione la Germania è stata censurata dalle Nazioni Unite e dalla Commissione di Helsinki. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha inoltre riscontrato un esempio di abuso di diritti umani della Germania contro membri della Chiesa (Wilson, 1997: 6).
Infine, Wilson si è lamentato per l'apparizione di Armstrong alla televisione tedesca (Wilson, 1997: 6).

Per gli europei, però, le azioni contro Armstrong si sono riflesse negativamente su Scientology, indipendentemente dai futuri sviluppi dei mandati di arresto e del caso legale in California (Infatti, alla fine di dicembre 2000 la richiesta di azioni legali contro Armstrong ha subito una drammatica svolta quando un nuovo giudice ha rifiutato [almeno fino a udienza completa] di concedere a Scientology la mozione di trattenerlo per inosservanza alla corte ([Klien, 2000]).

Le dichiarazioni di Scientology contro Armstrong, poco dopo che tutte le parti in causa avevano firmato un accordo reciproco, sembrano essere il tipo di diffamazione che il gruppo è noto usare contro chi considera nemico, e le cui dichiarazioni, generalmente veritiere, dipingono il gruppo in luce sfavorevole.

Gli osservatori di questo caso potrebbero ritenere che la decisione di Armstrong di parlare contro Hubbard e Scientology sia un tentativo di difendere la propria dignità, dovuto alle gravi storture pronunciate sulla sua personalità e operato. Per i tedeschi, infatti, la rappresaglia contro Armstrong per aver parlato nel loro paese conferma semplicemente le sue affermazioni secondo cui Scientology «sta abusando del sistema legale statunitense» (Wilson, 1997: 5).

11. Conclusioni: Scientology - un movimento sociale internazionale e i suoi oppositori

Nell'osservare la complessità del dibattito europeo sui diritti umani relativo a Scientology, gli scienziati sociali cercano di identificare modelli di comportamento che spieghino le azioni dei partecipanti e che, allo stesso tempo, avanzino lo sviluppo e l'applicazione di una teoria.

Particolarmente proficua in questo senso è l'analisi di Scientology come movimento sociale internazionale che ha sviluppato un significativo alleato politico - il governo degli Stati Uniti - nel tentativo di acquisire e ridistribuire risorse in Europa e altrove. Come entità transnazionale, Scientology è un attore globale che cerca di guadagnare, a livello mondiale, vantaggi strategici per le sue ambizioni di marketing. Il suo principale obiettivo è rendere effettive «sulla scena internazionale le idee, i valori morali e la visione della struttura sociale del suo fondatore» (Kent, 1999a: 148 [per la versione in italiano si veda qui - NdT]). Scientology rientra infatti molto facilmente nella definizione di movimento sociale transnazionale, poiché implica «forti e controverse interazioni con gli oppositori - siano essi nazionali o meno - tramite network interconnessi di critici, organizzati oltre i confini nazionali» (Tarrow, 1998: 184). Per quanto riguarda il dibattito franco-tedesco/statunitense, la prospettiva di movimento sociale transnazionale diventa molto utile in quanto ci permette di considerare come strategia lobbistica internazionale gli sforzi del movimento per presentarsi in veste di religione i cui diritti umani vengono violati. Gli scienziati sociali che studiano i movimenti sociali internazionali definiscono tale strategia lobbistica come "contesto strategico", poiché cerca di legittimare e motivare azioni collettive creando una comprensione dei problemi condivisa - in questo caso nell'ambito del dibattito sui diritti umani largamente accettato (McCarthy, 1997: 244-245).

L'analisi della creazione e continuazione di un contesto strategico di diritti umani "religiosi" fornisce agli scienziati sociali nuove intuizioni, particolarmente salienti per quei ricercatori che cercano di sviluppare e raffinare costrutti teoretici su come i movimenti sociali si allineino occasionalmente con i governi nel tentativo di presentare le loro posizioni in nazioni ostili o che oppongono resistenza (si veda Keck e Sikkink, 1998: 12-13). L'analisi del contesto strategico ha inoltre implicazioni immediate e dirette sull'acceso dibattito di politica sociale su "sette" e "culti" in corso tra Francia, Germania, Belgio e Stati Uniti, in particolare riferimento a Scientology. Come questione strategica, il successo dell'organizzazione in "stati cardine" - che hanno cioè governi forti, culture nazionali vivaci e grandi risorse (si veda Wallerstein, 1974: 349) - ha il tornaconto più importante. Tali stati o nazioni cardine - tra cui gli Stati Uniti, diversi dei maggiori e finanziariamente più influenti paesi europei, e probabilmente il Giappone - possiedono ricchezza, reti commerciali e politiche nazionali e internazionali più fortemente sviluppate, e forniscono maggiori opportunità di acquisire risorse per l'organizzazione. Senza dubbio gli Stati Uniti, dove Scientology mantiene la sede di parecchie delle sue organizzazioni e imprese chiave, sono lo stato cardine più potente.

Tra i molti aspetti importanti dell'attuale dibattito tra Francia/Germania e Stati Uniti, vi è che tutti e tre i paesi sono, chi più chi meno, stati cardine. Ogni governo, perciò, fornisce considerevoli risorse al dibattito, e per Scientology i potenziali benefici o svantaggi sono significativi. La posta in gioco è alta, poiché tali stati cardine hanno la propria sfera di influenza sociale, politica, economica e relazionale nel sistema mondiale. Di conseguenza le decisioni prese da ogni nazione influenzeranno il grado di difficoltà che Scientology incontra quando cerca di entrare in paesi (come quelli dell'ex blocco comunista) nell'ambito delle rispettive sfere e relazioni.

Come sappiamo dalle analisi sociologiche delle operazioni dei movimenti/contromovimenti sociali all'interno dei confini delle singole nazioni, aspetti importanti dei tentativi di acquisire risorse implicano contemporaneamente anche tentativi di negare l'accesso alle risorse ai propri oppositori (Kent, 1990; Kriesberg, 1997: 15). In senso generale, tali sforzi comprendono definirli sia "intollerabilmente criminali" che "intollerabilmente devianti" (Kent, 1990: 404-408). Ne consegue che i movimenti sociali potranno ritrarre i propri oppositori come individui che violano leggi ben accette, oppure che commettono crimini indifendibili. Come già sappiamo Scientology, nella sua campagna di movimento sociale globalizzato, usa queste tattiche (ed altre ancora) contro organismi ufficiali e singoli individui, accusandoli di intolleranza, fanatismo e violazione dei diritti umani religiosi. Delegati e portavoce di Scientology, nel rivolgersi ad alcune delle organizzazioni più influenti e potenti dell'Europa occidentale e degli Stati Uniti, diffondono tali accuse.

11.1 Movimenti sociali internazionali e organizzazioni nazionali

Gli analisti dei movimenti sociali internazionali sanno bene che le organizzazioni governative nazionali impegnate primariamente o esclusivamente con problemi interni possono tuttavia influenzare i dibattiti transnazionali (si veda Kriesberg, 1997: 16). A volte tale influenza può verificarsi perché le organizzazioni nazionali sono interessate, o hanno giurisdizione, su problemi di importanza globale. In molti paesi europei, ad esempio, decreti governativi su questioni interne devono allinearsi sempre di più con le leggi di organismi internazionali più ampi (come il Parlamento Europeo e il Tribunale Europeo dei Diritti Umani).

In Germania le attività della "polizia per la sicurezza della Costituzione", che controlla le potenziali minacce alla Legge Costituente del paese, è diventata un target delle accuse di discriminazione mosse da Scientology (Cowell, 1997: 6), e un agente di tale organo di polizia costituzionale fu addirittura al centro di un incidente internazionale minore quando si scoprì che conduceva un'indagine in territorio svizzero (Sindelfinger Zeitung, 1999; Walsroder Zeitung, 1999). Un'agenzia governativa francese ha impedito ad organizzazioni di Scientology di ricevere denaro da fonti estere, e tale azione ha stabilito un precedente (che Scientology ha vinto) presso la Corte di Giustizia europea (European Court of Justice, 2000). Pertanto, mentre continuo ad identificare il comportamento transnazionale del movimento sociale Scientology, non dobbiamo dimenticare come le sue interazioni con agenzie governative o non governative nazionali influenzano i suoi sforzi globali.

L'esempio in assoluto più importante di come la decisione di un'agenzia nazionale abbia avuto implicazioni internazionali è stato l'accordo del 1993 tra Scientology e l'Internal Revenue Service (IRS) statunitense. Tale accordo ha concesso alla Church of Scientology International e alle sue affiliate americane lo status di esenzione fiscale come ente benefico. Quali che fossero i meriti del caso Scientology, la promessa del movimento di ritirare le 2.300 cause legali contro l'ente fiscale federale americano ha probabilmente contribuito all'esito favorevole della decisione. La lunga guerra legale tra Scientology e l'IRS era stata un chiaro messaggio che l'organizzazione era assolutamente preparata a far spendere al governo federale decine di milioni di ulteriori dollari in costi legali e tempo per il suo staff. Non sarebbe forse corretto dire che la minaccia di litigiosità legale fu il motivo principale che spinse l'IRS a girare le spalle a diverse sentenze fiscali (sulla natura tassabile dell'organizzazione [si veda United States Claims Court, 1992]) concedendo a Scientology l'esenzione fiscale come ente benefico, ma sicuramente fu tenuta in considerazione dai funzionari dell'ente federale.

Una delle numerose entità di Scientology che ottennero l'esenzione fiscale fu la International Association of Scientologists, e il denaro esentasse confluito nelle casse dell'organizzazione ha avuto implicazioni internazionali. Nel linguaggio della teoria sui movimenti sociali, l'International Association of Scientologists ha avuto la funzione di "fondazione", raccogliendo risorse attraverso le donazioni dei propri affiliati e incanalandole verso progetti diversi (come le inserzioni pubblicitarie contro la Germania, in parte finanziate dalla sua affiliata britannica [si veda Kent, 1999a: 158 e n. 27]). Nel suo complesso, l'esenzione fiscale concessa a questo e ad altri gruppi facenti capo a Scientology ha avuto per il movimento un valore incalcolabile, e la notifica della decisione che l'IRS fece avere (assieme ad alcune pubblicazioni fornite dall'organizzazione stessa) ai governi di tutto il mondo potrebbe non avere precedenti. Deliberatamente o no, una delle maggiori agenzie governative nazionali americane si è trasformata in un motore propagandistico ausiliario internazionale di Scientology. Un aiuto per la comprensione di tale "motore propagandistico ausiliario" viene fornito dalla teoria tradizionale dei movimenti sociali.

La letteratura originale sui movimenti sociali distingueva tra "aderenti", cioè organizzazioni o singoli che credono negli obiettivi del movimento sociale, e "costituenti", cioè organizzazioni o singoli (non necessariamente aderenti) che gli forniscono risorse (McCarthy e Zald, 1977: 1221). Letteratura più recente si rende conto che le autorità politiche nazionali possono diventare costituenti dei movimenti sociali internazionali, fornendo loro risorse (McCarthy, 1997: 253). In questo senso, un modo utile per considerare la decisione dell'IRS è che ha trasformato il governo degli Stati Uniti da oppositore a costituente, e per Scientology gli esiti benefici derivanti da tale trasformazione sono stati immediati. In qualità di ente benefico statunitense riconosciuto, il trattamento riservato a Scientology da altri paesi è diventato materia per il Dipartimento di Stato. Di conseguenza, il primo a citare le presunte discriminazioni tedesche fu il rapporto annuale sui diritti umani del 1993, che il Dipartimento di Stato pubblicò il 31 gennaio 1994 - appena quattro mesi dopo la decisione dell'IRS (United States Department of State, 1994: 12). Ricorrendo ancora al linguaggio dei movimenti sociali, Scientology aveva ora dalla sua parte un "costituente d'élite" - il governo degli Stati Uniti - trasformatosi in stato cardine di supporto con accesso ad enormi quantità di risorse sullo scacchiere mondiale.

11.2 Tendenze culturali nazionali americane che hanno facilitato gli sforzi di espansione globale di Scientology

Scientology ha ottenuto l'esenzione fiscale in un periodo della storia americana che le ha permesso di beneficiare di diversi aspetti presenti in quella cultura (si veda Smith, Pagnucco, e Chatfield, 1997: 70). Ho già citato ad esempio come probabilmente, nei negoziati con l'IRS, riuscì ad utilizzare a proprio vantaggio la natura litigiosa della società americana, anche se i critici ribatteranno che, nella sua dimensione culturale, Scientology ha fatto molto per crearla (Blum, 1993; Horne, 1992). Nella seconda metà degli anni '90, ad esempio, usò la litigiosità legale per distruggere il Cult Awareness Network, per poi acquisirne tutti gli archivi. Nel farlo mise a tacere (e ne ottenne gli archivi storicamente ricchi) una voce critica nazionale con collegamenti internazionali, che dal 1974 faceva controinformazione (si veda Kent, 1999a: 152-153; Kent e Krebs, 1998b: 40-42; 1999: 23-24). Pertanto, la litigiosità legale americana è stata di grande aiuto a Scientology, e si è dimostrata una risorsa strategica aggressiva e di successo.

In un'epoca in cui l'informazione ha importanza e le problematiche storiche di contorno (diritti umani e tolleranza) aiutano ad informare sul presente, riuscire ad ottenere tutti gli archivi del proprio nemico è un grosso premio. In sostanza, un movimento sociale si è impossessato del suo maggior contromovimento non-governativo nazionale. Con la distruzione del CAN originale, Scientology non ha più avuto un critico nazionale non-governativo di alto profilo con cui fare i conti. Pertanto, quando Scientology si è presentata nei corridoi del potere americano lamentando persecuzione e sventura, non esisteva più un organismo efficiente che contestasse le sue affermazioni.

Oltre a fiorire nell'ambito dell'atmosfera litigiosa americana, almeno un altro trend culturale ha fornito all'organizzazione un eccezionale accesso alle élite governative, contribuendo a trasformare molte di esse in costituenti. Tale trend coinvolge la linea sempre più indistinta tra intrattenimento e politica - tra Hollywood e Washington (Brownstein, 1990; Sherman, 1990). I collegamenti tra politici e star hollywoodiane risalgono a diversi decenni fa, nonostante le tensioni verificatesi durante il maccartismo. I rapporti ripresero durante l'amministrazione Kennedy, poiché uno dei suoi cognati era attore (Peter Lawford), e lo stesso Kennedy ebbe relazioni "personali" con numerose star (compresi Frank Sinatra e Marilyn Monroe). I rapporti si raffreddarono nuovamente durante la guerra del Vietnam (quando diverse star divennero apertamente critiche), ma sicuramente l'elezione alla presidenza di un ex protagonista della scena hollywoodiana (1980, Ronald Reagan) mostrò che la frattura tra attori e politici si era da tempo ricucita.

Bill Clinton (eletto nel 1992) fu il primo baby boomer cresciuto nella cultura televisiva popolare americana ad essere eletto alla Casa Bianca. Amava il cinema ed amava gli attori. Molti di essi lo ricambiarono, e l'affetto reciproco ebbe enormi benefici finanziari in termini di contributi e donazioni - prima al candidato, poi al Presidente. In realtà tutti gli aspiranti politici di successo, e molti politici importanti, devono fare il pellegrinaggio alla "Mecca del Cinema" per una ragione precisa - il denaro.

Alcune stelle del cinema sono favolosamente ricche - più di quanto potrebbero mai spendere. Ne consegue che hanno la possibilità di devolvere porzioni considerevoli della propria ricchezza per cause politiche e sociali (si veda Elving, 2000: 13), beneficiando di detrazioni fiscali sulle loro enormi entrate. Le campagne elettorali americane sono diventate improvvisamente molto costose, e solo i ricchi - o almeno chi riesce a socializzare con essi - può candidarsi a incarichi federali. Perciò "arruffianarsi" le celebrità è diventato un aspetto standard della vita politica americana.

Oltre alla ricchezza, le celebrità hanno a disposizione grandi quantità di (ciò che gli analisti dei movimenti sociali chiamano) "tempo discrezionale" - cioè non limitato dagli obblighi di impieghi regolari - che possono dedicare alla promozione di numerose cause sociali (nel caso lo vogliano [si veda McCarthy e Zald, 1977: 1224]). Oltre a ricchezza e tempo discrezionale, le stelle del cinema hanno un bene di prima necessità che i politici desiderano ardentemente - i flash dei fotografi. La natura stessa di ciò che fanno tiene le celebrità sotto la luce dei riflettori e i politici, che sono in perenne campagna elettorale, desiderano e necessitano di quanta più attenzione (o almeno attenzione positiva) riescano ad attrarre.

Fin dagli anni '50 Scientology ha in corso programmi indirizzati alle celebrità. Hubbard si era reso conto del loro ruolo chiave come opinion-makers, ed aveva previsto i potenziali benefici di averli come portavoce della sua organizzazione (si veda Kent, 1999a: 153). Per gli inizi degli anni '90, quando la linea di demarcazione tra intrattenimento e politica si andava offuscando sia nella cultura popolare che in quella politica, gli eredi di Hubbard riuscirono a capitalizzare le loro celebrità in veste di portavoce presso i comitati governativi. Le élite dell'intrattenimento di Scientology si muovevano nei medesimi circoli sociali delle élite politiche della nazione, con rapporti sia simbiotici che parassitari. Per l'organizzazione di Scientology, comunque, questi rapporti sono stati di estremo valore.

11.3 La caduta del comunismo e i suoi effetti sulle aspirazioni globalizzatrici di Scientology negli Stati Uniti e in Europa

Scientology ha ottenuto l'esenzione fiscale in un periodo in cui il mondo stava vivendo una delle maggiori trasformazioni della storia recente - la caduta del comunismo. Con un impatto diretto su centinaia di milioni di persone, e implicazioni drammatiche su tutti gli aspetti della loro vita. Sicuramente ha avuto implicazioni rivoluzionarie per la religione e, dal punto di vista storico, sul lungo periodo potrebbe dimostrarsi un evento paragonabile alla Riforma, all'Illuminismo e all'ascesa del comunismo (Wuthnow, 1980: 53-55).

Indipendentemente dall'accuratezza delle sue affermazioni religiose, la caduta del comunismo ha avuto effetti anche su Scientology, anche se in modo differente nei diversi paesi. Negli Stati Uniti Scientology ha beneficiato sia del collasso del comunismo che degli sforzi per abbatterlo. Quando Scientology ottenne l'esenzione fiscale, i Cristiani Evangelici (e forse anche alcuni Mormoni), stavano collaborando con il Dipartimento di Stato ed altre agenzie governative (si veda Gottlieb e Wiley, 1984: 88-90), nella speranza di veder crollare il «Comunismo senza Dio», in modo che si potessero aprire nuovi territori di missione per la loro fede/i. È probabile che l'origine dell'interesse evangelico per la "tolleranza religiosa" provenga dalle barriere incontrate (a volte con esiti terribili) nel tentativo di fare proselitismo in alcuni paesi (Shea, 1997). Tuttavia, il modello di tolleranza che evangelici e Dipartimento di Stato hanno portato avanti è stato soprattutto un modello americano (si veda Sullivan, 1999), che presupponeva (quando non lo pretendeva) atteggiamenti lassisti da parte dei governi, anche quando quegli stessi gruppi religiosi assomigliavano a imprese commerciali americane.

Seguendo una tradizione di "religione civile costituita", questi evangelici, assieme ad alcuni rappresentanti del Dipartimento di Stato, ritenevano «che l'attuale ordine americano sia buono e debba essere universale, coprire l'intera umanità, dominare il mondo per il bene della sua stessa salvezza» (Betsworth, 1980: 10; si veda Kent e Spickard, 1994: 374-382; Ribuffo, 1998). Forse potevano permettersi di essere tolleranti, poiché il crollo del comunismo dimostrava (se mai fosse stato necessario) che sul lungo periodo la loro visione della religiosità avrebbe prevalso. Comunque sia, l'esenzione fiscale diede santificazione laica alle affermazioni religiose di Scientology, ma l'opposizione a tali affermazioni di Francia e Germania le ha permesso di unirsi al coro delle molte organizzazioni cristiane che lamentavano l'oppressione straniera.

Gli europei hanno sperimentato la caduta del comunismo in modo profondamente personale. Gli americani assistevano alla morte del comunismo, ma gli europei soffrivano (e continuano a farlo) a causa di quel declino. Mentre le istituzioni politiche e sociali del comunismo andavano sgretolandosi, almeno inizialmente poche nuove istituzioni erano pronte a sostituirle. Tuttavia tali istituzioni stavano nascendo, a volte velocemente, e sia l'imprenditoria che le religioni (per non parlare del crimine organizzato) si erano rese conto che esistevano grosse opportunità. Infatti, ciò che in Germania sembra aver portato a identificare Scientology come struttura imprenditoriale piuttosto che come religione fu che, agli inizi degli anni '90, alcuni scientologist tedeschi si impegnarono in discutibili pratiche imprenditoriali nello sforzo di raccogliere i fondi che la loro organizzazione avrebbe incanalato verso Bulgaria, Yugoslavia e Grecia, e soprattutto Albania (Haag, 1992; WISE International, 1993).

Rendendosi conto dei mercati potenzialmente lucrativi che si stavano aprendo, Scientology, attraverso la sua divisione economica chiamata World Institute of Scientology Enterprises (o semplicemente WISE) [per approfondimenti si veda qui - NdT], mobilitò i suoi affiliati imprenditori tedeschi al fine di finanziare progetti imprenditoriali in queste nuove aree geografiche. Per soddisfare tali richieste, alcuni scientologist si impegnarono nella trasformazione di stabili da loro recentemente acquistati, costringendo i vecchi locatari ad acquistare (a prezzi esorbitanti) gli alloggi che prima avevano in affitto [Whitney, 1994; si veda Kent, 1999b: 10 - per la versione in italiano si veda qui - NdT]). Le lamentele portarono i politici tedeschi alla scoperta dei collegamenti tra Scientology e questa pratica fortemente criticata, scatenando l'immagine del gruppo come impresa dedita all'abuso. In sostanza, gli sforzi di Scientology di mobilitare risorse tedesche tramite il suo braccio finanziario, per spingersi in paesi aperti di recente hanno distrutto in modo permanente qualsiasi speranza che quel governo possa accettare le sue affermazioni religiose.

11.4 Mobilitazione della comunità internazionale

Avendo ricevuto negli Stati Uniti l'agognata esenzione fiscale quale ente benefico, ma incontrando ferma opposizione ai tentativi di ottenere riconoscimenti simili in paesi come Germania e Francia, Scientology ha messo in atto una strategia di mobilitazione che si è avvantaggiata dello status americano. In parole povere, l'organizzazione è andata a bussare alla porta dalla sua élite costituente più celebre, il governo degli Stati Uniti, affinché premesse sulle organizzazioni governative e non governative operanti sia a livello nazionale che internazionale, per l'accettazione delle sue affermazioni religiose. Contemporaneamente il governo americano ha fatto pressione sulle controparti europee affinché interpretassero gli esistenti regolamenti in materia di diritti umani in modo permissivo e lassista (così come fa il governo americano con Scientology sul suo territorio).

Con l'esempio dell'Internal Revenue Service abbiamo già visto in che modo l'operato di organizzazioni governative nazionali possono addirittura avere conseguenze significative internazionali in materia di diritti umani. Similmente anche azioni a favore o contro organizzazioni nazionali non governative (come il CAN originale) possono avere conseguenze transnazionali. Più certi e diretti sono comunque i benefici che si ottengono quando un gruppo che fa lobbismo in materia di diritti umani conquista alla propria causa organizzazioni non governative nazionali, quali ad esempio tribunali, commissioni tributarie, agenzie di revisione e concessione di benefici fiscali, enti federali sui diritti umani ecc. Il problema è sorto nel momento in cui Scientology ha intensificato la sua campagna per il riconoscimento religioso in Francia e Germania, paesi la cui storia di scontro con l'organizzazione risaliva agli anni '70. Gli organismi governativi impegnati nei diritti umani sono stati estremamente riluttanti a concederle lo status che pretendeva, e l'esperienza tedesca degli anni '90, con il comportamento tiranneggiante degli scientologist operanti sul mercato immobiliare, ha reso impossibile tale riconoscimento. Inoltre la società francese ha vissuto in prima persona l'esperienza dei suicidi/omicidi del Tempio Solare, ed è molto prudente con un gruppo che potrebbe avere tendenze pericolose o fanatiche.

Tuttavia, come spesso accade nel dibattito sui diritti umani quando le parti non riescono ad ottenere in un determinato paese la "giustizia" che pensano di meritarsi (Keck e Sikkink, 1998: 12-13), Scientology ha fatto appello al governo di un'altra nazione - non sorprendentemente, gli Stati Uniti - affinché esercitasse pressioni esterne su Francia e Germania. Scientology ha una direttiva (chiamata "Special Zone Plan") che sollecita i suoi membri a perseguire l'accettazione del movimento da parte di quelle organizzazioni che abbiano sfere di influenza (Hubbard, 1976: 489), e a livello organizzativo si è sicuramente comportata in questo modo con il governo americano. Le strategie impiegate per ottenere l'accettazione sono state multiformi e in gran parte efficaci.

La letteratura più tradizionale sui movimenti sociali cita esempi di come il governo americano sostenne formalmente o informalmente i movimenti sociali in ambito nazionale (McCarthy e Zald, 1973: 13), ed ora abbiamo un chiaro esempio di come quel governo faciliti su scala globale gli obiettivi di un movimento sociale internazionale.

Come i movimenti sociali professionali (e anche le aziende transnazionali [Barnet e Cavanagh, 1994: 345, 346]), anche Scientology ha assunto lobbisti professionisti nel cuore del potere americano - Washington, D.C. Tali lobbisti hanno avuto contatti professionali e sociali, oltre a conoscere il modo in cui operano i Ministeri in quella complicata città. Evidentemente i lobbisti si sono indirizzati a comitati ed organizzazioni chiave operanti a livello nazionale, e ad organismi e uffici operanti nel campo dei diritti umani. Alcuni di essi sui quali abbiamo documentazione più ampia sono il House International Relations Committee, la Commissione di Helsinki, i portavoce del Dipartimento di Stato e il Consigliere sulla Sicurezza Nazionale del Presidente (Sandy Berger [Young, 1998: 138]). Per i funzionari alle dipendenze di tali istituzioni sono stati organizzati incontri con la élite dell'intrattenimento di Scientology, che sono state le benvenute. Anche se i rappresentanti delle istituzioni avessero voluto trovare voci dell'opposizione, dopo la fine del vecchio CAN avrebbero faticato a localizzarle, poiché non disponevano di presenza lobbistica.

Quando gli organismi governativi americani hanno iniziato a tradurre in discorsi, rapporti e direttive le lamentele di Scientology, si è aperto un vasto repertorio di strategie da utilizzare per spingere a conformarsi paesi come Francia, Germania e Belgio, comprese conversazioni diplomatiche informali, pressione diplomatica e sanzioni economiche o politiche. Per quanto riguarda Francia, Germania e (sembra) Belgio, la tattica più frequentemente utilizzata è stata il senso di vergogna - tecnica comune in ciò che gli scienziati sociali chiamano "tattica del dover rendere conto" (Keck and Sikkink, 1998: 24). Le accuse di essere governi che abusavano dei diritti umani religiosi hanno imbarazzato gli europei, e con il tempo hanno attecchito. Ad ogni rapporto emesso, media ed agenzie diverse hanno raccolto e riproposto quanto sostenuto dal governo americano.

Dal canto suo Scientology ha gridato ancora più forte, ma la sua crescente protesta su abusi e intolleranza si è basata sulla fabbricazione/invenzione di alcune delle informazioni che mantenevano vive le accuse. Simulando uno scenario di discriminazione sul lavoro ai danni di un membro tedesco (Kruttschnitt, Nuebel, e Schweitzer, 2000), Scientology ha fatto ricorso ad una strategia di mobilitazione molto rischiosa. L'obiettivo era fabbricare una vittima che creasse solidarietà per se stessa e indignazione contro il nemico preso di mira. Nel breve periodo ha funzionato ma, (come spesso accade con gli eventi costruiti) alla fine i media hanno smascherato l'imbroglio per ciò che era. Degno di nota è che il governo americano non sembra aver reagito al fatto di essere stato ingannato.

11.5 Think-tanks e lobbisti

Oltre al sostegno di vari organismi governativi statunitensi che si occupano di diritti umani, Scientology ha avuto ulteriore supporto da diversi think-tank e organismi lobbistici internazionali. Per i movimenti sociali, i think-tank forniscono idee e giustificano politiche. Spesso combinano scienza ed ideologia per fornire informazioni a sostegno della posizione del movimento sociale, screditando nemici o oppositori. Forniscono inoltre luoghi (che ora comprendono anche siti Web) dove i movimenti sociali lasciano documenti scritti sulle problematiche in gioco, strutturati nel modo in cui si desidera che vengano adottati (si veda Alger, 1997: 263; McCarthy, 1997: 246). Spesso i think-tank hanno personale che esercita pressioni per conto del movimento sociale e presentano le loro conclusioni ad organismi legislativi o politici.

Di frequente, ma non necessariamente, i componenti dei think-tank sono seguaci (o simpatizzanti) dei movimenti sociali. Per giocare un ruolo di legittimazione è necessario unicamente che siano costituenti - vale a dire chi fornisce risorse ai movimenti sociali. Possono essere costituenti per innumerevoli ragioni, ma più probabilmente saranno "costituenti di coscienza" che concordano almeno sulla dimensione più vasta del movimento sociale, ma che non beneficiano delle sue imprese (McCarthy e Zald, 1977: 1222); oppure "costituenti pagati" che forniscono i propri servigi per una tornaconto di cui altrimenti non beneficerebbero.

Se su ogni specifico argomento possono esistere diversi tipi di costituenti lobbistici, nel dibattito internazionale sui diritti umani relativo a Scientology l'esempio di gruppo che più di tutti si è distinto è il CESNUR, affiancato probabilmente da Human Rights Without Frontiers.

È facile confondere costituente e aderente - e ciò può essere accaduto quando la rete di intelligence francese riferì alla MILS che Karen Lord poteva essere una scientologist. Mentre la Lord era un costituente in merito alle affermazioni di Scientology sulle persecuzioni europee, manteneva probabilmente la sua propria fede. Similmente Massimo Introvigne mantiene presumibilmente la sua fede anche quando si batte per legittimare le accuse mosse da Scientology su violazioni di diritti umani religiosi contro i propri membri. Le speculazioni sulle motivazioni dei costituenti possono fornire conoscenza utile (come accade quando i ricercatori scoprono che si tratta di seguaci) ma, nell'analisi della mobilitazione delle risorse, esse sono spesso meno importanti del fatto stesso.

A livello internazionale il CESNUR acquisisce sempre più importanza. Introvigne testimonia a processi e udienze in tutto il mondo, e i convegni dell'organizzazione attraggono studiosi e, occasionalmente, personaggi di spicco nel campo dei diritti umani. Inoltre Introvigne siede nel consiglio editoriale di riviste accademiche che studiano la religione, perciò la sua influenza è vasta. Ben rappresenta infatti un'osservazione dei teorici del movimento sociale, cioè: «… che siano o meno affiliati al movimento, professionisti come avvocati e studiosi giocano spesso un ruolo importante nel portare avanti gli obiettivi del movimento, o nel concentrare i suoi sforzi su disposizioni politiche precise. » (Smith, Pagnucc, e Chatfield, 1997: 61). Nell'ambito del dibattito francese e tedesco su Scientology, perciò, il CESNUR è un gruppo lobbistico e un think-tank che cerca di portare avanti la legittimazione degli obiettivi del movimento, influenzando verso di essi la politica governativa europea e americana. Il CESNUR non è un'associazione accademica neutrale, a maggior ragione perché Introvigne, sul suo sito Web, mescola posizioni ideologiche con ricerca e informazione reale (si veda Martinez [compilatore], 2000). Tuttavia, su questioni chiave per il dibattito sui diritti umani religiosi - apostati, brainwashing, influenza indebita, ricerca accademica compromessa, appartenenza "settaria" e suoi potenziali pericoli, scambio di informazioni critiche in Internet ecc. - difende posizioni dottrinarie che favoriscono gruppi come Scientology.

11.6 Appelli agli organismi e organizzazioni governative internazionali

Concettualmente (in termini di potenziale di risorse), la pressione del governo americano arriva in modo trasversale sui governi europei, o proviene dal basso, da organizzazioni nazionali non-governative. Tuttavia, alcune critiche possono comprensibilmente venire dall'alto. L'Unione Europea, il Parlamento Europeo, il Consiglio d'Europa e il Tribunale Europeo sui Diritti Umani hanno il potere di premere (e in alcuni casi, costringere) su Francia, Germania e Belgio affinché cambino le proprie leggi. In teoria, poi, commenti critici da parte delle Nazioni Unite potrebbero pesare come persuasione morale, ed esercitare forte pressione su tali paesi. Tuttavia, è improbabile che in tutte queste organizzazioni internazionali Scientology abbia il medesimo facile accesso che ha a funzionari chiave del governo americano e, anche solo su questa base, le sue proteste non ricevono attenzione così pronta. Nel luglio del 1997 Scientology riuscì a fare lobbismo su dodici membri dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa per introdurre una mozione sulla libertà religiosa, ma tale mozione era collegata ad un'altra, e fu presto dimenticata (Richardson, 1995: 55).

Qualche organismo internazionale è stato disponibile ad esaminare alcune delle denunce di Scientology, ma non è rimasto sordo alle posizioni di Francia e Germania. Scientology vinto un ricorso contro la Francia alla Corte Europea di Giustizia e, all'inizio del 1994, ha visto pubblicata qualche sua lamentela in un rapporto della Commissione delle Nazioni Unite sui Diritti Umani (United Nations Commission on Human Rights, 1994). Tuttavia, il rapporto dell'ONU riassumeva anche la posizione tedesca, e nel 1998 un suo investigatore speciale definì «insignificanti e puerili» le accuse di Scientology secondo cui il governo tedesco utilizzava tattiche naziste (citato in New York Times, 1998). Inoltre, l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa ha raccomandato l'istituzione (o il sostegno) di centri informativi sulle sette finanziati dai rispettivi governi, osservatòri simili a quelli ora esistenti in Belgio, Austria e Francia (Council of Europe, 1999). Nel loro insieme, questi organismi internazionali di governo e giustizia stanno cercando di indirizzarsi al problema in modo meno intransigente di quanto facciano molte delle organizzazioni affiliate al governo americano. Scientology comunque non riuscirà a tollerare la posizione del Consiglio d'Europa, per cui ci si devono attendere ulteriori conflitti in tema di osservatori su sette o culti.

Dopo aver distrutto il suo maggior nemico nazionale - il CAN originale - Scientology si oppone ferocemente a qualsiasi tipo di controllore europeo, in particolare se gode di protezione statale. Non è comunque chiaro se il suo lobbismo sui governi europei - o più ampi - sarà efficace contro tali agenzie di controllo. Già nell'aprile del 1999, ad esempio, rappresentanti dei quindici paesi membri della Federazione Europea dei Centri di Ricerca e Informazione sul Settarismo (F.E.C.R.I.S.) si sono incontrati a Parigi, dove hanno approvato una risoluzione in cui «si uniscono nel combattere gli effetti di pratiche settarie avverse, e nell'assistere le vittime di tali pratiche» (European Federation of Centers for Research and Information on Sectarianism, 1999). Soltanto il tempo dirà se queste organizzazioni (che spesso dispongono di fondi molto scarsi) si coalizzeranno a formare una voce europea autorevole.

11.7 Ulteriori sforzi del contromovimento

I funzionari francesi e tedeschi, dubbiosi sulle affermazioni religiose e sulle denunce di persecuzione mosse da Scientology, hanno replicato in diversi modi: rifiutandosi di concedere benefici fiscali; stilando rapporti critici; sottoponendo il movimento a vari gradi di scrutinio (tra cui perquisizioni in Francia e Belgio, e monitoraggio da parte della polizia costituzionale in Germania). Inoltre, così come raccomandato dall'Assemblea Parlamentare [del Consiglio d'Europa] almeno alcuni tra gli osservatòri sulle sette si scambiano regolarmente informazioni. L'ambasciatore tedesco ha rifiutato gli inviti a partecipare alle udienze del Congresso [americano] a proposito della "penosa situazione" di Scientology nel suo paese (probabilmente per inespressi motivi di protocollo diplomatico), ma ha inviato dichiarazioni scritte e/o lettere. La crescente frustrazione dei funzionari europei sull'incapacità delle loro controparti statunitensi a comprendere la loro posizione critica ha portato a momenti di reale tensione internazionale.

11.8 Contro-opposizione e Internet

Ancora più importante delle posizioni ufficiali e degli articoli dei media è l'opposizione a Scientology apparsa su Internet. La Rete sta infatti mettendo a nudo il Tallone di Achille del movimento. Poiché le battaglie sui diritti umani implicano quasi sempre sforzi per documentare e diffondere informazioni attendibili (Keck e Sikkink, 1998: 28), il potenziale di diffusione di Internet in tali battaglie, compresa quella contro Scientology, è impressionante. Alcuni governi che si oppongono a Scientology la stanno già usando in modo efficace. Il governo della Baviera, ad esempio, pubblica le sue dichiarazioni ufficiali in merito sia in lingua inglese che tedesca, e la MILS pubblica gran parte dei suoi rapporti. Ma l'opposizione più incessante proviene da innumerevoli singoli individui che compongono il costituente del contromovimento (si veda Peckham, 1998).

Sebbene siano possibili diverse interpretazioni dell'opposizione a Scientology in Internet, una prospettiva promettente è esaminarla come "network di appoggio transnazionale" - vale a dire un «network di attivisti» che condividono in Internet informazioni «fortemente distinguibili per la centralità di principi o ideali che ne motivano la formazione» (Keck e Sikkink, 1998: 1). Non esiste alcuna organizzazione formale, nessun coordinamento centrale dirige le attività e il network può, al massimo, generare sporadiche azioni collettive (come occasionali manifestazioni davanti alle strutture di Scientology). Il network è composto da volontari, ma alcuni di essi hanno investito centinaia di ore nello sforzo di diffondere informazioni su Scientology e contro le sue affermazioni di abusi di diritti umani religiosi. L'attuale fonte informativa principale è il newsgroup <alt.religion.scientology>. Inoltre, singoli individui hanno creato decine di siti Web dedicati all'informazione, spesso specializzandosi su aspetti particolari di Scientology e fornendo links ad altri siti con informazioni complementari.

Stanno emergendo anche diversi tipi di servizi specializzati, con siti Web contenenti straordinarie raccolte di importanti informazioni. Il tedesco Tilman Hausherr, ad esempio, ha compilato un elenco in tedesco di "domande poste più di frequente" su Scientology, oltre ad un elenco simile su accademici (che lui definisce "apologeti delle sette") che (pensa) sostengono Scientology ed altri gruppi controversi. Di enorme importanza per gli utenti di lingua inglese è il servizio non ufficiale di traduzioni dal tedesco mantenuto da Joe Cisar, che mette a disposizione centinaia di articoli e rapporti governativi chiave. In Francia Roger Gonnet fornisce qualcosa di simile con informazioni in lingua francese. Mark Bunker colloca in Internet copie di significativi documentari televisivi e video di avvenimenti vari, e Jeff Jacobsen digitalizza rapporti e documenti importanti. Rod Keller mantiene un sommario settimanale degli interventi inviati a <alt.religion.scientology>, e Kristi Watcher fornisce informazioni storiche su base quotidiana. Probabilmente la più vasta collezione di materiale critico su Scientology è raccolta da Operation Clambake, sito Web gestito dal norvegese Andreas Heldal-Lund.

Nel linguaggio della scienza sociale, si tratta di «attori [che] conquistano influenza servendo come fonti alternative di informazioni» (Keck e Sikkink, 1998: 19). Considerato nel suo complesso, il materiale presente in Internet, prevalentemente negativo, costituisce per quantità e contenuto una minaccia globale alle richieste di legittimazione di Scientology, e il movimento è riuscito a limitarne la diffusione solo in parte (si veda Peckham, 1998).

In precedenza ho suggerito che il CESNUR sembra essere un think-tank cattolico conservatore e un gruppo lobbistico preoccupato dalle affermazioni di presunti abusi avanzate da Scientology ed altri gruppi. Un aspetto importante di tale apparente preoccupazione è la sua importanza sul World Wide Web. Cerca di essere il sito Web a cui la gente accede quando desidera informazioni su una vasta gamma di problematiche globali collegate alle "nuove religioni", e alle loro battaglie per la libertà religiosa in Europa e altrove. Quante più informazioni contiene (e il sito del CESNUR è molto grande) tanto più probabilmente i motori di ricerca lo proporranno come sito da visitare. Tuttavia, tra le sue informazioni utili il CESNUR archivia materiale che devia dall'ambito accademico ed entra in quello polemico. Ripropone testi completi di articoli che rafforzano la sua ideologia, e minimizza o tralascia posizioni che sfidano la sua ortodossia. Ciononostante, il CESNUR è diventato una formidabile presenza Web, ma ancora non riesce a compensare l'imponente quantità di materiale meno favorevole a Scientology pubblicato altrove.

Ciò che impedisce a Internet di avere un impatto devastante sulle affermazioni di Scientology di essere vittima di discriminazione religiosa è che la ciber-comunità, come network di sostegno, non ha lo stesso accesso di Scientology a politici o comitati potenti. Inoltre, forse perché il materiale autoprodotto da Scientology sulla sua presunta situazione penosa è così ben presentato, o forse perché le élite politiche non si fidano dell'accuratezza di Internet, le persone di potere sembrano non volersi servire della ricchezza di materiale in libera distribuzione, accessibile con soli pochi click del mouse.

11.9 Una organizzazione emergente del contromovimento: il Lisa McPherson Trust

Senza un'efficace presenza lobbistica a Washington, gli oppositori di Scientology non potranno mai fare avere le necessarie informazioni a chi prende decisioni. Tuttavia - a soli pochi metri da alcune delle principali strutture Scientology a Clearwater, Florida - è nata un'organizzazione che le si oppone specificamente: Lisa McPherson Trust (costituito il 6 gennaio 2000 [Il Trust è stato sciolto nel 2002, per approfondimenti si veda qui - NdT]). Il nome dell'organizzazione segue un modello riscontrato spesso nelle battaglie per i diritti umani, in cui i sostenitori di una particolare posizione si riuniscono attorno a "eventi potentemente simbolici" (Keck e Sikkink, 1998: 22). La morte della McPherson è uno di tali eventi, poiché occorse dopo essere stata affidata per diciassette giorni alle "cure" degli scientologist in una delle loro strutture, mentre soffriva apparentemente di un collasso psicotico. Secondo i critici, il trattamento ricevuto e la sua morte sono diventati simbolo di tutto il male presente in Scientology, pertanto la contro-organizzazione ha preso il suo nome in memoria. È stata fondata da Robert Minton, unitosi alla battaglia dei critici dopo aver appreso da Internet dei tentativi di Scientology di zittire i propri critici, che ha speso milioni di dollari nel tentativo organizzato di porre un freno a ciò che egli ed altri credono essere gli abusi di diritti umani di Scientology.

Tuttavia rimane da verificare quale sarà l'impatto a lungo termine che il Lisa McPherson Trust avrà in veste di organizzazione del contromovimento. Molti contributi innovativi a Internet provengono da persone associate all'organizzazione, ma la sua collocazione geografica in Florida limita la sua capacità di divenire quella forza di appoggio lobbistico di cui il contromovimento ha bisogno. Inoltre, manca del tipo di statura professionale che possiede il CESNUR, poiché non organizza convegni accademici e i suoi protagonisti non hanno importanti credenziali professionali. Ciononostante sta collaborando con movimenti di opposizione in Francia, Germania e altrove. Da parte sua, le preoccupazioni di Scientology sono tali da cercare di soffocare le sue attività, così come quelle di Ursula Caberta, l'ufficiale addetto al controllo del movimento ad Amburgo, che a fine estate 2000 si è recata a visitare il Trust (Hamburger Morgenpost, 2000).

Esistono tutti gli indicatori che la battaglia contro le affermazioni di Scientology sulle violazione di diritti umani nei suoi confronti continuerà a lungo. I governi francese e tedesco non mostrano segnali di capitolazione alla pressione americana. Frattanto, tre veterani della difesa dei presunti tempi duri di Scientology in Europa al Congresso - Matt Salmon, Donald Payne, e Benjamin Gilman - hanno proposto un'altra risoluzione parlamentare (presentata al Committee on International Relations) in cui si dice che la United States House of Representatives «disapprova la crescente intolleranza, discriminazione e violenza contro individui e gruppi a causa delle loro credenze religiose». Tale risoluzione è indirizzata a Belgio, Austria, Francia e Germania come paesi in cui fiorisce l'intolleranza, citando come gruppi vittimizzati (tra gli altri) i Testimoni di Geova, i Southern Baptists, gli Unificazionisti [seguaci di Moon], i Mormoni, l'Opus Dei e Scientology. Fa quindi appello al Presidente e all'Ambasciatore Plenipotenziario per la Libertà Religiosa Internazionale affinché sollevino la questione di tale (presunta) intolleranza quanto più spesso possibile. Infine, e forse fatto più interessante, la risoluzione richiede che «esperti di libertà religiosa» vengano inclusi nelle «delegazioni degli Stati Uniti agli incontri delle organizzazioni internazionali, compresa l'OSCE» (House of Representatives, 2000). Non sorprende che il Committee on International Relations abbia approvato il punto all'unanimità (OTS, 2000). Frattanto Orrin Hatch (R.), uno dei senatori dello Utah, ha parlato contro Francia e Germania indicando le persecuzioni subite dai suoi correligionari mormoni, sensibilizzato dalla situazione degli scientologist in quei due paesi (Canterathe, 2000).

È evidente che Hatch ed altre figure chiave nel governo americano continuano a travisare le ragioni fondamentali per cui paesi europei come Francia e Germania (e probabilmente Belgio ed Austria) restano fermi nella loro opposizione a Scientology e ad altre ideologie controverse. Il riuscito accordo di Scientology con l'IRS e la distruzione dell'organizzazione che forniva informazioni critiche a livello nazionale (il vecchio Cult Awarness Network) hanno azzerato l'opposizione agli sforzi lobbistici del movimento. Ne consegue che funzionari scarsamente informati non riescono a vedere le reazioni di Francia e Germania fuori dal ristretto e mitizzato contesto della libertà religiosa americana (Sullivan, 1999:2). Non riescono a rendersi conto che l'opposizione internazionale europea a Scientology non può rappresentare una violazione ai diritti umani religiosi, ma al contrario può rappresentare uno sforzo significativo per proteggere i propri cittadini da un'organizzazione le cui presunte violazioni dei diritti umani dei propri membri sembrano essere sistematiche e di routine.

Copyright © Stephen A. Kent 2001
First published in Marburg Journal of Religion


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