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Fede o frode? Il "caso" Scientology

Ha la pretesa di essere una Chiesa, ma funziona piuttosto come un'impresa. Chiede per sé libertà e rispetto, ma viene accusata di coercizione e violenza nei confronti dei suoi adepti. Predica i valori familiari, ma le famiglie che ci finiscono dentro ne escono spaccate. Pochi ne parlano, ma l'allarme Scientology cresce.

Dossier tratto da Jesus, mensile di cultura e attualità religiosa, maggio 2001. Collegamenti ipertestuali non contemplati dall'originale.

 
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La catena di Ron il santo

di Elena Cristina Bolla

Sequestro di persona. Esercizio abusivo della medicina. Droghe. Lavaggio del cervello del cervello. Evasione fiscale. Periodicamente, se ne torna a parlare. Gli scientologi sono accusati di plagiare i loro adepti fino al suicidio, di privarli delle cure mediche, di disgregare le famiglie, di rovinarle finanziariamente.

«Ma nemmeno per sogno», ribattono gli interessati. «Noi aiutiamo l'uomo a essere libero, pacifico, felice, in armonia con la sua famiglia e con tutti i suoi simili. Droghe? Anzi: noi disintossichiamo migliaia di persone. Evasione fiscale? Siamo una Chiesa, con i diritti e le esenzioni del caso».

Più che a edifici di culto, la centrale di Flag (cioè la sede principale di Clearwater, Florida) e le sue "filiali" (molte anche in Italia) sembrano alberghi di lusso. Ma che cosa succede realmente, dietro quelle porte? Torture? Paradisi artificiali? C'è un solo modo, seppure rischioso, per saperlo: andare a vedere. Noi l'abbiamo fatto.

Grazie a persone già introdotte nell'ambiente, ci è stato possibile saltare la fase iniziale (volantinaggio-adescamento) ed entrare direttamente in medias res. Dietro quelle porte. Grandi stanze con scaffali di libri, paraventi, sedie.

Gente che gira apparentemente senza scopo o sta seduta a ripetere all'infinito: «I pesci nuotano». Impressione di trovarsi su un altro pianeta, dove si parla una lingua sconosciuta, fitta di strani termini (clear, Ned, auditor, engram…), con una sintassi di questo genere: «Se hai un problema, quello che devi fare è risolverlo. Questo è ciò che devi fare».

Alt. Marcia indietro. Occorre impadronirsi dei ferri del mestiere. Mesi di studio e di approfondimento sul famoso Libro Uno (il mitico "Book One") e su altri testi sacri di L. Ron Hubbard, il fondatore ("L" sta per "Lafayette"). Armati di migliori informazioni, rieccoci in uno dei santuari del Grande Ron, la cui immagine, dalle pareti, accompagna paternamente ogni passo dei suoi devoti con l'espressione sorridente dell'Americano-Sicuro-di-Sé.

Purtroppo, nel 1986, Hubbard ha commesso l'imbarazzante errore di morire, dopo aver promesso salute e longevità a sé e ai suoi. Ma questi hanno continuato per anni a organizzare "feste di compleanno di Ron" (il 13 marzo) e a diffondere "Lettere di Ron", come se fosse stato vivo.

Puntualizziamo. In quelle stanze abbiamo incontrato anche persone in buona fede, disponibili, ansiose di aiutare. Almeno nei gradi più bassi della gerarchia. La morale secondo Hubbard (non rubare, non mentire, sii fedele al partner, collabora con un governo giusto…) è più rigorosa di quella dei quaccheri. Se gli adepti la seguissero alla lettera, difficilmente incontrerebbero problemi legali. Ma la storia insegna che certe tentazioni sono troppo forti.

Dianetics e Scientology sono due realtà distinte. La dianetica è una dottrina rigorosamente "laica", a cui si è poi aggiunta una sovrastruttura "religiosa" (si parla di "Chiesa" di Scientology). Era inevitabile: come scavare tra gli abissi dell'anima senza scontrarsi con gli eterni problemi, la morte, l'aldilà, Dio? A un certo punto lo "scienziato" Hubbard (studi universitari di ingegneria incompiuti) dovette ammettere di trovarsi di fronte a una realtà inattesa: lo spirito. Esiste una sua famosa autocritica sull'argomento. Di qui, la formulazione di una dottrina religiosa, invero piuttosto discutibile. Ma in seguito Hubbard, con abile mossa, ritirò ogni responsabilità dalla sua "Chiesa": e così evitò non pochi guai legali.

Quanto alla dianetica (in inglese dianetics, una specie di neutro plurale), il nome viene fatto derivare un po' disinvoltamente da dianous, "attraverso-mente" in greco. Si tratta della fase preparatoria, psicologica; ma Hubbard rifiuta ogni paragone con la psicanalisi, la psichiatria o l'ipnosi. Comprende anche procedimenti accessori, pronto soccorso, rilassamento, metodi scolastici e di studio (un estratto fu pubblicato su Topolino), "programmi di purificazione" (psicofisica) sperimentati - si dice - anche da personaggi come Paul Newman e John Travolta.

La base del procedimento consiste nel dare e ricevere auditing. Le sedute (sessions) di auditing somigliano piuttosto al rêve éveillé che all'ipnosi o alla psicanalisi, divano a parte. Il paziente, o pre-clear, vi sta sdraiato o seduto, a occhi chiusi, e risponde alle domande di un auditor (termine pronunciato all'inglese). È così possibile scaricare emozioni, rivivere episodi dimenticati, risolvere blocchi psicologici. Nelle intenzioni, si tratta di un'auto-terapia, di un percorso guidato verso la libertà dello spirito. Nelle intenzioni.

E nella realtà? In pratica, con un manuale e un breve corso di studio (pochi giorni) qualsiasi malintenzionato può avere tra le mani un temibile strumento di dominio sulla mente altrui. Chi controlla, fuori da quelle porte, se l'auditor rispetta il codice etico? Una dottrina che si propone di "liberare" l'uomo può, opportunamente maneggiata, creare una dipendenza praticamente senza fine. E a prezzi sempre più alti.

In un secondo tempo, per dovere di completezza, abbiamo voluto seguire l'iter dell'"adescato-tipo". Per strada, o per altri canali, si riceve l'invito a un test psicologico gratuito. Succede di rado (a noi è successo) che un esaminatore onesto ti dica: torna a casa, non hai bisogno di nulla. Ma, di solito, dopo il test gratuito, viene suggerito un primo auditing. Il "paziente" entra nell'ingranaggio, e sarà quella l'ultima volta che sentirà pronunciare la parola "gratuito".

A Dianetics-Scientology si impara subito che tutto ha un prezzo. Anche il significato delle parole, che viene spiegato col contagocce. Ai segreti più gelosi accedono solo gli iniziati, a piccole dosi e sempre dietro compenso. Frasi perentorie di Ron campeggiano da cartelli e pubblicazioni: «Ogni libro necessario per lo studio deve essere acquistato»; «Completa la tua biblioteca delle opere di Ron»; «Ogni scientologo deve avere il suo E-meter personale».

Opinioni rispettabilissime, ma quello che impressiona è la progressione geometrica dell'aumento dei prezzi a ogni nuovo anello della catena. Libri, audiocassette, materiale vario, corsi, soggiorni di studio, costano anche decine di milioni. L'E-meter, un piccolo elettrometro che dovrebbe "misurare il pensiero", può costare più di un'automobile di lusso.

Chi non può pagare - e all'organizzazione approdano studenti, disoccupati, sbandati di ogni sorta - paga in natura, cioè in ore di lavoro. Nei bassi livelli è facile incontrare giovani dall'espressione affamata, che cercano insistentemente di vendere libri (uno dei primi incarichi che l'organizzazione cerca di affibbiarti). Poi, salendo di grado, le prestazioni sono più articolate: si crea un complicato sistema di debiti e crediti, che spinge ad andare sempre più avanti, verso traguardi di "felicità" sempre più perfetta, a prezzi sempre più proibitivi.

È facile capire come un simile business, nelle mani di gente senza scrupoli, possa trasformarsi in una multinazionale con un giro d'affari di miliardi di dollari. Quanto alla "religione" di Scientology (un'autentica gnosi, condita da una singolare "mitologia") i tesori della dottrina più esoterica costano agli adepti cifre da capogiro. «La felicità, l'immortalità non hanno prezzo», ribattono gli scientologi. La meta dei gradi più alti è lo stato di Operating Thetan (OT), "spirito immortale operante".

E Dio? Gli scientologi preferiscono parlare di "assoluto", o di "ottava dinamica". Perciò devono spesso difendere la loro dottrina dall'accusa di non essere una vera religione. «Ma allora nemmeno il buddhismo lo è», ribattono. E, bene o male, se la cavano. Tra l'altro, nel loro "decalogo" c'è anche il rispetto per ogni forma di credo.

Un'esperienza come questa - l'esplorazione del pianeta dianetico-scientologico a puro scopo di studio e di documentazione - è comunque sconsigliabile a chi non sia armato di grande equilibrio, nervi d'acciaio e dialoghi di Platone. Gli scientologi, di formazione pseudoscientifica, sono totalmente disarmati di fronte alla buona vecchia logica di stampo umanistico (che ci ha anche aiutato - diciamolo! - a cavarcela con il minimo della spesa).

Ma, per l'appunto, a Dianetics-Scientology si rivolgono persone interiormente fragili, con problemi psicologici, di insoddisfazione spirituale, di solitudine, di droga. E allora è facile restare presi nell'ingranaggio, senza scampo. C'è chi ne esce, sia pure distrutto, e racconta storie da brivido. C'è chi ci si trova benissimo, disposto a vendere anche l'azienda di famiglia per pagare il prezzo della felicità. Anzi, della vita eterna. Liberi anche i cristiani, però, di preferire un Dio che è dono di sé ed infinita gratuità. Con l'eternità per soprammercato.

 

Trucchi e segreti di una strana Chiesa

Di Annachiara Valle e Luciano Scalettari

L'ultimo caso clamoroso è di soli due mesi fa: Maria Pia Gardini, 64 anni, cugina di Raul, ha denunciato pubblicamente di essere stata ridotta sul lastrico dalla Chiesa di Scientology. Esige la restituzione di un milione di dollari (circa 2 miliardi e mezzo di lire), ma ne ha versati al gruppo "religioso" molti di più. Non solo: Maria Pia Gardini ha denunciato anni di assillanti e pressanti richieste di denaro, violenze psicologiche e fisiche da parte dei membri di Scientology per ottenere la firma su innumerevoli assegni. Fino all'ultimo, fino al momento in cui la signora voleva lasciare definitivamente il gruppo.

Una vicenda emblematica, la sua, iniziata quindici anni fa, quando la figlia di Maria Pia, tossicodipendente, che frequentava una comunità Narconon (uno dei gruppi di attività sociale emanato da Scientology che si occupa di recupero dalla droga), le propose di seguire alcuni corsi di Scientology per uscire da uno stato di prostrazione dovuto a un lutto familiare. Da quel momento Maria Pia viene risucchiata nel vortice di Scientology, da cui uscirà come dice - «dopo aver acquistato, a cifre esorbitanti, tutto ciò che in Scientology si poteva acquistare». La sua vicenda ha dei risvolti drammatici: la figlia è morta nel 1990 mentre era ancora all'interno di Scientology.

La signora Gardini lascia definitivamente Scientology nel 1994 («dopo tre anni di tentativi», spiega), depredata dei suoi beni e «convinta», sottolinea amaramente, «di aver buttato molti anni della mia vita in un'esperienza che oggi considero spazzatura». Aveva raggiunto il grado di auditor di classe 9 (l'auditor è una sorta di confessore-guida spirituale degli adepti di Scientology), e aveva seguito il corso più avanzato, chiamato OT-VIII. Insomma, aveva "bruciato le tappe" all'interno dell'organizzazione, entrando anche a far parte dello staff di massimo livello (la Sea Organitazion), con il primato, nel 1988 e nel 1990, di essere l'auditor a livello mondiale che aveva "prodotto" il maggior numero di ore di auditing. «Sto lottando da cinque anni per riavere il mio denaro», spiega. «E lo faccio non solo perché sono stata truffata, ma anche in virtù di una policy (circolare interna, ndr) di Scientology che prevede la restituzione delle somme versate nel caso si sia insoddisfatti del risultato conseguito. Policy che evidentemente l'organizzazione non intende rispettare".

Dopo cinque anni di estenuanti trattative per la restituzione del denaro, la signora Gardini ha deciso di rendere pubblica la sua incredibile vicenda di pressioni psicologiche e vessazioni subite, e di rivolgersi al Lisa McPherson Trust, una fondazione di Clearwater (Usa) che si batte contro Scientology. Alla fondazione ha rilasciato tre deposizioni giurate, nelle quali ha riassunto tutta la sua vicenda.

Ennesimo caso da Tribunale, quello della signora Gardini, che va ad aggiungersi all'interminabile sequela di vicende giudiziarie di cui i membri della Chiesa di Scientology sono stati protagonisti: per quanto riguarda l'Italia, fin dal famoso processo di Milano iniziato nel 1988 (e conclusosi solo di recente, il 5 ottobre 2000, con l'assoluzione degli ultimi 33 imputati), sono molte le Procure italiane che si sono occupate di Scientology.

Stando al "Rapporto del Dipartimento di pubblica Sicurezza" del febbraio 1998, «più volte gli organi di polizia si sono occupati dell'associazione, i cui responsabili di Milano, Brescia, Novara, Torino, Trieste, Udine, Pordenone, Treviso, Padova, Ravenna Ferrara, Firenze, Roma, Catania, Cagliari» sono stati indagati per diverse ipotesi di reato: dalla truffa all'esercizio abusivo della professione sanitaria, dal commercio di specialità medicinali non registrate alla circonvenzione d'incapace, dalle violazioni fiscali a quelle valutarie. Con risultati alterni: alcune condanne, alcune prescrizioni del reato, alcune assoluzioni, specie in tema di evasione fiscale, perché le Commissioni tributarie talvolta hanno riconosciuto lo status di congregazione religiosa, con relativa esenzione fiscale.

L'ultimo procedimento penale è in corso a Firenze. Partito in sordina lo scorso anno (ma l'indagine era stata resa pubblica su un sito Internet), è condotto dal procuratore aggiunto di Firenze Francesco Fleury. L'ipotesi di reato, contestata a otto membri dell'organizzazione, è di lesioni volontarie e associazione per delinquere. I fatti, come spesso accade, sono stati denunciati dai familiari di un adepto. In questo caso i genitori di una studentessa toscana che aveva abbandonato gli studi dopo essersi avvicinata al gruppo.

L'ipotesi della Procura è che la ragazza sia stata oggetto di violenze psichiche così gravi da poter essere equiparate alle lesioni fisiche. Scientology, fedele a quanto scriveva Ron Hubbard nel suo Manuale di Giustizia del 1959 («Non difendetevi mai, attaccate sempre»), ribatte alle accuse denunciando che «movimenti e individui anti-culto stanno orchestrando una campagna denigratoria nei confronti delle minoranze religiose rlconosciute». Il magistrato ha disposto il sequestro di materiale dell'organizzazione nelle sedi di Firenze e Milano e sta indagando per scoprire se ci siano stati passaggi di beni dalla ragazza alla Chiesa di Scientology.

In Italia, stando ai dati forniti da Scientology, gli adepti sarebbero 20 mila, ma il Rapporto del febbraio 1998 ne censisce circa 7 mila e denuncia la diffusione, da parte dell'organizzazione, di cifre gonfiate a scopo promozionale. Probabilmente l'organizzazione gioca sull'ambiguità fra membri effettivi e persone contattate. Il metodo di proselitismo, che utilizza come primo approccio un lungo test sulla personalità, consente infatti a Scientology di entrare in contatto con moltissime persone. E tanti sono anche coloro che accettano il primo corso, semi-gratuito. Molti di meno quelli che continuano, quando "la via della felicità", come la chiamano, comincia a costare svariati milioni.

«I costi esorbitanti sostenuti dagli adepti sono indubbiamente un aspetto che contraddistingue Scientology da altri gruppi analoghi», spiega don Battista Cadei, responsabile per la diocesi di Bergamo della pastorale dei Movimenti religiosi alternativi e di un Centro di ascolto dedicato al problema. «Anche in altre esperienze si riscontrano grosse difficoltà tra chi è dentro il gruppo e il resto della famiglia, ma questi attriti, o vere e proprie lacerazioni, vengono resi più traumatici in Scientology dalle ingenti uscite di denaro provocate dall'acquisto dei corsi».

«I portavoce di Scientology con cui mi sono trovato a discutere attribuiscono queste crisi familiari alla non comprensione della realtà della loro Chiesa da parte dei familiari non adepti e all'intervento di associazioni anti-scientologiche», aggiunge don Cadei. «Tuttavia, mi sono trovato a rispondere con i loro stessi testi: la cosiddetta "disconnessione", ossia l'interruzione dei rapporti dello scientologo con i familiari "rimasti fuori" dal gruppo, viene ammessa da un loro documento dedicato proprio ai chiarimenti da dare ai mass media: dopo aver dichiarato che si tenta ogni via per sanare le controversie familiari, il documento ammette che come ultima risorsa, lo scientologo può "separarsi dalla persona" che gli si oppone. Non solo: considerano la disconnessione un diritto, esercitato anche da altri gruppi religiosi. È significativa la citazione di questi gruppi: Testimoni di Geova, Amish e alcune Congregazioni ebraiche ortodosse».

Cosa significhi disconnessione, lo spiega bene uno "storico" avversario di Scientology, Dino Michieletto di Mestre: «I rapporti con i miei familiari si sono interrotti nel 1986», dice, «quando il nostro caso finì alla ribalta della cronaca con l'avvio del processo di Milano. Allora avevo mia moglie e tre figli dentro Scientology. Mia moglie è morta tre anni fa. I miei tre figli, in pratica, non li vedo da 15 anni. Una mia figlia si era rifatta viva, al telefono, nel 1999. Forse era intenzionata a uscire dal gruppo. Ci sentivamo due o tre volte al giorno, finché l'altra mia figlia scoprì il contatto fra noi e pose l'aut-aut: "Se continui a parlare con papà, tagliamo i ponti con te". Purtroppo non ha avuto la forza di fare il grande passo. Non l'ho più sentita».

Il "salto", l'uscita da Scientology, è sempre traumatico. La maggior parte dei fuoriusciti continua per molto tempo a mantenere contatti con l'ex gruppo di appartenenza (di solito ci sono anche pressioni spaventose, fatte di telefonate e colloqui continui da parte dei membri) e rimane convinta di aver perduto un'occasione importante di migliorare la propria vita.

Che cosa porta gli adepti a un senso di appartenenza così forte? Quali meccanismi psicologici vengono messi in atto? Alcuni sono comuni a tanti gruppi settari: la proposta di un nuovo linguaggio, il cambiamento radicale dello stile di vita, l'occupazione frenetica di tutto il tempo disponibile del neofita, l'isolamento da tutto il mondo relazionale della vita precedente accompagnato dall'offerta di nuove amicizie. Ma c'è di più, come spiega il professor Mario Di Fiorino, psichiatra di Forte dei Marmi. Di Fiorino ha seguito una dozzina di casi, relativi soprattutto ad accuse di circonvenzione di incapace e problemi legati all'affidamento dei figli in caso di separazione. «L'approccio di Scientology è subdolo», spiega, «perché apparentemente fornisce solo procedure tecniche, ma in realtà proietta nell'individuo delle immagini negative della sua famiglia. Le immagini mentali, che Hubbard chiama engram, sono legate alla cosiddetta mente reattiva. Durante l'auditing queste immagini vengono spostate nella mente analitica e affrontate insieme con l'auditor. In queste sessioni viene dato un messaggio molto negativo sulla famiglia, soprattutto sulla madre».

«In pratica», continua lo psichiatra, «vengono proiettati degli engram sulla vita sessuale dei genitori, in particolare della madre. Il messaggio che c'è sotto è: "Tu stai per intraprendere questo cammino per la sopravvivenza e se trovi qualche ostacolo è perché i tuoi genitori hanno paura, ti vogliono fermare perché potresti capire che ci sono cose che non vanno nella tua famiglia, cose sporche che i tuoi genitori vogliono tenere nascoste"».

Negli ultimi anni la strategia di Scientology è in parte cambiata. C'è la tendenza a ridurre i livelli di conflittualità (anche stringendo "patti di non belligeranza" tra l'adepto e i suoi familiari, che evitano a entrambi infinite cause legali). «L'infiltrazione nella società», spiega lo psicologo Maurizio Antonello, dell'"Associazione ricerca e informazione sulle sette", «e l'approccio a scopo di proselitismo passano sempre più attraverso i gruppi collegati a Scientology: Narconon per la tossicodipendenza, Criminon per il problema della criminalità, Ccdu (Comitato dei cittadini per i diritti dell'uomo) che si batte contro la psichiatria. L'ultima "trovata" l'abbiamo individuata e denunciata a tutti i Provveditorati agli studi del Nordest: attraverso l'associazione "Voglia d'imparare" Scientology proponeva corsi di formazione allo studio in tutte le scuole superiori del Veneto».

Un altro aspetto della strategia di Scientology è la reazione a qualsiasi contestazione appellandosi all'attentato contro la libertà religiosa e alla discriminazione. Su questo è lapidaria Maria Pia Gardini: «Ci ho vissuto dentro per anni. E posso dire che Scientology è tutto fuorché una religione. Quanto al cosiddetto rispetto della "doppia appartenenza" (ossia la possibilità di essere, ad esempio, cattolico e scientologo ad un tempo, ndr), è una grossa bugia: io ho sempre voluto rimanere cattolica e andare a messa. Ebbene, ogni volta che sono stata scoperta a frequentare una chiesa cattolica, sono stata duramente ripresa e mandata in "etica" (cioè a rinfreseare la dottrina, ndr)".

 

Tentacoli sull'Europa

di Annachiara Valle

L'obiettivo è quello di una diffusione capillare in ogni nazione del mondo. Per questo Scientology ha messo in piedi istituti, centri di addestramento, missioni e chiese, ha pubblicato e ripubblicato libri, fascicoli e opuscoli per radicare il pensiero di Ron Hubbard in ogni angolo del pianeta. Un metodo che funziona e che, secondo i dati forniti dalla stessa Scientology, ha portato all'apertura di sedi in 129 Paesi del mondo. Lo staff impegnato nelle attività di "addestramento" conta oltre 11.300 membri e le persone che entrano in contatto per la prima volta con l'organizzazione sono ogni anno più di mezzo milione. Fondata nel 1954 negli Stati Uniti (Dianetics risale invece al 1950), Scientology ha mantenuto la sua sede centrale a Los Angeles. Da qui è poi partita alla "conquista" del mondo.

Gli ostacoli più duri alla sua diffusione li ha trovati in Francia e Germania. Dal 1997, le autorità federali per la protezione della Costituzione tedesca hanno posto sotto osservazione Scientology dopo che rapporti di esperti e testimonianze di ex membri avevano confermato che «l'appartenenza può portare a dipendenza psicologica e fisica, rovina finanziaria e anche al suicidio». Inoltre, il Governo tedesco ha stabilito che, pur non essendovi pericolo immediato per il sistema politico ed economico, ci sono comunque segnali che possono essere letti come attacchi alla libertà del Paese e all'ordine democratico. Per questo motivo la maggioranza dei partiti politici ha espulso dalle proprie fila i membri di Scientology ed è stato deciso il divieto di arruolamento dei seguaci dell'organizzazione nei corpi di polizia. Inoltre, già dal 1995 la Corte Federale del Lavoro aveva stabilito che la filiale di Scientology di Amburgo non era una congregazione religiosa, ma un'impresa commerciale. Nella motivazione della sentenza la Corte citava una delle direttive dello stesso L. Ron Hubbard («Fate soldi, fate più soldi, fate che gli altri producano in modo da fare soldi») per concludere che l'intento di Scientology di farsi riconoscere come Chiesa «è semplicemente una copertura per perseguire i suoi interessi economici».

Non si è mostrata meno ostica la Francia, che ha costituito, nel 1998, la Commissione interministeriale di lotta contro le sette (Mils). Nel suo primo Rapporto del febbraio 2000, il Mils richiamava un precedente rapporto parlamentare del 1995 che metteva all'indice le sette totalitarie, prime fra tutte L'Ordine del tempio solare e Scientology, chiedendone lo scioglimento. Da quel momento Scientology ha iniziato un'agguerrita campagna di stampa per far considerare il Rapporto come una violazione della libertà religiosa, pericolosa per i fedeli di tutte le Chiese. Il Mils ha dovuto precisare che, contrariamente a quanto sostenuto dai seguaci di Hubbard, «non è per nulla vero che nella lista delle 173 sette rientrano anche i battisti, gli Avventisti del settimo giorno e i mormoni».

Infine, dopo molte polemiche, a febbraio di quest'anno 11 Parlamento ha dato il via libera a una legge che prevede tre anni di prigione e 250.000 franchi di ammenda per «l'abuso fraudolento dello stato di ignoranza o della situazione di debolezza di una persona che si trovi in condizioni di soggezione psicologica o psichica risultanti dall'esercizio di pressioni gravi o reiterate». L'allarme non ha lasciato indifferenti altri Paesi europei: Belgio, Svizzera, Inghilterra e Austria stanno monitorando la situazione e il Consiglio d'Europa (che riunisce i capi di Stato dei Paesi dell'Unione) spinge per la creazione di un osservatorio indipendente sulle sette, che vedrebbe sotto esame anche Scientology.

 

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Lafayette Ron Hubbard pubblicò nel 1950 Dianetics. Scienza moderna della salute mentale. Il volume, che raccolse dure critiche dalla comunità medica, è ancor oggi il testo base usato dagli "scientologi". Anzi, nel linguaggio religioso introdotto nel 1954, alla fondazione di Scientology, i libri di Hubbard sono indicati come le "Scritture". E questo anche se Hubbard dice nelle direttive interne (Vol. 4, pag. 405) che «Scientology non ha niente a che fare con la religione. La Chiesa non ha adottato sembianza religiosa fintanto che non è stato necessario ottenere la protezione del Primo Emendamento (libertà di pensiero, ndr)».

Per raggiungere il massimo delle proprie potenzialità, secondo la dottrina di Scientology, l'individuo deve passare attraverso 7 stadi (comunemente detti Il Ponte) per i quali sono necessari altrettanti corsi. Arrivati all'ultimo gradino, quello di Clear (rischiarato), si passa a perfezionamenti (fino a diventare operating thetan) che permetterebbero all'uomo di trascendere l'universo fisico.

Per completare i corsi è necessaria, in pratica, tutta la vita e una cifra superiore ai 500 milioni. Il costo maggiore è per l'auditing, una sorta di psicoterapia, che va dal milione al milione e mezzo per ora. Per completare ogni corso occorrono in media 25 ore di auditing.

Stimare le ricchezze di Scientology è praticamente impossibile. Per averne un'idea si può fare riferimento a uno dei pochi dati ufficiali disponibili. Nel 1993, l'ultimo anno in cui il Religious Technology Center californiano (una delle molte emanazioni del gruppo) ha dichiarato il suo reddito per scopi fiscali, risultavano proprietà per 398 milioni di dollari e raccolte di fondi per 300 milioni di dollari l'anno.

Sul caso Scientology divergono profondamente le opinioni del Cesnur (Centro studi sulle nuove religioni) e del Gris (Gruppo di ricerca e informazione sulle sètte), voluto dalla Conferenza episcopale italiana. Il Cesnur, diretto da Massimo Introvigne (nella foto), si appella infatti alla libertà di religione per sostenere Scientology in tutto il mondo. Al contrario, il segretario del Gris, Giuseppe Ferrari, sostiene che così «si fa loro gioco perché Scientology vuole essere riconosciuta a ogni costo come religione». La tutela delle minoranze, secondo il Gris, «non può essere sostenuta senza distinzioni. Bisognerebbe verificare sempre se si rivendica la propria libertà soltanto per calpestare quella degli altri».

Il Lisa McPherson Trust si batte da anni Contro Scientology. La fondazione porta il nome della donna che morì nel dicembre 1995 a Clearwater (Florida) in modo sospetto. Il referto medico stabilì che Lisa (in Scientology da 18 anni) era sta la legata, aveva lividi su tutto il corpo, non dormiva, non mangiava e non beveva da giorni. Il caso McPherson è divenuto nel mondo l'emblema della disumanità di Scientology.

Ron Hubbard e i suoi seguaci hanno avuto guai con la giustizia in diversi paesi del mondo. Frode fiscale, manipolazione, violazione dei diritti civili sono le accuse più ricorrenti. Tra i processi più noti ricordiamo quello che nel 1979 condannò la moglie di Hubbard, Mary Sue, e altri 8 membri del Guardian Office (il servizio segreto interno) per cospirazione contro il Governo degli Stati Uniti e per ostruzione alla giustizia. Nel 1984, nella sentenza confermata in appello nel 1991, il giudice Paul Breckenridge, della Corte Superiore dello Stato della California per la Contea di Los Angeles, dichiarò che «l'organizzazione è chiaramente schizofrenica e paranoica, e questa bizzarra combinazione sembra essere un riflesso del suo fondatore L. Ron Hubbard. Le prove ritraggono un uomo che è stato letteralmente un bugiardo patologico in relazione alla sua storia, al suo passato e alle sue imprese».

Diversi divi di Hollvwood si sono fatti sedurre dalle teorie di Scientology. Tra questi John Travolta (nella foto in una scena del film di fantascienza Battlefield Earth, tratto da un romanzo di Ron Hubbard). Le star hanno a disposizione i "Celebrity Centers", una catena di club sparsi nel mondo dove i divi vengono trattati con tutti gli onori e dove vengono offerte costosissime consulenze per le loro carriere. Tra le celebrità più note ricordiamo Tom Cruise, Kristie Alley, Sonny Bono e Chick Corea.

 
 
 
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