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La disfatta di Scientology: un'intera missione abbandona la chiesa - a rischio la leadership di Miscavige

La Missione di Haifa, in Israele, abbandona in massa la Chiesa di Scientology e si unisce al sempre crescente movimento indipendente.

Di © Tony Ortega, The Village Voice, 6 luglio 2012.

© Traduzione di Simonetta Po, agosto 2012

 

Da diversi anni ormai vi aggiorniamo sulla crisi che sta attraversando Scientology; parecchi membri chiave della chiesa - tra cui alcuni dei suoi dirigenti di più alto livello - hanno abbandonato l'organizzazione e hanno parlato dei suoi abusi. Uno dopo l'altro questi fedeli scientologist hanno annunciato di averne avuto abbastanza e di essersene andati.

Ora però, per la prima volta a memoria d'uomo, un'intera missione ha annunciato di aver lasciato in massa la chiesa.

Il Dror Center di Haifa, Israele, ha pubblicato una lunga dichiarazione in cui rifiuta la leadership di David Miscavige e la chiesa ufficiale. Progetta ora di unirsi al sempre crescente movimento della "Scientology indipendente" (mercoledì abbiamo inviato all'ufficio stampa della Chiesa di Scientology una richiesta di commenti, ma i nostri messaggi non hanno ricevuto risposta).

Il Dror Center fu fondato nel 1992 da Dani Lemberger e da sua moglie Tami la quale, per due volte - nel 2000 e nel 2002 - fu premiata come miglior auditor dell'anno della chiesa. I Lemberger hanno appena trascorso una settimana negli Stati Uniti per incontrare altri aderenti al movimento indipendente. La chiesa ha approfittato dell'occasione per consegnare loro una "dichiarazione di persona soppressiva" (l'equivalente della scomunica). Ho avuto modo di fare una lunga chiacchierata con Dani durante uno scalo all'aeroporto di Newark.

«La nostra è una delle poche missioni al mondo che si sta espandendo», mi ha detto Lemberger. Ma ora il suo gruppo ha informato Miscavige di non riconoscere più la sua autorità. «Abbiamo lasciato la chiesa».

Il ruolo della rivista Freedom

Scientology trae grandi vantaggi dal suo network di missioni e gruppi sul territorio, più piccoli delle "org" - abbreviazione di organizzazioni - ma più numerosi.

In Israele, Scientology è presente con una org a Tel Aviv, la missione dei Lemberger di Haifa e altre due missioni più piccole, più - secondo la stima dell'uomo - quattro o cinque auditor "del campo". Con la sua cinquantina di soci, il Dror Center è una missione di discrete dimensioni ed è una parte significativa della modesta presenza Scientology nel paese.

Il 2 gennaio scorso Lemberger ha ricevuto una copia della famosa mail di Capodanno di Debbie Cook, la famosissima ex dirigente della chiesa che lasciò i suoi colleghi scientologist a bocca aperta con un lungo messaggio in cui elencava in dettaglio come Miscavige abbia trasformato la chiesa in una "macchina mangiasoldi" e come si stia allontanando dai precetti di L. Ron Hubbard, il fondatore di Scientology. Per quella mail la chiesa querelò subito la Cook, ma poi le due parti hanno raggiunto un accordo in base al quale la donna ha promesso di non dire più una parola sulle sue esperienze.

Ma il suo messaggio di Capodanno continua a fare danni; infatti altri veterani e fedeli scientologist hanno annunciato di aver lasciato l'organizzazione a seguito dei medesimi dubbi sulla dirigenza di David Miscavige.

Lemberger decise di girare la mail di Debbie Cook ai funzionari della chiesa chiedendo loro di commentarla. Come risposta, l'Ufficio degli Affari Speciali [OSA] lo mandò "in etica" - una sorta di programma fatto di interrogatori pressanti - e gli chiese di leggere una copia di Freedom [Diritti dell'Uomo in Italia], la rivista propagandistica interna in cui si cercava di attaccare la credibilità di numerosi ex funzionari dell'organizzazione che nel 2009 avevano contribuito all'articolo di denuncia del Tampa Bay Times; tra di essi, Marty Rathbun, Amy Scobee e Tom DeVocht.

«Quella rivista è disgustosa, è malvagia», commenta Lemberger. «C'è una foto di Tom DeVocht che si gratta l'inguine, come fanno tutti gli uomini. E c'è una foto in cui Amy Scobee appare orrenda. I testi sono grezzi, spaventosi. Così grezzi che già sai che sono delle bugie. È odio allo stato puro e uno scientologist non odia mai.»

Come abbiamo già visto in altre occasioni, l'uso che OSA fa di Freedom può risultare una zappata sui piedi.

«L'articolo di Freedom parlava del blog di Marty Rathbun. Alla fine decisi di andare in Internet», mi dice Lemberger. Membro fedele (seppur critico) di Scientology da oltre 30 anni, l'uomo non aveva mai esplorato la Rete per verificare che cosa si diceva della sua chiesa - e non sapeva nulla della crisi in atto.

Ma a quel punto assorbì tutto quel che c'era da sapere. «Scoprii che il mondo era cambiato», commenta.

Oltre ad aggiornarsi sulle controversie in corso, si rese conto che esisteva un crescente movimento indipendente che in Europa e negli USA assume varie forme. E che quei gruppi stanno utilizzando gli stessi materiali della chiesa ufficiale, ma senza il costante controllo e le continue richieste di forti donazioni.

«Ora su Internet trovi tutto. Tutto il Ponte, tutto l'addestramento del Ponte, l'auditing del Ponte. Il monopolio è finito», riflette Lemberger. Rendersi conto che l'intero "Ponte della Libertà Totale" di L. Ron Hubbard era disponibile a chiunque avesse accesso a Internet lo lasciò basito.

Dani mi dice che a quel punto capì che tutta la sua missione poteva continuare a onorare gli ideali di L. Ron Hubbard, ma al contempo abbandonare la chiesa.

«I miei della missione mi conoscevano, conoscevano Tami. Tutti i nostri dipendenti ricevono un buon stipendio. Tutti i nostri clienti ricevono un ottimo servizio. La gestisco a modo mio», mi spiega. «Così ho radunato i miei staff e ho raccontato loro di Debbie Cook. Li ho invitati a fare ricerche per proprio conto.»

Per giustificare il progetto di ricerca citò una direttiva di Hubbard. «Come dice la chiesa, "Pensa con la tua testa"», aggiunge Tami.

Così clienti e personale della missione cominciarono a leggere Internet e i resoconti su Scientology. «Arrivarono tutti alla medesima conclusione - la chiesa è finita. Le org sono inutili. Miscavige è un folle», racconta Dani. «Decidemmo che avremmo abbandonato la chiesa.»

La missione è di proprietà dei Lemberger, i quali lavoravano con un contratto di franchise e mandavano il 10% degli incassi alla chiesa. L'uomo inviò una lettera a David Miscavige per informarlo che ora si consideravano indipendenti e non avrebbero più pagato.

Il mese scorso la coppia si è recata nel Texas meridionale per incontrare Marty Rathbun, l'ex secondo in comando dell'organizzazione hubbardiana e ora, grazie al suo blog decisamente critico di Miscavige, membro più visibile del movimento indipendente.

«È una cosa inaudita, per quanto ne so... nessuna missione, certamente nessun gruppo di quelle dimensioni e produttività, aveva mai detto al management di farsi da parte», dice Rathbun. La sola cosa simile che riesce a ricordare furono quei gestori di missione che all'inizio degli anni '80 rifiutarono di firmare i nuovi statuti. Ma non si è mai sentito di un'intera missione che se ne va a causa dei problemi derivati dalla gestione ecclesiastica. Rathbun lo definisce un vero evento sismico nel mondo Scientology. Ma il suo desiderio era anche di far capire ai Lemberger che non avrebbero dovuto cercarsi un nuovo leader.

«Ho veramente cercato di sottolineare che gli indipendenti devono andare oltre l'idea di aver bisogno di un leader o di qualche tipo di management. Era come se da me cercassero supervisione o direttività», aggiunge.

Trascorsa una settimana con Rathbun, la coppia è volata a Tampa per incontrare altri indipendenti della zona. Ma all'area di consegna bagagli dell'aeroporto sono stati avvicinati da una sconosciuta. «Mi ha chiesto: "lei è Dani Lemberger?" Alla mia risposta affermativa ci ha consegnato due buste.» All'interno, le lettere in cui la chiesa notificava loro l'avvenuta "dichiarazione di persona soppressiva". C'era solo una conclusione possibile: gli operatori della chiesa erano a conoscenza della loro visita a Rathbun, il che oggigiorno significa scomunica immediata.

Dani è ancora sorpreso non solo che la casa di Rathbun sia sorvegliata, ma anche del fatto che la chiesa fosse riuscita ad ottenere informazioni sul loro volo (L'ex operativo di OSA Frank Oliver ci ha spiegato come, ai primi anni '90, la chiesa ottenesse informazioni utilizzando i programmi per viaggiatori abituali).

«Dico a tutti quelli che desiderano venirmi a trovare che devono dare per scontato che la loro visita non passerà inosservata», commenta Rathbun (l'anno scorso la sua casa nel Texas meridionale fu assediata per cinque mesi da un gruppo di scientologist che si definivano "Squirrel Busters"). «Lo avevo detto anche a Dani e a Tami, ma penso che mi abbiano creduto veramente soltanto quando si sono visti mettere in mano le dichiarazioni di persona soppressiva.»

Al ritorno a casa, però, i Lemberger hanno scoperto che le lettere della chiesa erano l'ultima delle loro preoccupazioni.

Un milione di anni Avanti Cristo

Siamo seduti nella galleria alimentare del Newark Liberty International Airport. Dani Lemberger arrossisce. Gli si drizzano i peli delle braccia, ha gli occhi umidi.

«Sei veramente un bravo auditor», mi dice.

Mi aveva raccontato dei suoi inizi in Scientology quando lui e la moglie Tami, sposini novelli, nel 1980 a San Francisco conobbero la pratica hubbardiana. Nel descrivermi le sue "vittorie" in auditing, mi aveva spiegato nel dettaglio le tecniche di quella consulenza. Affascinato, lo ascoltavo e prendevo appunti.

«Auditor? Non me l'ha mai detto nessuno», commento.

«Beh, mi stai ad ascoltare. Presti attenzione a ciò che dico. L'auditor fa semplicemente quello.»

Lemberger è nato ad Haifa nel 1952. Dopo aver trascorso un periodo a Londra, si laureò in scienze economiche e statistiche all'Università di Haifa e poi si specializzò a Fountainbleau, vicino a Parigi. Stava lavorando come dirigente aziendale a Tel Aviv quando conobbe Tami. I due si sposarono nel 1979 e, prima di avere dei bambini, decisero di prendersi un anno e viaggiare un po'. È così che finirono a San Francisco e conobbero Scientology.

«Da diversi anni mi interessavo di auto-miglioramento, di roba mentale e spirituale», racconta. «Avevo fatto psicoanalisi, yoga, meditazione. Avevo letto roba zen, Alan Watts, Carlos Castaneda. Tutti quanti però arrivavano a un punto morto, poi non andavano più avanti.» Quando iniziò a frequentare i corsi della missione di San Francisco era ancora alla ricerca di qualcosa che mantenesse vivo il suo interesse.

In Scientology cominciò subito ad avere "vittorie importanti" e ben prestò "andò exterior" - ebbe cioè esperienze extra-corporee durante l'auditing.

«Potevi fare qualsiasi domanda e negli scritti di L. Ron Hubbard trovavi sempre una risposta», prosegue. Ci tiene a rassicurarmi sul fatto che non è un credulone: «Non sono mai stato uno che crede a tutto. Scientology non è una credenza. Non ti chiede mai di credere in qualcosa - è questa la chiave.»

«Non abbiamo un dio. Abbiamo David Miscavige», mi dice sorridendo. «Sto scherzando...»

Grazie a quei primi corsi, Lemberger stava velocemente scoprendo la sua vera natura. «Arrivi presto alla consapevolezza di te stesso come spirito, non come un corpo. Nessuno prima di Hubbard l'aveva spiegato in modo così semplice, così facile da capire», mi dice. «È legge naturale. È vero.»

A San Francisco, per un anno e mezzo lui e Tami si addestrarono da auditor. «Fu lì che mi resi conto che la è la strada giusta. È la risposta alla domanda dell'umanità di comprendere la vita. Io e Tami decidemmo di dedicare le nostre vite al chiarimento del pianeta.»

I Lemberger erano saliti a bordo. Ma Dani non poteva impedirsi di nutrire alcune preoccupazioni: «Quando Hubbard morirà, che cosa succederà a Scientology?»

Era il 1981, Hubbard aveva appena compiuto 70 anni e dal 1977 era sparito dalla circolazione; le irruzioni del FBI nelle sedi della chiesa di Los Angeles e di Washington DC avevano portato in prigione 11 operativi dell'organizzazione compresa la moglie di L. Ron Hubbard, Mary Sue Il Fondatore si era dato alla macchia.

«Ebbi l'audacia di scrivere una lettera ad Hubbard - che ne sarà di Scientology dopo la tua morte?» La risposta fu una lettera dal tono generico in cui si diceva che la chiesa aveva un'ottima dirigenza. La firma di Hubbard era soltanto un timbro. «Scrollai le spalle e la misi via», aggiunge.

Frattanto il cammino in Scientology procedeva a meraviglia. Durante la sua seconda seduta di New Era Dianetics fece un grosso balzo in avanti.

«Entrai nella traccia intera» dice, spiegandomi che non era una cosa comune per chi stava solo all'inizio. Aveva già accettato l'idea di essere un essere immortale - chiamato "thetan" - e di aver vissuto innumerevoli esistenze in diversi corpi, vita dopo vita. Ma ora, grazie all'auditing, aveva improvvisamente avuto una visione della notte dei tempi - la sua esistenza sulla "traccia intera" delle vite vissute.

«Vedevo esperienze vissute milioni di anni fa, e le accettai.»

Gli scientologist credono che i problemi attuali dipendano dalle esperienze vissute magari eoni fa. Sono convinti che soltanto l'auditing di Hubbard possa riportarli a quelle esperienze così che possano essere "maneggiate" e non producano più effetti nel presente.

«Funziona con un'accuratezza scientifica del 100%», mi dice. Intanto alla missione se la passava alla grande. «Fu un anno e mezzo di grandi esperienze, un sacco di gente con cui divertirsi. Milioni di risate. Esercizi buffi. E vedevi che ora dopo ora avevi grandi guadagni e vittorie. Ma io continuavo sempre a discutere e a fare domande, perché sono scettico di natura.»

Nel 1981 i Lemberger tornarono in Israele e proseguirono i corsi Scientology alla org di Tel Aviv. Cinque anni dopo, il 24 gennaio 1986, L. Ron Hubbard morì. Dopo tre giorni, migliaia di scientologist furono convocati all'Hollywood Palladium di Los Angeles dove ricevettero la notizia che Hubbard aveva abbandonato il corpo per poter continuare le sue ricerche a un altro piano di esistenza. L'annuncio venne videoregistrato per gli scientologist del resto del mondo.

«Lo riguardai due o tre volte. Mi sentivo a disagio, ero scioccato, triste. Si erano sforzati troppo per farlo sembrare un evento gioioso», mi dice.

Due anni dopo Dani si trasferì nel New Jersey per un impiego da dirigente e fu allora che si recò all'"org avanzata" Scientology di Los Angeles e "attestò Clear". Dopo otto anni di corsi e auditing, si era finalmente sbarazzato dei residui della sua "mente reattiva" - il luogo in cui, secondo Hubbard, immagazziniamo (negli "engram") i traumi delle vite. Sono gli engram a impedirci di vedere la nostra vera natura. Dopo essersene sbarazzato non aveva più una sua mente reattiva ed era pronto per procedere sui livelli superiori, quelli di "thetan operante".

Nel 1989 Dani fece il suo primo viaggio a "Flag", La mecca spirituale Scientology di Clearwater, Florida. Nei due anni successivi vide persone come Debbie Cook - diventata "Capitano FSO" di Flag - gestire la grande azienda in cui vengono consegnati i livelli Thetan Operante [OT] dal numero uno al sette. E fu lì che cominciò a notare che esisteva grande distanza tra i dirigenti di vertice come la Cook e il "pubblico" comune come lui. Tra loro c'era un abisso, e Dani non riteneva che potesse ripercuotersi positivamente sulla gestione organizzativa.

Ma, in generale, il fatto di fare i livelli OT a Flag lo elettrizzava. Nel 1991 raggiunse il livello più leggendario di tutti - OT III.

«È tutto in Internet» mi dice, consapevole che ora l'opinione pubblica è a conoscenza della bizzarra storia di Xenu, il governatore galattico di cui Hubbard scrisse nel 1967 mentre dirigeva Scientology dallo yacht Apollo. (La storia che Xenu sarebbe responsabile dell'infestazione di thetan avvenuta sulla Terra 75 milioni di anni fa è entrata nella cultura popolare grazie a un episodio del 2005 di South Park).

«I livelli OT sono composti di due parti. La prima consiste nel corso. Sono storie sulla traccia intera. Non la ripeterò, ma non nego ciò che già sai. Certi passaggi sono scritti a mano. È fantascienza. È una favola. Se ci vuoi credere, ci credi. Ma non è così importante, è una fiaba, è leggenda.»

Più importante della fantascienza, aggiunge, è la seconda parte del procedimento - percorrere la storia con esercizi all'e-meter. «I risultati provengono proprio da quegli esercizi, non dalla storia in sé», mi spiega. (Questo auditing viene fatto in solo, l'individuo utilizza un e-meter per porre domande a se stesso. Un listino prezzi del 2006 rinvenuto in Rete ci dice che OT III costava 8.800 dollari, scontati a 7.040 per i membri vitalizi della IAS).

Nel ricordarmi che un Clear non ha più una sua mente reattiva, Dani mi dice che quando sui livelli OT sperimenti della "carica", essa non proviene dalla tua mente reattiva, ma da un essere che hai vicino. «Questa carica può essere molto vicina a te, oppure lontana, ma collegata a te in modo invisibile. Durante la seconda seduta di OT III sperimentai il distacco di moltissima carica lontana. Forse distante 100 metri. Quando la carica si staccò, il mio corpo cominciò a tremare e io scoppiai a piangere. È un qualcosa che ti segue ovunque tu vada. Che cos'era? Da dove proveniva? La lancetta del meter andava avanti e indietro, proprio come Hubbard dice che dovrebbe fare. Fu una cosa pazzesca.»

Al livello OT IV e superiori gli scientologist apprendono di essere infestati da migliaia di altri thetan - noti come "body thetan", ognuno dei quali ha la sua propria mente reattiva e si porta appresso la carica di esperienze avvenute milioni di anni fa. Negli anni successivi - mentre acquistano "intensivi" di 12 ore e mezza di auditing al costo di migliaia di dollari per livello - gli scientologist lavorano per sbarazzarsi di questi "BT". I critici lo definiscono una forma di esorcismo fantascientifico sottolineando che, mentre pagano somme importanti, sembra che ai fedeli vengano prospettati sempre più body thetan da cui liberarsi (e ulteriori intensivi da acquistare per sbarazzarsene).

Nel 1991 Dani completò OT VI e iniziò OT VII, il livello più alto consegnato a Flag (OT VIII, l'ultimo disponibile, viene consegnato unicamente sulla nave privata della chiesa, la Freewinds).

Circa in quello stesso periodo Dani e Tami tornarono in Israele e cominciarono a pensare di aprire una loro missione. Il padre di lei, diventato anch'egli uno scientologist, aveva una fabbrica meccanica a Haifa con una proprietà adiacente, e li convinse ad aprire lì il loro centro.

Nel 1992 la coppia inaugurò il Dror Center. Poi Dani cominciò a infrangere le regole.

Lost in Translation

«All'epoca non c'erano materiali in ebraico. Così cominciai a tradurre Hubbard in quella lingua. Non avremmo dovuto farlo, ma io lo feci», mi racconta.

Dani tradusse il libro di Hubbard "Imparare a studiare" e ne fece stampare 1000 copie a colori. «Misi la prima copia in una busta e la inviai al COB. Gli scrissi "Egregio Signore, ho fatto questo".» David Miscavige è il Chairman of the Board [presidente del consiglio] del Religious Technology Center, l'entità che controlla Scientology, e tra gli scientologist è conosciuto come "COB".

Il 17 agosto 1994 Miscavige inviò a Dani una lettera in cui lo elogiava per aver prodotto il libro. Ricevette anche gli elogi di Heber Jentzsch, il presidente di Scientology, per il modo in cui aveva collaborato a soffocare un'indagine sulla chiesa voluta dallo Knesset israeliano.

Se la dirigenza era contenta di Lemberger, Lemberger cominciava ad essere sempre più frustrato dalla dirigenza.

Ogni estate Dani si recava a Flag per continuare a lavorare a OT VII, su cui era bloccato da diversi anni. Ma ciò che lo preoccupava di più, più del suo "caso", era lo stato dell'organizzazione. «Non era difficile vedere chiaramente che le org, le missioni, i gruppi, gli auditor del campo - erano tutti gestiti in modo scorretto. Facevano queste cose totalmente anacronistiche.»

L'uomo scoprì che nel 1965 Hubbard aveva scritto una direttiva in cui spiegava che la dirigenza dall'alto al basso, imposta in modo pesante, soffocava la crescita. «Ero preoccupato perché in Scientology stava avvenendo proprio quello. Era troppo pesantemente dall'alto al basso, senza management intermedio. E stava distruggendo le org perché i direttori esecutivi non potevano farci nulla.»

Nel 1993 Dani iniziò a scrivere lettere a Miscavige spiegandogli le sue preoccupazioni: «Gli dissi che le org non stavano andando bene. Ed è molto meglio per te se certe cose non le dici.»

A livello personale tutto procedeva a meraviglia. «La vita scorreva senza problemi. La fabbrica, mia moglie, i bambini. Su OT VII avevo delle belle vittorie. Ma c'era una cosa che continuava a tormentarmi - la mia "rovina" come direbbero in Scientology - ed era che l'organizzazione nel complesso non andava bene. Si stava contraendo, era mal gestita. Ricordavo come andavano bene le cose a San Francisco.»

I funzionari di Flag reagirono mettendolo su un intenso programma di "verifiche di sicurezza" - interrogatori intesi a far sì che l'individuo ammetta le proprie trasgressioni. Dani dice di aver fatto centinaia di ore di verifiche di sicurezza. Non fu divertente. Ma apprezzò un'altra parte del programma studiato per gestire il suo atteggiamento - il Rundown dei Falsi Scopi [FPRD].

«Era un programma FPRD studiato su misura per me. Pensavano infatti che se mi lamentavo continuamente degli errori di Miscavige significava che avevo fatto io stesso degli errori sulla traccia intera. Per cui maneggiammo tutti i miei overt e withhold [trasgressioni morali e bugie per coprirle]. Analizzammo tutti i pasticci, gli errori e i comportamenti sbagliati che avevo tenuto come dirigente o leader», prosegue, «per tutti i milioni di anni in cui ero stato dirigente o leader.»

Risultò che ne aveva fatti parecchi e la gente di cui era condottiero gli si era rivoltata contro. «Durante la mia traccia intera sono stato ghigliottinato diverse volte. Mi è successo molte volte nell'ultimo milione di anni.»

Lemberger insiste di aver trovato utile quel programma. «Fu fantastico. Lo apprezzai molto. Ecco perché non mi importava spendere decine di migliaia di dollari.» Tuttavia, dopo anni di FPRD e approfondite verifiche di sicurezza, il suo problema di fondo permaneva. «Continuavo a pensare che Miscavige fosse un folle.»

In gennaio 2005 i suoi supervisori gettarono la spugna e lo tolsero dal livello OT VII. Da allora, Dani ha fatto pochissimo auditing. Ma non ha fretta di tornare sul Ponte. «Fino a che Miscavige resterà COB, io non tornerò sul livello», mi spiega.

Se il suo "caso" era in stallo, la missione invece prosperava. Nel 2000 e nel 2002 Tami venne premiata come migliore auditor dell'anno. Clienti e quattrini entravano con regolarità alla missione. I loro "pre-clear" proseguivano sul ponte, poi all'org di Tel Aviv o a Flag. E Dani continuava a criticare e lamentarsi del pessimo lavoro di Miscavige.

Poi il 2 gennaio di quest'anno Aviv Bershadsky, uno degli auditor del Dror, gli portò una copia della mail di Debbie Cook. «Aviv mi disse "mi spiace, per tutti questi anni ho pensato che tu fossi matto. Ma ora Debbie dice le stesse cose che tu vai ripetendo da dieci anni". Scrissi una mail a Debbie Cook e le dissi "concordo su quasi tutto quel che dici. Ma arrivi con 15 anni di ritardo".»

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Spacciatori e psicotici

Dopo aver parlato per quasi quattro ore, Dani e Tami devono affrettarsi verso l'aereo che li riporterà in Israele. Giunti a casa, però, si renderanno conto di essere diventati il bersaglio di una classica campagna diffamatoria di Scientology.

«La chiesa sta raccontando in giro che siamo degli spacciatori, che siamo diventati psicotici, che siamo controllati da Marty Rathbun», mi racconta. «Mostrano ai nostri amici una "dichiarazione SP" piena di bugie orrende, ma non ce l'hanno mai fatta vedere così non possiamo difenderci.»

La campagna di "fair game" è riuscita a convincere una decina di membri della missione ad abbandonarli. Ma il resto - circa 40 tra auditor, staff e clienti - restano dalla loro parte. «Anche loro riceveranno una "dichiarazione", una per uno, se sono certo», mi dice.

Dopo aver conosciuto Dani Lemberger, lo scafato imprenditore, ricercatore spirituale, credente indefesso nella cosmologia di Hubbard, litigioso ma leale uomo dell'organizzazione - in altre parole l'ideale platonico dello scientologist di ferro - è scioccante pensare che sta portando via dalla chiesa di Miscavige un'intera missione.

Il Dror Center sta prendendo il largo. Ieri sera abbiamo appreso della morte di Alexander Jentzsch, figlio del presidente della Chiesa di Scientology International Heber Jentzsch di cui si sono perse le tracce all'interno della chiesa. La scorsa settimana abbiamo saputo che anche la nipote di L. Ron Hubbard e il padre stesso di Miscavige sono fuggiti. C'è anche un divorzio fra star che sta portando pessima pubblicità.

Mentre i giornali si scatenano su questa storia, gli scientologist indipendenti di tutto il paese si riuniscono a Brainerd, Minnesota, per il loro raduno annuale. Avranno molto di cui discutere. E forse Rathbun ha ragione - Miscavige potrebbe sentirsi mancare la terra sotto i piedi.

 
 
 
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