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Ancora una volta i seguaci di Scientology, che sono gli autori materiali di una lettera in questo senso inviata al giudice Van Aspen, sembrano ignorare la legge belga - e la legge internazionale a cui fanno riferimento: Se Scientology si fosse dichiarata quale «maître de fichier», il mantenimento di fascicoli sarebbe stato autorizzato mediante il controllo di legalità e legittimità dei suoi contenuti tramite un'apposita commissione. Cosa che la setta, indubbiamente, non desiderava. Si tratta di un dovere che si basa su un principio che non ha alcun obiettivo - sia esso filosofico o religioso - ma appunto di... diritti umani. E il fatto che i seguaci abbiano realmente dato il permesso di creare e mantenere questi fascicoli costituisce, di fatto, una delle condizioni per la loro legalità. Ma non è l'unica.