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Il blog di Alanzo (Terza parte)

Scientologist per 16 anni, Alanzo racconta le sue esperienze e fa una serie di interessanti riflessioni. Qui l'originale, 2009.

© Traduzione e note a cura di Simonetta Po, agosto 2009.


Terza parte


Agente sotto copertura dell'Ufficio degli Affari Speciali (OSA)

Quando ero un giovanotto stupidotto mi capitò di lavorare per OSA in Illinois.

All'epoca Randy Kretchman, Carol Brookes e Mary Ann Ahmad erano l'Ufficio degli Affari Speciali di Chicago. Il Cult Awareness Network [2] non era ancora stato infiltrato, vinto e distrutto da OSA. Era ancora il Nemico Numero Uno della Chiesa di Scientology, come lo è ora il Movimento Anonymous. Con sede a Chicago, il CAN doveva tenere un convegno nazionale a Bollingbrook, uno dei suoi sobborghi.

In quanto Direttore Esecutivo della Missione di Peoria venni reclutato per recarmi sul luogo del convegno, prendere una stanza nell'hotel dove si sarebbe tenuto e lavorare come risorsa di OSA per quel fine settimana.

Si trattava del mio primo vero lavoro sotto copertura. Ero emozionato perché durante l'auditing del Rundown dei Falsi Scopi avevo scoperto che il mio scopo sulla traccia intera era quello dell'agente segreto, e adesso sarebbe stato finalmente utilizzato.

Sgattaiolai nell'atrio del Lincolnshire Resort Hotel e osservai i presenti. Seduto in un gruppo di poltrone e divani nel mezzo della lobby, vicino a cui tutti dovevano passare per recarsi alla reception, c'era Randy Kretchman che stava leggendo "Riforma del Pensiero e Psicologia del totalitarismo: studio sul lavaggio del cervello in Cina" di Jay Lifton. Eccolo lì, dove chiunque poteva vederlo.

«"Vedi?» pensai tra me. «Ecco qui la prova che gli scientologist non sono dei plagiati. Se lui può leggere la bibbia dei deprogrammatori e restare scientologist... beh, che altro c'è da sapere?».

Scientology era diversa. Era al di sopra di ogni altra religione. Non combattevamo soltanto i nostri nemici, ma anche i nemici di tutte le religioni, di tutta l'umanità.

Passandogli accanto i nostri occhi si incrociarono brevemente, ma non ci salutammo.

Vidi Margaret Singer vicina al bancone della reception che parlava in mezzo a un gruppo di persone. Era possibile identificare i partecipanti del convegno del CAN dal grosso cartellino giallo con i rispettivi nomi che indossavano. La maggior parte di essi parevano coppie sulla quarantina, forse genitori di ragazzi che avevano cercato rifugio nella religione di propria scelta, per quanto non convenzionale. Ero circondato da persone il cui unico scopo era fare in modo che altri lasciassero la religione che si erano scelti. Ero nell'esofago stesso della bestia, ci stavo entrando dentro.

Mi registrai all'hotel, presi la chiave della mia stanza e mi diressi verso gli ascensori. Mentre aspettavo che ne scendesse uno arrivò un gruppo di ragazze sulla ventina che si mise in attesa con me. Parlavano tra di loro. All'arrivo dell'ascensore entrai per primo e, sorridendo, feci il gesto di tenere aperte le porte mentre anche loro entravano. Quando già si stavano chiudendo sentimmo un "Aspettate!". Misi subito la mano davanti alla fotocellula. Era Steve Hassan. Snello, ben fatto, sul metro e ottantacinque, era in giacca e cravatta e aveva una valigetta. Saltò dentro e si mise proprio al centro del gruppo di ragazze. Io ero vicino alla pulsantiera. Lasciai chiudere le porte mentre sentivo salire la pressione sanguigna. Stephen allungò il braccio, sfiorandomi, e premette il suo piano.

Mi girava la testa per l'emozione, ma ero sotto copertura. «Eccomi qui dentro un ascensore con uno dei maggiori deprogrammatori SP del mondo. Se fossimo nella Germania degli Anni Trenta sarebbe come stare accanto ad Adolf Hitler in persona, e se agissi potrei risparmiare al mondo la Seconda Guerra Mondiale. Beh, siamo invece nel 1987 e sono in un ascensore di Bollingbrook, IL...».

Una delle ragazze quasi miagolò: «Scusi, ma lei è Stephen Hassan?»

«Sì, sono io».

Avevo ragione, era proprio lui.

Le altre ragazze gli si strinsero attorno.

«Ho letto il suo libro "Mentalmente Liberi". Vorrei ringraziarla per averlo scritto. Ha aiutato moltissimo me e la mia famiglia. È qui per il convegno?»

«Sì. Anche voi?»

«Sì. Mio fratello qualche anno fa è entrato in una setta e i miei genitori non sono riusciti a farlo desistere».

«Beh, speriamo di potervi aiutare e fare qualcosa». Davanti alla mia fronte si stavano ammassando nuvoloni neri. Sì... fare qualcosa del tipo rapire delle persone, torturarle fino a che alla fine non denunciano la religione che avevano scelto, pensai. Avevo letto ciò che Hassan aveva fatto a un ragazzo dell'Iowa, come lo aveva tenuto segregato per giorni fino a che alla fine non aveva ceduto. A quel convegno i maggiori deprogrammatori erano osannati come star, adulati.

Le porte si aprirono al mio piano. Schizzai fuori dall'ascensore e ripresi a respirare. «Mio Dio, che schifo! Suo fratello aveva ogni fottuto diritto di seguire la religione che si era scelto! Questa gente è il MALE personificato. Fottuti stronzi».

Entrai nella mia stanza e chiamai immediatamente Carol Brooks al comando centrale, come da istruzioni. Mi avevano detto di gironzolare per l'hotel in modo da orientarmi.

«Annota tutto ciò che vedi ma non prendere contatti con nessuno che conosci. Questo fine settimana dovrai essere i nostri occhi e orecchie, per cui tieniti pronto».

«Roger».

Dopo aver disfatto i bagagli mi sedetti a un tavolino rotondo vicino alla finestra della mia stanza e osservai il parcheggio. La gente sotto di me fluiva dentro l'hotel. Proprio un mesetto prima ci era giunta notizia che il CAN aveva eletto un nuovo Direttore Esecutivo. Di cui ci eravamo già interessati. Era saltato fuori che come leader il CAN aveva eletto un pervertito sessuale. Riuscite a immaginarlo?

Una volta che la notizia era entrata nel nostro spazio RADAR, agenti di OSA avevano investigato nel suo passato e scoperto una condanna di una decina di anni prima per aver sollecitato la prostituzione maschile. Scavando ulteriormente erano riusciti ad ottenere le trascrizioni dell'agente di polizia sotto copertura che lo aveva arrestato, il bel ragazzotto che ciondolava a un angolo di strada di Baltimora dove il leader del CAN lo aveva adescato. L'agente aveva riferito che l'uomo gli si era avvicinato chiedendogli che cosa poteva avere per 50 dollari, aggiungendo: «Il soggetto mi ha detto "voglio che mi metti delle mollette da bucato ai capezzoli e che mi succhi il cazzo».

Questa citazione era apparsa nel bollettino nazionale che la Chiesa di Scientology spedì a tutti i membri del CAN - dopo essere riuscita ad ottenere il loro indirizzario - assieme alla foto segnaletica del loro nuovo Direttore Esecutivo. L'uomo era stato quietamente indotto alle dimissioni e al momento il CAN, decapitato da OSA, non aveva un dirigente.

Per cui i bravi ragazzi stavano vincendo.

Mi incamminai verso il convegno. La lobby era stipata e vi si affacciavano un bar, un ristorante e poi, in fondo al corridoio, un'ampia sala convegni. Le persone erano in fila in attesa di entrare. Bisognava spuntare l'elenco dei partecipanti registrati e mostrare il cartellino giallo.

Cercai di orientarmi per alcuni minuti e, non vedendo altri volti noti, puntai sul bar per raccogliere i pensieri e mettere a punto una strategia. Forse avrei potuto origliare qualche conversazione e fare spionaggio di valore. Forse avrei rincontrato quelle ragazze. Forse mi sarei dovuto prendere una pausa in attesa che mi si schiarissero le idee. Così mi sedetti al bar e ordinai una birra. Pensai «Che diamine. È venerdì, sono quasi le tre del pomeriggio. Beh, le due e mezza. E mi voglio confondere tra la gente, giusto?».

Distribuiti in piccoli gruppi, alcuni al bar, alcuni ai tavolini, potevi vedere la masnada di cartellini gialli dell'intolleranza religiosa. Il disprezzo che provavo interiormente non doveva trasformarsi in aperta derisione. Dovevo agire in modo curioso, indifferente a ciò che mi stava succedendo intorno. Avevo bisogno di una copertura: sono un agente assicurativo e sono qui per affari.

Arrivò la mia birra e ne bevvi un sorso. Due uomini e una donna sulla quarantina, con i loro cartellini, si accomodarono al bancone vicino a me. Anche loro ordinarono birra. «Probabilmente sono degli alcolizzati» pensai dentro di me. Ascoltai le loro chiacchiere fingendo di osservare le diverse marche di birra alla spina dietro il bancone.

Uno degli uomini e la donna erano sposati. L'altro tizio sembrava solo, e si erano appena conosciuti. La donna parlava del figlio, raccontava di come anni prima fosse entrato in una setta e di come fosse cambiato nel giro di una notte. Disse che ogni volta che parlavano il figlio sembrava sempre più distante.

È per colpa delle vostra invalidazioni e valutazioni, pensai io. Se solo questa gente conoscesse i TRs e come comunicare in modo corretto non gli succederebbe niente di tutto questo. Finii la mia birra e ne ordinai un'altra.

Ben presto il bar cominciò a riempirsi di un sacco di gente. Forse era appena finita una relazione, o forse per i wog era il momento di una Miller [birra]. Restai seduto guardandomi intorno. Tutti quei tizi sembravano avere un qualche familiare entrato in una religione alternativa che loro non approvavano, e lo avevano allontanato a colpi di valori middle class e robotici modi materialisti. Figli, figlie, mariti e mogli avevano deciso di inseguire i propri sogni, e tutta quella gente stava complottando su come deprogrammarli e ricacciarli nei loro piccoli inferni mentali.

Mentre finivo la terza birra e ne ordinavo una quarta, accanto a me si sedette un cartellino. I nostri occhi si incontrarono e gli sorrisi, lui annuì. Eccoci qui, pensai, la mia missione è cominciata.

Indicando il suo cartellino gli chiesi innocentemente: «Di che tipo di convegno si tratta?».

«Il Cult Awareness Network».

«Il Cult Awareness Network» replicai io, come se stessi imparando una nuova frase di una lingua straniera.

«Sì. È un gruppo che aiuta le persone che hanno perso dei cari nelle sette».

«Oh, gente persa nelle sette. Sembra che siano tante».

«Sì. Ci occupiamo di oltre 1200 sette in tutti gli Stati Uniti. Spediamo informazioni in modo che la gente cerchi di riprendersi i propri familiari. E lei perché è qui?»

«Sono nel ramo assicurativo. Sto facendo un corso. Sono qui per affari».

«Ah, capisco».

Restammo in silenzio per un po', osservando gli altri al bar.

Iniziai a pensare al pan determinismo, il concetto Scientology secondo cui se riesci a prenderti responsabilità per entrambe le parti in gioco riesci ad innalzarti al di sopra di esso. Qui c'erano proprio due parti, e se fossi riuscito a tenere IN i miei TRs e a cercare di capire veramente questa faccenda - al di là del mio punto di vista - forse sarei riuscito ad ottenere qualcosa. Così gli chiesi:

«Lei ha perso qualcuno in una setta?»

«Sì. Mia moglie e mia figlia. Circa 5 anni fa tutti e tre entrammo in un gruppo del Montana che poi risultò essere una setta. Io riuscii a capirlo, ma mia moglie no. Quando iniziai a esprimere critiche su ciò che vedevo, loro iniziarono immediatamente a mettermi contro mia moglie e mia figlia. Mi buttarono fuori. Loro invece restarono dentro e adesso non vogliono avere più nulla a che fare con me».

Era molto rattristato. Sicuramente questo convegno lo stava restimolando molto e il suo problema era reso più acuto dall'ambiente circostante. Tutti si stavano restimolando a vicenda in un delirio di intolleranza religiosa.

«Lei non crede che abbiano il diritto di fare le loro scelte religiose?»

Mi guardò. «Certo, naturalmente. Ma perché non possono parlare con me? Non pensa che ci sia qualcosa di tremendamente sbagliato quando le famiglie vengono distrutte solo a causa di scelte religiose?»

La mia famiglia non era stata distrutta dalla mia scelta religiosa, pensai. Anzi, grazie a Scientology ci eravamo molto avvicinati perché li avevo reclutati tutti.

Risposi: «Beh, è una bella domanda. Non ci avevo mai pensato».

Prese la sua birra e si unì ad altri partecipanti. Io ne ordinai un'altra.

Il lavoro di intelligence ha tratto grossi benefici dalla diffusione dei telefoni cellulari. Ma eravamo nel 1987 e all'epoca i cellulari venivano chiamati "telefoni da auto", erano scatole enormi collegate al cruscotto con un filo a molla e solo le persone più noiose li possedevano. Va da sé che nella mia squadra di intelligence stavano succedendo cose che io ignoravo.

Ero ormai a metà della quarta birra e la toilette reclamava la sua parte. Mi alzai dal mio sgabello e attraversai la folla di presenti diretto verso i bagni in fondo al corridoio. Entrai in quello degli uomini e mi fermai.

Sul pavimento, nei lavandini, nelle tazze e sui distributori di salviette - ovunque erano sparpagliate mollette da bucato. I Cartellini Gialli si lavavano e asciugavano le mani in mezzo ad esse. Ricacciai immediatamente indietro un visibile senso di divertimento e disgusto. Era divertente, ma anche incredibilmente squallido. In realtà era disgustoso. Non pensavo che fosse una cosa illuminante e tollerante da fare. E non avevo idea che il gruppo di OT, le persone così superiori di cui facevo parte, potessero comportarsi in quel modo.

Queste erano persone normali. Non erano tutti dei pervertiti sessuali. Mentre usufruivo dell'orinatoio mi ritrovai incapace di comprendere che cosa realmente provavo in quel momento.

Uscendo dal bagno cominciai a notare alcuni uomini ben piantati e dai capelli cortissimi fermi vicino alla sala conferenze, agli ascensori, fuori dal bar e lungo il corridoio. Era ovvio che la presenza della sicurezza si era intensificata. Sono soltanto un assicuratore educato, qui per affari, ripetei a me stesso.

Mi stampai sulla faccia uno sguardo incuriosito e mi avvicinai all'ingresso della sala conferenze. Forse penserete che era un gesto coraggioso, cari lettori, ma devo confessarvi che quella non era la mia prima operazione OSA contro il CAN.

In qualità di Direttore Esecutivo della Chiesa di Scientology, Missione di Peoria, mi ero imbattuto in persone, quasi tutte imboccate con le informazioni del CAN, che avevano cercato di far allontanare studenti e PC dalle nostre linee. In quel modo avevamo perso alcuni public e, nel tentativo di sopravvivere con la mia misera paga di staff di Missione di Scientology, avevo deciso che il CAN non era soltanto un nemico dell'umanità, ma anche del mio stipendio.

Così avevo autonomamente deciso di telefonare al CAN per fare due chiacchiere e sentire che cosa avevano da dire. Avevo finto di essere un marito preoccupato la cui moglie aveva appena iniziato il Purif, e voleva sapere di più su questo insolito gruppo che aveva affascinato tanto la sua consorte.

Dalle conversazioni avute con Randy Kretchmar di Chicago sapevo che il CAN negava di avere a che fare con la deprogrammazione forzata. Noi tutti sapevamo invece che si trattava di una bugia, e che loro erano l'unico punto di riferimento dei deprogrammatori rapitori che operavano in tutto il paese contro Scientology ed altre religioni non convenzionali che la classe media non riusciva a capire.

Decisi che avrei sferrato un colpo efficace, sarei stato un thetan causativo e avrei ottenuto alcune informazioni che li avrebbero collegati alla deprogrammazione forzata.

Nella prima telefonata che feci al CAN la donna all'altro capo mi diede alcuni consigli su come comportarmi. Si chiamava Ann. Mi disse che la prima cosa da fare era non dire che ero in contatto con il CAN, perché se Scientology lo fosse venuta a sapere mi avrebbe dichiarato "Persona Soppressiva" e indotto mia moglie a divorziare. Ann prese il mio indirizzo aggiungendo che mi avrebbe mandato alcuni opuscoli su Scientology.

La ringraziai e riappesi. Non era sufficiente. Non mi servivano opuscoli, volevo i deprogrammatori rapitori. Così rimuginai su che cosa avrei potuto dirle, e la richiamai. Quando Ann mi rispose le dissi: «Senta, prima non sono stato completamente sincero con lei. Mia moglie è coinvolta con questa gente da sei mesi, ho già letto alcuni libri di Scientology e so già che è una setta. Ho molta paura di perderla e ho bisogno di FARE qualcosa, non di leggere degli opuscoli».

A quel punto Ann mi rispose: «Posso fornirle un elenco di deprogrammatori».

Presi avidamente nota di ogni nome e numero di telefono. Poi chiamai immediatamente Randy e gli raccontai che cosa avevo fatto. Ne restò estasiato. Mi disse di scrivere una dichiarazione giurata e poi di farla convalidare da un notaio, e inviargliela immediatamente con la FedEx. Potevamo usarla come prova nei casi legali contro il CAN per dimostrare che erano un ritrovo per deprogrammatori, forse ottenere la condanna di qualcuno e fargli chiudere bottega.

Ma torniamo al convegno. Mi avvicinai alla sala conferenze. Con quattro birre in corpo non ero di certo un novellino nel mondo dello spionaggio. In realtà con tutta l'esperienza accumulata lungo la traccia mi consideravo un vero professionista.

Il banco di registrazione era al massimo di attività così, mantenendo l'espressione innocentemente curiosa e guardando per aria, e diffondendo attorno a me buone vibrazioni su come anche io fossi parte della combriccola, oltrepassai disinvoltamente il tavolo delle registrazioni ed entrai nella sala.

Vidi tavoli ricoperti di opuscoli. Gruppetti di persone che parlavano. In un'area c'erano file di sedie disposte davanti al palco degli oratori. Mi fermai innocentemente a un tavolo e presi un opuscolo... e immediatamente sentii una mano afferrarmi il braccio.

«Signore. Questo è un convegno privato». Avevo davanti due imponenti guardie della sicurezza.

«Oh, chiedo scusa. Ero soltanto curioso».

«Da questa parte, prego».

E mi accompagnarono fuori.

Abbassai il capo e continuai a camminare. La sicurezza era molto efficiente. Andai al bagno per raccogliere le idee. Le mollette da bucato erano scomparse. Avevo bisogno di pensare.

Tornai al bar, che era ancora affollato.

La mia birra era sparita e il mio sgabello occupato. Ovunque c'erano Cartellini Gialli. Mi avvicinai alla postazione dei camerieri e ordinai un'altra birra.

I bicchieri tintinnavano e riuscii a cogliere frasi come: «Oh! È terribile!» e «Sa, è come se fosse diventato una persona diversa. È scattato qualcosa». Frattanto si era liberato uno sgabello così mi sedetti tenendo continuamente d'occhio la situazione per ulteriori opportunità di intelligence.

Nel sedermi mi resi conto che c'era qualcosa che non mi tornava. Ero entrato in Scientology perché era la via migliore. Avrebbe portato sulla Terra una civiltà migliore dove guerra, crimine e pazzia sarebbero stati finalmente risolti. Ma non riuscivo a trovare un punto di contatto tra le mollette sparse sul pavimento del bagno di un convegno e la saggezza necessaria per creare una civiltà nuova e migliore. Ma ciò che è peggio, più osservavo e chiacchieravo con i Cartellini al bar, più quella gente mi si incollava addosso e cresceva nella mia coscienza.

Iniziai a chiedermi che cavolo stessi facendo lì. Era sicuramente meglio che lavorare tutta la settimana alla Missione, e questo lo sapevo. Prendermi una pausa mi faceva bene. Ma il mio tentativo di comprendere quella gente e i motivi per cui erano membri del CAN non si incastravano troppo bene nelle vignette delle Personalità Antisociali che avevo studiato sul pacco del corso "Alti e Bassi della Vita".

Erano ormai le sette di sera e pensai che sarebbe stato meglio mettermi in contatto con l'ufficio di OSA. Finii la birra, avevo perso il conto di quante me ne ero scolate, e tornai su in camera mia. Ad ogni piano a cui l'ascensore fermava c'erano due guardie della sicurezza con auricolari. Erano ovunque.

Telefonai a Carol. Il suo tono stridulo fu la prima cosa che mi colpì. «Alanzo!! Dove cavolo sei stato? Proprio ora al ristorante ci sono due deprogrammatori e abbiamo bisogno che scendi e che prendi posto vicino a loro per ascoltare che cosa stanno architettando».

Restai in silenzio. Non stavo reagendo prontamente e con entusiasmo.

«Alanzo?»

«Ho visto le mollette sparpagliate nel bagno».

Carol scoppiò a ridere gioiosamente, come una sciocca adolescente. «Quello li introvertirà!»

Non risposi.

«Alanzo? Dove sei stato?»

«Al bar a chiacchierare con la gente».

«Alanzo, non sei venuto qui per folleggiare. Sei ubriaco?»

«No».

«Gesù Cristo. ALANZO, PORTA IL TUO CULO GIU' AL RISTORANTE E SCOPRI CHE COSA QUEI DUE STANNO ARCHITETTANDO».

«Non credo che quelle mollette siano state una grossa pensata».

«Che cosa? Sei terribilmente fuori etica. Gesù fott.... Cristo. Sei fottutamente ubriaco!» e poi riappese.

Mi sedetti sul letto a riflettere. Ok, forse ero leggermente ubriaco. Sapevo di essermi cacciato nei pasticci, ma chi se ne importava? Stavo pagando i conti di tasca mia, potevo ben prendermi una fottuta vacanza se mi andava di farlo.

Il telefono squillò, era Randy.

«Alanzo ascolta. Domattina ci sarà una conferenza stampa. Ho un pass per la stampa per te e voglio che tu ci sia».

«Ma io non sono un membro della stampa. Una cosa del genere non è contro la legge?»

«Oh Alanzo. Sei così PTS. No, non è contro la legge. È soltanto un pass per la stampa. Dirai che sei un giornalista, ecco tutto».

«Ma io non sono un giornalista».

«Per la miseria. Non vali un accidente!» e mi riattaccò.

Mi stesi sul letto. Avevo bevuto birra per cinque ore di fila. Sì, ero ubriaco.

Quando riaprii gli occhi la luce filtrava dalla finestra, ero completamente vestito, sdraiato sul copriletto. Mi faceva male la testa e morivo di sete. Guardai l'orologio: erano le sette di mattina.

Feci i bagagli e me ne andai, lasciando la chiave nella buchetta della reception.

Un sacco delle cose che vidi durante quel fine settimana restarono in sospensione per altri 13 anni. Rimasi scientologist ma non lavorai più per OSA. Qualche mese dopo mi consegnarono un certificato di encomio e di tanto in tanto cercarono di farmi pagare dei soldi. Ma OSA mi dava sempre più repulsione e rimandai l'analisi per scoprirne l'esatto motivo a quando sarei salito più in alto sul Ponte. Forse dopo essere diventato OT sarei stato libero dalle aberrazioni e avrei potuto scoprire perché la mia missione come spia in lotta per liberare l'umanità intera era stata così improduttiva.

L'unica cosa che sapevo è che ero aberrato. E dovevo risolvere la cosa.


Totalitarismo & Scientology

Citazione da "1984" di George Orwell:

... in quel momento O'Brien diede un'occhiata al suo orologio, vide che erano quasi le undici in punto e decise di trattenersi al Dipartimento Registrazioni fino al termine dei Due Minuti d'Odio. Prese posto nella stessa fila di Winston, a un paio di sedie di distanza. Tra di loro c'era una piccoletta dai capelli color sabbia che lavorava nel cubicolo a fianco di quello di Winston. La ragazza con i capelli scuri era immediatamente dietro.

Un attimo dopo un tremendo stridio che ricordava qualche orrendo macchinario non lubrificato esplose dal grande teleschermo della sala. Era un rumore che faceva digrignare i denti e rizzare i peli sul collo. L'Odio era iniziato.

Come al solito, il viso di Emmanuel Goldstein, il Nemico del Popolo, apparve sul teleschermo. Qui e là tra il pubblico si udirono fischi. La piccoletta dai capelli color sabbia emise uno strillo tra il terrore e il disgusto. Goldstein era il rinnegato recidivo che un tempo, molto tempo prima (nessuno riusciva veramente a ricordare quanto prima) era stato una delle figure guida del Partito, quasi allo stesso livello del Grande Fratello, e si era poi impegnato in attività controrivoluzionarie, era stato condannato a morte, era riuscito misteriosamente ad evadere e poi era scomparso. Il programma dei Due Minuti di Odio variava ogni giorno, ma Goldstein ne era sempre l'interprete principale. Lui era il traditore per antonomasia, il primo che avesse intaccato la purezza del Partito. Tutti gli altri crimini contro il Partito, tutti i tradimenti, le azioni di sabotaggio, le eresie, le devianze scaturivano direttamente dai suoi insegnamenti...

Prima di diventare scientologist avevo letto "1984" almeno due volte. George Orwell era uno dei miei eroi. Ironia della sorte, i suoi scritti mi avevano spinto a coinvolgermi ancora più profondamente in Scientology in modo da poter dedicare la mia vita ad impedire la venuta di quella società di tecno-robot che tutti temevamo, e su cui Orwell ci aveva messi in guardia.

Nel corso di uno degli event di Scientology, mentre i miei leader lanciavano strali contro la psichiatria ed altri soggetti istillando in noi terrore ed odio, avevo provato una sensazione di familiarità. Ma il mio scopo di Chiarire il Pianeta aveva avuto la meglio su ogni impulso di risveglio, e avevo cavalcato il mio odio contro gli "psychs" esattamente come aveva fatto il resto della folla di compagni scientologist.

Dopo tutto l'Umanità stava bruciando nel calderone infernale, e noi sapevamo di essere gli unici che potevano veramente aiutare.


Phyllis

Quattro dipendenti erano in piedi nel mio ufficio, ognuno dei quali mi riempiva di domande su come svolgere il proprio lavoro. Il telefono squillava ogni due minuti con altre domande, oppure era qualcuno che mi pressava per prendere decisioni così su due piedi. Sulla scrivania avevo una ventina di istruzioni che aspettavano il mio controllo e che poi dovevo mandare al cliente, e per le ultime quattro settimane avevo lavorato fino alle 9 o alle 10 di sera solo per tenere il passo.

Al lavoro ero costantemente sotto assedio per soddisfare le richieste impossibili di gestire da solo 40 nuovi dipendenti su un progetto che conteneva consegne totalmente illusorie. Era solo questione di tempo prima che il cliente ci licenziasse, ma fino ad allora dovevo fare il possibile per farla andare bene.

Nel mio ufficio oltre ai quattro dipendenti c'erano anche il mio collega - un altro manager su un progetto diverso - con tre dei suoi junior in attesa, che lo ascoltavano correggere ogni singola virgola che avevano scritto in modo scorretto durante il lavoro. Fu a quel punto che il telefono sulla mia scrivania prese a squillare.

«Pronto, sono Alanzo».

La voce stridula dall'altra parte sbraitò: « Ti odio al punto che potrei licenziarti in questo momento! ».

Allontanai la cornetta e la fissai. «Phillys?» chiesi.

«Ieri hai mandato istruzioni false al cliente che sono poi finite sulle linee del CEO. Un classico esempio del tipo di lavoro di merda che stai facendo con il mio cliente!» Almeno cinque delle nove persone presenti nel mio ufficio avevano sentito le sue urla, avevano smesso di parlare e mi guardavano.

«Senti Phyllis, in questo momento sono molto occupato e questo tipo di comunicazione non aiuta. Devi parlarne con Craig o con Gary. Sono troppo occupato per avere sulle mie linee questo tipo di entheta, anche se tu sei il CEO». Lei iniziò a strepitare ancora più forte prima che le buttassi giù il telefono.

Restai seduto, totalmente sopraffatto. Prima ce la facevo a malapena, ma quella telefonata era stata l'ultima goccia. Dissi alle persone presenti in ufficio di andarsene, dovevo maneggiare subito una cosa. Uscii dal mio ufficio e guardai dall'altra parte del corridoio in quello di Gary, e lo vidi al telefono con lo sguardo torvo. Mi guardò come per dire «È lei, e ci siamo di nuovo». Attraversai il corridoio ed entrai da lui, che coprì il ricevitore sussurrandomi «Vai via! Parleremo più tardi». Poi riprese i suoi truci riconoscimenti alla rabbia furiosa di Phyllis.

Rimasi lì sulla porta di Gary con nuvoloni scuri che mi si ammassavano intorno alla testa. Stavo per mettermi a piangere. Ero terrorizzato, arrabbiato e vacillavo per tutta quell'ingiustizia, per non parlare del Dev-T di un CEO che bypassa due livelli di management superiore per azzannare alla gola un manager di medio livello e minacciare di farlo fuori.

In termini scientology, ero fortemente restimolato. Per cui mi diressi a passo svelto verso l'uscita e andai a farmi un giro.

Phyllis e Craig erano soci nell'azienda per cui lavoravo. Craig dirigeva il ramo Calabassas dove avevamo un call center e facevamo interviste per ricerche di mercato e generazionali, poi stendevamo rapporti. Phyllis gestiva le vendite e la sezione grafica da Orange County.

Prossima alla cinquantina, Phyllis era una OT 5 che si acconciava i capelli in una crocchia molto stretta. Portava grossi diamanti e se ne andava in giro su una Jaguar rossa, occhiali da sole e capote abbassata. Quando veniva in visita alla Calabassas entravamo tutti in modalità pecoresca per evitare la sua collera. Era come se godesse della paura che istillava in chi lavorava con lei. Per lei quella paura e quelle propiziazioni erano la misura del fatto che era dotata di "presenza etica".

Visitava le aziende, sedeva nei loro consigli di amministrazione con i vari vice presidenti e raccontava mezze verità, spargeva fumo sulle cose che avremmo potuto fare per loro se ci avessero assunti per occuparci del loro marketing. Praticamente tutti i clienti che aveva "chiuso" ci avevano licenziati prima ancora che il progetto fosse terminato, e molti finirono poi per far causa all'azienda.

Quel progetto che ero stato scelto per dirigere aveva lo stesso aspetto di quasi tutti quelli impossibili già visti, e il suo destino sembrava lo stesso di tutti gli altri. Sapevo che quel progetto sarebbe andato a buon fine perché Craig me lo aveva detto quando me ne aveva affidata la gestione. Mi ero sentito lusingato dalla decisione che ero la loro migliore possibilità di successo. Ma ora ero praticamente sicuro che la cifra che mi pagavano non valeva l'inutilità e gli abusi che lo accompagnavano.

Mentre avanzavo barcollante nel parcheggio aziendale della zona industriale in cui lavoravo, guardando auto parcheggiate e lampioni di cemento a perdita d'occhio, speravo di recuperare il controllo delle mie unità di attenzione, e di non farmi più sopraffare a quel modo. Speravo di riuscire a calmarmi, di riprendere compostezza prima di tornare là dentro e rimettermi al lavoro.

Dopo una mezz'oretta l'emozione si placò e tornai in ufficio. La porta di Gary era aperta, ma lui non c'era. Guardai attraverso il vetro dell'ufficio di Craig, e Gary era lì, seduto con lui. Craig era al telefono con lo stesso sguardo torvo di Gary poco prima, e mi fece cenno di andarmene, come aveva fatto Gary. Phyllis se la stava prendendo con entrambi in modo molto pesante. Gary mi guardò, sembrava avere pianto.

A quel punto ero pronto a fare le valigie. Quei tizi guadagnavano centinaia di migliaia di dollari solo su quel singolo progetto, per non parlare di tutti gli altri, mentre io guadagnavo meno di 50.000 dollari l'anno. Inoltre, come ogni dipendente dedicato, lavoravo come minimo 60 ore la settimana facendo cose del tutto impossibili. Poteva pure starmi bene, ma se dovevo anche vedermela con Phyllis allora ne avevo avuto abbastanza.

Finita la telefonata Craig mi fece cenno di entrare. Mi sedetti tranquillamente, incurante del fatto che mi avrebbe o meno licenziato. Ero pronto ad andarmene con le mie gambe.

Craig mi guardò. Mi fece un largo sorriso, e poi scoppiò a ridere. Mi disse che non avevo vissuto nemmeno la metà di ciò che aveva sperimentato lui nel corso degli anni lavorando con Phyllis. Lei gli telefonava regolarmente dopo le dieci di sera e quando le cose andavano male gli diceva cose che più crudeli non ne aveva sicuramente mai sentite in vita sua. «Ti faccio un esempio, Alanzo. Una volta, mentre lavoravamo al progetto X, Phyllis mi telefonò a mezzanotte tirandomi giù dal letto. Urlò per l'eternità. Mi disse, e cito testualmente, che ogni cosa che avevo fatto era merda e che non avrei prodotto mai nient'altro che merda.» Scoppiò di nuovo a ridere.

Anch'io mi misi quasi a ridere, sollevato nel sapere che tutti ricevevano da Phyllis il medesimo trattamento e che se lei mi trattava in quel modo doveva significare soltanto che ero una persona di valore. Mi sentivo un po' come se fossi entrato in un club elitario dei privilegiati e abusati. Ero importante. Un Vero Executive dell'azienda. Ma prima di uscire dal suo ufficio dissi a Craig che quel modo di fare non faceva parte della mia idea di lavoro, che non avrei sopportato quel trattamento da nessuno, considerando soprattutto la miseria del mio stipendio. Sembrò capire esattamente che cosa intendevo dire.

Quando alla fine, alcuni mesi più tardi, il cliente ci licenziò dopo essere stato fuorviato in merito alle capacità aziendali e dalle bugie raccontate da Phyllis, la ditta cominciò ad entrare nel panico. In quel periodo ero diventato sempre più consapevole di ciò che avevo osservato negli OT incontrati in Scientology. Mi ero reso conto che non erano il tipo di persone che avevo sempre pensato dovessero essere.

In realtà, dei cinque OT 5 con cui avevo lavorato a LA tre erano dei pazzi di merda proprio come Phyllis, che si lasciava prendere dai suoi accessi di furia. Sembravano più dolci del miele e subito dopo tirannicamente offensivi. Via via che acquisivo esperienza la domanda mi si ripresentava alla mente con sempre maggior frequenza: era quello ciò che mi aspettata salendo i gradini del Ponte verso la Libertà Totale? Sarei diventato anche io come quella gente?


Questione di scelta

Una decina di anni fa, quando cominciai ad uscire da Scientology, ebbi occasione di parlare con una ex scientologist che lavorava al Lisa McPherson Trust. Mi disse che riceveva di continuo e-mail e telefonate di gente che stava uscendo.

Le raccontai che una delle cose di cui mi ero reso conto nel lasciare Scientology era il non avere più una religione. Lì dove prima c'era la religione, ora c'era un grosso buco. Mi rispose che quella era una delle cose più comuni che si sentiva dire dagli executive che uscivano: E adesso in che cosa dovrei credere?

Negli ultimi dieci anni ho fatto un'analisi molto critica delle mie credenze. E per un lungo periodo ho assunto una visione totalmente materialistica del mondo e del mio ruolo nella vita. Guardavo le cose da questo punto di vista e mi dicevo: è tutto quel che c'è. Questo corpo materiale è fondamentalmente la stessa cosa di quel sasso. I miei processi mentali sono il risultato degli ormoni e delle piccole scariche elettriche del mio cervello. Quando morirò sarà tutto finito. Questa è la pura e semplice verità, non c'è null'altro.

Naturalmente pensare in questo modo ti lascia con un profondo senso di assurdità. Se in realtà la vita è questa, allora la Vita è completamente assurda. Per cui guardavo questa assurdità, e mi faceva compagnia. La abbracciavo. Andavo a dormire con lei e con lei mi ci svegliavo, me la tenevo accanto tutto il giorno. Feci dell'Assurdità la mia migliore amica.

Ripensavo al senso di certezza spirituale che avevo sperimentato da scientologist. Vedevo che molte delle cose in cui avevo creduto erano plateali bugie - non semplici sciocchezze mie. E poi c'erano le conclusioni che avevo tratto sull'onda di bisogni emotivi - senza valutarle o esaminarle criticamente. Ripensavo a tutte le decisioni che avevo preso in vita mia, decisioni catastrofiche, basate unicamente sull'emotività e sulle menzogne.

Mi resi conto che esisteva un modo migliore di vivere, un modo che passava per l'accurata analisi e per lo scrutinio, e per l'infinita disponibilità a cambiare idea al presentarsi di nuove informazioni. Avere il coraggio di aggrapparsi al nulla.

Perciò ora credo di avere analizzato accuratamente le cose da un punto di vista materialistico. E ora posso dire che sono giunto a una conclusione a riguardo. Esistono cose buone e cose cattive, cose giuste e sbagliate, vere e false, costruttive e distruttive, pratiche e irrealizzabili, esistono visioni della vita sia materialistiche che spirituali.

Sceglierne una ad esclusione dell'altra è un profondo errore - la vita non è tutta spirituale e nemmeno tutta materiale. È una scelta - una scelta continua che noi facciamo di vedere le cose nel modo in cui esse sono.

Quando mia madre è morta sono tornato a casa. Ho guidato per 2000 miglia da Los Angeles all'Illinois per assistere al suo funerale, e durante il viaggio lei mi è sempre stata accanto sulla Jeep, mi ha parlato per tutto il viaggio. Mi ha detto cose che si sono dimostrate vere.

Dal punto di vista materialistico quanto sopra verrebbe definito pensiero magico derivante da processi chimici che si innescano nel cervello come conseguenza del dolore provato, indipendentemente dal fatto che lei mi avesse raccontato quanto accaduto, cose che solo lei poteva dirmi, e indipendentemente dal fatto che si trattava di cose che mai avrei potuto prevedere che sarebbero state dette. Le cose che mi furono raccontate durante quel viaggio dovevano provenire da lei - non potevano essere scaturite da me.

La mia visione materialistica continua a cercare di trovare una spiegazione. Ma questo cercare di spiegare mi lascia privo di significato, e con nient'altro che la mia vecchia amica Assurdità seduta al mio fianco, e ovunque io guardi.

Ho deciso che l'assurdità ha una sua collocazione, ma che non è ovunque.

Ora credo di avere osservato le cose con sufficiente accuratezza da poter fare una scelta a riguardo. E ho scelto che una persona può avere una visione spirituale della vita e usare la logica e la ragione per mitigarla e mantenerla costruttiva.

Non abbraccerò mai più un guru ritenendolo depositario dell'infallibilità, e non accetterò mai più nulla senza averlo prima testato. Non firmerò mai più un contratto da 2.5, 5 o un miliardo di anni di schiavitù per promuovere un ideale spirituale inculcatomi nella mente.

Ma non negherò quelle cose che sono innegabili. In e da Scientology ho appreso molto - per lo più cosa NON fare quando ci si avvicina a una pratica o filosofia spirituale. Ma essersi scottati con la fiamma non significa che non si dovrà mai più cucinare.

Indipendentemente da quanto materialistici si diventa - è sempre e solo una scelta. Per cui si possono scegliere entrambe le cose.

Sono guarito.


L'amarezza

Ho scoperto che il maggior ostacolo alla guarigione dagli abusi di Scientology, e il maggior ostacolo alla riconquista della propria vita, è l'amarezza che si prova per essere stati imbrogliati e abusati dal culto.

L'aspetto più insidioso è la sensazione che se alla fine permetterai a te stesso di lasciar perdere quell'amarezza e quell'arrabbiatura, allora Scientology avrà "vinto".

Non sto scrivendo queste parole dall'alto al basso, guardando giù verso di voi ex scientologist amareggiati e militanti. Lo scrivo perché sono stato amareggiato quanto e più di voi.

L'estate scorsa ho iniziato a lasciar perdere la mia amarezza e ho cominciato a percorrere un grosso procedimento di "AVERE" sugli scientologist. Ho deciso che essi meritano di avere qualsiasi religione si siano scelti, e che il loro diritto ha lo stesso identico valore di qualsiasi mio diritto.

Ho deciso che ognuno di noi sta seguendo il suo percorso e sta cercando di rendere migliore la sua vita, dal suo punto di vista. E se questo è vero, allora chi accidenti sono io per incolparli continuamente per le loro scelte?

Proprio come alcuni scientologist hanno dovuto ammettere che il Ritalin o il Prozac hanno permesso ad alcuni di vivere meglio, gli ex dovrebbero ammettere che ad alcuni Scientology fa veramente bene.

Ed è a questo punto che arriva la domanda: «Chi accidenti sei tu per dire agli altri come devono vivere la loro vita?».

Questo è ciò in cui amarezza e rabbia vi trasformano - la stessa risma di fanatico militante e sciocco che vedete nella chiesa. Solo dopo aver lasciato perdere l'amarezza potrete iniziare ad essere ciò che avete sempre voluto essere. E un modo per lasciare perdere quell'amarezza è anche avere il coraggio necessario per dire «E lascia che Scientology vinca!».

Dico "anche" perché la critica a Scientology resta assolutamente vitale, e non dovrebbe mai essere abbandonata. Per cui ai critici e alle loro critiche dovrebbe essere ancora concesso di "vincere". Ma anche agli scientologist dovrebbe essere lasciata la stessa chance.

L'unico modo per vivere è lasciare che gli altri vivano.

Questa cosa ci è stata insegnata in Scientology, proprio agli inizi, cioè "concedere beingness". Ci è poi stata strappata via subito dalla tech di "etica", da quella sui PTS, upstat e downstat ecc. Ma è una verità eterna messaci davanti come un qualcosa di luccicante, per attrarre la nostra attenzione e tenerci attaccati. Valeva la pena agguantarla allora, e ne vale la pena ancora oggi.

Ex scientologist: abbiate il coraggio di lasciare che anche gli scientologist vincano, e allora sarete molto più felici, e più saggi. Ed un bel pezzo di libertà e guarigione come ex scientologist sarò vostro.


Lettera aperta a Tom Cruise

Salve. Questa è una lettera aperta a Tom Cruise della Chiesa di Scientology.

Buongiorno Tom. Mi chiamo Allen Stanfield.

Sono stato scientologist per 16 anni. E in Scientology ho visto talmente tanti abusi e ho trovato che la chiesa fosse così impossibile da correggere dall'interno che nel 2000 l'ho lasciata. Da allora sto cercando di correggere quegli abusi.

Mi sono sentito molto incoraggiato nel vedere il video che hai fatto nel 2004 in cui esprimevi una forte intenzione a "ripulire questo posto", dicendo che non avresti esitato a mettere IN l'etica altrui. Mi sono sentito molto incoraggiato perché ho bisogno di aiuto per mettere IN l'etica della tua Chiesa di Scientology in tre aree di abuso molto importanti.

Sei pronto?

  1. Aborti forzati nella Sea Organization. Come tu forse sai, o forse no, quando nella Sea Organization una donna resta incinta viene convinta ad abortire. Se non lo sapessi, allora chiedi al tuo amico David Miscavige - lui è uno di quelli che fa rispettare questa regola. Ok? Perciò ho bisogno che tu ripulisca questa cosa, Tom. Più nessuna nella Sea Organization deve essere costretta ad abortire .

  2. Distruzione delle famiglie grazie alla direttiva della disconnessione forzata. Sono certo che sai che quando la Chiesa di Scientology dichiara uno scientologist "SP" i suoi familiari, parenti, amici e soci in affari - sotto il controllo della chiesa - devono disconnettere da lei e non averci mai più contatti. Nel corso degli anni questa regola ha portato alla distruzione di migliaia di famiglie tra cui quella di David Miscavige, come rivelato recentemente in TV da sua nipote. Per cui, Tom, ho bisogno che tu ripulisca questa cosa. Devi fermare la distruzione delle famiglie operata dalla Chiesa di Scientology. Ok?.

  3. La soppressione del diritto alla Libertà di Parola, e di altri diritti, degli scientologist. Illustrerò la realtà di questo particolare abuso facendoti solo una semplice domanda. Ritieni che io potrei fare un video di quanto sto dicendo, metterlo in rete e rimanere ancora uno scientologist in buone condizioni con la chiesa? Naturalmente no. Perché sto parlando degli abusi che la chiesa commette quotidianamente contro gli scientologist. Non se ne può parlare. Non vogliono che si sappia che vengono commessi. E se lo fai, ti minacciano di dichiarazione. Sopprimono il diritto alla libertà di parola e tengono nascosti tra le quattro mura della chiesa tutti gli altri abusi. Ho bisogno che tu ripulisca questa cosa, Tom. Devi aumentare la percezione e mettere IN l'etica nella tua area, ristabilendo il diritto di parola e tutti gli altri diritti, per tutti gli scientologist.

Riassumendo:

  • Numero 1: basta aborti forzati nella Sea Organization;
  • Numero 2: basta con la distruzione delle famiglie attraverso la direttiva della disconnessione forzata.
  • Numero 3: ristabilire il diritto alla libertà di parola e tutti gli altri diritti civili per gli scientologist che fanno capo alla struttura della chiesa, in modo che in futuro gli abusi possano essere sempre e prontamente denunciati e risolti.

E a proposito, per tutte voi celebrità Scientology: John Travolta, Jenna Elfman, Kristie Alley, Chick Corea ecc., tutti voi che beneficiate degli abusi commessi dalla chiesa in virtù della vostra posizione privilegiata. Ho bisogno che anche voi vi uniate a Tom e lo aiutiate a mettere IN l'etica della chiesa, visto che il vostro nome viene usato per reclutare in un culto abusante. E dovete porvi rimedio.

Ora, nelle prossime settimane controllerò i vostri progressi su questo programma. Per cui iniziamolo subito.


Scientology & Ipnosi

Chiunque si sia informato sull'ipnosi da fonti diverse da L. Ron Hubbard può capire che l'auditing produce uno stato ipnotico e rende lo scientologist altamente suggestionabile.

Ecco un buon sito su cui iniziare ad informarsi su che cosa è realmente l'ipnosi: Scientific American

E qui c'è una buona definizione del termine, fornita dalla American Society of Clinical Hypnosis.

Tratto dal loro sito:

Definizione di ipnosi

L'ipnosi è uno stato di coinvolgimento interno, è concentrazione e attenzione focalizzata. È come usare una lente di ingrandimento per concentrare i raggi del sole e potenziarli. In modo simile, quando la nostra mente è concentrata e focalizzata siamo in grado di usarla in modo potenziato. Poiché l'ipnosi permette di utilizzare più quote del nostro potenziale, l'auto-ipnosi è l'azione definitiva dell'auto-controllo.

...

I professionisti utilizzano l'ipnosi in tre modi principali. Primo, incoraggiando l'uso dell'immaginazione. L'immaginario mentale è molto potente, in particolare in uno stato di attenzione focalizzato. La mente sembra capace di usare l'immaginario, anche se solo in modo simbolico, per assisterci nel determinare le cose che stiamo immaginando. Ad esempio, al paziente con colite ulcerosa può essere chiesto di immaginare a cosa assomiglia il suo colon sofferente. Se il paziente lo immagina come un tunnel con pareti molto rosse e infiammate, dalla consistenza irregolare, durante l'ipnosi (e l'auto-ipnosi) gli si può chiedere di immaginare un cambiamento verso un'immagine più sana.

Un secondo metodo ipnotico fondamentale è presentare al paziente idee o suggestioni. In uno stato di attenzione concentrata, idee e suggestioni che siano compatibili con ciò che il paziente vuole sembrano avere un impatto più potente sulla mente.

Infine, l'ipnosi può essere usata per l'esplorazione inconscia, per meglio comprendere le motivazioni sottostanti o per identificare se eventi o esperienze del passato sono associate e causano un problema. L'ipnosi aggira il censore critico della mente conscia, che spesso ha la meglio su ciò che noi sappiamo essere nel nostro miglior interesse. L'efficacia dell'ipnosi sembra poggiare sul modo in cui essa bypassa l'osservazione critica e l'interferenza della mente conscia, permettendo alle intenzioni del paziente di cambiare e di avere effetto.

Uno scientologist riconoscerà ognuna di queste applicazioni come parti molto familiari dell'auditing.

Hubbard ha dato una definizione fuorviante dell'ipnosi facendola sembrare una cosa MOLTO CATTIVA, sostenendo invece che l'auditing era una cosa molto diversa, e MOLTO BUONA.

È stato un cattivo impiego di una tecnica che ha usato su di noi.

L'auditing deriva direttamente dalle tecniche ipnotiche e credo che l'auditing sarebbe meglio classificato come ipno-terapia fortemente sviluppata.

Il problema nel riconoscerlo, quando si è ancora scientologist, sta in quelle indicazioni fuorvianti. Hubbard diceva che l'ipnosi era uno stato di incoscienza durante il quale non avresti ricordato ciò che l'ipnotista faceva o diceva. In realtà durante le sedute di ipnosi questa eventualità si verifica solo occasionalmente. Molto più spesso, durante l'ipnosi il cliente è completamente sveglio, del tutto consapevole e in grado di ricordare tutto ciò che è successo durante la seduta.

Il fatto è che durante molte sedute di auditing la stessa cosa succede anche al PC. Hubbard definiva "boil off" quei momenti di incoscienza nel corso delle sedute di auditing. Diceva agli scientologist che erano depositi di incoscienza che durante quei momenti "sbollivano", e che la cosa era molto terapeutica.

Hubbard diceva agli scientologist che l'ipnosi ti rende sempre più incosciente, mentre l'auditing ti rende sempre più sveglio e consapevole. Per cui gli scientologist credono che l'ipnosi sia una procedura per creare dei robot con ogni tipo di sensazioni e stati mentali schizzati.

Il fatto è che gli stati ipnotici non sono per niente degli stati di follia e tutti noi ne abbiamo fatto esperienza.

Ad esempio, vi siete mai lasciati assorbire da un film davvero bello? Potrebbe durare tre ore, e alla fine non vi siete resi conto del trascorrere del tempo. Quando il film finisce è come se vi "svegliaste", e cominciate a guardarvi intorno rendendovi conto che per tutto il tempo siete stati altrove. Questa è una caratteristica di uno stato ipnotico. E in quello stato non siete per nulla inconsapevoli o incoscienti. Al contrario, siete MOLTO consapevoli e MOLTO coscienti di UNA COSA, escludendo TUTTE LE ALTRE COSE nell'ambiente circostante. Proprio come essere IN SEDUTA con un bravo auditor.

Questo è il motivo per cui Hubbard isolò le Routine di Addestramento (TRs) - esercizi di comunicazione che gli auditor utilizzano per mantenere il PC "in seduta" - e pose tanta enfasi su di esse. Erano così importanti perché i TRs sono una abilità vitale e necessaria per mantenere il PC "interessato al proprio caso e disponibile a parlare all'auditor" (la definizione di "IN SEDUTA").

Perciò lo stato di essere "IN SEDUTA" è uno stato di trance ipnotica.

Poi ci sono le tecniche di coercizione sociale che Hubbard ha costruito in Scientology, ad esempio:

  • L'enfasi sulle statistiche;
  • La disconnessione forzata dai dissidenti;
  • Urlare contro i junior;
  • Le gerarchie elitarie che non possono essere criticate o messe in discussione;
  • Le confessioni forzate per dubbi o dissidenza.

Ritengo che la natura ipnotica dell'auditing serva ad ammorbidire gli scientologist in modo che le sue suggestioni positive e le suggestioni imposte facciano presa più profondamente.

Hubbard era un ipnotista. Sapeva quel che faceva.

Se leggete il capitolo di Bare Faced Messiah intitolato "Il mistero della ricerca scomparsa" troverete le interviste a Forrest Ackerman e ad altri circa l'uso che Ron faceva dell'ipnosi ai convegni di Fantascienza o alle cene conviviali. Russell Miller non riuscì a trovare nessun'altra prova della ricerca dianetica di Hubbard se non il suo passato di ipnotista.

James Braid, il tizio che alla fine dell'800 coniò la parola "ipnosi", si rese conto che poiché l'ipnosi non aveva nulla a che fare con il sonno aveva usato un termine sbagliato. Per cui cercò di modificarlo in "monoideismo". Ma era troppo tardi, "ipnosi" aveva già attecchito.

Anche Ron diceva che concentrare la mente sui propri dati ha un effetto similare. Ricordate SOS e DMSMH e tutti quei libri della prima ora in cui parla continuamente di ipnosi? Date un'occhiata ad alcuni di quei suoi riferimenti cercando negli indici ipnosi o "ipnotismo". Mi pare sia SOS in cui dice che ogni volta in cui riporti il PC lungo la traccia del tempo lo rendi più suggestionabile. E comunque sia, che cosa ne è stato del "cancellatore" di DMSMH?

Se Dianetics ti avrebbe reso così vulnerabile alle suggestioni da dover istallare un cancellatore alla fine di ogni seduta, dove cavolo è finito quel cancellatore dopo il 1951?

Ritengo sia essenziale cercare informazioni sull'ipnosi, sulle suggestioni, sugli stati di trance ecc. per conto vostro, e SENZA ricorrere ai dati di Hubbard. Cercare una comprensione dei fenomeni presso chi non ha nulla a che fare con Hubbard. E vi renderete conto di ciò che Hubbard faceva con l'ipnosi, e con gli scientologist.

Non fraintendetemi. L'ipnosi non ha nulla a che fare con ciò che Hubbard diceva che fosse: gli stati ipnotici possono essere molto terapeutici e lo sono sempre stati. Sono stati mentali in cui puoi diventare estremamente consapevole di qualcosa escludendo qualsiasi altra cosa. E mentre sei in quello stato puoi afferrare finalmente cose che prima non riuscivi ad afferrare. Come conseguenza, tutta la tua vita può risultarne cambiata.

In quello stato hai semplicemente un certo grado di vulnerabilità alle suggestioni che gli altri possono inculcarti, impossessandosi del tuo mondo interiore. I praticanti non etici sfrutteranno quelle vulnerabilità a loro beneficio.

Come faceva Hubbard.


I giovamenti che ho avuto da Scientology

Ho acquisito l'abilità di mangiare crackers e formaggini acquistati al distributore di fronte, e chiamarli pranzo.

Ho acquisito una certa comprensione sull'importanza di seguire le mete di qualcun altro.

Ho acquisito l'abilità di mantenere la mia CERTEZZA TOTALE nonostante prove schiaccianti di senso contrario.

Ho acquisito l'abilità di mantenere la mia posizione nello spazio mentre venivo strapazzato da un superiore, senza nemmeno arrabbiarmi, piangere, o addirittura lasciarmi turbare.

Ho acquisito l'abilità di dubitare dei miei pensieri e sensazioni, ritenendo che provenissero dalla mente reattiva.

Ho acquisito l'abilità di ignorare la rovina finanziaria e credere di essere un OT.

Ho acquisito l'abilità di saltare a conclusioni basandomi su idee fisse e pregiudizi di cui mi ero convinto.

Ho acquisito l'abilità di fare una passeggiata nel parco durante una bella giornata di sole e vedere tutto intorno a me un pianeta prigione degradato.

Ho acquisito l'abilità di lavorare gratuitamente.

Scientology rende veramente l'Abile più Abile.


La disseminazione etica di Scientology

L. Ron Hubbard ha fatto innumerevoli affermazioni su Clear e OT che non sono mai state verificate da nessuna delle persone che per raggiungerli ha pagato decine di migliaia, se non centinaia di migliaia di dollari.

Molte di loro se ne sono poi andate e hanno cercato di mettere in guardia il prossimo, solo per vedersi ostracizzate, quando non attaccate in vari modi dalla chiesa, in base agli ordini di L. Ron Hubbard di comportarsi in quel modo. Anche oggigiorno, a distanza di 23 anni dalla morte di Hubbard, la chiesa che egli ha fondato continua ad attaccare chi osa condannare gli abusi della chiesa e le bugie che racconta in merito a ciò che vende.

Le domande che ogni scientologist che continua a vendere le affermazioni di Hubbard per OT e Clear dovrebbe farsi sono:

  1. Ho mai veramente accertato di persona che tutto questo è vero?

  2. Posso giustificare le tattiche del fair game e le altre direttive in stile "ATTACCATE CHI VI ATTACCA, NON DIFENDETEVI MAI" se non possiamo in realtà creare Clear e OT secondo le definizioni di Ron?

  3. Dov'è la linea di cui devo essere consapevole, e che non devo mai attraversare, considerando ciò che so essere vero e ciò che Ron sostiene?

Dopo anni di attenta riflessione sono giunto alla conclusione che non posso eticamente sostenere Scientology, o garantire per essa o per L. Ron Hubbard e le sue affermazioni. Questa non è necessariamente una conclusione condivisa.

Ma che cosa c'è di morale ed etico in questa area di disseminazione?

Potete eticamente chiedere di pagare 50.000 dollari per un servizio che non rende "stabilmente esteriorizzati", ma venderlo ugualmente dicendo all'acquirente che lo diventerà?

Potete chiedere a una donna, come io ho visto fare, di ipotecare la casa al fine di pagare OT5, perché le è appena stato diagnosticato un cancro al seno e quello è il servizio in grado di "maneggiarlo"?

Potete stare a guardare mentre una donna che ha appena perso il marito, che si trova in stato di profonda sofferenza ed è molto vulnerabile, viene spinta a pagare 45.000 dollari per acquistare il "Briefing Course", corso che l'aiuterà a "rientrare in comm" con lui dall'oltretomba?

Potete stare a guardare mentre giovani adolescenti firmano contratti da un miliardo di anni per lavorare gratuitamente nella Sea Org, e ai loro genitori viene impedito di vederli?

Potete stare a guardare mentre donne della Sea Org vengono costrette ad abortire, nel caso rimangano incinte?

Come potete giustificare le molte migliaia di famiglie che sono state distrutte dalla disconnessione forzata?

Queste sono domande molto importanti da porsi.

Come potete eticamente disseminare Scientology per somme così alte, per così tanta lealtà e sacrificio di tempo, quando non esistono prove che le affermazioni fatte da Hubbard sono vere?

Solo per farmi capire, ho deciso che - basandomi sugli stessi identici ideali che mi attrassero in Scientology - non posso più sostenere e appoggiare la Chiesa di Scientology. Proprio per i motivi di cui sopra.

Solo affinché capiate ciò che voglio dire.


Due Scientology

Avete mai notato che esistono due Scientology?

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con una una

Quando studiate lo sviluppo cronologico di Scientology e osservate L. Ron Hubbard sviluppare la sua tech e policy, è veramente possibile vedere il cambiamento da una Scientology all'altra così come essa si è evoluta dagli anni '50 fino alla fine dei '60 e '70.

Tutti i libri introduttivi che leggete, e i primi servizi che avete fatto nel momento in cui avete deciso di coinvolgervi maggiormente in Scientology, furono scritti e sviluppati negli anni '50. Ma molti scientologist non si rendono conto quanto la Scientology odierna sia diversa dalla Scientology degli anni '50.

Ad esempio, negli anni '50 il Ponte non esisteva. È arrivato soltanto nel 1962. Non esisteva la "Persona Soppressiva", anche se c'erano la "personalità aberrata", il "Mercante di Caos" ecc. Prima della metà degli anni '60 termine e concetto di "Sorgente Potenziale di Guai" non esistevano. Su di essi non esistevano corsi, non c'erano direttive tecniche e non esistevano "Ufficiali di Etica" per "maneggiare" gli scientologist affinché pensino nel modo in cui devono pensare per essere degli "scientologist con l'etica IN".

Negli anni '50 non esisteva nessuno di quei concetti. Tutti i materiali che avete studiato per approfondire il vostro coinvolgimento furono scritti in un ambiente completamente diverso.

La tecnologia di Etica, ad esempio le condizioni, non esistevano. E non esistevano nemmeno "Crimini e Alti Crimini", che sono arrivati con le condizioni. Benché l'assunto sia che tutte quelle cose sono state sviluppate successivamente man mano che la tecnologia "progrediva", pochi scientologist si rendono conto di quanto quelle idee e procedure siano diverse dalle idee che si trovano sui libri di base.

Se riuscite ad immaginare una Scientology senza tutte quelle cose, e poi immaginate una Scientology in cui tutte quelle cose sono state introdotte, allora riuscirete a capire che cosa intendo.

In Scientology è avvenuto un profondo cambiamento. Così grande da poter dire che esistono veramente due Scientology: una degli anni '50, e l'altra sviluppata a partire dalla metà degli anni '60.

Proprio perché leggono i libri dei Fondamenti, molti scientologist oggi pensano di muoversi nella prima Scientology. Poi osservano il Ponte della Libertà Totale e tutti i maneggiamenti di etica, tutte le policy sugli "SP" e i "PTS", le disconnessioni, e fanno una specie di dub-in chiedendosi come ci si sia arrivati.

Ciò che manca è una comprensione di ciò che è storicamente successo alla chiesa, e i problemi che Hubbard risolse con la tech e la policy su base frammentaria. Quando guardate certe policy pubblicate da Hubbard e guardate ciò che succedeva a Scientology nella società di quei tempi, iniziate a capire che Hubbard scrisse un sacco delle direttive di vecchia data per maneggiare un solo, singolo, specifico "attacco" dell'epoca.

I suoi scritti dei primi anni '60 in cui dichiarava Kennedy e Nixon degli "SP", ad esempio, erano tutte reazioni alle agenzie di governo come l'IRS e la FDA che indagavano sulle "libertà" che Hubbard si era preso nei confronti di alcune leggi in materia fiscale o di salute pubblica.

Ma oggi gli scientologist pensano che il designare "soppressive" certe agenzie di governo siano state in realtà delle "idee avanzate" che Hubbard aveva avuto mentre "aveva delle cognition" sulle origini della società in cui viviamo attualmente. E i motivi per cui lo pensano è che così gli è stato detto.

Beh, su queste cose esiste un altro punto di vista che può essere rinvenuto in documenti di tribunale, testimonianze giurate e articoli della stampa dell'epoca. Essi contengono dati e fatti che possono costituire le tessere mancanti di un puzzle molto diverso di quello che vi è stato fornito come scientologist. A volte ci si attacca troppo a Scientology per riuscire a fare un'indagine davvero critica delle sue idee. Ci si può lasciar coinvolgere al punto da smettere di vedere le sue contraddizioni. In particolare quando vi dicono che tutte le contraddizioni di Scientology provengono in realtà dalle vostre "malcomprensioni".

Una cosa grandiosa da fare è prendere Il Credo della Chiesa di Scientology, scritto e adottato nel 1954, e paragonarlo alle policy che la chiesa adotta oggigiorno. Se lo farete, potrete vedere molto chiaramente che la chiesa odierna non opera per nulla, né crede, nel suo stesso Credo.

Ma voi pensate che lo faccia. Quello è il vostro "Credo" e quando lo vedete continuamente violato a volte non vi torna proprio. Vi dite allora «Quella non è Scientology!» e magari fate un Rapporto per Conoscenza. Ma nessuno fa nulla a riguardo.

Perché?

Perché voi siete ancora nella Scientology degli anni '50. Ancora pensate che sia quella la Scientology che frequentate. È il motivo per cui siete diventati scientologist in primo luogo - tutti quei meravigliosi ideali, e l'amore per la libertà, per i diritti ecc.

Ma se Scientology crede veramente nella libertà di parola, come sostiene il "Credo" degli anni '50, allora perché al giorno d'oggi è un alto crimine rivolgersi alla stampa a proposito di Scientology?

Se l'Uomo possiede davvero il diritto inalienabile alla propria pratica religiosa, alle sue organizzazioni ecc., perché la chiesa attacca così pesantemente la Freezone e la psichiatria?

Se la chiesa crede veramente che tutti gli uomini sono stati creati con pari diritti, perché ora Scientology insegna che solo gli "onesti" dovrebbero avere tali diritti?

Separate gli scritti dei primi anni '50 e paragonateli agli scritti successivi che vengono applicati al giorno d'oggi. Vedrete moltissime contraddizioni e violazioni palesi degli ideali fondamentali che vi avevano affascinato di Scientology, e che vi ci hanno fatto aderire in primo luogo.

In questo modo potrete avere un quadro molto chiaro del gruppo a cui avete effettivamente aderito, piuttosto che del gruppo a cui pensavate di stare aderendo.


Note di Martini:

1.In quello stesso periodo anche io feci il Life Repair. L'org di Verona me lo fece pagare circa 1.750.000 lire per 12 ore e mezza di auditing [quasi due milioni nell'Italia dei primi anni '80 erano ben diversi dai 200 dollari degli USA nello stesso periodo]. Ovviamente, "offerta speciale". Avevo un auditor di Classe 4, e non di Classe 8. Comunque sia, ricordo il mio auditor di allora con particolare affetto. Era una bravissima persona, molto in gamba. Da quel che so entrò poi in Sea Org, e credo vi sia ancora. Ebbi dei grossi benefici da quel tipo di procedimento per cui decisi di proseguire e di acquistare l'intera "Accademia" e ulteriore auditing. Poco dopo iniziarono le "rogne" e lasciai perdere Scientology, non prima di aver speso oltre una 10ina di milioni dell'epoca (ovviamente presi a prestito).

2. Si veda alla voce "C.A.N."

 
 
 
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