In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
Psicologia dei poveri? Osservazioni su Dianetics

Di Roy Wallis

Tratto da The Zetetic: rivista del Comitato Americano per l'Indagine Scientifica delle Affermazioni sul Paranormale (CSICOP), Autunno/Inverno 1976 Vol. 1 No. 1.

Traduzione a cura di Martini

 

L'articolo, come noterete, risale al 1976. Credo sia una delle poche ricerche sociologiche effettuate sull'argomento, e a distanza di 24 anni mantiene tutta la sua attualità. Prende in esame Dianetics, presentata al suo esordio come terapia mentale, ne fa una breve storia e analizza tipologia del seguace e sue motivazioni nell'adesione.

L'analisi di Dianetics credo sia di fondamentale importanza per capire i successivi sviluppi del movimento creato da Hubbard, cioè la Chiesa di Scientology. Recentemente stiamo assistendo a quanto io ritengo essere un tentativo di riscrittura della storia del movimento, tentativo teso a cancellarne le origini (Dianetics, 1950) fissandone la data di nascita al 1954, cioè alla fondazione di Scientology. Credo sia invece importante non dimenticare i primissimi anni del gruppo, quando l'idea di religione su cui ora si insiste non era minimamente contemplata, e l'enfasi veniva posta sulla cura mentale effettuata tramite la pratica dell'auditing. È altrettanto importante ricordare che le attuali pratiche di Scientology, quelle che vengono definite religiose - auditing, altro non sono che la vecchia "terapia mentale" di Dianetics.

Martini

 
 
 
 
Sommario:
 
La sociologia delle medicine marginali è un campo di ricerca trascurato. Esistono solo pochi e brevi resoconti di pratiche terapeutiche non ortodosse e del loro sviluppo nelle società occidentali. Cercherò pertanto di fornire il mio contributo a questa insufficiente letteratura, nella convinzione che questo tipo di studi non solo abbia un interesse intrinseco, ma fornisca intuizioni su molte correnti e tensioni generate dalle società industriali avanzate e su alcuni dei metodi meno ortodossi di affrontarle. Questo saggio offre un resoconto su un sistema terapeutico marginale, Dianetics, divenuto brevemente importante all'inizio degli anni '50 [1].

Dianetics fu una scoperta di L. Ron Hubbard, un individuo dal passato pittoresco che, tra il 1948 e il 1949, iniziò a formulare una teoria di funzionamento mentale e pratica terapeutica che sperimentava su un piccolo gruppo di seguaci in New Jersey. Tra i suoi seguaci c'era l'editore e curatore della rivista Astounding Science Fiction, John W. Campbell. Campbell, uomo di considerevole influenza sui numerosi lettori della rivista, soffriva di una persistente sinusite alleviata da Dianetics. Promosse pertanto attivamente la teoria sulla sua rivista (Campbell 1949, p. 80).

L'eccitazione di Campbell per la nuova scoperta venne prontamente trasmessa ai lettori, e negli uffici editoriali del giornale iniziarono ad arrivare domande di ulteriori informazioni, o richieste di trattamento con la pratica. Nell'aprile del 1950 Hubbard e i suoi soci istituirono la Hubbard Dianetic Research Foundation. Nelle settimane successive su Astounding apparve un lunghissimo articolo di Hubbard (Hubbard 1950) e, poco dopo, lo scrittore pubblicò un libro che descriveva teoria e pratica. Il rivolo di richieste divenne una fiumana, e il suo libro, Dianetics: La Scienza Moderna della Salute Mentale divenne rapidamente un best-seller (Hubbard 1968; ediz. originale 1950) [*].

La teoria di Dianetics

Hubbard immaginava la mente come composta di due parti. La prima, mente analitica, era un'unità assolutamente razionale e funzionante con l'efficienza di un computer, e aveva capacità considerevolmente superiori a quella mostrata dalla maggioranza degli esseri umani. La seconda parte, mente reattiva, era assolutamente irrazionale e interferiva con la mente analitica, impedendole pertanto di raggiungere il suo pieno potenziale. A seguito di dolore, trauma emotivi o altre minacce alla sopravvivenza umana, la mente analitica veniva “disinserita” e la mente reattiva – un meccanismo più robusto – entrava in funzione. La mente reattiva era un perfetto strumento di registrazione. Immagazzinava tutti i dettagli percepiti dell'intero periodo in cui la mente analitica non stava funzionando, e istruiva l'organismo con modalità che, secondo le informazioni già contenute nel “bank della memoria”, avevano precedentemente condotto l'organismo alla sopravvivenza. Pertanto, anche nei periodi normalmente considerati di incoscienza, la mente reattiva continuerebbe a registrare. Conosciute come engrams, queste registrazioni contenevano tutti i dettagli sensoriali (o ciò a cui Hubbard si riferiva come “perceptici”) di momenti di dolore, incoscienza, perdita emotiva o trauma, e tutti gli effetti associati.

Se, durante la formazione dell'engram, venivano dette parole, queste parole avrebbero potuto avere un effetto successivo simile a quello di una suggestione post-ipnotica. Alla ripetizione di quelle parole l'engram si sarebbe “agganciato” [keyed-in] o sarebbe stato parzialmente restimolato, e poteva condurre l'individuo a comportamenti “aberrati”, a soffrire di malattie fisiche o mentali o ad essere altrimenti danneggiato nelle sue capacità.

Una delle “scoperte” più radicali di Hubbard fu che gli engrams più importanti, in termini di effetti su successivi comportamento e rendimento, si formavano durante la vita intrauterina. Ne fa esempi in Dianetics: La Scienza Moderna della Salute Mentale, e la maggioranza implica violenza di qualche tipo, sia indirizzata al feto in forma di tentati aborti falliti, sia tra i genitori del nascituro. Un caso che riporta riguardava 81 tentati aborti che, ammetteva lo stesso Hubbard, «erano un numero incredibile» (Hubbard 1968, p. 314).

Un esempio di questo tipo di situazione engramatica viene descritta come segue: «Lotta tra madre e padre subito dopo il concepimento. Il padre colpisce la madre alla pancia. Lei urla (primi percetti [sic] sono dolore, pressione, rumore di un colpo e urlo) e lui dice “Dio ti maledica, ti odio! Sei una buona a nulla. Ti ucciderò!”. La madre dice: “Ti prego, non picchiarmi più. Per favore, no. Mi fa male, soffro da pazzi!” E il padre: “Stai lì e marcisci, maledetta! Addio!”» (Hubbard 1968, p. 262).

Hubbard osserva che un engram di questo tipo può causare malattia (“e marcisci“) o condurre “l'aberrando” (cioè l'individuo con l'engram – in questo caso il feto, nella vita successiva) a pensare che il prossimo non valga niente (“sei una buona a nulla”) e a provare ostilità (“ti odio”).

Lo scopo della terapia dianetica (conosciuta come auditing o processing) era localizzare e accedere agli engrams e “cancellarli” dalla mente reattiva, eliminando così i loro effetti in forma di malattie psicosomatiche, tensioni emotive o capacità abbassate, e permettere alla mente analitica di funzionare liberamente. Svuotare la mente reattiva dagli engram avrebbe molte conseguenze fortemente desiderabili. L'individuo diverrebbe “auto-determinato” invece che far determinare le sue azioni agli engrams. La mente analitica, essendo un computer perfetto, fornirebbe sempre la corretta risposta da informazioni immesse nel momento in cui l'engram viene liberato, engram che conduce all'errore. Il Quoziente Intellettivo dell'individuo aumenterebbe drammaticamente. Si sentirebbe libero da tutte le malattie psicologiche o psicosomatiche, la sua resistenza alle malattie fisiche beneficerebbe di un enorme miglioramento e sarebbe in grado di guarire molto più rapidamente da altre malattie o ferite. In breve sarebbe “clear”, liberato. Per raggiungere questo stato, tuttavia, è necessario localizzare e liberare il primo engram in assoluto, o l'engram “basic-basic", di solito generato appena dopo il concepimento.

Terapia

La terapia procedeva in questo modo: il pre-clear (o paziente) si sdraiava sul letto o su un divano in una stanza tranquilla, mentre l'auditor (o terapeuta) sedeva al suo fianco «l'auditor gli dice di guardare il soffitto. L'auditor dice: “Mentre conto da uno a sette i tuoi occhi si chiudono”. L'auditor conta da uno a sette e continua a contare tranquillamente e piacevolmente fino a che il paziente chiude gli occhi. Si noterà un tremolio delle palpebre in presenza di reverie ottimale» (Hubbard 1968. p. 159).

Hubbard insisteva che il procedimento di induzione della “reverie di Dianetics” era completamente diverso dall'ipnosi. Tuttavia, per premunirsi contro suggestioni ipnotiche veniva installato un “cancellatore”, cioè al pre-clear veniva detto: «In futuro quando pronuncerò la parola Cancellato qualsiasi cosa ti abbia detto mentre sei in seduta terapeutica verrà cancellato, e non avrà effetto su di te. Qualsiasi suggestione ti abbia dato non avrà potere quando dirò la parola cancellato. Hai capito?» (Hubbard 1968, p. 200).

Al pre-clear veniva assicurato che sarebbe stato cosciente di qualsiasi cosa fosse accaduta. Quando il pre-clear era entrato nello stato di reverie l'auditor doveva, dopo vari preliminari, ordinargli di tornare al “basic-basic”. Solitamente, però, non era così facile localizzare l'engram “basic basic” e veniva alla luce altro materiale engramatico di “vita successiva”. Questo materiale doveva essere “ridotto”, vale a dire che il pre-clear doveva tornare all'inizio dell'incidente e raccontare tutti i dettagli percettivi coinvolti nell'episodio. Doveva raccontarli diverse volte, finché tutta l'emozione contenuta non fosse stata scaricata.

A questo punto il pre-clear veniva indirizzato ad un altro, si sperava più recente, incidente e il procedimento veniva ripetuto. Idealmente il “basic basic” doveva essere localizzato e cancellato, e il pre-clear progressivamente liberato di tutti gli engram successivi. Spesso però questo non avveniva, ed era pertanto necessario concludere la session in un qualche punto opportuno. Generalmente questo punto corrispondeva alla “riduzione” di un engram, vale a dire quando gli effetti associati a quel particolare incidente venivano scaricati. Una seduta di Dianetics durava di solito circa due ore, ma poteva continuare molto più a lungo se il pre-clear “rimaneva agganciato in un incidente”, cioè in un engram. Alla fine della seduta si diceva al pre-clear di «tornare al tempo presente». L'auditor poteva chiedergli l'ora, il luogo e domande di questo tipo per assicurarsi che fosse in «tempo presente». Poi diceva «cancellato» a fine sessione. «(Il lavoro continua finché l'auditor non ha lavorato sul paziente un tempo sufficiente) … Torna in tempo presente. Sei in tempo presente? (sì) (usa la parola che cancella). Quando conto da cinque a uno e schiocco le dita ti sentirai vigile. Cinque, quattro, tre, due, uno (schiocco).» (Hubbard 1968, p 202).

Dianetics come cura per le malattie

Hubbard vedeva la terapia di Dianetics come un mezzo eccezionalmente efficace per risolvere le malattie psicosomatiche (che, secondo lui, erano il 70% delle malattie note). «Artrite, dermatite, allergie, asma, alcune difficoltà coronariche, problemi agli occhi, borsiti, ulcera, sinusite ecc. sono solo una piccola parte del catalogo psicosomatico. Dolori strani in varie parti del corpo sono generalmente psicosomatici. Le emicranie sono psicosomatiche e, come il resto, vengono uniformemente curate con la terapia di Dianetics (e la parola cura viene usata nel suo senso compiuto)» (Hubbard 1968 p. 92).

«Anche il comune raffreddore è psicosomatico, e i liberati di Dianetics, mi dicono, non soffrono di raffreddore» (Hubbard 1968 p. 92). Inoltre «la predisposizione e la persistenza di molte malattie batteriche derivano dagli engram. Una è la tubercolosi» (Hubbard 1968 p. 92). Esistono pertanto poche malattie che derivano da mente o carne che non possano essere trattate da Dianetics.

Mentre Hubbard affermava di preoccuparsi unicamente alla elaborazione di una teoria della mente e della formazione della malattia su base funzionale, e diceva che spiegazioni strutturali per i fenomeni generati dalla sua pratica, o dai suoi successi, sarebbero venute in seguito, occasionalmente suggeriva ipotesi strutturali per guidare i futuri ricercatori: «L'artrite del ginocchio, per esempio, è l'accumulo di tutte le ferite del passato. Il corpo confonde tempo e ambiente con il tempo e l'ambiente in cui il ginocchio venne ferito in passato, e così mantiene il dolore in quel punto. I fluidi del corpo evitano l'area dolorante. Perciò si forma un deposito chiamato artrite» (Hubbard 1952 p. 32). Hubbard comunque si preoccupava meno di questi argomenti, gli interessava invece elaborare teoria e metodo che funzionassero.

Dianetics venne presentata inizialmente come una pratica che chiunque di normale intelligenza poteva usare. Si diceva che una conoscenza approfondita di Dianetics: Scienza Moderna della Salute Mentale fosse sufficiente, e gli interessati potevano “co-audirsi” a vicenda sulla base della conoscenza di questo lavoro (Hubbard 1968, p XXII). Tuttavia vennero ben presto istituiti corsi professionali, e gli interessati furono incoraggiati a intraprendere la formazione di quattro settimane, al costo di 500 dollari, per assicurarsi il certificato di Auditor di Dianetics Hubbard.

Appartenenza e motivazione

Se il libro di Hubbard attirò brevemente in Dianetics molte persone, la maggioranza l'abbandonò rapidamente. Rimase tuttavia un nucleo di seguaci su cui si hanno alcuni dati demografici e motivazionali [2]. Il gruppo di età maggiormente rappresentato in Dianetics spaziava tra i 27 e i 40 anni, con una media stimata intorno ai 38. La distribuzione per sesso mostrava una presenza predominante di maschi, e l'occupazione dei seguaci mostrava una marcata presenza della categoria impiegatizia. Gli operai non erano comuni, al contrario i dati occupazionali mostrano una tendenza a professioni impiegatizie, semiprofessionali o altre non routinarie. Come ci si aspetterebbe, quindi, il livello educativo era più alto di quello della popolazione generale. La maggioranza aveva completato l'istruzione secondaria, e molti avevano frequentato il college o l'università. Ulteriori dati disponibili mostrano che i dianeticisti erano in prevalenza consumatori di letteratura fantascientifica; erano poi a maggioranza protestante o agnostica; molti già conoscevano almeno un sistema quasi psicologico-filosofico sul tipo della Semantica Generale di Alfred Korzybski. Erano, quasi senza eccezione, bianchi.

La divergenza dal modello generale di seguaci di altri movimenti terapeutici marginali nelle società occidentali, in cui il sesso femminile è generalmente predominante, può essere spiegato dallo scopo di Dianetics. Sebbene largamente promosso come sistema terapeutico non restringe il suo dominio all'area della guarigione fisica. Al contrario la sua capacità terapeutica veniva vista come particolarmente rilevante per le malattie psicosomatiche e il miglioramento psicologico. Pertanto molto del suo fascino derivava dal suo essere un sistema profano di psicoterapia ed auto-miglioramento, piuttosto che come mezzo meramente inteso alla cura di malattie fisiche croniche. Le motivazioni per l'adozione di Dianetics possono essere viste rientrare in tre categorie analiticamente distinte:

     
  1. La risoluzione dei problemi. La prevalenza dei reclutati in Dianetics era assillata dalla preoccupazione dell'auto-miglioramento, avendo l'acuta consapevolezza di non essere riusciti ad ottenere conseguimenti standard in alcune aree della vita che la società circostante approvava o avvalorava. Il loro interesse poteva rivolgersi al miglioramento di tipo fisico, psicologico o sociale. La ricerca di efficacia terapeutica era un'importante fonte motivazionale per molti tra coloro che venivano attratti da Dianetics. I dianeticisti cercavano sollievo, per sé o per i loro familiari, da disturbi molto diversi che andavano dal cancro alla schizofrenia, all'agorafobia.

    Molti dianeticisti, sebbene sia impossibile dire in che proporzione sul totale, provavano un forte senso latente di avere capacità che potevano essere portate alla superficie se solo avessero trovato il metodo. Un intervistato inglese, per esempio, ha riferito che sperava che Dianetics fosse la soluzione al suo «senso di frustrazione per non essere in grado di usare i talenti che possiedo». Altri hanno ammesso di avere un forte senso di inferiorità o insicurezza che speravano di poter vincere con l'uso di Dianetics.

     
  2. Ricerca di verità. Molti venivano attratti da Dianetics in un qualche punto della loro lunga ricerca di significato e verità. Nel corso di questa ricerca avevano esaminato spesso letteratura psicologica e filosofica popolare, letteratura religiosa, metafisica e relativa all'occultismo. Anche la fantascienza, con la sua visione panoramica dell'uomo, del tempo e del cosmo, aveva fornito a molti delle intuizioni sul significato della vita e del comportamento umano. Dianetics, con le sue energiche affermazioni di infallibilità, offriva la risposta a molte delle domande che assillavano queste persone, e offriva una tecnica pratica e facile da applicare per rendere effettive le verità che diceva di avere scoperto. Altri ancora erano arrivati nell'orbita di Dianetics perché avevano amici che partecipavano a gruppi di discussione dilettantistici su psicologica o filosofia, e avevano attirato la loro attenzione su questa nuova tecnica.
     
  3. Carriera professionale. Una piccola parte fu attratta da Dianetics come possibile carriera alternativa in qualità di dianeticista professionale, o dalla possibilità che Dianetics fosse un nuovo strumento terapeutico rivoluzionario che avrebbe fortemente migliorato la loro attuale posizione di terapisti, ortodossi o meno.

La reazione della società

Mentre la risposta del pubblico collocò rapidamente il libro di Hubbard nella lista dei best-sellers, esso non fu accolto ovunque con lo stesso entusiasmo. Le recensioni di psicologi e psichiatri furono quasi uniformemente sfavorevoli. Le obiezioni derivavano dal suo determinismo monocausale e dalle promesse grandiose, dalle affermazioni di precisione scientifica e di accurato background sperimentale; i timori riguardavano soprattutto il fatto che chi era seriamente malato potesse fatalmente perdere tempo con la terapia di Dianetics prima di rivolgersi ad un medico [3]. Recensori più benevoli suggerirono che Dianetics fosse abbastanza innocua, e che forse poteva addirittura essere d'aiuto a individui socialmente emarginati [4]. Altri recensori riconobbero i benefici derivanti al pre-clear dall'avere un ascoltatore comprensivo a cui raccontare i propri problemi, ma mantennero la preoccupazione sugli effetti che potevano risultare dal mettere casi di disordine mentale grave nelle mani di persone non adeguatamente preparate (Anonimo 1951a, p. 2). Nonostante qualcuno possa essere stato attratto da Dianetics da alcune di queste recensioni, furono i punti di vista di dianeticisti informati, pubblicati in quotidiani e periodici a grande distribuzione e generalmente molto sfavorevoli, che portarono molti altri ad abbandonarla.

Dianetics venne accolta freddamente dalle professioni medica, psichiatrica e psicologica. Il Dott. Gregory Zilboorg attaccò pubblicamente Dianetics ad un forum della New York Academy of Medicine (Anonimo 1951b, p. 6), e la risoluzione della American Psychological Association che invitava gli psicologi a non impiegare nella loro terapia le tecniche di Dianetics venne ampiamente pubblicizzata (Anonimo 1950a, p. 2). Il Dott. Joseph Winter [**], direttore medico della prima Fondazione, cercò di interessare i suoi colleghi medici a Dianetics, ma con scarso successo. E il Dott. Morris Fishbein, portavoce della American Medical Association, castigò Dianetics come una ulteriore «setta di guarigione mentale» (Anonimo, 1950b).

Alcuni esponenti della professione medica sostennero con chiarezza che bisognava prendere misure più attive contro ciò che alcuni consideravano una forma di ciarlataneria. Nel gennaio 1951 un Bollettino della Dianetic Foundation riportò che il Consiglio dei Medici Legali del New Jersey aveva dato inizio ad una ingiunzione, in seguito ritirata, contro la Fondazione, per aver gestito una scuola medica senza autorizzazione. Quasi sicuramente fu a seguito della pubblicità data a questa azione che i creditori della fondazione iniziarono a richiedere il pagamento dei sospesi, il che condusse alla riorganizzazione e centralizzazione della Fondazione a Wichita, Kansas.

Il declino di Dianetics

La maggior causa esterna del declino di Dianetics fu la diminuzione del numero dei neofiti, fatto che portò alla crisi finanziaria. L'organizzazione centrale di Dianetics era male amministrata. Tra la fine del 1950 e gli inizi del 1951 Hubbard teneva conferenze in varie parti del paese e faceva la spola tra Los Angeles e New York, dando pochissime indicazioni per l'amministrazione quotidiana di entrambe le Fondazioni. Allontanò progressivamente gli altri membri del Consiglio prendendo decisioni senza consultarli, e con quanto alcuni considerarono un evidente e crescente autoritarismo.

Nei primi mesi erano stati reclutati moltissimi staff senza una supervisione adeguata. Gli introiti della Fondazione venivano spesi sull'assunto che il boom di Dianetics sarebbe durato a lungo. Tuttavia all'inizio del 1951 le domande di addestramento e terapia iniziarono a diminuire, e gli incassi calarono di conseguenza. Come abbiamo visto in precedenza, parte della diminuzione nel numero di neofiti venne accelerato dagli attacchi pubblicati sulla stampa da parte di medici e psichiatri, e dalle sarcastiche recensioni del libro di Hubbard.

Il reclutamento può essere stato per certi aspetti influenzato dalla cattiva pubblicità derivata da un'azione di divorzio che vide coinvolto Hubbard, ma il declino dipese in modo particolare dal fatto che, agli occhi del pubblico, Dianetics non manteneva le sue promesse. Lo stato di “clear” che, era stato promesso, avrebbe dovuto presentarsi dopo appena 20 ore di auditing non appariva, e molte persone che avevano applicato la tecnica scoprirono che il loro “caso” era migliorato poco o nulla, e rinunciarono.

Un'ulteriore ragione di attrito fu la presentazione di Dianetics come psicoterapia. Qualsiasi fosse la loro idea sullo stato di “clear”, in molti si erano rivolti a Dianetics per risolvere problemi relativamente specifici di malattia o handicap psicologico. Diversi effettivamente pensavano di aver ricevuto miglioramenti, non si sa se dovuti a remissione spontanea, speranza infusa da Dianetics, attenzione ricevuta come pre-clears o validità terapeutica della pratica e, ottenuto quanto desideravano, se ne erano andati.

La Fondazione soffriva sempre di più la crisi finanziaria. I condirettori di Hubbard iniziarono a rassegnare le dimissioni e i creditori a sollecitare i pagamenti. Don Purcell, imprenditore di Wichita e ardente dianeticista, offrì il suo aiuto alla Fondazione. Tra aprile e maggio del 1951 l'azienda venne centralizzata e il suo patrimonio trasferito a Wichita, dove Purcell aveva messo a disposizione fondi e un edificio. Purcell divenne presidente della Fondazione e Hubbard vice presidente, e presidente del consiglio direttivo. Gli altri uffici vennero chiusi e il numero degli staff drasticamente ridotto. I creditori del New Jersey, però, spingevano per il pagamento dei debiti della Fondazione originale, e un tribunale dichiarò l'attività del Kansas responsabile in quanto legale successore. Venne nominato un curatore fallimentare e fu negoziato un accordo compromissorio per i risarcimenti, ma altri creditori presentarono ulteriori domande di pagamento.

A questo punto Hubbard litigò con i colleghi (che poi dichiararono il fallimento della Fondazione) e si trasferì a Phoenix, Arizona, dove pubblicizzò nuovi sviluppi della sua teoria e pratica che chiamò Scientology. Scientology, lungi dall'essere una psicoterapia profana, si sviluppò progressivamente come una filosofia religiosa altamente professionale e venne ben presto registrata come chiesa.

Culti curativi e di auto-miglioramento

Nella recente storia degli Stati Uniti Dianetics trova il suo posto nella tradizione continuativa di movimenti di auto-miglioramento. La mobilità sociale enormemente accelerata e una ideologia prevalente di conseguimenti individuali hanno portato all'interesse per tecniche infallibili che dovrebbero assicurare il successo. La fine del diciannovesimo secolo e l'inizio del ventesimo videro la nascita di diversi movimenti ed organizzazioni che offrivano l'accesso a conoscenza avanzata, occulta, metafisica o altrimenti esoterica e di alcuni che, più cinicamente, offrivano semplicemente certificazioni che attestavano il raggiungimento di tale conoscenza o formazione. Le “fabbriche di diplomi” diventarono una istituzione solida, anche se disprezzata. Movimenti come il Pensiero Nuovo suggerivano che prosperità e successo erano disponibili a chiunque. L'uso di poche e semplici tecniche avrebbe permesso a tutti di vincere i limiti che pensavano li stessero trattenendo (Griswold 1934).

Anche Dianetics trovò la sua collocazione nella tradizione dei movimenti curativi degli Stati Uniti. Le due tradizioni si sovrapposero su ampia scala – movimenti in questo ambito che offrivano sia cura che auto-miglioramento e che certificavano competenza “professionale” della pratica fornita (Steiner 1945). Nel corso del diciannovesimo secolo lo sviluppo della scienza, in particolare della scienza medica, condusse, come ragionevolmente discusse John Lee, a crescenti aspettative riguardo a benessere e salute fisica (Lee 1970, pp. 5-7). Aspettative in eccesso rispetto a ciò che la medicina poteva di fatto ottenere.

Nel campo della cura fisica i nuovi movimenti di guarigione come la Christian Science e il Pensiero Nuovo offrivano un mezzo per vincere il divario tra aspettativa e prestazione. La medicina divenne sempre più specializzata e compartimentata, e la medicina allopatica diresse la sua attenzione alla malattia piuttosto che all'individuo, portando alla spersonalizzazione della relazione professionista/ paziente. I nuovi movimenti di guarigione, al contrario, mantennero un orientamento personale, un interesse per “l'uomo intero”. Pertanto si è discusso che il ruolo del professionista in questo tipo di movimenti è più vicino a quello dello psicoterapeuta piuttosto che del medico.

Considerando la maggior competenza nel trattamento della malattia fisica acquisita all'inizio del ventesimo secolo dalla la pratica medica, le aspettative di benessere e salute si incentrarono sempre di più sul dominio psicologico e sulle difficoltà delle relazioni interpersonali. Movimenti come la Christian Science e il Pensiero Nuovo, che avevano affermato efficacia nella gestione delle malattie fisiche, persero terreno, mentre ne sorsero altri che offrivano benessere psicologico, liberazione da tensioni mentali ed emotive, cure per malattie psicosomatiche e nevrotiche, tecniche per la liberazione di capacità nascoste e mezzi per «fare amici e influenzare il prossimo». In questi campi la scienza fino ad ora ha fatto pochi progressi concreti, e il mercato resta aperto a gruppi settari che offrono conoscenza e tecniche che sono il prodotto di mezzi sempre più mistici, occulti o pseudo-scientifici. Qualsiasi sia la fonte di questa conoscenza, il prestigio della scienza è divenuto tale che quasi ogni nuovo movimento che entra in questo campo afferma legittimità e autorità scientifica, o incorpora la parola scienza nel suo titolo [5].

Discussione

Nel secondo dopoguerra Dianetics ebbe una forte risonanza nella mente di molti americani. Offriva un fondamento logico per gli insuccessi nella mobilità sociale e nell'interazione sociale. Forniva una spiegazione per questi fallimenti in termini di incidenti traumatici in cui il soggetto era rimasto inconsapevolmente coinvolto, in tal modo sollevandolo dalla responsabilità dei suoi insuccessi. Tutti gli errori del passato, gli insuccessi e le cause di sensi di colpa potevano essere spazzati via. Ma, soprattutto, offriva un mezzo per eliminare le cause di insuccesso persistenti, ottenendo pertanto il livello di capacità desiderato. In un'epoca di lotta per lo status, forniva un mezzo per migliorare le possibilità individuali di mobilità. La teoria di Dianetics assicurava al suo seguace che il “vero sé”, la sua concezione di ciò che pensava di essere davvero in grado di raggiungere, fosse veramente come la concepiva. Riaffermava questa idealizzazione del sé e prometteva un mezzo per eliminare gli ostacoli al suo conseguimento, o l'eliminazione del divario tra il “vero sé” e l'identità normalmente confermata nell'interazione sociale. Inoltre Dianetics forniva un mezzo per comprendere non solo se stessi, ma anche per la comprensione del prossimo, un modo per classificare e spiegare il comportamento altrui, e una guida per rispondere ad esso in modo appropriato.

Sono due le ragioni per cui Dianetics sembra essere stata vista come una soluzione accettabile e legittima ai problemi che i neofiti dovevano affrontare: avevano provato sistemi alternativi di credenza e pratica e li avevano ritenuti non validi, oppure avevano rifiutato questi sistemi alternativi come inadatti alla loro situazione.

Molti tra coloro che ho intervistato hanno affermato di avere conoscenza della letteratura psicologica e hanno espresso la loro insoddisfazione al riguardo. Per loro la psicologia comportamentale sembrava avere poca o niente rilevanza con l'uomo in generale, e nessuna soluzione ai loro problemi in particolare. La psicoanalisi, mentre si rivolgeva a molti dei problemi che dovevano affrontare ed offriva soluzioni, aveva due importanti svantaggi: primariamente l'analisi sembrava un processo eccessivamente lungo, che spesso durava parecchi anni. Secondariamente, per la maggioranza era troppo costosa per venire considerata una proposta praticabile.

Chi soffriva di malattie o invalidità fisiche, generalmente aveva provato a vincerle con mezzi medici, ma aveva trovato poco soddisfacenti i professionisti a cui si erano rivolti, pochi dei quali riconoscevano la base fondamentalmente psicologica o sociale dei disturbi lamentati. Male equipaggiati per la mancanza di formazione adeguata per fronteggiare i bisogni di questo tipo di pazienti, ricorrevano a trattamenti farmacologici o chirurgici che, se in alcuni casi avevano successo, lasciavano gli altri nella necessità di trovare un trattamento che si prendesse maggior cura dell'uomo come insieme. Altri soggetti, che soffrivano di malattie croniche per cui il trattamento medico si era dimostrato inutile, o che avevano disturbi per cui interventi terapeutici efficaci non erano ancora stati scoperti, avevano esaurito tutte le risorse che la medicina ortodossa poteva offrire. I soggetti che soffrivano sia di problemi fisici che mentali avevano solitamente cercato soluzioni in un gran numero di altre pratiche terapeutiche prima di entrare in contatto con Dianetics.

La burocratizzazione e la portata della società urbana moderna creano un contesto in cui molti individui vivono una mancanza di controllo sul loro destino e ambiente, il senso di essere mossi e limitati da forze che vanno oltre il loro controllo. Molti dei seguaci di Dianetics che non avevano concettualizzato la loro situazione in termini medici o psicologici sperimentavano il mondo in cui vivevano come più o meno imprevedibile, caotico o insignificante. Cercavano mezzi di maggior controllo sul loro ambiente, e mezzi per reagire ad esso. In relazione a questo una piccola parte era impegnata in lavori terapeutici di tipo limitato o marginale, e vedevano considerevoli limitazioni negli strumenti che avevano a disposizione. Una ulteriore piccola parte affermava semplice curiosità intellettuale che in precedenza li aveva condotti ad altri sistemi di auto-miglioramento, metafisica o conoscenza occulta.

Mentre la scienza manteneva grandi promesse con il suo carico tecnologico e si era dimostrata un potente strumento per il miglioramento delle condizioni materiali, aveva fatto poco per risolvere i problemi perenni e crescenti del benessere psicologico, per fornire cure per certi disturbi o per preparare l'uomo a fronteggiare il suo ambiente sociale in modo migliore. I seguaci di Dianetics tendevano a concettualizzare soluzioni adeguate per questo tipo di problemi in forma “scientifica”. Il loro concetto di scienza era, tuttavia, un concetto profano. Era tecnologico e strumentale nel carattere. Ciò che costituiva una scienza era un corpo di conoscenza che sembrava spiegare alcune serie di fenomeni in modo razionale e coerente, e che forniva un mezzo di intervento nei processi implicati in modo da ottenere i risultati desiderati o di successo. Il loro test di validità di qualsiasi corpo di conoscenza era: Funziona? Vale a dire, gli interventi nella forma prescritta emettono i risultati desiderati? Quando, dopo una seduta di Dianetics, si sentivano meglio di prima concludevano che aveva funzionato.

Tendevano a ritenere che nuovi e importanti sviluppi scientifici sarebbero apparsi in media o istituzioni diverse dalle comunità ortodosse scientifica o medica. Ritenevano che queste comunità fossero gruppi elitari con interessi nascosti nella promozione di particolari teorie e pratiche, e riluttanti ad accogliere nuove idee, o addirittura ad ascoltarle come meritavano. Pertanto l'innovatore avrebbe dovuto cercarsi una base istituzionale più marginale dove presentare le sue nuove e rivoluzionarie idee.

I dianeticisti credevano all'immanenza della conoscenza – che la conoscenza fosse liberamente disponibile e che chiunque si fosse impegnato potesse aspettarsi di garantire nuove o più profonde intuizioni sulla natura del mondo. Credevano anche nell'elitarietà della scienza – che gli scienziati fossero riluttanti a permettere qualsiasi contestazione ai propri punti di vista. Dato che la scienza ortodossa era così conservatrice, la curiosità intellettuale poteva cercare la verità in regni meno ortodossi - nella metafisica o in gruppi dell'occulto, nella guarigione marginale, nei movimenti filosofici o psicologici, o nella fantascienza. La fantascienza metteva a disposizione tutto ciò che mancava alla scienza, colmando le lacune e la competenza della conoscenza scientifica con dettagli fittizi o speculativi, offuscando la distinzione tra l'empirico e il concepibile. Era la necessità del loro bisogno, che i sistemi ortodossi non riuscivano a soddisfare, a mobilitare i convertiti a Dianetics verso l'accettazione di un sistema non ortodosso di credenze e pratiche, o la convinzione che sviluppi radicali nella conoscenza dovessero essere anticipati al di fuori del dominio delle istituzioni dell'ortodossia, che erano incapaci a generarli.

John W. Campbell, come editore di Astounding Science Fiction, era una figura influente nel mondo e negli ambienti della fantascienza. I suoi lettori lo consideravano un uomo aperto, disponibile ad ascoltare qualsiasi idea. Quando Campbell appoggiò Dianetics l'interesse per il movimento crebbe a causa del suo prestigio, e del suo plauso entusiasta a questa nuova “scienza della mente”. Con la pubblicazione degli scritti di Hubbard l'idea di “clear”, come quella dei “dischi volanti” qualche anno prima, divenne una specie di macchia di Rorschach, un'immagine vaga e amorfa su cui qualsiasi individuo poteva riporre le proprie aspirazioni (Buckner 1965).

Essere “clear”, comunque Hubbard potesse definirlo, significava essere in grado di fare tutte quelle cose che attualmente non si era in grado di fare, e a cui si aspirava così disperatamente.

A dispetto dell'impatto iniziale, tuttavia, Dianetics naufragò. Doveva riemergere in seguito come componente secondaria del movimento molto più riuscito e durevole di Hubbard: Scientology. Sebbene nel 1950 Dianetics fosse in gran voga, nel 1952 era già scomparsa. Perché?

Paradossalmente uno dei motivi del suo crollo sembra essere stata la stessa popolarità dell'idea. A differenza di chiropratica e osteopatia, che mantenevano la necessità di una formazione specialistica, Dianetics venne inizialmente promossa come psicoterapia profana che qualsiasi coppia di persone intelligenti poteva applicare all'altro, sulla base del libro di Hubbard. A migliaia acquistarono il libro, provarono la pratica e velocemente l'abbandonarono. Chi rimase era tenacemente geloso della propria indipendenza, opponeva resistenza al controllo di organizzazioni centralizzate e introduceva nuove teorie e tecniche, o combinava ecletticamente Dianetics e altre pratiche. Perciò Dianetics non si diffuse sulla base di professionisti specializzati che si erano dedicati alla pratica come era stata loro rivelata, applicandola ad una clientela disinformata che non aveva accesso al “mistero”. Pertanto fin dall'inizio della sua storia Dianetics incontrò la rivalità di scuole e fazioni concorrenti che non solo contestavano l'autorità degli altri, ma anche quella dello stesso fondatore. La combinazione della crisi finanziaria che portò l'organizzazione centrale alla bancarotta, e la crisi di autorità seguita alla presentazione di Dianetics come psicoterapia profana in cui chiunque poteva diventare esperto, causarono il crollo del movimento.

Quando Hubbard fondò Scientology dimostrò di aver capito la lezione implicita in questi sviluppi. Fin dai suoi esordi Scientology venne organizzata in modo fortemente centralizzato e autoritario e venne praticata su base professionale. Teoria e metodo vengono rivelati gradualmente a chi dimostra dedizione ad Hubbard e mette in pratica le sue tecniche in modo puro e inalterato. È emerso un sistema rigoroso di controllo sociale, e ai seguaci viene chiarito che Hubbard è l'unica fonte della nuova conoscenza e dell'interpretazione della conoscenza esistente. Ed è per questo che fino ad ora è riuscita ad evitare le scissioni e i problemi che afflissero Dianetics.

 
 
Note:

1. Questo articolo si basa su una approfondita ricerca su Dianetics e Scientology condotta dall'autore. La ricerca ha compreso colloqui con membri ed ex membri, l'uso di questionari e l'analisi di una vasta gamma di fonti documentarie. Lo studio è stato parzialmente finanziato da una generosa sovvenzione del Social Science Research Council. La ricerca viene riportata nella sua completezza nel mio libro (Wallis, 1976a). Questo articolo attinge copiosamente dalla Parte II del suddetto libro, ed è una versione abbreviata e modificata di una relazione più estesa (Wallis, 1976b). Ringrazio il Dr. Bryan Wilson, Fellow of All Souls College, per i consigli e l'incoraggiamento, e il Professor John Lee, Scarborough College, University of Toronto, per i suoi commenti sulla versione precedente.

2. I dati demografici derivano principalmente da un'indagine condotta da un notiziario di Dianetic e pubblicato nel The Dianews 1, 23 (15 giugno 1952). I dati motivazionali derivano dalla mia analisi documentaria, interviste e questionari.

3. Tra i critici contrari ci furono Rollo May (1950) e Martin Gumpert (1950).

4. Più favorevole fu la recensione di Willard Beecher e Calder Willingham (1951).

5. Per esempio, Scienza della Mente, Scienza dell'Intelligenza Creativa, Scienza Cristiana, Dianetics: La Scienza Moderna della Salute Mentale.

 

Riferimenti:

Anonimo 1950a: Gli psicologi prendono posizione contro Dianetics [Psychologists Act Against Dianetics], New York Times, 9 settembre pag. 7.

Anonimo 1950b: La psicoanalisi dei poveri [Poor Man's Psychoanalysis], Newsweek, 16 ottobre, pagg. 58-59.

Anonimo 1951b: Dianetics, Giornale dei Consumatori, Agosto, pagg. 378-80.

Anonimo 1951b: Il Dott. Zilborg attacca Dianetics [Dr. Zilboorg Attacks Dianetics], New York Times, 30 marzo pag. 15.

Beecher, Willard, e Calder Willingham 1951: Engram ribolliti [Boiled Engrams], American Mercury N. 73 (Agosto): 7.

Buckner, H. Taylor 1965: Gli appassionati dei dischi volanti: il culto perdura [The Flying Saucerians, a Lingering Cult ], New Society, Settembre 9.

Campbell, John W. 1949: Nei tempi a venire [In Times to Come], Astounding Science Fiction 44, no. 4 (Dicembre): 80

Griswold, A. W. 1934: Il Pensiero Nuovo: un culto di successo [New Thought: A Cult of Success], nella American Journal of Sociology, 40, N. 3: 308-18.

Gumpert, Martin 1950: La moda di Dianetics [The Dianetics Craze], New Republic, N. 132, 14 agosto, pagg., 20-21.

Hubbard, L. Ron 1950: Dianetics: L'evoluzione di una Scienza [Dianetics: The Evolution of a Science], Astounding Science Fiction 45, N.. 3 (Maggio) 43-87.

Hubbard, L. Ron 1953: Self-Analysis in Dianetics, London: Derricke Ridgway.

Hubbard, L. Ron 1968: Dianetics: La Scienza Moderna della Salute Mentale [Dianetics: The Modern Science of Mental Health], East Grinstead, Sussex: Hubbard College of Scientology (Edizione originale pubblicata nel 1950 da Hermitage House, New York.)

Lee, John A. 1970: Guaritori settari e Ipnoterapia [Sectarian Healers and Hypnotherapy], Toronto: Queen's Printer.

May, Rollo 1950: Come tornare sui propri passi e andare avanti [How to Back Track and Get ahead], New York Times Book Review, 2 luglio.

Steiner, Lee R. 1945: Da dove vengono i problemi della gente? [Where Do People Take Their Troubles?], Boston: Houghton Mifflin.

Wallis, Roy 1976a. La Via per la Libertà Totale: Analisi sociologica di Scientology [The Road to Total Freedom: A Sociological Analysis of Scientology], London: Heinemann Educational Books.

Wallis, Roy 1976b. Dianetics: una psicoterapia marginale [Dianetics: A Marginal Psychotherapy], in Roy Wallis e Peter Morley, eds., Marginal Medicine, London: Peter Owen, Ltd.

 
 
[*] Negli anni '90 il titolo della versione italiana dell'opera è stato modificato in Dianetics: la Forza del Pensiero sul Corpo.

[**] Del Dott. Winter abbiamo tradotto e pubblicato: Dianetics, un tuffo alle origini - Rapporto medico su teoria e terapia di DIANETICS.

 
 
 
INDICE
 
 
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it