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Scientology: la fine di un sogno

La toccante testimonianza di una scientologist italiana e della sua esperienza nel movimento. Le promesse e il duro arrendersi all'evidenza.
Giugno 2009.

 

Ometto la mia esperienza diretta all'interno delle org in quanto non è poi così diversa da tante altre che ho letto e preferisco quindi dare rilevanza a ciò che Scientology mi ha trafugato con l'inganno.

Avrei voluto essere Clear, quel Clear così ben definito nel libro Dianetics con tutte le sue peculiari caratteristiche che lo contraddistinguono, ed avrei voluto ovviamente essere OT, quindi causa su materia, energia, spazio e tempo.

Pensavo che andando a Clear avrei potuto risolvere un piccolo disturbo che mi tormentava da tempo, ma comunque a prescindere da ciò, lo stato di Clear e quello di OT, per come venivano descritti, erano allettanti e desiderabili, molto molto desiderabili, al punto tale che il percorso per la libertà totale divenne per me prioritario: era ciò che volevo più di ogni altra cosa al mondo, non c'era niente che mi attirasse e mi interessasse così tanto.

Per intraprendere questa strada però ho dovuto rinunciare alla persona che amavo, al mio lavoro, a tutti i miei risparmi, ad un buon rapporto con i miei familiari, a tante amicizie ed a tanto tempo, tantissimo tempo che nessuno mi ridarà mai e che avrei potuto utilizzare in altro modo.

All'epoca della mia affiliazione, però, non fu un sacrificio mollare tutto, anzi pensavo che tutto ciò che stavo abbandonando era niente, non aveva alcun valore in confronto a ciò che avrei potuto ottenere facendo il Ponte.

Ho pianto così tanto quando ho scoperto dopo tanti anni che nessun Clear, certificato dalla chiesa, possiede le caratteristiche che dovrebbe avere solo per il fatto di essere diventato Clear, e che nessun OT, certificato dalla chiesa, è realmente causa su MEST: non possiede tutti quei poteri tanto reclamizzati sia da Scientology che dai singoli che attestano i livelli OT; la verità mi ha devastata, mi è crollato il mondo addosso, ero sconvolta, distrutta.

Nei due mesi successivi alla presa di coscienza ho pensato spessissimo al suicidio, anche se non avrei mai avuto il coraggio di farlo. L'unico scopo della mia vita, per il quale avevo rinunciato a tutto, non esisteva più ed io non avevo altro motivo per continuare a vivere. Un giorno però, per fortuna, sono stata distolta da questi pensieri da un evento, anche se negativo, che ha catturato tutta la mia attenzione riportandomi alla realtà della vita.

Scientology non è in grado di rendere le persone Clear ed OT, quindi non ha nessuna ragione d'esistere.

Qualunque altra attività collaterale non giustifica tutti gli sforzi, tutti i sacrifici, tutte le rinunce, tutte le umiliazioni, tutti i raggiri, ecc. che devono sopportare e che devono subire sia i public che la maggior parte degli staff.

Tutte cose che magari potrebbero essere giustificabili e giustificate se Scientology potesse realmente, secondo la sua dottrina, estirpare l'irrazionalità dall'individuo e renderlo in grado di conoscere ed utilizzare tutte quelle potenzialità innate che ogni essere spirituale possiede; se potesse realmente rendere liberi dalla spirale discendente e fosse quindi in grado di rendere migliore questo mondo diffondendo sanità mentale, razionalità, moralità ed etica.

Era eccitante ed elettrizzante far parte del gruppo che avrebbe chiarito il pianeta, era un'ottima motivazione anche se per quanto mi riguarda la motivazione principale era quella dei guadagni personali, dell'idea che finalmente mi sarei liberata del fardello della mia mente reattiva e sarei stata completamente me stessa senza nessun condizionamento indesiderato, per non parlare poi di ciò che avrei ottenuto facendo i livelli OT.

Ho vissuto tanti anni della mia vita completamente immersa in un'illusione fidandomi ciecamente della promessa della libertà totale, tutte le scelte le ho fatte, tutte le decisioni le ho prese solo in funzione di Scientology e per Scientology, la quale mi ha tradito fin dal primo giorno dato che sapeva che mi stava mentendo.

Adesso mi ritrovo con una vita che sarebbe sicuramente migliore se non avessi incontrato Scientology.

Certamente io ho le mie responsabilità per questo, sono stata impulsiva facendomi prendere subito dall'entusiasmo, sono stata ingenua non prendendomi la briga di verificare ma buttandomi a capofitto contro tutto e tutti, ma ciò non giustifica la malafede di Scientology che promette sapendo di non poter mantenere.

Oltre ad aver perso tutto ciò a cui ho volontariamente rinunciato per Scientology, ho perso anche la serenità e la gioia di vivere. Prima di imbattermi in Scientology vivevo tranquillamente la mia vita fatta di cose semplici ma vere.

Mi godevo una giornata di sole al mare, una passeggiata in bicicletta o in centro per negozi, mi piaceva chiacchierare con gli amici anche se il più delle volte di stupidaggini, mi piaceva cantare a squarciagola o semplicemente andare al cinema a vedere un film in compagnia, cose che facevo naturalmente e con piacere.

Queste cose in Scientology sono considerate una perdita di tempo e quindi per tanti anni le ho messe da parte. Adesso però dopo essermi disabituata ad essere me stessa non sono più in grado di stare agevolmente in compagnia degli altri e mi sento a disagio, tutte quelle cose che prima mi davano piacere adesso mi sono indifferenti e non mi interessano, non sono più in grado di godere delle piccole cose della vita.

Prima di Scientology non ho mai pensato al giorno della mia morte, ma semplicemente vivevo la mia vita.

Durante l'affiliazione però si viene a conoscenza del fatto di essere immortali, che abbiamo vissuto molte vite e che ne vivremo tante altre, quindi la morte non è così rilevante ma è semplicemente il passaggio ad una nuova vita, ma da quando ho scoperto di non essere immortale, ed è un bel po' di tempo ormai che lo so, penso spessissimo alla mia morte e invece di vivere passo il tempo a pensare a quando non ci sarò più, sono terrorizzata all'idea di morire e all'idea di non essere più consapevole del mondo, non è sicuramente un bel vivere.

Non è facile ritrovare la propria personalità dopo che è stata annullata per tanto tempo né tantomeno è facile ritornare a vivere dopo non averlo fatto per anni, ma la vita è bella ed è una sola e va vissuta fino in fondo a cominciare dalle piccole cose, non vale la pena di perdere neanche una frazione di secondo per Scientology che non è altro che un'illusione, un inganno che toglie tutto distogliendo dalla vita vera, e in cambio dà meno di niente.

 
 
 
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