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FBI contro Chiesa di Scientology: 0 a 1 (prima parte)

Nel 2009 il Federal Bureau of Investigation iniziò un'investigazione sulla Chiesa di Scientology arrivando a ipotizzare un'irruzione nella roccaforte ecclesiastica del deserto californiano. Poi tutto si arenò. I motivi ce li spiegano Joe Childs e Thomas C. Tobin del Tampa Bay Times. Gennaio 2013.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, febbraio 2013

 


Indagine FBI su Scientology - ricerca di un equilibrio tra il Primo Emendamento e le accuse di abusi e lavori forzati

Di © Joe Childs e Thomas C. Tobin, redattori del Tampa Bay Times 13 gennaio 2013. © Traduzione a cura di Simonetta Po, febbraio 2013.

John Brousseau era sparito da ore, non si era visto né all'adunata del pomeriggio, né a cena. Fu allora che cominciarono a preoccuparsi.

A bordo del suo Ford Excursion nero, Brousseau aveva lasciato la grande roccaforte della Chiesa di Scientology a est di Los Angeles alle 6 di mattina, salutando con la mano, come suo solito, le guardie al cancello. Da 32 anni membro della Sea Org, l'ordine religioso della chiesa, e artigiano specializzato, Brousseau si occupava spesso di lavori speciali per David Miscavige, il leader di Scientology. Poteva andare e venire dalla Base internazionale della chiesa con una libertà di cui non godevano gli altri dipendenti. Ma ora erano quasi le sette e mezza di sera e non era ancora tornato.

Due incaricati del personale di Scientology trovarono un appunto nella sua stanza:

Avrete notato che sono andato via. Non potevo più sopportare di veder maltrattare in questo modo i miei amici Sea Org. Non mi va più bene. Addio.
Dov'era andato?

In pochi giorni gli investigatori della chiesa riuscirono rintracciarlo nel Texas meridionale. Si stava vedendo con Marty Rathbun - l'ex vice di Miscavige e ora suo critico più attivo. Due giorni dopo il fuggiasco più recente di Scientology vuotava il sacco con l'FBI.

***

Località lavorative isolate. Limitate comunicazioni con l'esterno. Pressioni psicologiche a cui sottostare. Guardie pronte e mettersi sulle tracce dei fuggitivi.

La Chiesa di Scientology impone un'infinità di restrizioni e controlli mentali sui suoi operatori ecclesiastici che, dal canto loro, lavorano anche 100 ore a settimana.

A metà 2009 due agenti del FBI di stanza a Los Angeles iniziarono un'indagine sul trattamento che la chiesa riserva ai suoi dipendenti. Le investigatrici indagarono per tutto il 2010 e parte del 2011. Si è trattato della prima indagine criminale nota da 30 anni a questa parte sulla Chiesa di Scientology. Le agenti si concentrarono su un possibile traffico di esseri umani: ottenere lavoro forzato con l'uso della coercizione fisica o con la minaccia di ricorrere alla coercizione fisica.

L'FBI non conferma di avere indagato la chiesa. Non lo farà nemmeno l'Ufficio della Procura degli Stati Uniti, che lavora in tandem con l'FBI. Il Dipartimento di Giustizia di Washington ha respinto una richiesta presentata in base al Freedom of Information Act sostenendo di non avere fascicoli sul caso.

Karin Pouw, portavoce di Scientology, sostiene che «la chiesa non è a conoscenza di alcuna "indagine".»

Ma il Tampa Bay Times ha scoperto che l'FBI ha condotto un'investigazione metodica e corposa. Due sue agenti si sono recate in diversi stati e hanno sentito decine di ex membri della Sea Org, oltre ad altre persone a conoscenza delle attività della chiesa. Il Times ha intervistato 15 testimoni chiave che per la prima volta hanno fornito un quadro preciso di quell'indagine.

L'FBI autorizzò alcuni fuoriusciti a registrare di nascosto certe conversazioni. Almeno un testimone accettò di indossare, se fosse stato necessario, un microfono nascosto. I federali ottennero video-sorveglianza aerea dell'elusiva base ecclesiastica nei pressi di Los Angeles e parlarono addirittura di farvi irruzione.

In tutto quel periodo, la chiesa ha continuato ad auto-promuoversi come la sola speranza dell'umanità, paladina dei diritti umani. Miscavige ha inaugurato più di venti chiese, ognuna delle quali costata svariati milioni di dollari, e le ha definite "isole di sanità mentale" in un mondo travagliato La macchina propagandistica della chiesa gli ha accreditato il merito di essere il fautore di un "Rinascimento" della religione fondata da L. Ron Hubbard nel 1954.

Ma mentre gli alti funzionari ecclesiastici tagliavano i nastri inaugurali, i fuoriusciti della Sea Org che per molto tempo erano rimasti in silenzio si sono fatti avanti a frotte per informare i media delle loro esperienze dall'interno.

L'FBI non ha avuto difficoltà a trovarli, e non ne ha avute nemmeno la chiesa. I suoi investigatori privati hanno seguito e spiato molti degli ex insider che collaboravano con l'FBI. Squadre di funzionari ecclesiastici si sono attivate per affrontarli. Per incontrare i detective federali, un nervoso Brousseau cominciò a utilizzare fantasiosi travestimenti.

Scientology ha anche assunto un ex procuratore e supervisore del Dipartimento di Giustizia per stabilire contatti dentro al ministero. L'FBI ha continuato a portare avanti faticosamente la sua indagine, ma al secondo anno le sue agenti hanno cominciato a perdere slancio. Un punto di svolta chiave fu la vittoria della chiesa in un procedimento per traffico di esseri umani presentato in un tribunale federale civile. A permettere la vittoria furono le garanzie previste dal Primo Emendamento per l'esercizio della religione. E alla fine l'inchiesta penale del FBI non ha prodotto incriminazioni.

Mike Rinder, ex alto funzionario ecclesiastico e uno degli informatori confidenziali del FBI, si chiede se la Costituzione non stia proteggendo eccessivamente la Chiesa di Scientology. Ha sostenuto di essere stato aggredito fisicamente da Miscavige una cinquantina di volte nei suoi anni di servizio nella Sea Org. La chiesa nega che Miscavige abbia mai malmenato qualcuno. Rinder afferma inoltre di avere trascorso lunghi periodi di confino forzato. «Per me», dice, «è come cercare di discutere se nel 1960 la segregazione [razziale] fosse legale. Certo, era legale... ma era anche moralmente accettabile? No.»

***

Tutto partì da una madre arrabbiata e frustrata.

Susan Lentsch aveva permesso alla figlia diciassettenne Kate Oklson di entrare nella Sea Org. Kate aveva lasciato casa sua in Portland, Oregon, e si era trasferita a L.A., dove aveva cominciato a lavorare come impiegata in un palazzo della chiesa su Hollywood Boulevard. In 15 anni madre e figlia riuscirono a fare insieme soltanto una vacanza, vacanza che fu accorciata dalla chiesa che richiamò anticipatamente in servizio la ragazza. In quei 15 anni, Susan Lentsch riuscì a trascorrere in tutto con la figlia meno di sei giorni.

Un giorno lesse un articolo sul traffico di esseri umani che la portò a riflettere. Fece alcune ricerche in Internet, frequentò un seminario e decise di parlare con un'amica della situazione della figlia. Più tardi l'amica telefonò agli uffici FBI di L.A.. L'uomo al telefono prese le informazioni ma aggiunse: è una faccenda spinosa. Qualche minuto dopo però la richiamò informandola che delle agenti federali volevano parlarle.

Il 20 luglio 2009, Lentsch e l'amica Susan Elliot si recarono negli uffici federali accompagnate da altre due persone: l'ex membro della Sea Org Astra Woodcraft, che aveva lavorato nello stesso palazzo della figlia della Lentsch, e l'avvocato Graham Berry, che aveva rappresentato numerosi fedeli che sostenevano che la chiesa li avesse buggerati. L'avvocato era stato pedinato per anni da funzionari della chiesa e da investigatori privati.

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I quattro ebbero un incontro di un'ora e mezza con gli Agenti Speciali del FBI Tricia Whitehill e Valerie Venegas, investigatrici sul traffico di esseri umani assegnate alla Divisione Diritti Civili del Dipartimento di Giustizia. Lentsch e Elliot consegnarono loro un raccoglitore che avevano preparato la sera prima, un pacco di documenti alto dieci centimetri sulle vicende della Lentsch e di altri. Tra quelle carte, anche la serie investigativa "Rundown della Verità" del Times, uscita un mese prima. Gli articoli raccontavano nel dettaglio le accuse dei fuoriusciti Rathbun, Rinder e di altre due persone le quali sostenevano che da anni Miscavige aggrediva e tiranneggiava i suoi sottoposti e incoraggiava gli altri ad attaccare i colleghi considerati improduttivi. La chiesa confermò le violenze fisiche tra i propri dirigenti, ma sostenne che Miscavige non vi era mai stato coinvolto.

Le agenti federali dissero di avere letto quegli articoli, poi si rivolsero alla Woodcraft, entrata in Sea Org a 14 anni, la quale confermò che molti ragazzini vi entravano ancora adolescenti e lavoravano a tempo pieno come il personale adulto. Il tempo da dedicare alla scuola era limitato.

La Woodcraft spiegò di essere diventata "ufficiale di etica" e che gran parte del suo lavoro consisteva nell'impedire ai membri della Sea Org di lasciare il gregge. Puoi chiedere di andartene, disse agli agenti, ma per completare il procedimento di uscita, chiamato "routing out", spesso occorrono mesi e può essere estenuante. Ne spiegò i motivi: i colleghi ti facevano sentire in colpa perché volevi andartene. I funzionari di etica tenevano sedute di confessione individuale quotidiane, chiamate "verifiche di sicurezza", durante le quali ti martellavano dicendoti che il mondo esterno era ostile e crudele. Se te ne fossi andato, non avresti più avuto contatti con familiari e amici scientologist perché essi avrebbero "disconnesso". Dovevi restituire alla chiesa migliaia di dollari per i servizi gratuiti di cui avevi usufruito. Avresti avuto pochi soldi, nessuna carta di credito e nessun lavoro. «E quasi sempre si restava», disse la Woodcraft.

Chi insisteva nel volersene andare veniva sorvegliato a vista, giorno e notte, affinché non fuggisse. Una sera la donna venne incaricata di assicurarsi che un "essere degradato" non se la filasse. Raccontò alle agenti federali di aver trascinato il materasso del suo letto in corridoio, davanti alla stanza dell'uomo, di aver legato uno spago al pomello della porta e di esserselo assicurato al polso, così da svegliarsi nel caso la porta si fosse aperta. Quella notte l'uomo non fuggì, ma in seguito lasciò la Sea Org.

Lo fece anche la Woodcraft, e spiegò alle federali in che modo: rimase incinta di proposito. Ad appena 15 anni aveva sposato un altro membro della Sea Org, con il consenso del padre. Dopo quattro anni di estenuante lavoro e di pressioni della Sea Org, si sentiva esausta. Tenne nascosta la gravidanza finché fu troppo tardi per abortire. La Sea Org proibisce al proprio personale di avere dei bambini e nel 1998 la ragazza, incinta di quattro mesi e mezzo, fu sollevata dall'incarico. Adesso ha 34 anni, fa l'architetto a Los Angeles e ha una figlia adolescente.

Le agenti federali le disserro che avrebbero voluto parlarle di nuovo e chiesero ai quattro visitatori se conoscessero altri fuoriusciti, preferibilmente più recenti. Li conoscevano: si trattava di Claire e Marc Headley della vicina Burbank. È la coppia le cui accuse di traffico di esseri umani portate davanti a una corte civile federale diverranno così importanti in seguito. Il dossier che Lentsch consegnò alle federali conteneva anche le copie delle loro denuncie. Le agenti dissero di stare già seguendo il caso degli Headley.

L'avvocato Berry già prevedeva che la chiesa avrebbe scoperto l'esistenza dell'indagine federale e che avrebbe cercato di intervenire. Disse alle investigatrici di prestare attenzione a due avvocati di Washington DC, Monique Yingling e suo marito Gerald Feffer, i quali avevano già gestito diverse delicate faccende legali per conto della chiesa. In passato Feffer aveva lavorato al Dipartimento di Giustizia. Le federali risposero che la loro indagine sarebbe stata super-segreta e non ne avrebbero informato nemmeno i colleghi. Aggiunsero che sarebbe occorso tempo e che se non si fossero fatte sentire non significava che l'indagine si era arenata. I quattro non avrebbero dovuto farne parola con nessuno.

Nel lasciare gli uffici federali, Berry disse a Lentsch e Elliott: «Questa volta arriveremo davvero da qualche parte.»

***

La legge federale del 2000 sul traffico di esseri umani afferma che sberle e percosse sono tra le pratiche atte a indurre paura che possono costringere i lavoratori alla sottomissione. Restrizioni fisiche, isolamento, imprigionamento con recinzioni, luoghi di lavoro chiusi a chiave sorveglianza continua dei lavoratori possono creare un ambiente da lavoro forzato. Anche pressioni psicologiche come l'intimidazione, l'umiliazione e l'abuso emotivo possono essere considerate coercitive.

Le cause presentate dagli Headley e le accuse degli ex dipendenti possono senz'altro avere indotto l'FBI a prendere in esame la chiesa, dice Michael L. Seigel, ex procuratore federale di Filadelfia e successivamente, a fine anni '90, primo assistente della Procura di Tampa, il quale cerca di prefigurarsi come potrebbe essere nata l'inchiesta.

«Vedi queste persone che presentano una causa», spiega Seigel, oggi professore alla Scuola di Legge della University of Florida e direttore del suo Centro di Giustizia Criminale, «e l'FBI si interessa... È previsto dal suo statuto. Così aprono un'indagine.

«Alcuni procuratori sono più creativi... e più aggressivi di altri. Un procuratore si studia la legge, osserva alcuni fatti preliminari e dice "Credo di poterlo fare. Credo di avere elementi sufficienti per iniziare. A me tutto questo sembra corrispondere a quel tipo di comportamento. Vediamo di sviluppare alcuni fatti. Vediamo se riusciamo a mettere insieme (un caso) che ci porti da qualche parte".»

***

Due settimane dopo avere intervistato la Lentsch e gli altri, Whitehill e Venegas sentirono Marc Headley.

Dipendente della Sea Org per 15 anni, nel 2005 Headley era fuggito - o aveva "fatto blow" - dalla strettamente sorvegliata Base Internazionale di Scientology. Un anno dopo aveva cominciato a postare su siti anti-Scientology con lo pseudonimo Blownforgood.

Blownforgood sosteneva che nella cosiddetta Int Base (vicino a Hemet, a un centinaio di chilometri a est di LA) erano successe cose brutte. Dipendenti a cui non era permesso dormire, abusi fisici, punizioni degradanti. Le due federali gli dissero di avere letto molti dei suoi post. Headley parlò con loro per sei ore.

Claire Headley incontrò le investigatrici qualche giorno dopo, anche lei per circa sei ore.

Claire aveva 34 anni, Marc 36 e avevano appartenuto al mondo insulare di Scientology fin dall'infanzia. Cresciuti in famiglie scientologist, avevano cominciato a lavorare per la Sea Org a 16 anni. Nessuno dei due aveva proseguito gli studi oltre la terza media. La chiesa li aveva mandati a lavorare alla Int Base dove si erano incontrati e sposati quasi subito, non ancora ventenni. Marc era diventato un alto dirigente dell'unità ecclesiastica che si occupa di produzioni cinematografiche mentre Claire era arrivata a rivestire un importante ruolo amministrativo nel Religious Technology Center, entità che si assicura che i servizi Scientology vengano amministrati in modo corretto.

Entrambi raccontarono alle agenti federali le condizioni di vita e lavoro della Base, le rigide restrizioni a cui loro e centinaia di altri colleghi erano sottoposti. Nessuno poteva lasciare la Base senza autorizzazione. La giornata lavorativa cominciava prima delle 8 di mattina e si protraeva spesso fin dopo mezzanotte, dal lunedì al sabato. Alla domenica iniziavano poco dopo mezzogiorno. Il tempo dedicato alla vita sociale era limitato. I cellulari erano proibiti e l'accesso a internet limitato, salvo che in rare occasioni. La posta veniva censurata, i passaporti ritirati e tenuti in custodia.

I recinti perimetrali erano sotto la continua sorveglianza dalle guardie della sicurezza, equipaggiati con sensori di movimento e completi di punte acuminate e filo spinato tagliente. Decine di dipendenti avevano cercato di fuggire, alcuni ripetutamente. Ma le squadre di inseguimento della Sea Org li avevano quasi sempre raggiunti e riportati alla base, dove avrebbero affrontato lunghi periodi di isolamento, incarichi umilianti e interrogatori sui motivi della fuga. Nessuno voleva un trattamento del genere, dissero gli Headley alle due federali. Nessuno amava quelle punizioni.

Marc Headley raccontò che lui e altri sei membri di una troupe cinematografica avevano dovuto pulire le cucine della Base con degli spazzolini da denti - pareti, pavimenti e feritoie di scarico - perché Miscavige non era rimasto soddisfatto delle scene finali di un film didattico che avevano girato. In un'altra occasione, Headley e un altro centinaio di dirigenti della Sea Org, il cui lavoro non era stato ritenuto all'altezza, si erano dovuti calare nelle fosse biologiche della base e svuotarle dai liquami umani con dei semplici secchi. L'operazione era durata due giorni interi. A volte il personale era costretto a gettarsi completamente vestito nel laghetto della Base, poi tornare gocciolanti al lavoro. Il motivo: "lavar via" le intenzioni negative - e sopportare la pubblica umiliazione.

Una sera Miscavige ordinò ai più alti dirigenti della Sea Org di fare il "gioco delle sedie". I perdenti furono minacciati di trasferimento immediato in sperduti avamposti ecclesiastici, lontani dai propri cari. Miscavige non portò a termine la minaccia, ma lasciò che aleggiasse nell'aria per giorni.

La disciplina era anche fisica. Marc Headley raccontò alle agenti che una volta Miscavige lo aveva preso a calci e in un'altra occasione gli aveva dato un pugno in faccia. Entrambi gli Headley raccontarono di aver visto funzionari ecclesiastici prendere a botte i subordinati. Marc raccontò di averlo fatto anche lui con i suoi sottoposti. «È una cultura di violenza», raccontò alle investigatrici. Quelle aggressioni non erano mai state denunciate alle autorità. Farlo avrebbe significato macchiarsi di "tradimento".

Claire Headley informò l'FBI che nei primi quattro anni di matrimonio aveva abortito due volte. I suoi supervisori l'avevano minacciata: se non avesse abortito l'avrebbero destinata a duro lavoro fisico. Raccontò che altre donne avevano vissuto la sua medesima esperienza, accusa che la chiesa nega.

Nel 2004, quando la coppia era sposata da 12 anni, i funzionari di etica minacciarono di inviare Marc in un reparto lavorativo dove sarebbe rimasto isolato e lontano, forse per anni, dalla moglie e dai colleghi. I funzionari lo accusavano di essersi appropriato indebitamente di 200 dollari. Marc scappò dalla Base in una mattina di gennaio del 2005 a bordo della sua motocicletta. Fu inseguito da due guardie della sicurezza, ma riuscì a sfuggire grazie all'intervento di un vice-sceriffo.

Claire lasciò la Base tre settimane dopo, quando riuscì a convincere i suoi superiori che le lenti a contatto le causavano fastidi. Arrivate al negozio di ottica del vicino paese di Hemet, Claire riuscì a eludere la sorveglianza della sua accompagnatrice e a prendere un taxi verso la stazione degli autobus, dove acquistò un biglietto per Kansas City, la città dove Marc la attendeva.

Ma quando l'autobus fece sosta a Las Vegas, Claire dovette affrontare due funzionari della Sea Org che l'avevano preceduta e che la rimproverarono per essere fuggita. Le dissero che i suoi familiari l'avrebbero disconosciuta, che si sarebbe ritrovata sola in un mondo crudele. Insistettero per riportarla indietro. L'autobus successivo sarebbe partito soltanto dopo un'ora e mezza così Claire si recò nella sala d'attesa e, accasciandosi al suolo, disse ai due che se l'avessero toccata si sarebbe messa a urlare. Funzionò.

Quattro anni dopo lei e il marito diventarono "fonti confidenziali" del FBI.

***

Da sempre Scientology sostiene che le pratiche della Sea Org sono in linea con quelle degli altri ordini religiosi. Anche le suore e i frati cattolici, anche i monaci buddisti vivono in ambienti isolati. Molti ordini religiosi impongono restrizioni sullo stile di vita, come per esempio l'accesso all'esterno.

«Lo scopo... è isolare il religioso dalle distrazioni del mondo, così che possa raggiungere la luce spirituale o correggere le sue devianze», ha sostenuto Frank K. Flinn, professore aggiunto di studi religiosi alla Washington University di Saint Louis, che studia Scientology dal 1976. Nel 2009 Flinn fece una visita guidata alla Base Internazionale di Scientology e in seguito rilasciò alla chiesa una dichiarazione giurata, poi presentata nella causa civile di Headley.

Il professore scrisse che la vita comunitaria e le attività religiose della Sea Org erano conformi a quelle di altri ordini, e simili a ciò che lui stesso aveva vissuto da ragazzo durante l'esperienza monastica come frate francescano. «Ogni aspetto importante della mia vita era governato dalle regole dell'ordine» scrisse, aggiungendo che aveva accettato quelle restrizioni perché lo avrebbero portato alla salvezza.

Inoltre, molte religioni impongono la disciplina «per indottrinare i propri membri ai livelli superiori della vita spirituale e per correggere i fedeli devianti», scrisse Flinn. I procedimenti disciplinari di Scientology furono delineati dal suo fondatore L. Ron Hubbard.

Karin Pouw, portavoce della chiesa, ha dichiarato al Times che la Base Internazionale di Scientology, dove furono mandati gli Headley, è un luogo di lavoro meraviglioso, immerso nel verde di una proprietà molto estesa e anche sede degli studi cinematografici di Scientology, del valore di 150 milioni di dollari. La Pouw ha negato che Scientology abbia mai trattenuto nessun operatore contro la sua volontà. I recinti della Base e le sue altre misure di sicurezza sono studiati per tenere lontani i ladri e per proteggere il personale. Ha aggiunto che alla Base hanno lavorato contemporaneamente anche fino a 900 membri della Sea Org. Quei dipendenti, assieme agli altri 5000 membri Sea Org nel mondo, sono un «gruppo dedicato e determinato». La chiesa disciplina i dipendenti ribelli, ma ha sottolineato che «nell'esercizio della disciplina ecclesiastica, essa non viola in alcun modo la legge o altro.»

Tuttavia, i documenti presentati da Scientology rivelano tra i suoi ranghi un modello consolidato di aggressioni fisiche.

Nel 2009 la chiesa fornì al Times le dichiarazioni giurate di 22 membri della Sea Org i quali sostenevano che prima di lasciare la Sea Org, tre ex dirigenti ecclesiastici - Rathbun, Rinder e Tom DeVocht - avevano aggredito i propri colleghi. L'intento della chiesa era screditare i tre come fonti inattendibili e mostrare che erano loro gli elementi brutali, non Miscavige. Ma quei documenti non spiegavano il motivo per cui a quei dirigenti fosse stato permesso per anni di malmenare e strangolare i sottoposti - come ammesso della stessa chiesa.

Membri del personale riferirono di essere stati sbattuti contro il muro, afferrati per il colletto, presi e portati in giro per l'orecchio, atterrati con prese al collo e trattenuti a forza nei loro uffici - oltre 100 episodi nel corso di un decennio. Alcuni dipendenti sostennero che avevano avuto paura a denunciare.

La Pouw dichiarò: «avete stravolto quelle dichiarazioni per sottendere che esistesse una qualche "cultura della violenza", cosa che non esiste né è mai esistita.»

Rathbun, Rinder e DeVocht dissero al Times di essersi pentiti della loro condotta.

Per quanto riguarda gli Headley, la violenza fu un fattore determinante nella decisione di restare, dice Robert V. Levine, professore alla Fresno State University e studioso di psicologia della persuasione. «La forza induce timore e il timore porta all'acquiescenza» , ha scritto in una dichiarazione giurata fatta avere agli Headley dopo aver analizzato le loro deposizioni nelle rispettive cause.

Strumenti di controllo ancora maggiore erano le pressioni sociali e psicologiche della chiesa, continua Levine. Scientology aveva bisogno che membri come gli Headley si dedicassero al lavoro rigoroso. La dedizione totale era diventata la loro normalità. Allevati in Scientology - come molti membri della Sea Org - « sostanzialmente non conoscevano altro modo di pensare», dice Levine. Andarsene sarebbe stato un atto di ribellione, deviante e immorale.

«Grazie alla somma totale di coercizione e abusi», prosegue Levine, «Scientology ha deprivato gli Headley della capacità di esercitare la loro libera volontà... la grande maggioranza di persone "normali" avrebbe reagito proprio come fecero gli Headley.»

***

Il 9 novembre 2009, quattro mesi dopo l'inizio dell'indagine, le agenti Whitehill e Venegas si recarono in Texas per incontrare Rathbun, che per anni era stato il numero 2 di Miscavige. Gli chiesero di incontrarlo a San Antonio, distante oltre 200 chilometri da Corpus Christi, sua città di residenza. Si assicuri che nessuno la stia seguendo, gli dissero.

Rathbun conosceva le attività ecclesiastiche dall'interno. Era fuggito dalla Int Base nel 2004, a bordo della sua moto. Una notte era giunto alla conclusione che, sotto la guida di Miscavige, il management della Sea Org era diventato abusante e caotico in maniera intollerabile.

Incontrò le agenti federali in un hotel vicino al River Walk, il caratteristico centro di San Antonio. «La chiesa è assolutamente al corrente di questa indagine», insistette. «Sanno i nomi di tutte le persone con cui avete parlato.»

Uno degli incarichi che Rathbun aveva svolto per Miscavige era occuparsi delle cause giudiziarie e spiare le agenzie governative, tra cui l'FBI. L'agenzia si era occupata della chiesa fin dalla sua nascita. Hubbard la definiva "persecuzione" e nel 1966 aveva creato una unità speciale per parare i colpi nemici: il Guardian's Office. L'IRS divenne un nemico l'anno dopo, quando dichiarò che Scientology era un'impresa commerciale e la privò dell'esenzione fiscale. Il personale del Guardian's Office reagì infiltrando l'IRS e il Dipartimento di Giustizia.

Nel 1977 l'FBI contrattaccò con delle irruzioni negli uffici ecclesiastici di L.A. e di Washington, DC. I suoi agenti prelevarono 48.000 fascicoli, molti dei quali di provenienza IRS. Undici dipendenti del Guardian's Office furono condannati per ostacolo alla giustizia o cospirazione. Hubbard fu citato come co-cospiratore non indagato. Temendo che l'FBI stesse procedendo alacremente e che avrebbe iniziato molti procedimenti penali, Hubbard si dette alla macchia. Restò nascosto in Sud California fino alla morte, nel gennaio 1986.

Whitehill e Venegas chiesero se Rathbun ritenesse che la chiesa avrebbe cercato di infiltrare la loro unità. No, disse Rathbun, aggiungendo però: «posso garantirvi che a Washington hanno già messo in moto la macchina.»

Funziona così, spiegò Rathbun:

  • informati su chi prende le decisioni all'interno dell'agenzia che sta indagando;
  • identifica chi potrebbe influenzarli; spesso si tratta di ex funzionari federali che ora lavorano nel settore privato;
  • assumi quelle persone affinché convincano i loro ex colleghi a fare un passo indietro.

«È routine», aggiunse Rathbun, già prevedendo che a capo degli sforzi per affossare l'indagine ci sarebbe stato Gerald Feffer. Era lo stesso avvocato di Washington di cui le agenti avevano sentito parlare nel loro primo giro di interviste.

«Né io, né Jerry Feffer abbiamo avuto alcun ruolo nell'affossare l'indagine del FBI», ci ha detto Monique Yngling, avvocato della chiesa e moglie di Feffer, aggiungendo che Rathbun «non è una fonte attendibile.»

Nelle cinque ore di colloquio con le agenti federali, Rathbun - ex braccio destro di Miscavige - descrisse le condizioni oppressive di quel luogo di lavoro e raccontò gli episodi di abuso di cui era stato testimone. Spiegò nel dettaglio come lui e altri funzionari della chiesa si fossero messi alle calcagna dei fuggiaschi della Sea Org, spesso attraverso diversi stati. Otto giorni prima di quel colloquio, il Times aveva pubblicato un articolo in tre parti che illustrava la pratica ecclesiastica di inseguire chi se ne andava senza autorizzazione. Gli alti papaveri della chiesa temevano che i fuggitivi potessero rivelare dei segreti.

Rathbun diede anche un suo suggerimento: istruire un caso di traffico di esseri umani poteva essere molto complesso. La chiesa afferma che restrizioni sul posto di lavoro, disciplina, anche il rincorrere i fuggiaschi sono pratiche religiose costituzionalmente protette, incastonate nelle scritture di Scientology. Pensate piuttosto all'ostacolo della giustizia, disse. In passato, durante indagini che la riguardavano, la chiesa ha distrutto delle prove. Lui stesso l'aveva fatto quando nel 1995 una scientologist di nome Lisa McPherson era morta a Clearwater dopo un soggiorno di 17 giorni affidata alle cure del personale ecclesiastico.

***

La Whitehill iniziò a indagare su Scientology dopo aver collaborato allo smantellamento di un giro di traffico sessuale guatemalteco. Ventotto donne e ragazze, alcune di appena 12 anni, erano state costrette a prostituirsi a L.A. per ripagare i costi del viaggio illegale, fino a 20.000 dollari a testa. La Whitehill rintracciò le loro famiglie, le quali dichiararono che i reclutatori avevano promesso che le donne e le ragazze avrebbero avuto buone occupazioni e mandato soldi a casa. Ma una volta a L.A., i trafficanti le avevano rinchiuse in appartamenti, isolate da comunicazioni con l'esterno e minacciate di violenze se avessero tentato la fuga. La Procura ha ottenuto nove condanne, alcune delle quali fino a 40 anni di reclusione.

Valutare Scientology e la Sea Org si è dimostrato più complesso. Di solito il Primo Emendamento proibisce alle corti di giudicare condotte che richiederebbero l'analisi di credenze e pratiche religiose. Inoltre, i membri della Sea Org sono dei volontari. A differenza delle guatemalteche imbrogliate e rese schiave, gli operatori di Scientology hanno firmato accordi che citano duro lavoro e disciplina.

Ma la legge riconosce anche la possibilità che le persone cambino idea, dice l'ex agente federale Michael German, ora consulente della American Civil Liberties Union di Washington, che parla in generale e non di Scientology. «C'è chi dà il proprio consenso e poi decide di non voler più partecipare. Quelle persone dovrebbero sicuramente essere protette da abusi continui o dalla reclusione.»

E il Primo Emendamento non concede ai gruppi religiosi l'immunità dalle accuse penali. Malmenare o rinchiudere qualcuno senza il suo consenso è un reato, che l'ambito sia religioso o laico. Ma, sostiene Eugene Volokh - docente di libertà religiosa e diritto penale alla Scuola di Legge della University of California di Los Angeles - quando le porte sono aperte e la coercizione assume una dimensione religiosa, il confine è meno chiaro. Ci fa un esempio, senza parlare specificamente di Scientology: una chiesa viene accusata di trattenere persone in un edificio non chiuso a chiave. Si chiede alle persone perché restavano. Uno dice che temeva di essere picchiato. L'altro che temeva di essere scomunicato. «È quel genere di situazioni che se io fossi un agente federale tratterei con cautela», e aggiunge: «devi essere sicuro che ti interessi del caso per ciò che non si ha diritto di fare, non per ciò che si ha diritto di fare, per esempio minacciare di scomunica.»

***

Un mese dopo aver parlato con Rathbun, la Whitehill si recò a Clearwater dove sentì Rinder, DeVocht e Amy Scobee, gli altri intervistati dal Times per l'articolo "Rundown della verità". All'epoca i tre vivevano in Florida centrale. La Scobee aveva mandato al FBI 13 dichiarazioni giurate scritte da funzionari della chiesa che accusavano Rinder e Rathbun di violenze. Quei documenti le erano stati girati dalla ABC News che le aveva chiesto di commentarli per una trasmissione.

«Sembrano non sapere che quelle azioni sono illegali», scrisse all'FBI. «In casi del genere bisognerebbe chiamare la polizia.» La Scobee reiterò la questione in un incontro con la Whitehill in cui le descrisse altri abusi di cui era stata testimone nei 26 anni di appartenenza.

DeVocht era stato nella chiesa per 28 anni e aveva salito i ranghi dirigenziali fino a diventare il capo di Clearwater. Nel 2000 era stato trasferito alla Int Base. La Whitehill gli chiese che ritenesse che i dipendenti fossero tenuti prigionieri. «Fisicamente no», le rispose, «mentalmente, senz'altro.»

DeVocht era uno dei pochi che era riuscito a fuggire. Nel maggio 2005 aveva scavalcato una recinzione e si era rifiutato di rientrare.

Rinder era rimasto altri due anni, e la chiamava "prigionia". Lui e un altro centinaio di dirigenti ecclesiastici avevano languito per mesi di fila, giorno e notte, in un piccolo edificio sorvegliato della Int Base, poi diventato famoso come il "Buco". Miscavige vi inviava chi riteneva incompetente o sleale, aggiunse. La vita al suo interno era molto grama, raccontò Rinder, che per due decenni è stato il portavoce capo della chiesa. Scoppiavano risse e la violenza era la regola. Nel febbraio 2007 la chiesa lo fece uscire per mandarlo in Inghilterra a occuparsi di un giornalista investigativo della BBC. Aveva trascorso nel "Buco" gli ultimi tre anni. Fuggì in quel mese di giugno. Lasciò il suo ufficio per non farvi più ritorno.

Rinder raccontò all'agente Whitehill che nei suoi 34 anni di carriera in Sea Org non aveva mai visto nulla come il "Buco". Ma dalla sua esperienza erano già trascorsi tre anni e non sapeva se esisteva ancora, e a quali condizioni.

***

Durante lo stesso viaggio, la Whitehill incontrò anche Matt Pesch, marito della Scobee. Ventisette anni in Sea Org, aveva lavorato sia alla Int Base, sia come funzionario delle finanze a Clearwater. Le restrizioni sul personale sono severe anche a Clearwater, disse. I circa 1000 membri Sea Org che lavorano alla sede spirituale mondiale di Scientology sono tenuti isolati e continuamente sorvegliati dal personale di sicurezza. Nessuno riesce a scappare senza essere inseguito. Disegnò per la Whitehill una mappa per mostrarle dove venivano custoditi i passaporti del personale, in un armadio blindato di un palazzo della chiesa in centro città.

La federale lo sorprese con una domanda: sarebbe stato disposto a infiltrarsi nella Sea Org per fornire informazioni dall'interno? L'uomo disse che poteva farlo.

E come?

Andrei a bussare alla porta di OSA (Ufficio degli Affari Speciali) e gli direi che voglio stare dalla parte della chiesa. Darei loro motivo per parlarmi.

E come potrebbero controllare che lei dice la verità?

Mi metterebbero all'E-meter, rispose Pesch. Si tratta di uno strumento simile a una macchina della verità che gli scientologist utilizzano nelle sedute pastorali.

E lei riuscirebbe a farla franca?

Sì, penso di sì.

La Whitehill disse di sentirsi eccitata all'idea, che restava un'idea, non una richiesta. Arrivato a casa, Pesch ne parlò con la Scobee che gli rispose: «Non se ne parla nemmeno. Non esiste che tu faccia una cosa del genere.»

***

Ai primi di febbraio 2010, Whitehill e Venegas si recarono a Portland, Oregon, per parlare con altri due ex membre della Sea Org.

Gary Morehead disse alle agenti di aver visto personalmente Miscavige aggredire fisicamente dei dipendenti. Per anni Morehead era stato capo della sicurezza della Base e aveva vagliato la corrispondenza degli staff in cerca di estratti conto bancari, indirizzi dei parenti e altre informazioni che sarebbero potute tornare utili per rintracciare i potenziali fuggitivi. Calcolò di averne inseguiti più di 200 in 15 anni. Solo 5 o 6 non erano rientrati.

Le agenti chiesero a Jeff Hawkins, ex dirigente marketing della chiesa, quali fossero le restrizioni che impedivano al personale di lasciare la Base e di comunicare con l'esterno. Volevano avere informazioni sul sequestro dei passaporti e sulle persone al lavoro 14 ore al giorno, sette giorni su sette. Hawkins raccontò che nel primo periodo del "Buco", lui entrava a tarda sera nel piccolo edificio per ritirare le richieste di approvazione che dovevano essere depositate sulla scrivania di Miscavige al mattino successivo. In quelle occasioni aveva visto i dirigenti della Sea Org sdraiati sul pavimento o rannicchiati sotto le scrivanie che cercavano di dormire un po'. A Hawkins, che lasciò Scientology nel 2005, Whitehill e Venegas dettero l'impressione di essere serie e dedicate, intenzionate a capire in che modo la chiesa controllasse mentalmente il proprio personale.

«In 1984 Orwell spiega molto bene che il vero controllo mentale non è qualcuno che controlla la tua mente», dice Hawkins al Times. «Sei tu che controlli la tua mente ed è ciò che succede nella setta. Ti insegna dei modelli per bloccare il pensiero e un tipo di ragionamento in bianco e nero che ostacola la capacità di valutare obiettivamente il mondo.»

Le agenti lasciarono Portland con un quadro esauriente su Scientology. Ma le testimonianze raccolte si riferivano tutte a due, tre, quattro anni prima.

Poi, un regalo. Un fuoriuscito fresco fresco.

Alla Int Base, John Brousseau aveva sentito parlare di un servizio della CNN su delle violenze ai vertici del movimento. Era il marzo 2010 e, incuriosito, una notte guardò le cinque puntate della trasmissione sull'IPhone che la chiesa gli aveva regalato a Natale - premio per il lavoro di restauro che aveva diretto sulla Freewinds, la nave da crociera di Scientology.

La CNN riportava le accuse di Rathbun, Rinder, DeVocht e Scobee, secondo i quali Miscavige maltrattava fisicamente il suo personale. Jennifer Linson, funzionaria della chiesa, aveva detto enfaticamente alla CNN che Miscavige non aveva mai malmenato DeVocht, suo ex marito. Quell'affermazione lasciò Brousseau senza parole. Alla Base, l'aggressione di DeVocht era storia nota. Brousseau utilizzò il suo IPhone per leggere altri articoli a stampa. Scoprì il "Rundown della Verità" e guardò i video di Rathbun e di altri che raccontavano le loro esperienze. Tutti parlavano del "Buco". Per la prima volta si rese conto di non essere stato il solo alla Base Internazionale ad aver visto quei maltrattamenti. A 53 anni, dopo averne trascorsi 32 in Scientology, prese una decisione improvvisa: «Me ne voglio andare.»

Nel giro di cinque giorni Brousseau riuscì segretamente a trasferire le sue cose in un magazzino di Beaumont, a una quindicina di chilometri di distanza. Il 22 aprile 2010 varcò il cancello della Base per l'ultima volta. Andò a prendere i suoi beni al magazzino e poi in banca, dove ritirò tutti i suoi risparmi. Prima puntò a sud per una cinquantina di chilometri, sperando così di confondere le guardie della sicurezza della chiesa che avrebbero potuto tracciare il suo telefono. Distrusse l'apparecchio e cambiò direzione di marcia. A Carson City, Nevada, si fermò in un Walmart dove acquistò un cellulare economico e un computer portatile, poi contattò Rathbun.

Brousseau temeva che Rathbun lo avrebbe considerato una spia di Miscavige. E in effetti Rathbun ebbe qualche dubbio. Era forse un Cavallo di Troia? Nonostante i sospetti, disse all'ex collega di raggiungerlo in Texas. Il furgoncino di Brousseau percorse le strade secondarie di Arizona e New Mexico, con il deserto pieno dei colori della primavera.

La vita del fuoriuscito più fresco di Scientology aveva preso una piega nuova, intrigante. E lo stesso avrebbe fatto l'indagine del FBI.



Fonti usate per questo articolo:

Questa serie in due parti si basa sugli approfonditi colloqui avuti con almeno 15 testimoni che parteciparono all'indagine del FBI sulla Chiesa di Scientology. Attinge inoltre a un'ampia raccolta di documenti, molti dei quali confermano i racconti dei testimoni.

Il Times ha analizzato rapporti di polizia, atti di tribunale, lettere scritte dai testimoni alle investigatrici del FBI, e-mail scambiate tra le agenti e i testimoni e altre annotazioni o scritti redatti dagli stessi.

L'FBI non ha rilasciato commenti. I testimoni hanno parlato con il Times dopo aver saputo dalle agenti o da altri testimoni che l'indagine si era arenata.

Gli elementi della scena di apertura dell'articolo - la fuga di John Brousseau dalla roccaforte Scientology e la nota di addio - sono confermati in un rapporto dello sceriffo della Contea di Riverside. La chiesa telefonò allo sceriffo un mese dopo la fuga di Brousseau per riferire il sospetto che avesse rubato dati informatici.

La scena che descrive la nascita dell'inchiesta è tratta da interviste con i quattro testimoni che si recarono al FBI di Los Angeles nel luglio 2009. È supportata da due lunghe lettere che uno dei testimoni, l'avvocato Graham Berry di L.A., inviò al FBI qualche giorno dopo. Entrambe le lettere fanno riferimento all'incontro e ad alcuni degli argomenti discussi.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato decine di ore di lavoro che ti sono state messe a disposizione gratuitamente. Puoi contribuire a mantenere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato gratis anche per te.

La ricostruzione di ciò che Claire e Marc Headley dissero al FBI è supportata da diversi documenti. Il Times ha analizzato oltre 20 mail che la coppia scambiò con le agenti. Le deposizioni giurate rilasciate al tribunale civile confermano ciò che gli Headley dissero al FBI sulle condizioni lavorative nella chiesa.

Anche un'altra testimone, Amy Scobee, scrisse al FBI. All'oscuro che le agenti si stessero già occupando della chiesa, invitò l'agenzia a indagare sul trattamento riservato ai dipendenti ecclesiastici. La Scobee accluse 13 dichiarazioni giurate di attuali funzionari ecclesiastici che descrivevano la violenza fisica di cui erano stati testimoni o che avevano vissuto in prima persona come dipendenti della chiesa. Aveva ottenuto quelle dichiarazioni dalla ABC News che l'aveva intervistata per un servizio su Scientology. La sua lettera e le dichiarazioni allegate confermano la sua ricostruzione di ciò che disse alle investigatrici.

Le e-mail tra l'FBI e il testimone Jeff Hawkins documentano che le agenti si recarono a Portland, Ore., per interrogarlo.

Il dialogo tra agenti e testimoni proviene dalle ricostruzioni di questi ultimi.

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