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Scientology: problemi in Spagna 

Di José Antonio Hernández

Indagine su El Pais del 6 Febbraio 1999, pag. 22.

Traduzione dallo spagnolo a cura di Martini. Un ringraziamento a Chochi per aver divulgato il materiale.

Per la prima volta in Spagna, La Chiesa di Scientology sarà sottoposta a un maxiprocesso. Dal primo Giugno, e fino a Settembre, la Audiencia di Madrid processerà per 12 reati 18 dirigenti e adepti dell'organizzazione, tra i quali il suo leader mondiale, lo statunitense Heber Jentzsch, che rischia una condanna fino a 30 anni per reati vari.

In Grecia Scientology è stata smantellata [1], e in Germania accusata di "pratiche spionistiche" [2]. In Spagna le sue attività sono uscite allo scoperto nel 1988, dopo una spettacolare retata della polizia che condusse alla cattura di 37 persone.

La Chiesa di Scientology si è stabilita in Spagna nel 1968 allo scopo di divulgare la dottrina del suo fondatore, Ronald Hubbard, e con il fine di attirare persone con problemi e sottoporle a una enorme quantità di corsi (fino a 50) con la promessa di purificare il loro spirito e guarire i loro malanni.

Il PM sostiene che si trattava di terapie che hanno provocato gravi turbamenti mentali a chi è caduto nella trappola dell'organizzazione.  

I 18 accusati, in prevalenza dirigenti di Dianetica España e dei centri disintossicanti Narconon, dovranno rispondere, davanti alla Quarta Sezione della Audiencia Provincial, di un totale di 12 reati: associazione illegale contraria a libertà e sicurezza sul lavoro, contraria alla salute pubblica, evasione fiscale, minacce, esercizio abusivo della professione, usurpazione di funzioni, sequestro di persona, lesioni, falsa denuncia, coazione e simulazione di reato.

Tra gli imputati figurano il presidente di Dianetica, Arturo Reguera; i suoi ex presidenti Enrique Ayuso, Antonia Navarro e Montserrat Aguilera, e i dirigenti della stessa organizzazione Carmen Muñoz, Victoria de Blas e Enrique Coll, oltre ad altri dirigenti di Narconon. 

Il PM compara Scientology "a una setta" che si maschera da "chiesa" con il duplice obiettivo di eludere il fisco e usare quanto in suo potere «per guadagnare sempre più denaro». «La sua mancanza di scrupoli arriva a un livello tale che molte delle sue attività illecite appaiono programmate» in una specie di codice etico che contempla castighi umilianti per chi lo infrange. 

Per guadagnarsi adepti i tentacoli di Scientology si avvalevano del cosiddetto test della personalità. Vale a dire, si effettuava una prova sui potenziali parrocchiani e si rilevavano problemi fisici o psichici. Questi problemi, il più delle volte fittizi, avevano soluzioni che consistevano sempre nel sottoporre il "malato" a una terapia molto costosa. Assicuravano addirittura di essere in grado di curare il cancro. 

Tra le tecniche di rigenerazione spirituale e fisica impiegate, il PM cita il lavaggio del cervello che l'organizzazione usava sui membri indisciplinati. Questa specie di catarsi consisteva, secondo il PM, nell'incarcerarli per giorni senza mangiare né dormire, sottoponendoli a intimidazioni e asfissianti interrogatori.

Una delle vittime è stato Ángel P.I., racconta il PM. A quest'uomo gli organizzatori del programma avevano individuato un problema psicologico che sarebbe stato risolto se si fosse sottoposto a uno dei loro corsi. Con le 110.000 pesetas che aveva pagato, gli fecero assumere sostanze che lo portarono dritto in ospedale per coma diabetico. Il PM, nell'accusa ai metodi impiegati da Scientology, attacca anche i suoi centri dedicati ai tossicodipendenti. Oltre ad essere pericolosi per la salute, sostiene, «queste tecniche mancano di qualsivoglia rigore scientifico.»
 
 

Tutte le proprietà

Espone inoltre il caso di Ana G. R., caduta nella rete di Scientology in un momento di forte depressione seguita alla separazione dal marito. La donna ha speso in corsi tutti i suoi risparmi e, visto che non smettevano di domandarle denaro, ha dovuto vendere i gioielli, l'appartamento in cui viveva e un locale, come dire tutte le sue proprietà.

Dopo averla spremuta, l'organizzazione la mandò in Danimarca dove venne sottoposta al cosiddetto corso di etica forte. La donna protestava per la sua situazione e dovevano «farla tacere». In Danimarca, con urla e minacce, la obbligarono a svolgere «faticosi lavori domestici». La donna, assicura il PM, finì per «vomitare sangue». L'organizzazione la trasferì poi a Barcellona e alla fine la espulse, quando ormai non aveva più un centesimo. Il PM parla dei «salassi economici» a cui venivano sottoposte le vittime.

Ana C. B. era stata avvicinata da un membro di Scientology in una via di Barcellona (per attirare fedeli si usavano anche campagne pubblicitarie in grande stile sulla stampa). Questi le aveva proposto di sottoporsi a un test gratuito della personalità che le avrebbe permesso di portare avanti i suoi studi con maggior profitto. La ragazza, continua il PM, iniziò «a poco a poco ad allontanarsi da famiglia e amici» e cadde «in una profonda depressione» che riuscì a curare solo dopo anni, quando la sua famiglia ebbe successo nell'allontanarla da Scientology. 

Altre delle accuse mosse dal PM all'organizzazione si riferiscono ai falsi diplomati in psicologia e psichiatria che si prendevano cura degli adepti nei vari centri. Come dire, si mettevano tossicopipendenti nelle mani di persone «senza titoli né conoscenza alcuna in psicologia o psichiatria.» 

Il risultato fu che molti dei fedeli entrati nell'organizzazione con una leggera depressione finirono con presentare quadri di autentica schizofrenia. È quanto accaduto a Carmen G. R., che dopo aver seguito i corsi dell'organizzazione si ritrovò con la personalità distrutta e senza più voglia di vivere. Qualcosa di simile è accaduto a Enrique B. M. che, sottoposto alle aggressive terapie dell'organizzazione, «perdette quasi completamente la sua capacità di ragionare e abbandonò gli studi universitari, arrivando a uno stato emotivo miserevole.»

 
 
 
 
 
 
«Una organizzazione pericolosa», secondo il PM

Di J. A. H., Madrid.

 
 
In alcuni passaggi del suo lungo documento d'accusa, la Procura di Madrid definisce Scientology  «una organizzazione estremamente pericolosa» che si avvicina più "a una setta" che non a una religione. Una pericolosità che secondo il PM si è manifestata nelle indagini in cui Scientology si è impegnata per cercare sporcizia tesa a screditare diversi giornalisti, la deputata Pilar Salarrullana e anche lo stesso giudice di Madrid impegnato nell'inchiesta, l'attuale magistrato della Audiencia Provincial di Madrid, José María Vázquez Honrubia. 

La pressione sul giudice fu tale che alla fine si auto-escluse dall'inchiesta, non prima di aver ordinato una retata conclusasi con 37 mandati di cattura. L'operazione, battezzata Operación Rocío, ebbe luogo il 20 Novembre 1988. Quel giorno, in un hotel di Madrid, si teneva una riunione di 71 dirigenti nazionali e internazionali di Scientology.  

Dopo una difficile indagine iniziata un anno prima, il giudice quel giorno emise 37 mandati di cattura e ordinò la perquisizione delle 19 sedi (Narconon e Dianetica) che all'epoca consistevano in Scientology Madrid ed altre distribuite tra Valencia, Barcellona, Bilbao, Alicante, Siviglia e Jerez. Molti furono rimessi in libertà dopo essere stati sentiti ma altri, tra cui il capo supremo Heber Jentzsch, furono arrestati. Jentzsch, che risiede negli Stati Uniti, è l'imputato principale al processo che si terrà alla Quarta Sezione, presidente Pilar Oliván.

Ronald Hubbard, fondatore di Scientology, propugnava una dottrina finalizzata alla purificazione della persona, liberandola da quegli agenti nocivi che la spersonalizzavano. Descriveva un mondo in cui, tramite speciali corsi e interventi sulla mente umana, la persona poteva liberarsi dalle droghe e sbarazzarsi dei malanni fisici. Per ottenere tutto questo doveva frequentare una serie di corsi e sottoporsi a feroce disciplina, contenuta in quello che Hubbard definì il codice di etica. Più che una regola di convivenza questa normativa era un vero Codice Penale, fa notare il PM. Comprendeva punizioni severe per gli adepti indisciplinati, dal trasferimento forzato e il confino accompagnato da «lavoro duro», fino a chiare minacce di rivelare la condotta sessuale e di vita delle persone, adepti o meno, che l'organizzazione considerava dannose. 

In realtà, sostiene il PM, dietro Scientology si cela un programma guidato da un «ossessivo e disordinato affanno di lucro e arricchimento.»

 
 
 
 
 
 
«Non desideri uscire perché non ti rendi conto di esserci dentro»

Di Pablo Ordaz, Madrid.

 
 
«Sta cominciando un'avventura! Non sarai più lo stesso!». Così, con una enigmatica citazione di L. Ronald Hubbard, il padre fondatore, si presenta su Internet la Chiesa di Scientology. Quello che per molti spagnoli costituisce l'unica forma per raggiungere il paradiso, è per altri - un numero imprecisato di ex adepti, molti dei quali hanno avuto gravi conseguenze psicologiche - un «autentico inferno da cui non si desidera uscire perché non ti rendi conto di esserci dentro.» 

Uno di loro, felice che alla fine sia stata fissata la data del processo contro i suoi antichi capi spirituali, ieri ha rilasciato una dichiarazione sulla sua terribile esperienza. «Sono stato attratto, truffato e manipolato mentalmente. Le conseguenze sono state molto dure; lo scopo: prendermi i soldi». «Ti seducono sempre nello stesso modo», aggiunge mentre chede che la sua identità sia mantenuta coperta, «eccitano la tua curiosità, il desiderio di migliorare la tua personalità, ti creano problemi fittizi e poi ti offrono la soluzione altrettanto fittizia; l'unica cosa che risulta reale sono i soldi che ti tirano fuori per pagare la tua tranquillità spirituale.»

L'allucinante racconto dell'ex adepto nasconde a malapena l'amarezza per i sei anni persi: «ti fanno credere che milioni di anni fa un dittatore chiamato Xenu collocò l'umanità intera sopra un vulcano, e poi fece scoppiare una bomba atomica. Le anime di quella gente si incollarono alle nostre come sanguisughe, e solo attraverso Scientology ti puoi liberare dalle passate esperienze. Dopo aver visto ciò da cui ti hanno liberato, ti senti fatastico e pensi "da milioni di anni non mi sentivo così bene!"»

Contro testimoni del genere Mark Earaerts, rappresentante di Scientology in Spagna, mette avanti una realtà incontestabile: «Siamo una chiesa assolutamente legale».

Con documenti, licenza fiscale e addirittura una pagina su Internet. 

 
 

Note

[1] Si veda il nostro dossier sul Caso Greco.

[2] Per cominciare si veda l'ampia sezione dedicata alle posizioni in merito della Repubblica Federale Tedesca.

 
 
 
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