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Un esame scientifico di OT III

Di Peter Forde, 11 Novembre 1994.

Traduzione a cura di Martini.

 
 
 
 
 
 
 
Introduzione 
 
Sunto 

I materiali della "Sezione III OT", come scritti da L. Ron Hubbard alla fine del 1966, rimangono a tutt’oggi in uso agli Scientologisti come corso molto costoso e pesantemente pubblicizzato [13.000.000 di lire al cambio attuale, Agosto 1998]. I materiali sono principalmente incentrati sull'enunciazione di eventi "ricordati" da Hubbard, accaduti sulla terra presumibilmente 75 milioni di anni fa. La "Sezione III OT" applica poi "Dianetics", che si afferma essere una scienza mentale, usando gli eventi come informazione essenziale. Il mio documento controlla le affermazioni di Hubbard comparandole alla registrazione nota del tempo geologico, trovando che praticamente tutti i luoghi elencati non esistevano all'epoca citata, e che le altre prove disponibili contraddicono la teoria in generale. 

Con la dimostrazione che gli eventi sono avvenimenti immaginari, vengono pertanto considerate le implicazioni dell’azione e l’efficacia della Sezione III OT, e di Dianetics in generale. Si trae la conclusione che la "Sezione III OT" non è una attività di miglioramento, ma una azione mascherata di addestramento con effetti debilitanti sull’indipendenza mentale e la funzione cognitiva del partecipante. Dianetics funziona inoltre come una azione nascosta di addestramento strutturata per abituare i partecipanti a falsificare risultati su ordinazione, o altrimenti essere pesantemente puniti per "aver mentito". 
 

 
Perché controllare l'enunciazione di Hubbard a proposito di OT III? 

Scientology sostiene di essere al contempo una religione e una scienza, e viene usata questa o quella definizione per cercare di impressionare la gente, o per nascondersi dietro qualche divino diritto di religione per fare e dire qualsiasi cosa desideri, senza che nessuno abbia il diritto di criticarla. Dal momento che sia Scientology che Dianetics affermano di essere scienze, posso legittimamente esaminarle come scienziato. 

Ritengo che esistano buone ragioni per fare questo esame: 

 
 
  • Un controllo obiettivo delle memorie di Hubbard delle vite precedenti. Una delle pubblicazioni di Hubbard, "Missione nel Tempo", descrive un esperimento per provare la sua capacità di ricordare informazioni delle vite precedenti. L’esperimento fu condotto sotto sua stretta direzione e controllo, riguardava i suoi stessi ricordi e non quelli di un’altra persona, fu pubblicato solo dalla sua organizzazione di Scientology e, come normale in Scientology, escluse scrutini esterni indipendenti per verificarne la veridicità. La comparazione tra quando Hubbard afferma essere il suo ricordo di "vita precedente" della "Sezione III OT" (OT 3 in breve) e le registrazioni geologiche rappresenta un test molto più equo di qualsiasi ricordo di "vita passata" che possa aver avuto.
 
  • Una sfida alla superstizione. La "Sezione III OT" è segreta, e chi desidera guardare avanti per vedere che cosa contiene viene terrorizzato con minacce di ammalarsi di polmonite e morire, e di dover pagare molto di più per i già costosi addestramento e assistenza: 200-400 sterline (570-1.140.000 lit) all’ORA. L’effetto finale è che gli Scientologisti stessi hanno paura a guardare. I pochi che osano non ci credono, e gli altri Scientologisti allora dicono saggiamente che tutto questo dimostra come i traumi siano stati abilmente predisposti per farli sembrare incredibili! Questo documento, comparando direttamente i dettagli con prove scientifiche attinte da una vasta gamma di fonti, giudica obiettivamente se si tratta di verità abilmente nascoste o se la storia è immaginaria.

  •  
  • Una avventura nella peleogeografia…i più troveranno bizzarra la mia imparzialità nel trattare questa favola, ma a parte il cercare di rassicurare gli Scientologisti sul fatto che fuori dalla setta esiste vita intelligente, ho un forte interesse personale per la Geologia. Stilare questo documento rappresenta un’esplorazione nel gran numero di dettagli attualmente disponibili per la ricostruzione di antiche forme del suolo.
 
 
 
Riassunto della "Sezione III OT" 

All’interno di Scientology la "Sezione III OT" o OT3 è un livello molto alto e può essere fatto solo dopo molti altri corsi; quando arriva il momento il cliente è ben preparato, si comporta bene ed è pronto a credere a qualsiasi affermazione di Hubbard. Non c’e’ bisogno di essere creduloni per venire condizionati in questo modo: si è stati spinti attraverso molti piccoli passi e cambiamenti plausibili, ognuno in sé accettabile, ma che procedono verso la chiusura del pensiero critico, l’alienazione dalle opinioni esterne, alla fine, all’accettazione acritica del sistema di credenze imposto da Hubbard. 

OT significa "Thetan Operante" dove "thetan" è il gergo Scientology per "spirito", e "Operante" si suppone significhi "Causa su vita, pensiero, materia, energia, spazio e tempo". Il 3 significa che è il terzo nella serie dei corsi. 

OT3 riguarda principalmente un presunto "Incidente II" accaduto 75 milioni di anni fa, quando Xemu, ufficiale in carica dei 76 pianeti locali della "Confederazione Galattica", risolse la sovrappopolazione con sterminii di massa, principalmente sparando. Le anime degli uccisi, su suo ordine, vennero raccolte e congelate, trasportate a vulcani terrestri (ne fornisce un elenco che verrà controllato in questo documento), i vulcani furono bombardati con ordigni all’idrogeno e le anime raccolte di nuovo con nastri elettronici, quindi trasportate ad Hawaii o a Las Palmas. A questo punto furono soggette a 36 giorni di "inplants" ipnotici usando film e semplici apparecchiature che nel loro già presente stato di shock si suppone fossero molto efficaci, e questo le mantenne ammassate insieme e intrappolate sulla terra. 

Si suppone che ognuno di noi contenga un grande numero di queste anime traumatizzate e raggruppate, appiccicate al nostro corpo come un qualche tipo di "pulci" spirituali (termine di Hubbard). I procedimenti di OT3 consistono nel dirigere l’attenzione, strettamente concentrata, sugli ammassi di anime per comunicare con loro e separarle, quindi portare ogni anima individuale a ricordare il vulcano in cui esplose ecc. il che, secondo la teoria di Dianetics, libera dal trauma. Se le anime oppongono resistenza nel ricordare i massacri dell’"Incidente II", i bombardamenti e l’ipnosi, allora si pensa sia necessario offrire come ricordo l’"Incidente I"… 

L’"Incidente I" è collocato a 4 quadrilioni di anni fa, e qui cito al completo: "FORTI SCHIOCCHI ONDE DI LUCE ESCE UN COCCHIO, GIRA A DESTRA E SINISTRA ESCE UN CHERUBINO CHE SOFFIA IN UN CORNO, SI AVVICINA SERIE DISTRUTTIVE DI SCHIOCCHI CHERUBINO SCOMPARE NELL’OMBRA (SI RITRAE) L’OSCURITA’ PIOMBA SUL THETAN" (Thetan=anima= "pulce" spirituale). 

Se anche l’"Incidente 1" non funziona allora lo Scientologista sta facendo qualcosa di sbagliato e le sue procedure di Dianetics vengono controllate da capo. Se ancora lo Scientologista non ha risultati, allora viene accusato di aver falsamente attestato il completamento di corsi precedenti e gli viene richiesto di rifare dall’inizio l’intera serie di più di 20 corsi e e assistenza. 

Il risultato finale di OT3 è dichiarato essere "libertà dalla sopraffazione" o anche "exterior [esteriorizzato - n.d.t.] con piena percezione", e anche la capacità di eliminare con la volontà malattie o malesseri mentali del prossimo. 

 

Note generali sulla moderna geologia 

[premessa del traduttore: non ho conoscenze di geologia, se ho fatto grossolani errori di traduzione siate comprensivi…faccio del mio meglio]

I geologi esprimono il tempo in Mega anni (M. a.) e solitamente non si riferiscono al tempo in senso numerico, ma lo classificano in una struttura di eventi globali usando stadi di dettaglio crescente. Quindi l'"Incidente II" dato da Hubbard inequivocabilmente a 75 M.a. fa, si colloca all'interno dell'Era Mesozoica (da 251 a 65 M.a. fa), nel Tardo Periodo Cretaceo (da 97 a 65 M.a. fa), Epoca Maestrictiana (circa 70 M.a. fa). 

L'Incidente 1 si colloca all'inizio del tempo, al Big Bang, quindi non ha classificazione geologica. 

Quando alla fine del 1966 Hubbard scrisse la "Sezione III OT" (OT3 in breve), la comunità scientifica stava lavorando alla teoria della Crosta Statica. Questa sosteneva che la terra si stava lentamente raffreddando, e nel farlo si contraeva e si arricciava come una prugna secca quindi evolvendo montagne e mari. Secondo questa teoria montagne e luoghi erano essenzialmente vecchi, statici e immobili, e quindi sembrava valido proiettare montagne e vulcani esistenti come esistenti già 75 M.a. fa. 

Hubbard non conosceva la teoria della Tettonica a Zolle, che fu provata valida solo due anni più tardi e, spiegando e prevedendo fenomeni inspiegabili fino a quel momento, avrebbe suggerito un'esplosione di rinnovata fiducia, interesse e ricerca nella geologia, e la conoscenza a cui qui mi riferisco. 

La Tettonica a Zolle sostiene che la crosta terrestre è composta da una serie di piattaforme che galleggiano su un Mantello mobile. Al margine di queste piattaforme abbiamo attività sismica e frequenti vulcanismi e montagne. La crosta Oceanica (generalmente subacquea) scaturisce in estesi crinali e scompare di nuovo nel Mantello nella profondità delle fosse oceaniche, e i continenti, nel processo, si spostano. La causa del movimento delle zolle e del vulcanismo è un complesso motore gravitazionale termo-chimico, ma si può avere un po' di comprensione del concetto figurandosi celle di convezione all'interno del mantello terreste. 

Esistono diversi elementi di prova che cooperano alla datazione delle rocce con buona sicurezza... La datazione radiometrica usa, fino ad alcune migliaia di anni, isotopi di carbonio; poi Potassio/Argon (K-Ar) fino a centinaia di milioni di anni infine altri elementi per archi di tempo superiori. 

La datazione al radiocarbonio è stata accuratamente calibrata con artefatti noti come gli anelli degli alberi. Il K-AR misura parti relative di diversi isotopi e si auto-controlla visto che le parti relative devono essere costanti. Esiste anche il paleomagnetismo che registra campioni mobili di campo magnetico terrestre ed è esso stesso molto utile per datare le rocce e seguire i movimenti dei continenti, specialmente quando collegati a tassi conosciuti di espansione del pavimento oceanico. Poi esistono fossili e strati rocciosi confrontabili. La 'durata media' di molte specie è tipicamente di circa 3 milioni di anni, successivamente i discendenti cominciano a diventare visibilmente diversi, un fenomeno che assiste nell'uso dei fossili per la datazione delle rocce. 
 

 
Controllo delle enunciazioni nella "Sezione III OT" 
 
Elenco dei vulcani - Asia e Pacifico 

Questo è l'elenco dei vulcani contenuti all'interno dell'enunciazione di OT3. Ho un poco riordinato e raggruppato le voci elencate per chiarezza di presentazione, la sequenza originale è nel sommario. 

 
 
    Giappone Settentrionale, Giappone Meridionale 

    Giappone Settentrionale significa Hokkaido. Giappone Meridionale significa la principale terraferma di Honshu e le isole minori di Shikoku e Kyushu. 

    All'incirca nel periodo di interesse il crinale di Kula subdusse sotto la terraferma, risultando in una insolitamente diffusa zona di vulcanismo. La zona alla fine si estese per 3000 km. di larghezza e spaziò dalla cintura metamorfica di Ryoke in Giappone fino al Lago Baikal, e lungo la costa orientale dell'Asia dallo Stretto di Bering alla Cina meridionale. [1] 

    S. Maruyama e T. Seno [2] mostrano come 85 M.a. fa le isole giapponesi fossero niente più che uno stretto crinale ante-arco continentale rivolto a est che si estendeva dalla Corea a nord fin dentro la Cina. Non fu che circa 30-12 M.a. fa che la spaccatura intra-arco separò le isole giapponesi dall'Asia continentale e le ruotò per formare il Mar del Giappone, forse per l'azione del Crinale Kula sommerso. La maggior parte della massa terrestre giapponese si è formata in epoche post Mesozoiche ed è il risultato della collisione delle isole, l'accrescimento dell'ante-arco e del vulcanismo. 

    Per sommi capi Hubbard ha distinto Giappone Settentrionale e Giappone Meridionale come catene vulcaniche, quando all'epoca erano indistinguibili tra loro e tra la terraferma del Sud Est Asiatico, con vulcanismo che spaziava molto più lontano del proto-Giappone. Quindi si tratta di descrizioni molto inattendibili dei vulcani di quell'area 75 M.a. fa. 

     
    Krakajawia (Cracatoa) 

    Il Cracatoa, Hubbard sbaglia l'ortografia in Krakajawia, è situato in Indonesia tra Sumatra e Java, e forma parte dell'arco vulcanico dell'area di subduzione della Piattaforma Indiana che trasporta l'Australia e l'India muovendosi verso nord-est. 

    È parte del sistema dell'arco insulare Indonesiano, dove si può dimostrare che si sono formate zone di vulcanismo in graduale movimento verso sud da tempi molto più recenti di 75 M.a. fa, seguendo il modello standard di migrazione e di crescita di sistemi ad arco insulare [3]. 

    Il Caractoa esplose verso la fine del secolo scorso, con tale violenza e quantità di detriti che causò mal tempo su tutto il globo per molti anni a seguire. 

    Questo vulcano è nuovo e Hubbard si è sbagliato a definirlo come esistente 75 M.a. fa. L'averlo menzionato suggerisce immaginazione all'opera. (Chi ha controllato il mio testo voleva che sostituissi l'ultima frase con "L'averlo menzionato sostiene la prova che OT3 è stato il risultato di allucinazioni da droga", ma lascio il mio testo inalterato!) 

     
    Indonesia 

    L'Arco Insulare Indonesiano è un sistema di arco insulare correlato alla subduzione [3]. 

    Si pensa che parte di Sumatra si sia staccata dalla Nuova Guinea in epoche Giurassiche. 30-50 M.a. fa ci fu collisione tra un sistema di arco insulare e la terraferma di Sumatra. L'area di subduzione della Sonda, con il suo concomitante vulcanismo che corre da Sumatra a Sumbawa, è attivo solamente da quel periodo. 

    Il sistema di subduzione di Java emerse non prima di 30 M.a. fa e se leggo correttamente, i sedimenti che lo formano erano sott'acqua fino ad una migrazione verso nord dell'arco insulare che si è scontrato e subdotto circa in quell'epoca, causando il sollevamento. 

    Java orientale, Bali, Lombok, Sumbawa e Flores mostrano solo rocce di arco insulare di meno di 23,5 M.a. di età. 

    L'isola di Timor comprende un cuneo di accrescimento che si accumula sulla crosta continentale e ha sperimentato il sollevamento in epoche Quaternarie, meno di 2 M.a. fa. 

    Anche Sonda ha sperimentato il sollevamento dal mare in epoche Quaternarie o successive, forse a causa di un frammento crostale di fronte all'Australia subdotto al di sotto del bacino ante-arco. 

    Concludo che Celebes e parte di Sumatra esistessero 75 M.a. fa, insieme ad altre isole che da allora si sono aggregate alle terreferme continentali. (Borneo trattato come parte delle Filippine). Java, Sumbawa, Sumba, Bali, Lombok, Flores e Timor sono emerse molto più recentemente, e formano la maggior parte dell'arco vulcanico attuale. Quindi Hubbard fu passabilmente corretto nel definire l'"Indonesia" come fonte di vulcani, nonostante solo una minoranza delle isole esistano da quell'epoca. 

     
    Filippine 

    La Fossa delle Filippine è nuova e la piattaforma subducente delle Filippine non si è spostata di molto, e non mostra vulcanismo a sud di Leyte [3]. 

    Halmahera è un’isola del Pacifico che viene da lontano, e ora collide con l’arco insulare di Sangihe, visto che la piattaforma di Molucca affonda nel mezzo. La sutura tra questi archi è visibile a Mindanao. Le date più antiche per le formazioni delle Filippine Meridionali arrivano al Cretaceo. Il Mar della Cina Meridionale è un’area di corrente molto calda, come il Mar del Giappone, ed è giusto supporre che questo sia un bacino di spaccatura in cui Luzon e il Borneo si sono staccate dalla terraferma in tempi relativamente recenti. Ma quasi tutti i documenti pubblicati relativi all’area che mi potrebbero dare più dettagli sono in cinese… 

    In assenza di informazioni più definite sulle caratteristiche paleogeografiche delle Filippine, accetto che fossero distinte dalle terraferma e avessero vulcanismo, e quindi che la menzione di Hubbard sia forse valida. 

     
    Himalaya 

    L’Himalaya è una catena montuosa giovane risultata dalla riduzione e inspessimento della crosta causata del movimento continuo verso nord della Piattaforma Indiana, dopo la sua collisione, 40-55 M.a. fa, con la Piattaforma Eurasiana [4]. 

    Logicamente durante il Tardo Cretaceo negli archi insulari e nelle zone di subduzione continentale ci fu forte vulcanismo, e l’Oceano Tethys si chiuse rapidamente, ma questi vulcani non erano situati in nessun luogo che ricordi l’attuale posizione dell’Himalaya, che è la conseguenza della riduzione di centinaia di chilometri di crosta continentale e comprende materiale sostanzialmente insulare [4]. 

    La menzione all’Himalaya è una descrizione assolutamente inaccurata per quell’area, 75 M.a. fa, e Hubbard sbagliava nell’usare questo nome per localizzare sia vulcani che una catena montuosa. Prima dell’emergere della teoria della Tettonica a Zolle, e non conoscendo la geologia dettagliata dell’Himalaya, sarebbe parso giusto menzionarli. 

     
    Hawaii 
      
    Hawaii, dislocata nel Pacifico Centro Settentrionale, è un luogo chiave per l’enunciazione di OTIII di Hubbard, e fu qui che le anime esplose con bombe H nell’Anello di Fuoco dei vulcani del Pacifico vennero presumibilmente portate per essere "implantate" ipnoticamente. Hawaii è la più recente di una lunga linea di montagne marine sparse come se la Piattaforma Pacifica avesse sorvolato un manto di piume o un punto caldo [5]. Le Isole Hawaii furono sparse in successione, con Hawaii (e la montagna marina di Loihi) come ultime e ancora in eruzione. L’isola vulcanica inattiva più vicina è Maui, 230 km da Loihi, che è datata 1,63 ±0,03 M.a., ed è giusto concludere che da allora l’attività vulcanica Hawaiiana sia aumentata.

    Se 75 M.a. fa ci fosse stata un’isola nell’attuale sito di Hawaii, avrebbe dovuto essere Meiji Guyot, ora situata all’estremo settentrionale della catena dell’Imperatore, a 164.42E 53N, e a cui la datazione con K-Ar attribuisce 74 ±3 M.a. [6]. Lo studio dei campioni di carotaggi delle profondità marine sulla sommità di Meiji indicano che questa montagna marina non è mai giunta tanto vicino alla superficie da divenire un’isola. 

    Concludo che 75 M.a. fa, nell’attuale luogo di Hawaii, non c’era altro che oceano e Hubbard sbagliava a riferirsi a questo luogo come ad un presunto centro per la distribuzione e l’"implant" delle anime. 
     

    Ande 

    Le Ande, sul bordo Occidentale del Sud America, sono in una zona di subduzione tra la piattaforma oceanica di Nazca, che si muove verso est, e la piattaforma Sudamericana che si muove verso ovest portata dall’apertura dell’Atlantico Meridionale. Era e rimane un’importante parte dell’Anello di Fuoco del Pacifico, ed era probabilmente vulcanica nel periodo di interesse, 75 M.a. fa. La geologia delle Ande richiede studio complesso per fornire un qualche tipo di figura dettagliata, ma parlando in linea di massima non aveva molto forma di alte montagne quanto di una cordigliera o arcipelago di isole, molto simile a quanto vediamo ora nella parte meridionale del Sud America [25]. I vulcani sarebbero anche dovuti essere dislocati leggermente più verso Est di quanto lo siano ora, e spesso con attività eruttiva subacquea. Non è sicuro che ci fossero montagne. 

    Nelle aree Occidentali si tendono a trovare sedimenti del Cretaceo disposti in acque profonde, con lava a struttura di cuscino che indica eruzioni subacquee. 

    Dal Cretaceo queste sono state ripiegate e sollevate a formare le attuali montagne, forse dopo che Terranes si è aggregato alla massa continentale, forse attraverso sottorivestimento della lastra che affondava con concomitante sollevamento isostatico. 

    La zona occidentale rappresenta una zona di spinta di gravità, visto che il continuo sottorivestimento e sollevamento viene compensato da crolli. La continua erosione ha esumato formazioni rocciose del Paleozoico o precedenti. 

    Definendo i 7000 km delle Ande senza essere più specifico, Hubbard non sbagliava del tutto. 

    Se le anime traumatizzate avessero riconosciuto un qualche vulcano Andino o la geografia dei giorni nostri sarebbe completamente un’altra faccenda. 
     

    Monte Washington 

    Negli Stati Uniti esistono due Monti Washington, uno è nel New Hampshire a 44.17 N 71.19W nella catena montuosa degli Appalachiani. Questa catena si è formata durante la tarda era Paleozoica, l’orogenia Allegheniana del Permiano centrale, circa 270 M.a. fa. L’attività, compreso il vulcanismo, in quell’area è cessata molto prima del tempo interessato [7]. 

    L’altro Monte Washington è in Massachussets, USA, a 42.07N, 73.28W, nelle colline del Berkshire. Anche questa è un’area cratonica stabile e priva di vulcanismo fin dal Paleozoico, finito 251 M.a. fa. 

    Dalle informazioni che ho disponibili sul Monte Washington, 75 M.a. fa non esisteva vulcanismo, e quindi Hubbard ha sbagliato. Una possibile spiegazione per questo strano nome potrebbe essere l'immaginazione, visto che Washington è stato il primo presidente degli Stati Uniti… 
     

    Monte Ranier, Monte Hood, Monte Shasta 

    Il Monte Reiner è situato nello stato di Washington, USA, 46.8N 122.25W , 4.390 mt. di altezza e forma parte delle Middle Cascade Mountains [7]. Il Monte Hood è situato in Oregon, USA 45.24N 121.41W, è alto 3.430 mt. e anch’esso forma parte delle Middle Cascade Mountains. Entrambi questi vulcani sono attualmente attivi. Niente nella lava degli anticlinali dove questi vulcani si trovano è più vecchio di 65 M.a., e i coni vulcanici stessi sono del Quaternario, meno di 1,6 M.a. al più. 

    Sottostante l’anticlinale di lava si trova un deposito di sedimenti marini di 3 miglia di profondità risalenti al Cretaceo, intrusi con plutoni granitici del Cretaceo. In breve, nell’epoca di interesse questo luogo non aveva niente degli attuali vulcani e neppure montagne, ma era mare, con qualche isola. Il Monte Shasta, California USA, 41.25N 122.12W, supera i 4.270 mt. ed è situato nelle Cascades meridionali. Non ho molte informazioni sulla sua struttura, ma viene altresì classificato come un vulcano del Quaternario, vecchio di 2 M.a. 

    Hubbard ha sbagliato completamente definendo questi tre particolari vulcani come esistenti 75 M.a. fa. 
     

    San Gorgonio 

    Anche questa montagna si trova in California a 34.05N 116.50W, è alta 3.500 mt. e forma parte delle Transverse Ranges [7]. 

    W.F. Barbat [8] ci informa che l'area in questione è composta principalmente da rocce precambriane di tutti i tipi, con alcune rocce granitiche essenzialmente di era mesozoica. Si trova sulla Faglia di S. Andrea. 

    Queste mi sembrano rocce di basamento arrivate in superficie dopo molto sollevamento ed erosione. L'area in generale è composta di sedimenti Mesozoici che hanno sofferto di riduzione della crosta. 

    L'attuale Faglia di San Andrea, su cui si trova la montagna, si pensa sia la conseguenza del considerevole carico gravitazionale che le formazioni sedimentarie sollevate esercitano sulla piattaforma continentale. Il movimento della piattaforma è stato lento, quindi niente vulcanismo. 

    Concludo che 75 M.a. fa l'area fosse sott’acqua e probabilmente non sperimentava vulcanismo. 

    Quindi Hubbard, a proposito di questa montagna, ha sbagliato.

 
 
 
Elenco dei vulcani - Atlantico 
 
 
    Tangeri 

    Attorno all'Oceano Atlantico esistono diverse "Tangeri": Tangeri, Marocco, sul bordo meridionale dello Stretto di Gibilterra. In questo luogo non vedo prove di vulcanismo o montagne relative all'epoca di interesse, non forma parte delle montagne dell'Atlante, che sono più a sud. Tangeri, Nova Scotia. Nel periodo d'interesse era una zona cratonica stabile. 

    L'Isola di Tangeri a 73.84N, 76W nella baia di Chesapeake, USA è altresì una zona cratonica stabile senza segni di vulcanismo successivi a 100 M.a. fa, quando il Nord Atlantico iniziò ad aprirsi. 

    Quindi non riesco a trovare alcuna "Tangeri" che 75 M.a. fa fosse un vulcano o una montagna, e concludo che Hubbard ha sbagliato. 
     

    St. Helena 

    St Helena si trova a circa 800 km. a est del Crinale Medio Atlantico, nell'Atlantico Meridionale, un'area di circa 120 km. quadrati, e raggiunge circa gli 822 mt. sul livello del mare. È uno strano posto da citare. È interessante che St. Helena sia dove Napoleone fu esiliato, quindi l'uso di questo nome è indicazione di immaginazione all'opera. 

    A proposito dell'età, l'età di superficie di St. Helena è di 14.6 ±1.0 M.a., misurata sulla più vecchia attività eruttiva che mostra segni di eruzione subacquea e successivo innalzamento. Baker, il geologo dell’indagine, ha concluso che l'isola ha meno di 20 M.a. anche se la data di inizio dell'attività vulcanica è sconosciuta. 

    Concordo con questa conclusione, e Hubbard ha sbagliato definendo questa isola come esistente 75 M.a. fa. 
     

    Kolomonjero (Kilimanjaro) 

    Kolomonjero è l'ortografia di Hubbard, e penso stia per la più alta montagna d'Africa, un vulcano recentemente attivo che si erge a circa 5.800 mt. in Tanzania vicino all'Equatore. Baker at al (1971) [10] danno una età di circa 1 M.a. per i basalti esposti sul lato Kenyano del confine, confermando i suggerimenti di altri studi che la fase principale di attività del Kilimanjaro avvenne durante il Pleistocene (meno di 1,64 M.a. fa). Gaciri (1991) [11] cita il Monte Kenya, il Monte Kilimanjaro e il Monte Kulal come vulcanici del Miocene-Olocene, cioè 23.5 M.a. al più, collocandoli entro l'assestamento tettonico del Rift Kenyano. 

    Hubbard quindi ha sbagliato nel nominare questo vulcano. 
     

    Las Palmas (Isole Canarie) 

    Las Palmas è la capitale di Gran Canaria, nelle Isole Canarie al largo delle coste del Nord Africa. Come uno dei due centri di "implant" è un luogo chiave per le affermazioni di Hubbard su OT3. 

    Strano che per questo posto Hubbard abbia citato una città e non un'isola, ma se avesse detto isola di La Palma, anch’essa nelle Canarie e meglio collocata per la sua storia, le seguenti informazioni sono comunque attinenti. 

    Le isole Canarie più antiche comprendono Fuerteventura e Lanzarote, e presentano rocce di basamento continentali non uniformemente coperte da spessi depositi di sedimenti del Tardo Cretaceo. In altre parole, 75 M.a. fa erano sott'acqua. Queste isole più antiche sono ricoperte principalmente da massicci depositi vulcanici del Tardo Terziario [14]. 

    Le Canarie più giovani comprendono Gran Canaria, Tenerife, Gomera, La Palma e Hierro, e sono basate sulla crosta oceanica nella Zona di Frattura delle Canarie. L’età delle isole decresce via via che si procede verso ovest. Gran Canaria, la più antica, è principalmente basaltica, sostanza eruttata durante il Medio Miocene, circa 15 M.a. fa, formando vulcani schermo [13], [14]. 

    L'affermazione di OT III di Hubbard è relativa a Las Palmas, che è situata sui fianchi di un recente vulcano schermo. E l'intera area era sott'acqua nell'epoca di interesse. Hubbard quindi ha sbagliato nel citare Las Palmas. 
     

    Canada 

    Credo che sul lato Atlantico del Canada, nel tardo Cretaceo, non esistesse alcun margine di piattaforma distruttiva. Sul lato del Pacifico avrebbero ben potuto esistere magmatismi correlati a subduzione, quello che causa i vulcani. 

    Nel descrivere l'area Hubbard è stato molto generico, quindi per certi versi è corretto. In alcune parti del Canada, nel Tardo Cretaceo, esisteva vulcanismo.

 
 
 
Altre Informazioni fornite 
 
 
    La ricerca di tracce di esplosioni
    Capita che gli studiosi della terra siano interessati alla localizzazione ed alla determinazione delle dimensioni dei siti di impatto degli asteroidi nella registrati nelle sequenze stratigrafiche. 

    L'interesse è alimentato sia dall'ipotesi che vede un coinvolgimento degli impatti degli asteroidi nella fratturazione dei continenti, che nelle variazioni del pattern dei moti convettivi del mantello, che nelle varie estinzioni di massa susseguitesi in passato. 
     
    Tracce di impatto e crateri sono individuabili in varie modi: col telerilevamento e la aerefotogrammetria [cioe' immagini da satellite e fotografie aeree - n.d.t.] [15]; presenza di granuli di quarzo ricristallizzati in condizioni di forti pressioni e temperature, e presenza di lapilli da impatto [16]; rilievi gravimetrici [17]; o geoelettrici [18]. 

    Esistono poche prove di crateri rilevati per il periodo di circa 75 M.a. fa, e la più vicina è il cratere Iowa (35 km di diametro) recentemente ridatato a 73.8 M.a. [20], altri due elencati come 74-78 M.a. sono Eagle Butte (10 km) e Dumas (2 km). 

    Si è calcolato che negli ultimi 100 M.a. dovrebbero esserci stati circa 350 impatti con sufficiente energia cinetica da produrre crateti superiori ai 10 km. di diametro, comunque attualmente se ne conoscono solo alcune decine [21]. Questo rende l’idea della difficoltà nel localizzare tracce d’esplosione. Lo scenario potrebbe cambiare presto se si procederà a mappatura gravimetrica estensiva, visto che con questo sistema si possono rilevare crateri sepolti fino da uno spessore di 1000 metri di sedimenti. 

    Considerando l’affermazione di Hubbard sulla diffusione di bombardamenti H a molti più vulcani di quelli che elenca, la ricerca, ma la mancanza di prove di esplosioni per il periodo di interesse, indica sia che non sono avvenute per niente, o che sono state mascherate – forse per essere state esplose vicino a vulcani prossimi all’eruzione. Dal momento che la maggior parte di luoghi che egli indica come H-bombardati non esistevano nell’epoca indicata, ogni affermazione che il vulcanismo abbia mascherato gli effetti è, in ogni caso, insostenibile. 
     

    Vita umana o in altra forma 75 M.a. fa. 

    Nella sua enunciazione di OT3 Hubbard ha elencato la Terra come uno dei circa 76 pianeti governati da Xenu che soffrivano di sovrappopolazione. La popolazione terrestre degli anni ’90 è di circa 5 miliardi di persone, e se 75 M.a. fa la popolazione media [della confederazione] fosse stata di 178 miliardi, allora la densità sarebbe stata circa 30 volte superiore a quella attuale. 

    Ora facciamo un esperimento di riflessione: abbiamo una enorme popolazione terrestre, e gli scienziati odierni sono molto desiderosi di trovare possibili segni di esistenza umana del passato. Allora perché non sentiamo di ritrovamenti di cumuli di rifiuti, strade, case, o altri resti umani o tracce qualsiasi di qualsiasi cosa? Perché, al contrario, troviamo prove di dinosauri, i cui resti e impronte vengono regolarmente ritrovati in strati rocciosi datati alla fine del Cretaceo, e la cui esistenza era incompatibile con una presenza umana così numerosa? 

    Perché non vediamo estinzioni di massa di specie avvenute 75 M.a. fa a causa di depredazioni umane, inquinamento e guerre, quando le prove mostrano che le specie persistettero o declinarono gradualmente nel tempo, e soffrirono di estinzioni di massa solo 65 M.a. fa? (e anche nel 20° secolo). La traccia o i resti più antichi di esistenza umana trovati a tutt’oggi sono dell’Homo Habilis, Malawi, datati a 2,5 M.a. [22]. Si pensa che gli umani, gli scimpanzé e i gorilla si siano evoluti da un singolo progenitore, circa 9M.a. fa [23]. 

    Sebbene le estinzioni di massa siano avvenute 65 M.a. fa, gli strati di iridio mescolati a fuliggine presenti nello strato roccioso ‘K-T’ corrispondenti all’epoca non suggeriscono bombardamenti H. 

    L’iridio è un elemento comune trovato negli asteroidi, presente anche nel mantello terrestre. Non è un prodotto secondario di fissione o fusione atomica.

 
 
 
Riepilogo e interpretazione degli accertamenti 

Riepilogo degli accertamenti 
 
Riferimento alla veridicità dell’elenco dei vulcani relativi a 75 M.a. fa: 
 

Asia e Pacifico 

Giappone Settentrionale – falso (non esisteva come isola/e separata) 
Giappone Meridionale – falso (non esisteva come isola/e separata) 
Krakajawia - falso (non esisteva) 
Monte Washington - falso (vulcanismo troppo antico) 
Monte Ranier – falso (non esisteva) 
Monte Hood - falso (non esisteva) 
Monte Shasta - falso (non esisteva) 
San Gorgonio – falso (sott’acqua) 
Indonesia – vero? (Ma solo per una piccola area) 
Filippine – vero? (non completamente verificato) 
Himalaya - falso (non esisteva) 
(Hawaii) - falso (non esisteva, neanche possibili sostituti) 
Ande – vero? (geografia diversa, descrizione troppo vaga) 
 

Atlantico 

Tangeri - falso (nessun vulcanismo da nessuna parte) 
St. Helena - falso (non esisteva) 
Kolomonjero - falso (non esisteva) 
(Las Palmas) - falso (non esisteva) 
Canada - vero (descrizione troppo vasta) 
 

Ho cercato di essere obiettivo, informativo e accurato, ma non mi importa se la suddetta tabella si dovesse dimostrare incorretta nei luoghi, visto che l’evidenza sostiene senza dubbio la conclusione che l’enunciazione di OT3 descrive uno scenario geografico inesistente 75 M.a. fa. 

Non esistono prove a sostegno dell’asserzione di Hubbard di diffusi bombardamenti H, nonostante la ricerca scientifica in corso per tracce di esplosioni. 

Le prove palentologiche contraddicono le affermazioni di Hubbard circa la popolazione umana 75 M.a. fa. 

La mia conclusione è che l’Incidente II di OT3, comparato alle prove scientifiche oggettive, non è mai esistito. 

L’Incidente 1, evento in ogni modo irrazionale, è datato come diecimila volte più antico di quanto la scienza dati l’universo (secondo la teoria del "Big Bang"). Suggerisco che le "trappole" approntate per rendere incredibile questo incidente siano di mano di Hubbard, visto che sia la datazione che il contenuto dell’"incidente" sono contrari alla ragione. Il "criterio di falsificabilità" scientifico con cui gli scienziati insistono che gli enunciati siano testati per mostrare il plausibile falso non può essere applicato a questa storia, quindi non può essere classificata come enunciazione scientifica. 

La combinazione dei concetti di "Incidente 1" e "trappole accuratamente predisposte" può essere descritta come un "doppio cieco"... cioè "in un modo o nell’altro, vinco io". 

Hubbard, in corsi superiori a OT3, ha affermato l’esistenza di universi paralleli, e conduce gli Scientologisti a "pulci spirituali" di questi universi paralleli. Non esiste prova scientifica oggettiva di universi paralleli, e queste nozioni si classificano solo nel regno delle ipotesi, dell’immaginazione o della Fantascienza. 

 

Interpretazione degli accertamenti 

Dal momento che l’uso di psicogalvanometri e altre tecniche di Dianetics viene applicato a eventi di OT3 provati essere inesistenti, e si sostiene l’ottenimento di buoni risultati, Dianetics deve star facendo qualcosa di diverso da quello che afferma di fare. Vale la pena notare che Dianetics deriva dalle Conferenze Clark di Freud, e successivamente Freud disse che la tecnica mancava di scoprire "repressioni chiave" e quindi era terapeuticamente insignificante. 

Sosterrei che convincere dei risultati di Dianetics percorrendo incidenti impossibili è prova che gli Scientologisti vengono spinti verso un comportamento controllato dallo psicogalvanometro, si ottengono risultati su ordinazione imbrogliando regolarmente sia il prossimo che se stessi sulla verità. Se non si ottengono risultati si ritiene che si sia mentito su precedenti corsi e si viene puniti con il ristudio di Scientology dall’inizio o venendo cacciati da Scientology. 

Gli scientologisti portano a casa il materiale di OT3 e, nei molti mesi in cui fanno questo corso, forse cercano di localizzare sui libri questi vulcani e scoprono di più al riguardo. Ho visto con i miei occhi il patetico spettacolo di Scientologisti che dicono che Hubbard ha sbagliato nell’elencare i vulcani, e quindi percorrono Edimburgo e altro che hanno ritenuto essere valido per il periodo o per 65 M.a. fa, nel tentativo di rendere il tutto meno irreale. 

Secondo la teoria di Dianetics, per far scomparire un trauma si devono localizzare esatto momento, luogo, forma ed evento, e Hubbard qui è inequivocabile circa i 75 milioni di anni fa, con un elenco specifico di vulcani impossibili da localizzare [26]. Percorrere qualsiasi cosa diversa equivale a falsificarla. 

Concludo in generale che OT3 Dianetics, essendo impossibile da usare come reale terapia per i traumi, visto che mai questo trauma è esistito, funziona invece come azione di addestramento cognitivo-comportamentale che costringe gli Scientologisti a fabbricare falsità su ordinazione, o altrimenti verranno puniti per aver "mentito". 

L’effetto di OT3 è di addestrare lo Scientologo a progettare l’intenzione di controllo del prossimo attraverso la pratica ripetuta molte volte di comunicare con spiriti immaginari che abitano il suo corpo. 

Più rovinoso ancora è come la storia di OT3 abbia una pronta spiegazione, in termini di condizionamento inculcato a Hawaii o Las Palmas, per ogni sensazione di confusione, pressione o vuoto mentale, per non voler continuare, per la comunicazione incurante o rude con il prossimo, l’impatto psicologico, il non scoprire alcunché, i tentativi per fermarsi o per tirarsi indietro, l’attività febbrile, la protesta, la repressione, o l’instaurazione di un macchinario mentale per gestire il procedimento. Queste reazioni vengono attribuite alle reazioni delle "pulci" spirituali che gli Scientologisti hanno "erroneamente interpretato" come propri pensieri. La reazione personale dello Scientologo non è contemplata come parte dell’attività di OT3! In questo modo il pensiero indipendente dello Scientologo e le sue reazioni alla storia vengono regolarmente confusi e re-indirizzati verso le sciocchezze degli "incidenti" di OT3. Il risultato è una persona che in un certo senso è "libera dalla sopraffazione" in quanto orientata a concentrarsi strettamente sull’intenzione di controllare gli altri, chiude gli occhi e interpreta motivazioni e obiezioni in termini di traumi altrui, e non ha il controllo del proprio ragionamento ma è controllata da Hubbard. Suggerisco che tutto questo rappresenti debilitazione dell’indipendenza mentale e della funzione cognitiva del partecipante. Ed è il contrario di quanto viene affermato sui risultati di OT3. 
 

 
Crediti (compresi alcuni titoli raccomandati) 

Crediti: 

[1] S Uyeda, A Miashiro, (1974), Geol Soc Amer Bull, v85,p1159 - 1170, "Plate tectonics and theJapanese Islands: A Synthesis."

[2] S Maruyama, T Seno, (1986), Tectonophysics 127, p305-329, "Orogeny and relative plate motions: example of the Japanese islands."

[3] WB Hamilton (1988), Geol Soc Amer Bull, v100, p1503-1527, "Plate tectonics and island arcs."

[4] BD Johnson, C McA Powell, JJ Veevers, (1976), Geol Soc Amer Bull, v87, p1560-1566, "Spreading history of the eastern Indian Ocean and Greater India's northward flight from Antarctica and Australia." D. Schelling, (1992), Tectonics, v11, n5, p925-943, "The tectonostratigraphy and structure of the eastern Nepal Himalaya."

[5] DA Clague, RD Jarrard, (1973a), Geol Soc Amer Bull, v84, p1135-1154, "Tertiary Pacific plate motion deduced from the Hawaiian Emperor Chain".

[6] DSDP 192 Deep Sea Drilling Project report for hole 192 and 192a.

[7] Physiography of the United States (1967)

[8] WF Barbat, (1971), Geol Soc Amer Bull, v82, p1541-1562, "Megatectonics of the Coast Ranges, California."

[9] I Baker, (1967), Nature, v215, p1451-1456, "Geocronology of the St. Helena volcanoes." (1969), Geol Soc Amer Bull, p1454 "Petrology of the volcanic rocks of St. Helena Island."

[10] BH Baker, LAJ Williams, JA Miller, FJ Fitch, (1971), Tectonophysics, v11, p191-215, "Sequence and chronology of the Kenya Rift Volcanics."

[11] SJ Gaciri, (1991), Tectonophysics v209, p139-142, "Lineament map of Kenya: correlations of lineaments to known geological data."

[13] X Le Pichon, PJ Fox, (1971),J Geophy. Res. v76, p6294-6308, "Marginal offsets, fracture zones and the early opening of the North Atlantic."

[14] Rothe, Schminke (1968), Nature, v218, n5147, p1152-1154, "Contrasting origins of the eastern and western islands of the Canarian Archipelago."

[15] JB Garvin, CS Schnetzler, RAF Grieve, (1992), Tectonophysics, v216, p45-52, "Characteristics of large terrestrial impact structures as revealed by remote sensing studies."

[16] Geol Mag v131 (3), (1994), p361-367.

[17] J Kakkuri, (1991), Tectonophysics v216, p41-44. "Traces of impact craters in the geoid"

[18] H Henkel (1992), Tectonophysics v216, p63-89. "Geophysica aspects of meteorite impact craters in eroded shield environment, with special emphasis on electric resistivity."

[20] New Scientist 13 Nov 1993, p17 "Ancient asteroid not guilty of murdering dinosaurs."

[21] RAF Grieve, (1987), Annu. Rev. Earth Planet Sci, 15, p245- 270. RAF Grieve, (1984), J Geophy. Res. v89, B403-408, "The impact cratering rate in recent time."

[22] Nature 1993, p833: New Scientist 30 Oct 1993, p15., "Human jaw hints at Africa Trek"

[23] Journal of Human Evolution, v25, p201 : New Scientist 30 Oct 1993, "Three way split for our ape ancestors."

[24] New Scientist, 30 Oct 1993, p14, "Thumbs up for an older universe."

[25] Hans Burgl, (1967), Tectonophysics, v4, p429-443, "The Orogenesis in the Andean system of Colombia."

[26] HCOB 15 November 1978 "Dating and Locating".

 
Letture consigliate: 

Jon Atack, (1990), "A Piece of Blue Sky, Scientology, Dianetics and L. Ron Hubbard Exposed", un libro Lyle Stuart pubblicato da Carol Publishing Group, ISBN 0-8184-0499-X Hardback. Una denuncia degli abusi, contraddizioni, falsità paranoia e avidità di Hubbard e alcuni dei suoi scagnozzi Scientologisti pseudo militari, frutto di accuratissima ricerca.

Disponibile da Jon Atack alla Theta Communications Ltd. "Avalon", Cranston Road, East Grinstead Sussex, RH19 3HQ. Prezzo 15 sterline comopreso spedizione postale.

Jon Atack (1992) La Trappola della Libertà Totale, disponibile da J. Atack (Theta Communications Ltd.) o Peter Forde, 2 Sterline compreso spedizione.

Steven Hassan "Combatting Cult Mind Control", Aquarian ISBN 0-89281-243-5

"Cults: What Parents Should Know" Longone & Ross, Lyle Stuart, ISBN 0-8184-0511-2.

Thomas and Jaqueline Keiser "The Anatomy of Illusion" ISBN 0-398-05295-6

"Captive Hearts, Captive Minds" Lalich & Tobias, Hunter House, ISBN 0-89793-144-0.

Margery Wakefield "The Road to Xenu" è un eccellente racconto di prima mano dell’appartenenza, e comprende lo stimolante "Controllo Sociale in Scientology" di Bob Penny. "The Road to Zenu" è disponibile via P.O. Box 290402, Tampa, Florida US 33687.

 
 
 
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