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Ciò che i tedeschi pensano del loro Narconon 

Da Der Spiegel, 21 Ottobre 1991, Germania. Brano ripreso dall'Herald Journal di Newkirk, Oklahoma, 7 Dicembre 1991.

Traduzione a cura di Martini.

 
 
L'intraprendete setta Scientology aumenta i suoi profitti grazie alla sofferenza dei tossicodipendenti. 
 
 
L'organizzazione di copertura Narconon offre una terapia riabilitativa dalla droga che, secondo esperti e medici del settore, non solo è inutile ma anche pericolosa. Ex tossicodipendenti hanno parlato di cinque ore al giorno in sauna e lavaggio del cervello, comprese ore di ripetizione monotona di frasi prive di senso. Molte famiglie hanno speso tutti i loro risparmi per la cura dei figli tossicodipendenti, ma la maggior parte dei diplomati Narconon non è meno dipendente di quando vi è entrata. Ex pazienti affermano che Narconon si cura solo dei soldi. 

Christoph Hubler, 22enne svizzero, si agita sulla sedia, si graffia le cosce e poi il viso. Col passare dei minuti diventa sempre più inquieto. L'apprendista meccanico ha disperatamente bisogno di una dose. L'ultima se l'è iniettata ieri sera, adesso è quasi mezzogiorno e gli effetti dell'eroina sono scomparsi. Christoph salta su e cammina a lunghi passi verso il bagno. 

È una visione deprimente, specialmente per suo padre. Soltanto pochi mesi fa l'elettricista svizzero Hansjorg Hubler aveva messo insieme i franchi necessari per pagare la terapia di suo figlio. Adesso dice che si è trattato di uno spreco senza senso. 

Christoph ha passato dieci settimane sul pittoresco lago bavarese di Schliersee. A Fiechhauson, tra verdi e collinari pascoli 50 km a sud di Monaco, un'organizzazione dal nome inquietante chiamata Narconon gestisce una casa per dipendenti da sostanze di ogni tipo. 

Vengono trattate tutte le dipendenze: alcolici, pillole, e eroina come Christoph. Secondo lo statuto dell'organizzazione i pazienti devono imparare a condurre una vita responsabile senza droghe. Un obiettivo nobile, ma la realtà sembra essere diversa. Da quando Christoph è tornato a casa è più dipendente di prima. Non solo si fa come prima, e i segni rossi sulle braccia lo dimostrano, ma ora ingurgita anche grandi quantità di alcolici. Uno arriva come tossico, dice, e se ne va come alcolizzato. 

Quanto accade in questo luogo idilliaco è lontano delle terapie riabilitative convenzionali. 

Gli Scientologi, che solo in Germania hanno 200.000 seguaci e un giro d'affari annuo di 150 milioni di marchi (150 miliardi), usano metodi inadatti alla disintossicazione. Di solito il risultato è una nuova dipendenza. Invece dell'eroina o della cocaina forniscono la droga dell'anima - Scientology. 

La casa, che si trova sulle prime colline alpine, è uno dei molti centri simili gestiti dal quartier generale di Los Angeles. In Europa occidentale vanta già 500 case tra Inghilterra, Spagna, Svezia, Danimarca, Italia e altri paesi. E nel centro bavarese si sta addestrando la prima russa. Porterà la durissima ideologia di Scientology nella sua terra natale, dove l'alcolismo è molto diffuso e la Mafia sta allargando il narcotraffico. 

I genitori disperati dei tossicodipendenti, che affidano i figli ai centri Narconon di tutto il mondo, generalmente non hanno idea di essere rimasti invischiati in un'organizzazione di facciata della profitto-dipendente Scientology. Per la famiglia Hubler il Narconon è stata l'ultima e infranta speranza. 

Christoph sostiene che quelli del Narconon sono essi stessi dipendenti, dipendono dai soldi. 

Mentre Christoph era sul lago Schliersee a rollarsi canne e bere vodka, gli impiegati del Narconon mettevano i suoi genitori sotto pressione. Suo padre doveva pagare somme sempre crescenti. In totale il sig. Hubler ha pagato più di 15.000 marchi (15 milioni). 

Narconon segue alla lettera il motto del fondatore della setta di Scientology, Lafayette Ron Hubbard, morto nel 1986 all'età di 74 anni. Lo scopritore di questo guazzabuglio pseudo-scientifico aveva dato questo consiglio: fate soldi, fate più soldi, fate in modo che gli altri facciano più soldi. 

I discepoli del Narconon seguono i suoi ordini. Ufficialmente si tratta di una sussidiaria indipendente da Scientology. Intorno alla loro chiesa gli Scientologisti hanno sviluppato innumerevoli iniziative che dovrebbero essere umanitarie. Un esempio è la commissione contro le violazioni dei diritti umani commesse dalla psichiatria [presente in Italia con il nome di C.D.D.U. - n.d.t.]. Un'altra è l'organizzazione per la promozione della tolleranza religiosa e le relazioni umane. 

In realtà tutte queste attività, come il programma di riabilitazione dalle droghe, servono solo per promuovere se stessi e aumentare i seguaci a pagamento della setta. 

Il mercato delle terapie disintossicanti offre possibilità fantastiche. Nella sola ex Germania Orientale si dice esistano più di 2 milioni di alcolisti. Gli specialisti hanno stimato in circa un milione i dipendenti da farmaci, e più di 100.000 fanno uso di droghe pesanti. L'assistenza sanitaria spende circa 800 milioni di marchi all'anno (800 miliardi) per la cura delle tossicodipendenze. 

Con il suo ottimo fiuto per gli affari, Hubbard già alla metà degli anni '60 aveva cominciato a tenere lezioni per le terapie anti-droga. La purificazione di uno Scientologo novizio usa gli stessi rituali del trattamento delle dipendenze. 

Il fondatore Americano aveva la semplicistica convinzione che i componenti della droga si depositano nella linfa del tossicodipendente. Con un Rundown [programma] di purificazione si suppone che queste sostanze vengano lavate via dal corpo. Per questo motivo i pazienti, che sul Narconon vengono chiamati studenti, fanno cure del sudore che durano parecchie settimane. Passano circa cinque ore al giorno in sauna. 

Vigilli Venzin, esperto di droghe svizzero, afferma che il metodo è semplicemente spazzatura e interamente rifiutabile sotto il profilo medico. Secondo il suo parere una breve sauna non è dannosa ai tossicodipendenti che facilmente soffrono il freddo. Ma più di due ore al giorno sono assolutamente troppo, non fa bene. I dottori specializzati nel campo sono d'accordo: Klaus Behren.d.t., dell'Ospedale Generale Ochsenzoll di Amburgo, dice che in senso medico il programma è veramente da buttare; Behren.d.t. gestisce l'unità di disintossicazione dell'ospedale e sostiene che le saune intensive sono un sistema medioevale. Dopo due giorni dall'ultima iniezione le tracce di eroina sono talmente basse da non essere più identificabili. In rarissime eccezioni il processo di decomposizione può durare una settimana, ha aggiunto Behren.d.t.. 

Al giorno d'oggi la maggioranza dei tossicodipendenti assume contemporaneamente parecchie sostanze. Prendono eroina o cocaina così come codeina o il sonnifero Rohypnol. In questi casi i sintomi dell'astinenza sono assolutamente imprevedibili. Dopo due settimane dall'ultima assunzione di droga alcuni pazienti possono ancora avere crampi o allucinazioni. 

Gerhard Exkstein, l'amministratore del Con-Drobs - centro di consultazione di Monaco - afferma che gli operatori più esperti gestiscono questa complessa disintossicazione solamente sotto costante controllo medico perché è altamente rischiosa. 

Al Narconon non si preoccupano. Prima di iniziare il programma il tossico viene esaminato dal dottore del Narconon, che vive a 15 chilometri di distanza, dopodiché l'unico dottore che entra è quello del pronto soccorso - cosa che accade di frequente per la mancanza di supervisione. Spesso gli studenti hanno dei collassi. La sauna è come una tortura dice Kurt Siegenthaler, 39 anni, "ma quello che viene dopo è ancora più pericoloso." Anche Siegenthaler è svizzero. È alcolizzato e sniffa cocaina. Ha passato un anno al Narconon ed è sopravvissuto al risucchio psicologico che gli Scientologi praticano sui tossicodipendenti. 

Dopo il rituale di pulizia del corpo segue la purificazione dello spirito. Per i principianti la prima seduta consiste nel guardarsi negli occhi per ore. Poi prendono parte ad un dialogo senza senso. Per esempio: Domanda: Gli uccelli volano? Risposta: Sì, grazie. Gli uccelli volano? No grazie. Gli uccelli volano? Forse. Il dialogo viene ripetuto per ore. In un esercizio avanzato il paziente sta di fronte ad una parete vuota. Organizzatore: Guarda quel muro. Risposta: Grazie. Vai verso quel muro: Grazie. Tocca il muro. Grazie. Girati. Grazie. Poi verso l'altra parete. Il rito continua fino ad otto ore al giorno. 

Questi monotoni corsi proseguono fino a che lo studente ha un'esperienza di risveglio. Ad un certo punto semplicemente stacchi l'interruttore, ha raccontato Siegenthaler. Christoph Hubler dice che si galleggia. 

Venzin ha osservato i risultati di questo lavaggio del cervello su una sua paziente di 21 anni, Susanne. Dopo tre mesi era completamente spersonalizzata. Al suo ritorno dal centro Narconon parlava come un computer. È uscita dalla trance solamente dopo due mesi ed è immediatamente ricaduta nell'abuso di droga... 

Horst Niesel, 43 anni, a capo del Narconon di Germania, Austria e Svizzera tedesca, sostiene di avere un tasso di successi del 50%. Ma gli studenti hanno ricordi diversi. Siegenthaler non riesce a rammentarsi un solo cliente che sia rimasto pulito. Dopo qualche settimana, dice, eravamo praticamente tutti punto a e capo. Un alcolista di Berlino è andato avanti e indietro più di dodici volte. La maggior parte di loro non riesce più a stare senza Narconon. 

La conseguenza logica della cura disintossicante è Scientology. Durante le infinite lezioni lo studente impara a lasciarsi completamente andare nelle mani del suo istruttore. Gli esercizi che vengono fatti non hanno uso pratico al di fuori di Scientology. Il tossicodipendente può progredire solamente all'interno della setta. 

Narconon non rafforza l'autonomia del paziente, come afferma la propaganda, al contrario indebolisce persone che, come tossicodipendenti, hanno sofferto anni di delusioni e disperazione. Ed è il motivo per cui questo tipo di terapia ha come risultato una nuova dipendenza. Il Narconon riesce solamente a trasferire la dipendenza, dice Axel Siefert del centro di assistenza statale di Monaco, noi là non ci mandiamo nessuno. Narconon non è preso in considerazione da dottori e assistenti seri. Alla metà degli anni '70, per un breve periodo, l'ufficio di Berlino era riuscito ad ottenere fondi statali per il programma riabilitativo. Ma l'errore fu presto corretto. 

Nel 1984 l'organizzazione si è trasferita in Baviera, prima a Gmund e poi all'attuale indirizzo, un'ex colonia sullo Schliefsee. C'è posto per 40 tossicodipendenti, ma l'edificio generalmente è mezzo vuoto. Il paziente o la sua famiglia devono pagare una tariffa di 120 marchi al giorno. Il corso riabilitativo del Narconon non è coperto dall'assistenza sanitaria. 

Narconon riesce ancora a trovare clienti perché negli altri centri le liste d'attesa sono lunghissime. I tossicodipendenti devono aspettare da tre a sei mesi per entrare al Con-Drobs di Monaco, e in Svizzera l'attesa per dipendenti da eroina arriva a due mesi. Narconon prende tutti immediatamente. L'aspirante paziente deve solo portarsi dietro abbastanza soldi. 

Gli agenti del Narconon fanno regolarmente il giro in cerca di nuovi clienti. La sussidiaria di Scientology paga addirittura commissioni per nuovi nominativi. 

Visto che l'affitto dell'edificio Narconon è di 12.400 marchi al mese, al Sig. Niesel non piace veder andar via le sue vittime. I nuovi arrivati non solo devono rinunciare ai documenti di identità, ma devono anche depositare tutti i loro averi. In questo modo i pazienti hanno difficoltà ad andarsene senza permesso. 

Briska Vogt di 25 anni e il suo ragazzo Andreas, 27 anni, eroinomane, allo Schliersee hanno retto solamente una settimana. Un sabato pomeriggio la coppia è sgattaiolata da una finestra e ha preso il volo, facendo l'autostop per Monaco. Hanno riottenuto i loro averi con l'aiuto della polizia. Ma c'è una nota positiva nella shockante esperienza con la banda di Niesel. Quella settimana è stata talmente da incubo che da allora Andreas non ha più toccato l'eroina. 

L'esperienza Narconon non fortifica i compagni. Il terapista Venzin è a conoscenza di due casi di tossicodipendenti che si sono fatti l'ultima e definitiva dose appena dopo aver lasciato il Narconon. 

Pius Keel, uno scientologo di 22 anni, ha concluso tragicamente il suo soggiorno allo Schliersee. Si era profondamente indebitato con la sua comunità. Dopo qualche tempo al Narconon si era lamentato con la madre dell'aperto raggiro. Narconon pensa solo ai soldi, le aveva detto. Il 14 Settembre 1990, dopo meno di due mesi al Narconon, ha fatto i bagagli e si è gettato sotto il treno. 

 
 
 
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