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Fuori dalla droga con vitamine e saune: L'ombra di Scientology dietro i centri per tossici Narconon

Il "metodo Narconon" è efficace? E quanto sono preparati i suoi operatori? Intervista al presidente del Ceis di Modena.

Di © Vincenzo Malara, Modena qui, 18 febbraio 2011.

 
Disintossicazione droga a Modena. Disintossicazione alcol a Modena. Inserendo una qualsiasi di queste frasi su un motore di ricerca sul web i primi risultati saranno sempre gli stessi, come se esistesse un dominio assoluto anche sulla rete. Centri Narconon. «Gli esperti nella disintossicazione da droghe e alcol in Italia». Così si definisce Narconon, programma di riabilitazione e di recupero dalle sostanze stupefacenti riconosciuto da tanti, anche tramite alcune sentenze legali, come diretta emanazione del movimento di Scientology, operativo anche sotto la licenza della Able, organizzazione no-profit americana che gestisce altri programmi di assistenza legati alla chiesa.

Come è strutturato il programma Narconon? Astinenza da ogni forma di droga, assunzione di vitamine, trattamenti di ore e ore in sauna e la riabilitazione della mente sui testi ispirati agli scritti del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard. Questo, in sintesi, il percorso proposto a chi decide di affidarsi ai centri di riabilitazione operanti, secondo i diversi annunci trovati su internet, anche a Modena, ma che in realtà ti rimandano poi al centro più vicino, quello di Pesaro, denominato "Il Gabbiano". Palestra, piscina, campi sportivi, spazi ricreativi. Questa l'offerta di alcuni centri Narconon che si presentano come del tutto simili a villaggi vacanze. Ma davvero questo programma di recupero aiuta i tossicodipendenti? Che approccio viene proposto alla persona sofferente, spesso affetta anche da problemi psichiatrici? «Quello che è certo è che non esiste un'analisi della storia della famiglia del malato, delle motivazioni psico-sociali che l'hanno portato a drogarsi. È come se ogni ragazzo che arriva al centro fosse trattato allo stesso modo dell'altro».

È Padre Giuliano Stenico, presidente del Ceis di Modena che si occupa del recupero di tossicodipendenti, a parlarci dei centri Narconon: «Qui nei nostri centri di recupero abbiamo aiutato decine di ragazzi che erano stati a Pesaro. Ho conosciuto le loro famiglie che si sono spogliate di tutto pur di pagare. Si parla di cifre intorno ai 20.000 euro per trattamenti di circa sei mesi e se uno se ne va prima non c'è nessun tipo di rimborso. Padre Stenico si sofferma sui riscontri medici di Narconon: «Secondo i racconti di chi vi ha vissuto i trattamenti di disintossicazione sono a base di vitamine e saune - continua padre Stenico - trattamenti che però non hanno nessun riscontro specialistico. Noi, nei nostri centri, partiamo dalla storia personale del singolo, dai suoi legami familiari e da cosa li ha portati a deviare verso la droga. Molti di questi soggetti drogati hanno anche un problema psichico ed è medicalmente consigliabile l'uso di terapie sostitutive per accompagnarli nel loro percorso, invece, a quanto ne sappiamo, in quei centri si pratica un'astinenza indifferente per tutti».

Il dopo disintossicazione e il pericolo di precipitare nel baratro della droga. Su questo si concentrano le ultime riflessioni a Padre Stenico: «In sei mesi non si risolve il problema di un drogato come prospettano in Narconon. Sotto certi punti di vista la disintossicazione è la parte più facile, solo l'inizio di un recupero più lungo. Ciò che è difficile è reinserire il ragazzo nella società e fare in modo rimanga lontano dalla droga».

Che ricordi hanno i ragazzi che da Narconon sono poi passati anche dal Ceis? La risposta di Padre Stenico è secca: «Nessuno. A differenza di chi è stato per esempio a San Patrignano o in altri centri di recupero, dove ricordano di avere fatto alcuni passi positivi, chi viene da Narconon, spesso, non ha memoria di nessun intervento positivo. Non c'è personale qualificato e i ragazzi sono lasciati liberi senza un percorso individuale».

Nessun personale qualificato. Il sospetto di Padre Stenico viene in parte confermato anche da alcuni annunci di lavoro trovati sul web, aperti anche su Modena, che ricercano personale proprio per una sede Narconon in Italia. Tra le righe si richiede personale che possa svolgere diversi tipi di mansioni, comprese quelle tecniche, per cui è previsto un addestramento e "nessuna particolare qualifica". Non sembra mancare niente. Poi, visitando il sito ufficiale del programma Narconon, ci sono link che spiegano i pericoli delle droghe, i sintomi, la descrizione dettagliata del programma di riabilitazione compresi i corsi per ritrovare la consapevolezza di sé (di chiara matrice scientologista) e poi, tra le tante frasi, anche una in particolare, la stessa che accomuna tante testimonianze di chi ha provato a recarsi in un centro Dianetics (anch'io) e si è sentito ripetere quelle parole: «Hai avuto l'immagine di un gatto?... in questo consiste la nostra mente: immagini della propria esperienza. La mente non è nient'altro che l'accumulazione consecutiva di immagini mentali che si accumulano lungo la nostra vita».

 
 
 
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