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Il caso Lisa McPherson: raggiunto un accordo tra le parti

di Robert Farley, redazione del Times, St. Petersburg Times, 29 maggio 2004.

traduzione e note a cura di Martini, 2 giugno 2004

 
Una causa per omissione di soccorso, in corso da 7 anni e portata avanti dagli eredi di Lisa McPherson contro la Chiesa di Scientology, ha raggiunto questa settimana un accordo a sorpresa ponendo fine alla battaglia legale più tenacemente contesa e lunga della storia della contea di Pinella.

L'accordo extragiudiziale mette fine alla residua minaccia legale che la chiesa si trovava a dover affrontare dopo la morte ampiamente pubblicizzata della McPherson, una scientologist morta nel 1995 a Clearwater dopo aver trascorso 17 giorni affidata alle cure dei membri di Scientology [1].

I termini dell'accordo, raggiunto dopo diversi giorni di mediazione in un ufficio legale di St. Petersburg, sono segreti.

«È finita» ha detto il portavoce della chiesa Ben Shaw. «Guardiamo al futuro e porteremo avanti la nostra missione per aiutare le persone a raggiungere la libertà spirituale».

L'avvocato Luke Lirot, che ha collaborato con il legale di Tampa Ken Dandar nel rappresentare gli eredi della McPherson nelle numerose cause scaturite dal caso di omissione di soccorso, ha detto che era venuto il momento di porre fine ad una battaglia legale sfiancante e costosa. «È stato il modo migliore per risolvere la questione e permettere a tutti di andare avanti». Non è stato possibile contattare Dandar per un commento. Lirot ha riferito che l'avvocato stava assistendo un parente ammalato.

Il caso di omissione di soccorso aveva provocato alla chiesa un vero incubo mediatico. Un lungo processo avrebbe attirato l'attenzione internazionale dei media. L'accordo raggiunto mercoledì sera è stato sorprendente, considerate le profonde divergenze tra le parti in causa.

Dandar aveva definito "un insulto" le precedenti offerte della chiesa. In un incontro di mediazione essa aveva offerto 20.000 dollari. Dandar aveva ribattuto chiedendo 80 milioni.

Lirot ha riferito che il giudice anziano Robert Beach aveva insistito per un ultimo incontro di mediazione prima di fissare la data del processo; ha aggiunto «Stavolta credo che tutti abbiano analizzato seriamente le molte variabili del caso».

Shaw, Wally Pope, avvocato di Clearwater e Monique Yingling, avvocato di Washington, DC, hanno rappresentato la Chiesa di Scientology, mentre gli eredi della McPherson erano rappresentati da Lirot, Dandar, suo fratello e Dell Liebrich, zia di Lisa McPherson.

* * *
La McPherson si era trasferita a Clearwater da Dallas nel 1994 con la AMC Publishing, lo studio di marketing per cui lavorava e la cui gestione e il cui personale era composto in larga parte da scientologist. Come gli altri dipendenti della AMC desiderava essere vicina alla sede spirituale di Scientology.

Un anno più tardi la McPherson, all'epoca 36enne, era diventata "Clear", uno stato che, secondo gli scientologist, libera dalle inibizioni provocate da ricordi dolorosi sepolti nell'inconscio. Due mesi dopo, ad appena qualche isolato dal Fort Harrison Hotel di Scientology, era rimasta coinvolta in un piccolo incidente automobilistico. La McPherson era uscita dalla sua auto, si era completamente denudata ed aveva detto ad un paramedico: «Ho bisogno di aiuto. Ho bisogno di parlare con qualcuno».

I paramedici l'avevano accompagnata al vicino Morton Plant Hospital per una perizia psichiatrica. Ben presto però erano arrivati i compagni scientologist i quali avevano comunicato al personale dell'ospedale che si sarebbero presi cura loro della ragazza. Gli scientologist si oppongono ai trattamenti psichiatrici. La McPherson si era fatta dimettere contro il parere medico ed era stata portata al Fort Harrison, dove era rimasta per 17 giorni.

Rapporti giornalieri sulla sua permanenza, scritti da scientologist di basso livello, dipingono un quadro sconfortante [2]. La McPherson aveva lottato con le sue badanti, rifiutava il cibo, piangeva e rompeva gli oggetti, si sporcava. Alla fine era diventata troppo debole per reggersi in piedi. I rapporti della chiesa mostrano che la McPherson ricevette dosi di cloralidrato, un sedativo disponibile solo dietro prescrizione medica, e che le vennero fatte iniezioni di magnesio.

I rapporti dicono anche che la McPherson era stata curata da un medico privo di licenza per operare in Florida, ma che lavorava per la chiesa. Secondo i rapporti il medico le aveva diagnosticato un'infezione, aveva deciso che erano necessari degli antibiotici e l'aveva portata all'ospedale.

Gli appunti degli staff indicano che il peso corporeo della ragazza era calato drammaticamente e, secondo uno di essi, sembrava «molto ammalata e respirava a fatica». L'avevano quindi accompagnata ad un ospedale della vicina contea in modo che potesse essere visitata da un medico scientologist. Il viaggio era durato 45 minuti. All'ospedale la McPherson aveva cessato di respirare e non aveva più battito. Il medico scientologist ne aveva pronunciato il decesso.

* * *
Circa un anno dopo la morte di Lisa McPherson il Procuratore dello Stato Bernie McCabe aveva accusato la Chiesa di Scientology di due reati penali: abuso di professione medica e maltrattamenti ad adulto disabile. Le due accuse erano state ritirate nel giugno del 2000, dopo che la pubblica accusa aveva incolpato l'allora medico legale Joan Wood di aver distrutto il caso [3].

Infatti inizialmente la Wood aveva scritto che la McPherson era morta in seguito alle complicazioni provocate da disidratazione. Nel 2000, cinque anni dopo, aveva rivisto le sue conclusioni affermando che la morte era stata accidentale.

Ma il caso civile, in cui il peso delle prove è meno pesante che in un caso penale, era andato avanti. Presentato nel febbraio del 1997 da Dell Liebrich (Texas) per conto degli eredi di Lisa McPherson, la causa sosteneva che i membri dello staff della chiesa avevano lasciato che la ragazza di disidratasse e, infine, morisse.

Come era accaduto per il caso penale, Scientology aveva ingaggiato uno squadrone di avvocati di grido e non aveva lesinato nelle spese. Secondo gli osservatori si è trattato di una strategia studiata per sopraffare Dandar.

Il caso è stato vigorosamente combattuto da entrambe le parti. Nel corso degli anni Dandar lo aveva ampliato oltre la semplice negligenza, sostenendo che i leader della chiesa avevano intenzionalmente lasciato morire la McPherson per evitare problemi di pubbliche relazioni. Ma negli ultimi round delle negoziazioni erano rimaste quattro accuse: presunta negligenza, percosse, inflizione di stress emotivo e omissione di soccorso.

La chiesa aveva sostenuto che Dandar avesse ristrutturato il caso per minare Scientology e la sua dirigenza con l'aiuto finanziario del milionario Robert Minton, all'epoca il maggior critico della chiesa. Minton aveva contribuito agli sforzi di Dandar con oltre due milioni di dollari. «È stato il manifesto dell'intero movimento anti-Scientology» ha detto una volta Minton commentando il caso McPherson, «era una possibilità per inchiodare veramente Scientology».

Tuttavia nell'aprile 2003, con uno stupefacente voltafaccia [4], Minton aveva testimoniato a favore della chiesa accusando Dandar di averlo incoraggiato a mentire sotto giuramento, a rilasciare alla corte rapporti falsi e di averlo spinto a battere il tamburo della pubblicità anti-Scientology. Dandar aveva controbattuto sostenendo che la testimonianza di Minton era stata estorta dalla chiesa.

I leader di Scientology hanno sempre sostenuto che la causa era un assalto portato avanti da chi odia la chiesa, asserendo che la loro vigorosa difesa era motivata dalla necessità di ristabilire la verità. «Questo accordo è stato raggiunto quattro anni fa, quando il medico legale ha corretto il certificato di morte dicendo che il decesso di Lisa doveva essere stato accidentale, causato da una improvvisa quanto inaspettata embolia polmonare» ha aggiunto Shaw.

* * *
L'accordo arriva in un momento in cui a Clearwater la chiesa gode di una crescita senza precedenti. A tutt'oggi nella zona di Clearwater essa possiede proprietà per oltre 50 milioni di dollari, e sta terminando la costruzione di un complesso in stile mediterraneo chiamato "Super Power" del valore di altri 50 milioni. Essa possiede inoltre 565 stanze di albergo sia in città che nelle vicinanze per accogliere gli scientologist che considerano Clearwater come la loro mecca spirituale.

Il dirigente cittadino Bill Horne si è detto contento dell'accordo raggiunto dopo una battaglia legale così controversa e molto visibile, soprattutto in virtù dell'intenzione della municipalità di riproporre agli elettori i nuovi piani di sviluppo.

L'accordo raggiunto in settimana è stato, secondo Lirot, «un accordo globale», con ciò intendendo che esso comprenderà anche tutti le molte cause secondarie presentate dalla chiesa contro gli eredi di Lisa McPherson e i loro avvocati. «Se non altro» ha scherzato, «il sistema giudiziario della contea di Pinella ne trarrà beneficio. I casi pendenti erano davvero tanti».

Lirot ha definito l'esperienza come unica nella carriera di un avvocato, aggiungendo che «l'accordo è una buona notizia per entrambe le parti. Chiunque vi è stato coinvolto potrà riprendere con la vita normale».

(Scritto con il contributo del redattore Jennifer Farrell).


Momenti salienti del caso:

1994: Lisa McPherson, scientologist di lungo corso, si trasferisce da Dallas a Clearwater con il suo datore di lavoro, la AMC Publishing. Il personale e la dirigenza dell'azienda sono costituiti in larga parte da scientologist che desiderano essere vicini alla sede spirituale di Scientology.

giugno 1995: La McPherson mostra segni di disturbo mentale e riceve un procedimento Scientology chiamato "Rundown dell'Introspezione", in cui la persona disturbata viene tenuta in isolamento totale. Nessuno vicino a lei può parlare. Alla persona vengono somministrate vitamine e cibo, e viene incoraggiata al riposo. La McPherson ha difficoltà di guarigione, ma in seguito scriverà una lettera di apprezzamento per il personale della chiesa.

Settembre 1995: La McPherson diventa ufficialmente "clear", uno stato che, secondo gli scientologist, libera dalle inibizioni provocate da ricordi dolorosi sepolti nell'inconscio. In 13 anni la McPherson ha speso decine di migliaia di dollari per l'assistenza Scientology. Ha 36 anni.

18 novembre 1995: La McPherson è coinvolta in un piccolo incidente automobilistico dopo il quale si denuda completamente e dice a un paramedico «Ho bisogno di aiuto. Ho bisogno di parlare con qualcuno». Dice di «stare facendo cose sbagliate che non sapeva fossero sbagliate». I paramedici la portano al vicino Morton Plant Hospital per una perizia psichiatrica, ma interviene un gruppo di membri della chiesa. La McPherson si fa dimettere contro il parere medico ed è presa in custodia dagli scientologist del Fort Harrison Hotel di Clearwater.

5 dicembre 1995: La McPherson è stata in custodia degli scientologist al Fort Harrison per 17 giorni. La sera del 5 dicembre gli scientologist che si prendono cura di lei si preoccupano perché sta molto male. Decidono di portarla all'ospedale di New Port Richey - un viaggio di 45 minuti - per farla visitare dal Dott. David Minkoff, uno scientologist che lavora al pronto soccorso [5]. Quando arriva all'ospedale la McPherson non respira più e non ha più battito. Secondo il rapporto medico è emaciata, piena di lividi e trascurata. Minkoff ne certifica il decesso.

6 dicembre 1995: la polizia di Clearwater inizia un'inchiesta. Per la morte della McPherson non sono stati fatti necrologi e non esiste un rapporto pubblico di polizia. La notizia della sua morte trapela soltanto un anno dopo.

16 dicembre 1996: quando l'indagine diviene pubblica Scientology accusa la polizia di Clearwater di molestare la chiesa. La sua versione del decesso: «la McPherson è entrata al Fort Harrison per riposo e relax» e «si è improvvisamente ammalata».

17 gennaio 1997: la Procura di Pinella-Pasco e il Florida Department of Law Enforcement si uniscono alla polizia di Clearwater nelle indagini. Il medico legale Joan Wood dice ai giornalisti che «è impossibile che la McPherson si sia ammalata improvvisamente».

19 febbraio 1997: a Tampa i parenti della McPherson presentano una causa per omissione di soccorso contro la Chiesa di Scientology.

9 luglio 1997: viene fatta nuova luce sul caso quando un giudice autorizza a rendere pubblici i diari interni che dettagliano il modo in cui gli scientologist si sono presi cura della McPherson. I rapporti differiscono in modo significativo dal racconto fatto dai rappresentanti della chiesa.

15 dicembre 1997: la polizia di Clearwater e il Florida Department of Law Enforcement completano l'inchiesta e raccomandano accuse penali per la morte della McPherson.

Novembre 1998: dopo un'analisi del caso durata 11 mesi, il procuratore Bernie McCabe accusa la Chiesa di Scientology di due reati penali: abuso di professione medica e maltrattamenti su adulto disabile.

Novembre 1999: la Wood accetta di riconsiderare le sue conclusioni sulla morte della McPherson.

Gennaio 2000: Robert Minton, un milionario del New England che si batte per riformare Scientology, apre una sede a Clearwater vicino ad una proprietà della chiesa e battezza la sua organizzazione con il nome di Lisa McPherson Trust. Minton finanzia la causa civile contro Scientology dal 1997.

Febbraio 2000: la Wood, dopo aver rivisto le informazioni mediche fornite da Scientology, modifica il certificato di morte della McPherson. Corregge le modalità di morte da "indeterminate" a "accidentali".

7 giugno 2000: avendo completato la sua revisione McCabe decide di non proseguire, annotando che il cambiamento di opinione della Wood sminuisce lo sforzo della pubblica accusa di provare il caso penale oltre ogni ragionevole dubbio.

28 luglio 2000: James S. Moody Jr., giudice del circuito di Hillsborough, ordina che la causa per omissione di soccorso venga trasferita nella contea di Pinella.

Novembre 2001: Minton annuncia che il Lisa McPherson Trust si sta sciogliendo e sta chiudendo la sede di Clearwater.

Aprile 2002: con un voltafaccia sbalorditivo Minton, che aveva dato a Ken Dandar, avvocato degli eredi McPherson, quasi 2 milioni di dollari per perseguire la causa per omissione di soccorso, testimonia per conto della chiesa nel suo tentativo di rimuovere Dandar da un caso collegato alla causa.

Gennaio 2003: Susan Schaeffer, giudice di circuito, stabilisce che la causa contro la Chiesa di Scientology per omissione di soccorso debba proseguire, e che Dandar possa restare incaricato del caso.

Maggio 2004: Gli eredi di Lisa McPherson e la Chiesa di Scientology raggiungono un accordo. I termini vengono tenuti segreti.

Gli scientologist raggiungono un accordo nella causa per la morte di un membro
CNN online, 29 maggio 2004

Clearwater, Florida (AP) - La Chiesa di Scientology ha raggiunto un accordo in un caso che vedeva accusati i suoi staff di aver lasciato disidratare e morire un proprio membro.

Lisa McPherson, 36 anni, morì nel 1995 dopo aver trascorso 17 giorni in custodia del personale di Scientology. La sua morte era ben presto diventata un motto per un movimento anti-Scientology e la causa, presentata dalla famiglia, aveva generato diverse azioni legali collegate.

La chiesa affermò che la donna era morta di embolia polmonare a seguito di un piccolo incidente automobilistico occorsole il giorno prima di essere portata nella sua sede spirituale a Clearwater. Dopo l'incidente la polizia l'aveva accompagnata all'ospedale, ma lei se ne era andata con dei rappresentanti di Scientology che volevano evitarle un trattamento psichiatrico, in quanto contrario agli insegnamenti della chiesa. I medici sostenevano che la McPherson soffrisse di un grave crollo mentale.

I termini dell'accordo, raggiunto mercoledì dopo diversi giorni di mediazione, non sono stati resi pubblici.

«È finita» ha commentato Ben Shaw, portavoce della chiesa. «Guardiamo al futuro e porteremo avanti la nostra missione per aiutare le persone a raggiungere la libertà spirituale».

L'avvocato Luke Lirot, che ha assistito gli eredi della McPherson, ha detto: «È stato il modo migliore per risolvere la questione e permettere a tutti di andare avanti».

Ken Dandar, avvocato di Tampa e legale degli eredi McPherson, aveva accusato i leader della chiesa di aver intenzionalmente lasciato morire la donna. La chiesa dal canto suo aveva accusato Dandar di voler minare Scientology con l'aiuto finanziario del milionario Robert Minton, all'epoca uno dei critici più feroci di Scientology.

Nell'aprile del 2003 Minton accusò Dandar di averlo incoraggiato a mentire sotto giuramento, a rilasciare alla corte rapporti falsi e di averlo spinto a battere il tamburo della pubblicità anti-Scientology. Dandar controbatté sostenendo che la chiesa aveva estorto la testimonianza di Minton.

Pat Harney, portavoce della chiesa, ha detto che Scientology è una filosofia religiosa applicata fondata 54 anni fa dallo scrittore L. Ron Hubbard. I critici hanno accusato Scientology di essere una setta e di utilizzare il controllo mentale.
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Note:

1. Si veda: Il Caso Lisa Mc Pherson

2. Si veda: I diari dello staff del Fort Harrison Hotel

3. Si veda: Il medico legale cambia versione, Scientology chiede l'archiviazione del caso penale, Cadono le accuse penali contro Scientology

4. Si veda: Come Scientology ha trasformato in alleato il suo critico più importante

5. Si veda: Sospeso il medico del caso McPherson

 
 
 
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