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Che cos'è il controllo mentale distruttivo?

Di Steven Hassan

Tratto dal volume Releasing the Bonds, Freedom of Mind Press, Somerville, MA. ISBN 0-9670688-0-0

Traduzione a cura di Martini

 
Capitolo 2 di "Releasing the Bonds" (sciogliere i legami), secondo libro di Steven Hassan, già autore acclamato di "Mentalmente Liberi - Come uscire da una setta".

In questa nuova fatica Hassan presenta nel dettaglio il suo "Strategic Interaction Approach", approccio di interazione strategica, teso ad aiutare a valutare meglio l'affiliazione di chi è coinvolto in un gruppo distruttivo. Naturale evoluzione dell'exit counseling (trattato in Mentalmente Liberi), e in netta contrapposizione alla "deprogrammazione" (pratica illegale, oltre che profondamente immorale, violenta e irrispettosa dell'individuo) il SIA offre nuovi spunti e risorse per familiari e amici preoccupati.

Lo Strategic Interacion Approach differisce in diversi modi dall'approccio descritto in Mentalmente Liberi, il più importante dei quali è l'introduzione dell'intervento in tre parti sulla fobia. Nel Capitolo 10 imparerete ad usare questo approccio graduale per aiutare il vostro caro a comprendere e vincere le fobie inculcate dal culto. Ho imparato che, fino a quando questo problema non sarà correttamente indirizzato, l'interazione con il membro di setta è particolarmente difficile e a volte controproducente.

Il SIA differisce poi dall'exit counseling per l'enfasi posta sul processo di cambiamento, piuttosto che sul puro contenuto informativo. Il modello dell'exit counseling partiva dal presupposto che l'assistente possedeva informazioni difficili da ottenere. Tutto questo è cambiato perché al giorno d'oggi critici ed ex membri di diversi gruppi stanno pubblicando sul Web informazioni su sette e controllo mentale. Con l'avvento di Internet chiunque abbia un computer e un modem può mettersi in contatto con altre famiglie, ottenere l'assistenza di esperti ed ex membri, trovare informazioni in modi fino a poco tempo a impossibili.

Ora che l'informazione è diventata così accessibile, possiamo dedicare il nostro tempo a sviluppare un'accurata comprensione del membro, del gruppo a cui appartiene, degli amici e familiari che lo amano. Inoltre nel Strategic Interaction Approach apprendiamo come identificare i fattori che rendono più vulnerabili al controllo mentale, come ad esempio disordini di apprendimento, problemi sessuali irrisolti, o fobie preesistenti da cui le sette possono trarre vantaggio. Creiamo un modello delle varie parti del sé autentico del nostro caro che sono state coltivate per reclutarlo nell'identità settaria. Comprendere queste sub-personalità aiuta ad entrare in relazione con l'identità settaria, e ci aiuta anche ad identificare e incoraggiare quegli aspetti dell'identità settaria che vale la pena preservare […] (Pagg. 70-71)

copertina Il Capitolo 2 di Releasing the Bonds è interamente dedicato alla comprensione del controllo mentale distruttivo, vale a dire ciò che fa la vera differenza tra gruppo o organizzazione benevola e legittima (e le normali forze di influenza della vita quotidiana), e quanto viene comunemente definito "setta" in senso sociologico, sia essa di derivazione religiosa, psicanalitica, di auto-aiuto, commerciale, politica, sportiva ecc. ecc. Il tema del controllo mentale distruttivo è già stato trattato da questo sito, ma credo valga la pena riproporlo nella spiegazione molto chiara e lineare di Hassan.

Il libro Releasing the Bonds non è ancora disponibile in traduzione italiana. Uscito nel 2000, può essere ordinato in versione originale rivolgendosi direttamente all'associazione Freedom of Mind di Hassan o cliccando qui. Il costo del volume (416 pagine) è di 24,95 dollari americani, più 4 dollari per la spedizione.

Martini

 
 

Che cos'è il controllo mentale distruttivo?

 
 

Quando ero nel culto di Moon i miei amici e familiari mi dicevano spesso che ero stato "plagiato", o che mi trovavo sotto "controllo mentale". All'epoca pensavo che "controllo mentale" significasse essere ammanettato, torturato e interrogato sotto luci violente, e sapevo che a me non era accaduto. Così quando mi chiamavano "robot plagiato" pensavo che mi stessero semplicemente perseguitando per le mie convinzioni e credenze, e i loro commenti negativi finivano per rafforzare la mia dedizione al gruppo. Come qualsiasi altro membro di un gruppo distruttivo, prima di riuscire a capire che vi ero stato sottoposto avevo bisogno di capire che cos'è davvero il controllo mentale e come viene usato.

Nel corso della mia deprogrammazione il libro del 1961 di Robert Jay Lifton, Thought Reform and the Psychology of Totalism [1], mi fornì il primo sistema di riferimento per comprendere il controllo mentale. Riuscii a lasciare i Moonies perché il controllo mentale mi era stato definito in una forma che riuscivo facilmente a capire. Nel capitolo 22 del suo libro Lifton identifica otto criteri che contraddistinguono l'uso della "riforma del pensiero" o controllo mentale: controllo del milieu, manipolazione mistica, richiesta di purezza, culto della confessione, scienza sacra, linguaggio caricato, dottrina contro persona e dispensazione dell'esistenza. Lifton scrive che mentre molti gruppi mostrano alcuni di questi punti, il gruppo che mostri tutti e otto questi criteri sta usando controllo mentale distruttivo.

Gli otto criteri di Lifton

1. Controllo del milieu

Controllo dell'ambiente, e della comunicazione all'interno dell'ambiente. Comprende non solo la comunicazione tra le persone, ma anche come il gruppo si inserisce nella mente dell'individuo e controlla il suo dialogo interno.

2. Manipolazione mistica

Costruzione artificiosa di esperienze per inscenare eventi apparentemente spontanei e "sovrannaturali". Tutti manipolano tutti per uno scopo più elevato.

3. Richiesta di purezza

Stabilire standard di prestazioni impossibili da raggiungere, creando perciò un ambiente di colpa e vergogna. Indipendentemente da quanto duramente una persona ci provi, non vi giunge mai, sta male e lavora ancora più sodo.

4. Culto della confessione

Distruzione dei confini personali e attendersi che ogni pensiero, sentimento o azione - passati o presenti - non conformi alle regole del gruppo vengano condivisi o confessati. Queste informazioni non vengono dimenticate o perdonate, ma usate piuttosto per controllare.

5. Scienza sacra

La convinzione che il dogma del gruppo sia assolutamente scientifico e moralmente vero, senza spazio per domande o punti di vista alternativi.

6. Linguaggio caricato

Uso di un vocabolario che limita i pensieri del membro verso un assoluto, un bianco-e-nero, verso "cliché blocca pensiero" capiti unicamente dagli interni.

7. Dottrina contro persona

Imposizione delle credenze del gruppo su esperienza, coscienza e integrità individuali.

8. Dispensazione dell'esistenza

Convinzione che i membri del gruppo abbiano diritto di esistere mentre tutti gli ex membri, i critici o i dissidenti non l'abbiano.

 

Comprendere i processi di influenza sociale

Dopo la seconda guerra mondiale molti si chiesero come mai tante persone - i cittadini tedeschi che avevano condotto una vita normale prima dell'avvento di Hitler - potessero aver partecipato al genocidio di massa. Gli psicologi sociali iniziarono a condurre ricerche sui vari modi in cui pensieri, sentimenti e comportamenti individuali possono essere influenzati dalla presenza reale, immaginata o sottintesa di altri. Il centro dell'attenzione della psicologia sociale è l'individuo all'interno di un gruppo; osserva in che modo le forze sociali influiscano sulle varie componenti della nostra identità. Nel corso degli ultimi cinquant'anni sono stati condotti letteralmente migliaia di esperimenti di psicologia sociale, ed alcuni di essi hanno prodotto grandi intuizioni sul nostro comportamento, convinzioni e motivazioni. [2]

Dopo essere tornato all'università, gli studi di psicologia sociale mi hanno fornito una più chiara comprensione di come i culti utilizzino i processi di influenza sociale, come la pressione da parte del gruppo e l'obbedienza all'autorità, per controllare i propri membri. Negli anni '30 Kurt Levin, uno dei primi psicologi sociali, spiegò la sua "teoria del campo", in cui descriveva in che modo il comportamento fosse connesso sia alla personalità del singolo individuo che al suo ambiente:

«Da questo punto di vista, ogni persona è circondata da uno "spazio vitale" o campo dinamico di forze all'interno del quale i suoi bisogni e scopi interagiscono con le influenze ambientali. Il comportamento sociale può essere schematizzato in termini di tensione e interazione di queste forze, e della tendenza individuale a mantenere equilibrio tra di esse, o a ristabilire un equilibrio quando esso venga turbato.» [3]
Lewin, un rifugiato ebreo fuggito dal regime nazista, ammirava spassionatamente la democrazia americana. Dedicò la sua carriera all'esplorazione della coesione, delle decisioni di gruppo, delle differenze tra autoritarismo e democrazia, e alle tecniche di modificazione dell'atteggiamento e risoluzione dei conflitti. Tutti questi argomenti sarebbero diventati punti centrali della discussione del controllo mentale settario. Lewin era anche interessato al modo in cui gli atteggiamenti personali vengono modificati dall'appartenenza ad un gruppo che raggiunge una decisione collettiva, e su come una persona tenderà ad aggrapparsi saldamente a quella decisione, ignorando le informazioni che entrano in conflitto con essa. Questo lavoro potrebbe avere ispirato il suo studente Leon Festinger a formulare la sua teoria della "dissonanza cognitiva" che, come vedremo, ha influenzato la mia concezione di controllo mentale.

Da allora il potere dei processi di influenza sociale sono stati dimostrati da migliaia di studi. Nel 1971 il Dott. Philip Zimbardo condusse un esperimento, ora famoso, sulla psicologia sociale dell'imprigionamento. Lui ed i suoi colleghi riprodussero con estrema cura l'esperienza della prigione, facendola sembrare quanto più realistica possibile. 21 studenti volontari della classe media, emotivamente stabili, maturi e rispettosi della legge vennero divisi in due gruppi: prigionieri e guardie. L'esperimento doveva durare due settimane, ma dovette essere abbandonato dopo appena sei giorni. Una delle guardie riferì che:

«Rimasi sorpreso da me stesso… li costringevo ad insultarsi a vicenda, a pulire i gabinetti a mani nude. In pratica consideravo i prigionieri come bestiame, e continuavo a pensare che dovevo guardarmi da loro nel caso avessero cercato di fare qualcosa…» [4].
Nel giro di pochi giorni i prigionieri avevano organizzato una ribellione. Avevano strappato i loro numeri identificativi e si erano barricati nelle loro celle. Le guardie li avevano irrorati con gli estintori, avevano fatto irruzione nelle celle, li avevano spogliati, asportato i letti e profondamente intimiditi. Il quinto giorno una guardia aveva scritto nel suo diario:
«l'avevo scelto [un prigioniero] per maltrattamenti speciali, sia perché lui me l'aveva chiesto, sia perché semplicemente mi era antipatico… il nuovo prigioniero rifiutava di mangiare la salsiccia. Decisi di nutrirlo a forza, ma lui non mangiava. Allora gli rovesciai il cibo in faccia. Non riuscivo a credere di essere io a fare quelle cose. Odiavo me stesso per averlo costretto a mangiare, ma odiavo ancora di più lui perché non mangiava…» [5]
Intanto i prigionieri si sentivano umiliati e ossessionati dall'ingiustizia del trattamento. Zimbardo e i suoi colleghi non si aspettavano una trasformazione tanto rapida:
«Ciò che ci sorprese maggiormente dell'esito di questa esperienza simulata di prigione fu la facilità con cui può essere suscitato un comportamento sadico in giovani assolutamente normali, e la diffusione di patologia emotiva contagiosa tra persone accuratamente selezionate precisamente per la loro stabilità emotiva.» [6]
Questo esperimento, durato meno di una settimana, dimostra in modo spaventoso quanto l'identità della persona dipenda dal ruolo che sta recitando, dal modo in cui gli altri la trattano, da quale uniforme o abbigliamento indossi, e così via. Si può solo immaginare che cosa sarebbe potuto accadere se fossero state aggiunte potenti tecniche di controllo mentale, e per un prolungato periodo di tempo, come accade in un ambiente settario. L'esperimento di Zimbardo sottolinea inoltre il dilemma chiaramente espresso nel 1957 da Vance Packard nel suo libro The Hidden Persuaders: «Quando state manipolando qualcuno, qual è il punto in cui vi fermate? A chi tocca stabilire il punto in cui i tentativi di manipolazione diventano socialmente indesiderabili?» [7]

Da allora Zimbardo è diventato una delle guide dello studio sul controllo mentale. Sono stato oratore d'onore al suo corso presso la Stanford University, intitolato "Psicologia del Controllo Mentale". Il corso copre l'ampia area dell'influenza sociale ed offre approfondite informazioni su principi, paradigmi, teorie, metodi di ricerca, esperimenti e applicazioni pratiche del controllo mentale. Gli obiettivi del corso di Zimbardo sono simili agli obiettivi di questo capitolo. Scrive infatti:

«Cercheremo di capire in che modo i culti reclutano membri, li indottrinano e modellano la loro vita per nobili azioni religiose, o per ignobili azioni profane. Apprenderemo che non esistono trucchi o espedienti speciali, solo l'applicazione sistematica di molte tecniche che abbiamo visto utilizzate e sviluppate in altre aree di influenza sociale - solamente usate più intensamente o per periodi più lunghi.» [8]
Zimbardo mi ha insegnato la singola è più importante regola della psicologia sociale, "l'errore fondamentale di attribuzione". Le persone attribuiscono i comportamenti del prossimo alla disposizione piuttosto che alla pressione ambientale esercitata su di esso. In particolare negli Stati Uniti, dove l'individualità viene apprezzata, le persone presumono di agire in base alla "propria idea" piuttosto che in base all'influenza esercitata da forze esterne. La psicologia sociale ha dimostrato che tutti siamo profondamente influenzati dal nostro ambiente. È nella natura umana adattarsi a ciò che viene percepito come un comportamento "corretto".
 

Che cos'è il controllo mentale?

Sulle prime si pensa che il controllo mentale sia un processo ambiguo, mistico che non può essere definito in termini concreti. In realtà il controllo mentale si riferisce a una specifica serie di metodi e tecniche, come l'ipnosi o il blocco del pensiero, che influenzano il modo in cui una persona pensa, sente ed agisce. Come molti altri corpi di conoscenza non è intrinsecamente buono o cattivo. Se le tecniche di controllo mentale vengono usate per spingere l'individuo ad avere maggior scelta, e l'autorità della sua vita rimane su di lui, gli effetti possono essere benefici. Ad esempio si può usare il controllo mentale benefico per aiutare a smettere di fumare, senza influenzare altri comportamenti. Il controllo mentale diventa distruttivo quando viene utilizzato per minare la capacità di pensare ed agire in modo indipendente.

Il controllo mentale, come viene utilizzato dalla maggioranza dei culti distruttivi, non cerca di fare altro che intralciare l'identità vera dell'individuo - comportamento, pensieri, emozioni - e ricostruirla ad immagine del leader. Lo si fa controllando rigidamente la vita fisica, intellettuale, emotiva e spirituale del membro. Unicità e creatività della persona vengono soppresse. Il controllo mentale settario è un processo sociale che incoraggia obbedienza, dipendenza e conformità. Scoraggia autonomia e individualità immergendo i principianti in un ambiente che reprime la libera scelta. I dogmi del gruppo diventato l'unica preoccupazione della persona. Qualsiasi cosa o chiunque non rientri in questa realtà rimodellata diventa irrilevante.

 

Controllo mentale o lavaggio del cervello?

La definizione di "lavaggio del cervello", coniata nel 1951 dal giornalista Edward Hunt, viene spesso usata come sinonimo di controllo mentale [9]. Hunter aveva tradotto la parola cinese hsi nao, "lavare il cervello", per descrivere il processo con cui gli americani catturati durante la guerra di Corea potevano capovolgere improvvisamente la loro fedeltà e confessare crimini di guerra immaginari. Come era possibile che, nel giro di poche settimane, personale militare addestrato confessasse crimini mai commessi, fosse felice della prigionia, adottasse sistemi di credenza completamente nuovi? Negli anni '50 gli psicologi e psichiatri militari Margaret Singer, Robert Lifton, Louis West ed Edgar Schein vennero mandati a condurre ricerche sulla riforma del pensiero, e a mettere a punto modalità con cui proteggerne i soldati.

Come Lifton, anche Schein si rivolse ai programmi di "lavaggio del cervello" dei cinesi. Il suo libro Coercive Persuasion, basato su colloqui con ex prigionieri americani, rispecchia l'opinione di Lifton secondo cui la coercizione fisica sembrava essere una caratteristica importante del "lavaggio del cervello" [10]. Tuttavia, Lifton successivamente iniziò a credere che si potesse ottenere riforma del pensiero anche senza coercizione fisica o violenza [11].

Negli anni '50, in qualità di psicologa senior del Walter Reed Army Hospital, Margaret Singer studiò gli effetti della riforma del pensiero sui prigionieri di guerra coreani. La Singer, che poi ha proseguito la sua opera pionieristica nel campo del controllo mentale settario, ha riassunto cinquant'anni del suo lavoro sui processi di riforma del pensiero nel libro Cults in Our Midst [12] [in italiano]. Nel volume spiega le sei condizioni per la riforma del pensiero.

Le sei condizioni di Singer per la riforma del pensiero

1. Acquisire il controllo sul tempo personale individuale, in particolare sul tempo dedicato alla riflessione e all'ambiente fisico.

2. Creare senso di impotenza, paura e dipendenza, fornendo contemporaneamente modelli che dimostrino il nuovo comportamento che la leadership vuole produrre.

3. Manipolazione di premi, punizioni ed esperienze al fine di sopprimere precedenti comportamenti e atteggiamenti sociali, compreso l'utilizzo di stati alterati di coscienza per manipolare l'esperienza.

4. Manipolazione di premi, punizioni ed esperienze per provocare comportamenti e atteggiamenti voluti dalla leadership.

5. Creazione di un sistema fortemente controllato, con un sistema logico molto ristretto in cui chi dissente viene fatto sentire come se i suoi interrogativi indicassero che esiste qualcosa di intrinsecamente sbagliato in lui.

6. Mantenere i membri inconsapevoli e non informati sul fatto che esiste un'agenda tesa a controllarli e modificarli. La leadership non potrebbe portare avanti un programma di riforma del pensiero se il membro fosse al pieno delle sue capacità e avesse dato il suo consenso informato.

Per quanto mi riguarda, alcune delle differenze chiave tra "lavaggio del cervello" e controllo mentale - o riforma del pensiero - consistono in quanto segue: il termine "lavaggio del cervello" viene spesso associato a comportamenti apertamente coercitivi, esemplificati dall'immagine di un prigioniero nelle mani di carcerieri che abusano di lui. All'inizio del processo di "lavaggio del cervello" il soggetto considera gli "agenti di influenza" come "nemici", e viene costretto ad obbedire.

Nel caso del controllo mentale gli "agenti di influenza" vengono visti come amici o mentori, il che porta all'abbassamento delle difese rendendo le persone più vulnerabili alla manipolazione. La chiave del successo del controllo mentale risiede nella sua sottigliezza, astuzia, nel modo in cui promuove la "illusione di controllo". L'individuo crede di "prendere decisioni autonome" quando in realtà è stato socialmente influenzato a disinserire la mente critica e la capacità di prendere decisioni indipendenti. In altre parole, crede di avere liberamente scelto di cedere la sua libera volontà a Dio, al leader, all'ideologia. Quando l'individuo fa un passo indietro e valuta oggettivamente la grande quantità di influenza sociale esercitata per portarlo alla "resa", il grado di manipolazione diventa molto evidente.

 

Teoria della dissonanza cognitiva ed evoluzione del modello BITE

Nel 1950 lo psicologo Leon Festinger riassunse i principi base della sua teoria della dissonsanza cognitiva: «Se cambiate il comportamento di una persona, i suoi pensieri e sentimenti cambieranno per minimizzare la dissonanza» [13]. Come descritta da Festinger la "dissonanza" è la tensione psicologica che si crea quando il comportamento entra in conflitto con le convinzioni. Così come la fame, questa tensione è uno stato di disagio che porta a prendere misure tese a ridurla. Si preferisce avere comportamento, pensieri ed emozioni reciprocamente coerenti, e si possono tollerare solo piccole discrepanze tra queste tre componenti della nostra identità. La ricerca psicologica ha dimostrato che se una qualsiasi di queste tre componenti cambia, le altre due si modificheranno per ridurre la dissonanza cognitiva. Questa tendenza può manifestarsi in molti modi diversi. Ad esempio:

 
  • Quando ci si comporta in un modo che si considera stupido o immorale si cambia atteggiamento al fine di credere che quel comportamento sia sensato e giustificato.
     
  • Persone con opinioni diverse sono propense ad interpretare le medesime notizie o materiale fattuale in modo completamente diverso - ognuno vede o ricorda ciò che sostiene la sua opinione, ma glissa e dimentica ciò che creerebbe dissonanza.
     
  • Quando chi si ritiene ragionevolmente caritatevole si trova in una posizione in cui danneggia persone innocenti, cerca di ridurre la conseguente dissonanza marginalizzando o "denigrando" le sue vittime.
     
  • Esiste l'inclinazione umana a ridurre la dissonanza cognitiva con la razionalizzazione.

[…]

La teoria della dissonanza cognitiva mi ha fornito un modo più formale e strutturato per definire il controllo mentale. Naturalmente la teoria della dissonanza cognitiva è una esemplificazione estrema di un fenomeno molto più complesso. Ma sono sicuro che, in futuro, ci saranno teorie scientifiche migliori per aiutare a spiegare questo fenomeno.

 

Evoluzione del modello BITE

Nella teoria di Festinger esistono tre componenti - controllo del comportamento, controllo dei pensieri, controllo delle emozioni. Ognuna di queste componenti può influire sulle altre due. Manipolando queste tre componenti i culti acquisiscono il controllo sull'identità dell'individuo. Attraverso la mia esperienza con ex membri di setta, ho identificato una quarta componente altrettanto importante - il controllo dell'informazione. Quando controllate l'informazione che una persona è autorizzata a ricevere limitate la sua capacità di pensiero indipendente. Questi quattro fattori, che possono essere più facilmente ricordati usando l'acronimo BITE [14] (Behavior=Comportamento; Information=Informazione; Thoughts=Pensieri; Emotions=Emozioni), servirà da base ai fondamenti necessari per la comprensione del controllo mentale.

Il modello BITE

I. Controllo del comportamento

 
  1. Regolazione della realtà fisica dell'individuo
     
    1. dove, come e chi il membro vive o frequenta
    2. che tipo di abbigliamento, colori, acconciatura indossa
    3. che cibo mangia, beve, adotta e rifiuta
    4. quanto tempo per dormire riesce ad avere
    5. dipendenza finanziaria
    6. poco o inesistente tempo libero per i piaceri, il divertimento, le vacanze
     
  2. Dedicare molto del proprio tempo a sedute di indottrinamento e rituali del gruppo
     
  3. Deve chiedere l'autorizzazione per decisioni importanti
     
  4. Deve riferire ai superiori pensieri, sentimenti e attività
     
  5. Premi e punizioni (tecniche di modificazione comportamentale - positivo e negativo)
     
  6. Individualismo scoraggiato; prevale il "pensiero di gruppo"
     
  7. Regole e regolamenti rigidi
 

II. Controllo dell'informazione

 
  1. Uso dell'inganno
     
    1. trattenere deliberatamente informazioni
    2. distorcere le informazioni per renderle più "accettabili"
    3. palesi menzogne
     
  2. scoraggiare o minimizzare fonti informative esterne al gruppo
     
    1. libri, articoli, giornali, riviste, TV, radio
    2. informazioni critiche
    3. ex membri
    4. mantenere i membri così occupati da non avere il tempo per pensare o per controllare personalmente
     
  3. Compartimentazione dell'informazione; dottrine per esterni e dottrine per interni
     
    1. l'informazione non è liberamente accessibile
    2. l'informazione varia a missioni e livelli diversi in un ambito piramidale
     
  4. incoraggiare lo spiarsi a vicenda
     
    1. appaiamento con un sistema di "amici" per osservare e controllare
    2. riferire alla leadership pensieri, sentimenti e azioni devianti
    3. comportamento individuale osservato dall'intero gruppo
    4. la leadership decide chi "ha bisogno di sapere" cosa e quando
     
  5. Uso estensivo di informazioni e propaganda auto-generate
     
    1. Bollettini, riviste, pubblicazioni, audiocassette, videocassette ed altri mezzi
    2. Citazioni erronee, affermazioni di fonti esterne presentate fuori contesto
     
  6. Uso immorale della confessione
     
    1. "peccati" usati per abolire i confini dell'identità
    2. il passato usato per manipolare e controllare; nessun perdono o assoluzione
     
  7. Bisogno di obbedienza e dipendenza
 

III. controllo del pensiero

 
  1. Si deve interiorizzare la dottrina del gruppo come "Verità"
     
    1. adottare la mappa della realtà del gruppo come "Realtà" (mappa = realtà)
    2. pensiero in Bianco-e-Nero
    3. Bene contro Male
    4. Noi contro Loro (interni contro esterni)
     
  2. Utilizzo di un linguaggio "caricato" (ad esempio, "cliché blocca-pensiero"). Le parole sono gli strumenti che usiamo per pensare. Questo "linguaggio" speciale limita invece che espandere la comprensione e può addirittura bloccare il pensiero in generale. Serve a ridurre le complessità dell'esperienza in poche parole banali e piatte.
     
  3. Vengono incoraggiati soltanto pensieri "buoni" e "appropriati"
     
  4. Utilizzo di tecniche ipnotiche per indurre stati mentali alterati
     
  5. Manipolazione dei ricordi, si inculcano falsi ricordi
     
  6. Uso di tecniche blocca-pensiero per impedire il "test della realtà" bloccando i pensieri "negativi", e permettendo soltanto pensieri "positivi"
     
    1. negazione, razionalizzazione, giustificazione, illusioni (pii desideri)
    2. litanie
    3. preghiere
    4. parlare in gergo
    5. cantare o mormorare
     
  7. rifiuto dell'analisi razionale, del pensiero critico, della critica costruttiva. Nessuna domanda critica su leader, dottrina o politica sembra essere legittima
     
  8. nessun sistema di credenze alternativo è considerato legittimo, buono o utile
 

IV. Controllo emotivo

 
  1. manipolare e restringere la portata dei sentimenti personali
     
  2. fare in modo che la persona pensi che se esistono problemi è sempre colpa sua, mai del leader o del gruppo
     
  3. uso eccessivo del senso di colpa
     
    1. colpa per l'identità
       
      1. chi sei (non stai vivendo secondo il tuo potenziale)
      2. il vostro passato
      3. le persone che frequentate
      4. i vostri pensieri, sentimenti, azioni
       
    2. colpa sociale
    3. colpa storica
     
  4. uso eccessivo della paura
     
    1. paura di pensare in modo indipendente
    2. paura del mondo "esterno"
    3. paura dei nemici
    4. paura di perdere la propria "salvezza"
    5. paura di lasciare il gruppo o di essere cacciato dal gruppo
    6. paura della disapprovazione
     
  5. picchi emotivi eccessivi verso l'alto o il basso
     
  6. rituali e frequenti confessioni pubbliche dei "peccati"
     
  7. indottrinamento alla fobia: inculcare paure irrazionali sull'uscita dal gruppo, o addirittura sulla critica all'autorità del leader. La persona soggetta a controllo mentale non riesce a visualizzare un futuro positivo e soddisfacente fuori dal gruppo.
     
    1. nessuna felicità o appagamento fuori dal gruppo
    2. se ve ne andate subirete conseguenze terribili: suicidio, pazzia, 10.000 reincarnazioni ecc.
    3. evitare chi se n'è andato; paura di essere rifiutato da amici, pari, famiglia
    4. non esiste mai una ragione legittima per andarsene. Secondo il punto di vista del gruppo chi se ne va è "debole", "indisciplinato", "non spirituale", "terreno", "plagiato da famiglia o assistenti" o "sedotto da denaro, sesso rock and roll".
 

È importante capire che si può determinare il controllo mentale distruttivo quando l'effetto globale di queste quattro componenti promuove dipendenza e obbedienza a qualche leader o causa. Non è necessario che sia presente ogni singolo punto dell'elenco. Membri di culto mentalmente controllati possono vivere a casa propria, avere un normale impiego, essere sposati con bambini, ma essere ancora incapaci di pensare autonomamente e agire in modo indipendente.

 

Controllo del comportamento

Il controllo del comportamento è la regolamentazione incrementale della realtà fisica, il che comprende sia l'ambiente (dove si vive, chi si frequenta, che cosa si mangia, quando si dorme) che la condotta (compiti, rituali ed altre attività). Il controllo del comportamento avviene in molte forme tra cui manipolazione o privazione del sonno, cambio della dieta, invasione della privacy, separazione da amici e altri novizi, e isolamento per seminari o altri esercizi di indottrinamento.

I culti impongono spesso alla vita dei propri membri un orario oppressivo per controllarne il comportamento. Quando non si è impegnati in rituali o attività di indottrinamento, vengono generalmente assegnati obiettivi specifici che limitano tempo libero e comportamento - qualsiasi cosa pur di tenerli impegnati. In un culto distruttivo c'è sempre qualcosa da fare.

Alcuni culti estremi come Heaven's Gate, [suicidio di massa nel marzo del 1997 - NdT] controllano il comportamento esigendo che i membri non siano mai soli a lungo; tutto viene fatto insieme, ventiquattro ore al giorno: mangiare, lavorare, radunarsi e dormire. Un ex membro di Heaven's Gate mi ha raccontato che Applewhite decideva «dove dovevamo vivere, che cosa indossavamo, come dovevamo tagliarci i capelli, che cosa mangiavamo, quanto tempo dormivamo. Tutti i nostri soldi erano messi in una cassa comune, e passavamo tutto il tempo con il gruppo» [15]. Il culto biblico Twelve Tribes utilizza queste medesime tattiche, solo che lo fa in nome di Dio [16]. Ai membri di alcuni culti viene assegnato un "amico" per scoraggiare l'individualismo, un compagno discepolo o una figura centrale che osserva il loro comportamento quotidiano. Tutti i membri del culto vengono tenuti insieme dai rituali del gruppo, che possono comprendere manierismi e modi di fare come linguaggio, postura o espressione facciale. Nei Moonies, visto che i coreani venivano considerati la razza eletta, dovevamo sentirci speciali quando cantavamo canzoni popolari coreane, mangiavamo il kim chee (crauti coreani), ci inchinavamo o ci toglievamo le scarpe prima di entrare in un centro del gruppo.

La struttura piramidale dei culti permette ai leader di imporre un rigido sistema di premi e punizioni per tutti i comportamenti tenuti. Obbedienza e buon rendimento vengono premiati con lodi pubbliche o promozioni, mentre disobbedienza e scarso rendimento vengono puniti con critiche, retrocessioni, degradazioni, o assegnazione a compiti servili come pulire i gabinetti.

Uno dei modi più facili per comprendere il controllo del comportamento è osservare le differenze tra una chiesa legittima ed una setta biblica. In una chiesa legittima, se vostra madre è malata potete andare dal vostro ministro o pastore e dire: «Mia madre è malata. Vado a trovarla in ospedale. Per favore, dica una preghiera per lei.» In una setta biblica ci si aspetta che vi avviciniate umilmente al leader o al suo sostituto e chiediate «posso avere il permesso di visitare mia madre?» Nelle sette più distruttive spesso l'autorizzazione viene negata, oppure al membro viene detto che il suo lavoro nel gruppo è più importante. Nei Moonies ogni volta che i leaders non volevano che fossimo emotivamente coinvolti con la famiglia ci dicevano di «lasciare che i morti seppelliscano i morti». Naturalmente tutti gli esterni venivano considerati "spiritualmente" morti.

Altri gruppi dicono ai propri membri «non puoi scegliere tua moglie/marito, deve essere organizzato»; oppure «devi ottenere l'autorizzazione dagli anziani». Se ci si innamora di qualcuno deve essere un membro del gruppo - e se ci si innamora di un esterno allora si sarà espulsi, scomunicati, disassociati. I membri di setta spesso devono chiedere l'autorizzazione per andare all'università, o per studiare una particolare materia. Nel caso dei Testimoni di Geova viene detto di non celebrare compleanni o festività come il Natale o la Pasqua, perché se lo fanno saranno in peccato. Conosco una donna che è stata scomunicata dai Testimoni di Geova perché aveva mandato un biglietto di auguri di compleanno a un non-testimone. A molti membri di setta viene proibito di mettere piede chiesa perché viene considerato male e peccato. Quando un culto dice ai propri membri di non frequentare ex membri, anche se si tratta del migliore amico o di familiari, sta usando sia in controllo del comportamento che il controllo dell'informazione.

 

Controllo dell'informazione

La mente umana non può funzionare in modo corretto senza informazioni. Controllando sia il flusso informativo che la capacità di elaborarlo, i culti impediscono di dare giudizi validi sia sulla propria vita che sulle azioni del gruppo.

Il controllo dell'informazione inizia nella fase di reclutamento, quando le sette trattengono o distorcono informazioni per attirare le persone. La gente non entra nelle sette - sono le sette a reclutare la gente. Ci si fa coinvolgere in una setta quando:

  • si viene avvicinati da un amico o parente già membro;
     
  • si viene avvicinati da un estraneo che si dimostra amico (spesso del sesso opposto);
     
  • si viene invitati ad eventi sponsorizzati dal culto, ad esempio una conferenza, simposio, film;
     
  • si viene indotti con la lusinga ad acquistare un libro presentato come un "best seller";
     
  • si viene invitati ad uno "studio biblico" apparentemente innocuo;
     
  • si prova curiosità per un annuncio personale o economico, per un volantino o poster;
     
  • si viene reclutati quando assunti da un'azienda di proprietà di un membro di culto.
Molto spesso non si sospetta di stare venendo reclutati. Forse un amico o parente ha già avuto qualche incredibile intuizione o esperienza, e vuole condividerla con voi. Se il reclutatore è un estraneo, spesso si pensa di essersi fatti un nuovo amico. Ma in realtà l'amicizia non si forma nel giro di un giorno; ha bisogno di tempo per svilupparsi, entrambe le parti condividono informazioni in modo graduale ed equilibrato. I reclutatori vengono addestrati ad attingere informazioni senza rivelare molto su se stessi o sul gruppo. Non dicono subito e chiaramente chi sono, in cosa credono, cosa vogliono da voi.

Compartimentando le informazioni, le sette impediscono ai propri membri di avere un quadro globale dell'insieme. Le informazioni vengono date solo quando si viene ritenuti "pronti", o quando "c'è bisogno di sapere" per svolgere il proprio lavoro. L'ideologia della setta lascia spazio a molti livelli di "verità", comprese dottrine per "esterni" e dottrine per "interni". Il materiale per gli esterni, più moderato, contiene versioni diluite delle credenze del gruppo, e viene dato all'opinione pubblica e ai nuovi arrivati. Ai principianti che fanno domande viene spesso detto che non sono ancora pronti per conoscere la verità. La dottrina per gli interni è riservata a chi è già stato accuratamente indottrinato. In questo modo la valutazione della dottrina viene ritardata fino a quando la capacità di valutazione obiettiva sarà stata menomata.

Una forma comune di controllo dell'informazione è il blocco di ogni opinione critica o negativa. Alcune sette impediscono semplicemente l'accesso a materiale non interno - come ad esempio giornali, riviste, televisione, radio, Internet - mentre altre hanno forme di controllo più sottili. Ad esempio, per limitare l'accesso a Internet Scientology fornisce un programma di filtro che blocca automaticamente l'accesso a siti di ex membri e critici [17].

Il controllo dell'informazione comprende anche la supervisione dell'interazione dei membri con il prossimo. Ci si aspetta che i membri si spiino a vicenda e riferiscano attività o commenti impropri come le critiche al leader, alla dottrina o all'organizzazione. Queste informazioni, così come qualsiasi cosa venga divulgata nel corso delle confessioni, viene spesso usata contro i membri per manipolarli. Alcune sette hanno addirittura messo sotto controllo i telefoni o intercettato la corrispondenza per acquisire informazioni che potessero essere usate per controllare membri attuali o ex.

Osservare l'atteggiamento del gruppo verso l'informazione è il modo più rapido per valutare se sta utilizzando controllo mentale distruttivo. Un'organizzazione legittima permette la libertà di pensare autonomamente, di leggere qualsiasi cosa, di parlare a chiunque si desideri al fine di trarre le proprie conclusioni; un gruppo a controllo mentale distruttivo cercherà di pensare per conto dei propri membri.

 

Controllo del pensiero

Nel culto a controllo mentale la dottrina del gruppo viene considerata "Verità" assoluta, e l'unica risposta ai problemi della gente. La dottrina del culto insegna ai propri membri a pensare «siamo il cammino! Siamo la via! Siamo la verità! Tu che non sei nel gruppo sei perso. Noi abbiamo la conoscenza, tu non ce l'hai». Viene predicato il pensiero in bianco-e-nero dividendo il mondo in dicotomie semplicistiche: bene contro male, noi contro loro. La dottrina del culto è la sola realtà. I credenti non riescono ad avvicinarsi alla dottrina come a una semplice mappa, una serie di linee guida aperte alla libera interpretazione o ad alternative.

Molti culti hanno un proprio "linguaggio caricato" o simboli ed espressioni codificate, ad esempio parole strane, cliché, comuni banalità utilizzate per chiudere il processo di riflessione. Nei Moonie ogni volta che qualcosa andava storto veniva chiamato "risarcimento", il che significava che si doveva soddisfare una condizione spirituale per riparare un errore del passato. Se iniziava a piovere mentre Moon stava parlando al Yankee Stadium, si trattava di un "risarcimento" perché l'America non amava a sufficienza il Messia. Le parole sono gli strumenti che utilizziamo per pensare. Se riuscite a controllare le parole che la gente usa, potete controllare il suo pensiero.

Nella maggioranza dei culti distruttivi quasi tutte le tecniche apprese dai membri non vengono insegnate direttamente o coscientemente, ma piuttosto attraverso il processo di modellamento comportamentale. Si apprende osservando i membri più anziani, ascoltando il leader e modellandosi imitando il loro comportamento. Alla fine si adottano inconsciamente alcuni degli atteggiamenti del leader, compresi gesti e modelli di linguaggio. Quando nei Moonies mi insegnarono come tenere lezioni al gruppo, appresi attraverso la partecipazione a innumerevoli conferenze, osservando, ascoltando e pregando Dio affinché lasciasse che il Suo spirito entrasse in me in modo che potessi diventare come il fratello più anziano che stava insegnando. Quattro anni dopo essere uscito dai Moonies iniziai ad approfondire l'argomento dell'ipnosi, e mi resi conto che ero stato addestrato ad usare processi ipnotici senza nemmeno sapere che cosa fosse l'ipnosi. Ad esempio, mi era stato insegnato che gli occhi sono le finestre dell'anima, e quando parli con qualcuno dovresti osservare un punto 5 centimetri dietro i suoi occhi. In seguito scoprii che questa tecnica è in realtà un modello di induzione ipnotica chiamata fissazione visiva, e può essere usata per produrre nell'altro uno stato di coscienza alterato, o "trance". Questo uso immorale di tecniche ipnotiche può venire utilizzato per confondere e disorientare una persona, preparando il terreno per renderlo uno schiavo obbediente.

Anche se so di diversi leader che studiano specificamente la Programmazione Neuro-Linguistica (NLP), sospetto che gran parte dei gruppi settari usino tecniche ipnotiche informali per indurre stati di trance [18]. Tendono ad utilizzare ciò che vengono definite come tecniche ipnotiche "naturalistiche". Praticare la meditazione per smettere di pensare, scandire o salmodiare una frase ripetutamente e per ore, recitare dichiarazioni; sono tutti metodi potenti per promuovere la crescita spirituale. Ma possono essere utilizzati anche in modo immorale come metodi di indottrinamento al controllo mentale.

Quando si entra in trance la mente cosciente, analitica, viene disinserita. Si inserisce la mente subconscia. La trance non è sonno, ma attenzione focalizzata. Se avete la capacità di focalizzare l'attenzione allora siete in grado di entrare in uno stato alterato di coscienza. È utilissimo per riuscire a chiudere fuori rumore o distrazioni, ma può anche essere di impedimento se un reclutatore sta cercando di influenzarvi. Quando siete in trance e qualcuno con motivazioni diverse o nascoste sta cercando di influenzarvi, sarete molto più suscettibili. In questo speciale stato di rilassamento un messaggio può facilmente farsi strada nel vostro subconscio. Alcune sette usano l'ipnosi per manipolare i ricordi delle persone, o inculcare falsi ricordi.

Ai membri di culto viene insegnato che il leader ha sempre ragione, e non è permesso dubitare di lui o criticarlo. I pensieri che si conformano a quelli del leader sono buoni. Tutti gli altri pensieri devono essere abbattuti salmodiando, pregando, o parlando in gergo. Ogni sentimento negativo è sempre colpa dell'individuo. Qualsiasi disillusione significa che il membro sta facendo qualcosa di sbagliato: «non ti stai dedicando veramente a Dio», «non stai meditando nel modo corretto». Non esiste lo spazio per dire «forse il leader sbaglia» o «forse la dottrina cita la Bibbia in modo scorretto». Ne consegue che la capacità del membro di testare la realtà viene soppressa. Se è concesso pensare solamente in modo positivo, pensieri o sensazioni sgradevoli verranno sepolte. La meditazione e la preghiera, usate in modo automatico, possono interrompere il ragionamento critico. Con una tecnica chiamata "blocco del pensiero" queste azioni generalmente utili e preziose vengono programmate per diventare meccaniche ogni volta che il membro prova dubbi, ansia o incertezza.

Il blocco del pensiero è una tecnica di modificazione comportamentale che può essere usata in modo etico. Viene attualmente usata con successo come tecnica nei programmi di modificazione comportamentale. I depressi cronici spesso hanno conversazioni negative con se stessi: «sono stupido», «non valgo niente», «nessuno mi ama», «la vita fa schifo». Questi pensieri negativi, ripetuti interiormente di continuo, tengono bloccati sullo stato depressivo. Quando usati in modo etico e terapeutico, i pensieri positivi sostituiscono i negativi: ««sto crescendo», «mi sento meglio». In questo caso non esiste un'agenda nascosta. È il paziente, non il terapeuta, ad avere il controllo della modificazione comportamentale.

Nei Moonies mi dicevano che bloccare il pensiero mi avrebbe aiutato a crescere spiritualmente, e mi avrebbe permesso di rimanere concentrato su Dio. Non sapevo che si trattava di una tecnica di controllo mentale. Ero stato indottrinato a credere che avere pensieri negativi avrebbe permesso agli "spiriti maligni" di invadermi. Quando qualcuno mi chiedeva «perché Moon possiede una fabbrica di mitragliatori M-16?» [19] io iniziavo immediatamente a salmodiare dentro di me: «Gloria in paradiso, pace in terra». Spesso in molte sette bibliche il "diavolo" o "satana" è la fonte dei dubbi dell'affiliato. Recitare le scritture, parlare in gergo, salmodiare possono essere utilizzati per bloccare il ragionamento critico.

Dal punto di vista della setta a controllo mentale, non esiste mai una ragione legittima per andarsene. I soli che se ne vanno sono i deboli, gli egoisti, o chi non riesce a controllare il bisogno di sesso, droga o altre sostanze che danno dipendenza. Nell'impianto mentale del gruppo chi se ne va è incapace di spiritualità trascendente o sacrificio.

 

Controllo emotivo

Nessuno decide di entrare in un gruppo con l'intenzione di essere imbrogliato e manipolato. La maggioranza di ex membri vi dirà «nel corso del processo di indottrinamento sentivo una voce dentro di me che mi diceva "stai attento", "vattene!".» Al fine di acquisire il controllo emotivo, la setta deve far tacere quella voce.

Le emozioni ci dicono cose che abbiamo bisogno di sapere. Il controllo emotivo diminuisce l'auto-consapevolezza distorcendo e restringendo la portata dei sentimenti. Le sette conquistano il controllo emotivo dei membri tenendoli in situazioni di squilibrio. Da una parte quasi tutte le sette fanno sentire molto speciali, inondando di lodi - una pratica chiamata "love bombing" - per incoraggiare lealtà e devozione. Dall'altra spendono molto tempo ed energia per manipolare senso di colpa e paura, e per rendere dipendenti dal gruppo. Rabbia, nostalgia, gelosia vengono chiamati sentimenti "egoistici". Ci si aspetta che si pensi sempre e soltanto al gruppo, mai a se stessi.

Paura! Molta paura. Anche se il messaggio del gruppo inizia con amore e idealismo, una volta che si viene indottrinati al livelli più interni il mondo diventa un mondo di paura - paura che il pianeta stia per esplodere, paura dell'olocausto nucleare, paura di perdere la spiritualità, paura di essere posseduti dal demonio. Le sette instillano paure per legare al gruppo, fino al punto che i membri possono diventare fobici o paranoici.

Una fobia è una reazione di paura irrazionale verso qualcuno o qualcosa. Un'intensa reazione fobica può provocare aumento del battito cardiaco, secchezza delle fauci, sudorazione, tensione muscolare. Anche se non approfondirò qui questo argomento, il Capitolo 10 spiega in dettaglio il modo in cui le sette praticano l'indottrinamento sistematico alla fobia, e come sia possibile sbloccare queste fobie che impediscono al membro di pensare che fuori dal gruppo sia possibile una vita felice, piena, di successo.

Spesso le fobie immobilizzano e impediscono di fare ciò che si vorrebbe davvero fare. In realtà le fobie possono derubare la possibilità di libera scelta, e nelle sette a controllo mentale le fobie vengono inculcate sistematicamente per impedire ai membri di pensare che potranno essere felici fuori dal gruppo. Ad esempio, i Moonies dicono che nel mondo dello spirito ci sono dieci generazioni di avi e che la loro salvezza dipende dai membri. Se essi non fanno ciò che dice la dirigenza, tutti i parenti nel mondo dello spirito li accuseranno per l'eternità per mancanza di fede e per aver tradito il Messia. Nei Testimoni di Geova si possono sviluppare gravi fobie che riguardano il semplice entrare in una chiesa. Mi è stato riferito il caso di un ragazzino Testimone di Geova che a scuola rifiutò di partecipare ad un'esercitazione di evacuazione d'emergenza che prevedeva l'ingresso in una chiesa. Il ragazzino di dieci anni non voleva assolutamente entrare nell'edificio perché credeva che la chiesa fosse piena di "demoni" [20].

Ho conosciuto persone le cui fobie preesistenti sono state usate contro di loro. Nel periodo dell'infanzia una donna era stata rinchiusa in uno sgabuzzino con un topo. Quando rimase coinvolta in un gruppo settario le venne detto che se avesse tradito il leader sarebbe rimasta intrappolata in una stanza con 10.000 topi, senza possibilità di fuga per la durata dell'eternità. Una volta ho incontrato un ex Hare Krishna a cui era stato detto che se avesse lasciato il gruppo avrebbe subito 10.000 reincarnazioni in forma di scarafaggio. Visto che sono cresciuto in una famiglia ebrea, i Moonies mi dicevano che 6 milioni di ebrei erano morti durante l'Olocausto come "risarcimento" del "peccato" di non aver accettato Gesù come salvatore. Queste morti orribili, dicevano, avevano posto i fondamenti per il ritorno del Messia, cioè Moon - e se non avessi seguito Moon tutte quelle persone si sarebbero arrabbiate e mi avrebbero accusato per l'eternità.

Controllo del comportamento, dell'informazione, dei pensieri e delle emozioni - singolarmente ognuno di essi ha il potenziale per alterare in modo significativo l'identità della persona. Quando queste forme di controllo vengono usate tutte insieme l'effetto è molto più estremo. Il modello BITE è una linea guida per identificare e comprendere gli aspetti del controllo mentale. Gran parte dei culti distruttivi non usa tutti i criteri sopra citati. Un gruppo che cambia il nome dei seguaci, insiste su un codice di abbigliamento, vive in una località isolata e tronca ogni contatto con gli esterni sarà probabilmente più pericoloso di un gruppo che non lo fa. Ma ciò che importa è l'impatto globale su un particolare individuo, sulla sua libera volontà e capacità di pensare in modo indipendente.

Tenete presente che il modello BITE esiste su un continuum e con caratteristiche che possono spaziare da leggero a molto forte. Anche all'interno di un particolare gruppo il grado di controllo mentale può variare fortemente. Chi è agli estremi del lato più ampio della piramide, e in particolare i membri marginali, generalmente sperimenteranno meno controllo di chi vi sta al centro. Nelle mie valutazioni osservo l'affiliazione al nucleo centrale di una organizzazione, non i membri al margine. Ad esempio, l'organizzazione della Meditazione Trascendentale (TM) rientra nel modello BITE nonostante gran parte dei suoi seguaci siano al margine - pagano, vengono iniziati e ricevono il proprio "mantra" personale, praticano i 15 minuti di tecnica TM due volte al giorno e non si spingono oltre [21]. Sicuramente rientra nel modello di controllo mentale chi prosegue sui corsi avanzati, medita per ore e ore ogni giorno, impara a "volare", va alla Maharishi International University e arriva a considerare il suo Maestro come il solo essere illuminato della Terra.

Anche se i processi di influenza sono evidenti in praticamente tutti gli aspetti della vita moderna, le influenze costruttive possono essere facilmente distinte dalle influenze distruttive. In un gruppo benevolo i processi di influenza sono positivi ed etici, e il controllo rimane posizionato nell'individuo. L'influenza viene usata per promuovere le decisioni indipendenti, l'auto-consapevolezza e l'autocontrollo. Individualità, creatività e libera volontà vengono rispettate e promosse. La gente vede, riconosce e comprende le influenze che ha intorno. Viene incoraggiato l'accesso a fonti informative diversificate. In un culto distruttivo la posizione di controllo si sposta sul gruppo e sul suo leader. Il nuovo arrivato rinuncia alla capacità di prendere decisioni. Viene creata una pseudo-identità che sopprime l'autentico sé e cede il controllo [22]. L'individualità viene affondata, la liberà volontà sovvertita. Si viene tenuti nell'oscurità e i processi di influenza vengono fatti sembrare come mistici o spirituali. L'accesso ad ogni informazione diversa viene negato.

 

Creazione dell'identità settaria

Le sette manipolano in modo consistente gli elementi che formano l'identità individuale, comprese credenze importanti, valori, relazioni. Il controllo mentale settario dissocia la persona dalla sua identità autentica, e rende la sua nuova identità settaria dipendente dal gruppo. Dal punto di vista della salute mentale, il controllo mentale settario scompone gli elementi della psiche individuale in un'altra personalità distinta. Il membro infatti arriva a mostrare i sintomi di un "disordine dissociativo" come definito nel manuale diagnostico della American Psychiatric Association (300.15) il DSM.-IV [23]. Il suo comportamento può ricordare anche quello di una persona con un disordine da personalità dipendente.

Una delle preoccupazioni universali di familiari e amici è il cambiamento radicale della personalità del loro caro coinvolto in un gruppo settario. Al fine di essere un buon membro, gli viene insegnato a manipolare e sopprimere il vecchio sé. Il processo comprende spesso un nome nuovo, abbigliamento nuovo e diverso, nuova acconciatura, nuovo modo di parlare, manierismi nuovi, una nuova "famiglia", nuovi "amici", nuovi pensieri, nuove emozioni, e una nuova relazione con Dio.

Il coinvolgimento settario sembra derubare gran parte del terreno comune che esisteva con familiari e amici. Quando parlate con chi è coinvolto in un gruppo a controllo mentale diventa particolarmente difficile conversare a livello razionale. Sta operando su una serie di criteri diversi da quelli che, nel vostro modello di realtà, hanno senso. L'uso di tecniche di controllo mentale distruttivo chiama in causa la natura stessa di qualsiasi realtà condivisa. Dopo essere entrato nei Moonies i miei familiari e amici non riuscivano a capire in che modo il culto avesse smantellato, o "scongelato", la mia personalità. Per loro era assolutamente chiaro che qualcosa mi stava cambiando in una persona che non riconoscevano. Nel momento in cui mi sono "ricongelato" nell'identità settaria non riuscivano più a comunicare con me come facevano in precedenza.

Il metodo più comune per modellare l'identità settaria è accoppiare un nuovo membro con un membro anziano. Il "bambino spirituale" viene istruito ad imitare in tutti i modi il "genitore spirituale" - fino al punto di imitare il tono della voce del leader. Essenzialmente l'identità settaria è un clone del leader. In tutti i miei momenti di veglia - e specialmente quando ero in stato di trance - venivo istruito ad essere un "piccolo Sun Myung Moon". Volevo pensare come lui, agire come lui, sentire come lui, parlare come lui, camminare come lui. La setta biblica International Church of Christ incoraggia un'imitazione intensa dei leader con la pratica del "discepolo uno ad uno". Queste tecniche di modellamento servono a diversi scopi. Fanno tenere al "discepolo mentore" il perfetto comportamento promosso dal gruppo, stimolando contemporaneamente il nuovo membro a diventare un modello rispettato in grado a sua volta di prendersi cura di altri membri.

Dopo aver lasciato i Moonies ho trovato di estrema utilità il libro Coercive Persuasion di Edgan Schein; mi ha permesso di capire in che modo le sette impongono ai propri membri una nuova identità [24]. Schein descrive il processo di controllo mentale utilizzando il modello di riforma del pensiero di Kurt Lewin:

 
  • Scongelamento: il processo di scomposizione della persona
     
  • Cambiamento: il processo di indottrinamento
     
  • Ricongelamento: il processo di consolidamento della nuova identità

Ho adattato ed espanso il modello a tre stadi che Schein ha presentato nel suo libro Coercive Persuasion.

 
I tre stadi dell'acquisizione del controllo della mente

I. Scongelamento

     
  1. disorientamento/confusione
     
  2. privazione sensoriale e/sovraccarico sensoriale
     
  3. manipolazione fisiologica
     
    1. privazione del sonno
    2. privazione della privacy
    3. cambiamento di dieta
     
  4. ipnosi
     
    1. regressione
    2. visualizzazioni
    3. raccontare leggende e metafore
    4. doppi sensi linguistici, uso della suggestione
    5. meditazione, litanie, preghiere, canti
     
  5. portare la persona a criticare la propria identità
     
  6. ridefinizione del passato individuale (inculcare falsi ricordi, dimenticare i ricordi positivi del passato)
 

II. Cambiamento

 
  1. creazione ed imposizione graduale di una nuova "identità"
     
    1. formalmente con sedute di indottrinamento
    2. informalmente da membri, nastri, libri ecc.
     
  2. uso di tecniche di modificazione comportamentale
     
    1. premi e punizioni
    2. uso di tecniche blocca-pensiero
    3. controllo dell'ambiente
     
  3. manipolazione mistica
     
  4. uso di tecniche ipnotiche o che alterano la mente in altro modo
     
    1. ripetizione, monotonia, ritmo
    2. uso eccessivo di salmodie, litanie, preghiere, ordini, visualizzazioni
     
  5. Uso di confessioni e testimonianze, studi individuali, attività di gruppo
 

III. Ricongelamento

 
  1. consolidamento della nuova identità, abbandono della vecchia
     
    1. separazione dal passato; diminuzione o eliminazione dei contatti con famiglia e amici
    2. rinuncia a beni importanti e donazione del patrimonio
    3. inizio di attività della setta: reclutamento, raccolta fondi, trasferimento e convivenza con altri membri
     
  2. nuovo nome, nuovo abbigliamento, nuova acconciatura, nuovo linguaggio, nuova "famiglia"
     
  3. appaiamento con nuovi modelli guida, sistema del compagno
     
  4. l'indottrinamento continua: seminari, corsi, ritiri
Quando ho riesaminato la mia esperienza con i Moonies i tre temi di Lewin, scongelamento, cambiamento e ricongelamento, mi hanno colpito in modo particolare. Quando all'inizio venni reclutato sperimentai uno scioglimento della mia personalità. Nel corso dell'indottrinamento subii un cambiamento radicale della personalità. Quando la mia identità si ricongelò, era come se fossi diventato un clone del nostro leader, Sun Myung Moon.

Questo aspetto dell'indottrinamento settario è stato scientificamente dimostrato dal Dott. Flavil Yeakley, rispettabile psicologo appartenente alla Church of Christ principale. Ha sottoposto 800 membri della Boston Church of Christ, gruppo settario diretto da Kip McKean, al Myers -Briggs Personality Type Inventory Test. All'epoca questa setta stava cercando di reclutare membri della Church of Christ principale. Immagino che i leaders avessero accettato di partecipare forse pensando di guadagnarsi credibilità nei confronti dei due milioni di membri delle chiese della Church of Christ principale. Il Myers-Briggs Inventory descrive sedici tipi fondamentali di personalità. Le categorie più importanti sono Estroverso/Introverso, Riflessivo/Intuitivo, Impulsivo/Ragionevole, Giudicatore/Percettivo. Il questionario rivela preferenze e disposizioni personali. Ad esempio, gli estroversi sono espansivi e si sentono a proprio agio con gli altri. Gli introversi preferiscono stare con libri, computers o da soli. I riflessivi sono più pratici (realistici), mentre gli intuitivi possono essere descritti come più innovativi (seguono le impressioni). Altre categoria sono i ragionevoli (che danno giudizi obiettivi, impersonali) e gli impulsivi (emotivi, personali). Chi viene giudicato percettivo tende a tenere la porta aperta e aspetta l'ultimo momento per prendere una decisione, mentre chi è ritenuto giudicatore ama giungere presto ad una conclusione, scegliendo il prima possibile.

Yeakley fece qualcosa di molto creativo. Fece compilare il Personality Type Inventory Test per tre volte, con le seguenti istruzioni:

 
  • rispondere ad ogni domanda nel modo in cui si sarebbe risposto prima di entrare nel gruppo;
     
  • rispondere come membri attuali del gruppo;
     
  • rispondere proiettandosi in avanti di cinque anni.

Quando Yeakley correlò i dati del primo test scoprì che prima di entrare nel gruppo i loro tipi di personalità variavano fortemente [25]. Nel secondo test tutti i membri si stavano muovendo verso il medesimo tipo di personalità. Stavano iniziando a corrispondere al tipo di personalità del leader della Boston Church of Christ [26]. Il terzo test mostrò un movimento quasi universale verso il tipo di personalità del leader. Come gruppo di paragone Yeakley sottopose allo stesso test, con modalità identiche, membri delle chiese cattolica, battista, luterana, metodista e presbiteriana, e della Church of Christ principale. Non rilevò modificazioni della personalità prima, durante e dopo l'affiliazione. Yeakley ha pubblicato i risultati del suo studio in un libro intitolato The Discipling Dilemma disponibile gratuitamente in Internet [27].

Tutti hanno un sé autentico. Anche se l'individuo sano cresce e matura nel corso del tempo, il suo tipo di personalità non dovrebbe cambiare mai. Cambiamenti nel tipo di personalità indicano spesso pressioni sociali insalubri che costringono la persona ad agire come se fosse qualcun altro. I risultati dello studio di Leakley hanno dimostrato che le sette creano questo tipo di pressione. Ha inoltre verificato l'esistenza di un'identità settaria che fascia e strozza il sé autentico come una giacca troppo stretta. A mio avviso Yeakley ha statisticamente dimostrato gli effetti delle tecniche di controllo mentale distruttivo.

Quando si interagisce con il proprio caro è di importanza fondamentale riconoscere le differenze tra l'identità pre-setta (prima del reclutamento), l'identità settaria (durante l'affiliazione) e il sé autentico, che rimane per sempre. Chiunque sia nato in una setta possiede un sé autentico soppresso alla nascita. È la forza di questo sé autentico che rende possibile il recupero anche dopo anni o decenni di affiliazione. Quando famiglie e amici informati iniziano ad operare in squadra per educare i propri cari sul controllo mentale, i muri eretti dall'identità settaria inizieranno a sbriciolarsi.

 

Note dell'autore:

1. Lifton, Robert J. Thought Reform and the Psychology of Totalism, NY: W.W. Norton Company, Inc., 1961.

2. Kenrick, Douglas T., Neuberg, Steve L., & Cialdini, Robert B. Social Psychology: Unraveling the Mystery. MA: Allyn and Bacon, 1999.

3. Deutsch, Morton. "Field Theory". In International Encyclopedia of Social Sciences. NY: Macmillan Company and Free Press, 1968.

4. Hunt, Morton. The Story of Psychology, NY: Doubleday, 1993, pag. 411.

5. Ibid. pag. 412.

6. Ibid. pag. 412.

7. Packard, Vance. The Hidden Persuaders. NY: David McKay, 1965.

8. Zimbardo, Philip, ed. The Psychology of Mind Control. Palo Alto, CA A Course Reader, Stanford University, 1996.

9. Hunter, Edward. Brainwashing. NY: Farrar, Straus & Cudahy, 1956.

10. Schein, Edgar con Scheiner, Inge & Barker, Curtis. Coercive Persuasion. NY: W.W. Norton & Company, 1971.

11. Lifton, Robert Jay. Destroying the World to Save It: Aum Shinrikyo, Apocalyptic Violence, and the New Global Terrorism, NY: Metropolitan Books, 1999. Si veda anche Zablocki, Benjamin, "The Blacklisting of a Concept: The Strange History of the Brainwashing Conjecture in the Sociology of Religion" (in italiano), Nova Religio: The Journal of Alternative and Emergent Religions, Vol. 1, No.1, ottobre 1997; Anthony, Dick, & Robbins, Thomas, "Law, Social Science and the "Brainwashing" exception to the First Amendment", Behavioural Sciences and the Law, Vol. 10, 1992; e Robbins, Thomas & Anthony, Dick, eds.,In Gods We Trust: New Patterns of Religious Pluralism in America. Transaction Press, 1990.

12. Singer, Margaret & Lalich, Janja. Cults in our Midst (in italiano), Jossey-Bass, 1997.

13. Festinger, Leon, Rieken, Henry W. & Schachter, Stanley. When Prophecy Fails: A Social and Psychological Study of the Modern Group that Predicted the Destruction of the World. NY: Harper & Row, 1956.

14. I miei ringraziamenti al Rev. Buddy Martin per aver suggerito l'acronimo BITE.

15. Colloquio con Dick Joslyn, 26 maggio 1997. Con il permesso del Sig. Joslyn.

16. Pardon, Robert & Barba, Judith. Messianic Communities: Journey from Orthodoxy to Heresy. Lakeville, MA: New England Institute of Religious Research, 1995.

17. Brown, Janelle. "A web of their own: Scientologist say their Internet filter protects the faithful. Critics call it mind-control." (in italiano) Salon Magazine, 15 luglio 1998.

18. La NLP è stata modellata sulle tecniche terapeutiche dello psichiatra Milton Erickson. I fondatori della NLP, John Grinder e Richard Bandler, descrivono l'uso della trance in numerosi dei loro lavori. Si veda Bandler, R. & Grinder, J., Ipnosi e Trasformazione: La programmazione neurolinguistica e la struttura dell'ipnosi, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1983.

19. Investigation of Korean-American Relations. Report of the Subcommitee on International Organizations. U.S. Government Printing Office, October 31, 1978.

20. Racconto su questo ragazzo riferitomi dal Rev. Bob Pardon.

21. Ai membri viene detto di non rivelare mai il proprio mantra, che viene considerato molto personale e segreto (si veda www.trancenet.org/secrets/checking/steps). Tuttavia un elenco di mantra ora pubblicato in Internet (www.minet.org/steps) rivela che i mantra vengono assegnati agli iniziati secondo l'età e l'anno dell'iniziazione. In altre parole, il mantra unico non è per nulla unico.

22. West, Louis Jolyon & Martin, Paul. "Pseudo-Identity and the Treatment of Personality Change in Victims of Captivity and Cults", in Steven Jay Lynn and Judith Rhue S., eds., Dissociation: Clinical and Theoretical Perspectives, pagg. 268-288. New York, NY: The Guilford Press, 1994.

23. American Psychiatric Association, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder, 4th edition. Washington, DC 1994.

24. Schein, Edgard con Scheiner, Inge & Barker, Curtis. Coercive Persuasion. NY: W.W. Norton & Company, 1971.

25. In termini statistici hanno dimostrato una distribuzione normale dei tipi di personalità.

26. È interessante notare che il tipo è Estroverso, Impulsivo, Intuitivo e Giudicatore - tipo che viene spesso visto come "super venditore".

27. Yeakley, Flavil R., Norton, Howard W., & Vinzant, Gene & Don E., eds. The Discipling Dilemma, Nashville, TN: Gospel Advocate Press, 1988.

 
 
 
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