In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
Vi racconto Scientology

Parla Maria Pia Gardini, ex dirigente della "chiesa".

Di Luciano Scalettari

Tratto da Famiglia Cristiana, 17 febbraio 2002. Foto © AP.

 

Il caso è scoppiato circa un anno fa: la signora Maria Pia Gardini denunciò pubblicamente di aver versato nelle casse della chiesa di Scientology americana un milione di dollari, cioè 1.150.000 euro (contando solo i pagamenti dimostrabili con ricevute). E altri 62.000 euro a quella italiana, poco più di 120 milioni di lire.

Maria Pia Gardini, 64 anni, cugina di Raul, per cercare di recuperare il suo denaro, all’inizio dello scorso anno aveva avviato una causa civile negli Usa, che andrà in dibattimento il mese prossimo. Con gli interessi maturati la cifra in ballo è di quattro milioni di dollari, a tanto ammonta la richiesta di risarcimento.

«Certo, i soldi me li devono restituire», dice, «non solo perché ho subìto una truffa, nel senso che Scientology non è in grado di darti né la felicità né una mente libera, come promette; ma anche perché il concetto di "soddisfatti o rimborsati" è una delle regole (policy, in scientologiese) stabilite dallo stesso fondatore, Ron Hubbard. Questo testo s’intitola Refund money e dice appunto che chi non è soddisfatto ha diritto a vedersi restituito il denaro. Si dà il caso che questa policy non venga mai divulgata fra i seguaci».

Ispezione di polizia a Monaco, 1998. Foto AP

La signora Gardini è un osso duro, per Scientology: nei 10 anni d’appartenenza alla "chiesa" ha fatto tutti i corsi previsti ed è arrivata ai massimi livelli di conoscenza della tecnica e della dottrina scientologica. Per due volte è stata premiata (nel 1988 e nel 1990) come miglior auditor del mondo. L’auditor nella chiesa di Hubbard è l’equivalente del sacerdote, è colui che conduce i colloqui nei corsi di auditing: «Sono uscita da Scientology quando avevo già superato il livello OT8, il massimo che propone l’organizzazione. La sigla "OT" sta per "spirito operante". In teoria, dovrei avere poteri analoghi a quelli di Dio, per far capire cosa promette Scientology. È una montagna di frottole. La realtà è che ero un pollo da spennare. E mi hanno spennato».

Il racconto di Maria Pia è un’impressionante sequela di cifre a molti zeri, fin dal primo contatto con Scientology per affidare la figlia, con problemi di tossicodipendenza, a una comunità Narconon, cioè l’associazione fondata da Hubbard che si occupa di droga.

Per i sei mesi di terapia di recupero dalla droga, Maria Pia Gardini ha pagato per la figlia 12 milioni. «Ma appena tornò a casa, vennero apposta da Milano due persone a Castiglione, dove vivevamo, per convincermi a pagare i corsi a mia figlia, perché entrasse in Scientologia. Usarono tutti i mezzi, lusinghe e velati ricatti sul rischio che ricadesse nella droga. Non mollarono finché non accettai, come accadde sempre in seguito: 26 milioni di lire. Altri 54 me ne chiesero dopo perché potesse seguire i livelli avanzati a Copenaghen, dove c’è l’AOSH, la principale sede europea».

Le insistenze della figlia convinsero anche la signora Gardini a frequentare i corsi, nel 1985. «Ho iniziato come tutti: "la purificazione", il Libro 1, le saune, le bombe di vitamine, la niacina. I primi corsi costano poco: un paio di milioni. Ma già per arrivare al quinto livello di auditing cominci a spendere 30-35 milioni. Dopo, per passare ai livelli superiori, devi andare all’estero. Appena misi piede a Copenaghen cominciò la sinfonia dei soldi. Ho visto gente piangere perché non ne aveva abbastanza, o urlare al telefono ai familiari di mandarglieli. Per farla breve, il percorso prevede due grandi fasi: la prima per raggiungere lo stato di clear, nel quale la mente non è più "reattiva", cioè è stata liberata da tutte le reazioni negative; la seconda è costituita dal crescente potere della mente sul corpo, lo stato di "spirito operante" con i suoi otto diversi livelli. Ebbene, solo perché fosse certificato che avevo raggiunto lo stato di clear ho pagato 38 milioni. Il corso OT5 a me è costato 35 milioni, l’OT8 42 mila dollari, 94 milioni di lire, di cui 35 mila per il corso e 7 mila per il bracciale d’oro che attesta il tuo livello (il valore commerciale del bracciale è neanche di un milione, si tenga conto che tutti i prezzi sono gonfiati a dismisura). Penso che queste cifre rendano l’idea sulla natura meramente commerciale di Scientology».

Trattamento speciale per i Vip

Corsi costosissimi, esenzione dalle tasse nei Paesi dove Scientology è riconosciuta come religione, manodopera a basso costo («Oggi, negli Stati Uniti, i membri dello staff, che lavorano a tempo pieno, prendono 40 dollari la settimana», dice la Gardini), queste caratteristiche fanno di Scientology una struttura economica potente e organizzatissima. Gardini racconta delle proprietà: i palazzi costruiti a Clearwater, in Florida; la nave Freewinds, dove la stessa Maria Pia ha seguito il corso OT8, in perenne navigazione ai Caraibi; il centro di produzione audio-video Golden Era; il Celebrity Center di Los Angeles, dove vengono seguiti i personaggi famosi come Cruise, Travolta o il pianista jazz Chick Corea («se i membri dello staff vedessero il lusso del centro per i Vip, forse si porrebbero qualche domanda», dice la signora Gardini).

Scientologist per la liberà religiosa, Germania 1997. Foto AP

«Quanto alla dottrina», spiega ancora, «è una deludente, inverosimile, brutta storia di fantascienza. Oggi mi vergogno a pensare di averci speso anni della mia vita e di aver "audito" per migliaia di ore altri adepti. Ma il percorso di studio è fatto in modo che aspetti sempre la "grande rivelazione", temi di essere tu a non capire. E se manifesti dubbi, come io ho fatto, ti dicono di comprare il corso successivo, che ti renderà tutto più chiaro».

Maria Pia Gardini da sei anni lotta per riavere i propri soldi. E nell’ultimo anno è passata al contrattacco, con la pubblica denuncia: «Per due ragioni: la prima è la pericolosità sociale del gruppo. Bisogna dire cosa succede dentro Scientology, specie agli alti livelli. Il secondo motivo è che per tanti anni ho sopportato le parole di derisione verso la mia prima e unica religione, quella cattolica, che non ho mai abbandonato. Altro che libertà religiosa: dovevo andare a Messa di nascosto. Promettono cose mirabolanti, ma sono tutte bugie. Chi ci ha creduto, ha pagato sulla propria pelle. Quello che ho passato spero consenta ad altri di salvarsi da un gruppo che reputo pericoloso. Io ho aperto gli occhi troppo tardi, voi potete farlo prima».

 

I servizi segreti tedeschi dicono che...

Operazione Biancaneve. Già nel 1973 una branca di Scientology, chiamata Guardian’s office, operava attivamente come una sorta di servizio segreto. La cosa divenne risaputa, appunto, con l’"Operazione Biancaneve", che mirava a cancellare dagli archivi governativi americani il materiale negativo riguardante Scientology.

Qualcosa non ha funzionato. Intervenne l’FBI, 11 dirigenti di Scientology, tra cui la terza moglie di Hubbard, furono condannati e incarcerati. Il Guardian’s office fu sciolto. Ma non smantellato. Si trasformò in Osa ( Ufficio affari speciali), struttura che secondo i servizi segreti tedeschi (rapporto del 9 aprile 1998) è «dedita sistematicamente a pratiche di spionaggio, infiltrazione nelle istituzioni e nell’economia, calunnie e minacce contro i nemici della setta». Insomma, anche a dubitare delle numerose testimonianze di ex adepti che asserivano dell’esistenza dell’organismo, diventa difficile ignorare le informazioni rese note in Germania.

«Non c’è solo l’Osa. Ci sono diverse aree della dottrina e dell’organizzazione di Scientology che sono tenute segrete», conferma Maria Pia Gardini. «Un esempio? Il divieto a tutti i membri della Sea Org, lo staff dirigenziale dell’organizzazione, di avere bambini. Oppure il Programma di riabilitazione forzata (Rpf), che si svolge in "campi di rieducazione" come quello di Hemet, nel deserto della California».

Quanto ai bambini, la proibizione è contenuta nel Flag order n. 3905 del 28 settembre 1986, con la motivazione che il cospicuo impegno in Scientology impediva ai dirigenti di crescere i figli in modo appropriato. La "disobbedienza" comporta l’allontanamento dalla Sea Orge l’"esilio" in una sede periferica.

Il programma di rieducazione, invece, è stato ideato da Hubbard già nel 1974, col Flag order 3434. Il concetto è che vanno riabilitate le persone che sono "fuori-etica", cioè che non si comportano secondo la dottrina. Racconta Maria Pia Gardini: «Chi commette atti considerati gravi e finisce ad Hemet subisce un trattamento durissimo. Secondo la testimonianza di Andrè Tabayoyan, ex scientologo che è stato a capo di Hemet, l’ordine era di utilizzare tecniche di pressione psicologica tali da creare tensione mentale nei soggetti da rieducare per piegarne la volontà. Perciò nel campo erano interdette le comunicazioni con l’esterno, vietato stare da soli, e la giornata veniva scandita da un’alternanza di studio e lavoro incessanti che andava dalle sei del mattino a tarda sera».

l.sc.

 
 
 
INDICE
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it