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Relazione finale della Commissione d'Inchiesta
                                       
Cosiddette Sette e Psicogruppi, rapporto presentato al Governo dal Parlamento Federale Tedesco, Giugno 1998.

Traduzione e prefazione a cura di Althea.

 
 
 
 
 
 
Prefazione 

Ho mantenuto la traduzione il più vicino possibile al testo originale, cercando però, dove possibile, di rispettare alcune regole stilistiche: da una parte ho eliminato le ripetizioni, tipiche di un certo tipo di linguaggio ufficiale, dall’altra ho ampliato e completato quei punti in cui nella traduzione italiana potevano sorgere dei malintesi. 
 

Sulle parti tradotte:

Il primo paragrafo, dove vengono presentati gli scopi ed i presupposti della Commissione d’Inchiesta, è stato tradotto per intero. Dagli altri capitoli ho tratto i paragrafi (ed in molti casi, i capoversi) che parlano di Scientology, cercando di mantenerne intatto il contesto. La relazione della Commissione tedesca non presenta "schede" sui nuovi movimenti religiosi come invece fa quella italiana, ma dedica nel corso della trattazione (che riguarda aspetti problematici legati a TUTTI i gruppi ideologici attivi in Germania e NON esclusivamente a Scientology) diversi paragrafi tematici a questa organizzazione, perché la ritiene un fenomeno che si distacca alquanto dagli altri gruppi religiosi ed ideologici e che rappresenta un forte potenziale di pericolo o di conflitto. Questi paragrafi specifici sono tradotti interamente. 

Ho tradotto inoltre, per i motivi riportati in seguito, la prefazione firmata dal Presidente della Commissione d’Inchiesta (la Deputata Ortrun Schätzle). La prefazione:
 

 
- è un ottimo riassunto degli scopi e dello svolgimento del lavoro della Commissione 

- è la risposta migliore alle accuse e le insinuazioni secondo le quali la Commissione avrebbe lavorato in aperto contrasto con principi fondamentali come la libertà di religione allo scopo di discriminare e perseguitare le minoranze religiose presenti in Germania. Nella prefazione vengono ribaditi a chiare lettere i principi costituzionali su cui si è basato il lavoro della Commissione ed il suo scopo principale: 

Tutelare i gruppi "non problematici" dal pericolo di generalizzazione legato alla connotazione negativa del termine "setta" e di confusione con gruppi veramente "problematici", garantendo loro gli spazi a cui hanno pieno diritto. 

In un’ottica simile non ha ragione vedere tra gli scopi della Commissione la discriminazione e la persecuzione delle minoranze religiose.

 
 
I paragrafi tradotti completamente o in parte sono evidenziati nel sommario. 

In calce alla relazione conclusiva ci sono anche alcuni "voti speciali". Un "voto speciale" viene espresso in genere da un raggruppamento politico o anche da singoli se non concordano pienamente con la redazione della relazione stessa. La critica può riguardare sia la presentazione dei fatti che le conclusioni (che nella relazione vengono presentate a nome di tutta la Commissione), sia singoli paragrafi che interi capitoli. In tal caso viene indicato il paragrafo "contestato" e si illustrano i motivi di discordanza e/o proposte alternative ad esso. Se tuttavia la maggioranza decide di mantenere la redazione primitiva, il "voto speciale" viene protocollato a parte e costituisce un’"appendice" alla relazione finale. Uno di questi voti, nell’ambito del paragrafo contestato, tratta più specificamente i problemi legati a Scientology ed è stato pertanto tradotto in buona parte. 
 

Commenti: 

L'organizzazione viene descritta oggettivamente, sulla base di documenti e testimonianze. Il fatto che si tratti di un documento ufficiale rende la descrizione molto secca ed estremamente neutrale. Qui chiaramente non trovano posto gli elementi fortemente emotivi che invece caratterizzano gli altri racconti del Vostro sito: a mio parere ogni dichiarazione può pertanto, proprio in virtù della sua oggettività, essere interpretata in due modi. 

La conclusione della Commissione d’Inchiesta è, sì, che questo gruppo deve essere tenuto sotto stretta sorveglianza per via del suo carattere particolare; decisioni come quella di escludere i membri di Scientology dalla vita politica tedesca tuttavia non sono state deliberate dal Parlamento o dalla Commissione ma da singoli raggruppamenti politici. La Commissione non condanna comunque questa decisione, anzi ne illustra obiettivamente (e ne appoggia, a giudicare dalle conclusioni della relazione) i motivi. 

Alcuni membri della Commissione hanno compiuto nel corso dei loro lavori anche un viaggio negli Stati Uniti, per chiarire nei confronti degli organi di governo americani i motivi della loro condotta nei confronti dell’organizzazione di Scientology e per prendere posizione nei confronti della campagna diffamatoria della stessa, diffusa sia negli USA che in Europa. Di questo si parla ampiamente nella relazione. 

Nel documento si accenna al fatto che Scientology è (o meglio, è stata) oggetto di sorveglianza da parte del Bundesamt für Verfassungsschutz (Ufficio Federale per la Tutela della Costituzione), che ha pubblicato di recente, oltre alla relazione dei lavori, un opuscolo particolareggiato su di essa. Alcune sezioni locali di questo Ufficio hanno inoltre organizzato delle linee verdi per informazioni sull'organizzazione e per l’assistenza a chi vuole allontanarsene.

 
 
 
Indice 
 
 
Introduzione 
 
 
Composizione 

 
1 Incarico e svolgimento del lavoro della Commissione d'Inchiesta "Cosiddette sette e psicogruppi" 

2 Chiarimento fenomenologico, terminologico e contenutistico dell'oggetto di ricerca 
    2.1 Introduzionne 

    2.2 Sul concetto di setta 

     
      2.2.1 Significato storico del concetto di setta

      2.2.2 Il concetto di setta a partire dalla storia scientifica

      2.2.3 Uso quotidiano del concetto di setta

      2.2.4 Comprensione socio-scientifica del fenomeno

      2.2.5 Riassunto

     
    2.3 Sul concetto di psicogruppo 

    2.4 Caratteristiche dei conflitti con "sette" e "psicogruppi" 

    2.5 Il concetto di setta ed i conflitti religiosi 

    2.6 Impiego del concetto di setta da parte dello Stato 

    2.7 Riassunto 

     

3 Dimensione macrosociale e microsociale del fenomeno 
    3.1 Cause sociali e condizioni per il sorgere e lo sviluppo delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi  
     
        3.1.1 Premesse

        3.1.2 Dalla comunità tradizionale alla comunità di scelta

        3.1.3 La biografia moderna

        3.1.4 Secolarità sociale ed indifferenza religiosa

        3.1.5 Offerta e richiesta di senso, aiuto alla vita, sviluppo della personalità

        3.1.6 Globalizzazione e localizzazione

        3.1.7 Media e pubblico

        3.1.8 Orientamento delle esperienze e criteri per la scelta

        3.1.9 La società moderna come società comunicativa 

     
    3.2 Nuove comunità religiose ed ideologiche e psicogruppi al centro di confronti sociali  
     
     
    3.3 Struttura dei gruppi, attività e scopi 
     
        3.3.1 Possibilità e limiti di una rappresentazione tipologica

        3.3.2 Elementi strutturali delle nuove comunità religiose ed ideologiche e psicogruppi in breve

        3.3.3 Rappresentazione di gruppi tipologicamente generalizzati

        3.3.4 Forme miste, attività economiche e strutturali

        3.3.5 Potenziali di conflitto

        3.3.6 Digressione: strategie di proselitismo 

     
    3.4 Occultismo/satanismo 
     
        3.4.1 Sulla diffusione di fenomeni occultistici e satanistici

        3.4.2 Occultismo moderno

        3.4.3 Satanismo moderno

        3.4.4 Tipologie del satanismo

        3.4.5 Esempi per pratiche e rituali problematici nel satanismo

        3.4.6 Aree di conflitto

     
    3.5 Mercato psicologico 
     
        3.5.1 Domande ed ipotesi

        3.5.2 Ricerca sul mercato alternativo di "aiuto alla vita"

           
            3.5.2.1 Consumatore
             
            3.5.2.2 Offerente
         
        3.5.3 Problemi, rischi, esperienze negative

        3.5.4 Conclusione

        3.5.5 Invito a continuare la ricerca 

     
    3.6 Vie di iniziazione e decorsi di appartenenza alle nuove comunità religiose ed ideologiche e psicogruppi; risultati dei progetti di ricerca "Ex-membri, convertiti e convinti - analisi biografiche contrastive su sbocchi, carriera, appartenza e abbandono di gruppi o 'strati‘ religiosi ed ideologici 
     
    3.7 Effetti sociali e psichici dell'appartenenza in nuove comunità religiose ed ideologiche e psicogruppi 

     

4 Situazione dei centri di informazione ed assistenza  
    4.1 Lavoro informativo statale 

    4.2 Lavoro informativo e di consulenza non statale 

     
        4.2.1 Fabbisogno informativo e di consulenza in centri non statali
         
        4.2.2 Basi tradizionali di confronto con gli elementi conflittuali

        4.2.3 Fabbisogno informativo e conflitti decisivi - Risultati della perizia del servizio informazioni e consulenza del referendariato per movimenti ideologici e sette nel vescovato di Aquisgrana

        4.2.4 Cornice del lavoro di consulenza

        4.2.5 Aiuto ai principianti

        4.2.6 Conseguenze

     
    4.3 Formazione e specializzazione  
     
        4.3.1 Chiarimenti e formazione individuali e chiarimenti in associazioni

        4.3.2 Chiarimento dello Stato 

     
    4.4 Ricerca ed insegnamento 

     

5 Analisi di nodi tematici particolari   
6 Presa di posizione e proposte d’azione  
    6.1 Presa di posizione della Commissione d’Inchiesta sul fenomeno sociale globale delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi 

    6.2 Consigli d’azione  

       
        6.2.1 Situazione costituzionale 
           
            6.2.1.1 Articolo 4 della Costituzione

            6.2.1.2 Leggi sulle corporazioni

         
        6.2.2 Proposte per nuove leggi
         
            6.2.2.1 Istituzione di una fondazione

            6.2.2.2 Introduzione di una regolamentazione legale riguardo al sostegno statale di centri di informazione e consulenza

            6.2.2.3 Legge sulla regolamentazione dell’ausilio vitale in senso economico

            6.2.2.4 Introduzione della responsabilità legale per persone giuridiche e per le associazioni

            6.2.2.5 Creazione di un repertorio casistico penale indipendente riguardante i cosiddetti giochi piramidali

            6.2.2.6 Coinvolgimento delle imprese a gestione strutturale nella legislazione riguardante i mediatori di servizi finanziari ed assicurativi 

         
        6.2.3 Uso o ampliamento della legislazione vigente
         
            6.2.3.1 Attività dell’Ufficio Amministrativo Federale nel settore "Nuove comunità religiose ed ideologiche e psicogruppi"

            6.2.3.2 Leggi sul fisco e sulle associazioni

            6.2.3.3 Leggi sui guaritori

            6.2.3.4 Regolamentazione legale sull’infanzia

            6.2.3.5 Usura

            6.2.3.6 Leggi sugli psicoterapeuti

         
        6.2.4 Controllo dell’organizzazione di Scientology da parte dell’Ufficio Federale per la Tutela della Costituzione
         
        6.2.5 Collaborazione internazionale

        6.2.6 Trattamento singolo delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi nella Comunità Europea

        6.2.7 Occultismo e satanismo 

        6.2.8 Formazione e specializzazione

        6.2.9 Sostegno della ricerca 

        6.2.10 Trasparenza del mercato psicologico

        6.2.11 Riduzione dei conflitti

        6.2.12 Rifiuto dell’uso ulteriore del termine "setta"

        6.2.13 Obbligo di documentazione da parte del Governo Tedesco
         
         

Voti speciali 

- Voto speciale dei membri della Commissione Dr. Jürgen Eiben, Prof. Dr. Werner Helsper, Dr. Angelika Köster-Loßack, MdB, Prof. Dr. Hubert Seiwert sul capitolo 4.2.1 "Fabbisogno informativo e di consulenza in centri non statali"

- Voto speciale del Gruppo di lavoro della frazione SPD nella Commissione d’Inchiesta "Cosiddette sette e psicogruppi" sul capitolo 5.5.3.2 (Leggi sulle corporazioni) e le relative proposte d’azione, capitolo 6.2.1.2

- Voto speciale dei membri del Gruppo di lavoro della frazione SPD nella Commissione d’Inchiesta "Cosiddette sette e psicogruppi" Ursula Caberta y Diaz, Alfred Hartenbach, MdB, Dr. habil Hansjörg Hemminger, Renate Rennebach, MdB, Gisela Schröter, MdB, Dr. Bernd Steinmetz e Prof. Dr. Hartmut Zinser sul capitolo 6.1 "Presa di posizione della Commissione d’Inchiesta riguardo al fenomeno sociale globale delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi"

- Voto speciale dei membri della Commissione Prof. Dr. Ralf-Bernd Abel, Ursula Caberta y Diaz, Dr. Jürgen Keltsch, Prof. Dr. Hartmut Zinser sulla relazione finale

- Voto speciale gruppo di lavoro della frazione Bündnis 90/Die Grünen nella Commissione d’Inchiesta "Cosiddette sette e psicogruppi" Dr. Angelika Köster-Loßack, MdB, e Prof. Dr. Hubert Seiwert sulla relazione finale
 

 
Appendice 

Sul progetto di ricerca "Ex-membri, convertiti e convinti - analisi biografiche contrastive su sbocchi, carriera, appartenza e abbandono di gruppi o "strati" religiosi ed ideologici

 
 

Rapporto 

Introduzione 

Dalla fine degli Anni '60 la nostra società continua a vivere dei profondi mutamenti. Le prescrizioni una volta chiare su condotta, valori e pensieri diventano sempre più informali. Si sviluppano nuove forme di gestione della vita e dei pensieri spesso contrastanti tra loro. Contemporaneamente vengono pretese dal singolo in misura sempre maggiore capacità di resa, flessibilità, mobilità e prontezza decisionale. Questo genera forti insicurezze. 

Come risposta e reazione a questi sviluppi è sorto negli ultimi 20 anni un numero ormai incontrollabile di nuove comunità religiose ed ideologiche e di psicogruppi. Una parte di essi offre modelli di vita alternativi, nei quali si cerca dedizione, compagnia, orientamento ed anche un "rifugio" dalle pretese della società o la possibilità di impegno religioso ed ideologico. Un’altra parte al contrario proclama l’"adattamento ideale" alle pretese della modernità attraverso la promessa di ascesa irreale e di affermazione della forza del singolo. Molti cittadini della Repubblica Federale Tedesca osservano questi sviluppi con crescente preoccupazione. 

Questa situazione ha portato all’insediamento della Commissione d’Inchiesta "Sette e Psicogruppi". Per chiarire quali conflitti possono essere ascritti alle nuove comunità religiose ed ideologiche ed agli psicogruppi e per decidere della necessità o meno dell’intervento statale, la commissione d’inchiesta ha in soli due anni analizzato in modo completo ed approfondito il fenomeno. A questo proposito si è dovuta confrontare con rilevanti "falle" nella ricerca nel territorio di lingua tedesca. Attraverso la promozione dei progetti di ricerca possibili nel poco tempo a disposizione e di perizie la Commissione ha apportato un contributo non piccolo al miglioramento della situazione di ricerca. 

Con la relazione conclusiva la Commissione presenta i risultati della sua attività. Base del suo lavoro sono stati esclusivamente i problemi ed i conflitti insorgenti in concomitanza con le nuove comunità religiose ed ideologiche e con gli psicogruppi. Agli scopi della Commissione non apparteneva il giudizio su singoli gruppi o addirittura sulle loro basi di fede. La libertà di culto, di coscienza e di fede sono diritti umani primari ed inalienabili, nei quali la Commissione si riconosce espressamente e senza restrizioni. Nel suo lavoro si è fatta sempre guidare dal principio della neutralità e della tolleranza statale ai sensi dell’Articolo 4 della nostra Costituzione. 

La Commissione d’Inchiesta è stata confrontata sia col timore dei cittadini circa i pericoli delle "cosiddette sette" sia con il timore di molte comunità di essere etichettate come "sette dannose" e di essere trattate di conseguenza. La Commissione si è occupata intensivamente anche di questo aspetto del problema. Si dichiara espressamente contro una stigmatizzazione aprioristica di tali gruppi e rifiuta, per la sua connotazione negativa, il termine "setta". Questo rifiuto viene rafforzato inoltre dai risultati del lavoro della Commissione d’Inchiesta, secondo il quale solo una piccola parte dei gruppi catalogati finora come "sette" è realmente problematica. Pertanto un ulteriore impiego del concetto di setta per tutti i nuovi gruppi religiosi ed ideologici è da considerarsi pericoloso. 

Uno dei progetti di ricerca promossi dalla Commissione ha dato come risultato il fatto che le persone che si sentono attratte verso nuovi gruppi religiosi o ideologici non sono "vittime passive". Molto più spesso si portano dietro una serie di bisogni, desideri o problemi, che in queste comunità dovrebbero essere adempiuti e risolti. La qualità della corrispondenza tra le aspettative del ricercante e le offerte ed il livello delle comunità decide spesso dell’ingresso, della permanenza o dell’abbandono di esse. 

Per un confronto realistico, né generalizzante né semplificante, con questi fenomeni sociali sono necessari risultati empirici sicuri e ricerche scientifiche fondate riguardo i diversi aspetti di questo tema. In questo punto sono da superare forti deficit nella ricerca. 

La nostra società è permeata da pluralismo religioso. Accanto alle comunità delle grandi religioni esistono numerosi gruppi più piccoli di differente direzione di fede. Questa situazione da sola non può essere considerata "pietra dello scandalo" e non autorizza ad un intervento statale. Lo Stato deve piuttosto deve rispettare la scelta di ogni singolo ed il credo da lui scelto. Ma: dove vengono infranti diritti fondamentali, dove sotto il manto della religiosità vengono compiute addirittura azioni perseguibili dalla legge, lo Stato non può rimanere inattivo. 

Al di sotto della soglia costituita dalla necessità dell’intervento statale, lo Stato stesso viene chiamato, secondo la concezione della Commissione, in qualità di aiuto e di fiancheggiatore. Per quanto non possa regolamentare le forme di vita individuali, può certamente, attraverso l’informazione e la chiarificazione, aiutare i suoi cittadini nelle loro decisioni in un mondo che cambia così velocemente e che diventa man mano più impenetrabile. 

Il spettro dell’azione statale nei confronti delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi comprende in tal modo da una parte informazione e chiarificazione, dall’altra concreti provvedimenti legislativi. Le proposte d’azione della Commissione d’Inchiesta rispecchiano questo spettro. Esse indicano la possibilità ed la necessità dell’intervento statale. Le "proposte legislative" evidenziano falle nella legislazione attuale e sviluppano progetti per chiuderle. Diretta al futuro è la proposta di costituzione di una fondazione che leghi i diversi aspetti dei rapporti con le nuove comunità religiose ed ideologiche e gli psicogruppi. Irrinunciabile per ulteriori lavori su questo tema è inoltre il dialogo internazionale. La collaborazione internazionale è necessaria, poiché il fenomeno non rimane limitato alla RFT, ma è un contrassegno di tutta la società occidentale moderna. 

Un ausilio per l’orientamento e per i problemi esistenziali non può venire solo dallo Stato. La responsabilità individuale dei cittadini è da rispettare, ma anche da sostenere. Per fare in modo che ciò succeda è necessaria una collaborazione strettissima tra la politica e tutti i gruppi sociali. La diffusione di informazioni "specializzate", l’educazione alla tolleranza ed alla solidarietà, il rafforzamento della critica, ma anche la capacità di conflitto sono necessari per preservare il singolo dal coinvolgimento in gruppi "problematici", ma anche per rendere accessibili alle comunità religiose ed ideologiche "non problematiche" gli spazi che spettano loro. 

Desidero ringraziare tutti coloro che in tanti modi hanno accompagnato ed appoggiato costruttivamente il nostro lavoro, collaborando così ad una conclusione positiva. 

 

Bonn, 29 Maggio 1998 

Ortrun Schätzle, MdB 

Presidente della Commissione d’Inchiesta "Sette e Psicogruppi" 

 
 
 
 
 
 
1 Incarico e svolgimento del lavoro della Commissione d’Inchiesta "Cosiddette sette e psicogruppi" 

1.1 Descrizione del problema, costituzione ed incarico della Commissione d’Inchiesta 

Il Parlamento Federale Tedesco ha deliberato in data 9 Maggio 1996, con i voti della CDU/CSU, FDP ed SPD la [...] e l’insediamento della Commissione d’Inchiesta "Cosiddette sette e psicogruppi" (Protocollo del BT 13/4477). 

Con ciò ha accolto la raccomandazione espressa il 25 Ottobre 1995 dal comitato d’istanza parlamentare, che chiedeva l’insediamento di una Commissione d’Inchiesta atta al chiarimento di una serie di questioni giuridiche presentate al comitato d’istanza da alcuni cittadini preoccupati [da questo problema]. 

Queste questioni e le apprensioni da esse derivanti non sono completamente sconosciute; già dagli Anni 60 preoccupano in maniera crescente sia gli interessati sia centri di informazione e di assistenza. Da tempo il termine "setta" non comprende più, nell’uso quotidiano, solo movimenti religiosi, ma indica anche comunità ideologiche, filosofiche, psicologiche, pedagogiche e politiche. Determinante per l’impiego del termine "sette" non è più solo lo sfondo storico-ideologico, ma anche e soprattutto la presenza di determinati potenziali conflittuali. I gruppi raccolti sotto la definizione di "sette" vengono accusati di isolamento, di manipolazione psichica del singolo attraverso strutture interne totalitarie e l’impiego di tecniche di controllo considerate problematiche, di frode, sfruttamento, di causare gravi danni psicologici nei membri e nei suoi congiunti, ma anche della pianificazione di sistemi sociali antidemocratici. 

L’allargamento nell’uso quotidiano del termine "setta" ha indotto il Parlamento Tedesco a dare al lavoro della Commissione d’Inchiesta il titolo "Cosiddette sette e psicogruppi". Questo titolo dimostra come venga rifiutata qualsiasi assegnazione aprioristica o qualsiasi giudizio triviale sulle comunità annoverate nello spettro di altri gruppi considerati conflittuali. 

Fulcro dei lavori della Commissione non sono stati i singoli gruppi, ma piuttosto l’esame e l’analisi del potenziale conflittuale attribuito al fenomeno delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi. Questo compito è stato assegnato già all’atto della delibera di insediamento della Commissione. La Commissione d’Inchiesta pertanto non ha tentato né di valutare religioni ed ideologie né di compilare una lista di tutti i gruppi attivi nella Repubblica Federale, perché un’operazione simile nasconde in sé il pericolo della stigmatizzazione dei gruppi stessi. 

Il suo compito - analizzare i conflitti ed i campi problematici nell’ambito delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi e trovare soluzioni, non analizzare i contenuti delle fedi - corrisponde da un lato alla piena libertà di religione e di culto garantita dalla Costituzione e di conseguenza alla neutralità religiosa e filosofica dello Stato. D’altro lato la Commissione si assume con ciò il compito spettante allo Stato di tutelare il singolo e la stessa società da aggressioni nei suoi diritti fondamentali. 

La Commissione d’Inchiesta aveva il compito, secondo la delibera di insediamento, di trattare quattro punti principali: 
 

1. Analisi degli scopi, delle attività e delle pratiche delle cosiddette sette e degli psicogruppi attivi nella Repubblica Federale Tedesca 

L’analisi deve 

- stabilire quali siano i pericoli derivanti da queste organizzazioni per il singolo, per lo Stato e per la società; 

- studiare gli scopi politico-sociali sia scoperti che nascosti di queste organizzazioni; 

- delineare la diffusione nazionale ed internazionale delle organizzazioni e 

- stabilire fino a dove si possa estendere la rivendicazione della libertà di religione costituzionale da parte di nuovi movimenti religiosi o filosofici, delle cosiddette sette e degli psicogruppi. 
 

2. Motivi per l’affiliazione ad una cosiddetta setta o ad uno psicogruppo e per la diffusione di simili organizzazioni 

La Commissione d’Inchiesta deve a questo proposito 

- analizzare la tipicità delle vie di iniziazione e dei decorsi dell’affiliazione; 

- chiarire quali condizioni sociali e politiche causano il rafforzamento della disponibilità del singolo ad affiliarsi a comunità di questo tipo; 

- stabilire quali strategie di propaganda vengono usate da queste organizzazioni e 

- elaborare proposte per impedire che cittadini, imprese, associazioni, rappresentanze ed altre istituzioni vengano inconsapevolmente attirati in queste organizzazioni o subiscano abusi da parte di esse. 
 

3. Problemi nell’affiliazione e nel distacco 

L’affiliazione può portare a problemi non solo per il singolo membro di una setta, ma anche per i suoi parenti ed amici e per imprese, associazioni, rappresentanze ed altre istituzioni. Di particolare importanza sono i problemi di socializzazione ed i conflitti riguardanti il diritto di famiglia. Anche se le situazioni di coinvolgimento sono differenti, spesso è impossibile affrontare i problemi ad esso relativi o risolverli senza un aiuto adeguato. Per questo motivo la Commissione è chiamata ad analizzare sia i problemi causati dall’affiliazione e le loro conseguenze sia a cercare quali possibilità di assistenza sono o dovrebbero essere disponibili. In questo senso, nell’esaminare le possibilità e la necessità di un aiuto al distacco, è importante anche tenere conto delle testimonianze di ex-membri sulle pressioni esercitate da alcuni gruppi, sulla situazione psichica dei membri e sulle loro possibilità per il periodo "dopo". 
 

4. Elaborazione di proposte in considerazione dei contrasti politico-sociali verificatisi finora 

La Commissione deve presentare, dietro coinvolgimento delle istituzioni sociali competenti, proposte radicali e realizzabili in tempi brevi per il futuro trattamento del fenomeno delle cosiddette sette e degli psicogruppi. A questo proposito essa deve poter rispondere alla domanda se l’attuale trattamento politico-sociale e l’ascrizione aprioristica di queste organizzazioni al concetto di "setta" o "setta giovanile" corrisponda allo sviluppo effettivo di esse ed alle premesse per un confronto politico-sociale adeguato. 
 

La presente relazione conclusiva è, in continuazione alla relazione provvisoria della Commissione d’Inchiesta (Protocollo del BT 13/8170), il risultato di un piano di lavoro intenso e concentrato. A causa del poco tempo a disposizione non si è potuto seguire il tema in tutte le sue ramificazioni. La Commissione d’Inchiesta ha quindi consapevolmente fissato alcuni punti centrali nell’analisi, la cui elaborazione corrisponde ai compiti assegnati all’atto dell’insediamento. 

Di centrale importanza per la Commissione era studiare la dimensione individuale dell’appartenenza a nuove comunità religiose ed ideologiche ed a psicogruppi per chiarire quali conflitti possono essere effettivamente attribuiti loro. Per questo è stata analizzata attentamente la questione dei contesti individuali e degli sfondi [psicologici] all’atto dell’affiliazione, del distacco o della permanenza in queste comunità. È stato esaminato se ed in che modo si possa verificare dipendenza da parte del singolo nei confronti del gruppo e quali reazioni vengono provocate dall’affiliazione. 

La problematica sulle cause sociali dell’insorgere e della diffusione delle nuove comunità ideologiche e degli psicogruppi è stato un altro punto di riferimento del lavoro della Commissione d’Inchiesta, perché il fenomeno può essere giudicato adeguatamente solo nella globalità della sua dimensione sociale. Poiché da un lato le cause per la crescita di nuovi gruppi ideologici e religiosi e di psicogruppi non riguardano solo la Germania, ma piuttosto il mondo intero, e dall’altro molti gruppi hanno estensione internazionale, la Commissione d’Inchiesta si è occupata in un punto successivo della dimensione internazionale del fenomeno. Per questo non ha solo invitato specialisti internazionali ad uno scambio di idee, ma ha cercato anche colloqui con politici stranieri per uno scambio di esperienze ed ha chiarito, in un viaggio negli USA, la posizione della Germania nei confronti dell’organizzazione di Scientology. 

In seguito la Commissione d’Inchiesta si è occupata dell’analisi delle attività ed del significato delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi nell’economia. Al nucleo problematico "Bambini nelle nuove comunità religiose ed ideologiche e negli psicogruppi" la Commissione ha dedicato particolare attenzione, perché per questi membri più deboli della società sussiste da parte dello Stato un obbligo particolare di tutela, che spesso entra in conflitto con il diritto costituzionale dei genitori all’educazione. Formulare su questo tema un giudizio equilibrato è stato un compito particolarmente arduo per la Commissione. 

Le proposte d’azione della Commissione d’Inchiesta, elaborate a partire dall’analisi del fenomeno delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi, si basano da una parte sulle discussioni attuali riguardo alla legislazione in generale, dall’altra indicano falle ancora aperte nella stessa, sviluppano proposte per il miglioramento della situazione informativa e di consulenza e danno incentivi per la ricerca e la formazione in questo settore, finora molto trascurate nella Repubblica Federale Tedesca. 

Le proposte d’azione ritenute necessarie ed elaborate dalla Commissione non possono però esentare i gruppi sociali dall’obbligo di affrontare responsabilmente questo fenomeno. La stessa Commissione d’Inchiesta vede la ricerca di un dialogo con questi gruppi come compito fondamentale per cercare, attraverso di esso, di contribuire alla distensione della situazione sociale attuale. Molte comunità hanno accolto volentieri l’invito al dialogo ed hanno colto l’occasione per una presa di posizione. La Commissione d’Inchiesta spera che anche dopo la conclusione dei suoi lavori sarà continuato il dialogo tra i gruppi, lo Stato e la società. A questo scopo è auspicabile una certa dose di competenza non solo da parte dei media, delle scienze e di ogni singolo, ma anche da parte delle stesse comunità. Un dialogo costruttivo può essere condotto solo bilateralmente. 

 

1.2 Procedimento della Commissione d’Inchiesta 

[...] 

Audizioni non pubbliche e colloqui con esperti 

La Commissione ha condotto, nel periodo tra il suo insediamento in data 9 Maggio 1996 fino all’approvazione della Relazione finale nella seduta del 2 Maggio 1998, 49 sedute. 

Le audizioni di specialisti ed esperti [esterni alla Commissione] sono state condotte per la maggior parte non pubblicamente, a tutela dei testimoni: 

[...] 

14 Maggio 1998 

La Commissione d’Inchiesta ha invitato i seguenti gruppi ad audizioni non pubbliche: Antico Ordine Mistico Rosae Crucis (Rosacrociani); Amici di Bruno Gröning; Comunità In Cammino; Società per la Meditazione Trascendentale (TM); Società Internazionale per la Coscienza Krishna (ISKCON); Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni); Punto Cardinale Education; Nuova Acropoli; Osho; Scientology; Soka Gakkai; Vita Universale (UL); Società per il sostegno della conoscenza psicologica dell’uomo (VPM); Chiesa dell’Unificazione; Testimoni di Geova. 

Rappresentanti del Partito Europeo dei Lavoratori (oggi: Movimento Solidale per i Diritti Civili) sono stati invitati, ma non hanno dato seguito all’invito. I rappresentanti dell’organizzazione di Scientology e della VPM sono apparsi alle audizioni ma si sono rifiutati di dare informazioni. 

Ex-membri e partecipanti ai corsi dei seguenti gruppi sono stati ascoltati dalla Commissione: Ananda Marga, Partito Europeo dei Lavoratori (oggi: Movimento Solidale per i Diritti Civili); Comunità In Cammino; Società per la Meditazione Trascendentale (TM); Kaizen; Punto Cardinale Education; Sant Thakar Singh; Scientology; Soka Gakkai; Vita Universale; Società per il sostegno della conoscenza psicologica dell’uomo (VPM); Chiesa dell’Unificazione; Testimoni di Geova. 

[...] 

 
 
 
 
 
 
3.2.3 Nuove comunità religiose ed ideologiche e psicogruppi come sfida sociale 

La Commissione d’Inchiesta ha richiesto in un’audizione una presa di posizione da parte dei diversi gruppi sociali. Tra questi i partiti rappresentati nel Parlamento Federale Tedesco, rappresentanti della Chiesa Evangelica e Cattolica, dell’Unione delle Chiese Libere Evangeliche, del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania, della Confederazione del Lavoro, del Consiglio della Stampa Tedesca e della Federazione Sportiva Tedesca. 

Inoltre, nell’audizione "Cosiddette sette e psicogruppi nell’economia", sono intervenuti rappresentanti delle associazioni economiche. 

Questo tema ha per ognuno una grande importanza, anche se sono state presentate solo poche questioni concrete. Per tutti i partiti l’organizzazione di Scientology costituisce un discorso a parte. La CDU/CSU, la SPD e il FDP hanno congedato decreti che fissano l’incompatibilità [di scopi nei confronti di Scientology], poiché sono dell’avviso che l’appartenenza a questa organizzazione non sia compatibile con l’appartenenza ad un partito politico. Gli scopi di queste due realtà non sono concordabili. Questo costituisce un’eccezione di rilievo, perché tali limitazioni non vengono considerate necessarie nei confronti degli altri gruppi. 

Tutti i partiti riferiscono di non aver subito infiltrazioni né da parte dell’organizzazione di Scientology né delle nuove comunità religiose ed ideologiche e psicogruppi. L’informazione all’interno dei partiti e tra la popolazione è ritenuta però come cosa assolutamente necessaria. A questo proposito esistono già documenti della CDU/CSU, del SPD e del Bündnis 90/Die Grünen. In questo senso gli sforzi sono rivolti a raggiungere una migliore comprensione di religiosità ed ausili vitali attraverso la conoscenza di essi e tenendo conto delle condizioni di una società moderna in profonda mutazione. Il rappresentante del FDP ha fatto inoltre notare che una base unitaria a livello nazionale per informazioni e chiarimenti non è solo desiderabile ma anche necessaria. 

Il rappresentante della Federazione Sportiva Tedesca ha dimostrato che in casi singoli viene davvero tentato di acquistare influenza nei confronti di società sportive. Punti di aggancio per questo tipo di infiltrazione esistono in particolare nei settori del marketing e della sponsorizzazione. I pochi casi divenuti noti si riferiscono all’organizzazione di Scientology. Tuttavia non si può parlare di vera e propria infiltrazione. Anche la Federazione Sportiva Tedesca insiste sulla necessità di informare e chiarire i dubbi dei suoi membri. 

Il rappresentante del Consiglio della Stampa Tedesca ha richiamato l’attenzione su due ulteriori nodi problematici. Da una parte è stato tentato più volte, da parte dell’organizzazione di Scientology, di impedire conseguentemente, sistematicamente ed offensivamente la diffusione di commenti e notizie. Questi tentativi però in complesso non sono stati molto efficaci: gli editori e gli organi di stampa hanno riconosciuto il problema e sono in grado di affrontarlo autonomamente. Dall’altra, spetterebbe alla stessa stampa contribuire all’oggettivizzazione ed alla diffusione di notizie sulle nuove comunità religiose ed ideologiche e gli psicogruppi. Questo non dovrebbe essere un grosso problema nell’ambito del lavoro della Stampa Tedesca. In media si sono verificati negli ultimi anni circa 12 casi di querela a questo proposito. Questi si riferivano per la maggior parte all’organizzazione di Scientology. Di infiltrazione nella stampa non si dovrebbe poter parlare. 

In modo analogo si sono espressi i rappresentanti delle associazioni economiche nell’audizione "Sette e Psicogruppi nell’economia". Il tema negli ultimi anni è balzato in primo piano nella cronaca. Tuttavia la misura concreta di una possibile minaccia può essere stabilita solo difficilmente. Da una parte esistono solo poche deposizioni, nelle quali in genere si denuncia il controllo dell’amministrazione d’impresa da parte di una di queste sette - in genere si tratta di Scientology; d’altra parte l’essere nominati in concomitanza per esempio dell’organizzazione di Scientology porterebbe ad enormi problemi di immagine e avrebbe una serie di conseguenze a livello economico. 

[...] 

La rappresentante del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania si è detta "offesa e ferita" dal confronto della situazione della organizzazione di Scientology in Germania con la situazione degli ebrei durante l’Olocausto. Ha rifiutato esplicitamente questo accostamento. La problematica rende però chiaro quanto debba essere cauto, ma anche quanto sia necessario un confronto sociale. Misure legislative a questo proposito sarebbero poco adatte, piuttosto dovrebbero essere ricercate ed eliminate le cause sociali. La rappresentante ha particolarmente insistito sul fatto che nella comunità ebraica le nuove comunità religiose ed ideologiche o psicogruppi non avrebbero modo di affermarsi. 

[...] 

Riassumendo, dalle testimonianze dei gruppi sociali emerge chiaramente che: 

- dal loro punto di vista la maggior parte dei problemi e dei conflitti concretizzabili alla fine degli Anni Novanta sono riconducibili all’organizzazione di Scientology, 

- si punta sull’informazione ed il chiarimento, dove però la presentazione da parte dei media e le reazioni pubbliche possono essere definite in parte come troppo accese, 

- [...] 

 
 
 
 
 
 
5.1.3 Piani della dipendenza psicologica 

Il concetto di dipendenza "psicologica" o "spirituale" non è un termine specifico della psicologia, anche se si trova spesso nella letteratura riguardante le nuove comunità religiose ed ideologiche e gli psicogruppi. Viene usato anche nella letteratura scientifica, nonostante il processo psichico alla base del sorgere e del mantenimento della dipendenza psicologica non sia ancora stato spiegato. Descrive esperienze umane che, viste dall’esterno, dipendono dall’influsso potente di un gruppo o di un’autorità agenti apparentemente a loro danno o che mancano di distanziamento e di capacità critica, nonostante entrambi sarebbero, secondo il parere di esterni, più che opportuni. Il termine descrive queste esperienze talvolta con l’analogia al fenomeno dell’assuefazione [da medicinali o sostanze stupefacenti]. Anche il confronto con il fenomeno della dipendenza politica o familiare, poggianti su possibilità o manifestazioni di potere, sembra particolarmente indicato. 

[...] 

Dipendenza psicologica ed assuefazione 

Molto spesso la dipendenza psicologica viene paragonata al fenomeno dell’assuefazione a sostanze stupefacenti. L’assuefazione consiste in un bisogno interiore non controllabile, forte e regolare di cercare un certo comportamento o di provare una certa esperienza seguendo canoni stereotipati. Se ne viene impedito il compimento, insorgono fenomeni come stress, paure, disorientamento, iperattività o stati depressivi (tutti fenomeni tipici dell’astinenza). La predisposizione a forme di comportamento simili all’astinenza sorge non tanto come reazione alle condizioni dell’ambiente circostante, quanto attraverso la restrizione delle possibilità di autoregolazione e autocontrollo creata e scatenata dal livello subcosciente. 

Analogie alla dipendenza psicologica nel senso qui detto sussistono nell’apparente condizionamento del comportamento. Ad un’osservazione più attenta tuttavia questo condizionamento si rivela specifico di un certo tipo di situazione (come per es. la riproduzione stereotipata di motti del gruppo), cioè come un modo di trattare con le persone percepite come ostili. Decisivi per questo però non sono tanto motivi psicologici "interni", quanto le relazioni con l’esterno assunte al momento dell’entrata nel gruppo, compresi gli elementi emozionali legati ad esse. Questo comportamento, in una parola, è parte integrante della "cultura di gruppo" e sparisce in genere in caso di abbandono dello stesso. 

Tuttavia esistono diversi esempi per il fatto che determinate esperienze (auditing di Scientology, esperienze estatiche, sprofondamenti meditativi ecc.) possono provocare in singole persone comportamenti di assuefazione morbosa. Queste esperienze vengono in parte ricercate dopo l’abbandono del gruppo, tuttavia al di fuori di esso. Ci si chiede tuttavia se questa dipendenza "dalle esperienze" costituisca una parte cospicua della dipendenza dalle persone o dalle comunità o se si tratti piuttosto di un sintomo individuale. Un’analogia con la dipendenza da droghe si può comunque certamente riscontrare in molti casi isolati. 

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5.2.4. La situazione di bambini ed adolescenti nei nuovi gruppi e movimenti religiosi 

[...] 

5.2.4.4 Scientology 

La Association for Better Living and Education (ABLE) nel sistema dell’organizzazione di Scientology è il reparto che si occupa dell’istruzione e della formazione [dei membri]. 

L. Ron Hubbard ne ha definito i compiti come segue: 

"... riabilitare tutto il campo dell’educazione attraverso la diffusione delle uniche tecnologie di studio che funzionino: le tecnologie di studio di L. Ron Hubbard". 

Il libro "Dianetica per bambini" può essere considerato come la formulazione dell’ideale educativo dei genitori all’interno dell’organizzazione di Scientology. Quindi forma le basi di un’educazione infantile di tipo scientologico. 

Poiché il fondatore dell’organizzazione di Scientology parte dal presupposto che la definizione di "bambino" non è altro che "un Thetan in un corpo piccolo", tutto il programma educativo è, anche per i bambini, considerato obbligatorio. La fantasia infantile viene definita nel libro "Dianetica per bambini" come psichicamente morbosa. Così L. Ron Hubbard non trova sorprendente "che i bambini sembrino avere analogie con gli psicotici e gli schizofrenici". 

Per mettere sotto terapia questo comportamento infantile, definito come morboso, anche per i bambini viene applicata la tecnica dell’"auditing". Con esso si dovrebbero esorcizzare le esperienze negative e dolorose, per eliminare la cosiddetta "mente reattiva". Hubbard ritiene possibile audire i bambini già dopo l’acquisizione della parola. Consiglia però un "processing severo" da un’età di cinque anni. Per risalire ad eventi prenatali Hubbard aspetta invece il dodicesimo anno. 

Nell’ambito delle regole scientologiche esiste anche un "Security Check" per bambini, che inizia con la domanda "Cosa ti è stato proibito di raccontare?". In questo procedimento il bambino se la deve vedere con un catalogo che supera il centinaio di domande. Il procedimento assomiglia ad un interrogatorio e mira a portare in superficie quanto nel bambino è opprimente e negativo, in modo da iniziare la cancellazione degli Engram. I bambini, attraverso l’auditing e le regole interne di Scientology, manifestano ben presto la tentazione di eliminare tutto quanto in loro è opprimente, debole ed emozionale, di orientarsi sulla forza e di abituarsi all’insensibilità nei confronti di dolore e debolezza, diventando così insensibili "superuomini". 

Dal rapporto di un ex-membro si può dedurre che i bambini vengono sollecitati ad affrontare ogni giorno un programma di studio, sul quale devono tenere una specie di diario statistico che serve alla loro valutazione sistematica. Queste pratiche possono essere viste come un’introduzione precoce a forme di sottomissione nei confronti di un controllo esterno. 

Se i genitori si attengono all’ideale educativo prescritto, i bambini crescono nel sistema ideologico chiuso dell’organizzazione di Scientology. La crescita "nell’ideologia" verrebbe garantita dal fatto che i bambini vengono istruiti ed assistiti in istituti della stessa organizzazione. 

Dalle testimonianze e le indicazioni a disposizione si può evincere che i bambini già in tenera età devono eseguire nell’ambito di Scientology un programma giornaliero simile a quello degli adulti. In primo piano nelle attività dei genitori dovrebbe essere sempre l’utile dell’organizzazione. Caratteristica per questo è una disposizione interna dell’unità "elitaria" di Scientology, la Sea Organization (Sea Org), nella quale i genitori vengono invitati a cedere volontariamente l’ora giornaliera dedicata alla famiglia per la "produzione". Con ciò una relazione intima, affidabile e continua tra genitori e figli viene perlomeno ostacolata ed il bambino impara ben presto - attraverso i suoi genitori - che il lavoro per Scientology ha priorità assoluta. Questo può condurre a trascurare i propri figli, poiché i genitori scientologi in regola interiorizzano il fatto che lo "scopo principale" è l’espansione dell’organizzazione di Scientology e sono del parere che i loro figli debbano essere educati agli stessi principi. 

I casi estremi di bambini nell’organizzazione sono quelli che crescono nella Sea Org. Poiché la Sea Org viene considerata all’interno dell’organizzazione di Scientology come un’élite, l’ambizione di molti genitori scientologi è di far fare ai propri figli carriera (in senso scientologico) al suo interno. 

Qui è opportuno riferirsi alle dichiarazioni di una giovane donna, ex-membro di Scientology, cresciuta in una famiglia scientologa ed arrivata in Germania all’età di undici anni. Fino all’età di sedici, diciassette anni le sue esperienze all’interno di Scientology non sono state complete. Durante le vacanze scolastiche aveva provato a lavorare alcune settimane per l’organizzazione ed era stata mandata, a causa di problemi familiari e per comprendersi meglio con la sua matrigna, a frequentare un corso di comunicazione; dopodiché aveva frequentato altri corsi di base di Scientology, cosa che all’inizio le era piaciuto. In generale [su di lei] ha fatto molto effetto l’educazione familiare ed in particolare l’atteggiamento di suo padre. [La giovane] riferisce che a scuola non ha mai potuto dire che suo padre e la sua matrigna erano scientologi. In generale è cresciuta in isolamento. L’atteggiamento di suo padre nei suoi confronti era che lei poteva farcela in tutto, che era un problema suo e che doveva saperlo da sola. Dalla prima infanzia, anche quando c’erano litigi o problemi in famiglia, [suo padre] diceva che non aveva più quattro anni (l’età che aveva alla morte di sua madre), ma che era un Thetan e doveva vedersela da sola. Gli scientologi, questo il suo bilancio, si aspettano molto, troppo dai bambini. 

All’età di sedici, diciassette anni erano insorti ulteriori problemi familiari. La nuova compagna di suo padre, dopo la separazione di questi dalla matrigna, non aveva previsto la sua presenza e aveva dichiarato che non la voleva in casa sua. Suo padre quindi aveva detto che lei era un Thetan e doveva vedere da sola dove andare. Avrebbe potuto lavorare nell’organizzazione e avrebbe ricevuto per questo un posto dove dormire. [La giovane] lo fece per alcune settimane, senza tuttavia sapere con certezza dove poter rimanere. 

In questa fase era stata avvicinata e le era stato chiesto se non voleva diventare membro dello staff. Anche reclutatori di Flag, Copenhagen e St. Hill avevano già cercato di contattarla. I complimenti sulla sua qualificazione, intelligenza e competenza le erano piaciuti molto. Alla fine si era decisa per St. Hill e la Sea Org. Aveva firmato il contratto "per un miliardo di anni" accanto a suo padre. Per suo padre questo era molto importante, perché lui stesso aveva fallito in precedenza sullo stesso tentativo e quindi aveva riposto la sua speranza nella figlia. Attraverso questo contratto erano stati "risolti" i suoi problemi, perché così avrebbe ricevuto un posto dove vivere, cibo ed assistenza. 

Del suo lavoro a St. Hill, la ex-scientologa riferisce che [le reclute] studiavano dalle 8 alle 16 - cioè frequentavano i corsi per la Sea Org. Alla fine venivano addestrati, poi c’era del lavoro "fisico" da svolgere. Non si poteva fare pausa, durante l’intera giornata erano a disposizione solo due mezz’ore per i pasti. Si doveva correre sempre e non si aveva un minuto di tregua, perché si doveva raggiungere la produzione ottimale. Le reclute non avevano quasi tempo libero e persino il compenso promesso veniva distribuito raramente e mai interamente. Non andavano mai neanche a scuola. Questo era anche il caso di un’amica tredicenne, che contemporaneamente era la sua superiore. Avevano collaborato alla costruzione di una sauna, lavorando spesso tutta la notte e frequentando direttamente i corsi il giorno dopo, con poco o addirittura senza riposo. Era sempre molto stanca, aveva cominciato ad avere problemi alla schiena e trovava il lavoro estenuante. Dormiva sempre troppo poco. Aveva dovuto lavorare anche se malata e persino con ferite procuratesi durante il lavoro. Non avevano ricevuto indumenti protettivi a sufficienza, neanche per lavori pericolosi, come quando avevano lavorato a contatto con acidi. Era stato detto loro che un Thetan può tutto. 

Dopo sei settimane aveva voluto andare a casa, anche perché si sentiva sola e trovava tutto molto impersonale. Come reazione era stata costretta a scrivere per ore tutti i suoi errori ed era stata messa sotto pressione con l’affermazione che se lei fosse andata via, sarebbe stata una fallita ed uno scandalo per la sua famiglia. Quando aveva continuato a difendersi, era stata sgridata ed umiliata di fronte a tutti. Il lavoro era diventato ancora più pesante ed in parte non le venivano concesse neanche le pause per i pasti. Quando una volta aveva tentato la fuga era stata trattenuta dalle guardie di sicurezza e chiusa per ore in una stanza. In seguito era stata vigilata e controllata sistematicamente. I tentativi di resistere erano resi particolarmente problematici dal fatto che non ci si poteva confidare con nessuno, perché subito veniva riferito tutto. Inoltre la posta e le telefonate venivano controllate. Essa stessa era stata coinvolta [in passato] in questo tipo di sistemi, aveva sorvegliato altri, ne aveva aperto la posta e l’aveva controllata. Solo grazie al fatto che, per un certo periodo, aveva finto di adeguarsi completamente i controlli erano stati ridotti e le era riuscito di far credere che suo padre era gravemente ammalato. Per questo aveva ottenuto tre settimane di vacanza per la Germania. Ha utilizzato questa possibilità per lasciare Scientology, cosa che le è riuscito solo con l’appoggio di altre persone. Suo padre non l’ha capita e le ha detto che non doveva fallire in Scientology come lui stesso e che se non fosse tornata alla Sea Org non sarebbe più stata sua figlia. 

Nonostante fosse molto felice di sfuggire a St. Hill, [la ragazza] è sprofondata in seguito a ciò in una crisi profonda, perché ha perso i suoi amici, sia quelli di Scientology sia i suoi amici di prima. Anche la gran parte della sua parentela l’ha abbandonata, perché la ritiene responsabile delle sofferenze di suo padre, dei suoi problemi di salute e persino del fatto che si trovi in pericolo di vita. In generale [la ragazza] è molto chiusa e si sente troppo vecchia per i suoi compagni di scuola e per i suoi coetanei, si sente più una quarantenne che una diciottenne. Positivo è il fatto che possa andare di nuovo a scuola e che ricominci a costruire lentamente vincoli di amicizia, anche se con persone più anziane. 

Questa descrizione vale per i genitori che educano i loro figli seguendo strettamente i principi dell’organizzazione di Scientology. Ci sono però anche casi in cui i genitori nell’educazione non si attengono alle regole di Hubbard. 

[...] 
 
 

5.2.5.3 Aree problematiche e conflittuali per l’integrazione sociale e lo sviluppo individuale di bambini ed adolescenti 

[...] 

I bambini nei nuovi gruppi religiosi e di culto della psiche si trovano in genere in un intenso "rapporto di delegazione", sono "portatori del messaggio di redenzione", lo devono diffondere e realizzare. Con ciò vengono messi a confronto con pretese altissime, con vie chiaramente stabilite, che simulano scopi ideali e grandi ambizioni. Queste delegazioni possono prendere anche la forma di pretese estreme di rendimento e di prontezza di affermazione - come per esempio nel campo del culto della psiche (per es. presso Scientology o la VPM). In questi legami di delegazione per i bambini - che fungono da progetto per i loro genitori e per i nuovi ambienti religiosi o di culto della psiche - diventa difficilissimo distaccarsi e trovare una propria identità. Nel fare questo devono trascinare con sé il peso di queste grandi pretese, con i pericoli ed il costante senso di colpa e di vergogna che ne derivano. Anche questo pericolo per l’identità psicosociale e lo sviluppo individuale degli adolescenti però non è un elemento esclusivo dei nuovi contesti religiosi e di culto della psiche. Problemi analoghi si possono trovare per esempio anche in ambienti ambiziosi o anche negli atteggiamenti dei genitori di "campioni bambini" che vengono orientati verso il massimo rendimento ed il massimo successo. 

[...] 

 

5.3 Aspetti economici 

5.3.1 Introduzione 

Già nella relazione provvisoria della Commissione d’Inchiesta si descrivono i campi economici d’azione delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi. La Commissione d’Inchiesta si è occupata attraverso una serie di deposizioni ed un’interrogazione scritta ad associazioni economiche dell’influsso delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi nell’economia. 

Anche delle pubblicazioni disponibili su questo tema è stato tenuto debito conto nella valutazione. A questo proposito si deve notare che finora non esiste alcuna descrizione riassuntiva sistematica. Di solito il tema viene trattato riferendosi al caso singolo, dipendente dal singolo raggruppamento nelle pubblicazioni ad esso relative. La maggior parte delle pubblicazioni si riferisce all’organizzazione di Scientology. Tuttavia negli ultimi anni vengono indagati sempre più criticamente gli offerenti di questo vero e proprio mercato psicologico e di ausilio vitale, che negli ultimi 25 anni si sono differenziati sempre più. In particolare, in questo contesto ci si riferisce agli offerenti che gestiscono seminari e corsi per lo sviluppo della personalità e/o per la gestione d’impresa e manageriale. Il nuovo confronto si occupa inoltre della nascita di imprese a gestione strutturale e di multilevel marketing, le cui forme più eclatanti sono i cosiddetti sistemi "a palla di neve". 

[...] 

 

5.3.2 Esempi di condotta nell’economia 

A. L’organizzazione di Scientology 

Le associazioni dell’organizzazione di Scientology presenti come offerenti sul "mercato psicologico" sono da catalogare, secondo la sentenza dell’Alto Tribunale Amministrativo di Amburgo emessa il 6 Luglio 1993 nel procedimento riguardante la "Chiesa di Scientology di Amburgo", come attività commerciali a scopo di lucro. Il Tribunale ha spiegato nel comunicato stampa riguardante l’annuncio della sentenza: 

"Prova dello scopo di lucro attraverso la vendita di libri è l’obiettivo, ricercato dalla Chiesa di Scientology, di portare i suoi membri all’acquisto di sempre nuovi testi e soprattutto alla frequenza di corsi via via più cari. (...) Questo Tribunale ha piuttosto l’impressione che la Chiesa di Scientology tenda a cammuffare i suoi guadagni (...)". 

Accanto a questa attività apertamente commerciale delle società di Scientology attive nella Repubblica Federale Tedesca si deve inoltre analizzare particolarmente l’organizzazione coordinante le imprese private attribuite all’organizzazione di Scientology: 

World Institute of Scientology Enterprises (WISE) 

Come tutti i settori dell’organizzazione di Scientology il WISE è organizzato organicamente a livello internazionale, continentale, nazionale e regionale. Il Direttore Generale Internazionale del WISE è membro del cosiddetto Watch-Dog-Commitee (comitato "cane da guardia"). In esso sono rappresentati tutti i livelli direttivi di Scientology. 

L’attuale Direttore Internazionale del WISE, in una manifestazione celebrativa dell’International Association of Scientologists del 1990, ha delineato gli scopi del WISE come segue: 

"... Grazie all’impiego delle tecnologie di L.R.H. (L. Ron Hubbard) abbiamo ormai conquistato diverse zone di influenza all’interno della società, nei settori più diversi. Uno di questi è il mondo degli affari, nel quale sostituiamo una giungla di soluzioni arbitrarie e ‚fuori etica‘ con le tecnologie amministrative standard di L. Ron Hubbard. Questo viene realizzato attraverso il World Institute of Scientology Enterprises = WISE. Il WISE ha lo scopo di introdurre l’Etica nel mondo degli affari e di giungere alla dominanza della Razionalità nel settore amministrativo attraverso la diffusione delle conquiste di L.R.H. Con migliaia di membri in più di 22 Paesi, il WISE sta conquistando un influsso sempre maggiore sulla società. Un numero enorme di grandi imprese diffuse a livello mondiale hanno usufruito dei servizi dei membri del WISE. ...". 

In documenti interni del WISE, i compiti di questa società commerciale suprema sono riformulati come segue: 

"... Il WISE è un’unione di persone che sono [attive] nel mondo degli affari e che utilizzano quotidianamente la tecnica amministrativa di LRH. Essa è la tecnica amministrativa più potente che venga usata al giorno d’oggi. Un impiego regolare provoca per qualsiasi affare, di qualsiasi natura, una forte crescita. Nonostante la tecnica amministrativa di LRH venga utilizzata in molti modi, è possibile assegnare in modo appropriato ogni attività alla categoria ed alla classe WISE adatta. Ogni categoria ed ogni classe di appartenenza appronta per i suoi membri prestazioni specifiche. ...". 

Partendo da queste direttive vengono definiti i settori di influenza per categoria all’interno del WISE. 

Così, per esempio, l’appartenenza ad un’impresa comprende i seguenti compiti: "Questo tipo di categoria comprende tutte le imprese, le società, i prestatori di servizi e le organizzazioni che vogliono far parte del WISE per migliorare le proprie condizioni di lavoro attraverso l’applicazione della tecnologia amministrativa standard di L.R.H. e per diffondere generalmente questa tecnologia nel mondo degli affari". 

Ai membri di grado più elevato all’interno dell’organizzazione WISE, i cosiddetti Chief Executive Officers (CEOs), vengono attribuiti i seguenti compiti: "Questa categoria è pensata per coloro i quali lavorano strategicamente all’introduzione della tecnologia amministrativa di L.R.H. nelle imprese di punta del loro Paese, ed in altre associazioni, comunità, Regioni e Governi". 

La descrizione dei compiti del WISE deve essere quindi definita una strategia per la conversione dell’economia. Come prova per questo vale particolarmente la formulazione del responsabile, secondo il quale il compito del WISE è stabilire l’Etica nel mondo degli affari (intendendo naturalmente la definizione scientologica di Etica). 

Quali pericoli questo possa comportare per l’economia è stato tratteggiato dalla Sottocommissione "diritto penale", in occasione della sua relazione alla 64ª Conferenza dei Ministri della Giustizia del 17 Maggio 1993, nel paragrafo "L’attività economica dei membri di Scientology in Germania": 

"... Tenuto conto dell’assoluta sottomissione del singolo alla gerarchia dell’organizzazione di Scientology sussiste tuttavia il pericolo che anche il destino di un’impresa gestita da uno scientologo non venga determinato dalle condizioni generali del mercato ma dal punto di vista dell’utile dell’organizzazione, con conseguenze imprevedibili per dipendenti e soci d’affari. ...". 

Un esempio caratteristico per il trattamento dei dipendenti si può trovare nella sentenza del Bundesarbeitsgericht (BAG, Tribunale Federale del Lavoro) del 22.03.1995. Il BAG ritiene "inumano" il fatto "che l’imputato voglia spingere i suoi dipendenti a prestazioni sempre maggiori ed il modo in cui persegue ciò. (...) Chi usa e lascia usare questi metodi - che ricordano i sistemi "a palla di neve" - corre il pericolo di subire gravi danni alla salute". Il richiedente di questo processo lavorava per la filiale di Scientology di Amburgo dalle 60 alle 100 ore settimanali. Ogni anno venivano consentiti massimo 14 giorni di ferie e la scelta stessa dei luoghi e dei contenuti della vacanza non era libera, ma doveva essere stabilita ed approvata dall’organizzazione. Per le prestazioni lavorative venivano pagati annualmente tra i 4.030,- ed i 5.326,50 marchi. Per contro, prima di associarsi, il dipendente aveva dovuto pagare 17.449,- marchi per corsi e materiali relativi. Il BAG ha definito questa attività come rapporto di lavoro con la conseguenza che l’organizzazione è tenuta a pagare un compenso adeguato e ad osservare gli standard minimi fissati dal diritto del lavoro - come per esempio l’osservanza della legge nazionale che regola le ferie. A questo proposito il BAG ha affermato categoricamente che l’obbligo a prestazioni lavorative esistente all’interno di un’associazione non può portare all’elusione delle condizioni vincolanti dettate dal diritto del lavoro. In secondo luogo, ha affermato che l’associazione "Chiesa di Scientology di Amburgo" non è una comunità religiosa o filosofica ai sensi dell’articolo 4, 140 della Costituzione e dell’articolo 137 della costituzione dell’impero di Weimar. 

Si tratta piuttosto di una organizzazione di carattere commerciale e con ideologie che portano al disprezzo dell’uomo. Oltre a questo sono noti alla commissione altri casi, nei quali dipendenti o apprendisti sono stati portati, all’interno di imprese condotte scientologicamente, ad acquistare ampi corsi dall’organizzazione, indebitandosi spesso fino a limiti estremi. Un simile comportamento contraddice in modo eclatante i principi fondamentali del diritto del lavoro. Soprattutto il divieto al datore di lavoro di fare propaganda ideologica sul posto di lavoro. 

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5.3.4 La vendita strutturale come culto commerciale 

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Le imprese a gestione strutturale simili al culto, alle quali appartiene in un certo senso anche l’organizzazione di Scientology, sono invenzioni di una ragione strumentale e non espressione di un credo religioso. La ragione strumentale fissa i propri scopi secondo criteri utilitaristici e cerca di raggiungerli attraverso l’utilizzo di mezzi calcolati razionalmente. Alla fondazione di una struttura di questo tipo lo scopo che viene fissato è la vendita di un prodotto, il mezzo per la costituzione di un’organizzazione potente. Se poi la vendita del prodotto e l’affiliazione alla struttura vengono sublimati come mezzi terapeutici, se i dipendenti vengono incanalati sulla via del controllo emozionale per raggiungere questo scopo, la struttura si trasforma in un culto commerciale pseudoreligioso. Se già per i dipendenti di una struttura "normale" esiste il pericolo di essere strumentalizzati, nell’elevare la struttura a culto commerciale questo pericolo diventa particolarmente forte. 

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5.4.3 Viaggio della delegazione negli USA 

La Commissione d’Inchiesta ha avuto sempre un occhio di riguardo per la componente costituita dalla politica estera, sia nel proprio lavoro sia nell’atteggiamento tedesco nei confronti di Scientology. Alla luce dei fatti verificatisi nell’autunno del 1997, la Commissione ha deciso nel Febbraio 1998 di organizzare un viaggio a Washington per chiarire l’atteggiamento tedesco nei confronti di Scientology, correggere percezioni sbagliate e presentare sia ai parlamentari americani sia al Ministero degli Esteri un quadro realistico dei propri lavori. Si è ritenuto questo passo particolarmente importante per eliminare eventuali preconcetti su una presunta limitazione della libertà di religione. La Commissione voleva inoltre ottenere durante il viaggio informazioni sull’organizzazione di Scientology ed informarsi su come la politica e la società affrontino negli USA il fenomeno delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi (con particolare riguardo all’organizzazione di Scientology), i possibili conflitti da esso derivanti e la tutela delle vittime. 

Una delegazione della Commissione d’Inchiesta si è trattenuta dal 23 al 27 Febbraio 1998 a Washington. Ha condotto colloqui con membri del Congresso, rappresentanti delle organizzazioni ebree, rappresentanti delle minoranze religiose, avvocati, ex-membri ed i loro congiunti, iniziative di informazione ed associazioni di genitori. 

Nei colloqui con rappresentanti politici e del Ministero degli Esteri le strategie di Scientology sono divenute palesi. L’organizzazione si è proposta di influenzare l’atteggiamento tedesco nei confronti di Scientology tramite manovre lobbistiche nell’ambito della politica americana. Ha cercato di rendere la presunta discriminazione di scientologi tema di questi rapporti bilaterali per cambiare, usando la politica estera, la sua situazione in Germania. Secondo la sua massima, cioè cercare sempre il "ruin point" dell’avversario ed utilizzarlo contro di lui, Scientology ha cercato di fermare [l’attenzione generale] sui crimini commessi in Germania durante in Nazionalsocialismo per discreditarla all’estero. L’esistenza della Commissione d’Inchiesta è stata reinterpretata da Scientology in modo da far credere che in Germania le minoranze religiose vengono esaminate e perseguitate. La libertà religiosa in Germania dunque - queste le affermazioni - non verrebbe generalmente più garantita. Per le sue manovre lobbistiche Scientology ha cercato inoltre contatti finalizzati con i rappresentanti delle minoranze religiose nel Congresso, per sfruttare a proprio favore i loro sforzi, diretti alla tutela generalizzata delle minoranze. Chiaramente in un simile ambiente le argomentazioni di Scientology non potevano passare inosservate. 

Scientology ha saputo sfruttare a suo favore anche l’ansia storica degli americani nei confronti della libertà assoluta di religione. In quasi tutti i colloqui con rappresentanti dello Stato, infatti, la delegazione si è dovuta confrontare con la preoccupazione che in Germania singoli possano eventualmente venire perseguitati ed isolati a causa del loro credo religioso. Questa preoccupazione è stata espressa anche da quegli interlocutori che hanno provato di non nutrire alcuna simpatia per Scientology. Che Scientology proprio negli USA possa far sorgere preoccupazioni con la diffusione di un simile sospetto non suscita meraviglia, se si pensa alla storia della nascita degli USA. Di fronte alla delegazione è stato sottolineato più volte che lo Stato americano fu fondato da dissidenti che avevano cercato rifugio come perseguitati per via della religione. Pertanto la libertà di religione è considerata un bene oltremodo prezioso, che bisogna proteggere in tutto il mondo. Anche una seconda fase storica statunitense è tornata utile a Scientology nelle sue manovre lobbistiche: il "maccartismo" degli Anni Cinquanta, nel quale singole persone furono perseguitate per la loro appartenenza a gruppi comunisti, è stato citato alla delegazione da parte dei rappresentanti ufficiali americani come ulteriore motivo per l’attenzione di fronte al sanzionamento di singoli. 

Nei colloqui con membri del Congresso e del Ministero degli Esteri è diventata evidente anche la fedele applicazione di un’altra parte della dottrina hubbardiana sulla lotta contro gli avversari: costruire anche menzogne sul conto del "nemico", se questo può tornare utile. La delegazione è stata così interrogata su presunti casi singoli, dei quali si è dimostrata positivamente la falsità, o confrontata con ipotesi che poggiano sulle interpretazioni errate degli scientologi. La delegazione ha potuto comunque chiarire che per es. in Germania i figli di scientologi non sono mai stati esclusi dalle scuole pubbliche, che Chick Corea può esibirsi in Germania e anche che lo fa come qualsiasi altro artista, e che le dichiarazioni di John Travolta, secondo le quali ci sarebbe stato un appello al boicottaggio del suo film "Phenomenon", sono state un aperto tentativo di disinformazione. A questo proposito c’è da dire che l’edizione 1996 del Festival Cinematografico di Amburgo è stata inaugurata proprio con questo film. 

La delegazione ha sottolineato che la libertà di religione in Germania non viene messa in discussione. Ha riferito del suo lavoro e chiarito che la fede del singolo non è il tema della Commissione. Il Parlamento Tedesco, per via delle numerose petizioni di cittadini interessati dal problema, si è proposto di chiarire i conflitti insorgenti in relazione alle nuove comunità religiose ed ideologiche ed agli psicogruppi: è questo chiarimento, non la redazione di una "lista nera", lo scopo della Commissione. 

La delegazione ha sottolineato ripetutamente che Scientology in Germania è stata catalogata come un complesso di indirizzo totalitario. La Germania, per via delle sue esperienze storiche, cura di vigilare in modo particolare per evitare infrazioni contro le libertà fondamentali ed è particolarmente sensibile di fronte a tutte le forme di totalitarismo. Inoltre l’organizzazione di Scientology viene ritenuta nella Repubblica Federale Tedesca di aspirazioni politiche estremistiche. Questa dichiarazione è fondata concretamente. 

Poiché in seguito alla mirata politica di informazione e disinformazione di Scientology esistevano cospicue falle nella conoscenza dei procedimenti di Scientology nella stessa Germania, la delegazione ha fatto luce sul fatto che Scientology non ha mai usato i poteri della Corte Costituzionale per chiarire in modo definitivo il suo presunto carattere religioso, non ha mai presentato ricorso contro la delibera di controllo da parte degli organi del Verfassungsschutz ed ha ritirato il suo ricorso contro i provvedimenti adottati in Baviera riguardo alle pratiche di assunzione in uffici pubblici. 

La politica di disinformazione è stata portata avanti da Scientology anche durante la visita della delegazione a Washington; per es. è stata diffusa la voce che un membro della Commissione d’Inchiesta, il deputato Renate Rennebach, avrebbe voluto far vietare le dottrine di Hubbard in Germania, cosa che è stata rettificata dalla delegazione nel corso dei colloqui. Alla visita Scientology ha reagito strategicamente convocando una conferenza per criticare la Commissione d’Inchiesta, alla quale hanno preso parte anche rappresentanti delle minoranze religiose. La tattica di intimidazione dell’avversario prescritta da Hubbard è stata tentata da Scientology anche nei confronti della delegazione stessa. Un gruppo di dimostranti scientologi ha accolto la delegazione prima e dopo ogni appuntamento con slogan, striscioni e telecamere. 

I membri del Congresso che hanno espresso la loro preoccupazione sul mantenimento della libertà di religione in Germania, provocata dalle informazioni di Scientology, hanno lasciato intendere che le pratiche e le strutture dell’organizzazione sono loro completamente sconosciute. Anche l’esistenza dei Rehabilitation Project Forces [RPF], definiti da ex-membri come campi punitivi, non era nota. Non si può prevedere quando i centri statali ricominceranno, come in passato, ad occuparsi dell’organizzazione. Tuttavia sia i membri del Congresso sia i rappresentanti del Ministero degli Esteri hanno sottolineato che l’organizzazione negli USA non gode di molti favori e che essi stessi se ne distanziano. I colloqui con la delegazione della Commissione d’Inchiesta devono essere visti allora come un primo passo verso l’approfondimento da parte degli Stati Uniti delle informazioni su Scientology. 

Gli interlocutori hanno riferito che nell’opinione pubblica americana l’organizzazione di Scientology viene percepita sempre più criticamente. In particolare, la diffusione di notizie su Scientology nei media diventa sempre più tagliente. Lo stato d’animo generale, divenuto per questo piuttosto ostile, si basa per es. sulla scoperta delle manovre per le esenzioni fiscali da parte dell’Internal Revenue Service (ufficio fiscale), sulle indagini sulla morte di Lisa McPherson e sul processo riguardante la CAN, durante il quale Scientology ha agito legalmente contro l’avversaria fino a causarne la rovina finanziaria per poi acquistarla. 

In colloqui con avvocati, ex-membri, congiunti e centri di informazione sono state confermate efficacemente le accuse contro l’organizzazione di Scientology già note alla Commissione dall’esperienza tedesca. In primo luogo è stato confermato il fatto che Scientology, soprattutto negli USA, si presenta in pubblico con due volti diversi: da una parte la facciata brillante e ricca, chiara, "allineata" socialmente grazie ai divi hollywoodiani, apparentemente esemplare che viene esibita pubblicamente, dall’altra la struttura interna oscura, totalitaria, comprendente lo sfruttamento dei suoi membri e le massicce azioni di minaccia, persecuzione ed intimidazione dei dissenzienti. 

I divi di Hollywood ricoprono un ruolo importante in Scientology. Alcuni artisti servono da "testimonial" pubblicitari e vengono impiegati strategicamente nella politica. John Travolta ha potuto così accusare la Germania di presunte discriminazioni religiose non solo di fronte al Congresso, ma anche alla Casa Bianca. Gli interlocutori hanno confermato l’impressione che Scientology persegua piani politici a lungo termine. Il suo scopo dichiarato è un "Clear Planet", che significa un mondo dominato da Scientology. In esso potrebbero governare solo scientologi e solo essi avrebbero diritto di cittadinanza. È per raggiungere questo scopo che i critici vengono combattuti in modo così aggressivo e privo di scrupoli, giacché l’Etica scientologica non tollera il dissenso. Contro le pratiche di lotta contro critici ed ex-membri si è sollevata una forte ondata di indignazione. Scientology cerca, sfruttando il sistema giudiziario americano, di sottoporre i critici a valanghe di processi, per ridurli al silenzio sotto la minaccia della rovina finanziaria, perché negli USA ognuna delle parti in causa deve sostenere i propri costi processuali, anche in caso di vittoria. Per timore delle possibili conseguenze, negli USA ci sono per questo solo pochi avvocati che lottano contro l’organizzazione. Non esistono sovvenzioni statali per le vittime. Ciononostante sono attualmente in corso alcuni importanti procedimenti contro Scientology. Tra questi il caso, seguito con molta attenzione da parte dell’opinione pubblica, riguardante la morte della scientologa Lisa McPherson, alcuni procedimenti per infrazioni contro le leggi sui copyright condotti dall’organizzazione, la richiesta di riapertura del caso CAN per abuso di diritto ed un processo per risarcimento danni, nel corso del quale potrebbe essere scoperta la struttura della rete di unità legate all’organizzazione. Con tutto ciò, secondo le previsioni di esperti, le esenzioni fiscali conquistate potrebbero essere rimesse in discussione ed eventualmente annullate. 

Secondo dichiarazioni di alcune persone interessate, Scientology punta molto anche sulla diffamazione degli avversari. Si tenta l’intimidazione tramite la diffusione di voci all’interno dell’ambiente immediatamente circostante all’interessato o presso i suoi clienti. Per la difesa dalla critica e per l’elaborazione di contromisure Scientology finanzia un proprio centro di servizi segreti, l’Office of Special Affairs (OSA). Un ex-membro, che lavorava come agente per l’OSA, ha riferito che per raccogliere informazioni venivano controllati [gli estratti di] carte telefoniche e di credito ed i biglietti aerei del "nemico" e venivano assunti detective privati. Tutte le informazioni confluivano poi in un vero e proprio dossier sulla persona in questione. 

Il viaggio, secondo la Commissione d’Inchiesta, è stato in complesso positivo. La delegazione ha sottolineato che non è né una Commissione su Scientology né un comitato per il controllo della fede religiosa dei cittadini. Si è resa conto che c’è piena concordanza di vedute tra la Germania e gli USA sul fatto che nessuno dev’essere discriminato per il suo credo religioso ed ha chiarito che questo in Germania non succede. 

Si è inoltre chiarito che la questione della libertà di religione è solo un aspetto di questa relazione bilaterale e che gli interlocutori americani hanno una profonda stima sia per la democrazia in Germania sia per l’impegno tedesco in direzione della tutela dei diritti umani in tutto il mondo. 

Il modo di confrontarsi con il problema delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi è diverso nei due Paesi. Si basa sulla diversa storia e sulla diversa valutazione del ruolo dello Stato. Un’azione preventiva dello Stato per la tutela del singolo dalle pratiche poco serie di una comunità religiosa viene rifiutata dai rappresentanti americani. Gli interessati tuttavia ritengono che l’informazione sia il provvedimento statale più giusto ed hanno fatto sapere alla delegazione che si sentono incoraggiati e rafforzati nei loro intenti dal lavoro della Commissione d’Inchiesta e dai provvedimenti tedeschi contro Scientology. Inoltre i partner statunitensi hanno confermato in modo univoco che Scientology è un’organizzazione che persegue fini politici. 

 

5.5 Aspetti legali 

5.5.1 Excursus sulle sentenze 

[...] 

Uno dei compiti della Commissione, tracciare i "limiti della rivendicazione della libertà di religione garantita dalla Costituzione da parte dei nuovi movimenti religiosi, delle cosiddette sette e degli psicogruppi" ha reso necessario un confronto con le sentenze del passato. Qui di seguito, dopo un breve excursus sulle sentenze a questo proposito, si approfondiscono alcuni elementi legali ritenuti particolarmente importanti dalla Commissione. La Commissione ha basato le sue informazioni riguardo a contenuti e risultati da una parte su decisioni a conoscenza del Governo o di esperti della Commissione, dall’altra sulle sentenze citate in pubblicazioni e su quelle segnalate da terzi, soprattutto associazioni di interessati e genitori. 

[...] 

Negli anni Novanta è stata avanzata la questione, particolarmente negli uffici pubblici, se sia possibile interrogare un candidato, all’atto dell’assunzione, sull’appartenenza o meno all’organizzazione di Scientology. Questa procedura, già praticata in alcuni Bundesländer, finora non è mai stata oggetto, secondo le informazioni della Commissione, di sentenze giudiziarie. 

Se nel diritto del lavoro degli anni Ottanta sono conosciuti solo pochi procedimenti che abbiano collegamenti con le nuove comunità religiose ed ideologiche e con gli psicogruppi, negli anni Novanta sono rimaste in sospeso diverse interrogazioni sullo stesso tema [...]. Da mettere particolarmente in risalto è la sentenza permanente del Bundesarbeitsgericht (BAG - Tribunale Federale del Lavoro) del 22.03.1995, Az.: 5 AZB 21/94, nel quale esso, a proposito dell’organizzazione di Scientology, stabilisce tra l’altro che: 

- questa organizzazione non è una comunità religiosa ai sensi dell’articolo 4 della Costituzione; 

- l’organizzazione tratta i suoi collaboratori "in chiaro disprezzo della natura umana". 

[...] 

Ancora attuale, specialmente in collegamento con Scientology, è la discussione sulla questione se la rivendicazione dello status di comunità religiosa liberi dall’obbligo di registrare un’attività commerciale. Secondo la sentenza permanente del Bundesverwaltungsgericht (Tribunale Amministrativo Federale) un’attività commerciale (regolata dal diritto commerciale) è ogni attività di valore sociale diretta al conseguimento di utili ed impiantata stabilmente, escluse la produzione di materie prime, le libere professioni (attività scientifiche, artistiche e letterarie ad alto livello e le prestazioni personali che richiedono un’istruzione superiore) e la mera amministrazione del proprio capitale (BVerwG, sentenza del 16 Febbraio 1995, BVerwG 1 B 205.93, n. 3.a.). Un’attività siffatta rimane, per il Tribunale, tale anche quando, secondo il parere del gestore, essa persegue finalità religiose o ideologiche. Persino quando l’attività commerciale serve a procurare i mezzi per l’esistenza di una comunità religiosa o ideologica, cadendo sotto la tutela dell’articolo 4 della Costituzione, questa tutela non può essere valutata isolatamente. Il ricorso all’articolo 4 non giustifica il blocco dell’applicazione di leggi altrettanto valide. Piuttosto le leggi generali pertinenti dovrebbero essere applicate nel modo più riguardoso del diritto fondamentale (BVerwG a.a.O). A questo proposito, i pericoli legati ad un’attività (anche) commerciale delle associazioni protette dall’art 4 non sono da affrontare con una definizione restrittiva dei diritti costituzionali ma con un’applicazione nel modo suddetto delle leggi pertinenti (BVerwG, sentenza del 16 Febbraio 1995, BVerwG 1 b 205.93, n. 3.e.). 

[...] 

In un procedimento riguardante la sottrazione della capacità giuridica ad una società appartenente a Scientology ha deliberato il Tribunale Amministrativo Federale. Secondo l’art. 43, par. 2 del Codice Civile, è possibile sottrarre la capacità giuridica ad un’associazione, il cui fine secondo lo statuto non è diretto alla gestione di un’impresa commerciale, se questa persegue invece tale fine. [...] Qui viene chiarito inoltre che le attività di un’associazione formano un’impresa commerciale quando si tratta di attività pianificate, impiantate stabilmente, dirette verso l’esterno (cioè sconfinanti oltre il campo d’azione interno alla società) ed autonome, che mirano all’ottenimento di vantaggi economici a favore della società o dei suoi membri. [...] Nel caso particolare il Tribunale non ritenne in effetti chiarito sufficientemente di che tipo fosse l’attività in questione. In ogni caso il fatto che la società si ritenesse una comunità religiosa era, secondo il parere del Tribunale, irrilevante ai fini della sentenza (BVerwG, a.a.O., pag. 15). Il decorso ulteriore di questo procedimento è significativo per i rapporti giuridici specie con l’organizzazione di Scientology. 

Alla questione delle attività commerciali è legata anche la problematica se i gruppi in questione, nel contattare i passanti per strada al fine di reclutare nuovi membri, seguano un’attività che necessita di un regolare permesso. Su questo tema è stata tenuta una lunga serie di procedimenti. Già alla metà degli Anni Ottanta la Corte Costituzionale Federale, riferendosi ad un gruppo che rivendicava per la propria attività la protezione della libertà di religione, ha deliberato che il contattare passanti per offrire loro, dopo aver eseguito un test della personalità, libri e servizi dietro pagamento non viene più coperto dal concetto costituzionale della pratica di una religione (BVerfG, sentenza del 29 Luglio 1986, 1 BvR 476/86). 

[...] 

In una discussione con un’associazione collegata per i suoi contenuti a Scientology, che si era posta come fine di portare alla luce gli abusi della psichiatria e non aveva rivendicato la protezione dell’art. 4 della Costituzione, la Corte Costituzionale Federale (BVerfG) ha deciso che la distribuzione di lettere informative su medicinali e simili ai passanti è sotto la tutela dell’art. 5 della Costituzione. Un’infrazione contro la Costituzione avviene quindi se si vuole che questa attività abbia un’autorizzazione specifica quando il regolamento stradale locale non ne prevede la concessione. Un’interpretazione ed un uso di questi regolamenti che lasci all’esecutivo la libertà di autorizzare l’esercizio della libertà di esprimere e diffondere senza restrizioni il proprio parere è inconciliabile con l’art. 5 della Costituzione (BVerfG, sentenza del 18 Ottobre 1991, 1 BvR 1377/91). 

[...] 

Procedimenti penali sono conosciuti solo singolarmente, cosa che dipende anche dalla prassi di pubblicazione degli stessi. [...] Riguardo a dichiarazioni e pubblicazioni si è giunti alla condanna di alcuni scientologi per offese. In un processo si è giunti ad una condanna riguardo alla diffusione dell’opuscolo scientologo "Odio e propaganda" (Tribunale Regionale di Amburgo, sentenza del 20 Marzo 1995, 709 Ns 67/94). In un altro caso è stato condannato uno scientologo di alto livello - vicepresidente di una società scientologa e per lungo tempo portavoce [della stessa] - per gravi offese ad un pastore protestante (Tribunale Regionale di Amburgo, sentenza del 16.12.1994, Az. 701 Ns 151/94). Inoltre le attività dell’organizzazione scientologa "Narconon" sono state oggetto di una condanna per violazione delle leggi sui guaritori, perché presso di essa erano state svolte pratiche terapeutiche senza i necessari permessi (Pretura di Miesbach, sentenza del 12 Gennaio 1995, Cs 65 Js 21802/90). Per il resto si può fare accenno alla condanna di due scientologi per evasione fiscale, i quali non avevano dichiarato imponibili dell’importo di milioni [di marchi] e avevano per contro pagato somme ingenti all’organizzazione di Scientology (Pretura di Rostock, sentenza del 29 Agosto 1994, II KLs 13/94 (Hi)). In un ulteriore procedimento uno scientologo è stato condannato per minacce, dopo che egli aveva avvertito un critico che lo avrebbe assassinato (Pretura di Rostock, sentenza del 29 Agosto 1994, II KLs 13/94 (Hi)). 

Di dominio pubblico è diventata ormai la disputa sulla chiusura di conti dell’organizzazione di Scientology da parte della Postbank SpA. Alla richiesta dell’organizzazione di Scientology di poter temporaneamente continuare ad usare i conti fino alla sentenza sul fatto principale non è stato dato seguito. Il Tribunale Regionale di Stoccarda è giunto infatti alla conclusione che la chiusura dei conti è valida, perché non è dimostrabile che all’organizzazione di Scientology manchino alternative di pari valore per condurre i pagamenti non liquidi. (Tribunale Regionale di Stoccarda, sentenza del 6 Settembre 1996, 27 O 343/96). 

Procedimenti civili ci sono stati, inoltre, per la restituzione di prestazioni in denaro pagate a raggruppamenti [religiosi]. Scholz fa notare, con riferimento a sentenze emesse negli anni Ottanta, che l’atteggiamento delle corti riguardo all’obbligo di restituzione di quote di iscrizione a corsi o cose simili è piuttosto riservato. Negli ultimi tempi il Tribunale Regionale di Amburgo ha negato ad un ex-membro di Scientology un contributo spese per un procedimento che riguardava la restituzione di 110.000 marchi pagati dalla richiedente dal 1987 al 1992 all’organizzazione (Tribunale Regionale di Amburgo, sentenza del 5 Gennaio 1998, 330 O 169/97). Come motivazione è stato dato il fatto che il procedimento richiesto non offriva abbastanza garanzie di riuscita. Rinnegando sentenze in senso contrario emesse da Corti di grado più elevato, il Tribunale sorprendentemente si è basato sull’affermazione che l’organizzazione di Scientology sarebbe "riconosciuta come comunità religiosa". Inoltre ha dichiarato che lo sfruttamento di una situazione particolare di condizionamento psichico non basta da sola a motivare l’annullamento di un negozio giuridico per immoralità. Dalla stampa si è potuto dedurre che esisteva l’intenzione di presentare ricorso contro la sentenza. 

Non tutti i procedimenti per la restituzione di prestazioni in denaro sono rimasti privi di successo. Il Tribunale Regionale di Monaco (I) ha condannato l’organizzazione di Scientology già nel 1993 alla restituzione di 28.934,38 marchi ad un ex-membro (Sentenza del 9 Novembre 1993, 28 O 23490/92). L’organizzazione di Scientology aveva, secondo il Tribunale, agito immoralmente all’atto dell’accettazione del denaro e pertanto era obbligata alla restituzione secondo gli artt. 817, 138 par. 1 del Codice Civile. Il tribunale ha riconosciuto l’organizzazione come "chiesa", ma nello stesso tempo ha stabilito che il richiedente aveva investito il suo denaro nelle offerte dell’organizzazione fidandosi del fatto che si trattasse di metodi scientificamente provati. Il richiedente si sarebbe riferito fin dal primo momento agli scritti di Hubbard. Al contrario, l’organizzazione di Scientology non ha convinto con la dichiarazione che la validità dei metodi sarebbe dipendente in modo vincolante dalla fede in essi. Se fosse davvero così, secondo il tribunale, la "chiesa" avrebbe il dovere di avvertire ogni candidato che si riferisce al libro "Dianetica" e che si fida della scientificità del metodo, che il successo dello stesso non si basa sul campo della medicina ma su un altro campo non ulteriormente controllabile, che si può definire come religione o ideologia (Tribunale Regionale di Monaco I, a.a.O, pag.10). Un comportamento immorale sarebbe da vedere soprattutto nel fatto che l’organizzazione spinge sistematicamente i "credenti" a rinunciare ad ingenti somme di denaro ed a girarle all’organizzazione per il raggiungimento dei più alti gradi della completezza, dopo che il "credente" stesso è stato portato grazie all’impiego di una sorta di "macchina della verità" (E-Meter) ad affidare completamente all’organizzazione la propria vita sia materiale, in senso finanziario, sia spirituale, e dopo che su di essa sono stati preparati dei veri e propri dossier (Tribunale Regionale di Monaco I, a.a.O, pag. 15). Dopo aver presentato appello al Tribunale Superiore (del Land), l’organizzazione di Scientology ha sostanzialmente accettato la sentenza. In generale ci si può rendere conto che non esiste una tendenza unitaria nelle sentenze riguardanti la restituzione di prestazioni in denaro. 

[...] 

La maggior parte dei procedimenti sul diritto di espressione non hanno successo o perché le dichiarazioni contestate si rivelano documentabili o perché esse vengono catalogate come appunto come parte del diritto protetto all’espressione. Se i procedimenti si dirigono contro dichiarazioni false o non provabili, possono essere coronati da successo. 

Lo stesso vale anche per la tutela legale contro le dichiarazioni non oggettive, offensive e diffamanti di singoli gruppi contro i loro critici. È in prima linea l’organizzazione di Scientology a cercare di aggredire personalmente e di sminuire gruppi o anche singoli critici tramite numerosi scritti offensivi, spesso prodotti e spediti dall’estero. Questo corrisponde alle direttive dello stesso fondatore dell’organizzazione, L. Ron Hubbard. 

Anche qui non è sempre facile per l’aggredito far valere le sue richieste di cessazione contro insinuazioni create appositamente ed associazioni di idee negative (come per esempio la persecuzione degli ebrei durante il Terzo Reich). 

[...] 

 

5.5.2.1 Comportamento processuale delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi 

Nel perseguimento dei propri scopi, ai quali appartengono anche la soppressione della critica e l’intimidazione dei critici, alcuni gruppi si servono ampiamente delle possibilità offerte dalla legislazione. Tipo e portata del procedimento giuridico corrisponde in alcuni casi ai metodi diffusi nella legislazione americana ed in particolare nel diritto commerciale. L’impiego strategico di un ampio strumentario giuridico come parte di metodi di espansione completi, offensivi ed aggressivi, almeno nell’ambito della religione o dell’ideologia, non si incontra molto spesso nella società tedesca. Gli interessati percepiscono questo tipo di comportamento spesso come intimidazione. I gruppi che procedono in questo modo sono comunque pochi, in primo luogo Scientology ed i suoi membri, l’Unione per lo Sviluppo della Conoscenza Psicologica dell’Uomo, Vita Universale, Meditazione Trascendentale e Osho/Bhagwan. In questo senso pesi ed intenzioni sono divisi in modo ineguale. Gli ultimi due si limitano in pratica alla difesa contro dichiarazioni in particolare dello Stato, mentre Vita Universale, ma soprattutto i primi due gruppi oltre a questo procedono in modo anche molto aggressivo contro critici. Ad essi dovrebbe essere impedito [tramite simili azioni] di diffondere informazioni indesiderate. A questo scopo i gruppi dispongono evidentemente di grosse somme di denaro. In questo senso, per esempio, è fuori discussione che l’Associazione Internazionale degli Scientologi (IAS) disponga di un fondo - in passato designato apertamente come "fondo di guerra" (war-chest) - che viene impiegato per la lotta contro i critici. Secondo le direttive del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, i processi non devono essere intentati principalmente con l’intenzione di vincerli, ma per indebolire in tal modo l’avversario. Questa tattica sembra venire seguita soprattutto negli USA, dove l’organizzazione ha cercato ripetutamente di dissanguare finanziariamente attraverso sempre nuove cause critici come L. Wollersheim o la rete di informazione CAN. Poco tempo fa un tribunale californiano, poggiando su una nuova legge californiana contro l’abuso della giustizia ("anti-SLAPP"), ha rifiutato una citazione in giudizio di Scientology come indebita. 

[...] 

 

5.5.2.2 Difficoltà tipiche per i singoli nei confronti giuridici 

[...] 

Se si osservano i casi in cui un singolo cerca di affermare i propri diritti di fronte ad un gruppo, il singolo è sottoposto in qualità di richiedente all’obbligo di provare i fatti dichiarati. Questo sembra essere semplice, se esistono dei documenti dichiarativi. Se dal gruppo o dai suoi membri tuttavia viene messa in discussione la validità di tali documenti, il singolo si può facilmente trovare in difficoltà: per procedimenti interni in genere non ci sono né documenti scritti né testimoni neutrali. I membri che rimangono nell’organizzazione normalmente non deporranno a favore di un ex-membro, soprattutto in gruppi strutturati in modo totalitario, come per es. Scientology, dove distacchi e processi contro l’organizzazione vengono considerati come "comportamenti esecrabili" o addirittura come "delitto", tanto che i "fedeli" si possono sentire legittimati, a danno del "disertore", a non dire la verità davanti alla corte. Soprattutto questa mancanza di prove rende agli ex-membri particolarmente difficile per es. fondare in modo giuridicamente valido i presupposti degli articoli 138 e 123 del Codice Civile (immoralità o frode e minaccia all’atto della conclusione del contratto). I pochi documenti scritti sono redatti normalmente dal gruppo stesso e formulati in modo giuridicamente ineccepibile. Comportamenti informali, come per esempio lo sfruttamento di una situazione di pressione o di debolezza, sono praticamente impossibili da provare. Per il novellino inesperto, che frequenta per esempio seminari di management, i tentativi di indottrinamento non sono umanamente riconoscibili se nascosti abilmente. Più tardi diventa difficile ricordare i singoli elementi dell’indottrinamento come tali e, cosa più importante, documentarli in forma giuridicamente riconoscibile. 

Per queste difficoltà di ricevere giustizia di fronte a gruppi, tre esempi: 

Nell’ambito della legge sul lavoro l’organizzazione di Scientology si appella al fatto che le prestazioni lavorative, anche quando superano le 65 ore settimanali, sono da considerare come prestazione volontaria per la diffusione del "credo scientologico" e, di conseguenza, non sono da retribuire regolarmente. A causa della questione ad essa connessa (cioè se il richiedente fosse da considerare lavoratore dipendente e se quindi la causa fosse di competenza del tribunale del lavoro), la causa di un ex-collaboratore di Scientology che cercava di rivendicare dall’organizzazione la corrispondente retribuzione è passata per le tre istanze prima di giungere al Tribunale Federale del Lavoro, dopo che il Tribunale del Lavoro stesso si era dichiarato incompetente per il caso. Solo grazie ad una decisione di principio è stato messo in chiaro che un tale collaboratore doveva essere riconosciuto come lavoratore dipendente, con tutti i diritti a questo legati, come quello all’assicurazione sociale e alle ferie. Il processo ha potuto essere continuato davanti al Tribunale del Lavoro per fissare l’importo della retribuzione solo dopo questa decisione. È durato in totale diversi anni, durante i quali il richiedente ha dovuto affrontare da solo le difficoltà economiche causate dalla sua permanenza presso Scientology. 

[...] 

 

5.5.4 Applicazione e/o ampliamento della legislazione esistente 

[...] 

5.5.4.2 Leggi sui guaritori 

[...] 

Tutela del cliente sul mercato di metodi curativi non convenzionali o truccati 

[...] 

A quali rischi il cliente sia sottoposto da metodi curativi non convenzionali o truccati risulta evidente dai seguenti esempi: 

a) L’auditing di Scientology 

Già nel suo libro "Dianetica", L. Ron Hubbard parla del suo metodo come di una terapia. Dalla descrizione di "Dianetica" deriva la terapia di Scientology (l’auditing); anche qui si parla dell’alleviamento di danni o difetti fisici. Al lettore impreparato o al potenziale cliente viene data in questo modo l’impressione che l’organizzazione di Scientology sia in grado, con l’ausilio della sua tecnica, di risolvere i suoi problemi di salute, siano essi reali o immaginari. 

L’auditing può essere definito come il metodo d’azione centrale di Scientology. Per una migliore comprensione è necessario conoscere più da vicino le linee generali della teoria del suo fondatore, L. Ron Hubbard. 

Secondo L. Ron Hubbard lo spirito umano - la ratio - è simile ad un enorme computer. Questa ratio - la cosiddetta "mente analitica" - registra tutte le percezioni in banche mnemoniche, dalle quali si possono richiamare le esperienze vissute tramite la cosiddetta "traccia temporale" (time-track). Secondo questa teoria ci sono fasi di cosiddetta incoscienza, con le quali sono indicate esperienze nelle quali sono sorte sofferenze emozionali o fisiche. Queste vengono indicate da L. Ron Hubbard come "engram", che vengono memorizzati come qualsiasi altra esperienza. Come elemento mnemonico agisce secondo Hubbard la cosiddetta "mente reattiva". Questa sarebbe unita al corpo, di conseguenza mortale, e viene vista come elemento negativo, mentre la "mente analitica", il cosiddetto "thetan", è per principio buono ed immortale. 

Scopo dell’insegnamento hubbardiano è l’eliminazione dell’elemento negativo costituito dalla "mente reattiva", per liberare la "mente analitica". Secondo la teoria devono essere cancellati per questo gli "engram" negativi. Questo accade nella terapia Dianetica (auditing) rivivendo gli "engram" stessi, rivivendo quindi le sofferenze emozionali o fisiche sperimentate nel passato. 

Da questa teoria emerge che tutte le nevrosi, psicosi e sofferenze psicosomatiche come anche i comportamenti sociali alienati sono da ricondurre ai problemi della mente reattiva (nella lingua di Scientology si chiamano "aberrazioni"). Poiché però l’auditing renderebbe possibile la cancellazione degli "engram", questo metodo promette la guarigione dalle sofferenze e dai disturbi suddetti (L. Ron Hubbard: "Nella sua semplicità, la Dianetica opera quanto segue: (...) comprende una tecnica terapeutica tramite la quale i disturbi non organici della psiche ed i disturbi psicosomatici organici possono essere trattati con la certezza della completa guarigione", "Dianetica", 8ª edizione, pag. 19). 

Il candidato all’auditing viene assistito, in questo procedimento scientologico, da un "auditor" specializzato. Nell’organizzazione si coltiva l’aspirazione ad istruire ogni persona che frequenta i corsi di Scientology per farlo diventare un auditor. Secondo le dichiarazioni dell’organizzazione il corso di formazione per il primo livello di auditing dura normalmente tre settimane. Già dopo poco tempo, quindi, si può raggiungere una qualifica come "terapista", anche se a livello minimo. 

Questa presentazione significativa rende lampante il fatto che l’impiego dell’auditing è un tipo di processo di condizionamento, se lo scopo posto alla base della terapia è la pratica della terapia stessa ai sensi delle leggi sui guaritori - questo è quanto emerge dalle impressioni della Corte Federale. Poiché gli auditori normalmente non hanno una licenza ai sensi di questa legge, infrazioni ad essa possono essere considerate tipiche dell’organizzazione (vedi cap. 5.5.5.4). A ciò si aggiunge il fatto che l’applicazione delle tecniche di auditing a persone poco stabili può provocare disturbi gravi e tendenze al suicidio. 

[...] 

 
 
5.5.4.4 Usura 

[...] 

Come esempi vengono osservati: 

Pressione all’acquisto di uno o addirittura due "e-meter" per ogni membro da parte di Scientology. Il valore materiale di questo apparecchio, scientificamente privo di valore, è di circa 500,- marchi; il prezzo alla vendita oscillava alla fine del 1994 tra i 5.168,- ed i 10.560,- marchi (con accessori). 

[...] 

 
 
5.5.4.6 Aspetti legali riguardanti il lavoro e l’assicurazione sociale 

[...] 

Riguardo alle questioni legali sul lavoro salta all’occhio il fatto che sia nella storia processuale che nelle pubblicazioni in proposito domina il confronto con l’organizzazione di Scientology. Dopo la decisione della Tribunale Federale del Lavoro di non considerare Scientology come comunità religiosa (BAG, sentenza del 22.03.1995, 5 AZB 21/94, NJW 1996, 143), ci sono stati diversi procedimenti riguardanti licenziamenti legati all’appartenenza a Scientology e permessi per la mediazione lavorativa privata. Sulla questione riguardante il licenziamento di persone appartenenti all’organizzazione di Scientology le corti sono giunte alla conclusione che un licenziamento è in ogni caso fondato, se il comportamento della persona interessata lo giustifica nel caso singolo (ved. a questo proposito Tribunale Regionale del Lavoro di Berlino, sentenza dell’11.6.1997, Az. 13 Sa 19/97 e Tribunale Regionale del Lavoro della Renania-Palatinato, sentenza del 12.7.1995, Az. 9 Sa 890/93. In entrambi i casi il comportamento della persona interessata ha portato infine, singolarmente, ad una conferma del licenziamento; l’ultimo caso, in particolare, al licenziamento di un membro dell’amministrazione per disturbo della quiete aziendale tramite propaganda scientologica fatta durante le ore lavorative). In dubbio è ancora fino a dove l’appartenenza a Scientology possa già giustificare l’annullamento del permesso per la mediazione lavorativa privata. 

[...] 

Un problema è da vedere anche nella distinzione tra un rapporto lavorativo vero e proprio e le prestazioni fatte all’interno di associazioni. Le nuove comunità religiose ed ideologiche e gli psicogruppi si sono richiamati più volte al fatto che i loro membri in effetti svolgevano i loro compiti nell’ambito di obblighi associazionali. Certamente nella sentenza è stato ammesso che anche l’appartenenza ad associazioni deve essere considerata come base legale, e questo indipendentemente dai contenuti perseguiti dall’associazione e dal fatto che si tratti di una comunità religiosa o ideologica. In questo senso però potrebbe trattarsi anche di rapporti di lavoro dipendente in senso tradizionale. La qualificazione di un contratto tra una comunità di questo tipo ed un dipendente come contratto di lavoro non può essere esclusa per il fatto che l’organizzazione si richiama ad un rapporto di tipo associazionale. Secondo la sentenza permanente del Tribunale Federale del Lavoro la motivazione di obblighi lavorativi nell’ambito di un’associazione non deve portare al raggiro delle disposizioni di tutela del lavoro. Un raggiro in questo senso viene presupposto quando i membri tenuti ad una simile attività non godono di influenza nell’ambito dell’associazione stessa. Inoltre, secondo le disposizioni legali vigenti, un raggiro potrebbe sussistere anche quando l’associazione non prevede per un membro tenuto a svolgere una grossa mole di lavoro di tipo dipendente né il diritto ad un compenso né all’assistenza sociale. Per le associazioni a scopo di lucro verrebbe presupposto automaticamente un rapporto lavorativo di tipo tradizionale. In presenza di una di queste costellazioni, tese a raggirare il diritto del lavoro, si deve supporre l’esistenza di rapporti lavorativi con le relative conseguenze. Anche questo ha portato il Tribunale del Lavoro a decidere, nella citata sentenza sull’organizzazione di Scientology, che ci si trovava di fronte a veri e propri rapporti di lavoro. 

[...] 

Un’ulteriore costellazione problematica è la situazione dei membri delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi, quando sono occupati al di fuori del relativo gruppo di appartenenza. Presso molti datori di lavoro cresce il bisogno di tutelarsi di fronte alle ideologie dei membri di questi gruppi. Questo riguarda in particolare quelle organizzazioni ai cui scopi dichiarati appartiene l’acquisto di influenza nella vita economica. Ai mezzi attraverso i quali il datore di lavoro si potrebbe tutelare appartiene l’interrogazione del candidato nel colloquio di presentazione o nelle schede per il personale o anche l’inserimento di determinate dichiarazioni del dipendente nel contratto di lavoro. Il diritto all’interrogazione è riconosciuto come mezzo solo se il datore di lavoro ha un interesse fondato, giustificabile e tutelabile all’acquisizione di tali informazioni. Questo emerge dalle sentenze del Tribunale Federale del Lavoro. Un interesse di questo tipo è sempre supposto se si tratta dell’accertamento delle informazioni che sono necessarie a stabilire l’idoneità al posto di lavoro. In questo modo le domande sulla formazione religiosa o ideologica sono giustificate quando si tratta dell’occupazione dei cosiddetti "esponenti di tendenza". Altrimenti questa domanda non è consentita. Qui bisogna far notare ancora una volta che, attraverso la sentenza del Tribunale Federale del Lavoro secondo la quale Scientology non è una comunità religiosa o ideologica, la domanda sull’appartenenza a questa organizzazione dovrebbe essere consentita. Del resto l’appartenenza a organizzazioni che non sono comunità ideologiche o religiose in regola non è decisiva per stabilire l’idoneità del candidato per il posto di lavoro relativo. Pertanto il diritto del datore di lavoro di interrogare il candidato sull’appartenenza ad associazioni ed organizzazioni dovrebbe venire regolarmente negato. La domanda è consentita solo quando l’appartenenza ad un’organizzazione specifica viene ritenuta incompatibile con l’attività da svolgere. Per la questione legale del datori di lavoro privati bisogna tenere conto anche del fatto che questi sono molto più liberi dei datori di lavoro in uffici pubblici. In questo contesto è anche interessante il fatto che, secondo i principi di Scientology, alla domanda se la persona interessata sia uno scientologo si può rispondere mentendo. Al contrario, alla domanda se si usino le tecniche di L. Ron Hubbard o se l’interessato sia membro della IAS si può rispondere esclusivamente con la verità. Un lavoratore dipendente che dice il falso rispondendo alle domande del datore di lavoro sull’appartenenza a comunità religiose o ideologiche o a psicogruppi deve però fare i conti col fatto che il datore di lavoro potrebbe richiamarsi al diritto di impugnazione del rapporto lavorativo secondo l’articolo 123 del Codice Civile. Un’ulteriore possibilità per il datore di lavoro è prevedere quale allegato al contratto di lavoro una dichiarazione nella quale il dipendente deve assicurare di non essere membro di una di queste organizzazioni e di non diventarlo [in futuro]. Anche questo naturalmente entra in questione solo se sussiste un interesse specifico del datore di lavoro. Durante il rapporto di lavoro invece, la legittimità dell’interrogazione sull’appartenenza ad una organizzazione specifica è dubbia. Il Tribunale Federale del Lavoro fissa il diritto all’interrogazione durante il rapporto di lavoro in maniera molto restrittiva. 

[...] 

 

5.5.5 Proposte per nuove leggi 

[...] 

 
 
5.5.5.4 Introduzione della responsabilità penale per persone giuridiche ed associazioni 

[...] 

Nell’ambito delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi sorgono problemi laddove membri dei raggruppamenti compiono atti punibili per legge legati strettamente all’appartenenza al gruppo ed ai compiti concreti dei membri. Così si è giunti per esempio, per la struttura di riabilitazione dalla dipendenza da droghe "Narconon", alla condanna di un responsabile per infrazione delle leggi sui guaritori. Il tipo di terapia di Narconon, però, si basa su regolamenti e metodi impartiti tramite direttive interne dall’organizzazione di Scientology. Condanne di questo tipo possono riguardare comunque, secondo il diritto penale tedesco, solo singoli membri, anche se hanno agito secondo le direttive e gli insegnamenti di una determinata associazione. 

[...] 

Inoltre la situazione legislativa presente rende possibile alle organizzazioni in questione di argomentare pubblicamente che le accuse rivolte loro non riguardano l’associazione stessa, ma che si tratterebbe piuttosto di un increscioso comportamento sbagliato da parte di singoli. Questo tipo di argomentazioni è stato usato per esempio in collegamento con un’ispezione legale dei locali dell’organizzazione di Scientology a Monaco a causa di un sospetto di infrazione, tra l’altro, alle leggi sui guaritori. 

[...] 

 
 
 
 
 
 
6 Presa di posizione e proposte d’azione 

6.1 Presa di posizione della Commissione d’Inchiesta sul fenomeno sociale globale delle nuove comunità religiose ed ideologiche e degli psicogruppi 

[...] 

Un ruolo particolare, sotto diversi punti di vista, spetta a Scientology. Da una parte esistono aspetti che corrispondono agli elementi citati più sopra, dove Scientology comunque è da considerare un esempio particolarmente prominente anche per elementi già visti. Dall’altra Scientology è così lontana dai modelli normali che in parte è opportuna un’analisi particolare. Per questo motivo gli aspetti qui fissati non possono essere attribuiti anche ad altri gruppi. Per la Commissione d’Inchiesta Scientology non è un gruppo religioso. 

[...] 

 
 
6.2.4 Controllo dell’organizzazione di Scientology da parte dell’Ufficio Federale per la Tutela della Costituzione 

Già nella sua relazione provvisoria la Commissione d’Inchiesta ha chiarito che appoggia il controllo dell’organizzazione di Scientology da parte dell’Ufficio Federale (centrale e locale) per la Tutela della Costituzione. Questi provvedimenti devono venire senz’altro portati avanti. 

[...] 

 
 
 
 
 
 
Voto speciale del gruppo di lavoro della frazione "Bündnis 90/Die Grünen" nell’ambito della Commissione d’Inchiesta "Sette e psicogruppi"; Dr. Angelika Köster-Loßack, MdB e Prof. Dr. Hubert Seiwert in aggiunta alla relazione finale. 

[...] 

Valutando le conoscenze a disposizione della Commissione d’Inchiesta sui nuovi movimenti religiosi non possiamo concordare con la relazione della maggioranza. Questo vale in particolare per la valutazione dei risultati delle ricerche e delle perizie promosse dalla Commissione e delle relative conclusioni. Questi risultati dimostrano concordemente che in genere nell’ambito di nuovi movimenti religiosi ed ideologici non sorgono pericoli che superino quanto si può osservare in contesti sociali analoghi. Tenendo conto dei timori esistenti nell’opinione pubblica, consideriamo questo risultato come il più importante raggiunto dalla commissione. Questo enunciato generale tuttavia non significa che in questo settore non sia possibile e non si sia verificato l’insorgere di problemi. La maggior parte di questi conflitti si verifica del resto, secondo i risultati a disposizione, nell’ambito dei conflitti sociali tipici di una società pluralistica. Laddove si verifichino abusi ed infrazioni, devono essere applicate le leggi comuni. 

[...] 

Inoltre fa parte dei diritti e dei doveri dello Stato informare i cittadini in modo competente e neutrale sui problemi esistenti nell’ambito dei nuovi movimenti religiosi. Il lavoro della Commissione ha mostrato che a questo proposito è necessaria un’enorme differenziazione. In questo modo si può contribuire alla diminuzione dei conflitti e dei preconcetti esistenti. Le nostre proposte d’azione riguardano provvedimenti per la riduzione dei conflitti, la creazione di una fondazione, l’incoraggiamento della ricerca, l’organizzazione di punti di consulenza, proposte di autocertificazione da parte degli offerenti di ausili vitali e per la pubblicazione delle perizie ordinate dalla Commissione. 

La Commissione si è occupata intensamente dell’organizzazione di Scientology. Nel corso dei lavori sono state presentate informazioni di diverso tipo, le quali indicano che questa organizzazione persegue scopi e utilizza pratiche da rifiutare politicamente e moralmente. A questo si deve reagire adeguatamente, utilizzando i mezzi dello Stato di diritto. I problemi esistenti in relazione con Scientology devono pertanto essere presentati concretamente. Solo in questo modo si può evitare l’equivoco che si tratti di problemi diffusi in modo generalizzato nell’ambito dei nuovi movimenti religiosi e nei cosiddetti psicogruppi. Per tanto, nel nostro voto speciale, abbiamo analizzato particolarmente Scientology [e le problematiche legate a questa organizzazione]. 

[...] 

 

I. Introduzione 

[...] 

1. Oggetto del lavoro della Commissione 

[...] 

(5) Imprese a gestione strutturale ed altre forme di gestione del "direct marketing" 

[...] 

Nel lavoro della Commissione è diventato chiaro che l’oggetto di studio è così eterogeneo da non permettere la formulazione di dichiarazioni generali. Il tema dei lavori della Commissione tuttavia puntava sui nuovi movimenti religiosi ed ideologici, designati correntemente col nome di "sette". In questo contesto la Commissione si è concentrata soprattutto sull’organizzazione di Scientology, particolarmente discussa nell’opinione pubblica. La Commissione tuttavia non ha classificato l’organizzazione di Scientology come nuovo movimento religioso. 

[...] 
 
 

2. Fonti di informazione 

La Commissione, nella presentazione dei fatti, si è poggiata su una serie di informazioni di diverso tipo. Le fonti più importanti vengono elencate in seguito: 

 
 
    - Da una parte sono stati ascoltati ex-membri di movimenti religiosi ed ideologici, dell’organizzazione di Scientology e di una attività a gestione strutturale, che avevano in generale un atteggiamento critico nei confronti di questi movimenti ed organizzazioni. Inoltre la Commissione aveva a disposizione numerosi scritti che si occupano in modo critico ed ammonitore dei nuovi movimenti religiosi e di Scientology, oltre a documentazione interna di quest’ultima. 

    - Dall’altra parte sono stati ascoltati i rappresentanti di alcune comunità religiose ed ideologiche, che naturalmente hanno presentato un quadro completamente diverso. Alcuni movimenti religiosi e chiese libere hanno inoltre consegnato delle dichiarazioni scritte.

 
 
Nonostante la ricchezza delle fonti non è stato semplice presentare fatti sicuri. Sia la descrizione di persone critiche nei confronti dei nuovi movimenti religiosi sia l’autodescrizione di tali movimenti devono essere prese in seria considerazione. Naturalmente però esse sono altamente soggettive e guidate in modo evidente dai propri interessi. Tuttavia la Commissione ha potuto prendere visione di numerosi documenti sull’attività dell’organizzazione di Scientology. Su questo sfondo i servizi di informazione ufficiali e le ricerche scientifiche [in questo campo] assumono un ruolo di grande importanza. Le perizie e le ricerche ordinate dalla Commissione offrono, in confronto alle altre fonti, un quadro dei nuovi movimenti religiosi dettagliato e verificato metodicamente. Contemporaneamente chiariscono che è urgente e necessario ricercare ancora per chiudere le falle esistenti tuttora nella conoscenza di questo fenomeno. 

 

II. Presentazione dei risultati della ricerca 

[...] 

(4) Attività economiche 

[...] 

Le attività economiche delle nuove comunità religiose costituiscono nella Repubblica Federale Tedesca un fenomeno marginale non catalogabile attraverso categorie economiche. Le indagini della Commissione d’Inchiesta non hanno offerto una conferma empirica per la tesi secondo la quale l’economia tedesca subirebbe infiltrazioni da parte di minoranze religiose ("sette"). Se accuse di questo tipo si concretizzano nell’opinione pubblica, sembrano riferirsi esclusivamente all’organizzazione di Scientology, che dalla Commissione comunque non è stata classificata tra i nuovi movimenti religiosi. Su questo tema si parla in seguito più dettagliatamente. 

[...] 

 

2. Considerazioni sulla sezione "mercato psicologico" e "psicogruppi" 

[...] 

Scientology 

L’organizzazione di Scientology assume sotto diversi punti di vista un posto particolare nella discussione pubblica sulle sette e gli psicogruppi. Questo vale da una parte dal punto di vista quantitativo: su nessun’altra organizzazione o su nessun altro movimento viene data notizia nei media così spesso come Scientology; nessun’altra è motivo così spesso di inchieste presso punti di consulenza. Vale però anche dal punto di vista qualitativo: contro nessun’altra organizzazione o movimento vengono elevati tanti e così gravi accuse (fino all’accusa di azioni criminali o anticostituzionali) e nessun’altra organizzazione ha reagito in maniera così aggressiva e convinta contro le critiche come Scientology. 

La campagna propagandistica condotta particolarmente negli USA, ma anche in Germania, nella quale la situazione di Scientology nella Repubblica Federale è stata paragonata a quella degli ebrei ai tempi del Nazionalsocialismo, rivela non solo prontezza priva di scrupoli alla disinformazione, ma testimonia contemporaneamente una marcata tendenza a definire i conflitti come sfida. Tutto questo rende necessario trattare Scientology separatamente. Non si può rinunciare a tematizzare i conflitti ed i problemi legati a questa organizzazione. Contemporaneamente però non sarebbe corretto integrare questi conflitti nella rappresentazione dei nuovi movimenti religiosi e psicogruppi, perché così verrebbe alimentata l’impressione che si tratti di conflitti e problemi che sussistono potenzialmente anche presso altri gruppi. 
 
 

(1) Informazioni generali, organizzazione e composizione 

La Commissione si è occupata intensivamente dell’organizzazione di Scientology. In questo senso si è partiti dal presupposto che essa, nonostante l’autodefinizione "Chiesa di Scientology", non sia una comunità religiosa o un nuovo movimento religioso, senza scendere tuttavia nei dettagli di questa tematica. Per i temi trattati dalla Commissione in concomitanza con Scientology questa era oltretutto di una tematica secondaria, perché in primo luogo non si parlava dell’analisi e la valutazione di dottrine religiose o filosofiche, ma in prima linea delle pratiche dell’organizzazione. 

Le informazioni della Commissione poggiano in prima linea sulle informazioni di membri competenti, su documenti dell’organizzazione di Scientology, su dichiarazioni di ex-membri e di esperti, su prese di posizione di uffici pubblici e su informazioni di dominio pubblico come comunicati stampa. Rappresentanti dell’organizzazione di Scientology sono stati invitati ad un’audizione della Commissione d’Inchiesta, ma all’occasione non sono stati disposti a rispondere alle domande. Inoltre una parte della Commissione ha condotto durante un viaggio negli USA colloqui con numerose persone che si occupano in loco di Scientology. 

Seguendo la terminologia usata dalla Commissione si potrà definire Scientology come "psicogruppo". Come argomento a sostegno di questa definizione si cita il fatto che l’offerta di corsi o tecniche attraverso le quali si può sviluppare la propria personalità sono un elemento essenziale [della politica di Scientology]. Come in molti "psicogruppi" è difficile tracciare chiaramente all’interno di questa organizzazione il limite dell’"appartenenza" ad essa. Persino la partecipazione ripetuta ai corsi non motiva da sola lo "stato di membro". I partecipanti, inoltre, in genere non lasciano il loro ambiente sociale. Accanto a queste ci sono però anche persone che, dietro compenso o anche senza, lavorano per l’organizzazione. Per questo "personale" si può parlare di uno stato simile all’appartenenza, soprattutto quando a ciò è legata l’appartenenza formale ad un’organizzazione "di diritto". La Commissione non disponeva di informazioni sull’estensione di tale fenomeno in Germania. In questo scenario informazioni sul numero di membri sono per principio poco attendibili, fintanto che non venga specificato cosa vale come criterio di definizione dello stato di "membro". Nella relazione del Verfassungsschutz del 1997 il numero di appartenenti viene valutato come "molto al di sotto delle 10.000 unità". 

A differenza della maggior parte degli altri psicogruppi Scientology è organizzata in modo altamente formalistico. L’organizzazione porta un’impronta chiaramente gerarchica e burocratica ed è estesa a livello internazionale. Sede della centrale è Los Angeles. Se le strutture formali dell’amministrazione siano convertite anche nella pratica e quanto siano funzionali non siamo in grado di stabilirlo. Secondo le informazioni a disposizione della Commissione si può tuttavia supporre che in genere è così. A favore di questa ipotesi depone anche l’alta coordinazione riconoscibile tra le attività in Germania e negli Stati Uniti, diventata lampante nel corso della già citata campagna propagandistica. 

Ad ulteriore differenziazione rispetto alla maggior parte degli altri psicogruppi le basi teoriche e filosofiche sulle quali poggiano le tecniche offerte nei corsi sono redatte in ogni particolare, principalmente negli scritti di L. Ron Hubbard. Una parte degli insegnamenti e delle speculazioni metafisiche non è pubblicata, ma viene (ufficialmente) insegnata nei "livelli superiori" solo dopo il superamento di diversi corsi di preparazione. La Commissione non si è occupata di questi insegnamenti. 

La Commissione inoltre non si è occupata dei "Motivi per l’appartenenza (...) e per la diffusione" dell’organizzazione di Scientology. Per quanto si è potuto osservare da altre fonti, i decorsi delle affiliazioni sembrano essere, in analogia con altri psicogruppi, di diverso tipo. In una ricerca sociale di più vecchia data vengono differenziati tre categorie di motivi per cui le persone sarebbero portate all’accostamento a Scientology. Allo stesso modo vengono presentati una serie di motivi che portano all’allontanamento. Anche i racconti pubblicati di ex-appartenenti a Scientology dimostrano che l’abbandono di Scientology non avviene sempre conflittualmente e non viene sempre accompagnato da "terrorismo psicologico". Tuttavia è fuori discussione che l’organizzazione reagisce alla critica pubblica in modo estremamente aggressivo. 

 

(2) Aspetti politici 

Le conoscenze della Commissione non superano in modo essenziale quanto è già conosciuto attraverso le pubblicazioni della stampa e le relazioni di uffici pubblici. Sulla base di determinate dichiarazioni negli scritti di Hubbard e di documentazione interna [dell’organizazzione], la maggior parte degli organi costituzionali regionali sono giunti nel 1997 alla conclusione che effettivamente esistono gli estremi per supporre tendenze anticostituzionali nell’organizzazione. La Conferenza dei Ministri degli Interni ha stabilito nella seduta del 5 e 6 Giugno 1997 che in questo modo sono fissati i presupposti per un controllo da parte degli organi costituzionali. Nella relazione 1997 del Verfassungsschutz vengono ripetuti questi punti di appoggio, senza descrivere fatti ulteriori venuti a conoscenza dell’organo. Dal momento che gli organi del Verfassungsschutz devono presentare entro il termine di un anno dalla Conferenza dei Ministri degli Interni i risultati delle loro osservazioni, si deve supporre che in breve saranno disponibili informazioni più precise sulle tendenze anticostituzionali dell’organizzazione di Scientology. La Commissione non dispone di notizie dalle quali si può supporre che le informazioni non siano accessibili agli organi del Verfassungsschutz. 

Indipendentemente dalla questione di supposte tendenze anticostituzionali, sono state trattate pratiche singole dell’organizzazione di Scientology. La Commissione, grazie a dichiarazioni di testimoni ed esperti, è venuta a conoscenza del fatto che l’organizzazione di Scientology mantiene all’estero (USA, Gran Bretagna, Danimarca) strutture simili ai campi di punizione ("Rehabilitation Project Force"), nei quali membri vengono maltrattati e privati della libertà. Secondo queste deposizioni, [in tali strutture] vengono iterate infrazioni contro i diritti umani. Riteniamo urgente ed opportuno permettere in modo adeguato ai Governi competenti di verificare tali deposizioni. Non esistono indicazioni sull’esistenza di tali strutture in Germania. Anche secondo comunicati stampa che si richiamano alle dichiarazioni del Presidente del Verfassungsschutz di Amburgo, al momento non ci sono informazioni su azioni perseguibili [penalmente] da parte dell’"Office of Special Affairs" (OSA), considerato come i "servizi segreti" dell’organizzazione di Scientology. Tuttavia critici ed ex-membri vengono perseguitati con tattiche di "terrorismo psicologico". 

 

(3) Aspetti economici 

Le attività economiche dell’organizzazione di Scientology meritano particolare attenzione. Non solo le quote di iscrizione gravose per la partecipazione ai corsi, ma anche la pretesa di raggiungere il successo economico grazie alle "tecnologie" di Hubbard ricoprono un ruolo importante in questo contesto. La connessione tra un orientamento apertamente commerciale ed una sovrastruttura filosofico-metafisica hanno provocato nell’opinione pubblica caratterizzazioni appariscenti del tipo "capitalismo come religione". A questo corrispondono la forte spinta al successo ed alla crescita che esisterebbe nelle imprese vicine a Scientology, come anche la scelta dei collaboratori secondo i criteri dell’efficienza e del rendimento in un’ottica prettamente imprenditoriale. 

Esperti interrogati dalla Commissione hanno dichiarato che persone vicine all’organizzazione di Scientology esercitano a livello locale un forte influsso almeno sul settore immobiliare. A questo proposito si riferisce di mediatori, che in alcune città avrebbero fatto pressioni con metodi rabbiosi sugli affittuari per la conversione di contratti di affitto in contratti di acquisto. Imprese vicine a Scientology sarebbero attive non solo nel settore immobiliare, ma anche in attività di formazione del personale e di management. Attraverso i corsi di formazione - si suppone - l’organizzazione potrebbe guadagnare, attraverso moltiplicatori, influsso nell’impresa. In quale misura questo sia successo nella Repubblica Federale Tedesca e se si tratti di fenomeni significativi o marginali non è stato chiarito neanche dopo le deposizioni dei rappresentanti dei diversi settori. Risultati empirici significativi non sono disponibili. 

Angelika Christ e Steven Goldner sono giunti alla conclusione, nella loro ricerca "Scientology nel management", che non esistono sintomi di un "accaparramento dell’economia" da parte di Scientology. I finanziamenti ottenuti dall’organizzazione sono evidentemente insufficienti all’investimento ed all’acquisto di buoni pacchetti azionari: "Le entrate annuali dell’impresa Scientology in Germania ammonta forse a 55 mil. di marchi (...). Per un’impresa di piccole dimensioni sarebbe una bella sommetta, ma per un gruppo industriale non è del tutto sufficiente". 

Anche la ricerca iniziata da un’associazione imprenditoriale tra i suoi membri indica da un punto di vista economico generale un ruolo piuttosto marginale delle attività economiche dell’organizzazione di Scientology. Il numero delle imprese controllate da Scientology, valutato tra 200 / 300 (1995) e 500 (1997), indica un’importanza economica limitata di fronte ad un totale di tre milioni di imprese. 

L’Arbeitsgemeinschaft Selbständiger Unternehmer (ASU), come riferisce la Commissione d’Inchiesta, ha intervistato i suoi 7.000 associati su "conoscenze rilevanti nelle proprie attività o nell’ambiente di lavoro" riguardo a Scientology. Come reazione a questa intervista hanno risposto dieci associati. In due casi esiste il sospetto che il contatto con persone presumibilmente vicine a Scientology sia collegato a danni economici. 

Questo non significa tuttavia che il contatto con Scientology sia privo di rischi per singole persone o imprese. In una delle imprese note alla Commissione d’Inchiesta il conflitto interno con un amministratore influenzato da Scientology ha raggiunto dimensioni che minacciavano l’esistenza stessa dell’impresa. L’amministratore avrebbe cercato di affermare nella propria impresa ideologie scientologiche come l’obbligo di istruzione degli impiegati secondo i metodi hubbardiani e di fissare alla propria attività obiettivi di crescita irrealizzabili. 

Poiché Scientology ha nella Repubblica Federale una pessima reputazione, per molte imprese potrebbe essere fatale essere collegata pubblicamente con questa organizzazione, anche se si trattasse di voci senza fondamento. 

 

(4) Riassunto 

Questa Commissione non aveva né il compito né la possibilità di verificare nello specifico le accuse mosse contro l’organizzazione di Scientology. Tuttavia una parte di queste accuse è così grave che dovrebbe essere seguita dagli organi competenti. Questo vale in particolare per le già citate strutture punitive all’estero, nelle quali, dalle dichiarazioni di avvocati ed ex-membri, vengono detenuti anche cittadini tedeschi. Se si tratta di accuse di atti criminali, è compito degli organi punitivi di occuparsi del chiarimento. Tuttavia contro la diffusione delle ideologie di L. Ron Hubbard e gli elementi antidemocratici contenuti in esse si può agire solo attraverso un’adeguata informazione ed un rafforzamento duraturo dei valori libertari della costituzione nella popolazione. 

Le informazioni disponibili inoltre rendono evidente che Scientology è tutt’altro che tipica. Scientology in generale non è paragonabile né con i nuovi movimenti religiosi né con gli "psicogruppi". Già i punti critici che sono in primo piano nella discussione pubblica, come l’accusa di tendenze anticostituzionali e l’aspirazione al potere politico ed economico, non si possono attribuire allo stesso modo agli altri "psicogruppi" ed ai nuovi movimenti religiosi. Anche la propaganda estera (in particolare statunitense) diretta apertamente contro la Repubblica Federale Tedesca, non ha eguali [negli altri raggruppamenti]. Pertanto è necessario agire contro le tendenze già esistenti di considerare Scientology come esemplare per i problemi ed i conflitti legati alle cosiddette sette ed agli "psicogruppi". 

[...] 

 

III. Valutazione dei risultati 

[...] 

3. Scientology 

Nella parte descrittiva è stato già spiegato come l’organizzazione di Scientology ricopra sotto diversi punti di vista una posizione particolare all’interno dei nuovi movimenti religiosi e filosofici. Questo si evidenzia anche nel fatto che la Commissione non ha catalogato questa organizzazione come appartenente ai nuovi movimenti religiosi e che non è chiaro se si possa parlare di un movimento filosofico. Tuttavia la Commissione non ha ritenuto come proprio compito trattare il problema della catalogazione come movimento religioso o filosofico, come "gruppo psicologico" o impresa commerciale, perché non era rilevante ai fini del lavoro. 

Nei paragrafi precedenti è stato esposto in dettaglio che la Commissione disponeva di informazioni sufficienti a giustificare preoccupazione e critica. Particolarmente gravi, dal nostro punto di vista, sono le relazioni su strutture punitive all’estero, nelle quali verrebbe attentato ai diritti umani. Queste e molte altre accuse contro Scientology non trovano paralleli nei nuovi movimenti religiosi e filosofici. Per questo motivo riteniamo opportuno trattare separatamente il tema Scientology. La nostra impressione è che la maggior parte delle critiche e delle preoccupazioni diffuse sulle "sette" riguardino Scientology. La percezione da parte dell’opinione pubblica del problema delle sette è dominata dalla percezione delle attività di Scientology. Ma dal momento che Scientology non è né rappresentativa né tipica per i nuovi movimenti religiosi e filosofici o per gli "psicogruppi" (potremmo piuttosto affermare il contrario), c’è il pericolo che si creino gravi malintesi. Minoranze religiose e filosofiche potrebbero venire genericamente esposte al sospetto di avere strutture [interne] come quelle di Scientology. 

Le accuse mosse contro l’organizzazione sono così gravi che devono essere chiarite con tutti i mezzi legali a disposizione. È inspiegabile che esistano documenti su strutture punitive in Stati della Comunità Europea (Gran Bretagna e, probabilmente, Danimarca) e negli USA e che non sia stato finora possibile ai Governi di questi Stati far luce sulla situazione. Deve essere anche chiarito se in Germania sono state o vengono ancora compiute gravi infrazioni penali. La struttura statale completa atta a questo è a disposizione e dovrebbe venire anche utilizzata. 

Questa è una sfida per lo "Stato di diritto", perché per ogni cittadino sussiste la presunzione di innocenza [fino alla prova certa della colpevolezza]. Questo vale anche per membri dell’organizzazione di Scientology. Pertanto non è solo nell’interesse pubblico chiarire presunti reati, ma anche nell’interesse dei sospettati. Le azioni legali servono anche alla protezione da accuse ingiustificate. Qui si evidenzia la necessità di un’azione da parte degli organi giudiziari. 

Fin quando la critica all’organizzazione di Scientology non si dirige contro azioni illegali ma contro l’immagine del mondo e dell’uomo da essa propagandata, la possibilità di azione statale è limitata. Per principio non si può impedire a nessuno di appropriarsi di idee disapprovate dalla maggioranza. Se questo però riguarda posizioni ed insegnamenti che contraddicono i valori e le norme della Costituzione oppure il consenso etico basilare della società, allora diventa necessario un confronto offensivo. Questo richiede un’informazione completa del pubblico ed il rafforzamento dei valori libertari e democratici della Costituzione. 

 
 
 
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