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Doppio gioco

La Chiesa di Scientology ha la reputazione di perseguitare i suoi nemici. Robert Cipriano sostiene che gli scientologist lo hanno ricompensato per averli aiutati a farlo. Ora vuota il sacco.

Di © Tony Ortega, Phoenix New Times, 23 dicembre 1999 (Titolo originale: Double Crossed).

© Traduzione di Simonetta Po, ottobre 2010.

 

Ecco i motivi per cui dovreste essere scettici su ciò che Graham Berry e Robert Cipriano dicono della Chiesa di Scientology: Berry dà la caccia alla chiesa da anni e non nasconde di voler portare in tribunale e mettere in ginocchio l'organizzazione fondata 45 anni fa. Berry, eloquente avvocato di origini neozelandesi, vive a Santa Monica, è uno dei pochi avvocati che può vantarsi di combattere a tempo pieno la controversia organizzazione - cosa che gli ha portato una certa notorietà, in particolare nella movimentata comunità online di ex scientologist e di difensori della libertà di parola che tengono d'occhio tutto ciò che riguarda Dianetics e Scientology. Berry fa volentieri affidamento su quella platea e pubblica in Internet i suoi patrocini e mozioni subito dopo averli depositati in tribunale.

È noto da anni per le sfacciate strategie legali tese non solo a punzecchiare la chiesa, ma anche a causarle imbarazzo pubblico. Una volta disse a un cliente: «la mia agenda è azzannare Scientology nel sedere e farle più male possibile». È famoso anche per gli atti enciclopedici che presenta in tribunale, pieni di racconti di complotti risalenti fino al 1954, quando lo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard fondò la Chiesa di Scientology. L'anno scorso Berry presentò una denuncia di 312 pagine per conto di un ex membro della chiesa che sosteneva di essere stato truffato da tutti, a partire dall'attore scientologist John Travolta per finire al Presidente Bill Clinton. In agosto un giudice ha dichiarato che Berry è un querelante molesto, penalità rara comminata a quegli avvocati che costringono i tribunali ad occuparsi di cause frivole.

Robert Cipriano, dal canto suo, è un bugiardo confesso e ammette che lo scorso anno commise consapevolmente spergiuro mentendo in una deposizione giurata. Figura nervosa e camaleontica, Cipriano sembra non fermarsi mai troppo a lungo in un luogo o in una situazione. Per cinque anni si è proclamato gay, ma ora dice di essere eterosessuale. Un tempo era un imprenditore di successo di Park Avenue, ma non riusciva a tenersi un lavoro. Accettò volentieri un aiuto finanziario per rilasciare falsa testimonianza, ma ora dice che sta vuotando il sacco perché è la cosa giusta da fare. Le sue stesse dichiarazioni al tribunale lo ritraggono come un perdente confuso e patetico, perennemente in fuga da situazioni spiacevoli o in corsa verso qualcuno disposto a fargli una donazione. Diventa perciò difficile credere a un uomo che sostiene di essere stato al centro di un elaborato complotto ordito dalla Chiesa di Scientology per distruggere Graham Berry.

Cipriano ha dichiarato al tribunale che cinque anni fa fu abbindolato da operativi di Scientology per testimoniare il falso contro Berry e accusarlo di essere un pedofilo che si vantava di avere fatto sesso con ragazzini di 12 anni. Quelle affermazioni finirono in Internet e ora Cipriano sostiene che Scientology, per cui Berry è un nemico giurato, contattò i suoi colleghi, clienti e amici al riguardo. Lo scorso anno, dice Cipriano, gli avvocati della chiesa lo incoraggiarono a deporre sotto giuramento in merito alle false accuse e, quando accettò, Scientology lo premiò generosamente.

Cipriano sostiene che una volta accettato di aiutare Scientology a distruggere uno dei suoi nemici, la chiesa gli concesse un'auto e una casa, lo aiutò a finanziare la sua impresa no-profit e pagò i suoi debiti, liberandolo così da una condanna penale. Aggiunge che il suo avvocato scientologist lo premiò con un lavoro alla Earthlink, il provider Internet fondato da seguaci di Hubbard. Berry, frattanto, sostiene che le molestie della chiesa hanno gravemente ostacolato la sua capacità di praticare la professione legale.

Considerando il loro passato, è facile non credere a Berry e Cipriano quando sostengono che Scientology - che si è fatta la reputazione di molestare con operazioni sotto copertura i suoi nemici - sta ricorrendo ai soliti vecchi trucchi. Tuttavia non è altrettanto facile liquidare una montagna di documenti che vanno precisamente in quella direzione.

Documenti presentati al tribunale e centinaia di pagine di rapporti finanziari, ricevute, lettere, stampati di e-mail confermano che Cipriano partecipò davvero a un'operazione dell'avvocato di Scientology Kendrick Moxon e dell'investigatore privato Eugene Ingram per molestare Berry, e che la sua collaborazione fu generosamente premiata. Le carte mostrano che Moxon affittò a Cipriano un'auto e una casa, gli comprò un computer e registrò la sua impresa no-profit. Dirigenti della Earthlink intanto riconoscono di avere assunto Cipriano su raccomandazione di Moxon. L'avvocato, poi, inviò 20.000 dollari a un legale del New Jersey per saldare il debito penale di Cipriano. Moxon insiste di averlo ospitato per proteggerlo da Berry, ma ha rifiutato di rivelare la fonte del denaro inviato in New Jersey o di discutere i motivi per cui lo inviò.

In documenti legali Berry spiega il complotto contro di lui: «Moxon e Ingram hanno tenuto una condotta... criminale, scorretta e non etica che ha comportato, tra l'altro, ricatto, corruzione, corruzione di testimone, induzione allo spergiuro e ostruzione della giustizia... [Hanno procurato] un posto di lavoro a Cipriano alla Earthlink... [hanno offerto] a Cipriano circa 750.000 dollari in cambio della sua testimonianza continuata consistente in affermazioni spergiure fatte nella sua deposizione del 5 maggio 1994... [hanno finanziato un'azienda no-profit e] Moxon l'ha utilizzata per "lavare" soldi di diretto utilizzo di Cipriano... Moxon [inoltre ha] sollecitato e ottenuto lo spergiuro di Cipriano durante una deposizione giurata... Moxon si è impegnato in altra condotta tesa a minacciare e intimidire Cipriano per dissuaderlo dal ritrattare la sua precedente falsa testimonianza e dal dire la verità sulle attività della Chiesa di Scientology».

Nessun tribunale ha appoggiato la versione di Berry mentre Moxon nega con veemenza ogni illecito. Sostiene che non aveva motivo per non credere alle affermazioni di Cipriano secondo cui Berry era un pedofilo e dice di avere prove a sostegno di quelle affermazioni. Prove che ha rifiutato di fornire. Circa i documenti firmati da Cipriano, Moxon sostiene che l'uomo ha ammesso di aver mentito sotto giuramento. Nessuno è credibile, si lamenta concludendo.

Argomento convincente, forse. Ma Moxon si è rifiutato di rispondere alle domande sui 20.000 dollari inviati per conto di Cipriano e sulla loro provenienza, e si è mostrato recalcitrante sui tabulati finanziari. Quando il giornalista ha insistito con le domande, Moxon ha minacciato di querelare il New Times se avesse scritto un articolo sulle affermazioni di Cipriano.

Mancano tre settimane al Natale del 1993 e la Chiesa di Scientology, che crede che Gesù Cristo sia un frutto dell'immaginazione, sta organizzando un concerto di gala in suo nome.

Alla festa del Celebrity Center di Hollywood sono presenti alcune delle più importanti celebrità di Scientology: John Travolta e la moglie Kelly Preston, Juliette Lewis, Isaac Hayes. E Charles Durning, che non è scientologist, è vestito da Babbo Natale. Uno stretto cordone di sicurezza separa i VIP dalla grande folla di sostenitori che passeggiano nel prato della vecchia villa su Franklin Street. Tra il pubblico anche un uomo, sua moglie e altri quattro che sembrano i loro figli adulti. Scherzano con Durning sul suo costume da Babbo Natale e il venerando attore li raggiunge più tardi e si intrattiene con loro durante gli intervalli. Alla fine della festa tutto il firmamento delle stelle Scientology sale sul palco per un applauso. Poi, mentre la folla si disperde, l'uomo e il suo gruppo si muovono. Sfuggendo alla sicurezza, la famiglia estrae improvvisamente dei mandati di comparizione e comincia a rincorrere le celebrità. Travolta se la dà a gambe ma il messo del tribunale e i suoi figli riescono a consegnare i mandati alla Preston (che urla), alla Lewis, a Hayes e a Durning.

I dirigenti di Scientology si infuriano per lo smacco e più tardi, in tribunale, denunceranno rabbiosamente chi lo organizzò.

Graham Berry.

I mandati di comparizione riguardavano la difesa organizzata da Berry per un uomo citato in un articolo del 1991 del New Times in cui Scientology veniva definita «una spietata truffa globale». La chiesa aveva querelato l'uomo sostenendo di essere stata diffamata. In aula Berry disse che voleva semplicemente sentire le celebrità della chiesa per vedere se le loro opinioni su Scientology erano state influenzate da quell'articolo. Il giudice chiese all'avvocato quanto tempo gli serviva per ogni celebrità. Un'ora, rispose Berry. Il giudice gliene concesse due.

Gli avvocati di Scientology reagirono ritirando la querela.

La tattica spudorata di Berry aveva raccolto i suoi frutti, e non era la prima volta. Alla fine del 1993 era già uno dei nemici più accaniti di Scientology. L'avvocato non si dice sorpreso del fatto che dopo lo smacco di Natale Scientology abbia intensificato i suoi sforzi per indagare sul suo passato.

Storicamente, la chiesa ha trattato i suoi nemici in modo severo. L. Ron Hubbard incoraggiava i suoi seguaci a mettersi alle calcagna dei critici con investigazioni "rumorose", cause legali e intimidazioni. Nonostante Hubbard sia morto 14 anni fa, i membri della chiesa considerano i milioni di parole che ha lasciato in libri, conferenze registrate e "direttive" burocratiche come scritture inalterabili di Scientology. Un esempio di tale dottrina ecclesiastica proviene da un manuale del 1968: «Lo scopo di una causa è molestare e scoraggiare piuttosto che vincerla. La legge può essere facilmente usata per molestare... se possibile, naturalmente, rovinateli del tutto».

In un bollettino interno del 1967 Hubbard scrisse che i critici di Scientology avevano tutti un passato criminale da nascondere. «Lo dimostriamo di continuo. In Parlamento il politico X si erge sulle sue zampe posteriori e raglia una condanna contro Scientology. Quando ci interessiamo a lui scopriamo dei crimini - malversazione, decadenza morale, insana passione per i ragazzini - roba sordida. La moglie Y sgrida il marito che frequenta un gruppo di Scientology. Indaghiamo su di lei e scopriamo che ha avuto un bambino di cui lui non sa nulla... Se vi opponete a Scientology investigheremo prontamente - troveremo e denunceremo i vostri crimini».

Nel suo quasi mezzo secolo di esistenza Scientology è stata attaccata da ex membri che hanno fornito alla stampa elementi curiosi sulle sue bizzarre credenze, sul suo forte appetito per i portafogli dei seguaci e la sua aggressiva litigiosità. Hubbard reagiva a tali critiche dichiarando "persone soppressive" i disertori. Nel 1967 emise la "direttiva del bersaglio libero" [Fair Game policy] la quale annunciava che una persona soppressiva, o SP, «può essere privata della proprietà o danneggiata con ogni mezzo, da qualunque scientologist... le si può mentire, può essere imbrogliata, querelata o distrutta». Da allora, ex scientologist, funzionari del governo e giornalisti hanno affermato di essere divenuti dei "bersagli liberi":

  • Paulette Cooper, autrice di The Scandal of Scientology (1971), fu il bersaglio della "Operazione Freakout", il tentativo degli operativi della chiesa di farla impazzire o, in alternativa, di farla rinchiudere. Riuscirono a fare imputare la Cooper, che avevano incastrato con false minacce dinamitarde contro la chiesa. La giornalista venne completamente scagionata soltanto quando agenti del governo scoprirono i documenti che dettagliavano l' "Operazione Freakout".

  • In Florida, Scientology ha fatto della città di Clearwater una delle sue due sedi [statunitensi] (l'altra è a Los Angeles). Quando nel 1976 il sindaco di Clearwater Gabriel Cazares si lamentò della chiesa, essa lanciò una campagna per diffondere pettegolezzi sulla sua vita sessuale, come emerse poi dai documenti sequestrati dal FBI.

  • La crociata più ambiziosa di Scientology fu condotta contro il suo arcinemico: l'Internal Revenue Service. Dal 1957 al 1992 l'IRS aveva negato alla chiesa l'esenzione fiscale sostenendo che si trattava di un'operazione commerciale piuttosto che di una religione. Nel 1977 gli agenti del FBI fecero irruzione nelle sedi della Chiesa di Scientology di Los Angeles e di Washington, DC scoprendo prove innegabili che, per diversi anni, gli operativi di Scientology al servizio del suo reticente Guardian's Office si erano introdotti negli uffici dell'IRS e di altri enti governativi per rubare documenti. A tutt'oggi, il furto negli archivi condotto da Scientology, che Hubbard aveva soprannominato "Operazione Biancaneve", è stato la più grossa singola operazione di infiltrazione in uffici del governo della storia degli Stati Uniti.

    Nonostante avesse scoperto il complotto, l'FBI non riuscì a mettere immediatamente le mani sull'infiltrato capo di Biancaneve, l'operativo del Guardian's Office Michael Meisner. Già sulle sue tracce, gli agenti del FBI richiesero campioni della sua calligrafia, ma il Guardian's Office consegnò campioni falsi per far allentare la pressione su Meisner. Secondo i documenti emersi durante il processo, la persona che aveva fornito i falsi campioni calligrafici era il dipendente del Guardian's Office Kendrick Moxon - l'avvocato della chiesa che oggi Robert Cipriano accusa di avere ideato il complotto per distruggere Graham Berry. Alla fine 11 scientologist, tra cui il direttore del Guardian's Office Mary Sue Hubbard (moglie del fondatore) furono condannati a pene detentive. «I reati commessi da questi imputati sono di una specie e di una portata inaudita», scrisse il Procuratore Generale Charles Ruff nella motivazione della sentenza. «È interessante notare che il Fondatore della loro organizzazione, il co-cospiratore non imputato L. Ron Hubbard, scrisse... che "la verità è ciò che è vero per te"; viene considerato "illegale" ciò che è "contrario alle statistiche o alla policy" e non persegue un "programma approvato" da Scientology. Pertanto, con la benedizione del fondatore-commodoro, essi potevano arbitrariamente commettere reati fintanto che rientravano nell'interesse di Scientology... gli standard di condotta umana incarnati da tali pratiche rappresentano niente di meno che l'assoluta perversione di qualsiasi sistema noto di valori ed etico».

    Oltre allo stesso Hubbard, furono citati come co-cospiratori non imputati anche Kendrick Moxon e altri 21, e perciò non furono condannati (Moxon riferisce al New Times di non essere stato al corrente che i campioni calligrafici forniti erano falsi e che la stipulation of evidence firmata dai funzionari della chiesa fu in realtà scritta da agenti del FBI. Sostiene che la questione fu accuratamente vagliata da due diversi ordini professionali - quello di DC e quello californiano - prima di accoglierlo come avvocato. Moxon ha ottimi rapporti con l'ordine in entrambe le giurisdizioni).

    Dopo la debacle di "Biancaneve", i dirigenti della chiesa hanno insistito che il Guardian's Office aveva al suo interno degli "elementi fanatici" che si erano introdotti negli uffici governativi all'insaputa e senza l'autorizzazione del resto dell'organizzazione. La chiesa ha promesso all'IRS e detto pubblicamente di essersi liberata degli operativi di "Biancaneve". Nel 1993, l'IRS ha concesso l'esenzione fiscale dopo che la Chiesa di Scientology ha sostenuto, tra le altre cose, di aver cambiato le sue modalità operative.

    Gli scientologist sottolineano che nel 1968 Hubbard emise una direttiva di cancellazione del Fair Game. Egli scrisse che: «La pratica di dichiarare la gente BERSAGLIO LIBERO cesserà. BERSAGLIO LIBERO non può apparire in nessun Ordine di Etica.

    provoca cattiva pubblicità ». Tuttavia, la riga successiva sembrava indicare che se il termine "fair game" non doveva più essere usato, la pratica del bersaglio libero non cessava: «La [direttiva] non cancella alcuna direttiva sul trattamento o il maneggiamento di un SP [Persona Soppressiva].»

    I funzionari di Scientology hanno ripetutamente sostenuto che la direttiva del 1968 cessava per sempre la pratica del fair game, ma ex scientologist di alto rango dicono che quella del 1968 su soltanto una tattica propagandistica e che la direttiva è ancora in funzione.

    «Il fair game è ancora in effetto. Non mi importa quel che dicono», riferisce Frank Oliver che è stato fino al 1993 un operativo dell'Ufficio degli Affari Speciali [OSA] di Scientology, l'agenzia di intelligence che ha sostituito il Guardian's Office. Oliver ed altri ex scientologist raccontano al New Times che OSA è subentrato al GO e sottopone i nemici al fair game per conto dei leader della chiesa. Oliver descrive così i suoi compiti all'interno di OSA: «Spiare la gente. Raccogliere informazioni. Scrivere rapporti».

    L'ultimo incarico di Oliver prima di lasciare Scientology fu collaborare con Kendrick Moxon ed altri funzionari per aprire una unità speciale che si occupasse del Cult Awarness Network (CAN). Secondo Oliver, obiettivo dell'unità era reclutare querelanti per fare causa al CAN, che Scientology voleva mandare "fuori esistenza". Moxon era fortemente coinvolto nell'operazione, che alla fine ebbe esito positivo.

    Secondo Oliver è indubbio che i suoi ex colleghi hanno preso di mira Graham Berry. Dice infatti: «Sono sicuro che in Scientology c'è chi li martella quotidianamente chiedendo loro "che cosa avete fatto oggi per distruggere Graham Berry?" ».

Robert Cipriano dice che all'inizio non sapeva che la Chiesa di Scientology lo stava usando per distruggere Berry. Quando firmò la dichiarazione in cui lo accusava falsamente di atti sessuali con maschi minorenni pensava di stare collaborando con il Dipartimento di polizia di Los Angeles.

All'inizio degli anni '80 Cipriano era l'amante convivente dell'avvocato Jerome Spiegelman, che aveva il suo studio sulla East 53rd Avenue a New York, sopra il nightclub per omosessuali Round. Nella primavera del 1984 Berry prese l'ufficio adiacente e si mise in società con Spiegelman. Per 11 mesi i tre condivisero gli uffici e frequentarono i bar del circondario e lo Studio 54, i cui proprietari erano clienti di Berry.

Nel 1985 Cipriano e Spiegelman si lasciarono e il primo si trasferì a Los Angeles. Spiegelman finì in prigione, condannato per appropriazione indebita di 400.000 dollari di un cliente. Berry partì per l'Australia.

Diversi anni dopo Cipriano tornò a New York, si sposò, ebbe successo nel campo immobiliare trattando affari per clienti stranieri. All'inizio degli anni '90, racconta, il suo Cipriano Development Group occupava metà piano di un edificio su Park Avenue e aveva 35 dirigenti molto ben pagati. Poi nel 1993 la fortuna del CDG subì un tracollo. Le cose andarono male anche a un suo amico, il quale gli chiese di assorbire nel Cipriano Development la sua impresa edile di Atlantic City. Cipriano accettò per amicizia, ma nel giro di pochi mesi cominciò a ricevere le telefonate dei creditori dell'amico. Uno di essi si rivolte alla procura della contea di Atlantic e denunciò Cipriano per furto.

All'inizio del 1994, ormai al verde, Cipriano fu costretto a chiudere la sua azienda. Non aveva i soldi per pagare l'avvocato così ignorò le ingiunzioni della contea di Atlantic per le accuse di furto. Uno di quegli avvisi lo informava che era stato emesso un mandato di arresto contro di lui. Nonostante la pessima situazione finanziaria Cipriano riusciva comunque a sbarcare il lunario a Manhattan mentre solo al di là del fiume, in New Jersey, era un ricercato.

Poi il 4 maggio 1994 bussò alla sua porta Eugene Ingram. Nella dichiarazione di agosto 1999 Cipriano scrive che quando Ingram gli si presentò come "investigatore della polizia di Los Angeles" era sprofondato nel panico, pensava che Ingram fosse lì per arrestarlo. In realtà Ingram è un investigatore privato che lavora per la Chiesa di Scientology fin dai primi anni '80. Ex funzionario della polizia di Los Angeles, fu licenziato nel 1981 perché accusato di avere informato degli spacciatori delle imminenti perquisizioni e per aver gestito un giro di prostituzione. In seguito venne assolto, ma intanto aveva perso il lavoro. La collaborazione con Scientology gli ha fruttato diverse accuse di falsa identità e di avere convinto alcuni a firmare dichiarazioni false:

  • nel 1982, durante il suo primo caso di alto profilo per conto di Scientology, Ingram fece pubblicare inserzioni pubblicitarie a pagina intera sui quotidiani della costa orientale per cercare informazioni su un caso di controllo indebito. Poi si rivolse alla stampa accusando Michael Flynn, avvocato di Boston, di avere architettato uno schema per rubare milioni di dollari da un conto corrente di L. Ron Hubbard (all'epoca Flynn era impegnato in diverse cause legali contro Scientology). Il pezzo forte delle sue accuse contro Flynn fu una dichiarazione di un certo Ala Tamini il quale disse che l'avvocato aveva cercato di usare suo fratello per eseguire un controllo indebito sul conto bancario di Hubbard. Stacey Brooks, ex funzionaria di alto livello di Scientology, riferisce al New Times che le inserzioni e la dichiarazione di Tamini facevano parte di un imbroglio scientology per rovinare la reputazione di Flynn - lo sa poiché fu lei stessa a scrivere i testi delle inserzioni. «Ingram costruisce tutte le prove che gli servono», afferma. Alla fine, in un'altra dichiarazione al tribunale, Tamini ammise che Ingram lo aveva pagato per dichiarare il falso contro Flynn.

  • Nel 1984 Ingram persuase un agente del Dipartimento di Polizia di Los Angeles a firmare una lettera che lo autorizzava a videoregistrare clandestinamente e intercettare telefonicamente un ex scientologist diventato critico della chiesa. Il Capo Daryl Gates denunciò Ingram e in un annuncio pubblico scrisse che: «Il Dipartimento di Polizia di Los Angeles non ha collaborato con Eugene Ingram. Tale collaborazione non potrà mai esistere».

  • L'adolescente di Chicago Jonathan Nordquist ha raccontato che nel 1991 Ingram lo convinse a firmare una dichiarazione fuorviante. Nordquist testimoniò in tribunale che Ingram gli aveva dato 300 dollari solo per incontrarlo e discutere la dichiarazione falsa. «[Ingram] disse "questo non è il pagamento per la dichiarazione". Insistette che non lo era. Era solo per il tempo che gli avevo dedicato. È stato il lavoro meglio pagato che abbia mai fatto», disse Nordquist nella sua testimonianza.

  • Nel 1994 venne emesso contro Ingram un mandato di arresto con l'accusa di essersi fatto passare per detective della polizia. Aveva mostrato un distintivo a una donna di Tampa, Florida, dicendole di stare cercando informazioni sul possibile coinvolgimento di uno sceriffo locale in un giro di prostituzione.

  • Rubye Ward, 74 anni, sostiene che nel 1995 Ingram le si presentò come "Jack Hoff" e le disse di essere un vecchio compagno di scuola di suo figlio Grady. Lei gli diede alcune foto del figlio, il quale era un critico molto insistente di Scientology ed era stato querelato dalla chiesa. Durante una successiva udienza o funzionari di Scientology ammisero che Ingram aveva davvero convinto Rubye a dargli delle foto del figlio.

Ingram ha detto al New Times che nel 1994 non si era presentato a Cipriano come agente di polizia. Ha insistito che aveva consegnato all'uomo un biglietto da visita che lo identificava chiaramente come investigatore privato e che non può avere intimidito Cipriano in merito alla questione del New Jersey, visto che ne era all'oscuro. Ingram ha sostenuto che non sapeva nemmeno che Cipriano fosse ricercato e che lo venne a sapere soltanto anni dopo quando fu Cipriano stesso a parlarne.

Cipriano racconta che non fu nemmeno sfiorato dall'idea che fosse del tutto improbabile che un poliziotto californiano potesse portarlo in New Jersey. «Alla mia porta c'era un poliziotto e pensai semplicemente "ecco qui, adesso mi porta in New Jersey dove verrò arrestato e sbattuto in prigione" », ricorda in un'intervista. Nella dichiarazione presentata al tribunale in agosto Cipriano scrive che Ingram gli aveva detto di conoscere la questione del New Jersey e che poteva aiutarlo. «Per me fu naturale concludere che se io non lo avessi aiutato lui mi avrebbe arrestato e portato nel New Jersey prima ancora che potessi contattare un avvocato», ha testimoniato Cipriano.

L'uomo racconta al New Times del sollievo provato quando Ingram cambiò argomento e cominciò a parlare di Spiegelman e Berry. Cipriano dette per scontato che Ingram fosse veramente interessato alle denuncie contro Spiegelman dei suoi clienti, ma poi il detective cominciò a fargli domande su Berry e sul suo stile di vita. «Cominciò a fare accuse e a diventare sgradevole. Era omofobico. "A Berry piaceva succhiare cazzi? Lo prendeva nel culo? », scrive Cipriano nella sua dichiarazione, aggiungendo che confermò a Ingram l'omosessualità di Berry, oltre al fatto che nel 1984 l'avvocato aveva avuto numerosi giovani partner - ma mai dei minorenni.

Dalla dichiarazione di Cipriano: « Mr. Ingram iniziò a fare domande folli e la discussione diventò improvvisamente prepotente e aggressiva. Mi diceva: "Hai visto Graham Berry con ragazzi minorenni - ragazzini di 12 anni, giusto?"; "Graham era un cocainomane, giusto?" e "Graham Berry era un vero culaiolo pervertito, giusto?". Non mi stava facendo delle vere domande, pretendeva che fosse veramente successo questo e quest'altro. Gli chiesi di darsi una calmata».

Secondo Cipriano, Ingram gli chiese se sapeva che Berry portava i ragazzini al Anvil, un locale gay di Manhattan. «Dissi che io in un posto del genere non c'ero mai stato e non sapevo se lui ci andava o no». Cipriano racconta che quando disse a Ingram che non conosceva l'età dei partner di Berry, lui «premette di nuovo furiosamente il "bottone" del New Jersey».

«A quel punto volevo solo vederlo fuori da casa mia. Lui si illuminò», continua Cipriano. Ingram gli chiese se poteva scrivere una dichiarazione, che gli avrebbe portato il giorno seguente. Cipriano accettò solo per toglierselo dai piedi. Esausto, uscì per un drink. Di nuovo a casa scoprì che Ingram era tornato per parlare con sua moglie. «Siccome mia moglie non sapeva nulla del mio stile di vita, dei miei amici e dei soci che avevo nei primi anni '80, la cosa mi inquietò parecchio».

Il giorno dopo Ingram andò nell'ufficio di Cipriano, il quale racconta che l'investigatore aveva una dichiarazione scritta che gli chiese di firmare. In essa si diceva che Spiegelman e Berry facevano largo uso di cocaina e che preferivano il sesso con ragazzi minorenni: «Mr. Berry era un classico esempio di "falchetto", che nel gergo di strada significa un adulto che preferisce i rapporti sessuali con ragazzi minori di 16 anni... Mr. Berry mi disse che sodomizzava quei ragazzini e che si faceva praticare sesso orale. Tra il maggio del 1985 e il febbraio del 1986 ho visto personalmente almeno 50 o 60 ragazzini di età compresa tra i 14 e i 16 anni in compagnia di Mr. Berry allo studio legale... Ho anche osservato un aspetto del Sig. Berry che ritengo ancora più "sordido". Era solito frequentare il club Anvil del Greenwich Village, New York City, dove omosessuali maschi si sodomizzavano e facevano sesso orale in piena vista degli altri avventori. Al club, essi praticavano anche atti sessuali sado-maso, tra cui inserire una mano unta nel retto dell'altro o infilare il pene in un buco della parete, chiamato comunemente "buco della gloria", dove un maschio anonimo lo succhiava. Una volta Mr. Berry mi disse di aver portato all'Anvil un ragazzino di 12 anni al fine di introdurlo al sesso gay».

Oggi Cipriano dice che quel documento lo lasciò di stucco. «Aveva distorto quanto io gli avevo detto, aveva dipinto un quadro molto diverso dalle mie parole del giorno prima. Gli feci presente che quello non era quanto avevo detto io. Allora lui divenne improvvisamente belligerante e aggressivo contro di me perché avevo osato contestare l'età dei maschi coinvolti con Mr. Berry. Mi disse "la prossima volta che apri la porta di casa tua non sarò io, ma la polizia del New Jersey. E adesso firma". »

Alla fine Cipriano firmò quella dichiarazione. Oggi afferma che Ingram gli disse che il documento sarebbe stato archiviato dal Dipartimento di Polizia di Los Angeles e che probabilmente non sarebbe mai stato usato. «Noi [Berry, Siegelman e Cipriano] facevamo uso di droga», dice oggi l'uomo, «ma le altre affermazioni sono state distorte. Non è quanto io gli dissi.»

Ingram contattò anche Jerome Spiegelman, il quale riferisce al New Times: «C'era davvero poco di vero [nella dichiarazione di Cipriano del 1994]... sono stupidaggini. Assolute, totali stupidaggini.» Spiegelman riconosce che Berry aveva dei dipendenti giovani, ma non erano assolutamente dei minorenni. «Da lui lavoravano dei ragazzi sulla ventina... [Ingram] mi chiese se Graham si accompagnava con 14 o 15enni e gli risposi "non dica fesserie". » Spiegelman dice di non essere mai andato all'Anvil e che, per quanto ne sa, nemmeno Barry lo frequentava. «Era un locale molto spinto. Graham non faceva quel tipo di cose... Graham non è un pedofilo. Gli piacciono gli uomini giovani e attraenti, ma questo non significa ragazzini di 13, 14, 15 anni. Non l'ho mai visto con un minorenne, non ha mai parlato di minorenni. Se oggi Cipriano dice di non avere mai visto Graham con dei 14enni, sta dicendo la verità.»

Cipriano si dice pentito di aver firmato quella dichiarazione falsa cinque anni fa, ma aggiunge che gli sembrava l'unico modo per sbarazzarsi di Ingram. «Temevo che mi avrebbe consegnato alle autorità del New Jersey. Avevo anche fisicamente paura di lui. In quel momento non mi importava nulla di Graham Berry.»

Risultò poi che Cipriano aveva poco da temere dal New Jersey. Quando attraversò il fiume Hudson e si costituì, fu condannato a un periodo di libertà vigilata. Sarebbe tornato in regime di piena libertà solo dietro il pagamento dei 24.500 dollari che doveva ai suoi creditori, iniziò con rate da 750 dollari al mese. Un anno dopo aveva ridotto il suo debito a 18.500 dollari, ma si ritrovò di nuovo al verde. Si trasferì a Los Angeles e smise di pagare. Si era temporaneamente dimenticato di Ingram, di Berry e della sua dichiarazione.

Poi un giorno del 1997 si registrò su American Online ed entrò per la prima volta nel World Wide Web. Cedendo a una forma comune di vanità, inserì il suo nome in un motore di ricerca e ciò che vide sul monitor lo lasciò di sasso.

Immaginate se la Chiesa Cattolica romana celasse il contenuto del Libro della Genesi al 90% dei suoi 900 milioni di fedeli nel mondo. Se 810 milioni di cattolici venissero tenuti all'oscuro di "Sia fatta la luce", Adamo ed Eva e del resto della saga delle origini cristiane. E immaginate se la Chiesa Cattolica definisse la Genesi un "segreto commerciale" che può essere rivelato soltanto a quei cattolici che abbiano speso anni di vita e centinaia di migliaia di dollari per raggiungere il giusto livello di esperienza necessaria per leggere la versione che la loro religione dà sulle origini dell'universo e sulla provenienza degli esseri umani.

Ora immaginate la collera di questa ipotetica Chiesa Cattolica se un infedele rendesse quel costoso e controllatissimo Libro della Genesi disponibile a tutti - fedeli e non fedeli - in modo che chiunque potesse darvi un'occhiata senza pagare un centesimo. Il caso di Scientology e Graham Berry è paragonabile.

Nel 1993 Berry difendeva lo psichiatra Uwe Geertz. Scientology aveva fatto causa a Geertz e al suo paziente Steven Fishman che aveva raccontato alla rivista Time di avere commesso dei reati su ordine della chiesa. Fishman aveva anche riferito di avere ricevuto l'ordine di uccidere Geertz e poi di commettere "EOC", "fine del ciclo", che secondo l'uomo era il gergo interno per intendere il suicidio. Nella sua querela per diffamazione, la chiesa aveva sostenuto che le affermazioni di Fishman erano delle sciocchezze e lo aveva descritto come una persona che aveva avuto soltanto una frequentazione marginale di Scientology.

Sebbene Fishman avesse deciso di difendersi da solo, lui e Berry avevano discusso il modo migliore per dimostrare che era stato effettivamente molto coinvolto in Scientology. E che cosa c'era di meglio della presentazione in tribunale delle copie dei materiali segretissimi e di alto livello di Scientology? Il solo fatto che Fishman ne fosse in possesso avrebbe suggerito che la sua esperienza nella religione era durata anni. Così nel maggio del 1993 Fishman allegò la storia segreta delle origini secondo Scientology - il suo Libro della Genesi per così dire - a una dichiarazione legale.

I giornali parlavano già da anni delle credenze centrali di Scientology, ma salvo una piccolissima percentuale di aderenti che avevano raggiunto il livello di OT III erano in pochi ad avere avuto accesso ai materiali originali.

Scientology si basa in parte su Dianetics, il libro di Hubbard pubblicato nel 1950. Quando quel tomo di auto-aiuto uscì fu descritto come una specie di psicoanalisi dei poveri; Hubbard lo pubblicizzava come un'alternativa alla cura mentale tradizionale e sosteneva che grazie a un processo simile alla psicoterapia, chiamato auditing, gli infelici potevano migliorare la loro vita cancellandone le memorie traumatiche. L'autore definiva engram quelle memorie e diceva che esse agivano come cicatrici della mente: solo dopo auditing approfondito e la rimozione di tutti gli engram, compresi quelli delle vite precedenti, la persona avrebbe potuto raggiungere un nuovo stato di libertà interiore. Hubbard sosteneva che questo essere umano privo di engram sarebbe stato un clear [liberato].

I neofiti della chiesa cercano di raggiungere lo stato di clear con corsi e sedute di auditing sempre più costosi. I critici stimano che il costo totale di questo viaggio di aggiri sui 200.000 dollari. Una volta arrivato a clear lo scientologist sarebbe anche un "thetan operante", o OT (vale a dire che avrebbe la capacità di comunicare con il thetan, entità per certi versi simile all'anima). I membri che proseguono il viaggio spirituale salgono a livelli come OT II, OT III, su fino a OT VIII, attualmente il più alto livello raggiungibile.

È su OT III (livello che, stando a prezziari recenti della chiesa, costa da solo oltre 8.000 dollari) che agli scientologist viene finalmente rivelata la storia delle origini secondo la loro religione. Su quel livello Hubbard racconta che 75 milioni di anni fa un governatore galattico di nome Xenu (a volte chiamato Xemu) voleva risolvere il problema di sovrappopolamento della sua confederazione. Fece così paralizzare con una miscela di alcol e glicole i miliardi di abitanti dei 76 diversi pianeti che la componevano, poi a bordo di navicelle spaziali li trasferì su Teegeack (ora nota come Terra). Xenu collocò quei miliardi di esseri paralizzati intorno a dei vulcani e poi li fece esplodere con delle bombe all'idrogeno. I thetan di quegli esseri polverizzati furono in seguito intrappolati e sottoposti a suggestioni ipnotiche che istillarono loro delle false memorie (tra cui Gesù Cristo). L'esperienza traumatica fece aggregare i thetan in ammassi che ora dimorano negli ignari esseri umani. Oggi tutti noi ci portiamo in giro una grande quantità di "thetan corporei" (o body thetan) che solitamente ci rendono la vita grama, impedendoci di raggiungere il pieno potenziale. I materiali OT superiori contengono i metodi di auditing necessari per liberarci da tali dannosi thetan.

Stando alle dichiarazioni di Karin Pouw, una dei portavoce della chiesa, soltanto il 10% circa degli scientologist è arrivato a OT III. Poiché lei appartiene a quella maggioranza che non lo ha ancora raggiunto, non ne ha potuto parlare con il New Times. La Pouw si è infuriata per le domande relative alla teologia della chiesa: «Che c'è di male a pensare che Gesù è frutto dell'immaginazione?»

Un ex scientologist ci spiega la sua reazione nel leggere per la prima volta la storia di OT III: «Tutto in Scientology viene fatto su "scala gradiente": all'inizio non ti parlano delle vite precedenti. L'indottrinamento incrementale ti prepara alla storia di Xenu». Altri ex sostengono che la chiesa cerca di impedire che i neofiti vedano i materiali di OT III - la rivelazione precoce della storia di Xenu li incoraggerebbe ad andarsene.

Ma nel 1993, grazie a Graham Berry e a Steve Fishman, quella storia fu inserita negli archivi federali della Florida.

«La chiesa mi aveva tacciato - o incolpato - delle affermazioni di Fishman. Esse rappresentavano il genio che esce dalla lampada», racconta Berry. «Mi aspettavo che gli scientologist corressero in tribunale per impedire la diffusione dei materiali. Ma per sei mesi non accadde nulla. Poi la chiesa si svegliò, si rese conto dell'accaduto e cercò inutilmente di far secretare [i documenti]». Non passò molto prima che copie dei materiali OT cominciassero a proliferare in Internet come dei veri e propri body thetan. Scientology urlò alla "violazione di copyright" e cominciò una lunga battaglia contro gli utenti che stavano distribuendo in Internet i documenti presentati in tribunale da Berry e Fishman. Ne seguirono decine di cause legali di alto profilo.

Secondo Berry, qualche mese dopo la presentazione della dichiarazione di Fishman Eugene Ingram ed altri investigatori privati cominciarono a contattare i suoi colleghi e gli ex clienti.

Ingram ammette di essere stato mandato a scovare chiunque potesse fornire informazioni sull'avvocato. Nel maggio del 1994 seguì le tracce che lo portarono fino all'appartamento di Robert Cipriano a Manhattan.

Quando nel 1997 Robert Cipriano inserì il suo nome in un motore di ricerca scoprì di essere diventato un pezzo dell'artiglieria pesante che Scientology stava usando contro Graham Berry.

La dichiarazione che aveva firmato con riluttanza a Eugene Ingram nel 1994 (quella che avrebbe dovuto essere archiviata dalla polizia di LA e che probabilmente non sarebbe mai stata utilizzata) veniva ora citata praticamente in ogni pagina collegata al suo nome, sempre in collegamento ad affermazioni relative alla Chiesa di Scientology. Cipriano dice che all'epoca non aveva mai sentito nominare Scientology e Ingram non gliene aveva mai parlato.

«Porco mondo!», racconta Cipriano. «Era implicito che conoscessi il mondo gay, e quella roba era su tutta Internet».

Cipriano chiese immediatamente un appuntamento con Ingram. Fu solo al Warehouse Restaurant di Marina del Rey, tre anni dopo il loro primo incontro a New York, che - racconta - Ingram gli disse di non essere un detective del LAPD ma un investigatore privato ingaggiato da uno studio legale che voleva sapere tutto il possibile su Graham Berry. Secondo Cipriano, Ingram gli disse che il New Jersey aveva emesso un nuovo mandato d'arresto contro di lui perché aveva sospeso i pagamenti.

«La cosa mi gettò di nuovo nella disperazione», racconta oggi. A un incontro successivo, Ingram gli riferì che Berry poteva querelarlo per la dichiarazione del 1994. «Ingram mi disse che lavorava per la Chiesa di Scientology e per uno studio legale che la rappresentava. Mr. Ingram mi disse che Mr. Berry rappresentava diverse persone ostili alla Chiesa di Scientology».

Secondo il racconto che Cipriano ha fatto al New Times, a un certo punto chiese a Ingram se anche lui fosse uno scientologist, e l'investigatore gli rispose: «Mai e poi mai!».

Ingram gli presentò Kendrick Moxon. I tre si incontrarono in un ufficio di Glendale. Nella sua dichiarazione di agosto, Cipriano scrive che Moxon gli disse che se Berry lo avesse querelato, lui lo avrebbe rappresentato gratuitamente. Moxon sostiene di non sapere come la dichiarazione di Cipriano del 1994 sia finita in Internet. Nega che sia stata pubblicata da Scientology e suggerisce che sia stato lo stesso Berry a farlo, per alimentare la polemica.

Nel marzo del 1998 Berry querelò Cipriano. Alla fine di una corrispondenza e-mail tra i due, Berry si offrì di ritirare la querela dietro un risarcimento di 1,000 dollari. Scrisse che «questa offerta è così generosa che non sarà ripetuta e potrà essere ritirata in qualsiasi momento - soprattutto in caso di accertamento del tuo reddito, proprietà e previsioni.» Oggi Berry sostiene che sospettava che nel 1994 Cipriano fosse stato costretto a firmare quella dichiarazione e stesse semplicemente cercando di sopravvivere.

Cipriano gli rispose con una breve e-mail: «Perché lo fai? Sai che ho detto la verità e che ciò che ho scritto è vero. Non sono più il burattino che ero all'inizio degli anni '80.»

Quelle parole, insiste Moxon, sono la dimostrazione che quando ha accusato Berry di pedofilia Cipriano ha sempre detto la verità. Ma Cipriano controbatte che invece è la dimostrazione del contrario - cioè che lui stava continuando a mentire sul conto di Berry. Insiste nel dire che voleva raggiungere un accordo con lui, che gli scrisse una lettera e la consegnò a Moxon, il suo avvocato, per la spedizione. Berry e Cipriano affermano che quella lettera non lasciò mai lo studio dell'avvocato. Berry non aveva idea - sostiene - che Cipriano volesse accordarsi. Frattanto le due parti si preparavano alla guerra.

Nella dichiarazione di agosto Cipriano descrive i suoi tentennamenti. A un certo punto pensò di coinvolgere la polizia nella disputa tra le parti. Ma Moxon e Ingram, scrive, se lo "lavorarono" e gli chiesero che cosa volesse per restare della partita. Dice che Moxon iniziò un programma per renderlo un testimone inoppugnabile. All'epoca disoccupato, sulla testa di Cipriano pendeva ancora la questione del New Jersey e la sua ragazza era molto scettica su Scientology; scrive che Moxon sapeva in tribunale Berry avrebbe cercato di avvantaggiarsi della sua debolezza.

Cipriano aveva innanzitutto bisogno di un lavoro fisso e - racconta - Moxon lo raccomandò alla Earthlink, l'importante Internet service provider fondato nel 1994 da Sky Dayton, il bambino prodigio di Scientology. All'epoca i dipendenti dell'azienda e quasi tutti i suoi clienti erano scientologist, ma oggi serve più di un milione di persone e gli scientologist sono meno presenti tra il suo personale. Secondo il racconto di Cipriano, Moxon sembrava avere una grande influenza in azienda. Dopo la sua raccomandazione George Williams, dipendente scientologist della Earthlink, lo accompagnò all'ufficio personale e disse a una donna di assumerlo. Lei rimase basita e rispose che al momento non c'erano impieghi disponibili. « "Chi diavolo è il tuo protettore?", mi chiese. Risposi che Kendrick Moxon era il mio avvocato, e lei commentò: "ecco spiegato tutto".» Cipriano lavorò alla Earthlink per poco più di un mese.

George Williams conferma che Cipriano gli fu mandato da Moxon: «Sì, ce lo raccomandò, ma non è una stranezza». Si dice sbalordito dell'affermazione di Cipriano di essere stato assunto per fare un favore all'avvocato. «Quell'affermazione è falsa. Intervistai [Cipriano] io stesso. Aveva molto talento... mi mostrò cinque lettere di raccomandazione e forse aveva il curriculum più impressionante che avessi mai visto».

Secondo Cipriano, nel giugno del 1998 Moxon lo allontanò dalla sua ragazza "ficcanaso" facendolo trasferire in un pensionato di Scientology. Moxon cominciò anche a prepararlo per una deposizione prevista per luglio. «Mr. Moxon mi disse di mentire sull'età dei partner sessuali di Berry... mi disse di farlo scoppiare durante la deposizione. Ebbi l'impressione che per Mr. Moxon fosse un gioco, che si trattasse soprattutto di terrorizzare Mr. Berry, più che di una vera causa basata su fatti veritieri», scrive nella sua dichiarazione di agosto.

Moxon nega di avere incoraggiato Cipriano a mentire: «Quando è venuto da me e mi ha detto che Berry lo aveva querelato, sostenendo la veridicità della sua dichiarazione del 1994, gli ho creduto. Gli ho creduto quando lo ha ribadito sotto giuramento durante la deposizione; gli ho creduto quando lo ha scritto di nuovo in una e-mail a Berry; continuo a credere nella veridicità di quella dichiarazione, che trova sostegno in prove in mio possesso.»

In una nuova dichiarazione del settembre 1999, Cipriano scrive: «Avevo inteso che Mr. Ingram prima e poi Mr. Moxon volessero da me una storia inventata su Mr. Berry; erano disposti a fare qualsiasi cosa pur di ottenerla, tra cui pagarmi. Era ciò che essi chiamavano fair game... con il trascorrere dei mesi incontrai il Sig. Moxon quasi tutte le settimane e Mr. Ingram ogni due mesi circa. Entrambi mi illustrarono ripetutamente i loro progetti per distruggere Mr. Berry.»

Cipriano sostiene che Moxon e Ingram lo informarono su tutta la loro campagna di molestie contro Berry. Nella dichiarazione di settembre scrive che Ingram e Moxon gli raccontarono dei volantini distribuiti ai vicini di Berry che lo definivano un molestatore di bambini; degli investigatori che avevano frugato tra i suoi rifiuti in cerca di cose che "potessero danneggiarlo"; delle denuncie contro Berry inviate all'ordine degli avvocati della California. Sostiene che i due gli dissero che Berry era sorvegliato 24 ore al giorno; che i suoi bar e ristoranti preferiti erano controllati; che erano state chieste informazioni su di lui al suo medico; che ad amici, soci in affari, ex clienti, funzionari di banca e colleghi avvocati erano state inviate informazioni diffamanti su di lui per minare i suoi rapporti con loro; che erano stati avviati procedimenti legali per «ridurre Berry sul lastrico.»

Frattanto, prosegue Cipriano, Moxon si adoperava per aiutare lui finanziariamente. Gli fece visitare il museo di L. Ron Hubbard e lo portò al Celebrity Center di Hollywood dove, sostiene l'uomo, gli diede 750.000 dollari. «Gli dissi che non volevo essere pagato per la mia testimonianza», scrive Cipriano nella dichiarazione di agosto. Moxon nega di avergli mai fatto tale offerta. L'altro sostiene invece di aver parlato a Moxon del suo progetto di organizzare un concerto mondiale di beneficienza, della durata di 24 ore per aiutare i bambini: lo avrebbe chiamato Day of the Child. «In parole povere, Moxon mi disse che avrebbe raccolto tra i suoi ricchi amici scientologist i soldi necessari e lo avrebbe fatto finanziare da loro», scrive Cipriano. Oltre a registrargli la Day of the Child, prosegue, Moxon lo aiutò anche a ripianare i suoi debiti. Allega alla dichiarazione di agosto un documento che dimostra che un tale Geoffrey Barton gli prestò 2.500 dollari. Spiega che Moxon si occupò della cosa e disse al tizio di mandargli i soldi. «Mi disse che dovevo firmare una cambiale in modo che non sembrasse che Scientology mi pagava mentre ero un suo testimone.»

Cipriano si presentò a deporre nel luglio 1998 e confermò la sua dichiarazione del 1994. In quella del 1999, però, dice di avere mentito sotto giuramento e di avere detto cose su Berry che non corrispondevano al vero.

Dopo la deposizione del 1998 Cipriano si trasferì a Palm Springs. Moxon si occupò di prendergli in affitto un appartamento e un'automobile. Cipriano ha fornito copie dei contratti al New Times e nella dichiarazione di agosto scrive che Moxon gli aveva detto di avere trovato un finanziatore per pagargli i debiti in New Jersey. I 20.000 dollari vennero inviati a un avvocato del posto che sistemò la faccenda.

Moxon ha rifiutato di identificare la fonte del denaro e sottolinea che, sebbene Cipriano lo abbia intanto licenziato, quell'informazione resta protetta dal privilegio cliente-avvocato.

Cipriano chiese all'avvocato del New Jersey che gli aveva chiuso la faccenda del debito di versare il rimanente sul conto del Day of the Child, l'azienda no-profit che Moxon aveva registrato. Altri fondi per il progetto arrivarono da facoltosi scientologist - la copia di un assegno mostra che Isadore Chait, mercante d'arte di Los Angeles, versò 1000 dollari. La donna non ha risposto alle nostre telefonate.

Quando il New Times ha chiesto a Moxon di commentare le affermazioni di Cipriano, l'avvocato ha replicato denigrando Graham Berry e inviandoci un pacco di documenti che descrivono le numerose sanzioni che il tribunale ha comminato a Berry. Ha detto che la dichiarazione di agosto di Cipriano era stata architettata da Berry. Cipriano non avrebbe confermato le accuse, se solo gliene fosse stata data facoltà. «La dichiarazione [di agosto] è disseminata di affermazioni false. Non riuscirete mai a fargli confermare quelle cose sotto giuramento - lui sa che ha mentito», ha scritto Moxon in una lettera al New Times. Informato del fatto che il giornale aveva già parlato con Cipriano, il quale aveva verbalmente ripetuto le affermazioni scritte e fornito un ricco dossier a conferma della sua versione degli eventi, Moxon ha iniziato a fare domande al giornalista del New Times circa le sue motivazioni. Alle ripetute domande se avesse affittato un'auto e un appartamento per Cipriano e avesse pagato i suoi debiti, Moxon ha replicato chiedendo se il New Times avesse pagato le informazioni per il suo articolo (no, non lo ha fatto).

Cipriano dice che i vari tipi di supporto datogli da Scientology cominciarono a calare nel febbraio 1999 quando Berry ritirò la querela contro di lui. «Quando accadde, fu Moxon a licenziare me », conferma. Moxon smise di pagargli le bollette per casa e automobile e gli altri scientologist cessarono i finanziamenti alla sua impresa no-profit.

Cipriano cominciò a rendersi conto - scrive - che il suo Day of the Child non aveva futuro e che l'interesse di Scientology nei suoi confronti stava svanendo.

A luglio chiamò Berry.

Un mese dopo Cipriano firmò una nuova dichiarazione in cui annunciava di essere stato una pedina inconsapevole di un nefasto complotto degli scientologist per incastrare Berry.

Berry e Cipriano sono concordi nel dire che la defezione di quest'ultimo non ha sopito il desiderio della chiesa di distruggere il suo nemico. Berry afferma che Moxon ed altri legali di Scientology hanno solo usato la sua causa contro Cipriano - ora ritirata - per portare avanti le azioni di fair game contro di lui.

In una deposizione nel novembre 1998, ad esempio, un avvocato di Scientology apprese che Berry aveva dato assistenza legale gratuita a un giovanotto con cui aveva avuto rapporti sessuali. Due mesi dopo, Eugene Ingram fu mandato a dire a quel ragazzo, Michael Hurtado, ciò che Berry aveva rivelato sotto giuramento. Berry ammette di avere avuto una breve relazione con Hurtado e che aveva accettato di difenderlo gratuitamente quando era stato arrestato per violazione di un ordine restrittivo.

Quattro mesi dopo quella deposizione giurata, Hurtado querelò Berry chiedendogli 9 milioni di dollari in danni. Disse che Berry lo aveva costretto a fare sesso con lui quattro volte in cambio dell'assistenza legale. Nella querela, Hurtado afferma di non essere gay e che Berry lo costrinse ad avere la sua prima esperienza omosessuale. Hurtado non ha risposto alle telefonate del New Times.

Nella sua contro-querela Berry sostiene che Hurtado si prostituisce e che non vuole che la sua famiglia latina sappia che è gay. Piuttosto che ammettere la sua relazione con lui, Hurtado lo ha querelato per convincere la sua famiglia di essere stato stuprato. Nella contro-querela Berry dice di avere trovato un uomo disposto a testimoniare in tribunale che Hurtado è conosciuto nella comunità gay perché si prostituisce. L'uomo ha detto al New Times di sapere che Hurtado si vende, perché i due una volta furono ingaggiati assieme per un rapporto a tre. Attualmente l'avvocato di Hurtado sta cercando di convincere il giudice che Berry ha da poco presentato istanza di fallimento per evitare di risarcirlo e ha richiesto che l'assicurazione di Berry versi 700.000 dollari prima dell'inizio del processo.

L'avvocato di Hurtado è Kendrick Moxon.

Moxon si è rifiutato di rispondere alle domande del New Times sulle modalità con cui è diventato l'avvocato di Hurtado. Berry, oltre ad avere presentato istanza di fallimento, dice che da quando è diventato un elemento importante nella controversia anti-Scientology è stato licenziato da parecchi studi legali e i suoi affari sono andati in malora. Aggiunge che si sta ritirando dalle cause contro la chiesa e che se la Chiesa di Scientology voleva distruggerlo, allora ci è riuscita.

Anche i suoi ammiratori, però, ritengono che le strategie usate abbiano contribuito alla caduta di Berry non meno di quelle usate da Moxon e da Scientology. Se per un certo periodo quelle strategie hanno ottenuto vittorie significative, l'amore di Berry per il dramma lo ha fatto cadere in disgrazia con i giudici. In agosto Alexander H. Williams III, giudice della Corte Superiore di Los Angeles, ha sanzionato Berry come querelante molesto, penalità severa e rara comminata a quegli avvocati che costringono i tribunali ad occuparsi di cause frivole. Williams ha sanzionato Berry per il deposito di atti inutilmente voluminosi e per il ritardo con cui lo fa.

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Berry è ricorso in appello e fa notare che soltanto quando la sua causa del 1998 contro Cipriano era in fase avanzata il giudice rivelò che la sua fidanzata lavorava come traduttrice per la Chiesa di Scientology, e che uno dei suoi sottoposti aveva lavorato per uno studio legale che rappresenta una delle entità di Scientology. Aggiunge di ritenere offensivo che Moxon ed altri legali assunti da Scientology - come il presidente della Commissione di Polizia di LA Gerald Chaleff - abbiano suggerito a Williams che Berry intasava il tribunale con teorie del complotto quando Robert Cipriano, cliente dello stesso Moxon, si è fatto avanti con prove che i complotti esistono sul serio.

Il giudice Williams, perplesso dalla «bizzarra evoluzione del rapporto tra Mr. Berry e Mr. Cipriano», ha deciso che il punto sollevato da Berry è irrilevante per quanto concerne le sue cause frivole.

Anche Cipriano ha avuto dei ripensamenti su Berry. Lamentando di essere usato da entrambe le parti, dice che sta lasciando il paese per allontanarsi sia dagli investigatori privati di Berry, sia da quelli della Chiesa di Scientology.

Altri antagonisti della chiesa ritengono vergognoso che Berry sia caduto così in basso. Ma alcuni si chiedono se i suoi guai legali e personali non derivino proprio dalle sconvolgenti dichiarazioni di Cipriano, e se le affermazioni di quest'ultimo sull'agire della chiesa abbiano davvero ricevuto l'attenzione che meritano.

Un avvocato coinvolto in una causa contro Scientology dice: «La dichiarazione di Cipriano è una potenziale pugnalata al cuore della chiesa. Ma mi chiedo se nelle mani di Graham Berry sarà utilizzata con l'efficacia che si merita».

 
 
 
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