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Dianetics è "scientificamente provata"? 

Di Jack Fox, Alvin E. Davis e B Lebovits.

Un'investigazione sperimentale sull'ipotesi dell'engram di Hubbard in Dianetics. 

Tratto da Psychological Newsletter, 1959, numero 10, pagine 131-134.

© Traduzione in italiano a cura di Simonetta Po, dicembre 1997.

 

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Introduzione  

Questo documento formula due ipotesi relative alla memorizzazione di eventi verificatisi durante stati di incoscienza. Descrive un esperimento in cui, ad un soggetto messo in stato di incoscienza tramite somministrazione di sodio penthotal, è stato letto un passaggio selezionato da un testo di fisica. Per un periodo di almeno sei mesi gli auditor di Dianetics sono stati incapaci di recuperare il passaggio. Perciò questo esperimento non ha convalidato l'ipotesi dell'engram. 

 
 
 
Il Problema  

Lo scopo dell'esperimento era di fornire un test sperimentale all'ipotesi dell'engram di Hubbard. Dianetics usa concetti e costrutti che, per la maggior parte, sono grossolane iper-semplificazioni di concetti e costrutti raccolti da semantica generale, cibernetica, psicologia dinamica e psicologia accademica. Il solo concetto nuovo, e che sembra essere cruciale, è il concetto dell'engram. Questo non deve essere confuso con l'uso del termine fatto da Koffka o da Semon. Koffka (1935) lo intende come una traccia di memoria di un evento percettivo, mentre Semon (1920) lo intende come un cambiamento relativamente permanente della sostanza stimolante come conseguenza di, e congrua con, un processo eccitante. Hubbard lo intende come una registrazione automatica di eventi durante stati di incoscienza di vario livello. L'engram di Koffka, nello schema di Hubbard, non è altro che un pezzetto d'informazione registrato nel blocco della memoria standard. Mentre esistono molte similitudini superficiali tra il concetto di Hubbard e quello di Semon, come per esempio la conguenza tra la stimolazione e l'engram, le catene di engram (Hubbard, 1950) e l'omofonia (Semon, 1920), ci sono grandi differenze nelle considerazioni generali e analitiche, considerazioni sulle proprietà dell'engram e le loro conseguenze. 

La differenza tra i concetti della psicologia tradizionale e quelli di Hubbard possono essere schematizzati come segue: 
 

Incoscienza coscienza focale 
 

Chiarezza crescente della consapevolezza 

-------------------------------------------------------------------- 

Chiarezza crescente dell'immagine memorizzata 

 

Psicologia Tradizionale 
 

Coinvolgimento crescente delle unità d'attenzione 

-------------------------------------------------> Mente Analitica 

funzionamento crescente del blocco di memoria standard 

 

coinvolgimento crescente della registrazione automatica 

<----------------------------------------------- Mente Reattiva 

persuasività crescente della formazione dell'engram 

 
 
 
Dianetics 

Pertanto, nella psicologia tradizionale la memorizzazione è una funzione diretta del grado di consapevolezza, mentre in Dianetics è indipendente dalla consapevolezza. 

Quello che varia al variare del grado di consapevolezza non è la memorizzazione, ma il meccanismo con cui si realizza la memorizzazione. La differenza è il punto cruciale della questione, e ben si presta all'inchiesta sperimentale. 

Due ipotesi diamentralmente opposte seguono questi approcci teorici, solamente uno dei quali può essere verificato. Se un individuo fosse messo, con un qualche mezzo, in uno stato di incoscienza, allora, secondo la psicologia tradizionale, non ci sarebbe memorizzazione degli eventi che stanno accadendo intorno a lui e di conseguenza nessun racconto di tali eventi potrebbe scaturire dall'individuo, non importa quali mezzi vengano usati per cercare di scoprirli (ipotesi I). Secondo Dianetics la memorizzazione dovrebbe avvenire ad alta fedeltà e, quindi, può essere tratto un racconto degli eventi a mezzo dell'auditing di Dianetics (ipotesi II). Hubbard sostiene di aver recuperato da pazienti sottoposti ad intervento chirurgico le lunghe conversazioni tra medici e infermieri che si sono svolte mentre i pazienti erano in stato di anestesia profonda; questo concorda con l'ipotesi II. Si è proceduto come segue per verificare la suddetta ipotesi. 

 
 
 
Procedura  

Per la realizzazione di questo esperimento ci è stata assicurata la cooperazione della Dianetic Research Foundation di Los Angeles, California. Questa organizzazione ha fornito il soggetto, un dipendente maschio dell'organizzazione di circa 30 anni, e un certo numero di auditor diplomati. 

Il soggetto è stato steso su un letto. Il Dr. A. Davis, dottore medico, gli ha somministrato in via endovenosa 0,75 grammi di sodio penthotal alla presenza dell'autore anziano e del rappresentante della Dianetic Research Foundation. 

Quando, dopo un certo numero di verifiche appropriate, il Dr. Davis ha indicato che il soggetto era incosciente, tutti i presenti hanno lasciato la sala. Il Sig. Lebovits allora è entrato e ha letto al soggetto un passaggio di 35 parole preso da un testo di fisica. Seguendo il suggerimento del rappresentante della Dianetic Research Foundation, il passaggio è stato "ancorato" con un po' di dolore. Il sig. Lebovits ha prodotto dolore durante la lettura delle ultime 18 parole del passaggio esercitando una pressione sulla pelle tra le dita del soggetto. Dopo aver letto il passaggio ha lasciato la stanza. Il soggetto è stato lasciato riposare per più di un'ora, dopo di che è stato svegliato. 

Il procedimento è stato registrato con un registratore a nastro predisposto dagli sperimentatori e con un registratore a bobine predisposto dai rappresentanti della Dianetic Research Foundation. Le registrazioni a nastro e a bobina sono state messe in custodia presso un collaboratore degli sperimentatori. Ci si è accordati che la bobina sarebbe stata riconsegnata ai rappresentanti della Dianetic Research Foundation quando il passaggio fosse stato recuperato dal soggetto. 

Le seguenti considerazioni sono state dominanti nella selezione del soggetto e del passaggio: si è pensato che, per aumentare la validità dell'esperimento, lo stesso dovesse essere condotto in uno schema di riferimento di Dianetics. Quindi, per evitare il più possibile condizioni che potessero allungare più del necessario il procedimento di auditing facilitando l'operazione di quello che Hubbard chiama variabili "selvagge", la connessione dell'evento a catene di engram precedenti, abbiamo cercato un soggetto che fosse "sonico*" e il cui blocco reattivo fosse già ben avviato sulla via del "chiarimento*". 

Il soggetto fornito dalla Dianetic Foundation era "sonico", secondo i rappresentanti della Fondazione, e al momento si stava sottoponendo a procedimenti di dianetic. 

[**"sonico" può essere definito come 'immagini uditive vivide', rappresentate da riproduzioni verbatim di conversazioni passate avvenute durante stati di dolore e/o incoscienza poi registrate come engram. "Chiarimento" è lo stato finale, il blocco reattivo è sgombro e l'individuo reagisce in modo puramente naturale.] 

Il passaggio selezionato incontrava i seguenti criteri: era del tutto libero da riferimenti personali come nomi propri, pronomi personali e altre parti del discorso che potrebbero essere costruiti in modo personale. 

Due giorni dopo l'impianto dell'engram, il soggetto e due auditor tornarono all'Università. Il soggetto fu audito alla presenza di due degli sperimentatori. Durante le due ore di auditing non fu prodotto niente di rilevante. Gli auditor di dianetic suggerirono quindi che il recupero potesse richiedere più tempo e che si procedesse ad ulteriore auditing alla Fondazione. Ci si accordò quindi che un rapporto fosse inviato agli sperimentatori non appena l'engram fosse stato contattato, e che il soggetto e gli auditor sarebbero tornati all'Università per registrare il "percorrimento" dell'engram in modo da poterlo equiparare ai nastri fatti durante l'impianto. 

 
 
 
Risultati 

Circa un mese, ed un mese e mezzo dopo è arrivato il primo rapporto che copriva 31 ore di auditing. Dal momento che il rapporto è troppo lungo, si citerà solamente un riassunto che copre le ultime poche session. 
 
 

«Le session seguenti sono state condotte praticamente allo stesso modo. Frasi addizionali che sono emerse sono le seguenti: 

'Puoi ricordare questo.' 

'Per completare l'equazione abbiamo bisogno di tre fattori addizionali.' 

'Il numero uno è il risultato del primo più tre.' 

'Il numero due è il risultato messo di nuovo dentro il primo.' 

'Il numero tre è la combinazione degli altri due.' 

'Quindi dove l'equazione è completata da fattori addizionali, bisogna considerare i tre componenti.' 

'Il numero uno è il risultato del primo più tre aggiunto all'equazione originale.' 

'Il numero tre è la combinazione dei fattori uno e due.' 

'Quindi per completare l'equazione devono essere considerati tre fattori addizionali' 

'Il numero uno è il risultato del primo più tre.' 

'Il numero due è il ………………del il primo.' 

'Quindi quando l'equazione è completata da fattori addizionali bisogna considerare i tre fattori.' 

'Il numero due 腅…………………' 

'Non mi interessa quello che mi dite.' 

'Non lo farò. Né per voi né per nessun altro' (allacciato ad un engram precedente che è stato ridotto). 

In questo momento non è possibile confermare nessuna delle frasi finora contattate come frasi di controllo. 

Il senso della realtà del pre-clear è debole in quello che sperimenta pienamente sonico nel blocco prenatale, ma non è sonico nell'engram di controllo»

 

A quanto sopra si dovrebbe aggiungere che il soggetto, così come gli auditor, hanno avuto parecchie opportunità di osservare che il Sig. Lebovits portava sotto il braccio un testo di fisica. 

La comparazione con il passaggio selezionato mostra che nessuna delle frasi sopra riportate, come nessun'altra frase citata nel rapporto, abbiano alcuna relazione con il passaggio selezionato. 

Dal ricevimento del primo rapporto, nel Novembre del 1950, lo sperimentatore ha cercato più volte e ripetutamente di ottenere ulteriori rapporti, ma fino ad ora senza successo. 

 
 
 
Discussione 

Risultati come questi sono contrari all'ipotesi II, ma tendono a confermare l'ipotesi I. 

Sebbene i risultati negativi non precludano un successo in un'altra epoca e sebbene la N in questo caso sia una sola, è opinione degli investigatori che i risultati negativi dell'esperimento siano una conclusione giusta, considerando che le condizioni sperimentali sono state ben controllate. 

Inoltre, la natura dell'esperimento non è tale da portare all'uso di molti soggetti visto che implica attenta selezione dei soggetti, somministrazione medica di anestetici e controllo medico sul soggetto anestetizzato. 

 
 
 
Riferimenti 
 
  • Anon. The Dianetics Auditor's Bulletin. 1950, 1.
  • Hubbard, L.R. Dianetics: The modern science of mental health. N.Y.: Hermitage House, 1950.
  • Koffka, K. Principles of gestalt psychology. N.Y.: Harcourt, Brace &amp; Co., 1935.
  • Semon, R. Die Mnome. Leipzig: Engelmann, 1920.
 
 
 
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