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Buon Compleanno, Allarme!

Di Martini, 8 marzo 2001

 

Il 13 marzo 2001 il sito "Allarme Scientology" compirà tre anni, e credo valga la pena festeggiarlo. Ormai è un ometto ;-).

Era la fine di gennaio del 1998.

Harry ed io rimanemmo molto colpiti dalla notizia che i legali di Scientology si erano rivolti al provider gratuito compuserve.com per alcune immagini che il critico tedesco Tilman Hausherr aveva messo sul suo sito; immagini che, dicevano, erano coperte da copyright. Si trattava della croce di Scientology e del simbolo di Dianetics, oltre che del termine "Scientology". All'inizio del 1998 la "crociata dei copyrights" di Scientology era ancora molto accesa. Erano in corso numerose cause legali che vedevano coinvolti privati cittadini e Internet Service Providers di tutto il mondo, l'argomento era spinoso. Compuserve forse pensò che non valeva la pena dispiacere il colosso Scientology e la sua nota litigiosità legale, e chiuse l'accesso Internet di Hausherr.

La cosa ci colpì per due motivi. Scientology insiste nel dire di essere una religione, non un'azienda commerciale. Però copre con diritti commerciali il suo simbolo religioso, e non esita a protestare quando quel simbolo viene usato non a scopo di lucro ma per semplice satira, importante espressione del libero pensiero. Una contraddizione stridente con gli slogan "Pensa con la tua testa!" e "Libertà Totale" che organizzazione e seguaci non perdono occasione di scandire. Comunque la pagina satirica venne ben presto rimessa online su un provider diverso, e a distanza di tre anni è ancora là: http://home.snafu.de/tilman/cos_fun/parody_images.html, completa degli scambi di corrispondenza occorsi in quel periodo.

Il secondo motivo fu che Hausherr, in quello spazio su compuserve.com, ospitava una piccola sezione di informazioni critiche in lingua italiana, le uniche all'epoca disponibili su Web. Che vennero oscurate assieme al resto.

Per Harry e me quella piccola sezione era molto importante. Vi erano contenute informazioni fondamentali sulla Chiesa di Scientology, quelle che l'organizzazione non gradisce siano diffuse ma che è essenziale conoscere. Si trattava di Le mie Nove Vite in Scientology di Monica Pignotti, il racconto dell'esperienza personale di chi aveva lavorato fianco a fianco con il fondatore, L. Ron Hubbard, e vissuto sulla nave Apollo, la prima Flag. E poi i saggi di Jon Atack: La Trappola della Libertà Totale, Rapporto Generale su Scientology, Scientology: Religione o Servizio Segreto?. Erano precisamente le risposte che da tempo andavamo cercando, e coprivano tutta quella serie di domande che i seguaci di Hubbard si fanno, ma che non ottengono spiegazioni precise all'interno del gruppo.

Hausherr non si scompose più di tanto per le molestie subite e nel giro di pochi giorni fece rinascere, assieme alla pagina satirica, anche la sezione italiana. Ma per noi fu un punto di svolta. Perché non aprire e gestire uno spazio web di informazione critica? Harry, tra le sue mille qualità, era sempre stato un piccolo genio del computer, a me piace fare traduzioni. Perché non provarci? Gli ingredienti c'erano tutti: capacità tecniche ed intellettuali, una forte motivazione e voglia di fare. Trovo molto divertente pensare che se Scientology non avesse stupidamente molestato uno dei suoi critici, "Allarme Scientology" probabilmente non sarebbe mai nato. E non sarebbe diventato quella spina nel fianco che è ora…

Harry si mise immediatamente al lavoro e nel giro di poco più di un mese fummo in grado di "debuttare" in Rete. Forse qualcuno di voi ricorderà la prima versione di "Allarme Scientology", ma per chi non c'era ecco qui la vecchia homepage. Si trattava di un'impostazione grafica piuttosto goliardica, forse perché eravamo davvero infastiditi per quello che consideravamo essere stato un intollerabile atto di censura, una violazione inaccettabile del diritto di libertà d'espressione. Di quel periodo rimane la divertentissima "Scientology a Fumetti".

Il periodo goliardico durò poco e a settembre 1998, dopo appena sei mesi, Harry rivoluzionò grafica ed impostazione generale, dando al sito un look più professionale. Qui la homepage di quella seconda fase.

Quei primissimi mesi furono sufficienti a farci conoscere ed iniziammo a ricevere i primi attestati di stima e apprezzamento. Per noi furono importanti, perché ci davano la misura di quanto questo tipo di impegno informativo fosse necessario e richiesto.

Nella primavera del 1999 festeggiammo il primo compleanno, e il mare azzurro che avevamo davanti suggerì l'impostazione grafica che ancora oggi vedete.

 

Sono passati tre anni, ed è tempo di bilanci. Sono stati tre anni pieni, intensi, ricchissimi. Tre anni che hanno portato ad una profonda crescita interiore, ad un allargamento degli orizzonti, alla scoperta di un mondo tragico ma allo stesso tempo imbevuto di umanità calda, avvolgente, fatto di solidarietà, comprensione, confronto a volte acceso, ma sempre enormemente positivo. Anni creativi, di sfida, di stimoli continui ad approfondire la nostra conoscenza; sia di questa controversa realtà, sia di noi stessi.

Harry ci ha lasciati poco meno di un anno fa. Ma il suo spirito, il suo modo di affrontare le cose, la sua sensibilità e creatività rimangono come marchio indelebile di "Allarme" e come grosso punto di riferimento per me.

 

Festeggiare in solitudine il terzo compleanno di questa nostra creatura è triste, ma credo esistano cose che trascendono l'assenza. Forse è il sapere che quanto abbiamo fatto, e che continuo a portare avanti, è stato di aiuto a molte persone.

Gestire un sito come "Allarme Scientology" non è facile, e non lo è perché la materia è estremamente complessa, si presta a infiniti piani di lettura diversi, coinvolge necessità ed aspettative così varie quanto vario è l'animo umano. E per questo non potrà mai soddisfare completamente né il lettore né il curatore. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio, e ho la presunzione di pensare che questo lavoro, che abbiamo portato avanti con impegno e passione, sia stato utile.

Credo sia stato utile innanzitutto a quella schiera di persone che hanno vissuto l'esperienza in prima persona, che hanno abbandonato Scientology perché sentivano nell'intimo che c'era qualcosa di profondamente sbagliato, qualcosa che non dipendeva da loro come volevano fargli credere, ma dalla struttura stessa dell'organizzazione. Qualcosa che non riuscivano a comprendere appieno, ma che tra mille dubbi e tormenti e profondo dolore li aveva spinti ad abbandonare un gruppo in cui credevano sinceramente. Queste persone hanno trovato in "Allarme" quella serie di risposte che non sapevano darsi, perché negli anni di affiliazione al movimento erano vissuti nella più oscura ignoranza di aspetti salienti che riguardavano la sua vera storia. Sapere come in realtà stanno le cose aiuta a fare chiarezza. Aiuta alla fine a vedere e saper definire quanto di buono c'era, e farlo proprio. E quanto di cattivo c'era, e abbandonarlo. È primariamente a queste persone che ho sempre pensato nelle lunghe ore passate alla tastiera. Con alcune di esse è nata un'amicizia forte e stimolante, per me importantissima. So che mi leggete e so che saprete riconoscervi in queste parole senza che vi citi uno ad uno. Grazie per ciò che mi avete dato.

Credo sia stato utile a molte persone ancora all'interno del movimento, ma che vivono l'affiliazione senza più lo stimolo e la soddisfazione dei primi tempi. Gente che per molto tempo ha continuato a cullare l'illusione di poter rivivere l'eccitazione e i benefici iniziali, ma che si scontra con la dura realtà quotidiana fatta di pressione, prevaricazione, richieste sempre più forti. Conoscere la realtà, leggere i racconti di chi è già passato per quell'esperienza e quegli stati d'animo molto spesso serve a far scattare la molla necessaria per trovare la forza di dire basta. E anche a voi va il mio pensiero. Anche voi saprete riconoscervi in queste parole.

E ancora, credo che "Allarme" sia stato utile a chi era stato avvicinato da Scientology sotto una delle sue innumerevoli maschere. Ha dato gli strumenti necessari per capire e per operare una scelta informata. E credo sia stato utile alle famiglie, per cercare di comprendere il mondo parallelo in cui il figlio, il fratello, il genitore, il parente stavano vivendo.

Infine, credo sia stato utile a chi si avvicinava all'argomento da semplice osservatore esterno, e non era riuscito a trovare nelle pubblicazioni disponibili, indipendenti dall'organizzazione, quelle informazioni fondamentali che gli permettessero di farsi un'idea completa. La letteratura disponibile nella nostra lingua è pressoché limitata ad un rimaneggiamento delle pubbliche relazioni diffuse dalla Chiesa di Scientology, informazioni superficiali, edulcorate ma soprattutto assolutamente acritiche.

 

In questo terzo compleanno vorrei ringraziare le centinaia di persone che ci hanno contattato. Le vostre e-mails di incoraggiamento sono state molto importanti per noi. Non sempre è stato possibile rispondere a tutti, gli impegni sono tanti e il tempo è poco. Ma tutto quello che ricevo viene letto con cura. Mi raccomando… quando usate il form predisposto accertatevi di digitare correttamente il vostro indirizzo e-mail, a volte non ricevete risposta semplicemente perché l'indirizzo che avete lasciato è sbagliato.

Vorrei ringraziare le migliaia di persone che mensilmente visitano "Allarme". Ogni volta che guardo le statistiche di accesso fatico a credere ai numeri che vedo. Ricorrendo al gergo scientologico, posso legittimamente affermare di aver raggiunto la "condizione etica" massima contemplata dal Sig. Hubbard. Chi sa di che cosa sto parlando, capirà.

Vorrei pregare le persone che mi mandano insulti di ristudiarsi gli assiomi della comunicazione stilati da Hubbard. Credo contengano elementi funzionali, e sarebbe utile applicarli. La comunicazione rimane pur sempre il "solvente universale", e se "Allarme" vi crea qualche tipo di problema sarebbe auspicabile cercare di risolverlo insieme.

Chi preferisce la via dell'insulto mi ha spesso chiesto perché « ti impegni in una crociata antireligiosa», e «chi ti paga». Vorrei specificare che le "crociate" non mi hanno mai interessato e lascio ad altri questo termine, reminescente di violenza e prevaricazione. Ad esempio lo lascio volentieri ai sostenitori della "Crociata per l'Alfabetizzazione Mondiale" lanciata dalla Chiesa di Scientology per diffondere l'immagine e i metodi di Hubbard. Non ho mai negato a nessuno il diritto di professare il suo credo religioso, ma vorrei che non fosse negato il mio diritto alla libertà d'espressione, altrettanto importante e fondamentale. La libertà religiosa, come qualsiasi altra libertà, ha dei confini. Quei confini sono costituiti precisamente dai diritti altrui. Esprimere o riportare opinioni critiche non significa fare "crociate" e nemmeno "negare un diritto", ma avvalersi di un diritto sancito dalla Costituzione del mio paese, e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

Chi mi paga? Questa è una delle domande più divertenti che ricevo. L'impegno che io e Harry abbiamo messo nella costruzione e gestione del sito "Allarme Scientology" è stato a titolo assolutamente gratuito. Ad alcuni potrà sembrare strano, ma è la semplice verità. Ciò che ci ha sempre animati è stata la passione in quello che facevamo. Oltre a non ricevere compensi da chicchessia, men che meno da "psichiatri" o "comunisti" (o da "servizi segreti" a scelta), sottolineo che a parte il tempo rubato a famiglia, amici, svaghi, letture ecc. ho sempre pagato di tasca mia il provider che mi ospita e i collegamenti telefonici per l'accesso ad Internet. Per l'anno in corso prevedo un esborso di circa 2 milioni di lire. Finché potrò permettermelo, lo farò volentieri.

 

Come tutte le voci critiche di Scientology, anche "Allarme" ha dovuto fare i conti con la sua dose di molestie. Ma come nel caso di Tilman Hausherr, che ho voluto ricordare all'inizio, le molestie sortiscono spesso l'effetto contrario a quello sperato.

Qualcuno avrà forse notato l'apertura di un sito mirror. Il gemellino di "Allarme" fa capo ad un dominio ".cx", ovvero Isola di Natale. Quando l'ho scelto ho pensato ai signori che si sono sobbarcati un viaggio di quasi 900 km. per andare a far visita al mio provider italiano. Questi signori saranno contenti di sapere che ora, per porgere i loro omaggi al mio secondo provider, avranno la splendida opportunità di visitare la Polinesia.

Hubbard sosteneva che la comunicazione è il solvente universale, principio che ho sempre condiviso anche se ho abbandonato altri suoi insegnamenti che ritenevo pericolosi oltreché inutili. Mi chiedo perciò come mai i dirigenti della sua organizzazione non applichino questo importante principio e non si mettano in comunicazione diretta con me, se ritengono davvero che "Allarme" porti avanti una «attività o sostegno ad attività antireligiose e discriminatorie», come il Sig. Marco Natale dell'Ufficio Affari Pubblici Chiesa di Scientology di Milano ha recentemente scritto su un settimanale. In fondo sono una persona ragionevole, disponibile al dialogo e pronto a tornare sui miei passi, se mi accorgo di avere sbagliato. Se davvero "Allarme" contiene menzogne e falsità, come un signore si è premurato di sostenere telefonicamente con il mio provider nel tentativo di farsi svelare il mio nome, il modo più semplice, diretto e civile per rimediare al danno involontariamente causato è dimostrarmi, carte alla mano, che ciò che riporto è falso. La mia e-mail è di pubblico dominio. In tre anni di attività, però, non è mai successo. Nessun rappresentante di OSA Italia, l'entità di Scientology incaricata delle pubbliche relazioni e del "maneggiamento" della stampa, mi ha mai contattato in modo civile e aperto. Rinnovo l'invito a farlo.

Un grazie sincero a tutti voi che ci avete seguito, operativi OSA compresi. Senza di voi "Allarme" non esisterebbe.

Martini

 
 
 
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