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Blown for Good - affiliazione e fuga dalla Chiesa di Scientology

L'avvincente libro del 2009 di Marc Headley, scientologist di seconda generazione, reclutato nella Sea Organization a 15 anni, audito personalmente da Tom Cruise, fuggito in modo rocambolesco a 30 anni, riuscendo nella non facile impresa di far fuggire anche la moglie.

Ho raccolto in un unico file la traduzione in italiano di Blown for Good di Marc Headley, lettura a cui non si può restare indifferenti.

Nel ringraziare "Simon Bolivar" per il lungo lavoro di traduzione e il blog Indipendologo che lo ha reso disponibile, propongo anche una mia breve recensione del libro di Headley, postata originariamente sul newsgroup free.it.religioni.scientology.

Martini




Ho appena finito di leggere il libro Blown for Good di Marc Headley. E' un volume di quasi 400 pagine fitte fitte che ripercorre la storia dell'autore, praticamente cresciuto in Scientology, arruolato in Sea Org a 15 anni, catapultato alla Base di Int. (Hemet) contro la sua volontà a nemmeno 16. Si conclude con la sua fuga rocambolesca dalla Base dopo 15 anni di servizio, per poi riuscire a fare "evadere" anche la moglie, sposata a 18 anni.

Il libro offre molti motivi di interesse, oltre a strappare, a volte, sonore risate.

Innanzitutto l'infanzia di Headley, "bambino scientology" di seconda generazione: i genitori divorziarono e il padre fu sempre abbastanza "tiepido" verso la dottrina hubbardiana, mentre la madre era sempre impegnata in una qualche relazione/convivenza con altri correligionari, trascinando i due figli (Marc di 6 anni e la sua sorellina, minore di un anno) da una situazione abitativa devastata all'altra, con traslochi ogni sei mesi. Quando il bambino era in quinta elementare i genitori non si poterono più permettere di pagare la scuola scientology che frequentava e, dopo una brevissima esperienza in una scuola pubblica del quartiere molto degradato in cui viveva la madre, il ragazzino smise semplicemente di frequentare la scuola, trascorrendo un anno intero sulle strade e sulla spiaggia di Venice (sobborgo della Grande Los Angeles).

Marc riprese la scuola scientology a 11 anni ma a 14, ormai sempre più insofferente della convivenza forzata in spazi angusti con i compagni della madre, si trasferì a vivere a casa di un compagno di scuola, la cui famiglia era tutta scientologist.

Durante un soggiorno trascorso a Flag per dei corsi pagati dal padre dell'amico, il compagno venne reclutato in Sea Org e Marc si ritrovò senza un posto in cui vivere. Riprovò allora la convivenza con la madre e il suo compagno di turno, ma l'esperimento si rivelò fallimentare. Decise così di iniziare a lavorare part-time per la scuola scientology in cui studiava e si trasferì a vivere da una delle staff dell'istituto - che però pochi mesi dopo venne a sua volta reclutata in Sea Org.

Anche la persona che successivamente lo ospiterà sarà presto reclutata, lasciando Marc, appena 15enne, in balia di se stesso. E' a quel punto che anche lui cedette contro voglia alle lusinghe del reclutamento.

Dopo nove mesi come Sea Org Member di ABLE a Los Angeles, venne trasferito alla Base Internazionale di Hemet. Fu un trasferimento contro la sua volontà, ma non aveva ancora compiuto 16 anni, non aveva un posto dove vivere, non aveva risorse proprie e non poté opporsi (l'alternativa era tornare a vivere in strada e subire la disconnessione da tutta la famiglia).

Trascorrerà a INT i 15 anni successivi, arrivando a ricoprire incarichi dirigenziali nella sezione audio/video. Frattanto vengono reclutati in Sea Org anche la sorella, minore di un anno, la madre, il nuovo marito della madre e il figlio che nascerà dalla loro relazione.

Del padre si sa poco, salvo che si trasferirà a Kansas City e che aiuterà il ragazzo in fuga da INT, mettendosi nella spiacevolissima situazione di dover scegliere tra i due figli: infatti se aiuta la fuga di Marc, il quale ha alle calcagna le guardie della sicurezza di Scientology, verrà disconnesso dall'altra figlia.

Il racconto è molto interessante perché svela parecchi retroscena di ciò che gli scientologist si vedono davanti agli occhi tutti i giorni: dalla produzione di libri e materiale audiovisivo (Headley spiega anche la genesi de "I Fondamenti"), alla preparazione degli event faraonici i cui filmati vengono proiettati in tutte le org del mondo; dal progetto "Org Ideali" alla istallazione nelle diverse org di sofisticati sistemi di registrazione delle sedute di auditing.

E' anche interessante perchè questo ragazzo, che ha raggiunto i vertici dirigenziali del movimento, in realtà di Scientology ha "fatto" pochissimo: qualche corso di base pagato dal padre del suo amico quando ancora era "public" e poco altro, nessun "processing" salvo le "verifiche di sicurezza" e un po' di auditing sui gradi come "preclear" di Tom Cruise, la famosa star in addestramento...

Di Headley ho tradotto "Il gioco delle sedie nello stile di Int Base"; il libro ovviamente spiega nel dettaglio il clima e la vita a Int e fornisce una piantina della proprietà, che è veramente enorme e comprende anche uno stabile costato 70 milioni di dollari (i VOSTRI dollari) e praticamente deserto.

Headley non si dilunga in modo particolare sulle percosse e i maltrattamenti di Miscavige (oggetto, questo, delle accuse più feroci di altri ex dirigenti), quanto piuttosto sul suo carattere sempre più autoritario, dittatoriale, accentratore.

Di recente ho letto sul blog di Marty Rathbun le considerazioni di una utente che faceva paralleli con Jim Jones, chiedendosi se potrebbe mai succedere a Int ciò che successe a Jonestown. Io credo che quella tragedia si possa ripetere in ogni comunità totalmente chiusa come è Int (o come era La Quinta ai tempi di LRH. Non dimentichiamo che Miscavige, all'epoca 16enne, già lavorava in quel ranch ed era uno dei pupilli di Hubbard), quando la dirigenza è strettamente nelle mani di un solo individuo che sembra sempre più soffrire di deliri di onnipotenza (anche perché chi ha intorno, ovviamente, glielo permette).

Il parallelo tra le lunghe "riunioni" di Jones, che duravano notti intere e di cui esistono le registrazioni, e i racconti di Headley sulle riunioni-maratona di Miscavige è calzante e veramente agghiacciante. Lo stesso paragone si può fare tra le condizioni di vita e di isolamento di Jonestown e quelle di Gold/Int - anche se ovviamente fuggire da Gold è più geograficamente facile di quanto non lo fosse fuggire da Jonestown, immersa nella giungla della Guyana.

In breve, il libro di Headley è una lettura che consiglio caldamente. Nonostante sia stato stampato in proprio è comunque avvincente (l'ho letto in due giorni...), divertente, commovente e molto istruttivo. Ha anche il giusto tocco di pettegolezzo, visto che Tom Cruise è praticamente un filo conduttore (il 16enne Headley fu audito per mesi da Cruise, che studiava i corsi dell'Accademia a Int).

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