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I ricordi di Bea

Praticamente nata in Scientology, questa giovane americana ripercorre la sua infanzia in Scientology e l'adolescenza/prima età adulta come membro della Sea Organization, la élite ecclesiastica del movimento. Tratto da exscientologykids.com

© Traduzione a cura di Simonetta Po, giugno 2008.

[Si tratta di una serie di scritti pubblicati in sequenza, buttati giù molto di getto. Ho cercato di mantenere il tono colloquiale e la frammentarietà dello scritto originale - Martini]



1975 - 1980

Questo racconto non è per i deboli di cuore. Se volete però, andate avanti. Dovrò frammentarlo poiché copre un periodo di 30 anni.

Quando sono nata mia madre era già staff in un'org di Classe V. Voleva davvero entrare nella Sea Org ma per se stessa, mio padre non voleva. Anche lui era staff nella medesima org (mia madre mi ha raccontato delle cose su di lui ma non so se sono vere, e non ho sentito la sua campana). Ho anche un fratello più grande. Entrambi frequentavamo assiduamente l'org assieme a mamma.

Ricordo che una volta mio fratello, annoiato a morte, scomparve. La polizia lo riportò all'org. Era uscito su una strada a 4 corsie e si era messo a camminare sulla linea bianca di mezzeria. All'epoca aveva 4 o cinque anni. Un'altra volta un amico lo trovò a mezzo miglio di distanza che camminava da solo lungo la strada; gli chiese dove stesse andando e mio fratello gli rispose che si era incamminato verso casa dei nonni (che vivevano a 500 miglia di distanza). Lo riportò in org.

Qualche anno dopo, non ricordo esattamente quando, mio padre finì nei pasticci e fu dichiarato ["Persona Soppressiva"]. Praticamente uscì dalla nostra vita. Adesso che non c'era più lui a fermarla, mamma decise di entrare in Sea Org così fece i bagagli, ci caricò in macchina e ce ne andammo in California.

Io e mio fratello fummo affidati alla CEO (Cadet Estates Org) che all'epoca si trovava vicino al CCI [Celebrity Center International] su Franklin e Bronson. Una volta un po' più cresciuti e, immagino, più indipendenti cominciammo a vivere praticamente per nostro conto. Tanto mamma non la vedevamo mai. Veniva mandata continuamente in missione, si faceva vedere ogni qualche mese per una visita di pochi giorni, il cosiddetto "tempo familiare", e poi scompariva di nuovo. Ricordo che tante volte arrivava per il "family time" e semplicemente dormiva tutto il tempo. Oppure fissava il vuoto. Le chiedevo: «a che pensi?» e lei mi diceva «al lavoro». Allora le dicevo: «se quando sei in famiglia pensi al lavoro, quando sei al lavoro pensi alla famiglia?» (sperando che qualche volta pensasse a noi, anche solo un pochino). Ma non mi rispondeva. Mi sentivo davvero ignorata.

Comunque sia, voglio bene a mia madre e la perdono, se mai dovesse leggermi. Sfortunatamente sono sicura che non si rende conto di ciò che ha fatto ai suoi figli (e di ciò che la Sea Org ha fatto a lei).

A un certo punto mio fratello riuscì a mettersi in contatto con nostro padre, il quale cominciò a venirci a trovare tutte le settimane. Forte! E poi mia madre cominciò a prenderla molto male, volevamo andare a vivere con papà. La prese sempre peggio fino a che, nel bel mezzo della notte, lasciammo la zona e tornammo a Los Angeles. Non vedemmo mai più nostro padre, e lei rinunciò anche all'assegno di mantenimento.

Per cui, una volta a LA e senza un vero controllo, facevamo praticamente ciò che volevamo. Non avevo idea di come ottenere soldi, così da mio fratello imparai a rubare. E rubacchiammo un sacco. Imparai anche che se sedevo per un po' in grembo a qualche tizio, poi lui mi dava dei soldi. E un altro tizio mi toccava un po', e poi mi dava soldi. In quel periodo avevo dai 10 ai 13 anni. Dov'era mia madre? Non lo ricordo. Non ho nemmeno mai imparato a lavarmi i denti - nessuno me lo aveva insegnato. E se non riuscivo a trovare qualcuno con cui "guadagnare" qualche soldo (vedi sopra) potevo sempre rubacchiare dalle macchinette o dai "wog" messicani che ci preparavano il pranzo.

Non sto rivendicando la mia innocenza, solo raccontando la mia storia (ma la chiesa ti fa veramente sentire in colpa e responsabile di questo!).

A scuola andavo abbastanza bene ma ricordo che una volta una ragazzina mi fece notare che indossavo sempre lo stesso vestito, tutti i giorni. E probabilmente era vero, ma non me ne accorgevo. Avevo anche i capelli sempre disordinati, non riuscivo a tenerli a posto e mi presi diverse volte i pidocchi (NON sono una disgustosa vagabonda, anche se dalle cose che scrivo potrebbe sembrare).

In seguito venni mandata a lezioni di lingua, ma non mi piaceva e decisi che non sarei più andata a scuola. Diciamo che marinavo il 98% delle volte. Mio fratello, il mio patrigno e mia madre cercarono di farmici tornare. C'è da ridere. Il mio patrigno provò due volte a riportarmi a scuola: la prima restò senza benzina e non aveva abbastanza soldi per metterne a sufficienza per arrivare a destinazione e poi andare al lavoro, e la seconda la macchina restò in panne. Mio fratello mi accompagnò alla fermata dell'autobus guardandomi salire. Mi disse che sarebbe stato lì a riprendermi al ritorno, per essere sicuro che andassi. Non appena se ne fu andato dissi all'autista che dovevo assolutamente scendere, trascorsi tutta la giornata bighellonando in città (rubai anche due merendine che offrii ai cani del vicinato) e quando fu il momento dei ritorno, attesi dietro l'angolo e non appena gli studenti scesero dal bus mi mescolai a loro.

Sì, marinavo la scuola alla minima possibilità. Per me qualsiasi scusa era buona: pioveva, c'era il sole, qualsiasi cosa pur di stare fuori da scuola. Ricordo che una volta un'amica mi invitò da lei. Vi restai 3 mesi prima che mia madre scoprisse dove ero finita. Nel frattempo avevo abbandonato la scuola del tutto. Mia madre si arrabbiò molto.

Ok, non ero una bambina perfetta ma solo mio fratello si occupava di me, quando lo faceva.

1985 - 1988

Ok, cancello. Salto direttamente alla Parte III. La Parte II è troppo complicata per raccontarla ora. Non ce la faccio perciò salto avanti e forse ci tornerò su in seguito.

Aggiunta: ho dimenticato di parlare della battaglia di Portland [*] - perciò lo faccio qui. Scusate la confusione. Bene, nel 1985 ero ancora una bambina. Convocarono un grosso briefing per quelli di PAC [Pacific Area Command Base - Base di Comando dell'Area del Pacifico]. All'epoca anche mia madre e mio fratello lavoravano alla Base PAC, era insolito per noi essere tutti nello stesso posto. Comunque sia, prima del briefing ebbi questa premonizione che stava per succedere qualcosa di brutto e pensavo che la chiesa sarebbe stata chiusa. Ero veramente eccitata all'idea, convinta che avremmo avuto più libertà. Bene, c'era questo grosso caso legale e tutti che dovevamo manifestare. Pensavo che saremmo stati liberi per un mesetto, questo è quanto ricordo che mi dissero.

[*] Fu uno dei primi grandi processi contro Scientology, quello che decretò la nascita della IAS.

C'era questa ragazzina di nome Emma D'Arbey (credo che i suoi siano stati dichiarati, ma non ne sono sicura. L'ultima volta che l'ho sentita nominare era in Sea Org a Flag o qualcosa del genere) che voleva venire con me a Portland. All'epoca lei aveva 5 anni, io 10. Anche i suoi la lasciavano andare in giro da sola. Incredibile ma vero. L'avrei controllata io. I nostri genitori sarebbero rimasti a LA [Los Angeles]. Mentre salivamo in autobus fummo intervistati dai media che volevano sapere perché stessimo andando a Portland. La povera Emma non sapeva che dire, e io cercai di parlare di difesa della libertà o qualcosa del genere, non ricordo bene. Salimmo sull'autobus e ci sedemmo vicino a una ragazza che continuava a dirci che Prince aveva scritto la canzone "Raspberry Beret" per lei. Arrivammo a Portland dopo 24 ore di viaggio e cominciammo la manifestazione. Incontrai Jeff Pomerantz (lo speaker di tutti gli event e di altre cose) in modo molto bizzarro. A un certo punto durante il corteo di protesta ci arrivò da dietro e prese Emma, correndo via. Non mi disse nulla. Lo rincorsi perché non sapevo che cavolo di intenzioni avesse, se stesse rapendo la bambina o cosa. Emma era terrorizzata e piangeva. All'angolo c'erano i media e Pomerantz voleva farsi riprendere con lei sulle spalle. Li raggiunsi, vidi che era lui, tranquillizzai la bambina e le dissi di issare un cartello per le telecamere.

Qualche tempo dopo Emma venne mandata a casa o persi le sue tracce, non ricordo. Comunque per tutto il tempo che trascorremmo a Portland dormimmo sul pavimento della Delphi [scuola Scientology]. Ricordo migliaia di persone. Non so con esattezza. La gente non mi vedeva e continuava a inciampare contro di me. Restammo su a manifestare per circa due mesi poi tornammo a casa. Ricordo che durante un corteo un "wog" ci urlò dietro «Tornatevene a casa!» e Jeff di rimando «Questa è casa nostra fino alla vittoria!», che divenne il nostro slogan per settimane. Stare lì mi imbarazzava, essere una scientologist mi imbarazzava. Non sapevo nemmeno che cosa fosse!

Come molti altri ragazzini figli di staff, anche io verso i 13 anni ero completamente fuori controllo. CEO e Cadet Org non riuscivano a controllarci e la CO CMO PAC [Commanding Officer, Commodore Messangers Organization, Pacific Area Command Base] dell'epoca tenne un meeting per tutte le nullità come noi che bighellonavano in giro, tra cui me e la mia migliore amica (che continuava a fare quello che avevo fatto io, più che altro rubacchiare e marinare la scuola). A quel tempo la CO CMO PAC era Sue Bolstadt, australiana o neozelandese non ricordo bene. Ci tenne tutto questo discorso sulla vita e su come eravamo tutti fuori etica. Mi chiese quanti anni avevo, ne avevo 13. Replicò che a quell'età lei era già una Classe IV, audiva e dava verifiche di sicurezza. Ok, per farla breve ci mandarono tutti alla Cadet Org. Ci costrinsero a presentarci tutti come volontari (un bisticcio di parole?).

Così iniziai la mia carriera nel gruppo di livello più basso. Mi fecero E/O (Ufficiale di Etica, ero così fuori etica che chissà in che modo conquistai quel titolo!) della Cadet Org poi finii per fare le raccolte fondi per le missioni che i Cadetti organizzavano in giro per le org. Vendevamo la rivista "Freedom", distribuivamo i libretti "La Via della Felicità", cose di questo genere e le org ci pagavano. Durante quelle attività rubai 13 dollari. O forse erano 30? Non ricordo con esattezza, comunque mi mandarono al RPF dei bambini. Strana esperienza. Non potevo parlare con nessuno, niente musica, niente film, niente di niente. Passavo tutto il tempo a spazzare il cortile. Vi rimasi per circa un anno.

Poi sul RPF arrivò un reclutatore della Sea Org che cercava di alzare le sue stats entro il giovedì mattina. Stava cercando di reclutare questo ragazzino che non ne voleva sapere, così gli dissi «Vengo io!»; qualsiasi cosa pur di riuscire ad ascoltare di nuovo un po' di musica. Questo è il motivo per cui sono entrata in Sea Org - poter ascoltare un po' di musica. Dovete capire che ero ancora una bambina. Troppo giovane, non potevo capire che cosa stavo facendo.

Ricordo l'RPF, tutto quel lavoro durissimo. E poi i corsi, che erano troppo duri per me. Mi ci vollero sei mesi per completare KSW#1 ["Mantenere Scientology in Funzione, N. 1", la policy letter che rappresenta la "Costituzione" di Scientology] e quando alla fine fui pronta per una verifica "categoria stella" ero terrorizzata all'idea di dover ricordare tutte quelle definizioni. La tizia mi chiese di definire la parola "aveva" e non ci riuscii. Mi disse di chiarirla sul dizionario, di rileggere il bollettino e di ripresentarmi quando fossi stata pronta. Ricordo di aver pensato «non prima di sei mesi».

Stavo impiegando davvero troppo tempo per completare i corsi e credo che revisionarono la mia situazione decidendo che visto che avevo già fatto il Basic Study Manual non avevo bisogno del corso di tech di studio; avevo anche già fatto qualcosa di etica per cui occorreva soltanto fare i nastri "Benvenuti in Sea Org" e il "Cleaning Corse". Ma in nessuno di quei materiali c'era nulla a proposito dello spazzolino da denti...

E poi c'era il lavoro fisico: lavoravo nelle cucine, cosa che odiavo. Odiavo dover lavare i pentoloni. La pelle delle mani mi si seccava al punto da spaccarsi. Poi volevano che pulissi i filtri dell'unto, che puzzavano da morire. Ma il "Bosun" mi diceva che non mi avrebbe autorizzato a diplomarmi fino a che non avessi fatto tutto (aveva una cotta per me e mi aveva chiesto di uscire, ma avevo rifiutato).

Comunque un giorno, mentre lui stava studiando, qualcun altro firmò il mio certificato e mi diplomai: membro della Sea Org completo, ad appena 15 anni!

1988 - 1991

Iniziai a lavorare come receptionist e una delle prime cose che appresi nella Sea Org fu come gestire i messi del tribunale. Mi fecero fare degli esercizi (suppongo che in quel periodo ci fossero in ballo un sacco di cause): NON ACCETTARE MAI NULLA DI QUANTO TI VOGLIONO DARE. Anche se ti strattonano tu tieni le mani dietro la schiena e non prendere niente. Lascia cadere a terra le carte e non toccarle per nessun motivo [**]. Ci facevano esercitare sui vari trucchi in uso. Ma non feci mai l'esperienza diretta. Peccato. Ce li dipingevano come orchi.

[Negli Stati Uniti le citazioni devono essere consegnate nelle mani del ricevente altrimenti non sono valide.]

In Sea Org mi fecero fare dei test scolastici per verificare come era messa la mia istruzione. Scoprirono che ero a livello di quarta elementare così si misero al lavoro per farmi recuperare. Poiché non potevo esimermi non restò che adeguarmi. Recuperai in circa un anno (non sono mai stata tonta, semplicemente non mi piaceva la scuola). Forse è per questo che adesso non sono proprio una analfabeta? (Ho anche fatto il Briefing Corse, e lì ci sono un sacco di parole da chiarire). [Nota del traduttore: gli scritti di Bea sono parecchio sgrammaticati e con numerosi errori di ortografia...]

Feci la receptionist per circa due anni e mezzo: inviavo pubblicità e scrivevo lettere. Poi mi beccarono un'altra volta a rubare e mi spedirono sul RPF dei GRANDI. Avevo circa 16 anni e mezzo. Quando mi colsero sul fatto pensai che mi avrebbero cacciata, non mi passò nemmeno per la testa che mi avrebbero mandata sul RPF. Il che mi sorprese molto. Mi fecero firmare un documento in cui dichiaravo di andarci di mia volontà (documento che non riuscivo a capire pienamente, con tutti quei paroloni. Ero andata a scuola, ma non ero un avvocato o un accademico).

Ed eccomi lì a correre [sul RPF si corre, non si cammina], a fare lavori di restauro e a imparare come audire. Mi assegnarono una twin il cui unico desiderio era quello di essere dichiarata. Era davvero la sua unica intenzione! (e ci riuscì 12 anni dopo). Comunque sia, cercammo di fare il nostro programma e di audirci a vicenda. Non ricordo molto dell'auditing. Nel 1991 vi fu un'amnistia, svuotarono l'RPF e ci mandarono tutti al Manor Hotel [è la sede del Celebrity Center International di Los Angeles].

Ricordo che il povero Tim Harder (ora dichiarato) veniva a incontrare i missionari i quali gli dicevano che doveva "reggiare" [vendere] per 200.000 dollari per il Manor Hotel, al fine di finanziare il necessario. Non riuscivo a capire come fosse possibile mettere assieme tanti soldi di servizi alberghieri, per un hotel così piccolo. Tim venne cacciato perché per mantenere statistiche decenti cominciò ad addebitare le carte di credito di cui disponeva di estremi. Per lui fare un buon lavoro era diventata un'ossessione. Quando fu scoperto venne dichiarato e sua moglie divorziò.

Maggio 1989 - Settembre 1991

Bene, decisi semplicemente «All'inferno! Facciamoci anche questo. Il vecchio RPF». Così il giorno in cui venni assegnata al RPF firmai queste carte secondo cui stavo accettando la cosa del tutto volontariamente. Non era così, in realtà pensavo che mi avrebbero cacciata. Beh, sarebbe stato bello se lo avessero fatto.

Comunque sia imparai ad audire, a fare restauri e a costruire cose. Quella parte fu ganza. Ma, come già saprete dalla prima parte della mia storia, sono veramente speciale a ficcarmi nei casini. Per cui finii sul RPF del RPF. Forse due o tre volte? Non ricordo. È passato molto tempo.

Per giorni e giorni il mio compito fu pulire la "pista dei ratti". È un cunicolo alto un'ottantina di centimetri per cui devi chinarti, e non finisce mai, si trova sotto le cucine dell'edificio PAC (il "big blue", quello su Sunset/Fountain ecc. a Hollywood). All'epoca era pieno di Cristo sa che cosa, io e un paio d'altri dovevamo stare laggiù tutto il giorno a pulire e a sterminare scarafaggi. Le pareti erano letteralmente ricoperte di blatte. Alla fine mi resi conto che potevo farle fuori spruzzandole con un tubo di gomma, acqua e candeggina, in modo da non dovermi avvicinare troppo.

Dovemmo anche demolire il pavimento interno di cemento dove attualmente si trova CLO (dietro AOLA). Un lavoro veramente massacrante. E ripulire dalle schifezze il parcheggio di fronte all'HGB dove sarebbe stato costruito il locale trasformatori. Praticamente mi distrussi la schiena per il resto dei miei giorni. Spalavo schifezze da mattina a sera e un bel giorno cominciai a respirare a fatica. Il mio incaricato mi controllò la schiena trovandola arrossata e gonfia da un lato. Andai da un medico Scientology il quale mi disse che avevo uno strappo muscolare e due costole slogate (avevo 16 anni!). Mi chiedo: se fossi andata da un medico wog che cosa mi avrebbe diagnosticato?

AGGIUNTA: Mi è appena venuto in mente che sul RPF del RPF con me c'era anche Sue Bolstadt [CO CMO PAC, vedi sopra]. C'era stata mandata perché mentre stava sul RPF aveva falsificato il suo checksheet [foglio di lavoro]. Mi dettero l'incarico di tenerla sotto controllo 24 ore al giorno. Quando non recita la parte "sono tutta etica" è una brava persona. Dovevamo percorrere chilometri di condotte sotto le cucine e raschiare via tutto l'unto. In certi punti le condotte sono così grandi che ci si sta in piedi. Per pulire tutto impiegammo davvero un sacco di tempo. Sue era sconvolta per quello che aveva fatto (falsificare i fogli di lavoro) e durante il tempo dedicato allo studio faceva queste lunghe passeggiate nelle condotte. Siccome era sotto controllo 24 ore al giorno dovevo starle costantemente dietro. Era divertente, ma non capivo che tipo di terapia potesse essere. All'epoca ci era permesso correre attorno alla base (PAC) per cui correvamo un paio d'ore. Era un buon allenamento. In seguito Sue fu rilasciata ma io ero ancora sul RPF del RPF e adesso ero io sotto controllo 24 ore al giorno, non riesco a ricordare perché. Ma ricordo che decisi di fare anche io qualche giro di corsa (adesso però potevamo correre solo nel tunnel del seminterrato). Per cui correvo all'infinito. Chi mi doveva controllare non riusciva a tenermi dietro e cercava di afferrarmi quando gli passavo vicino, ma siccome ero tutta sudata non riusciva a prendermi. Mi divertivo un casino!

In quel periodo terminai anche la scuola superiore. Poco prima di finire l'RPF superai l'esame. I miei nonni mi mandarono un po' di soldi per congratularsi con me e li usai per comprare shampoo e cose del genere, ero veramente spiantata.

Ricordo che una volta dovetti andare a piedi da HCG a PAC (sono quasi 5 km) e dovevo sembrare una figura ben strana nella mia tuta nera e scarponi. Eravamo in tre, io avevo circa 16 anni. Immagino che il nostro aspetto fosse poco rassicurante perché sono brava a leggere il labiale e un tizio per strada disse al suo amico «guarda quelli». Si avvicinò e mi chiese se ero una scientologist. Gli risposti di sì e il suo amico lo guardò stupito dicendogli «come facevi a saperlo?». Lui rispose «Beh, TUTTI gli scientologist si vestono di nero!». Ricordo che ridemmo un sacco.

Comunque sia, feci tutto l'auditing con la mia twin (riuscendo a estorcerle qualche risposta oltre al solito "voglio essere dichiarata") e alla fine presentammo i nostri folder per il diploma. Tornarono indietro con l'annotazione che la richiesta non era stata presa in considerazione a causa della mia lunga storia di fuori etica. Proprio in quel periodo, credo settembre 1991, uscì un articolo su Time e il COB [Chairman of Board, David Miscavige] decise di amnistiare tutti quanti. In seguito scoprii che quell'articolo aveva quasi provocato la rovina della chiesa, persero quasi tutto per salvare la faccia.

Ci dissero che potevamo decidere se restare e completare il programma, oppure al diavolo! E tornare nei ranghi della Sea Org. Avrei fatto qualsiasi cosa per togliermi di dosso quella tuta nera. Così misi "in" la mia etica e la mia twin non venne dichiarata, suo unico desiderio.

1991 - 1996

Poco dopo mi affidarono un incarico. Dovevo addestrarmi in fretta per diventare supervisore, per cui feci il Mini Course Sup Course in un paio di giorni e cominciai a fare la supervisione dei corsi dello staff, cosa che andò avanti per diversi anni. Ero anche la responsabile delle altre funzioni di Qual. Supervedere tutto lo staff e prendermi cura di loro, mandarli in seduta e così via era un lavoro veramente duro. All'inizio cercai di farlo bene poi decisi di fregarmene. Tanto non aveva senso.

Non riuscivo mai ad essere presente al meeting settimanale degli staff e il mio senior mi diceva che se non mi facevo vedere mi avrebbero dichiarata. Che cosa avrei dovuto fare? Non fare la supervisione e farmi dichiarare, o fare la supervisione ed essere dichiarata perché non riuscivo a presentarmi ai meeting? Alla fine decisi di abbandonare la classe e andare a quello stupido meeting. Niente supervisione per 45 minuti, e il mio senior mi disse che con la mia negligenza stavo ammazzando lo staff. Uno staff morì di cancro, cosa che mi colpì molto. Cercai davvero di conciliare le due cose, ma era impossibile.

Una volta in org arrivò una missione e furono messi tutti a studiare un sacco di roba. Avevano tutti degli orari diversi e per una settimana la mia classe restò aperta 24 ore al giorno. Sbraitavano di continuo contro di me anche mentre stavo facendo supervisione, il che distraeva gli studenti. Ogni volta che uno studente non si presentava in classe dovevo andarlo a cercare, anche se stavo supervedendo oltre 50 studenti. Un manicomio. Proprio in quel periodo strizzai assieme il mio addestramento da auditor e quello da C/S [supervisore del caso] e diventai C/S di Grado V. Stavo ancora facendo molta supervisione di classe e avevo sempre i miei senior sul collo che mi dicevano che ero un essere inutile e stavo uccidendo lo staff.

Sempre in quel periodo due membri dello staff andarono "Tipo III" [PTS di Tipo III, collasso nervoso] e dovevano essere tenuti costantemente sotto controllo. Misero assieme una squadra a parte che si prendesse cura di loro, ma dovevo collaborare anche io. Stavo davvero male per loro. Uno era un GROSSO problema perché era violento, non riusciva a dormire e si rifiutava di mangiare. Cercavamo di somministrargli sedativi in tutti i modi, ma li rifiutava. Alla fine li sciogliemmo nella gelatina che mescolammo al burro di arachidi, gli facemmo un sandwich che lui mangiò, poi si accorse che cosa avevamo fatto e uscì di nuovo di testa. Poveretto.

A un certo punto venne in nostro aiuto un supervisore, ma era fuori posto e non durò a lungo. Poco dopo quella stessa persona spedì una lettera d'amore al Dir I&R (Direttore Ispezioni e Rapporti, un altro maschio) in cui gli diceva che lo voleva incastrare con dell'LSD in modo che fosse cacciato dalla Sea Org, così che potessero uscire insieme e mettersi assieme. Lo espulsero dall'org e io rimasi a fare la supervisione della classe.

Frattanto avevo conosciuto un ragazzo e cominciammo a vederci, ma ben presto mi disse che dovevamo lasciarci perché lui non era intenzionato a restare nella Sea Org, voleva andarsene. Decidemmo invece di sposarci (solo per il sesso, in Sea Org niente sesso se non sei sposato) e poi quando lui fosse stato pronto per andarsene avremmo divorziato. Ma rimasi incinta subito dopo il matrimonio, non sapevo niente sul controllo delle nascite. Eravamo indecisi se tenere o meno il bambino, all'epoca se eri incinta non ti facevano fare il percorso di uscita ma ti spedivano in un'org di Classe V. All'inizio l'idea del bambino non ci sembrava poi così brutta, ma poi decidemmo di non farlo. Non avevamo i soldi per l'aborto e decisi di telefonare a mia nonna, che non era scientologist, mentendole per farmi spedire del denaro (in seguito scoprì a che cosa mi era servito e non ne fu per niente contenta). Abortii. Quando sei in Sea Org ti convincono davvero che sono TUE scelte. Ma non è così! Adesso potrei avere un figlio di 13 anni e invece non ho figli.

Per quanto riguarda la Sea Org credo che questa sia stata la cosa che mi ha maggiormente segnata. L'aborto non è uno scherzo. È omicidio. Quando lo feci non lo ritenevo tale, ma nel giro di un paio di giorni me ne pentii amaramente. Non so come si sentisse mio marito, non ne parlammo molto.

Comunque sia, decidemmo di restare assieme per un po'. Ma con lui era sempre un tira e molla: un giorno voleva restare sposato, il giorno dopo voleva il divorzio, però ero la donna giusta per lui per cui restava. Per me era un problema costante. Andammo avanti così per diversi anni.

Poco dopo l'aborto cominciai a fare sempre più C/Sing [supervisione del caso] e molta meno supervisione in classe. Immagino avessero trovato qualcun altro. Non ricordo.

Poi vi fu l'assalto all'org di Portland, un folle sparò a 5 staff (uno era un Sea Org member di Flag) cercando anche di incendiare l'edificio. Bisognava mandare su gente per prendere il controllo della situazione. Inviarono 25 persone, alcune in missione, alcune per occuparsi di assist e cose del genere. Fui tra i prescelti, lavoravo 24 ore al giorno per assistere i feriti. (La cosa curiosa è che tutti i feriti erano staff - nessun pubblico. Credo che in quel periodo l'org di Portland non avesse proprio pubblico).

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La cosa triste è che tra i feriti c'era una donna incinta di cinque mesi. Il proiettile le troncò la spina dorsale lasciandola paralizzata dalle anche in giù. Non perse la bambina che portava in grembo, ma il ferimento interruppe la sua crescita cerebrale. La piuccola sopravvisse circa un anno, anche se i medici avevano detto che sarebbe morta subito. Fu una cosa tristissima, quella staff era davvero una brava persona.

L'attentatore venne preso e processato. Fu dichiarato pazzo e, credo, internato (o espulso - non ricordo bene dove, forse in Africa). Questo tizio era già noto da mesi e aveva causato altri problemi. In diverse occasioni aveva minacciato sia l'org di Portland che quella di San Francisco e a casa sua erano state rinvenute armi, confiscate in almeno una occasione. Poi se ne erano perse le tracce fino a che non fece la carneficina all'org.


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