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Milano: rinvio a giudizio dell'ottobre 1988 - Le attività investigative dell'associazione

Nono capitolo dell'imponente lavoro istruttorio del giudice milanese Guicla Mulliri e le sue conclusioni.

 
Il 10 ottobre 1988 il giudice milanese Guicla Mulliri rinviò a giudizio 140 scientologist - per lo più dirigenti e staff operanti in praticamente tutte le organizzazioni di Dianetics/Scientology (e Narconon) sul territorio nazionale. Le imputazioni erano le più diverse, si andava dalla truffa alla violenza privata, dalla circonvenzione di incapace all'esercizio abusivo della professione medica, fino all'associazione per delinquere.

Il procedimento si concluse soltanto nell'autunno 2000. Per ripercorrere tutte le fasi di quel lunghissimo procedimento giudiziario, si prega di consultare l'apposita sezione.

Il lavoro istruttorio del giudice Mulliri fu davvero imponente: 1200 pagine che toccano ogni aspetto dell'organizzazione. Al di là dei circa 40 capi di imputazione contestati, che riguardavano casi che avevano viste coinvolte persone in evidente stato di difficoltà mentale, il rinvio a giudizio analizza innumerevoli comportamenti che, seppur non inquadrabili in alcuna fattispecie di reato, scattano però una inquietante fotografia dello stato dell'organizzazione "Chiesa di Scientology" italiana (all'epoca meglio conosciuta come Dianetica, o Hubbard Dianetics Institute) della metà degli anni Ottanta. Il giudice, dopo una indagine durata alcuni anni e dopo aver escusso centinaia di testimoni, ascoltato migliaia di ore di intercettazioni telefoniche (alcuni estratti qui e qui per quanto riguarda la chiesa di Scientology, qui e qui in riferimento al Narconon), aver vagliato decine di migliaia di documenti sequestrati nelle varie sedi e presso gli avvocati del gruppo (alcuni estratti qui), stila le sue conclusioni sull'attività dell'organizzazione.

Il documento che vado a presentarvi riguarda le attività investigative svolte dall'organizzazione, come essa raccogliesse dati e informazioni e come queste siano state utilizzate. E che tale opera di "intelligence" non si fosse esaurita con la condanna (in U.S.A. ai primi anni '80) di Mary Sue Hubbard (moglie del fondatore) e di 10 altri alti dirigenti della Chiesa di Scientology, è stato accertato dai documenti sequestrati nel corso del procedimento italiano.

Le conclusioni che trae il giudice Mulliri sono decisamente allarmanti. Alle stesse conclusioni e allo stesso senso di allarme sono giunte anche le autorità della Repubblica Federale Tedesca, che da anni hanno affidato al loro "Ufficio per la Protezione della Costituzione" il continuo monitoraggio delle attività del gruppo sul territorio nazionale, trattamento che viene riservato a quei gruppi e a quelle associazioni in cui si riscontra un potenziale eversivo per l'ordinamento democratico.

Dal rinvio a giudizio del 1988 sono passati quasi 20 anni e ci si augura che i comportamenti della Chiesa di Scientology italiana siano cambiati. Ma è davvero così? Lascio il giudizio alla vostra personale esperienza.

Martini



Capitolo 9 - Le attività "investigative" dell'associazione

  1. Cenni introduttivi: la sentenza della Corte U.S.A. contro M. S. Hubbard
  2. Le dichiarazioni giurate di Gerald ARMSTRONG e Hana WHITFIELD
  3. L'"auditing" come strumento di investigazione
  4. L' "etica", le "sanzioni" e le "prigioni" in Scientology
  5. 5. Le attività di "schedatura"
  6. "Investigazioni", "infiltrazioni" ed "interferenze" in settori amministrativi, giudiziari, politici e privati
  7. Attività di "intimidazione" nei confronti dei presunti nemici di Scientology
  8. Scientology come associazione segreta?
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1. Cenni introduttivi: la sentenza della Corte U.S.A. contro M. S. Hubbard

Se si considera che l'argomento sviluppato in questa "parte prima" dell'ordinanza riguarda ciò che l'istruttoria ha permesso di accertare relativamente alle attività di un'associazione che si definisce religiosa, il tema del presente capitolo può forse ingenerare qualche perplessità circa la sua pertinenza con le tematiche che dovrebbero attenere a ben altra materia.

Invero, ogni dubbio si dissolverà quanto prima nella lettura di ciò che sinteticamente verrà riportato in ordine a condotte e strutture, esistenti all'interno dell'associazione di Scientology, e che mai ci si sarebbe aspettati di trovare.

Lo stupore e l'inquietudine che ha destato il copioso materiale documentale e testimoniale che qui avanti si illustrerà brevemente sono tali da suscitare considerazioni critiche di varia natura che comunque oscillano tra un senso di viva indignazione per l'ennesima dimostrazione di doppiezza ed equivocità che l'associazione in esame fornisce, ed un vero e proprio allarme per le sue potenzialità criminose.

Sotto il primo profilo non sembra infatti azzardato, a questo punto, far notare che, rispetto alle premesse, (cap. 1) volute dall'associazione secondo la quale essa ha solo finalità idealistico religiose prive di lucro, il quadro probatorio qui esaminato ha posto in luce sotto ogni profilo (rapporti, testimonianze, intercettazioni telefoniche) come gli scopi che

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sembrano stare a cuore all'associazione siano di ben altra natura.

Ma peggiore è senza dubbio il secondo aspetto dal momento che tutto quanto accertato e qui di seguito riassunto, pur non essendo penalmente censurabile, si muove su un terreno limitrofo a quello dell'antigiuridicità penale.

In pratica, così come in criminologia si usano definire categorie "a rischio" criminologicamente rilevanti, fenomeni sociali come, ad esempio, la prostituzione, l'ubriachezza o la tossicodipendenza perché caratterizzati da comportamenti abituali che favoriscono il delitto e spesso vi sconfinano, analogamente può affermarsi per le attività di Scientology, (quanto meno per quel che riguarda gli aspetti che qui si prenderanno in esame).

È infatti di estremo interesse giudiziario il constatare che l'associazione di Scientology, in nome degli scopi reali per i quali opera, non vuole conoscere ostacoli al punto da interferire non solo (come visto) con le altrui psiche e libertà individuali ma anche con le stesse strutture statali precostituite (organi ministeriali e pubblici in genere, polizie, ed autorità giudiziarie) prevaricandole o, quantomeno tentando seriamente di farlo.

L'affermazione, pur molto grave, non è affatto azzardata perché suffragata dal fatto che esistono documenti testimoniali e giudiziari degni della massima fede.

Prima fra tutte va menzionata la sentenza di condanna del Tribunale degli Stati Uniti d'America, (poi confermata in appello) della Circoscrizione della Columbia, che rappresenta, come si suol dire, la prova di un "precedente specifico" di enorme

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qualità che getta un fascio di luce molto sinistra su tutte le attività dell'associazione di Scientology (cfr. vol. 120 cart. 1).

Ci si intende riferire alla c.d. "Operazione Snow-white" vale a dire l'"Operazione Biancaneve", ideata da Hubbard e dai suoi seguaci per contrapporsi a qualsiasi interferenza statale alla loro diffusione mediante cospirazione per ostacolare la giustizia, ed ottenere illegalmente documenti governativi. Vi è copia in atti del progetto segreto negli atti tradotti dall'inglese contenuti nell'all. 6 cartella 17 del sequestro LE. (cfr. vol. 73) ove si apprende dei pittoreschi nomi con i quali erano state denominate le varie fasi del progetto (progetto pettine, progetto, specchio, progetto secchiello, progetto danza, progetto mela, progetto tunnel ecc.). L'operazione avrebbe dovuto essere attuata in tutto il mondo (come è provato dai documenti tradotti dall'inglese contenuti nell'all. 6, pacco 26/1 "Operazione Snow White" dove sono distinti "Biancaneve Stati Uniti" da Biancaneve Gran Bretagna, Austria, Portogallo, Belgio, Grecia, Olanda, Svezia - non c'è l'Italia perché all'epoca Scientology non vi era ancora approdata) ma ciò fu impedito dal fatto che uno degli adepti, dissociatosi, riferì ogni cosa agli organi di polizia che quindi individuarono il progetto e lo interruppero quando esso era in fase di attuazione negli Stati Uniti, ditalché essa non fu portata a termine negli altri Stati (come riferisce sul punto anche il teste ATACK cfr. vol. 118).

Questa scoperta diede vita ad una grossa operazione di polizia ("raid") ad opera dell'F.B.I. (della quale parla diffusamente anche il teste FLYNN (cfr. vol. 120)) con ampia acquisizione di materiale documentale e probatorio che determinò l'instaurazione di un processo, per cospirazione ed altro, a carico di Mary Sue

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Hubbard, moglie di Ron, e di altri suoi stretti collaboratori.

La lettura della severa sentenza di condanna pronunciata dalla Corte è talmente interessante e significativa da raccomandarsene un'attenta lettura. La sua lunghezza è però tale da non potersi, in questa sede, che riportare, a titolo esemplificativo, alcune delle affermazioni in essa contenute. Una delle tante cose che colpisce in tale provvedimento giudiziario è il ricorrente parallelo tra le attività dell'associazione di Scientology e quelle accertate durante il caso "Watergate", noto episodio di cospirazione di estrema gravità; parallelo, quindi indicativo dei reali contenuti delle attività poste in essere dalla moglie di Hubbard e dai suoi complici.

Dice dunque la Corte che un esame dei documenti sequestrati presso la sede di Los Angeles

"...ha dimostrato la natura incredibile e profondamente radicata della condotta criminale degli imputati e della organizzazione di cui essi erano a capo.

Tali crimini includono l'infiltrazione e il furto di documenti da un certo numero di importanti organizzazioni private nazionali e mondiali, di studi legali e di giornali; l'attuazione di campagne diffamatorie e la promozione di cause giudiziarie prive di fondamento al fine di distruggere singoli privati che avevano cercato di esercitare il diritto alla libertà di espressione; l'ingiusta accusa di privati cittadini che avevano criticato la Scientologia, inclusa la falsificazione di documenti che hanno portato all'accusa formale di almeno una persona innocente (Paulette Cooper n.d.r. a proposito delle incredibili vicissitudini si riferirà meglio più avanti par. 7); la violazione dei diritti civili di eminenti personalità private e di pubblici funzionari... È opinione degli Stati Uniti che

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agli scopi stessi della loro Chiesa. Le politiche stesse della Chiesa, come si vede nei suoi Guardian Orders, richiedevano l'esecuzione di estese cospirazioni criminali e ricompensavano i partecipanti quando riuscivano ad attuare tali politiche criminali".
L'ipocrisia delle affermazioni di discolpa o anche di ammissione di colpa da parte degli imputati, viene rimarcata più volte nel corso della sentenza con linguaggio piuttosto crudo che, senza troppe perifrasi, lascia trapelare l'indignazione di chi scrive.

Premesso che tutti gli imputati si sono formalmente dichiarati colpevoli di quanto loro ascritto, a proposito dell'imputato Heldt, dice la Corte: «Egli afferma - mi pento di ogni violazione della legge e comprendo che nel violare la legge ho arrecato danno non solo a me stesso, ma, in una certa misura, anche ai sistemi giudiziario e giuridico di questo Paese al quale io mi dedico - . L'ipocrisia di tale affermazione è al di fuori di quanto si possa credere. Le prove in questo caso mostrano, al di là di ogni ragionevole dubbio, che l'imputato Heldt, invece di dedicarsi al nostro "sistema giudiziario e giuridico" si era dedicato a danneggiare questo stesso sistema.»"

Analogamente si confuta ogni tentativo da parte degli imputati, di far ricadere su altri le loro proprie colpe secondo uno stile vittimistico e da "mania di persecuzione" peraltro ampiamente verificato anche nel corso del presente procedimento.

Si sottolinea, ad esempio, come anche un magistrato britannico di fronte al quale erano stati giudicati due co-cospiratori del procedimento americano fuggiti all'estero, hanno respinto le affermazioni di tali imputati secondo le quali essi erano stati

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molestati dal Governo degli Stati Uniti negli ultimi trent'anni. Il concetto viene ancora più chiaramente ribadito più avanti quando, a proposito dell'imputato Hermann, si afferma «Angeles Hermann cercò anche di giustificare il suo comportamento criminale affermando che egli aveva agito per reazione a quella che - lui riteneva una persecuzione della Chiesa - . Se gli imputati e la loro organizzazione avessero ritenuto di essere perseguitati, avrebbero dovuto far ricorso ai mezzi legali a disposizione di tutti i cittadini che desiderano una riparazione o hanno delle rivendicazioni da fare. La violazione della legge e la sovversione del sistema giuridico non possono essere giustificati in nessun caso

Invece, dice più avanti la Corte:

"...questi documenti e la deposizione del testimoni stabiliscono al di là di ogni dubbio che gli imputati ed i loro co-cospiratori non accusati, [tra cui L. Ron Hubbard - nota di A. Guidi] come anche le loro organizzazioni, si consideravano al di sopra della legge. Credevano di avere carta bianca nel violare i diritti degli altri, formulare critiche in modo da distruggerli, penetrare in uffici privati e pubblici e rubarvi documenti che illustravano la strategia degli individui e delle organizzazioni a cui la Chiesa aveva fatto causa.

Queste cause venivano promosse dalla Chiesa al solo scopo di condurre al fallimento i suoi critici e di creare un'atmosfera di paura così che le persone critiche nel suoi riguardi sarebbero rifuggite dall'esercitare i diritti del Primo Emendamento garantiti loro dalla Costituzione. Gli imputati, ed i loro compagni, diedero inizio ad ingiuste campagne diffamatorie, diffondendo falsità contro coloro che essi ritenevano nemici della Scientologia in modo da screditarli e, in alcuni casi da

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far sì che essi perdessero il loro impiego. Gli scopi [obiettivi] includevano, tra l'altro, l'Associazione Medica Americana (A.M.A.) che aveva tacciato la pratica del 'dianetics' di ciarlataneria, il Better Business Bureau (B.B.B.) che cercava di rispondere alle domande dei privati cittadini sui corsi offerti dalla Scientologia, giornali che cercavano semplicemente di riferire le notizie ed informare il pubblico, studi legali che rappresentavano gli individui e le organizzazione contro i quali la Scientologia aveva iniziato procedimenti legali spesso al solo scopo di molestare privati cittadini che avevano cercato di esercitare i loro diritti in virtù del primo emendamento criticando una organizzazione che consideravano sospetta, infine, pubblici funzionari che cercavano di compiere in modo equo ed imparziale le mansioni per le quali erano stati eletti o nominati."
Sulla stregua di queste considerazioni la Corte considera assolutamente risibili le affermazioni di discolpa degli imputati tese a rimarcare che il loro operato fosse determinato da una sorta di volontà di autodifesa «per paura che le indagini (della Giuria di Istruttoria Federale) non fossero altro che un ulteriore passo verso la distruzione della Chiesa.» La Corte riporta le testuali parole del difensore secondo le quali gli imputati «credevano che la loro condotta fosse una risposta - alle indagini - morale e giusta» ed a tale proposito commenta che
"tali affermazioni sono assolutamente oltraggiose e dimostrano che gli imputati devono ancora riconoscere la gravità delle conseguenze delle loro cospirazioni criminali. Essi cercano di nascondere le loro colpe usando la religione come pretesto. E tuttavia non si può permettere a nessun criminale di cercare
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rifugio dietro le insegne religiose.

Certamente gli imputati nel caso Watergate hanno cercato di scolparsi usando il pretesto della segretezza ufficiale e dell'interesse nazionale, tuttavia la Corte ha riconosciuto che le loro azioni non erano nient'altro che una sovversione criminale del sistema giuridico al fine di salvare la propria pelle.

Gli imputati nel presente caso si trovano in una posizione differente. Sostenere che la condotta degli imputati è stata l'unica risposta giusta alle indagini giudiziarie federali, su gravi attività criminali, è cosa oltraggiosa da offendere il senso di decenza più basilare.

È pertanto ritenuto "privo di fondamento ed inesatto", dalla Corte, l'ulteriore argomento difensivo secondo il quale: «la politica della Chiesa proibisce qualsiasi illegalità da parte del suoi membri.» Le prove in questo caso ed i documenti sequestrati dall'FBI a Los Angeles, stabiliscono al di là di ogni dubbio che la Chiesa ed i suoi capi avevano, negli anni scorsi, approvato, accettato ed attuato evidenti ed estese attività illegali al punto da chiedersi, in effetti, se non si possa addirittura affermare che gli imputati e la loro organizzazione abbiano svolto attività illegali come prassi nel loro lavoro giornaliero."

Tale dubbio sembra trovare maggior consistenza se si pensa a quanto affermato a proposito dell'imputata Raymomd la quale,
"....nella sua carica di funzionario di raccolta (della Chiesa di Scientology, n.d.r.) ricevette le copie di tutti i documenti rubati e fu in costante contatto con il Guardian Office della circoscrizione della Columbia. Le sue ripetute direttive di
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penetrare negli uffici e rubarvi i documenti sono sottolineati ad nauseam nelle sue lettere, appunti ed ordini.

Del resto - prosegue la Corte - difendersi con l'assunto che l'associazione è contro ogni forma di illegalità appare assurdo là dove si rammenti che una precisa direttiva del fondatore Hubbard prevede che ogni persona considerata nemica di Scientology «può essere privata della proprietà o danneggiata con qualsiasi mezzo da qualsiasi scientologo senza alcuna punizione dello stesso perché... (il nemico n.d.r.) può essere truffato, citato in giudizio, ingannato o distrutto». Questa direttiva come pure il comportamento degli imputati (ed anche di quelli odierni) denota la loro convinzione di essere in qualche modo al di sopra della legge. La stessa Mary Sue Hubbard affermò al banco dei testimoni che lei ed i suoi coimputati pensavano di poter fare agli altri tutto ciò che essi ritenevano, comunque a torto, che gli altri stessero facendo a loro... Pertanto essi istituirono l'"Ufficio Informazioni" poiché avevano deciso di non aver bisogno dei rimedi legali forniti dal nostro sistema giuridico".

A questo proposito la Corte americana soggiunge:
"tale comportamento non può essere tollerato in nessuna società civile... In realtà essi si sono posti in modo arrogante al di sopra della legge impartendo il loro tipo personale di punizioni a coloro che erano "colpevoli" di essersi opposti ai loro scopi egoisti. I reati commessi da questi imputati sono di ampiezza inaudita. Nessun edificio, ufficio, scrivania o archivio era al sicuro quando loro volevano indagare e 'ficcare il naso'. Nessun individuo o organizzazione era libera dalla loro spregevole cospirazione di menti. I loro arnesi del mestiere erano transistor miniaturizzati, strumenti di avvistamento, codici
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segreti, credenziali falsificate e qualsiasi altro strumento che essi ritenessero necessario per attuare i loro progetti di cospirazione".
È interessante notare che il fondatore della loro organizzazione nel suo dizionario intitolato Modern Management Technology Defined, scrisse che la verità è ciò che è vero per noi.

«Pertanto» conclude la Corte «con la benedizione del fondatore essi (cioè gli imputati n.d.r.) potevano tranquillamente spergiurare sino a che questo era nell'interesse di Scientology.»

«Questi imputati, i loro co-cospiratori, la loro organizzazione e qualsiasi altro individuo o gruppo che possa concepire di commettere simili crimini deve ricevere un messaggio chiaro e persuasivo: le attività criminali di questo tipo non saranno tollerate dalla nostra società. Chiunque si intrometta nel sistema giuridico come è avvenuto nel presente caso deve essere trattato con il massimo rigore previsto dalla legge.»

Tutto ciò ha quindi portato la Corte d'Appello della California ad affermare che «qualsiasi soggetto la cui dottrina includa la menzogna e l'inganno in modo da attaccare i propri 'nemici' merita i risultati del rischio che tale condotta comporta».


2. Le dichiarazioni giurate di Gerald ARMSTRONG e Hana WHITFIELD

I toni ed i contenuti della sentenza appena riportata sono tali da non lasciare spazio ad alcuna obiezione tendente a dimostrare, ad esempio, che i fatti per i quali sono stati condannati la moglie di Hubbard ed i suoi collaboratori più stretti

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fossero... episodi isolati.

Che del resto l'inquisizione e l'intimidazione facciano parte abituale del "modus operandi" dell'associazione è ulteriormente confermato da altre e qualificate testimonianze che hanno ricevuto credito presso altre corti degli Stati Uniti d'America. Ci si intende riferire ad esempio alle dichiarazioni giurate di Gerald ARMSTRONG già menzionato nel capitolo precedente. Va rammentato a suo riguardo che le ragioni per le quali si indusse ad abbandonare l'organizzazione presero origine nel momento in cui Hubbard, del quale Armstrong era il "braccio destro", lo incaricò di scrivere un libro su di lui. Durante la necessaria raccolta del materiale documentale che gli sarebbe dovuto servire allo scopo, Armstrong verificò che Hubbard aveva mentito ai suoi adepti su moltissime cose che lo riguardavano personalmente (cfr. pag. 13 e segg. dichiarazione giurata ARMSTRONG vol. 33 cart. 22). Questo fatto determinò in lui una crisi esistenziale a seguito della quale abbandonò Hubbard e la sua associazione non senza, però, essersi prima trattenuto il materiale documentale del quale si diceva. L'organizzazione, in persona di Mary Sue Hubbard (moglie di Ron) gli fece causa per ottenere la restituzione dei documenti ma la Corte Suprema della California diede ragione ad Armstrong con una serie di interessantissime argomentazioni alle quali si rinvia. Ciò che preme qui sottolineare è che di base, in quella sentenza, i giudici hanno riconosciuto piena attendibilità alle parole di ARMSTRONG ed alla sua "dichiarazione giurata" della quale si ha copia in atti (cfr. vol. 33 cart. 22); il che non è di poco e conto se si ha presente il valore quasi "esplosivo" di ciò che afferma ARMSTRONG in quella sede.

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vi si legge, appunto, delle dettagliate menzogne ed invenzioni create da Hubbard per rendere la sua immagine mitica e misteriosa, delle tecniche di asservimento fisico e psicologico cui si ricorreva all'interno dell'associazione, di come tutto ciò fosse esclusivamente finalizzato all'arricchimento di Hubbard il quale aveva, allo scopo, creato canali di flusso del denaro che potessero sfuggire ai controlli degli organismi statali preposti alle finanze. Vi si legge ancora delle tecniche finalizzate a creare una vera e propria rete di spionaggio grazie alla quale impedire e reprimere qualsiasi tentativo che volesse ostacolare l'espansione dell'organizzazione, di come, in caso di trasgressione ad una qualsiasi delle disposizioni impartite da Hubbard e, per lui, dai suoi "messaggeri" (i quali: «... si comportavano come Hubbard, erano addestrati a riferire i suoi messaggi orali esattamente come lui li aveva formulati, con la stessa intonazione ed emozione») fossero impartite severissime punizioni che portavano anche ad una sorta di prigione (RPF). Si apprende, infine, delle incredibili condizioni in cui vivevano coloro che, a pagamento, si erano imbarcati sulla nave "Apollo", della quale si è già detto nel capitolo precedente citando alcuni brani in proposito, tuttavia l'intera lettura della testimonianza fornisce un quadro più completo dei biechi giochi di interesse che si nascondevano dietro quella nave. Nave della quale vi è traccia anche nella documentazione sequestrata nel presente procedimento presso lo studio LE. (cfr. vol. 74 all. 6 pacco 25/1) in una serie di documenti che testimoniano, appunto, come riportato da Armstrong, le preoccupazioni dell'associazione per le eventuali ispezioni a bordo nei vari porti stranieri ai quali essa attraccava.

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Anche più avanti si avrà occasione di ritornare su tale testimonianza citando brevi parti a seconda degli argomenti che si tratteranno, al momento val la pena di sottolineare che maggior conferma delle dichiarazioni di ARMSTRONG si ritrova nelle affermazioni di Hana WHITEFIELD, cittadina americana che ha lavorato per Scientology per oltre 10 anni anche in posizioni di rilievo allontanandosene poi per ragioni analoghe a quelle di ARMSTRONG, e che si è offerta come testimone anche nel presente procedimento.

Va soggiunto che la WHllEFIELD ha inviato a questo ufficio anche copia dell'atto di citazione predisposto nella nuova causa che essa, insieme ad altri ex scientologi (cfr. vol. 33 cart. 22 "denuncia avv. Levy") ha di recente promosso dinanzi ad una corte americana.

Tra le altre cose, infatti vi si legge che:

  • nel 1982 i funzionari della Chiesa ordinarono il pagamento di 250.000 $ per organizzare un piano che avrebbe dovuto coinvolgere il giudice distrettuale americano Ben Krentzman (di Clearwater), con stupefacenti e prostitute;

  • venne ordinato il pagamento di migliaia di dollari per corrompere il giudice statale James Durder

È da notare che entrambi i giudici sopra citati, in quel periodo, presiedevano collegi che si sarebbero dovuti occupare in qualche modo di Scientology, e che, nella denuncia in questione, si fa riferimento a documentazione a sostegno.

Il teste FLYNN, sentito sul punto, ha riferito che tali episodi erano noti a lui e che, comunque, tale causa (civile) non è stata ancora trattata perché, anche in America, le cause durano anni.

Egli ha peraltro sottolineato come tale tecnica diffamatoria fosse stata usata anche contro di lui, da tempo individuato come

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uno dei maggiori nemici dell'associazione, ed ha, in proposito, citato dettagliati episodi di tentativi, peraltro falliti di farlo condannare ingiustamente.

Per una maggiore documentazione in ordine alla natura ed alla molteplicità delle cause promosse e vinte contro Scientology in America si rimanda altresì a tutte le copie di repertori di giurisprudenza consegnate dall'A.G. americana contenenti appunto le sentenze di condanna pronunciate da Corti americane nei confronti dell'associazione in cause per frode o fatti in qualche modo riconducibili alla circonvenzione di incapaci (cfr. vol. 33 cart. 22).

Né a dire che queste siano le uniche cause intentate contro Scientology. L'istruttoria infatti ha consentito di appurare la esistenza di una condanna per truffa a carico dello stesso Hubbard ed altri da parte del Tribunale di Parigi (cfr. vol.2), di un procedimento in Germania (cfr. vol. 119), di denunce per fatti analoghi in Svizzera ed in Spagna (Cfr. vol. 119). In Gran Bretagna ed in Danimarca, dove peraltro la organizzazione ha una grossa diffusione, la polizia ha confermato (es. dep. sergente DIPLOCK (cfr. vol. 116)) che vi sono stati rapporti su "uomini sospetti" che stavano fuori dalle case degli ex Scientology e che dichiaravano di essere investigatori privati assoldati dalla Church of Scientology per seguire certe persone, come pure si erano registrati casi di ex membri della associazione che avevano lamentato di essere stati "tenuti prigionieri" dall'associazione.

Non va nemmeno trascurato il fatto che un giudice civile inglese, chiamato a pronunciarsi su una questione di diritto di famiglia tra un marito che non condivideva la scelta di Scientology della moglie e quest'ultima che, essendo adepta, intendeva tenere con sé

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i propri figli, diede ragione al marito affermando testualmente che la dottrina di Scientology è pericolosa (cfr. dep. WEIR vol. 116).

Il vero è che i metodi dell'associazione sono costantemente simili in ogni parte del mondo e che quanto riferito da ARMSTRONG e WHITEFIELD (per non dimenticare ciò che emerge dalla sentenza della Corte della Columbia) è tanto attendibile e ricorrente che anche questa istruttoria - solo per limitarsi al tema del presente capitolo - ha confermato sia documentalmente che per mezzo di testimonianze come:

  1. l' "auditing" e gli o/w (Overt Withhold) siano anche strumenti di investigazione (oltre che, come visto, di "indottrinamento")

  2. sia sistema assolutamente costante, a tutti i livelli dell'organizzazione, il far riferire dettagliatamente su ogni questione ponendo dunque le premesse, nelle forme e nei contenuti, (visto che se ne ha riscontro) per l'effettuazione di "processi" e l'applicazione di sanzioni che possono portare anche ad una sorta di prigionia

  3. presso l'associazione esistano appositi uffici che, comunque li si voglia denominare (G.O. = Guardian Office, OSA = Office of Special Affairs, ecc.), hanno il precipuo scopo di raccogliere elementi di informazione riservate sui soggetti che frequentano l'associazione, in modo da possedere eventuali armi di ricatto nei loro confronti, e su qualsiasi soggetto privato o pubblico, estraneo all'associazione che in qualche modo si esprima contro di essa e ne rappresenti dunque un pericolo. Attività queste che si esprimono attraverso un'intensa opera di "schedatura" dei dati
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    acquisiti nei modi visti ai punti precedenti ed anche a mezzo di forme di investigazioni che conducono a vere e proprie forme di infiltrazione anche in organismi pubblici e giudiziari. Tutto ciò verrà immediatamente illustrato più a fondo.


3. L'"auditing" come strumento di investigazione

Come dovrebbe essere ormai noto, anche alla luce di quello che è stato detto nel capitolo precedente a proposito dell' "auditing", e da ARMSTRONG in particolare (v. retro) nel corso di tali sedute ( denominate anche "sessions"), il soggetto è interrogato a fondo allo scopo dichiarato di farlo liberare delle cause intrinseche dei malesseri da lui dichiarati o, comunque, accertati tramite i "tests" svolti presso la stessa associazione.

A questo proposito è stata comunque acquisita l'interessante testimonianza di persona che ha svolto le mansioni di "auditor" a lungo e che quindi ha esemplificato anche a questo G.I. come si svolge una seduta di "auditing", e come diverse siano le domande da porsi al soggetto a seconda della finalità cui tende la seduta stessa. In altre parole, mutuando il linguaggio scientologo, vi sono diverse 'procedure' rappresentate da una serie di domande già predisposte sulle quali occorre insistere fino a che non si ottiene un certo tipo di risposta che per l'auditor, che ha anche il controllo dell'ago dell'E - METER, rappresenta la "risposta giusta". Vale, comunque la pena, per maggior scorrevolezza di lettura, riprodurre qui di seguito parte delle dichiarazioni della VA. (cfr. vol. 36) a riguardo:

"... si diviene "auditor studente", come ero io nella specie, attraverso una serie di corsi (che mi sono costati circa 2.000.000) con i quali si impara ad esempio a rimanere sempre sull'argomento senza distrarsi.
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Quando perciò al soggetto viene posta ripetutamente la domanda "i pesci nuotano?" oppure "gli uccelli volano?" è per abituare la persona a non distrarsi dall'argomento trattato. In questo esercizio chi si esercita non è, come potrebbe sembrare, l'interrogato bensì chi interroga.

Questi tratta l'argomento banale del nuoto dei pesci ma l'interlocutore, ad un certo punto, cambia l'argomento e lo sposta; se l'auditor non sta attento può anche egli distrarsi ma appunto per questo, alla risposta non pertinente (Sì o No a seconda della domanda) egli deve dire "ripeto il comando di auditing: i pesci nuotano?".

Questo è uno dei tanti esercizi attraverso i quali si può diventare auditor. Io non lo ero diventato del tutto perché avrei dovuto fare un periodo di internato che non completai... Gli stampati contenenti le domande da porre all'auditor sono normalmente spillate al foglio delle risposte nella "session", se ciò non è in ogni caso è perché probabilmente "la session" è stata interrotta prima che tutte le domande fossero state ultimate (vi sono stampati con oltre 230 domande che quindi non si esauriscono in una sola session).

Il lavoro dell'auditor consiste nell'annotare scrupolosamente le risposte dell'"audito " e nel registrare le variazioni dell'ago. L'obiettivo è che l'ago diventi "libero"(FN = Floating needle). Il CS (Supervisore del caso) controlla poi che il lavoro sia stato ben eseguito.

Effettivamente, come lei mi chiede, può solo verificare se qualche domanda sia stata omessa o vi siano evidenti errori perché, comunque, il controllo della seduta è lasciato all'auditor; ma se l'auditor sbaglia molto, anche dal tenore di risposte registrate dall'ago si può capire se il lavoro è stato fatto bene.

In genere la seduta di auditing è preceduta da un OAS cioè una sorta di esplorazione sugli argomenti più vari sino ad individuare i punti più dolenti sui quali far soffermare l'individuo per aiutarlo a liberarsi. In seguito si passa ad un pre-procedimento consistente nella verifica pignola della conoscenza del linguaggio usato da Scientology. Poi a seconda anche degli esiti di tali sedute iniziali, il CS suggerisce il procedimento adatto all'individuo.

Le domande attinenti la sfera più privata dell'individuo oppure il fatto che egli abbia fatto parte di organizzazioni segrete o abbia agito o pensato contro Scientology rientrano nel ciclo PTS, cioè quelle sedute che si praticano alle persone che vengono ritenute "Fonti Potenziali di Guai". Si tratta di stampati che vengono applicati indifferentemente a tutti per valutare anche l'accertabilità dell'individuo".

Illustrative dello stile delle sedute di auditing sono numerose altre testimonianze e, solo per citarne alcune (con esclusione di quelle di parti lese) si vedano quelle di:
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MA.:

"... rammento come un incubo quelle sedute nel corso delle quali la persona che era seduta davanti a me, che tenevo in mano due lattine, continuava a pormi la stessa richiesta del tipo "tocca il muro", "cosa vedi?", oppure "cammina, quando cammini cosa vedi". Altre volte mi dicevano come un ritornello "tocca le mie mani" ; "grazie", "tocca il dito" "grazie" e mi facevano ripetere lo stesso esercizio, reciprocamente anche per ore. Mio marito ottenne che l'auditor venisse a casa mia di modo che mia sorella ed una mia carissima amica erano sempre fuori che mi attendevano... esse mi hanno poi raccontato che uscivo come inebetita da quelle sedute";
e di CR:
"...mi viene fatto notare che nel secondo foglio di tale documento io dichiaro di "essere stato audito contro la mia volontà". Confermo che è vero... probabilmente ciò è avvenuto per le numerose insistenze ... il fatto è che continuavano a far la stessa domanda con insistenza e ad un certo punto si finisce per rispondere anche se non si vuole".
Queste ultime affermazioni hanno un valore particolare perché provengono da una persona che ha rivendicato la propria "fede scientologa" e, al contempo, sono illuminanti per lo stile "ossessivo" che caratterizza le sedute di "auditing".

Dato certo ed incontrovertibile (ammesso peraltro anche dagli stessi imputati) è che tali sedute rappresentano una vera e propria "miniera di notizie" ed informazioni assolutamente riservate su qualsiasi aspetto della vita, da quelli finanziari a quelli più intimi di un soggetto.

Si rammenti a tale proposito cosa dice la teste GA. (Cfr. vol. 33) a seguito del suo esposto:

"...attraverso le risposte che avevo dato durante il precedente corso, sapeva che avevo ritirato la liquidazione dal posto di lavoro e che avevo fatto un prestito a mio fratello sapeva, cioè, la mia situazione patrimoniale oltre che familiare ed affettiva...";
oppure ciò che afferma proprio uno scientologo, CR.: (cfr. vol. 34):
"... effettivamente in Dianetica mi avevano chiesto che tipo di situazione familiare avessi, che lavoro facessi e se avessi
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risparmi in banca".
Di tutte le informazioni acquisite, come diceva anche la VA., devono essere presi appunti scritti, poi custoditi nei c.d. "folders", vale a dire i fascicoli personali intestati alla persona. In atti vi sono migliaia di "folders" sequestrati che documentano ciò.

Sempre nei citati "folders" sono contenuti tutti gli o/w (Overt Withhold), praticamente delle "confessioni scritte" di tutte le colpe che il soggetto ritiene di aver commesso, descritte fin nei minimi particolari. E ciò vale tanto per il "furto della mela" quanto per la descrizione di colpe attinenti le sfere più intime del soggetto come quella sessuale o l'ammissione di responsabilità di fatti delittuosi anche di notevole gravità.

Una vera dimensione di quanto si afferma la si può avere solo leggendo alcuni di questi "folders" o, quantomeno, i rapporti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri nella stragrande maggioranza dei quali si dà atto del rinvenimento di documenti spesso scabrosi che, pur non integrando alcuna fattispecie penale, hanno richiamato l'attenzione degli operanti addetti alla consultazione del "folders" sequestrati i quali lo potranno ampiamente confermare.

Ovviamente, per le confessioni di fatti delittuosi si è provveduto a trasmettere rapporto alle Procure competenti e di ciò vi è prova in atti perché essi sono stati inviati per conoscenza anche all'Ufficio di questo G.I. . E così sono stati accertati fatti di spaccio di droga, di furto, incendio, rapine, bancarotta, omicidi colposi e dolosi. Tra questi ultimi si pensi all'incredibile situazione di un noto professionista di [omissis] che ha ammesso di aver lasciato morire un paziente pur essendosi

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reso conto di averlo "intubato" male, essendosi vergognato di ammettere l'errore, ovvero il caso, accertato e riferito dalla G. di F. di Milano (cfr. 43 cart. 1 ff. 111) di un folder contenente la dettagliata descrizione di più di un omicidio.

A titolo puramente esemplificativo si rinvia comunque alla lettura dei piccoli "folders" allegati al rapporto della G. di F. di Roma del 20.5.87 (cfr. vol. 60 cart. 4) ovvero a quello del MA. (cfr. vol. 43) o ancora ai numerosi folders allegati dai CC. del N.A.S. ai loro rapporti.

Questo ricco materiale di informazioni perviene, dunque, tutto in possesso dell'associazione. Il suo titolare non ne ha mai la disponibilità.

Versione ufficiale dell'associazione e, quindi, anche degli odierni imputati, è che il materiale riservato contenuto in questi "folders" può essere visionato solo dall' "auditor" e dal C.S. (Case Supervisor = Supervisore del caso).

Tuttavia risulta che il "folder" presso l'associazione è basilare: ogni decisione dipende dal folder e c'è un via vai di tali "folders" constatato anche durante la presente istruttoria.

Basti per tutti pensare alla grande agitazione che si determinò nell'associazione il giorno in cui venne rubata la macchina di uno degli adepti sulla quale si trovava un "folder". Il tono concitato ed allarmato della conversazione, intercettata sull'utenza 415.xx.xx della Chiesa di Scientology di via Zurigo alle ore 2,37 di notte il 9.11.86, è ampiamente indicativa dell'importanza esplosiva che si attribuisce al contenuto di queste cartelle personali.

II "folder" infatti contiene notizie in base alle quali come

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visto (v. appunto GA. o CR. appena citati) al soggetto possono essere rivolte pressioni più qualificate per indurlo a fare degli esborsi rammentandogli, a ragion veduta, la situazione finanziaria sua o della famiglia.

E si rammenti, a tale proposito, l'estrema cognizione di causa - già fatta rilevare in quella sede - con la quale ci si esprime nel corso di conversazioni intercettate per suggerire, di volta in volta, di chiedere un prestito ad un parente piuttosto che ad un altro (v. retro cap. 7).

È chiaro che tali conoscenze dettagliate non possono che essere state acquisite che dalla cartella personale del soggetto, come appunto emerge chiaramente dalla telefonata n. 1567 ut. 415.xx.xx, nella quale uno dei due interlocutori dice «dopo aver letto il folder si capisce... se c'è qualche azione che devo fare prima...» o ancora:

S. - Scusa un attimo! lo ti dico! Lui é lì tutte le sere, no? Proprio al sabato e la domenica gli devi andare a rompere i coglioni. Stai lì tutte le sere! Tu devi fare un'azione di questo tipo! Allora ti spiego! Siccome lui viene a prendere me, no? Perché dopo io in ogni modo vengo lì velocemente per i "FOLDER"!

U. - Sì!

S. - Allora tu lo lasci uscire dalla classe, no?

U. - Sì!

S. - Lo fai venire a prendere me che tanto noi, dopo, torniamo lì! Io devo aspettare i "FOLDER" fuori, no?

U. - Sì

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S. - In quello spazio di tempo lo prendi!

U. - Io stasera devo venire lì a parlare con il CE.! CE. mi ha detto che finisce intorno alle nove e mezza!

S. - S&igave;! fai... aspetta... nove e mezza, dieci!

U. - Nove e mezza, dieci! Va benissimo! Poi, cos'altro volevo dirti?

S - Però...

U. - Ohu! Tu... voi che parlate ogni tanto, quanti pensi che possa avere il Francesco?

S. - Ma, sai che non ho idea!

U. - Nessun idea?

S. - Cerchiamo di indagare piano piano! Perché non riesco a capire!

U. - Ah! Non so! un paio di intensivi li potrebbe prendere?

S. - Ma io penso però hai capito, non lo so! - Perché so che duecento e qualcosa dovrebbe, hai capito, avere lì. Non penso che sia a secco!

U. - Infatti!

S. - Però, non lo so quanto... Non ne ho proprio idea!

U. - Non ne hai idea?

S. - No! Comunque, potrei indagare!

U. - Perché, se non sbaglio lui...va beh! Niente di base vedere come... perché io voglio maneggiarlo per fargli fare perlomeno gli oggettivi, cazzo! Almeno, almeno quelli! Cioè, va bene, buonissima completamente di fare il pacco "CLEAR"! "VERY GOOD"! Però non potrebbe uno stabile, un motivatore, per il

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fatto di non fare nient'altro però!

S. - No! va beh! A parte il fatto che se non c'è più quel ciclo lì del pacco, non c'entra un cazzo!

U. - Esatto! Per la stessa...

S. - è la stessa cosa per cui comincia ad andare avanti

U. - esatto esatto. Va bene! va bene!

S. - Ascolta, tu hai visto sul "FOLOER" se c'è qualche azione, che devo fare prima?"

E si rammenti ancora cosa riferisce la teste AM. a riguardo: « ...sempre in quel periodo, per lusingarmi, il LE. mi telefonò per dirmi che il capo della Chiesa di Milano aveva letto il mio folder e ne era rimasto entusiasta». Come spiega poi la AM. ciò le fu detto per indurla a sottoscrivere altri corsi ma l'affermazione rileva anche per dimostrare che i "folders" vengono letti da chiunque.

Ed infatti ecco quello che ha affermato in proposito il teste FLYNN (cfr. vol. 120) quando promosse una richiesta di rimborso per conto di un suo cliente:

"... ricevetti a questo punto una lettera in cui illustravano la storia personale e ribadivano il rifiuto, ma inclusero molti dettagli intimi sulla sua vita nella lettera nel tentativo di mostrare quale cattiva persona fosse, cosa che mi spinse a prendere... ad andare avanti a causa delle informazioni in quella lettera".
Più avanti, rispondendo ad una precisa domanda di questo G.l. ha detto:
"... se il giudice vuole sapere se ci sono degli esempi di quando Hubbard ha usato queste cose la risposta è sì.

Nei documenti dell'FBl ci sono numerosi esempi, non solo di operazioni in cui si usavano le informazioni di auditing ma anche quelle che avevano acquisito ad esempio dagli appunti dello psichiatra di Paulette Cooper, e come questo influisse sulla sua mente.

Questi sono esempi, ma probabilmente sono più importanti per il giudice tra i documenti dell'FBI confermati da queste persone... degli estratti delle informazioni di auditing contrassegnati come documenti nel procedimento ARMSTRONG in cui il personale del Guardian Office prendeva, come dicono nella

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scientologia, la "debolezza", i punti vulnerabili di una persona ad esempio: ci sono circa dieci documenti separati nel procedimento di Scientology in cui si parla di una persona di cui non mi ricordo il nome, che è in cima al foglio di carta che costituiva una minaccia per loro. Hanno preso i suoi documenti di auditing ed hanno inscenato, hanno illustrato i suoi problemi, ho imbarazzo a parlarne... sono intimi e specifici, incredibilmente intimi, e poi avevano un piano per usare quelle informazioni".
All'ulteriore domanda tesa a sapere se, per quanto gli constava, gli estratti delle sedute di "auditing" fossero predisposti solo per le persone abbienti, FLYNN ha altresì risposto:
"... se la persona è ricca o di famiglia potente, allora va automaticamente lungo le linee una quantità molto maggiore di informazioni. Nelle direttive di Hubbard si viene a sapere subito quanti soldi ha una persona. Nelle direttive scritte che il giudice dovrebbe ricevere dalle persone in California, Hubbard deve scoprire quanti soldi ha una persona e come prenderglieli, come stabilire i modi per prenderglieli, così ad esempio se un Rotschild o un Rockfeller andassero all'organizzazione... diciamo una persona potente a Milano, questo tipo di informazioni verrebbe subito inviata ai vertici".
Senza spazio a dubbi lasciano ancora le parole di ARMSTRONG in proposito:
"... egli (Hubbard n.d.r.) riusciva, con le stesse manipolazioni mentali, e conducendo con sé il personale attraverso i vari gradi di inganno, a far commettere loro azioni antisociali che non avrebbero mai concepito quando erano entrati in Scientology. Una di queste attività più nefande dell'organizzazione è l'uso per scopi di informazione, di sicurezza e di estorsione, delle affermazioni fatte dai Pre Clear ai loro auditor durante la fase ai auditing, in quella che il pre clear crede sia della massima segretezza.

Solo alla fine del 1975 mi resi conto di questa pratica. A quell'epoca lavoravo al Guardian Office di Daytona Beach alla codificazione e decodificazione dei telex. Ogni giorno giungevano telex dai G.O. nelle organizzazioni di tutto il mondo al G.O. di Flag con informazioni sulle persone che erano state prese dai loro dossier dei pre clear.

Se avessi saputo che le informazioni rese note nell'auditing non erano riservate, ma che sarebbero state esaminate, estratte, diffuse ed usate liberamente dal G.O. non sarei mai entrato in Scientology. Ma venni a sapere della pratica sei anni dopo e a quell'epoca non faceva più differenza per me.

Ancora più tardi, quando ero nell'RPF, agli ordini del G.O., partecipai personalmente a questa pratica, la "selezione" dei documenti d'archivio PC della gente che chiedeva di andarsene o che il G.O. considerava un rischio per la sicurezza.

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Un dossier PC su una persona, o dossier di auditing, contiene tutto quello che il pre clear dice al suo auditor durante la "terapia", che viene scritto sotto forma di nota con una normale scrittura. Esso contiene tutta la vita del pre clear in particolare le epoche di travaglio o di cambiamento emotivo.

Il G.O. ordinava la selezione dai dossier di pre clear di qualsiasi crimine, qualsiasi incidente [episodio] sessuale, precedenti di droga o altro fatto imbarazzante. Per la persona che chiedeva di lasciare la Sea Org questi fatti venivano stampati su una "lista di crimini" che essa doveva firmare prima di ricevere il permesso di andarsene.

Ricevetti simili ordini di "selezionare" i dossier di pre clear del CMO, sia a Clearwater che a La Quinta in California. So di fatto che i miei dossier di pre clear sono stati esaminati dai servizi segreti del G.O. dopo che io lasciai l'organizzazione ed ho cercato di rientrarne in possesso.

In una inconcepibile e perversa distorsione della realtà, la Scientologia sostiene che questi dossier sono protetti da un segreto confessionale e si rifiuta di restituirli alle persone di cui essi contengono le affermazioni, ed alle quali appartengono. Tuttavia secondo questa logica, il pre clear è il penitente per la protezione del quale il segreto esiste. La scientologia cerca di coprire i propri reati invocando un diritto che essa viola.

Mentre ammette che i dossier di pre clear sono "riservati", la scientologia ha affermato che il suo uso di informazioni provenienti da dossier "etici" [di etica] e personali o dai moduli, sulla "storia della vita" o dalle "confessioni scritte" chiamate "Overt Withhold Writeups" (= documento scritto da non restituire), O/W writeups per attaccare le persone che hanno lascito l'organizzazione è giustificato, dal momento che questi dossier e moduli non sono "riservati".

Ma questa è una distorsione della verità, dal momento che le persone sono in effetti indotte a pensare certe cose, come il fatto che le informazioni di auditing nei dossier di pre clear sono confidenziali. A nessuno, quando entra a far parte della Scientologia o della Sea Org, viene detto che i moduli che essi compilano e la documentazione del loro dossier verrà usata contro di lui in ogni modo possibile al fine di distruggerlo se scopre di essere stato frodato, lascia l'organizzazione o cerca di ottenere riparazioni per i danni che gli sono stati arrecati. In effetti le persone sono indotte a credere che queste cose non saranno usate in alcun modo al di fuori dell'organizzazione e certamente non per intimidirli o danneggiarli in alcun modo.

Il personale compilava anche moduli sulla propria vita che elencavano le attività sessuali ed i partners, gli stupefacenti usati, o redigevano "O/W" di "crimini" commessi o con indiscrezioni di qualsiasi genere, e questo è il risultato dell'uso distorto che si faceva dell'auditing.

Poiché un pre clear rende noti al suo "auditor" nel processo di "auditing" i suoi segreti più intimi, e gli viene detto che questo è assolutamente confidenziale, egli sarà successivamente

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pronto a divulgare gli stessi segreti in altri contesti all'interno dell'organizzazione, ad esempio nei moduli sulla "storia della vita" o "O/W". Egli viene a poco a poco indotto dalle affermazioni sulla onestà, la natura legale, o l'intento benefico di Hubbard e dell'organizzazione a riporre sempre più fiducia in loro, fiducia che verrà tradita al momento che questo serve per i veri scopi di Hubbard e dell'organizzazione: accumulare potere e denaro".
Si rammenti infine cosa dice ATACK (cfr. vol. 118)
"... Il Guardian Office aveva un immenso ed elaborato sistema di scrematura degli scientologi e dei presunti nemici della Scientologia. I dossier includevano materiale proveniente dai "folders".


4. L' "etica", le "sanzioni" e le "prigioni" in Scientology

La frase appena riferita dall'ATACK anticipa un tema che verrà sviluppato tra breve relativo cioè ad uno degli effetti che derivano dalla raccolta di informazioni dettagliate, anche riservate, su ogni soggetto.

In buona sostanza, infatti, la logica del "controllo capillare delle coscienze" (come già definita in precedenza) che si pone alla base del sistema appena illustrato fatto di sedute di auditing e stesura di Overt Withhold, è sostanzialmente quella di condurre, per un verso, ad un asservimento sempre maggiore del soggetto attraverso l'effettuazione di processi e l'imposizione di sanzioni e, dall'altro, a delle forme di "schedatura" le quali, a loro volta, sono di due tipi: interna (se relativa ad adepti di Scientology) esterna (se concernente persone estranee all'associazione).

Procedendo per gradi, deve dunque dirsi che l'istruttoria ha messo in evidenza come un altro aspetto costante delle tecniche

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dell'associazione sia quello del "rapporto di etica" teso cioè a sottolineare le mancanze di varia natura alle regole associative. Una violazione dell'"etica" comporta quindi l'inflizione di "sanzioni" consistenti nella stesura di O/W (vale a dire confessioni scritte e dettagliate delle colpe commesse) e nello svolgimento di lavori manuali pesanti.

Chiunque può fare rapporto contro chiunque (anche contro se stesso) e la delazione (inter sè ovviamente) è incentivata come strumento di controllo reciproco. La logica è dunque che, ognuno, in qualsiasi momento, può "fare la spia" ed occorre guardarsi l'uno dall'altro. Questo clima di reciproco sospetto è spesso trapelato dalle parole dei testi sentiti da questo Ufficio, i quali hanno riferito di essersi sentiti tacciare di essere una "spia" per aver fatto meno di niente (es. teste GI.). Il "leit motiv" è infatti rappresentato in genere dalla ossessione di avere "infiltrati" che, senza condividere le tecniche dell'associazione, la vogliano tuttavia osservare da vicino per eventualmente attaccarle. Questo "terrore ultimo" fa sì che il controllo interno riguardi ogni minima deroga alla applicazione della miriade di direttive che vi circolano perché, eventualmente, essa può rappresentare il punto di partenza per "disconnettere" o se si preferisce "fare blow" e, di qui, per gradi, diventare P.T.S. (Fonte potenziale di guai), S.P. (Persona soppressiva) o addirittura Enemy (cioè Nemico). Vi sono ulteriori diverse gradazioni che si rinvengono nei rapporti a seconda che la "disconnessione" riguardi una "dinamica" (aspetto della vita) ( 1D, 2D, 3D = prima, seconda o terza dinamica ecc.) piuttosto che un'altra ed a seconda del grado di gravità della deroga segnalata.

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Un esempio chiarissimo di "controllo" P.T.S. si ha nel rapporto della G. di F. di Modena del 18.6.87 pagg. 8 e segg. (cfr. vol. 59) ove si ha un'idea concreta del tipo di domande che possono essere poste in tali casi.

L'esame dei testi e della documentazione sequestrata forniscono numerosissime prove di questi "rapporti di etica" e dei relativi processi che si instaurano. Il "Tribunale di Etica" o, per meglio dire la "Commissione di Etica", al momento dell'intervento degli organi di P.G., si trovava presso la sede di Cormano ed illustrativi, sul punto, sono i rapporti della G. di F. di Sesto S. Giovanni (cfr. vol.47 cart. 3). Ma si è accertato che "cicli di etica" di minore importanza e gravità, vale a dire procedure punitive più semplici, venivano svolte anche presso altre sedi.

Gli imputati hanno vivamente contestato questa assimilazione del procedimento di etica a dei procedimenti punitivi ma non si vede come altrimenti definirli visto che sono gli stessi scientologi a definirli in tal modo. Si veda ad esempio quello che riferisce la teste BA., scientologa (cfr. vol. 34)

"... in scientology infatti vi è la convinzione che se l'etica è bassa anche le statistiche vanno male, per tale ragione occorre scrivere gli "overts" in modo da "liberarsi". Facendo dunque tali confessioni dovetti ammettere che avevo rapporti con M.Un. pur non essendo egli mio marito. La cosa per i "Sea Org Members" è vietata in quanto uno può avere rapporti sessuali solo con la persona con la quale è regolarmente sposata.

Dovetti quindi soggiacere alle punizioni e fui mandata a fare il "corso di etica" denominato RPF che è molto duro e comporta un impegno quotidiano totale di lavoro e studio e sedute di auditing. Partii quindi per Cormano dove al mio arrivo fui messa a pulire le caldaie. Rammento quel giorno come un incubo. Lavorai ininterrottamente tutta la giornata e ricordo che il mio "senior" ogni tanto veniva a controllare con il dito sulla caldaia e se il dito rimaneva sporco mi ordinava di pulire ancora.

Al termine della giornata ero semplicemente distrutta dalla fatica ma dovetti attendere le 23 quando arrivò H.A.S. , T. Ru. ( dove si trovava la sede amministrativa prima che riunissero tutto a Cormano) il quale esaminò il mio caso ed esaminate le "policies" decise che non dovevo fare il corso di RPF senza un

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"com ev" (una sorta di processo) ma solo un corso di etica."
Anche altri testi hanno riferito del sistema punitivo esistente all'interno dell'associazione, citando qualcuno a caso (con esclusione sempre dei testimoni parti lese) si rammenti ciò che dicono: MA.:
"... Durante lo studio vi era tutto un comportamento al quale bisognava attenersi e chi commetteva errori veniva sottoposto ad una punizione di etica consistente in genere in pulizia dei locali e dei tavoli, oppure nell'accusarsi per iscritto dei pensieri cattivi che erano passati per la mente circa la scienza dianetica. A volte riuscivano anche a convincermi che, oltre a quelli da me attribuitimi, avevo fatto anche altri "peccati" e mi mandavano a scriverli... dopo aver scritto quelle che dovevano essere tutte le mie colpe e dopo che, secondo quanto mi si diceva, l'E - Meter aveva confermato che non ero colpevole d'altro, venivo ammesso a continuare lo studio, dopo che avevo scritto una dichiarazione in cui sostenevo che grazie alla Dianetica avevo ottenuto un "Successo", che veniva messo in un fascicolo segreto personale... successivamente CL. andò via mentre BA. e la FU. andarono a Milano a scontare una punizione di etica (consistente nel pulire per un mese i locali di Milano dell'associazione)".
PE.:
"... se si trasgredivano le regole vi erano punizioni che comportavano lavori anche più duri in genere di pulizia"
VA.RO.:
"...Ad esempio il ragazzo che un giorno aveva distribuito, per dire, 100 volantini, il giorno successivo doveva distribuirne 200 e 300 il giorno successivo e così via senza fine finché la persona, pur di raggiungere il risultato impostole, arrivava a dei sotterfugi tipo dare più volantini allo stesso soggetto. Quando poi proprio non ce la faceva veniva mandato in "etica".
Esempi di "rapporti" di ogni genere si rinvengono in abbondanza nei numerosi rapporti in atti. Si citano, a caso, i "Rapporti per Alto Crimine" su certa R.SP. allegati al rapporto della G. di F. di Roma del 20.5.87 (cfr. vol. 60). Ed ancora, citando a caso, si rammenti quello riportato dalla G. di F. di Brescia (cfr. vol. 52) relativamente alla grave colpa della quale si sarebbe reso responsabile il TI. per non aver trattato ("maneggiato") adeguatamente il caso di tale BU. G. con la
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conseguenza che questi non solo si vuole allontanare dall'associazione, ma ha anche chiesto un ricco rimborso.

Si tratta di una lettera rinvenuta nel "folder " di TI. ed è stata inviata dal K01 dell'organizzazione di Brescia all'H.A.S. della stessa città. In essa si afferma, tra l'altro che:

"Il PC dell'org di Bsa, G. BU. è blow dall'org dall'1.7.86. Egli aveva comprato 10 intensivi di auditing e quattro corsi di training. È stato blow per circa 10 mesi e la settimana scorsa, 22.5.86 ha fatto la richiesta di repayment al Cappellano ed all'auditor andati a casa sua per recuperarlo. Egli richiede circa 10.000.000 per servizio non ricevuto. Il BU. non è ancora salvato e ciò può recare un grosso danno all'org (perdite finanziarie)".
Il senso di questa lettera/rapporto è dato dal fatto che in essa si deplora il comportamento del "cappellano" TI. (odierno imputato) in quanto egli, recatosi insieme ad un'altra persona (l'auditor) a casa del BU. (adepto che si era allontanato dall'organizzazione - fatto blow - da circa 10 mesi) non solo non è riuscito a convincerlo a recedere e tornare ad effettuare il "training" già acquistato, ma non è neppure riuscito ad impedire che questi facesse domanda di rimborso (repayment) di 10.000.000. In sostanza non ha "salvato" il BU. e questo è censurabile perché può causare un grave danno all'associazione vale a dire perdite finanziarie.

La ferrea logica "colpevolizzante" che caratterizza il sistema in esame, come visto nel capitolo precedente, trova ulteriore conferma nel fatto che si giunge a fare "autorapporto" scritto, cioè rapporto contro se stessi per qualsiasi specie di infrazione: dalla più banale come l'essere rimasto a dormire invece di andare a seguire un corso (ammesso e non concesso che questa sia una infrazione), sino a quelle più gravi quali la commissione di delitti. Si vedano a titolo meramente

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esemplificativo quelli allegati ai rapporti della G. di F. di Roma (cfr. vol. 60). Sempre in tali rapporti si rinviene anche il rapporto fatto dall'adepto di nome PR. nei confronti dei... suoi genitori espressisi in termini pesanti verso l'associazione. Tale è l'ossequio all'ortodossia del sistema che questi non esita a riferire ogni dettaglio all'associazione circa i suoi contatti con i genitori al fine di farsi dare da loro altre somme per pagarsi i corsi. A sua volta qualche altro componente dell'associazione riferisce a terzi come si legge in questo rapporto:

"Rapporto: Oggi ho parlato con G. PR. e mi ha detto che è stato giù a Taranto per farsi dare i soldi per andare avanti sul ponte. Il padre ne ha dette di tutti i colori contro Scientology".
In effetti il PR. a sua volta nel suo rapporto aveva scritto:
"Sono andato a Taranto per maneggiare i miei genitori A. e G. per comprare intensivi di auditing a Flag per me ed eventualmente anche per mia madre. In questi due giorni ho provato vari bottoni. Ieri sera prima di partire ho avuto uno scontro verbale più intenso. Mio padre mi ha detto questo "non darò più una lira a Scientology gli ho dato 60.000.000. Siete in una trappola (io e mio fratello C.), non vi rendete conto. Scientology è una macchina per fare i soldi, vi manovrano dall'alto, il contratto (per gli staff) è illegale, le religioni sono un'altra cosa. Mi meraviglio di te che sei un medico. L'RTC non esiste. LRH ha trovato un modo per arricchirsi. Se questo lo fai per missioni vai in Africa gratis. Mia madre ha detto questo: "mio fratello (T. So. di [omissis] 5S) che vi denuncia (a Scientology) se faccio ancora (procedimenti).
  • che Peter (Glass) (ex Flag Member) sì che ha capito, si è preso quello che gli era dovuto (pare sia scappato con dei soldi)
  • non sei stato capace di vedere che avevo l'enfisema durante il Purif
  • ha detto tuo padre che vi disereda, non vi lascia una lira
  • gli abbiamo dato 100.000.000 (a Scientology)
  • perché Vanessa, Sergio (G.) e MO. sono andati a Flag gratis?

Mia madre mi ha poi fatto vedere una lettera speditagli da mia zia L. (moglie di T. So.) che conteneva un articolo (forse dell'Espresso ha detto, a me è sembrato più di un giornale) sulla morte di Ron, che parlava di come Ron avesse detto nel '49 che non bastava un penny a parola come scrittore, che per far soldi bisognava fondare una setta. Mi ha anche detto che mia sorella (A.) gli ha detto di non farsi fregare da me e da C. PR. riguardo a Scientology. Ciò è vero."

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Va ancora rilevato che il "rapporto" è riportato testualmente e che la prosa scadente da "linguaggio parlato" è assolutamente originale. Come si è già avuto occasione di notare e far notare infatti, nelle conversazioni telefoniche intercettate, anche in questo caso non si ha prova di alcun livello di particolare cultura (e ciò lascia tanto più perplessi se si pensa che la persona che scrive è medico).

Al di là della forma, comunque, ciò che desta maggior stupore, in questo documento, è il fatto che vi si riportino in dettaglio nomi, cognomi, gradi di parentela e frasi testuali.

Ulteriori ed inequivoche prove di questa logica di controllo preventivo e, quindi, di sanzione si rinvengono già nel rapporto della G. di F. di Milano del 17.7.81 (cfr. vol. 1 pag. 26 rapp. cit.) e così ancora nella documentazione sequestrata a BA. M..

Non si può evitare di notare a questo punto che tale metodica richiama alla mente le parole prima riportare della Corte americana a proposito del fatto che i responsabili dell'associazione hanno la pretesa di decidere ciò che è giusto e morale e di porsi "in modo arrogante" al di sopra della legge "impartendo un loro tipo personale di punizioni".

Anche alla luce di quello che è stato verificato in Italia appaiono oltremodo credibili e maggiormente illustrative le informazioni fornite da ARMSTRONG a proposito dei sistemi di controllo reciproco, anche fisico, imposti da Hubbard:

"... l'equipaggio e tutti gli Scientology devono fare rapporto l'uno sull'altro, la moglie sul marito ed i figli sui genitori.

Chiunque non riferisse di una violazione delle linee direttive o

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di qualcuno che era turbato o infelice veniva punito. Hubbard creava un'atmosfera di diffidenza, paura ed oppressione in tutti i membri del personale. Si chiamava "borbottare" e veniva punito molto severamente.

Nella Sea Org, quella che Hubbard chiamava "etica" non aveva niente a che fare con l'etica. Si trattava di minacce ed intimidazioni, obbligare la gente ad una cieca obbedienza.

E Hubbard, che continuava a mentire sul suo passato, sui suoi successi, sul suo reddito e su quello che la Scientologia faceva in realtà. era estremamente amorale...

Tutte le persone a bordo dovevano riferire di chiunque violasse i regolamenti di sicurezza, o qualsiasi altra norma a riguardo... se il QM (Quartiermastro) del pontile permetteva a chiunque di andare a terra senza permesso, in particolare una persona sulle "liste ristrette", il QM sarebbe stato messo in una "condizione inferiore" per aver violato la sicurezza. Secondo le regole di Hubbard, per una violazione della sicurezza veniva dato il "tradimento", una delle condizioni più basse che comportava altre punizioni tra cui la perdita della "remunerazione", o 25 o più ore di "ammenda", lavoro da svolgere in addizione a quello proprio...

La non obbedienza ad un qualsiasi ordine era punita almeno con una "condizione inferiore di responsabilità" [impedimento], con dieci ore di lavoro di "ammenda" e nessuna libertà. Per uscire dalla condizione di "responsabilità" bisognava far domanda a tutti i membri dell'equipaggio singolarmente ed ottenere l'approvazione della maggioranza. Di solito la non obbedienza ad un ordine di LRH era punita in un modo molto più severo di questo, e la non obbedienza volontaria era una cosa praticamente inaudita...

Anche se le condizioni a bordo erano così abominevoli che avrebbero scioccato una persona con una normale sensibilità, esse rimanevano tali perché l'equipaggio non aveva modo di cambiarle. Le condizioni erano fissate da Hubbard e l'equipaggio non poteva modificare alcuna linea direttiva o ordine di Hubbard, secondo il suo sistema di disciplina e punizioni che egli chiamava "etica". Lo scopo della Sea Org era, secondo le dichiarazioni ufficiali, quello di "far entrare l'etica sul pianeta" cioè di rendere il mondo un luogo più etico.

L'"etica" era onnipresente nella Sea Org come parola concetto, divisione e forza comune. Le "violazioni di etica" comportavano "punizioni etiche" che potevano essere "condizioni inferiori", "responsabilità", "dubbio", "tradimento", "confusione" e "nessuna condizione", ognuna delle quali richiedeva molte ore di lavoro di ammenda da svolgersi mentre si manteneva il proprio posto produttivo, sino alla "dichiarazione di "suppressive person". La portata che le punizioni etiche raggiungevano è illustrata dalla "fair game policy" allegata al presente come documento X, la quale affermava:

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"Ordine di nemico - SP (Suppressive person) Fair Game.
Può esser privato della proprietà o danneggiato in qualsiasi modo da qualsiasi scientologo senza che questo sia punito. Può essere ingannato, gli si può mentire, o si può citarlo in giudizio o distruggerlo".

La Scientologia ha sostenuto che il "Fair Game" è stato eliminato dalla lettera direttiva di Hubbard allegata come documento Y. Questa linea di condotta stabilisce, comunque, che è stato abolito l'uso del termine ma non il trattamento di una "SP".

Lamentarsi di una direttiva o delle condizioni era una violazione etica."

La WHlTEFIELD (cfr. vol. 33), a sua volta, riferisce particolari che non è possibile non definire allucinanti sulle condizioni di vita durante l'RPF a proposito del quale essa esplicitamente afferma che «... in pratica era la prigione di Scientology».

Ad esso si poteva essere inviati per infrazioni praticamente inesistenti come appunto il caso dell WHITEFIELD:

"... fui assegnata all' RPF perché durante una seduta di auditing, un auditor aveva l'impressione che un indicatore mostrasse che avevo cattive intenzioni nei confronti della Scientologia; e questo nonostante il fatto che ero stata una scientologa estremamente leale per 12 anni, che avevo lavorato praticamente gratis per 9 anni e che ero stata una dei primi "clears" nel mondo, che avevo ricevuto numerose lodi da L. Ron Hubbard durante le mie molte cariche. Nonostante i miei precedenti ed il mio grado elevato fui immediatamente assegnata all'RPF.

Le condizioni all'RPF erano dure. l'RPF delle donne era a quell'epoca in una autorimessa. Avevano inchiodato delle tavole di compensato contro le colonne dell'autorimessa per formare un rettangolo di 20/25 piedi per 14/15 piedi. Non c'era un riscaldamento o sistema di condizionamento d'aria in questa sezione riparata dell'autorimessa, non c'era acqua o impianto idraulico, il pavimento era il cemento dell'autorimessa. Ritengo che circa 50 letti a castello fossero ammassati in questo spazio ed alcune donne dormivano su materassi direttamente sul pavimento. Non c'era assolutamente nessun tipo di privacy o di tempo per se stessi. Dovevamo indossare delle tute blu sporche e non avevamo tempo di occuparci del nostro aspetto. È stata una delle esperienze più degradanti che io abbia mai fatte.

Le condizioni nell'RPF degli uomini erano ancora peggiori. Questo era l'RPF in cui Tonja era stata pochi mesi prima. L'RPF delle donne aveva dovuto essere creato a causa del numero di persone assegnate all'RPF in quel periodo. L'RPF degli uomini si trovava in un vecchio magazzino con corridoio. Qui gli unici letti erano materassi sul pavimento. Non c'erano materassi a sufficienza per tutti. La camera veniva anche usata come stanza di studio

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dell'RPF. I materassi venivano messi contro il muro o in un'altra zona dell'autorimessa.

Credo che il magazzino fosse circa 30 piedi per 20. Nell'RPF non si poteva mai camminare: ci si aspettava che la gente corresse. Analogamente, si era sempre sorvegliati. C'erano delle persone appostate nella stanza accanto alla sede RPF per assicurarsi che nessuna nell'RPF cercasse di scappare. Questa persona stava appostata tutta la notte per evitare una fuga indesiderata. L'unica uscita era chiusa. Di giorno si svolgevano i lavori manuali per 8/10 ore senza interruzione. Questo era il lavoro più pesante e degradante a Flag, come lavare le toilette eccetera. Avevamo anche lunghe sedute di addestramento e di auditing che erano degradanti.

Lo scopo dell'auditing era quello di mostrarci quanto eravamo cattivi e di cercare di eliminare con l'auditing tutte le nostre cattive intenzioni. Qualche volta mangiavamo "riso e fagioli" o più frequentemente gli avanzi della ciurma. Molto di rado veniva cucinato del cibo fresco per noi. In questo periodo non ci era permesso vedere nessuno fuori dall'RPF. Non potevamo, ad esempio, avere contatti con nessun amico.

Le coppie venivano separate, i genitori non potevano nemmeno vedere i loro bambini. La presenza delle guardie rendeva difficile la fuga ed anche se si riusciva a scappare si pensava che fosse inutile. Una persona che era fuggita dall'RPF veniva dichiarata "Suppressive", una possibile vittima della "Fair Game doctrine", espulsa dalla Scientologia.

Per quelli che come me erano stati nella Scientologia per anni, la Scientologia era tutta la loro vita, tutte le loro amicizie, il loro lavoro, la loro casa, l'organizzazione che li aveva resi così dipendenti da essa, così che era quasi inconcepibile l'uscirne. Dopo tutto, non eravamo qualificati professionalmente e credevamo di avere migliaia di dollari di debito. Pertanto anche le persone che a volte scappavano dall'RPF vi facevano ritorno.

Il senso di queste ultimissime affermazioni non può non essere sottolineato (e non solo materialmente). Esse infatti forniscono un'ulteriore conferma - ove ve ne fosse ancora bisogno - del fatto che anche dopo una lunga permanenza presso l'associazione non si acquisisce alcuno dei "successi" professionali garantiti inizialmente. Da non sottovalutare poi l'ulteriore fattore suggestivo e coinvolgente del debito teorico che ciascun adepto che collabori stabilmente con l'associazione (c.d. "staff") contrae con essa. Come spiegato all'inizio nel primo capitolo, infatti, è regola nell'associazione che chi sia dello "staff" non paghi i corsi e le sedute di auditing effettuate tuttavia, al
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al termine del contratto (ove questo sia a termine - si rammenti l'esistenza di contratti per "miliardi di anni") se la persona desidera abbandonare è tenuta a pagare tutti i corsi effettuati. Se si hanno presente i listini prezzi in atti e, comunque, i costi già evidenziati in altre parti del presente provvedimento, non si può non immaginare facilmente in che senso la WHITEFIELD affermi la estrema difficoltà di svincolarsi dall'associazione nel convincimento di "... avere migliaia di dollari di debito".

Proseguendo tuttavia nella lettura di brani della deposizione della WHITEFIELD a proposito delle "prigioni di Scientology'" si apprende che:

"... L'RPF a Clearwater era in effetti migliore che sull'Apollo. Sull'Apollo le persone venivano tenute in un magazzino in basso. Non vi penetrava la luce naturale, l'aria era scura, umida, maleodorante e calda. Non c'erano toilette nelle vicinanze.

Poche lampadine senza copertura fornivano la luce. Le persone dormivano sui materassi... Mi ricordo un episodio sull'Apollo nel quale la gente dell'RPF riceveva il pasto dopo un lavoro. Sparsi sul ponte senza tavoli, sedie posate o piatti, fu messo un gran contenitore di cibo nel centro. Pochi avevano i cucchiai ma molti si buttavano sul cibo con le mani. Mangiavano come sciatti criminali. La Church of Scientology, che si adoprava per salvare la terra dalla follia, era riuscita a trasformare questi esseri umani in selvaggi.

Il tenore di tali affermazioni si offre all'attenzione della Corte come mero esempio di un materiale documentale e probatorio ben più ampio sul quale occorre attentamente riflettere per gli enormi e gravi significati che contiene.

Un tale sistema di abbruttimento fisico e psichico, infatti, rappresenta, per l'associazione in esame, il veicolo più immediato per acquisire un potere di controllo illimitato (al quale si accennava con non poca preoccupazione già in chiusura del precedente capitolo).

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5. Le attività di "schedatura"

Altro concetto accennato al termine del capitolo precedente è quello secondo cui il sistema appena esaminato di redigere e far redigere dettagliati rapporti su "tutto" rappresenta la premessa indispensabile per quella sorta di attività di "schedatura" alla quale è del resto già stato fatto riferimento nei brani di deposizioni riportati nel paragrafo che precede. Tanto per rammentarne una sola, quella di ATACK:

"... Il Guardian's Office aveva un immenso ed elaborato sistema di schedatura degli scientologi e dei presunti nemici della Scientologia".
Poiché si è già altre volte fatto riferimento al Guardian Ofrice, sembra opportuno, a questo punto, precisarne meglio la natura ed i compiti e nulla in proposito appare più chiaro di ciò che affermano in proposito ARMSTRONG e FLYNN:
36. L'idea che c'erano nemici della Scientologia, che questi nemici erano "soppressives" (persone repressive) che cercavano di distruggere qualsiasi cosa aiutasse l'umanità, che diffondessero falsità su Hubbard e sulla Scientologia, e che dovessero essere "dichiarati morti come agenti" era qualcosa che permeava tutta la Scientologia. Ma a Flag, ai vertici della Sea Org, era una costante consapevolezza.

Hubbard continuava a scrivere sui "nemici", la "guerra" che stavamo combattendo, il bisogno di vigilanza, di dedizione e di sacrificio. Gli psichiatri, gli psicologi, i dottori, i

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banchieri, i servizi di informazione, l'lnternational Revenue Service (il Servizio Imposte Internazionale) [errore di traduz., si tratta dell'Internal Revenue Service, IRS - nota di A. Guidi], la stampa, il governo, gli uffici consolari e in seguito anche gli scienziati: questi erano i "nemici", erano "suppressive persons". Egli scrisse che essi drogavano e ipnotizzavano le persone e le inviavano nelle organizzazioni per poi fingere di impazzire con il trattamento della Scientologia, o che venivano inseriti in essa per spiare le nostre attività. Venivamo continuamente avvertiti di stare in guardia dagli infiltratori o "talpe", e di tanto in tanto venivano fatti dei "controlli contro gli infiltrati", speciali controlli di sicurezza per identificare gli infiltrati all'interno del personale. Questo gruppo di "nemici", affermava Hubbard, erano "mercanti di caos" che traevano profitto dalla malattia e dalla pazzia che essi creavano. Il "nemico" era una cospirazione di molti miliardi di dollari, e noi, con l'unica tecnologia mentale realizzabile sulla terra, eravamo l'ultima speranza rimasta al genere umano. Questo "nemico" e la minaccia ad ognuno era quello che, ci dicevano, rendeva necessaria la rigida sicurezza e la severa disciplina, ed era in parte il motivo per cui tolleravo le condizioni miserabili. Con il passare del tempo, comunque, le persone che Hubbard riteneva "nemiche" divenivano sempre più le persone vicino a lui, i membri del personale, persone che si erano completamente dedicate a lui per anni. Occorreva una epurazione, e queste stesse persone così fedeli furono dichiarate "suppressive".

37. Hubbard creò per la sua paura del "nemico" il Guardian's Office nel 1966, di cui era a capo insieme alla moglie, Mary

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Sue. Dopo tre anni e la successiva creazione della Sea Org, Mary Sue divenne il sovrintendente, e Jane Kember divenne il Guardiano sotto di lei. I quartieri operativi del GO erano "Worldwide" (GOWW) (mondiali), ed erano situati nella residenza di Hubbard a East Grinstead, nel Sussex, in Gran Bretagna. Al di sotto del WW c'era il Guardian Office degli Stati Uniti (USGO), responsabile delle attività del GO negli Stati Uniti. Tutte le organizzazioni della Scientologia avevano un GO locale collegato che riferiva al GO "continentale", che a sua volta riferiva al GOWW (mondiale), che a sua volta riferiva al Sovrintendente, infine ad Hubbard. Il GO era semi-autonomo, nel senso che non doveva seguire le direttive normali dell'organizzazione e metteva in atto le proprie norme segrete chiamate Ordini dei Guardiani, Ordini Programmatici dei Guardiani, Ordini Finanziari dei Guardiani, e altri tipi di ordini interni del GO. Il GO aveva potere illimitato in tutte le organizzazioni eccetto che nei casi in cui le sue attività si scontrassero con gli ordini espliciti di Hubbard. Egli faceva funzionare il GO tramite sua moglie, nello stesso modo in cui faceva funzionare la Sea Org tramite i suoi messaggeri ed assistenti personali.

All'interno del GO vi erano quattro uffici principali: informazioni, pubbliche relazioni, legale e finanziario.Il più potente tra questi era quello informazioni, che conduceva una guerra segreta e spietata contro il "nemico".

38. Il servizio informazioni del GO, anche conosciuto come "B-1" poiché era l'ufficio numero uno della struttura organizzativa del GO, comprendeva due divisioni: la 1° si occupava della sicurezza esterna, la 2° di quella interna. Hubbard concepì il B-1 sul modello del sistema ideato da Reinhard Gehlen, la

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più grande delle spie naziste durante la seconda guerra mondiale. Quando ero un addetto del servizio segreto nell'ufficio del Capitano di Porto dell'Apollo nel 1974 e 1975, fui in molti casi il diretto sottoposto di Brian Roubinek, il Vice-Guardiano dei servizi segreti (AG1) nel GO di Flag. Roubinek portò a bordo con sé l'"Information Full Hat", il manuale di addestramento del servizio segreto per il personale del B-1, e lo diede all'ufficio del Capitano di Porto per il nostro addestramento. &Egeave; allegata al presente come documento T una copia del "foglio di controllo" del manuale che elenca le direttive da studiare e gli esercizi da effettuare nelle singole fasi dell'addestramento.

L'uso di "Informazioni" al posto di "Servizio Segreto" è di per sé già una storia di copertura per celare l'intento e le pratiche reali del B-1. La lettera politica [direttiva] "Intelligence and Security" (Servizio Segreto e Sicurezza) allegata come Documento U mostra che "informazione" significa "servizio segreto". I tipi di operazioni svolte dal B-1 contro coloro che Hubbard riteneva nemici e alle quali fui addestrato dall'AGI di Flag sono illustrati nel rapporto "Azioni riuscite e fallite" allegato al presente come Documento V, e appaiono anche a pagina 6 del manuale scritto dal Vice-Guardiano per i Servizi Segreti al WW, Mo Budlong, al Guardiano Jane Kember. Budlong era a capo della rete dei B-1, sotto la Kember. Il rapporto elenca tra le azioni riuscite: l'uso di 2D su qualcuno con un'alta carica governativa per attirarlo dalla nostra parte (2D significa sesso); l'infiltrazione di un gruppo nemico; la divisione segreta dei terzi (che significa dare inizio a contrasti tra

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persone o gruppi con la diffusione di voci la cui fonte resta nascosta); [direi errore di trad., si tratta di "terza parte" segreta - nota di A. Guidi] le falsificazioni, il furto diretto di documenti.

39. Oltre ad essere il Sovrintendente, al di sopra dei vertici del Guardian's Office, Mary Sue Hubbard era anche definita Guardiano del Personale del Commodoro (CSG) e aveva un'altra carica ufficiale, Vice Commodoro. Come CSG ella era parte dello staff di Assistenti del Commodoro, un gruppo di circa 10 dirigenti che erano lo staff personale del Commodoro, cioè di Hubbard, e rappresentavano il vertice della direzione di tutta la Scientologia sotto Hubbard. Come CSG la sig.ra Hubbard aveva anche l'incarico di coordinare le azioni del GO e della Sea Org e qualsiasi corrispondenza da una persona sulla nave all'interno della rete del GO, eccetto quella direttamente per il GO di Flag una volta che fu istituito a bordo, doveva essere inviata tramite la sig.ra Hubbard per suo ordine. Come Vice Commodoro, secondo le linee direttive, ella sostituiva Hubbard nella sua carica di direttore della Sea Org ogni volta che questi era assente.

Comunque in ogni circostanza, sino a che fu tolta dalla carica di Sovrintendente nel 1981 perché riconosciuta colpevole e condannata nel procedimento penale federale intentato contro la gerarchia del GO per il furto in enti federali, il furto e l'ostruzione della giustizia, ella occupava il secondo posto nel comando di tutte le organizzazioni della Scientologia ed era responsabile solo verso L. Ron Hubbard.

40. Non c'era una attività nella Sea Org, o nelle organizzazioni della Scientologia in qualsiasi luogo, che Hubbard non controllasse. Questo non significa che egli preparasse i pasti o decidesse personalmente dove dormivano tutte le persone, ma che poteva fare queste cose ogni volta che lo

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desiderava, e tutto ciò e ogni dettaglio della vita nella Sea Org era eseguito o stabilito secondo le sue linee direttive e i suoi ordini".

[chi parla adesso è presumibilmente l'avv. FLYNN - nota di A. Guidi]

"D: ...c'è una specifica direttiva scritta, che è stata sequestrata dall'F.B.I., che illustra una, due, tre cose da fare per ottenere documenti, una è rubarli, penetrare in un posto e rubarli e c'è un altro documento che analizza come farlo. Quindi, a quanto le risulta, questo tipo di attività viene svolta come reazione ad un attacco e non è un tipo di attività da eseguire come misura preventiva.

R: È una domanda molto interessante. La risposta è che nella maggior parte dei casi si trattava di una reazione, ma c'è stato un momento in cui Hubbard comprese il grande potere che conferiva la raccolta di informazioni e fece molte cose di questa natura, non solo in risposta a un attacco, ma per acquisire informazioni. L'esempio perfetto è il senatore Kennedy negli Stati Uniti. Hubbard usava spesso il sesso e altre persone di sesso opposto per sedurre le persone e ottenere da loro informazioni. Un esempio perfetto è Helga Wagner, amante di Kennedy dal 1968, sino stabilmente al 1980, che diede a Hubbard per circa tredici anni informazioni su Kennedy di natura estremamente confidenziale; è interessante che alcuni degli archivi del Guardian's Office su Kennedy fossero rapporti della Wagner, sequestrati dall'F.B.l. nell'incursione del luglio 1977.

D: Quando fu questa... dell'F.B.I.?

R: Beh, l'incursione ebbe luogo nel luglio 1977 e ci sono circa 80 o 90.000 documenti ma la parte interessante è che Bill

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Franks, mio cliente, che fu a capo di tutta la cosa, mi disse che ad esempio il Governatore Brown, Frank Sinatra, centinaia di politici e celebrità erano archiviate; avevano archivi elaborati su tutte queste persone e, quando Hubbard voleva delle informazioni su qualcuno, organizzava una operazione per procurarsene di più.

Ad esempio, fecero la corte a una delle figlie di Rockfeller, cosa in cui sono stato coinvolto, e le fecero prendere ogni tipo di documenti dalla sua famiglia per darlo a loro. Poi controllava delle organizzazioni segrete separate per corroborare le informazioni contenute nei documenti e questo lo fece fino agli anni '70. Non si trattava solo di una reazione contro qualcuno che lo attaccava. Se otteneva delle informazioni, da lui giudicate di grande valore, organizzava delle operazioni in modo da trovare elementi per confermarle, come nel caso della operazione su Helga Wagner.

D: È chiaro quale ragione poteva spingerlo a desiderare informazioni su Rockfeller, data la disponibilità di fondi di cui avrebbe in qualche modo potuto beneficiare; ma meno chiaro è quale beneficio gli sarebbe derivato dal raccogliere informazioni su celebrità, come Frank Sinatra o altri politici.

R: Probabilmente la parte fondamentale dei miei casi stava nel fatto che Hubbard mentiva, che la chiesa mentiva sulla riservatezza del processo dell' "auditing" che è come la confessione nella chiesa cattolica. Le prove più schiaccianti che avevo e l'abuso più comune era quello per il quale Hubbard prendeva le informazioni riservate, date durante la confessione, durante i processi di "auditing", le registrava tutte, le inviava al Guardian's Office, le catalogava e ne

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faceva dei riferimenti incrociati. In un periodo di almeno 20 anni sono stati creati questi archivi incredibilmente elaborati su persone molto importanti negli Stati Uniti. Ad esempio, se il figlio di un banchiere o il presidente di un comitato bancario veniva sottoposto all'"auditing" dall'organizzazione di Hubbard e, durante le sedute di "auditing" dava delle informazioni sul padre, quello che Hubbard faceva era prendere e catalogare tutte le informazioni e poi avrebbe fatto in modo che un altro dipartimento del Guardian's Office andasse a cercare altre informazioni, sulla base di quelle ricevute sulla seduta di "auditing". Succedeva che, nel corso degli anni, delle persone come l'amante o la convivente di una persona o di un politico famosi, entravano nell'organizzazione, lui prendeva e catalogava tutte le informazioni e poi avrebbe mandato a cercarne delle altre sulla base di quelle che la persona gli aveva dato. Lo scopo per cui le usava dipendeva: poteva anche non usarle affatto, a volte le impiegava solo per quella che chiamava politica di propaganda sfavorevole. Se qualcuno lo attaccava, usava quelle informazioni contro la persona, a volte solo per il potere che gli dava acquisire informazioni, conduceva delle operazioni per ottenerne delle altre oltre a quelle avute durante le sedute di "auditing", e in effetti molti dei miei clienti implicati in queste operazioni (affermano) che i documenti sequestrati dall'F.B.I. implicavano decine di migliaia di archivi di questo tipo..."
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Si è voluto riportare questi lunghi brani di deposizione perché qualsiasi altro discorso o interlocuzione tesi a sottolineare il carattere militaresco totalitario o quasi nazista del sistema, sarebbe apparso inadeguato.

Come quindi riferiscono ATACK (cfr. vol. 118) e FLYNN (cfr. vol. 120), su un piano teorico il G.O. è stato soppresso. La decisione probabilmente è stata la conseguenza della condanna subita da Mary Sue Hubbard (come visto iniziale responsabile del G.O.) nel procedimento del quale si è appunto citata la sentenza.

Tuttavia l'impressione che si trae, vuoi dalle parole dei testi che dai fatti stessi, è che si sia ancora una volta alla presenza di una scelta fieramente formale.

Con lo stesso stile delle "storie di copertura" delle quali abbondantemente testimonia ARMSTRONG e - in parte anche ciò che è stato detto nel capitolo 4, così come, è prassi dell'associazione - si vedrà meglio tra breve - rimuovere immediatamente dall'incarico la persona inquisita ma non modificare certo i sistemi che hanno determinato l'indagine, così come, si è visto, l'associazione sostiene che il "fair Game" è stato eliminato ma, in realtà, è stato abolito solo l'uso del termine e non i trattamenti che questa dottrina prevede per le "suppressive Persons", analogamente, dunque, nel caso del G.O. sembra potersi ritenere che ciò che è mutato sia la denominazione ma non il sistema.

Si, rammenti dunque quanto afferma ATACK in proposito:

"Il Guardian Office comprendeva il "servizio segreto" (nel 1974 il nome venne cambiato in servizio informazioni, a volte denominato "sezione uno" o semplicemente "B-1"). Fin dal 1959 Hubbard distribuì il volume segreto "Manuale di giustizia dell'ufficio per le comunicazioni Hubbard" (JCA - 17), in cui affermava: "raccogliere informazioni è principalmente mettere
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insieme dati sulle persone, in modo da avere un conciso elenco di azioni giuste o sbagliate da loro commesse.

Si tratta fondamentalmente di un lavoro di ascolto e annotazione che viene fatto continuamente su tutto e su tutti." (pag. 2).

Il Guardian Office aveva un immenso ed elaborato sistema di schedatura degli scientologi e dei presunti nemici della scientologia. I dossier includevano materiale proveniente dal "folder cull" e materiale trafugato da associazioni psichiatriche, archivi psichiatrici, sedi di giornali, enti governativi e dell'Interpol...

Benché gli scientologi sostengano di aver epurato il Guardian Office, le direttive di Hubbard che determinarono la persecuzione di presunti oppositori e l'infiltrazione nelle organizzazioni esistono ancora.

Le direttive di Hubbard, emesse in qualunque periodo, restano in vigore a meno che Hubbard stesso non le avesse annullate (JCA -21 ) .

I vari dipartimenti che sostituirono il Guardian Office nel 1983 sono composti in gran parte da persone già appartenenti al Guardian Office, addestrate alle procedure del Guardian Office, incluse "Routine di addestramento per lo specialista del servizio segreto - mentire" ("TR - L"), "Routine di addestramento per relatori" e "Routine di addestramento all'impiego" (JCA - 22). Ex membri del servizio segreto (B - 1) sono ancora impiegati nella Chiesa di Scientology. Alcune di queste persone furono addestrate alle tecniche di effrazione e violazione di domicilio (JCA - 22a) ed alle tecniche di infiltrazione."

E senza dubbio più esplicito è FLYNN :
"... la domanda che effettivamente ponendo è da Guardian Office sarebbe stato sciolto, nel 1981, quando Mary Sue Hubbard fu destituita e Franks la sostituì come continuò a funzionare il Guardian Office senza Mary Sue Hubbard e dopo che tutte queste persone erano state condannate, o incarcerate o sborsati, la risposta è semplice i Guardian Office locali non furono mai sciolti [riportato testualmente - trad. sconnessa. Nota di A. Guidi] Nel 1982 il Guardian Office di Boston, ad esempio, era in piena attività e faceva tutte le cose di cui parlavamo.

Persone come Warren Friske che ha testimoniato in alcuni dei miei procedimenti e che era a capo del CIC il Combact Information Center di Boston ed era coinvolto in tutte queste attività.

Dopo l'incursione, dopo le condanne e dopo che il Guardian Office sarebbe stato sciolto... ora ne è nata una questione legale molto importante in molti procedimenti tra cui il procedimento penale che coinvolgeva questo Kater.

In effetti il Guardian Office a un livello superiore fu sciolto di nome, ma non in termini di attività operative. In termini di flusso di informazioni a diverse persone nelle scale gerarchiche nell'organizzazione, le direttive informative, le tecniche di L. Ron Hubbard che sono illustrate dettagliatamente nel suo manuale non cesseranno di essere applicate, non possono perché

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Hubbard nelle sue direttive ha stabilito che quanto da lui stabilito non può essere cambiato.

Anche se le denominazioni e la struttura sono cambiate nel 1981, ad esempio le operazioni contro di me nel 1984 furono tutte svolte seguendo le stesse direttive della Chiesa che Hubbard aveva scritto nel Guardian Office negli anni 60 e 70.

La struttura della scala gerarchica era differente quindi non sarebbe corretto dire che dopo il 1981... il Guardian Office ha fatto questo o quello ma è perfettamente appropriato dire che le politiche del Guardian Office e quelle di L. R. Hubbard venivano applicate nello stesso modo, da varie persone nella scala gerarchica, senza la struttura o le denominazioni del Guardian Office. Questo in effetti è il modo in cui le cose funzionavano."

La piena attendibilità di queste affermazioni è data dalla documentazione sequestrata nel corso del presente procedimento. Talvolta il documento reca in alto la sigla OSA INVEST (es. all. 1 cart. 59 vol. 61) talaltra nessuna sigla ma il contenuto è ugualmente e solo INVESTIGATIVO.

L'OSA (Office Special Affairs) è tuttora esistente ed, apparentemente, si occupa solo di questioni amministrative; di fatto, come si vedrà meglio analizzando le stesse giustificazioni degli imputati, sembra essere un "ufficio chiave" che, nella sostanza, ha sostituito il G.O. L'affermazione non è azzardata se si pensa che il concetto è stato espresso anche dall'imputata VE. L..

Ad ogni buon conto anche la teste DE S. (cfr. vol. 34) è molto chiara sulle reale funzioni che caratterizzavano tale ufficio.

E, infine, praticamente indiscutibile è ciò che afferma, sul punto la G. di F. di Milano nel suo rapporto finale a pag. 51 (cfr. vol. 44).

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In ogni caso, come si diceva, il problema non è nominale ma sostanziale.

Si può infatti affermare che all'interno dell'associazione di Scientology si svolge, o almeno certamente è stata svolta sino al 4.12.86, un'intensa attività di raccolta dati, schedatura ed investigazione con conseguenti programmi di intimidazione ed infiltrazione.

Come ampiamente fatto rilevare, la massa di notizie viene acquisita in parte dalle attività tipiche dell'associazione (auditing, O/W e rapporti di ogni tipo), in parte da attività collaterali nelle quali vengono contrabbandati per corsi di studio quelle attività che in pratica si risolvono in mera raccolta di documentazione a cura di moltissimi adepti.

Ritorna in mente, a questo riguardo, ciò che ha dichiarato la sorella di PA. a proposito del fatto che il fratello «... recentemente aveva mansioni importanti nella sede di Cormano, si occupava in particolare di tutte le denunce sporte contro Dianetica»,e ciò che disse LO. M. circa il fatto che il suo compito consisteva nell'individuare e ritagliare tutti gli articoli di stampa che si fossero espressi contro Scientology. Mentre altrettanto significativa è, a riguardo, la vicenda riportata dal teste MA. (cfr. vol. 35) dalla quale non si può che trarre la conclusione, ampiamente confortata da quello che si dirà tra breve, che presso l'associazione esiste una ricca ed abituale attività di "schedatura".

Come riferisce il teste ATACK (cfr. vol. 117/118) confortando, come sempre, le sue dichiarazioni con una imponente mole di allegati:

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Hubbard creò un sistema per cui tutti gli Scientology divenissero suoi agenti e passassero informazioni alla Chiesa. Questo è dimostrato dalla creazione del "Dipartimento Zona Speciale" (JCA - 27) che venne rapidamente assimilato dal "Dipartimento Affari di Governo" (JCA - 27a).

La direttiva di utilizzare scientologi esterni al personale per infiltrarsi nelle organizzazioni e perfino nei governi è espressa in JCA - 27b, che creava il "Dipartimento Affari Ufficiali". Questo dipartimento e la "Sezione Inchieste Pubbliche" (JCA - 27c) vennero assorbite nel Guardian Office che continuò ad usare scientologi esterni al personale, spesso sotto falso nome per infiltrarsi in governi ed organizzazioni.

Come esempio della vastità di queste infiltrazioni all'interno della società, la confessione, in (nella causa n.d.r.) "USA contro M. S. Hubbard ed altri" già citata, mostra come un tenente della polizia di San Diego appartenente alla Scientologia usasse i computers della polizia nel tentativo di passare informazioni riservate dell'FBI agli scientologi.

Una delle prime fedeltà degli scientologi è ad Hubbard"

Un esempio di un contributo, sia pure marginale, in tal senso si è colto nelle parole riportate dal teste MA., sentito dalla G. di F. di Torino (cfr. vol. 23 sede di Torino) e dal teste LO. interrogato dalla G. di F. di Milano (cfr. vol. 35). In entrambi i casi si apprende, infatti, di una sorta di "controinterrogatori" cui vengono sottoposti gli adepti che siano stati sentiti dall'A.G.

Ed un riscontro ulteriore di ciò si ha nel fatto che persino un adepto allontanatosi, (quale sembra essere il POL.), una volta convocato da questo Ufficio si affrettò ad informarne l'organizzazione relazionando dettagliatamente e fornendo anche copia dell'atto di citazione (cfr. all. 1 cart. 59 vol. 61 ed anche più avanti).

Ma tornando a trattare più dettagliatamente dell'attività di "schedatura" si può dire che la sua intensità non può trovare riscontro migliore nell'imponente mole di documentazione

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sequestrata in proposito prima, nel 1981, presso la sede di Roma e, quindi, nel 1986, presso lo studio dell'avv. LE. che per anni ha rappresentato gli interessi dell'associazione in pratiche civili penali ed amministrative ed è anche difensore nel presente procedimento; nonché, da ultimo, ma in misura molto ridotta, presso lo studio del procuratore legale ZU., collaboratore in Milano dell'avv. LE..

A proposito di tale documentazione giova fare una breve precisazione di ordine pratico per semplificarne la consultazione.

Apparentemente, infatti, essa può apparire complessa per la serie di allegati, numeri, gruppi o cartelle. Per maggior chiarezza di chi dovrà consultare gli atti, dunque, si fa presente che, come si evince dal P.V. di sequestro della G. di F. di Roma, gli atti sono stati catalogati come allegati al rapporto. Vi sono sei allegati ciascuno dei quali raccoglie gruppi di atti più o meno omogenei per argomento. Non tutti gli atti sequestrati e descritti sono stati trattenuti in sequestro come si evince dal p.v. di dissequestro parziale del 23.12.86 (cfr. vol. 60 cart. 2) e dalla semplice consultazione dell'indice sono in atti:

  • alcune cartelle intere dell'allegato 1)

  • tutte le cartelle dell'allegato 2) perché come dichiarato dagli operanti al momento dell'intervento si trattava di documentazione che lo studio LE. stava predisponendo proprio per consegnarla a questo G.I.

  • due sole cartelle dell'all. 3)

  • quattro cartelle intere e parte di altrettante dell'all. 5)

  • l'allegato 5) bis (consistente peraltro in una sola piccola
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    cartella)

  • numerose cartelle dell'all. 6).

Ogni cartella o gruppo di cartelle ha mantenuto la numerazione originaria ad essa data dall'avv. LE.. È per tale ragione che la numerazione e la descrizione di ciascuna cartella può apparire confusiva. Si ha ragione di ritenere che questo sia solo apparente e non deve essere un fattore scoraggiante per una consultazione che si ritiene fondamentale sotto molti profili; in ogni caso esiste un chiaro P.V. della G. di F. come guida.

La molteplicità e varietà dei documenti in questione sono tali che sarebbe veramente problematico riassumerli tutti nel presente paragrafo. Si può semplicemente riportarne alcuni, a titolo esemplificativo rinviando, caldamente, ad un attento esame della documentazione stessa che da sola fornisce una testimonianza unica ed insuperabile della potenza, dell'aggressività e della pericolosità sociale di un'organizzazione che, mentre pretende di essere considerata un ente di culto dedito solo a finalità spirituali ed idealistiche, mostra in tutta la sua cruda durezza, bieco materialismo, interessi economici, politici, inquietanti attitudini ad interferire persino con le funzioni dello Stato.


6. "Investigazioni", "infiltrazioni" ed "interferenze" in settori amministrativi, giudiziari, politici e privati.

Si potrebbe cominciare con il menzionare la gran quantità di dati di ogni genere riportati nello schedario o, come è denominato, "Estratto cronologico" rinvenuto presso la sede di

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Roma nel 1981. Il motivo ricorrente è dato da:

  • indagini giudiziarie nei confronti di Scientology

  • attività di polizia in genere contro Scientology

  • informative su persone che hanno rappresentato o rappresentano in qualche modo, dal punto di vista dell'associazione, un pericolo per essa.

Accanto ad una sintesi di tutti gli articoli di stampa apparsi negli ultimi tempi con notizie contrarie all'associazione, proseguendo nella lettura si colgono i sintomi di tutte le attività investigative dell'associazione in tutti i settori: con particolare riguardo a quelli degli organi di polizia (Finanza, Polizia e Carabinieri) ed a quelli della magistratura. Dal Procuratore Generale al carabiniere della stazione più sperduta d'Italia, si cura di riportarne nome, cognome, condotte ed impressioni sulle stesse. Ed ancora accanto a brevi rapporti sullo stato di indagini apertesi a carico dell'associazione per violazioni alla normativa sul lavoro e dettagliate relazioni su quello che hanno fatto o detto Ispettori del Lavoro, vi sono anche informative tali da lasciare a dir poco perplessi: a titolo solo esemplificativo se ne riportano alcune qui di seguito:

  • 1978 - (circa) Digos (Polizia politica segreta) è creata come corpo aggiunto e provvisorio per la lotta contro il terrorismo in Italia. (71,1)

  • Genn. '78 (circa) - Due pesanti BR. Il casi presenta su HDI di Milano presenta Dimetri Liberopoulos a HDI. Egli e è ricercato dalle autorità greche per essere fuggito di prigione. Presumibilmente c'era un rapporto "IP" sul ragazzo e a ciò il suo arresto in Italia (72, 1O) (IP = Interpol n.d.r.)

  • 27 Genn '78 - Una piena documentazione consegnata al Dottor Mele responsabile di una sezione dell'Ispettorato del lavoro, conteneva anche la confessione di un anonimo accusatore. Molti incontri, telefonate e contatti con membri dell'Ispettorato del Lavoro durante tutto il 1978, per conoscere il risultato delle indagini: nessuna risposta definitiva né scritta o verbale si
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    poté avere. Nessuna nota nell'archivio di questi contatti. (74, 1)

  • Marzo 80 circa - La nostra banca (di HDI) cessò ogni trasferimento di denaro fuori dal paese per conto di HDI. - La Banca chiamata "CREDITO ITALIANO". Questo fu dovuto a ordini del CAMBITAL che è l'agenzia ufficiale che controlla il flusso nelle monete dentro e fuori del paese. Si ritiene che HDI producesse una documentazione del corso del denaro che stava per essere trasferito fuori. HDI trovò allora un altra banca che si occupò dei trasferimenti chiamato "CREDITO LOMBARDO" (78,1)

  • 20.3.78 - Un Carabiniere visita HDI Milano _ PR non c'era così B1 cercò di trattare. Il Cap Mario Baicha desiderava sapere come HDI sia legalmente costituita e chi siano i nostri avvocati. PR allora prese un appuntamento per il 21.3.78 allorché chiamò la Polizia interessata, il Gruppo Informazioni della Centrale Carabinieri. (79.1)

  • 20.3.78 - PR ltaly visitò l'ufficio Carabinieri per incontrare il capitano Mandolesi on an FRC cycle... Venne alla luce quanto segue: 1) Mandolesi sembrò cooperativo e mandò PR dal Dott. Larantino della Centrale di Polizia. 2) Larantino individuò un carteggio sulle richieste di PR su OL. V., il quale era una persona che aveva inviato un'accusa originale trovata in un rapporto chiamato "Rapporto Rosati". - 4) Dopo altre ricerche un carteggio tu trovato negli archivi della Divisione Politica del Dipartimento di Polizia (DIGOS). Questo è dove Larantino, disse il FRC, dovrebbe andare. - 5) PR allora si recò dal Dott. Schiavo della DIGOS. Egli voleva informazioni sotto forma di lettera fornente dei dati su HDI, come sul Comitato Direttivo, denominazione, scopo e statuto.- A Schiavo furono date delle stampe "theta" e così si concluse l'incontro. (80,1) Un ufficiale dei Carabinieri dice a PR che l'investigazione è venuta fuori a causa di 4 o 5 genitori che telefonarono per informazioni su HDI, principalmente perché i loro figli chiedevano soldi per i corsi. (80, 2)

  • Ott. '79 - Vernice, un reporter della Repubblica, scrive un articolo "Entheta" molto pesante sull'evento Bowart, ridicolizzando il nostro attacco alla CIA (Vernice ottenne questi dati per la storia da Press Agency Fernando Picana un corrispondente straniero del Corriere della Sera che aveva scritto "Entheta" su Scn nel passato, ed Emilio Servadio lo psichiatra. Egli pure cercò di trovare degli scontenti Scners ma non ne trovò alcuno). (183,3)

  • Ott. '79 AV. disse a Giorgio che l'Italia (non si sa chi siano queste persone) che la scientologia è anti comunista secondo un articolo da OMNIA press (134,2)

  • Metà Nov. 79 - CO. dice che Cerrato, Pubblico Ministero di Milano, raccolse lettere da gente scontenta di HDI, i quali affermavano che HDI era una frode ed un lavaggio del cervello. Anche Alberoni, un sociologo molto conosciuto, inviò presso HDI alcuni dei suoi studenti, per raccogliere dati per alcuni articoli che stava facendo. (151, 1)

  • Circa Dic. 79 - SISMI, il servizio segreto e DIGOS, la polizia segreta, mandarono degli infiltrati nell'agenzia di Milano.
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    (156.2)

  • Circa Dic. 79 - Venne riferito che SISMI fu messo in guardia contro le organizzazioni scientologiche in Italia dalla CIA americana. Si suppone che questo avvertimento contenesse dati sugli interventi del governo americano contro SCN negli USA - Sembra che questi dati siano stati inviati a tutti i servizi segreti dei paesi NATO. (156, 3)

  • Fine 79 - Primi 80 - Secondo - un ex aderente di HDI di Roma, inviò una denuncia all'ufficio di Roma del Procuratore di Stato, accusando l'HDI di frode e di lavaggio del cervello. Il Procuratore di Stato fece un indagine preliminare segreta e concluse che HDI era sospettata di essere molto conosciuta in città per attività terroristiche. Altri motivi che indussero il Procuratore a sospettare sono: grande quantità di denaro circolante, "drug-pushing" poteva accadere poiché noi ci dichiariamo contro la droga. Il Procuratore inviò allora un "Alert" (allarme) a tutte le città dove esisteva HDI alle seguenti sedi: Polizia Centrale, DIGOS, Ufficio Italiano Controllo Cambi del Ministero del Tesoro, Roma, Polizia tributaria e SISMI (servizi segreti militari) (dati non verificati). (157, 1)

  • 19 Feb. 80 - Cosertino scrive il suo primo articolo su Scn (?). Dopo quello ha raccolto molti dati dalle agenzie di stampe e ha ricevuto dati sul caso di Frode Francese e sul raid Svedese. Era in contatto anche con Zucca e anche con il Pubblico Ministero Cerrato che è ora la persona più importante ad indagare su "Scientology".

  • feb.- Aprile 80 - Cosertino venne in contatto con due magistrati di Milano, facenti funzioni di Pretori; essi sono: Michele Di Lecce e Dr. Del Balzo. Questi 3 (?) sembravano aver raggiunto l'accordo che i magistrati "guardassero dentro" HDI. - Cosertino avrebbe scritto sul risultato delle indagini e continuato il suo scrivere "entheta". Del Balzo si sarebbe interessato di frode e Di Lecce per le irregolarità del trattamento degli impiegati. (170, 1)

  • Circa Marzo 80 - Cosertino si reca da W. SA. una seconda volta. SA. è il padre dell 'ex impiegato F. SA., il quale era, "type C" nel 77. Cosertino desidera altri dati e afferma che sta attendendo che si mettano in movimento sia la magistratura che le Autorità Tributarie. Egli disse che era già stato a trovare Cerrato. (178, 1)

  • 19.3.80 - Un altro articolo "entheta": "indagine - Il Transnational Hubbard Dianetics Institute - Scientology: come una religione diventa un grosso affare". Dice che la scientologia è un'affare basato sul sistema piramide come Holiday Magic e Golden Product. (Corsentino era responsabile di aver causato il proo contro Holiday Magic Golden Products l'anno prima dal Procuratore Distrettuale di Milano). Accusa il Procuratore Distrettuale, l'Ufficio delle Dogane e la Polizia di Milano, Brescia e Novara di ignorare il fenomeno "Scientology". (187, 1)

  • 16.4.80 - Un rapporto dimostra una considerevole affluenza di poliziotti nelle linee dell'Org di Milano: 1) Michele D'lmperia,
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    Giovanni Parisi, Giacomo Cubetta, sono stateitra le fila per un po' di tempo ed ora si occupano di servizi più importanti. Il rapporto dice che si comportano bene.- 2) Pasquale Diamante, Salvatore Bellantoni, Aviello Migliacco, Claudio Casagrande, sono tutti ai corsi PE - 3) Tre Carabinieri; Giuseppe Melchiori, Renato Christe, Alessandro Casagrande, sono pure ai corsi PE.- B1 sta raccogliendo dati su ognuno di loro. (201, 1)

  • 30.9.80 - Il Sostituto Procuratore di Stato Nicola Cerrato di Milano, firma un mandato di perquisizione per il terzo della Finanza regionale di Milano. (Col. Donalisio) per perquisire HDI e la casa di R. US., Scn rep. in Italia. Come pretesto essi usarono una denuncia fatta in aprile dal Readers Digest. (Donalisio della Finanza incaricato della perquisizione, affermò più tardi, il 14.10, che la denuncia RD era solo una scusa per la perquisizione non il motivo per la perquisizione) (251, 1)

  • Ott. 80 - RD vuole lasciar cadere la sua accusa di aprile: il Giudice Nicola Cerrato non lo permetterà. Senza di questa egli non può agire contro HDI egli è personalmente interessato poiché è stato denunciato da HDI. Questi dati provengono dal legale della RD, C. BO.. (254,2)

  • 13.10.80 - M. RA. disse che egli aveva l'elenco della Guardia di Finanza che gli avevano dato il giorno prima e controllato dal Gen. Accadia e non appena il Gen. Accadia ebbe l'elenco egli disse che i nomi erano sotto controllo del Procuratore della Repubblica. Essi sono soliti fare questi interventi quando c'è qualcosa di speciale da trattare, ed egli consigliò di assumere un'avvocato per poter "guardare dentro l'episodio avvenuto", poiché altrimenti ogni cosa resta segreta e nessuno può sapere cosa stia succedendo.

  • 15.10.80 - Tre finanzieri vengono all'Org di Brescia. Sono: maresciallo Paolino De Santis, brigadiere Giuseppe Abbaterusso e Duilio Mallucato. L'A.G. "tratta" mostrando loro dei documenti ed essi sono soddisfatti e se ne vanno. Mentre sono là, essi chiedono che i libri contabili dell'organizzazione che non erano in luogo (nei locali) vi facciano ritorno per le due del pomeriggio, poiché è illegale tenerli altrove. Alle due e trenta ritornano e guardano il registro IVA. Non era aggiornato così chiedono che fosse aggiornato ad almeno 15 giorni prima, essi scrissero il loro rapporto sui locali e lo fecero leggere prima a AG e GO. Essi se ne andarono alle sei circa "ARC". Il rapporto che essi scrissero non era sfavorevole. (161, 1 e 265, 2)

  • 15.10.80 - All'Org di Pordenone ci fu la visita di tre finanzieri i cui nomi erano: cap. Rino Stanig; Rocco Pasquale, mar. Nicola Veneziani.
Si tiene a sottolineare che questi appena riportati sono solo una minima parte degli appunti di questo estratto cronologico, ma sono ampiamente illustrativi da soli dei metodi di schedatura e raccolta dati usati dall'associazione.

Ogni fatto è riportato con il maggior numero possibile di

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dettagli. Si punta all'individuazione fisica delle persone (nome e cognome) e spesso si comprende che la fonte è data da un "rapporto" che, come si ebbe a dire nei paragrafi precedenti, rappresenta una sorta di obbligo per ognuno all'interno dell'associazione e consiste nel riportare dettagliatamente su tutto ciò che sia accaduto di vagamente anomalo o pericoloso per l'associazione.

Se ne hanno amplissime conferme nella documentazione sequestrata presso l'avv. LE.: si riferisce dettagliatamente su TUTTO anche sulle cose più banali sempre con estrema quantità di particolari. Si vedano per esempio i documenti contenuti nell'all. 5 relativamente ad un episodio poco chiaro di presunta circonvenzione di incapace al quale era stata fatta versare la quota associativa di lire 1000. Il FA., il relatore nella specie, riferisce accuratamente avanzando subito ipotesi di collegamenti tra persone e situazioni, fa illazioni sull'operato di uffici pubblici come la Procura e dà dimostrazione di avere già assunto ampie informazioni sulle parti interessate. Si vedano altresì l'all. 6 cart. 4 -101/63, l'all. 6 pacco 9, l'all. 6 pacco 12, con particolare riguardo alle cartelle 106/2, 109/16 e 109/14 o ancora l'all. 6 pacco 13 cart. 109/13., (volumi 71 e 72 anche quelli di prima). In tutti questi ed altri documenti analoghi si nota come sia abituale cercare di tenere tutto sotto controllo annotando e riportando sempre nomi e cognomi di tutti e persino gesti, impressioni e reazioni manifestati da terzi. L'attivismo diventa ancora più frenetico quando la questione è importante.

Si vedano in proposito i particolareggiatissimi rapporti redatti in occasione dell'intervento dei Pretori di Milano Di Lecce e Del Balzo il 4.11.80 (all. 6 pacco 3) (cfr. vol. 71) e pag. 22 e seguenti della traduzione italiana dei documenti prima

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citati del 1981 (cfr. vol. 20).

La cosa poi che colpisce maggiormente in tutte queste annotazioni è quel costante senso di... paura di essere scoperti. Sembra, in altre parole che l'associazione abbia coscienza di stare commettendo qualche abuso ed abbia costantemente la preoccupazione di ciò. Come altro interpretare del resto affermazioni del tipo:

"... C'è un (ill.)... nella stazione di Polizia di Milano, col risultato che HDI potrebbe essere una frode, ma è riportato non esserci prove di questo".
Sembra quasi di sentire dietro quest'ultima precisazione una specie di sospiro di sollievo.

Frasi di questo genere sono ricorrenti ed esprimono generalmente preoccupazioni di due tipi, vuoi con riferimento ad attività di tipo truffaldino, (assimilabili ad esempio a quelle della Golden Products o di altre società prettamente commerciali) vuoi ad attività paramediche ditalchè vengono tenute sotto controllo tutte le iniziative giudiziarie in settori affini o addirittura proposte di legge come quella "Ossicini" tese a regolamentare l'espletamento di tutte le attività psicoterapeutiche.

Un simile atteggiamento appare molto significativo una che si ponga mente al fatto che le odierne imputazioni si riconducono, appunto, prevalentemente ad episodi di truffa (eventualmente qualificata come la circonvenzione di incapaci) ovvero all'esercizio abusivo della professione medica.

Tornando comunque a trattare dell'estrema attenzione con la quale vengono seguite tutte le mosse di magistrati e della magistratura in genere, c'è da dire che essa non conosce limiti se si pensa al rinvenimento, addirittura, di una scheda personale sul conto dei magistrati che negli anni 80/81 avviarono le prime

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indagini sulle attività dell'associazione. In questa scheda di identificazione, intestata a "DEL BALZO Eugenia, DI LECCE Michele ed AMENDOLA Gianfranco", vengono riportate impressioni e notizie acquisite in ordine al carattere o anche alle opinioni della persona, oltre che dei sui movimenti che, nel caso in esame, sono decisamente riservate in quanto un incontro tra magistrati non è di regola di pubblico dominio e, certamente, non lo era nel caso di specie visto che esso intuibilmente, preludeva all'operazione giudiziaria poi eseguita a quell'epoca in varie parti d'Italia.

Tale documetazione rinvenuta nel 1981 presso la sede di Roma è degna di essere qui riportata:

SUBJECT: DEL BALZO Eugenia
Category E- £T2 (?) ...ill.

DI LECCE Michele
AMENDOLA Gianfranco

re Italy Eugenia DEL BALZO 24.9.81

Caro

Eugenia Del Balzo è un pretore, magistrato di livello più basso, a Milano, che ha iniziato un'indagine su HDI nel primo quarto dell'anno 1980 dopo che Giuseppe Corsentino aveva fatto sul suo giornale una cattiva campagna pubblicitaria contro HDI. Ella ha continuato con le indagini nel corso del 1981 dopo che il Pubblico Ministero Nicola Cerrato aveva ordinato alla Finanza di perquisire HDI ed investigare sulla sua documentazione.

Ella ha ricevuto cc's di rapporti dalla polizia addetta al settore delle tasse e da ogni altra polizia che lavorava su HDI in Itali. Ella ha lavorato affiancata ad un altro più vecchio ed esperto magistrato di Milano chiamato Michele DI LECCE.

DI LECCE sta investigando sul nostro conto per irregolarità relative alla legislazione sul lavoro, e DEL BALZO dal punto di vista della frode. DEL BALZO stava programmando di far iniziare il procedimento nei nostri confronti a settembre ed aveva già preparato le comunicazioni giudiziarie (contenenti le accuse) per alcuni dei principali HDI Milano; quindi, durante le ultime due settimane ella è stata contattata da Gianfranco AMENDOLA, il magistrato di livello più basso di Roma il quale ha, di recente, arrestato 8 staff ed ha chiuso l'organizzazione di Roma per esercizio abusivo della professione medica e farmacistica e

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vendita non autorizzata di vitamine.

Amendola sta cercando con insistenza di indurre anche Di Lecce e Del Balzo a seguire la sua azione di chiudere tutte le organizzazioni di Dianetica in Italia inclusa quella di Milano la quale ultima cosa dovrebbe essere appunto realizzata da Del Balzo e Di Lecce.

Del Balzo è amica di Amendola da alcuni anni, abbastanza per sapere che egli è socialista, il suo stile di azione la sua ambizione per la pubblicità e protagonismo, è per tale motivo che essa non ha agito immediatamente dal momento che è un magistrato più calmo e prima di prendere ogni iniziativa drastica come quella di arrestare vuole essere sicura di agire bene e perciò vuole prove del fatto che noi siamo cattivi soggetti.

Non sappiamo con esattezza quale sia il punto di vista di Di Lecce.

Il fatto certo è che Amendola ha convinto entrambi ad andare Roma domani (venerdì 24.9) dove essi arriveranno nel mattino e rimarranno sino alla sera.

Amendola ha stabilito di avere nelle sue mani alcuni documenti chiave (verosimilmente che egli ha acquisito durante le indagini e ricerche di cui si diceva prima) ed egli desidera mostrarli personalmente a loro e non mandarli a Milano, egli crede che questi documenti dovrebbero realmente convincere gli altri due a passare all'azione.

L'inchiesta su HDI è da ora molto più nota nel palazzo di giustizia (e particolarmente nella corte di livello più basso di Milano) ed è anche ben noto che Del Balzo e Di Lecce stanno per partire per Roma per visionare questi "documenti chiave". Apparentemente anche la Procura della Repubblica di Milano sta seguendo l'inchiesta ma non è noto in che modo".

Né a dire che le investigazioni sulla magistratura si fermino qui visto che, a quanto dato capire da più documenti, l'associazione disponeva di una vera e propria "talpa giudiziaria" o, se si preferisce, semplicemente informatore. È chiaro infatti che, nell'"Estratto" appena citato, la ricorrente parola "Legal", visto il senso in cui viene usata, sta a rappresentare la persona dell'organizzazione addetta ad assumere informazioni nel settore giudiziario. Ciò è ancor più verosimile per il fatto che essa fa, per così dire, "pendant" con l'altra sigla PR che intuitivamente vuol dire Public Relation e sta

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appunto a rappresentare l'addetto dell'associazione a questo settore. Non è dato sapere se nel caso di "Legal" questi si identifichi in un avvocato oppure in un semplice impiegato degli uffici giudiziari il quale, avvalendosi di tale ambito lavorativo, fornisce notizie all'associazione. Invero, dato il tenore delle notizie, sembra più valida questa seconda ipotesi anche perché come si vede, in altri casi, quando si tratta di legali essi vengono espressamente indicati con il nome e la qualifica. In ogni caso, si mettono qui di seguito in risalto alcune affermazioni concernenti questo "Legal":

  • Pre - giugno - '78 - È stato scoperto che il Ministero degli Interni aveva un dossier su HDI come continuazione della vecchia società IITA - "Legal" stava cercando a quest'epoca la connessione con DA. - (91, 1)

  • 3.11..80 - "Legal" riceve una telefonata dal sig. F. PA. dell'Ufficio Tasse sul reddito, che afferma di aver ricevuto i documenti dalla Guardia di Finanza di Pordenone, ma poiché non c'era niente di nuovo su HDI egli chiede dei documenti. (289, 1)

  • 31.10.80 - Il signor SC., un avvocato di Pordenone, informa "Legal" che il Procuratore della Repubblica di Pordenone ha ricevuto una lettera dai sindacati locali che non è chiaro ciò che l'org sta facendo, e che molti soldi vengono chiesti alle persone che vogliono seguire i corsi. La lettera è data al m.llo Albano della polizia giudiziaria di Pordenone dal Procuratore della Repubblica, cosicché l'indagine può essere fatta. Albano chiese di vedere le persone responsabili dell'org così da potere avere dei dati. (283,1"
E che lo scopo, nell'indagare sulla Magistratura sia anche quello di screditare, ove ciò possa servire a bloccarne l'azione contro l'associazione, è testimoniato da queste affermazioni:
"Abbiamo scoperto fin qui un totale di 52 denunce contro HDI, il cui pericolo deve essere esattamente individuato e noi abbiamo tre indagini in corso, che ci obbligano a disperdere piuttosto che avere un attacco/sforzo concentrato per trattare e noi siamo più o meno "effect" su cosa è stato fatto.

Sulle linee B 1 abbiamo fin qui sbagliato previsioni della situazione, non abbiamo linee di indagine né

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obiettivi chiari, come ottenere dati dal campo avversario. B 1 non capeggia gli altri uffici per indicare l'obiettivo ed il perché e suggerimenti su come trattare.

Principalmente il Procuratore Cerrato è visto come il principale "chi" della situazione, ed anche AG Milano è stato molto occupato a procurarsi dati su Cerrato e a scoprire il suo coinvolgimento nel permettere una vasta distribuzione di pornografia "Hardcore" in Italia.

Questi fatti sono utili da conoscere ma non ci danno una chiara soluzione per la nostra situazione, finora.

Di propositi denigratori nei confronti di magistrati che abbiano indagato sulle attività di Scientology sembra ve ne siano stati numerosi altri se si vuole prestar fede a quanto in proposito riferisce il teste FLYNN più volte menzionato:
"Ci sono almeno tre o quattro casi in cui l'FBI ha sequestrato dei documenti resi di pubblico dominio, in cui c'erano delle operazioni contro dei giudici, ma questo rappresenta solo il 5% dei documenti sequestrati e dai miei clienti mi pare di capire che c'erano altri documenti sequestrati mai divenuti pubblici, su delle altre operazioni contro dei giudici: per il tipo di informazioni contenute nei documenti non furono mai resi pubblici.

Inoltre dopo il luglio 1977, dopo l'incursione (dell'F.B.I. n.d.r.), ci furono delle operazioni... in alcune (delle quali) erano coinvolti miei clienti, contro il giudice Ricci di Washington D.C., un giudice di Clearwater il cui nome mi sfugge e nella quale hanno speso oltre 250.000$ ed una delle persone che ha autorizzato il versamento di quella somma di denaro è un mio cliente .... quello che fecero fu di stanziare 250.000 $ in quest'ultimo caso... quello in cui era coinvolto il giudice Kratzman che aveva emesso una sentenza sfavorevole a loro nel caso Tonja Burden in alcuni procedimenti molto importanti.

Stanziarono 250.000 $ per prendere uno yacht, mettere a bordo delle prostitute e della droga e poi condussero delle ricerche sugli amici di Kretzman per cercare di scoprire a quale amico avrebbero potuto fare avvicinare qualcuno che sarebbe stato abbastanza gentile da invitare Kretzman sullo yacht: era molto complicato. Avevano dei microfoni e delle videocamere nascoste dietro gli specchi dello yacht. Lo yacht si recò a Clearwater, fu effettivamente predisposto con le esche e tutto il resto ma Kretzman, che fu invitato ad un cocktail party, non vi andò mai: apparentemente declinò l'invito, cosicché, dopo la complicata operazione per far salire Kretzman sullo yacht il giudice non vi salì mai".

Un'aggressività simile nei confronti del sistema giudiziario non

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sembra comunque casuale se si considera che è lo stesso Hubbard a teorizzarla nella sua "policy" sulla giustizia intitolata "Disfattismo", della quale si ha copia in atti allegata alla nota di trasmissione della G. di F. di Milano del 1.12.87 (cfr. vol. 43 f. 223). Vi si legge tra l'altro:

"... in materia di giustizia è piuttosto poetico il fatto che essi stavano combattendo ciò che essi stessi avrebbero potuto usare. Molti altri a battaglia conclusa, hanno perso il loro posto di lavoro: il suo bagaglio di diritti di far fuori gli altri è una cosa preziosa per un soppressivo: è deplorevole constatare che ci sono molti che si trovano al governo in modo da avere questo diritto: perciò quando qualcuno viene dimesso per aver fallito nei suoi attacchi contro di noi, la fine della sua vita è molto vicina".
Non è dato conoscere da che punto di vista vada interpretata quest'ultima affermazione se, cioè, come vera e propria di morte.

Ad ogni modo, nella migliore delle ipotesi, come conferma il tenore dalle frasi precedenti, il soggetto pubblico addetto al settore della giustizia il quale, nell'esercizio delle sue funzioni, si frapponga in qualche modo alle attività di Scientology, sicuramente verrà fatto oggetto di attacchi tesi a screditarlo ed a rovinare la sua carriera. Questo è quanto si desume indiscutibilmente anche dalle ulteriori affermazioni di Hubbard che più avanti si riporteranno a proposito del principio hubbardiano secondo cui la miglior difesa è l'attacco (v. più avanti).

Terminando, comunque, la citazione della predetta "policy" sulla giustizia, va infatti sottolineato come la logica di base di quest'ultima ed altre affermazioni sia quella secondo la quale:

"... Questa scena chiamata Scientology non finirà. Di volta in volta il nemico durante i nostri momenti più difficili si è detto: Li abbiamo presi! Li abbiamo fermati! Sono finiti! Stavano semplicemente pregando sulla loro tomba. Ogni volta eravamo ancora lì, più forti espandendoci e lavorando meglio. In
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questo preciso momento in cui scrivo questo è il punto in cui ci troviamo. L'ultimo attacco nemico sta fallendo."
Dal seguente ulteriore brano, invece, si ha addirittura coscienza che grazie alle notizie acquisite, con il sistema di schedatura ed infiltrazione del quale si va dicendo, l'associazione intende svolgere vere e proprie attività di interferenza con il normale corso dell'attività giudiziaria e/o degli organi di polizia:
"Ieri sera AG Legal Milano aveva alcune notizie riguardanti le indagini di Cerrato.

Egli menzionava che l'avv. Pesce, il nostro penalista di Milano, aveva sentito la notizia che Cerrato è stato allontanato e che non si occupa più del nostro caso. Era stato già Cerrato stesso a dire che aveva una buona probabilità per esser promosso a giudice. Lo aveva detto al nostro avvocato Pesce un po' di tempo fa in una riunione.

Se Cerrato è fuori dal caso, allora ciò significa che 1° un SP è fuori dal caso. - 2° un altro magistrato deve occuparsi del caso.

Questo ci riapre qualche manovra:

  1. Legal ha acconsentito col legale della Readers Digest che ritirerà la denuncia. Questo era stato tentato, ma Cerrato non ha voluto permettere all'avvocato di RD di farlo, poiché egli aveva bisogno della denuncia per continuare le sue indagini.

  2. Col nuovo procuratore che si occupa del caso noi possiamo ripetere questo passo e fare in modo che l'avvocato del RD ritiri la denuncia, o almeno che diminuisca le accuse, così è caduta la necessità di un'indagine completa.

    Se la denuncia è ritirata noi potremo ottenere dall'ufficio del Procuratore di Stato di lasciar cadere l'intera indagine.

    Nota: questo è indipendente dall'indagine dell'Ispettorato del Lavoro e da quella per frode.

  3. Abbiamo contattato "Legal" per venire a sapere da loro, chi potrebbe essere il Procuratore adatto al nostro caso, così che potremmo suggerire tale nome sulle linee B-1 alla persona che assegna questo tipo di casi al Procuratore.
Si fa notare la sigla "B - 1" il cui significato è stato fornito

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poco prima dal teste ATACK (retro pag. 46) a proposito dell'ufficio segreto informativo di Hubbard addetto anche alle infiltrazioni.

I propositi espressi nello scritto appena citato non sono del resto tanto diversi da quelli perseguiti in occasione dell'elaborazione del c.d. "Progetto GO Earling System" del quale riferisce il teste ARMSTRONG:

"Il progetto "GO Earling System" al fine di sapere anticipatamente di qualsiasi tentativo di emettere una citazione di comparizione nei confronti di Hubbard, ordinava l'infiltrazione dell'Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti a Washington D.C. ed a Los Angeles, dell'Ufficio Nazionale Imposte, del Procuratore Distrettuale di Los Angeles, del Procuratore Generale della California, dell'Associazione Medica Americana, dell'Ufficio del Procuratore Statale Generale della Florida, dell'ufficio locale del capo della polizia, ed il furto di documenti degli uffici federali.

Mi fu data istruzione all'UCE che se fosse arrivato un ufficiale giudiziario per dare una citazione ad Hubbard, bisognava metterlo in stato di allarme e bisognava bloccare fisicamente l'ufficiale giudiziario così che Hubbard potesse scappare. Il rapporto su "Goldmine" rivela le macchinazioni societarie della Scientologia ordinate da Hubbard, e che in realtà non c'era una integrità societaria".

Ci sarebbe infine quasi da sorridere, se in realtà il fatto non fosse tanto allarmante, per ciò che emerge dall'all. 6 gruppo 5 cartella n. 101/42 (cfr. vol. 71). Vi si apprende infatti di un carabiniere inviato dai suoi superiori presso l'organizzazione come agente provocatore. I servizi di "controspionaggio" dell'associazione se ne sono resi conto ed hanno preteso dal carabiniere DI. (tale è il nome del malcapitato - sotto ogni punto di vista -), una sorta di ammissione scritta di responsabilità con un impegno a... non farlo più (!).

Ma le suddette attività di intelligence non vengono svolte solo presso gli organismi giudiziari se ha senso ciò che si legge

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più avanti negli appunti in esame:

"3.5 Fin dove abbiamo potuto risalire, l'inchiesta non ha avuto origine dal Ministero degli Interni, che controlla tutte le forze di polizia.

Sono stati fatti colloqui con i rappresentanti della Criminalpol (polizia criminale) Interpol, Ufficio stranieri, col capo della polizia e con il suo segretario personale, ma nessuno di questi interrogati era stato direttamente sul fronte dell'inchiesta di HDI. L'unico che aveva avuto notizie di HDI fu il segretario del capo della Criminalpol, ma egli sapeva soprattutto dei guai di Bologna e di qualcosa di Milano, ma nulla di preciso. Anche il generale PRO (Public Relation Office n.d.r.) del Ministero che si ritiene dia dati sulle cause ai giornalisti ecc., non aveva sentito parlare di HDI.

3.6 Non è impossibile al cento per cento che il Ministero non sia completamente sulle linee. Sappiamo che gli ufficiali sono spaventati a morte ad ammettere che si stanno occupando di un caso, per timore delle contromisure. È noto che le BR ed altre associazioni terroristiche hanno ucciso ufficiali, magistrati e giornalisti senza nessun riguardo. Il fatto che nessuno abbia voluto parlare è possibile, ma come già detto, è solo una piccola probabilità.

3.7 Il coinvolgimento dell'ufficio del Procuratore di Stato di Roma è molto improbabile, poiché non abbiamo avuto molti casi di lamentele a Roma e un recente controllo con tutti i possibili uffici nell'ufficio del Procuratore di Stato ha dato risultato assolutamente negativo per quanto riguarda il coinvolgimento con HDI".

E più avanti:
"... Noi stiamo ora manovrando da un'altra parte, cioè un fascicolo al Ministero degli Interni, che forse potremmo vedere e che può fornirci un maggior numero di dati riguardanti il punto dell'inchiesta.

Anche il nostro amico qui sta pensando quali altre strade possibili possono essere aperte per ottenere i dati a Milano attraverso qualcun altro".

Né si obietti, a questo punto, che le suddette attività inquirenti avvenivano solo nel 1981 perché basterebbe citare ciò che riporta la G. di F. di Milano nel suo rapporto finale a proposito dei propositi inquisitori espressi sull'allora Ministro della Sanità Degan, ovvero persino su... Gianni AGNELLI.

Riferisce la finanza a riguardo:

"Di indubbia importanza si può, poi, ritenere la documentazione
pag. 638
custodita nel fascicolo intestato ESTIMATES (valutazioni), sequestrato in data 4.12.1986, che rivela l'esistenza, nell'ambito della Chiesa di Scientology, di un vero e proprio Ufficio Investigativo (OSA - OFFICE SPEClAL AFFAIRS), il cui compito appare quello di rappresentare e valutare situazioni di pericolo o di particolare interesse per l'organizzazione, disponendo quindi i "maneggiamenti" (HANDLING) ritenuti più opportuni per fronteggiarli.
Tali documenti, che costituiscono l'allegato nr. 22, sono contraddistinti progressivamente dalla lettera A alla lettera H.

L'allegato nr.22/A rappresenta la seguente SITUAZIONE:

il ministro della Sanità ha riunito a Roma il Consiglio Superiore della Sanità ed a loro ha dettato la nuova strategia che si vuole utilizzare in Italia nell'ambito della Sanità.
Tale situazione procura, evidentemente, qualche preoccupazione alla Chiesa, la quale paventa «l'infiltrazione della Sanità nei campi della tossicodipendenza, dell'alcolismo, degli handicappati», condizioni sociali che rappresentano, per l'organizzazione, ingenti fonti di arricchimento.

L'estensore del documento dispone quindi il seguente HANDLING ("maneggiamento"):

"Raccogliere maggiori informazioni su Costante DEGAN in relazione al suo VIEVPOINT (Punto di vista) sul PP BILL (Progetto di legge)."
Nel documento all. nr. 22/8, si fa riferimento a KISSINGER, ROCKFELLER ed AGNELLI, con alcune valutazioni sulla
pag. 639

importanza internazionale dei tre personaggi e prospettando il pericolo che AGNELLI possa «venire usato in Italia per scopi soppressivi».

Si dispone quindi il seguente HANDLING (maneggiamento):

"fare ODC su AGNELLI e vedere che azioni lui o chi gli è vicino sta facendo che potrebbero muoversi".
La sigla ODC, spesso insieme alla sigla CDC, compare anche sui documenti successivamente descritti.

Tali sigle, molto verosimilmente, dovrebbero indicare documenti investigativi particolarmente dettagliati e significativi sul conto delle persone o degli Enti, oggetto delle singole ESTIMATES.

Nel documento che rappresenta l'all. n. 22/c, datato 15.5.1985, viene rilevato il recente successo elettorale dei VERDI.

L'estensore del documento, dopo aver espresso le proprie valutazioni sulla possibilità di un collegamento della Chiesa di Scientology con tale Partito, per "una battaglia comune", ritiene però necessario «verificare chi c'è dietro i VERDI» e, pertanto, dispone un ODC e un CDC sul Partito in questione.

Nel documento che costituisce l'allegato nr.22/D, datato 15.5.85, sul settimanale PANORAMA del 19.5.85, è stato pubblicato un articolo sulla Mente Umana, dal quale emerge una stretta relazione tra psichiatria e psicologia. L'estensore dell'ESTIMATE aggiunge che gli psicologi stanno tentando, con successo, di farsi accettare dal pubblico, ridefinendosi e posizionandosi alla scienza.

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"Questo gli aiuta per il PP-Bill.

HANDLlNG: ODC + CDC su questo avanzamento della psicologia, scoprendo chi della sit e scoprendo i suoi crimes per attaccarlo".

II motivo di questa trasparente ostilità per gli psicologi deve essere ricercato, senza dubbio, nel fatto che costoro rappresentano, per l'Organizzazione, sicuri concorrenti sul piano economico.

Nel documento che costituisce l'allegato nr.22/E, datato 28.5.1985, si dà notizia del prossimo arrivo a Milano del nuovo Questore dott. Antonio FARIELLO.

Segue poi una sommaria descrizione dei vari incarichi in precedenza ricoperti dal citato funzionario, tra i quali quello presso l'Interpol. Si afferma quindi:

"poiché IP (Interpol) è un nostro ENEMY (nemico), non ci sarebbe nulla di strano se questo questore iniziasse a fare azioni soppressive nei nostri riguardi. Raccogliere tutti i dati possibili su di lui, quindi una ODC".
Nel documento che costituisce l'allegato 22/F, datato 8.7.85, si rappresenta che sul quotidiano il "Corriere della Sera" del giorno precedente, una intera pagina è riservata alla GREEK ANTHOLOGY. L'estensore dell'ESTIMATE afferma «trovo l'intera pagina interessante. Scoprire chi sono i giornalisti che l'hanno composta».

L'estensore stesso prevede quindi, come HANDLING (maneggiamento):

1 - ODC sui giornalisti;

2- verificare qual è la vera intenzione.

pag. 641

Non è stato possibile chiarire il reale significato dei termini GREEK ANTHOLOGY (Antologia greca), non essendo apparsi in alcun altro documento esaminato.

Nel documento che costituisce l'allegato nr. 22/g, datato 9.4.86, si traccia una situazione di alcuni giornali del movimento di "Comunione e Liberazione", prendendo spunto da un articolo del giornalista Sandro MAGISTER pubblicato sul settimanale l'ESPRESSO del 20 ottobre 1985.

In tale documento si afferma, in sostanza:

  • che i giornali "LITTERAE COMMUNIONS", "SABATO", "TRENTA GIORNI" e "AVVENIRE", stanno accumulando un pesante deficit di gestione, per far fronte al quale vi è il ricorso a misteriosi e "torbidi" finanziamenti;

  • che le fonti di questi ultimi in alcuni casi risultano palesi, mentre in altri sembrano occulte, come gli 11 miliardi e 700 milioni circa per la testata AVVENIRE, provenienti da non meglio precisate sovvenzioni da parte di terzi;

  • che la SIPRA, agenzia pubblicitaria del SABATO, attribuisce al settimanale di COMUNIONE e LIBERAZIONE, nel suo catalogo per la clientela, una diffusione di 102400 copie, citando come fonte di tale dato la dichiarazione dell'editore;

  • che, invece, secondo l'articolista dell'ESPRESSO, le copie del SABATO vendute annualmente sono circa 26.000. In tal modo il costo per la pubblicità si rivela, per gli inserzionisti, molto più oneroso di quanto dovrebbe essere nella realtà;

  • che un personaggio come Vittorio SBARDELLA, dai trascorsi
pag. 642
    neofascisti e già minacciato di espulsione dal partito della Democrazia Cristiana, riappare ora come "generoso benefattore" nelle liste di COMUNIONE e LlBERAZIONE.
Ciò premesso, l'estensore dell'ESTIMATE aggiunge che se la situazione deficitaria delle citate testate dovesse perdurare, è probabile che vengano poste in essere "irregolarità finanziarie e crimini" per rimediare a tale situazione.

Viene quindi proposto il seguente HANDLING (maneggiamento):

"Visto che da parte del SABATO e di AVVENIRE sono stati pubblicati articoli pesantemente ENTHETA (calunniosi) sulla CHIESA e su RON (HUBBARD), rispettivamente il 31.08.1985 ed il 15 febbraio 1986, fare ODC su di essi e se necessario CDC.

Se dai dati raccolti si trovano delle condizioni del tipo di quelle menzionate nella PREDICTION (cioè che vengano poste in essere irregolarità finanziarie e crimini per porre rimedio alla situazione deficitaria delle citate testate), usare questi dati come materiale DEAD AGENT (Agente di Morte [meglio tradotto come "Agente Morto", n.d. A. Guidi] e smascherate e maneggiare una eventuale ENEMY-LINE nei nostri confronti".

Nel documento che costituisce l'allegato nr.22/H, datato 10.10.86 ed intitolato "LISTA DI CICLI IN PENDING nel DSA Mil", risulta in pendenza la compilazione di "ODC e CDC su MALATESTA."

A maggior conforto di quanto rinvenuto dalla Guardia di Finanza a

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Milano basta dare un'occhiata all'imponente mole documentale sequestrata presso lo studio LE. nel dicembre 1986.

Fra questi incartamenti si rinvengono prove inquietanti dell'intensa attività di "intelligence" svolta all'interno dell'associazione sin dal 1981, ma si giunge anche sino a documenti attualissimi come è il caso di alcuni dei quali si riporta, qui di seguito, parte del contenuto. Essi sono in genere di tale chiarezza da commentarsi da soli, ad ogni modo è bene ancora una volta sottolineare che rappresentano solo una minima parte simbolica di una massa ben più ampia ed altrettanto illustrativa.

In ordine cronologico si possono prima richiamare all'attenzione gli atti dell'all. 6 cart. 146/1 (cfr. vol. 78).

Si tratta di documentazione risalente al 1981 che contiene un'elencazione dettagliata dei "raids" o per meglio dire delle irruzioni di Polizia, CC. o Finanza nelle sedi H.D.I. dal '77 all' '81 ma, quel che più conta, una dettagliata descrizione sui comportamenti da tenere in caso di intervento di forze dell'ordine ovvero sulle possibilità che vi sono per prevenirle o controllarle.

Si rileva da questa relazione una capillare informazione in ordine all'operato dei servizi segreti ed organismi pubblici come il Ministero del Tesoro, la Guardia di Finanza, il SISMI o le Procure della Repubblica. E vi si legge tra l'altro a pag. 4:

"Inoltre dobbiamo fare indagini nel Ministero degli Interni, CAMBITAL, SISMI ed i quartieri generali della DIGOS a Roma. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di scoprire da dove stanno prendendo i loro ordini o consigli. Lo stesso vale per il
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Procuratore della Repubblica di Roma".
Ed ancora:
"Una raccolta di dati è necessaria immediatamente sulla struttura della polizia in Italia. - come sono collegati tutti questi sistemi di polizia ed ispettorati? Chi è il loro superiore? Quali sono le linee di comando e le linee di comunicazione che richiedono adesione? Questa struttura deve essere ben compresa affinché possiamo localizzare con precisione il punto di origine e di coordinazione degli attacchi a Scientology in Italia... Questo è solo il punto d'inizio."
Sempre da questa documentazione si ha conferma dell'ampio raggio di capacità dell'associazione nell'acquisire notizie sull'operato di organi pubblici perché si legge, tra l'altro:
"L'irruzione a Bergamo fu fatta, secondo i rapporti, in esecuzione del telex del Commissario di Polizia di Bologna, Pezzano, che inviò un allarme in tutta Italia. Soltanto la Polizia di Bergamo fino ad ora ha risposto con una irruzione e, considerando i maneggiamenti in corso, ci si aspetta che non ci saranno ulteriori irruzioni dovute all'allarme di Pezzano".
(per inciso il dr. Pezzano è un commissario della Questura di Bologna).

Se si considera che i rapporti ai quali si fa riferimento non sono mai divenuti pubblici essendo parte integrante di questo procedimento, si ha conferma del fatto che la loro attività di infiltrazione o, per usare il loro linguaggio, di "maneggiamento", è arrivata al punto di accedere ad atti riservati o, comunque, di consentire l'affermazione che nessun altro organismo = a parte la polizia di Bergamo = avrebbe dato

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seguito all'"allarme" della Questura di Bologna.

Altri documenti del genere sono comunque contenuti nell'all. 1 cart. 53 (cfr. vol. 61) che contiene una relazione sullo stato delle indagini giudiziarie in Italia, alla data del 31.1.86 contro Scientology.

Gli atti raccolti sotto la denominazione di all. 6 cart. 27 (cfr. vol. 61), rappresentano invece un esempio chiarissimo di come presso l'associazione si usi "schedare", intendendo la parola nel senso più letterale: fare cioè una scheda per ogni persona al fine di qualificarla, per usare il lessico scientologo, "antagonista" o meno.

Nell'all.1 cart. 59 poi (cfr. vol. 61) a pag. 6 di un blocchetto per annotazioni si rinviene la seguente frase scritta a mano che dice testualmente:

"Costituire a Roma una soc. Editrice per la stampa e diffusione di un giornale o agenzia e conservazione in essa dei documenti riservati (archivi)"
La qualcosa elimina ogni dubbio - ove ne permanessero - circa l'esistenza di "archivi riservati".

Ma senza dubbio uno dei documenti più interessanti, per la sua attualità, è rappresentato dal dettagliatissimo rapporto contenuto sempre nell'allegato 1 cart. 59 circa l'escussione da parte di questo G.I. di POL. P.. Va detto, in proposito, ad onor del vero che, con macroscopica svista (dovuta al lungo tempo trascorso tra l'invio delle comunicazioni giudiziarie nel 1981 e la ripresa delle indagini, alla fine del 1985) il POL., persona raggiunta appunto delle primissime comunicazioni e, quindi, avente la indiscutibile veste di indiziato, fu convocato

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da questo G.I. in qualità di teste ai primi del 1986 avendone avuto il nominativo da altro teste ed essendo sfuggita l'evidente identità di persona con l'indiziato. Questi dunque venne sentito come testimone (atto che, peraltro, è stato dichiarato nullo e mai utilizzato) ai primi del 1986. Sebbene in quella sede il POL. avesse dichiarato di aver preso le distanze dall'associazione, il 4.12.86, presso lo studio dell'avv. LE. furono rinvenute non solo copia del decreto di citazione ma anche una relazione molto particolareggiata sulla convocazione. Il tutto si conclude con questa annotazione anche sostanzialmente divertente per la precisazione finale circa il fatto che questo organo inquirente non è ...un uomo. Vi si legge infatti:

" --->OSA lNVEST
R. ZAGATTl 24.5.86 ORE 24.00

Re: Incontro POL. e giudice a Milano.

Parlato con POL. stasera. Abita in viale [omissis] (stesso residence di C. PA.), tel. Primaradio (suo posto di lavoro) : 34.xx.xx.

È stato convocato come teste in procedimento penale contro Segalla più 4 (v. allegato).

Il giudice lo ha interrogato per sei sette ore circa sulle sue esperienze in SNC, da quando era il CO in avanti. Sembra che il POL. abbia ben risposto con buon PR (così è parso).

OUTPOINTS:

  1. Il giudice sapeva che era sposato/separto e che era stato assieme alla FI..

  2. Il giudice sapeva dell'esistenza di Scientology alternative (Squirrels)

  3. Sapeva del "Stat Push"

  4. Sapeva del Push dei Regs
POL. dice che nella lista di staff allora coinvolti c'era anche la FI. e l'A. CA..

Una di queste due può aver dato dati alla giudice (femmina)."

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Nonostante l'uso di parole sincopate e sigle sembra evidente la preoccupazione che traspare da questo appunto che il magistrato inquirente sappia delle "pressioni sulle statistiche".

Come si evince poi anche dal prossimo documento (ed è certamente trapelato anche da altri precedentemente menzionati) uno stile costante del modus operandi dell'associazione è dato dallo sforzo di individuare, di volta in volta, un "nemico fisico" contro il quale dirigere poi gli strali del caso. È questo però un modo evidentemente distorto di affrontare i fatti e riflette senza dubbio quel senso maniacale di "persecuzione" che porta ad un travisamento della realtà e, spesso, vanifica ogni reazione perché diretta sull'obiettivo sbagliato.

Si hanno numerosi esempi di ciò nel tentativo (emerso in più parti della documentazione già citata) di individuare in varie persone i responsabili di iniziative che, di volta in di volta, avevano origini naturali di ben altro genere. E così dicasi ad esempio della citazione prima fatta dove il M.llo Albano (evidentemente mero esecutore di ordini) viene subito ipotizzato come nemico, le due lettere (sp) poste tra parentesi, simboleggiano chiaramente, infatti, le parole Suppressive Person che, come è noto, simboleggia la condizione molto vicina a quella di nemico dell'associazione. E ancora si è visto come l'obiettivo minaccioso sia individuato ora nel colonnello della Finanza Donaliso ora nel dr. Pezzano della Squadra Mobile di Bologna. Altre volte è il "Gruppo Abele" il nemico posto all'indice come risulta dall'all. 1 cart. 35 (cfr. vol. 61):

"NOVARA controllare perché il processo non sia stato assorbito da
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Milano... TORINO, presentare un esposto che faccia valutare:

a) che la Guardia di Finanza è stata spinta dalle denunzie ed insinuazioni del Gruppo Abele"

e ancora a pag. 2 del blocchetto di appunti contenuto nell'all. 1 cart. 59 (cfr. vol. 61) si legge:
"... presentare un esposto denuncia alla Procura della Repubblica denunziando il controllo fiscale come suggerito dal gruppo Abele".
Si noti come quest'ultima dichiarazione di intenti ha molto il sapore di un proponimento calunniatorio che riflette in pieno la tattica, teorizzata da Hubbard che la miglior difesa è l'attacco.

Riferisce in proposito il teste ATACK:

"Gli agenti di Hubbard si infiltrarono nelle organizzazioni di tutto il mondo per poter trafugare il materiale.

In una conferenza segreta intitolata "le attività segrete" (JCA - 18) Hubbard ordinò ai suoi agenti di infiltrarsi o di entrare con la forza nell'Ente per le Pubbliche Relazioni che rappresenta il Consiglio Nazionale di Pubbliche Relazioni per l'Igiene e l'Assistenza (pagine 2 - 3 del trascritto)

Nella stessa conferenza è espresso chiaramente l'atteggiamento di Hubbard nei confronti di presunti oppositori della Scientologia: "chi è contro di noi deve risultare un criminale con un temperamento ed un passato criminali (ibid. pagina 8)".

Ed ancora più chiaramente, più avanti, lo stesso teste richiama l'attenzione su una affermazione contenuta nel documento da egli prodotto (vale a dire l'allegato denominato JCA - 23) ove, a pag. 157 dello stesso si legge «l'unico modo per difendere qualcosa è attaccare».

Si tornerà nuovamente nel prossimo paragrafo su questa affermazione per illustrare come concretamente essa sia stata posta in essere.

Tale logica aggressiva conosce infatti diversi momenti uno dei

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quali è dato dalla individuazione del nemico.

Un esempio lampante di ciò si è avuto soprattutto per MALATESTA Ennio colpevole, per l'associazione, di avere non solo presentato un esposto all'A.G. contro l'associazione ma di essersi anche attivato per raccogliere elementi di informazione tesi a dimostrare che le azioni dell'associazione erano delittuose e che vittime inconsapevoli di ciò erano state anche la moglie e quattro dei suoi sei figli.

Gli intenti dell'associazione, esplicitatisi in un esposto contro di lui volto a provare che ogni sua affermazione è menzognera sono, comunque, espressi da numerosi appunti rinvenuti nell'all. 1 cart. 35 (cfr. vol. 61) e per tutti, in particolare, dal seguente:

"Smentire MALATESTA significa fargli perdere credibilità...

MALATESTA

= Querela con tutti i reati tradizionali

= situazioni personali che hanno portato al divorzio

= intolleranza del M. prima con i cattolici poi con Scn

= Il negativo è che
a) passa notizie a G.I."

A voler commentare questo appunto sono moltissime le conclusioni da trarre:

1) che la denuncia è uno strumento di difesa/contrattacco a qualsiasi azione intrapresa nei confronti dell'associazione e, quindi, prescindendo dalla sua fondatezza o legittimità.

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2) che - come ampiamente sottolineato in precedenza - l'associazione usa come metodo abituale l'aggressione sul piano personale cioè sulle notizie private acquisite speculando sul soggetto. Non a caso, a tale proposito, sempre presso lo studio LE. sono state rinvenute dichiarazioni riservate fatte dai figli del MALATESTA contro il padre (cfr. all. 6 gruppo 5 cart. 101/49 vol. 71).

3) ogni iniziativa giudiziaria nei confronti dell'associazione viene vista con "orrore" quasi come un insulto o un abuso per definizione.

Invero, sia lecito osservare come si accennava in precedenza che tanto attivismo e tanta preoccupazione per ogni interessamento della legge è fortemente sospetta perché lascia intendere quasi una... coscienza sporca. Questa impressione si può trarre in moltissime parti di questo processo.

Ad esempio è significativo che, come visto in precedenza, l'associazione si attivi a dare i rimborsi solo quando siano state fatte concrete minacce di adire vie legali o addirittura queste siano già state intraprese.

Se l'associazione si comportasse in modo coerente e sapendo di agire nel giusto dovrebbe o provvedere immediatamente al rimborso richiesto ovvero attendere eventuale azione giudiziaria con la serenità di chi sa di agire per il meglio.

Analogamente dicasi per le testimonianze acquiste a proposito delle persone allontanatesi da casa i cui familiari hanno assunto un deciso tono aggressivo minacciando di denunciare l'associazione se i loro congiunti non fossero stati lasciati immediatamente liberi di andare (VA., BR., RE., FR. e molti altri). Solo in tali casi le persone sono state

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viste ritornare subito.

La percezione di questo "senso di colpa" che costantemente caratterizza il modus operandi dell'associazione è poi confermato tutte le volte che organi di polizia, della magistratura o anche di altri uffici pubblici si interessano per quanto loro compete, da questo affannarsi a sommergere la persona di memorie, documenti e testimonianze di ogni genere tese a dimostrare che l'associazione non ha altri scopi che quelli idealistici filosofici che riguardano il bene dello spirito e dell'umanità intera, e nel ribadire quindi che si tratta di un'associazione religiosa (cfr. all. 6 gruppo 5 cartelle nn. 101/10, 11, 12, 13 o 14 cfr. vol. 71). Se si ha presente quanto detto anche nel cap. 4 è agevole concludere che questo discorso sulla "coscienza sporca" non è un'ipotesi ma una realtà.


7. Attività di "intimidazione" nei confronti dei presunti nemici di Scientology

A tale realtà l'associazione, ben cosciente, cerca di ovviare con i mezzi più vari senza esclusione di colpi, perfettamente in linea con l'assunto espresso anche dalla Corte della California nella causa vinta da ARMSTRONG contro la associazione in persona della moglie, di Hubbard, Mary Sue. Nel riconoscere infatti che la documentazione allegata da ARMSTRONG è "piena di prove" degli abusi commessi dalla Chiesa di Scientology contro ARMSTRONG ed altri, la Corte dà in particolare atto del fatto che gli archivi riservati dell'organizzazione conservano le confessioni più intime e che... la Chiesa ed i suoi dipendenti sono pienamente capaci di intimidire o di abusare fisicamente o psicologicamente di loro se questo serve per i loro scopi.

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Questa gravissima affermazione si armonizza con quanto anche emerso dalla presente istruttoria.

Già si è avuto occasione di accennare ad attività velatamente minacciose poste in essere nei confronti di tutti coloro che manifestino intenti contrari all'associazione (esempio allontanandosene, chiedendo il rimborso o ostacolando la frequentazione di propri congiunti).

Agli esempi citati si possono aggiungere, sempre per corredo e conferma della molteplicità di argomenti a riguardo, molti altri che ricoprono una gamma di atteggiamenti molto vasta che va dalla generica intimidazione volta a "neutralizzare" il potenziale nemico facendogli sottoscrivere un impegno a non "parlar male dell'associazione" che, pur non avendo alcun valore giuridico ha tuttavia un grosso effetto suggestivo deterrente. Ai casi già rilevatisi in gran numero nel corso della presente trattazione si possono aggiungere "ad abundantiam": il caso riportato dalla G. di F. di Torino con rapporto del 24.2.87 (cfr. vol. 51 cart. 3) a proposito delle forme intimidatorie attuate dal MA. nei confronti della moglie al fine di ottenere che questa ritirasse una denuncia peraltro mai presentata visto che la MA. è solo una testimone; ovvero il caso della BI. praticamente costretta ad impegnarsi a non agire mai contro l'associazione (la qualcosa era in effetti temibile visto che era stata essa testimone di un chiaro episodio di circonvenzione di incapace per il quale non a caso si procede in questa sede); del BU. (persona che si era espressa in termini molto duri nei confronti dell'associazione) (cfr. vol. 34) che riferisce di una visita nella sua abitazione isolata in campagna, a notte tarda, di tre

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persone sconosciute qualificatesi come rappresentanti dell'associazione che gli richiedevano un impegno a non agire mai contro di essa (inutile dire che, in quelle condizioni, non rimaneva che sottoscrivere). Si potrebbe altresì menzionare ciò che ho riferito la parte lesa FR. a proposito delle telefonate anonime che giungevano a casa sua tutte le volte che veniva convocato a Milano dai periti incaricati da questo G.I., o rammentare, da ultimo, quanto già detto in precedente capitolo a proposito del MA., persona ritenuta, a torto, altro potenziale nemico "responsabile" dell'iniziativa giudiziaria dei Pretori di Milano e Roma.

Sfortunatamente le attività di intimidazione non si fermano qui perché, l'associazione non esita a far uso di investigatori privati che pedinano ed inquisiscono le persone indicate come nemiche dell'associazione. La documentazione straniera è ricca di esempi di questo genere anche per la maggior diffusione che ha all'estero il ricorso alla figura del "detective" privato.

Si rammenti ciò che hanno riferito lo stesso FLYNN ed ATACK, il quale ultimo in particolare dice:

"Da quando ho lasciato la Scientologia sono stato calunniosamente dichiarato Persona Soppressiva; la mia casa è stata posta sotto sorveglianza ed i sorveglianti hanno fatto rapporto alla Chiesa di Scientology; ai miei amici è stato chiesto di "dissociarsi" da me o di spiarmi per conto di Scientology; sono stato seguito e fotografato senza autorizzazione in strada. Nell'ottobre 1987, la Chiesa di Scientology tentò di costituirsi come prova in un processo dell'Alta Corte di Londra, informazione che io stesso avevo loro fornito in confidenza. La Corte respinse l'informazione, che proveniva dalla mia pratica del Guardian Office "B - 1"
Anche il teste DIPLOCK (cfr. vol.116 cart. 1) ha riferito che Scotland Yard ha spesso identificato alcuni di questi detective dinanzi alle case di ex scientologi.
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I racconti delle vere e proprie persecuzioni delle quali sono state fatte oggetto tutte le persone che hanno abbandonato l'associazione e si sono quindi espresse pubblicamente contro di essa, esprimono, come in un crescendo rossiniano, la estrema potenzialità delittuosa dell'organizzazione della quale le testimonianze italiane rappresentano solo il primo stadio.

Significativa è, a tale proposito, la testimonianza, sul punto di Cyril VOSPER (cfr. vol.118 cart.1) altra persona che ha ricoperto ruoli molto importanti in Scientology presso l'organizzazione inglese, per più di 33 anni arrivando ad essere, in tale ambito, il quarto membro autorevole di quel Paese.

Ma un esempio ancora concreto di ciò che in Scientology può essere fatto per intimidire un individuo si ha nel caso della Paulette COOPER della quale riferiscono molti testi tra i quali l'ATACK:

"Che gli scientologi perseguitino i loro presunti oppositori è testimoniato dagli archivi dei tribunali. Per tredici gli scientologi hanno condotto una violenta campagna contro la giornalista Paulette Cooper che aveva scritto un libro, "Lo scandalo della Scientologia", critico nei confronti di Hubbard e dei suoi seguaci.

In accordo con le istruzioni di Hubbard di usare la legge per perseguitare, per il 1982 la COOPER era stata citata in 18 cause diverse dagli scientologi e dall'organizzazione di Scientology.

L'agente della Scientologia Don Alverzo (un complice di cui venne fatto il nome nel processo agli 11 del Guardian's Office), che si faceva chiamare Jerry Lavin, si insinuò nei suoi affetti ed inviò quotidianamente rapporti al Guardian's Office.

Gli scientologi affermarono falsamente che la COOPER aveva minacciato un attentato dinamitardo contro di loro. La giornalista venne quindi incriminata e per due anni la giuria d'accusa indagò su di lei, prima che l'irruzione dell'FBI nel Guardian's Office la scagionasse completamente (i dettagli sono contenuti nel Memorandum della sentenza in "USA contro Jane Kember e Morris Budlong", Penale n. 78 - 1/2 e /3 del Tribunale Distrettuale americano per il Distretto di Columbia).

L'"Operazione Festa alla Droga" costituiva una parte della campagna denigratoria (JCA - 25e)

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Un compendio di questa Operazione era contenuto nel già citato Memorandum della sentenza "USA contro Kember": "Nella sua forma iniziale l'Operazione Festa alla Droga" comprendeva diversi punti:

Il primo richiedeva una donna che imitasse la voce di Paulette COOPER e proferisse minacce telefoniche contro alcuni consolati arabi di New York.

Il secondo schema prevedeva l'invio di una lettera di minacce ad un consolato arabo, scritta in modo tale da sembrare opera di Paulette COOPER.

Infine un membro del personale della scientologia doveva impersonare Paulette COOPER in una lavanderia e minacciare il presidente e l'allora segretario di Stato Henry KISSINGER. Un secondo scientologo avrebbe quindi avvisato l'FBI di queste minacce. Furono aggiunti... altri due piani...

Il quarto piano prevedeva che alcuni membri del personale della Scientologia, dopo essersi ingraziati la COOPER, raccogliessero informazioni dalla COOPER stessa, cosicché la Scientologia potesse accertare il successo dei primi tre piani.

Nel quinto piano uno scientologo doveva avvisare telefonicamente un consolato arabo che Paulette COOPER parlava di un attentato dinamitardo contro di loro.

La sesta ed ultima parte... prevedeva che gli scientologi ottenessero le impronte digitali di Paulette COOPER su un foglio in bianco, per poi battervi a macchina una lettera di minacce a KlSSINGER e spedirla." (pag. 23) (JCA - 25f)."

Altra caratteristica delle intimidazioni che possono venire dall'associazione è quella di essere poste in essere in modo tale da essere per un vero praticamente certi che l'azione proviene da Scientology ed, al contempo, non avere nessun mezzo per provarlo. In tale ottica assume anche un valore significativo quanto riferito dal teste BONELLI (cfr. vol. 34) a proposito dell'incredibile episodio di tentato avvelenamento del quale è stato vittima.

Alla luce di tutto ciò non sembra dunque pura invenzione ciò che ancora il teste ATACK, confortando le sue affermazioni con ampia documentazione, sostiene:

"Pochi scientologi erano a conoscenza delle ampie direttive di Hubbard relative alla persecuzione di presunti oppositori.

Il suo atteggiamento nei confronti del processo legale e degli ex scientologi è chiaramente espresso in "Lo scientologo - Manuale sulla diffusione di materiale" (JCA - 23):

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"La DIFESA è in ogni caso INSOSTENIBILE. L'unico modo per difendere qualcosa è ATTACCARE" (pag. 157).

Hubbard inoltre ordinò di fare causa a chi praticasse la scientologia senza il suo consenso: «Scopo dell'azione legale è perseguitare e scoraggiare più che vincere. La legge può molto facilmente essere utilizzata per perseguitare e una persecuzione sufficiente ...basterà in genere a causare la fine della sua carriera.

Se possibile, naturalmente, rovinarlo completamente» " (ibid.).

Se non vi fossero i documenti allarmanti riportati da persone come DIPLOCK, ATACK, VOSPER, COOPER, FLYNN ed altri forse ciò che è stato riferito da VE. e ZA. circa gli investigatori privati ovvero da certo sig. BI. nella sua missiva al MALATESTA (all. 2 dep. del 25.10.86) a proposito di presunte forme di pedinamento nei suoi confronti, potrebbero sembrare episodi isolati o parti della fantasia.

Già in altra parte di questo provvedimento si è espresso il concetto che l'associazione, nella sua diffusione, conosce momenti iniziali nei quali appare totalmente inoffensiva ma che poi, sviluppandosi, raggiunge forme di "aggressività industriale". Questo rapporto si è colto nel raffronto tra le sedi italiane di città più grandi rispetto a sedi di cittadine provinciali. Analogo raffronto e rapporto si verifica tra l'organizzazione italiana in genere e quelle straniere (specie americana, inglese e danese). Da questo punto di vista l'"Org ltaly" è ancora a livelli provinciali e la sua potenzialità offensiva meno accentuata. Ma l'attivismo riscontrato in ogni dove nell'associazione in esame non risparmia le sue forze neppure nel settore della c.d. "prevenzione e/o repressione del nemico". E così, come in America vi è stato un soggetto prezzolato dall'associazione (TAMINI) per calunniare l'avv. FLYNN, forte è il sospetto che analoga manovra sia stata

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[fatta] in Italia. Non si vede come altrimenti interpretare l'equivoca figura del RI. per il quale, non a caso, è stato disposto lo stralcio degli atti alla Procura della Repubblica stanti le chiare contraddizioni nelle quali era caduto nel corso della sua deposizione e la natura inquietante dei documenti da egli fatti pervenire all'A.G.

Non si intende appesantire l'illustrazione dilungandosi oltre sul punto sebbene la vicenda presenti, sotto molti aspetti, le caratteristiche del vero e proprio "giallo", come conferma il rinvenimento dell'appunto sulla scrivania dell'avv. LE. nel quale si legge:

(Special)

MULLIRI = Attività :

1) Richiesta a Napoli di notizie su Tamini

2) Interrogatori a Padova (vecchi scientologist oggi Squirrel) fondatori dell'organizzazione padovana

3) valutario (interrogatorio di uno di quelli di Padova che avrebbe versato a Flag parecchio)

PENTITISMO IN ITALIA
=================

Queste annotazioni, collocate tra gli atti di attuale o recente consultazione, offrono molti spunti di osservazione.

In primo luogo, per quanto attiene alla vicenda Tamini, denotano l'interesse che in Scientology si annette alla vicenda e ciò sebbene, sul punto, sia intervenuta esclusivamente una telefonata tra questo ufficio e la Magistratura napoletana.

Negli altri due punti c'è un chiaro riferimento all'attività

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istruttoria di questo G.I. precedente l'operazione del 4.12.86 consistita, appunto, nell'audizione di numerosi testi. Traspare evidente da essi la preoccupazione che siano individuati testi "pentiti" o addirittura "Squirrels" (lett. scoiattoli) persone cioè che non solo abbiano abbandonato l'associazione, ma si siano anche organizzati per creare un'associazione alternativa come ad esempio l'A.A.C. (Advanced Ability Center) della quale si è avuta traccia anche nel corso del presente procedimento.

Sembra quasi che l'associazione temesse il verificarsi, anche in Italia, di casi come quello di ARMSTRONG, WHITEFIELD, VOSPER, ATACK e molti altri che, abbandonata l'associazione, hanno poi diffuso pubblicamente i metodi che questa è solita usare.

E si usa di proposito il tempo presente in questa affermazione e non il condizionale perché altrimenti non si sarebbe trovato presso lo studio dell'avv. LE. anche quest'altro documento che si commenta da sé (all. 6 cart. 44 vol. 61), [una] lettera di Martin FAIERS (ex scientologo di professione "deprogrammatore" nemico dichiarato di Scientology) ad Ennio MALATESTA (altro nemico, come visto, dell'organizzazione):

"'Caro, Ennio, sembra che la Scientologia abbia spie ed agenti dappertutto... "
In effetti ha dell'incredibile come una lettera del genere tra le persone dette fosse in possesso dell'associazione! E come altresì, (v. all. 6 cart. 46) l'associazione sia entrata in possesso di una trascrizione, effettuata dallo stesso MALATESTA, di una sua conversazione telefonica con Martin FAIERS (prodotta anche a questo Ufficio cfr. vol. 31 cart. 2).

Ma forse tali rinvenimenti non sono tanto incredibili se si

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rammenta che anche il viceconsole BONELLI ha riferito di come l'associazione fosse entrata in possesso di una lettera riservata che dall'ambasciata fu inviata al Ministero degli Esteri italiano per lamentare il fatto che l'ambasciata incontrava notevoli difficoltà da parte dell'associazione a contattare i cittadini italiani presenti nella sede di Copenaghen. Questa nota ufficiale finì, in modo incomprensibile, nelle mani della associazione la quale... la allegò ad una lettera di protesta che, a sua volta, inviò al Ministero degli Esteri, lettera nella quale si chiedeva ragione... dell'atteggiamento ostile dell'ambasciata italiana a Copenaghen, atteggiamento del quale la lettera era un esempio. L'episodio fa quasi sorridere se si dimentica la gravità che, in realtà, essa significa, che sembra veramente "che Scientology abbia spie dappertutto".

E che non sia una mera illazione è altresì confermato ulteriormente dal fatto che dall'all. 5 cart. 7 (cfr. vol. 116) si desume chiaramente non solo che l'associazione è approfonditamente a conoscenza di qualsiasi iniziativa del Consiglio d'Europa sul rapporto COTTREL, ma che essa dispone di un informatore che lavora nell'ufficio legale del Consiglio d'Europa "(una donna)". Come si rammenterà il rapporto COTTREL è quell'interessante lavoro elaborato per conto del Parlamento Europeo teso ad apprendere di più il fenomeno delle sette religiose ed a farlo regolamentare dai singolo Stati europei.

Se effettivamente, come si afferma ad ogni piè sospinto, l'associazione puntasse esclusivamente ad una libera diffusione del suo "credo" senza interferenze di sorta, quale occasione migliore di una legge che le assicuri una sorta di spazio "riservato" identificandola, caratterizzandola e, quindi

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ponendola al riparo da qualsiasi inquisizione tesa a conoscere di più sulla sua realtà?

Invece, così come nell'associazione si mostra di temere l'approvazione del disegno di Legge Ossicini tesa a disciplinare le attività di tipo psicoterapeutico, analogamente l'associazione mostra di temere l'iniziativa del Parlamento Europeo a seguito del rapporto COTTREL, ed allora assume informazioni tramite una vera e propria "spia" al fine di programmare iniziative da adottare per contrastare eventuali ulteriori decisioni del Parlamento Europeo. E, sempre a tal fine, non esita a "schedare" nel senso più letterale del termine, tutti i parlamentari europei che hanno partecipato alla votazione del documento COTTREL, differenziandoli in base al tipo di voto dato, al partito di appartenenza, al fatto che si tratti o meno di persona rieletta ecc. ecc. ( su detto rapporto si veda la deposizione di WILSHIRE vol. 116 cart. 1).

Interessante far notare, a conferma di quanto si diceva in precedenza a proposito dei reali scopi dell'OSA, che la documentazione in questione reca in alto la sigla CO OSA EU che vuol dire Commanding Officer Office Special Affairs Europe, vale a dire Ufficio direttivo dell'Ufficio affari Speciali per l'Europa.

La lettura di questi documenti, così come dei precedenti, lascia assolutamente attoniti per la arroganza che esprimono. Non si vede come altrimenti definire la pretesa di questi di ingerirsi di TUTTO per controllare e, all'occorrenza, interferire.

E non vi è alcun dubbio che questa "occorrenza" si identifichi esclusivamente negli interessi dell'associazione. Per essere

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certa che nessuno di frapponga alle megalomani manie espansionistiche teorizzate dal suo ideatore Hubbard, l'associazione non esita ad impadronirsi di documenti e codici riservati persino dell'INTERPOL, che essa considera come un potenziale nemico. L'allegato 6 pacco 17, da questo punto di vista, è vera e propria miniera di dati.

Esaminando i singoli documenti si rinvengono prove del fatto che essi hanno missive riservate e chiavi decodificatrici del linguaggio in codice con cui vengono trasmessi i messaggi dell'INTERPOL. Sebbene in parte di questa documentazione si legga che questi documenti sono stati consegnato dall'INTERPOL svedese dove esiste la libertà di informazione, si ha ragione di dubitare che siano di tale provenienza documenti come quelli che recano la scritta "Confidential Source Information" dall'indubbio significato di "Informazione di fonte confidenziale".

E, comunque, ove si dubitasse della cosa è sempre possibile interpellare un funzionario dell'INTERPOL.

Sarebbe anche interessante apprendere da qualche esponente dell'associazione (ove ne esista qualcuno disposto a farlo) che connessione vi sia tra una ... Chiesa e gli ... archivi computerizzati del Ministero degli Interni ai quali l'associazione sembra molto interessata visto che, tra i documenti in questione, vi sono anche articoli e foto sull'argomento. O ancora sarebbe utile conoscere quali collegamenti tra la "Chiesa di Scientology" e ... l'attentato commesso in danno di Re Hassan del Marocco (cfr. all. 6 pacco 26/1 vol. 76). E che dire, infine, degli atti prodotti dalla teste VA. (cfr. vol. 36 ult. dep ) ove oltre alle usuali schede o elencazioni di nomi assolutamente eterogenei, si rinvengono degli inquietanti documenti a firma di un tale Astar

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PARAMEJAN "comandante della Pattuglia Galattica".


8. Scientology come associazione segreta?

Il vero è, a questo punto della trattazione, che sembra lecito cominciare a trarre le prime conclusioni.

Avendo preso le mosse (cap. 4) dall'assunto difensivo secondo cui l'associazione di Scientology è religiosa, anzi è una Chiesa, si è visto come, a partire da ciò che Hubbard e i suoi stretti collaboratori hanno detto sul punto, pare possibile affermare che tale "veste" sia solo un paludamento e che, per usare un proverbio particolarmente calzante nella specie, "l'abito non fa il monaco" . È stato poi confermato da quanto esposto nei capitoli successivi con copiose immagini di squallido attaccamento al denaro ed al possesso di tutto (anche delle persone).

È un fatto indiscutibile poi che le immagini fornite, da questo pur breve exscursus su quelle che sinteticamente sono state definite "attività investigative" dell'associazione, mostrano che di ...ecclesiastico nell'associazione di Scientology non vi è proprio nulla al di là delle forme e delle denominazioni. Ma non basta un nome diverso per conferire una sostanza diversa.

Nell'accezione comune gli attributi di ecclesiastico, pastorale ecc. rinviano automaticamente il pensiero ad attività prettamente spirituali delle quali non vi è assolutissimamente traccia in alcuno dei settori fin qui esplorati.

E, visto che quella religiosa è solo una "veste" che, come dimostrato, non sta molto bene all'associazione in questione, si

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proverà a... fargliene indossare un'altra per vedere se sia più calzante.

L'idea viene infatti suggerita proprio dal quadro di insieme che offre tutto il materiale documentale appena illustrato. È stato infatti detto nella relazione conclusiva del 13 giugno 1981 in una sede molto competente (il Comitato amministrativo d'inchiesta sulla Loggia P2 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri c.d. dei "tre saggi"), che fattori essenziali di una associazione, quelli cioè che ne determinano l'identità, sono: l'elemento finalistico e quello personale.

Un occultamento degli autentici fini perseguiti dall'associazione e delle strutture organizzative, da intendersi in senso comprensivo dell'organigramma, determina il carattere segreto dell'associazione stessa sulla falsariga dei criteri enunciati dal citato Comitato, si può quindi rilevare che:

Quanto all'elemento finalistico:

Scopo reale dell'organizzazione di Scientology non è, come dichiarato, di perseguire il benessere dell'umanità bensì quello dell'associazione stessa e, al suo interno, di un ristrettissimo numero di persone.

Infatti, obiettivi perseguiti in maniera incalzante, quasi ossessiva, sono solo:

1) il guadagno

2) il reclutamento del maggior numero possibile di adepti

Obiettivi, questi, che hanno chiaramente una funzione strumentale rispetto a quello principale prima ipotizzato.

Rastrellare la maggior quantità possibile di denaro per l'utile iniziale di Ron Hubbard e, successivamente alla morte di questi,

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della moglie, dei figli e del ristretto gruppo di collaboratori che proseguono la sua opera. Conseguire così, grazie anche ad una potenza economica di dimensioni faraoniche, e di estensione mondiale, un facile accesso a qualsiasi settore della vita politica e sociale dei Paesi nei quali operano con il dichiarato intento di interferire nel loro operare per assicurarsi, quantomeno, una sorta di "patto di non belligeranza" o, per meglio dire, una tacita acquiescenza alla tentacolare espansione dell'organizzazione.

Consolidare il vincolo che lega ogni adepto facendogli sottoscrivere l'impegno a non operare mai contro gli scopi dell'organizzazione. Caricare addirittura questo vincolo di contenuti oscuri come le minacce, neppure tanto velate, che sono insite nelle ripetute asserzioni che chi si allontana dall'organizzazione o agisce contro di essa finisce per incorrere in incidenti, malattie, morti. Ricorrere infine a concrete forme di intimidazione che danno concretezza a tali minacce solo apparentemente verbali.

Quanto all'elemento personale:

tanto articolato è l'organigramma, tanto frequenti sono le sostituzioni, le promozioni o le destituzioni dalle cariche che, di fatto, gli stessi componenti dell'organizzazione non hanno accesso all'intero quadro direttivo se non per uno o due gradi al massimo, e certamente tale conoscenza è del tutto interdetta al c.d. pubblico donde la impossibilità per chiunque di individuare un responsabile con il quale reclamare. Per non parlare poi dell'esistenza di uffici nei quali è strutturalmente previsto il divieto di divulgare il numero e l'identità dei suoi componenti.

La funzione di proselitismo (e cioè sostanzialmente, l'azione di

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richiamo svolta nei confronti di coloro che possano rendere più larga e ricca di risultati l'opera di dichiarata beneficenza all'umanità), viene insistentemente sottolineata e raccomandata anche a mezzo di circolari o direttive di Hubbard.

Di rilievo anche il clima di inquisizione reciproca all'interno dell'organizzazione di modo che si può essere facilmente oggetto di "rapporti" che ostacolano carriere o favoriscono carriere interne.

In qualche modo connesso al punto precedente è infine il sistema di "schedatura" del quale si è appena detto ampiamente.

E, soggiunge altresì il Comitato dei "tre saggi", non basta a far escludere il carattere segreto di un'associazione il semplice fatto che sia nota l'esistenza di essa: non può negarsi infatti il carattere segreto delle associazioni mafiose o del Ku-Klux-Klan solo perché ne sia diventata notoria l'esistenza.

Tutto ciò concorre mirabilmente a determinare la creazione di una sorta di Stato dentro lo Stato o in alternativa ad esso. Uno Stato estremamente potente che detta leggi diverse da quelle statali ed ottiene dai suoi "cittadini" un'obbedienza cieca alle stesse anche in contrasto con i dogmi normativi vigenti; uno Stato che ha la capacità addirittura di interferire o contrapporsi con / alle iniziative dello Stato di diritto esistente avvalendosi, in ciò, di una fenomenale disponibilità economica e, al contempo, della collaborazione di una schiera di adepti sempre più consistente e dilagante come un corso d'acqua, ora con forza prorompente, ora con strisciante capacità di infiltrazione.

Questo concetto del resto era stato già espresso dalla Corte americana quando affermava, a proposito degli imputati Mary Sue

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Hubbard ed altri, che i documenti e le deposizioni testimoniali avevano stabilito al là di ogni dubbio che non solo gli imputati ma anche i « ...loro co-cospiratori non accusati, come anche le loro organizzazioni, si consideravano al di sopra della legge».

In conclusione dunque appare totalmente aderente anche all'ipotesi in esame l'affermazione, del Comitato amministrativo d'inchiesta sulla Loggia P2, là dove, con riferimento a quest'ultima, sostiene che:

ha vissuto e si è proposta di operare in Italia, come un luogo di influenza e potere occulto insinuandosi nei gangli dei poteri pubblici e della società civile, o di ordinare in un unico disegno - utilizzando il meccanismo mutualistico - bisogni, aspirazioni, ambizioni ed interessi individuali sì da convogliarli verso tutt'altri risultati che quelli della solidarietà umana intesa nel suo autentico significato.
Ci si rende perfettamente conto del fatto che l'estrema similitudine di situazioni che si va sottolineando non è sufficiente a far rientrare l'associazione di Scientology nell'ambito della previsione normativa di cui alla L. n. 17/82... tuttavia si è voluto richiamare i contenuti della relazione del Comitato in quanto sottolineandosi, grazie ad essa, la notevole somiglianza di materia si può avere un'idea più concreta della pericolosità del fenomeno in esame. In realtà, a voler analizzare a fondo la applicabilità dell'art. 1 legge 25 gennaio 1982 n. 17, si coglie agevolmente che l'unico elemento differenziale tra l'associazione di Scientology ed una associazione segreta perseguibile in base alla normativa del 1982 è rappresentata dal

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fatto che per quanto sembra di cogliere nello spirito di quella legge, nata anche a seguito del manifestarsi di un fenomeno piuttosto preciso, in essa si vuole che l'attività di interferenza nell'esercizio delle funzioni di organi costituzionali, sia sostanzialmente lo "scopo sociale" (come appunto la loggia massonica P2). Nel caso di Scientology, invece, si è visto come le accertate attività di interferenza sia consumate che tentate abbiano un carattere solo strumentale al perseguimento dello scopo sociale che è quello del benessere dell'associazione o, per meglio dire, di pochi all'interno dell'associazione. È indubbio infatti che ciò che fecero la moglie di Hubbard ed i suoi complici o ciò che è stato fatto anche dall'associazione italiana per interferire con le funzioni di organi di polizia, della magistratura, ministeriali o parlamentari è stato fatto a solo scopo preventivo. Per mettere cioè l'associazione al riparo da inquisizioni o attacchi di qualsivoglia natura che avrebbero potuto creare un intralcio al dilagante diffondersi del fenomeno.

Si rammentino le parole scritte in alcuni documenti prima citati:

"...dobbiamo fare indagini nel Ministero degli interni, CAMBITAL, SlSMl ed i quartieri generali della DIGOS a Roma. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di scoprire da dove stanno prendendo ordini o consigli... Lo stesso vale per il Procuratore della Repubblica di Roma... una raccolta di dati è necessaria immediatamente sulla struttura della polizia in Italia. - come sono collegati tutti questi sistemi di polizia ed ispettorati? Chi è il loro superiore? Quali sono le linee di comunicazione che richiedono adesione? Questa struttura deve essere ben compresa affinché possiamo localizzare con precisione il punto di origine e di coordinazione degli attacchi
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a Scientology in Italia... Questo è solo il punto d'inizio".
La differenza, molto sottile con la figura delittuosa prevista dall'art. 1 L. 17/82, se vale ad escludere la incriminazione, non elimina il senso di grave allarme per la strisciante pericolosità del fenomeno in esame.

Esso, infatti, è, nella sostanza, assolutamente analogo a quello di una associazione segreta. Specie dopo l'esame degli aspetti rappresentati in questo capitolo, ciò che colpisce è il suo carattere "logistico" inteso cioè come logica di "metodi trasversali" che è tipica di un potere occulto, e, come tale, non controllabile.

E che tale parallelo non sia una mera illazione è, sia pure indirettamente, confermato dal rinvenimento, tra la ricca documentazione sequestrata presso l'avv. LE., di... copia della rivista massonica (all. 1 cart. 35 vol. 61).

Concludendo, dunque, ancora con le parole del Comitato Ministeriale di indagine sulla Loggia P2 si può affermare che:

"Ripristinata la più piena libertà di associazione (che è da considerarsi uno dei cardini della democrazia), la Costituzione ha - tra le pochissime eccezioni - dichiarato l'illiceità delle associazioni segrete, sul presupposto che, in un regime democratico - nel quale ogni libertà ha la più larga espansione - è anche necessario prevenire il rischio che la libertà di associazione venga utilizzata per il perseguimento di obiettivi contrastanti con l'ordine istituzionale e con gli stessi principi consacrati nella Costituzione. Di qui l'esigenza che la libertà associativa non venga esercitata in modo che sia
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istituzionalmente occultata l'essenza stessa dell'associazione e cioè che siano occultati gli elementi essenziali di essa: quelli che ne determinano l'identità...

Un'associazione occulta può diventare - è stato avvertito da più parti - uno Stato nello Stato. E questo non può essere consentito nell'ordine democratico."

Anche in questo caso, tuttavia, Scientology conferma la sua abilità di percorrere sentieri serpeggianti che, pur costeggiando sempre da vicino il crimine, riescono evitare l'incriminazione.

La similitudine appena fatta non vale dunque ad addebitare la violazione della legge 17/82 ma vale certamente a sottolineare la estrema gravità e pericolosità di ciò che è Scientology e, a maggior conforto di questa affermazione, si vuole riprendere solo qualche frase della "Nota Introduttiva" alla "Relazione del Comitato d'Indagine sulla Scientologia" presentata ad entrambe le camere del Parlamento Australiano per ordine di S.E. il Governatore già nel 1963 (cfr. alla 6 dep. MACKENZIE vol. 116).

"Ci sono alcuni aspetti della Scientologia che sono così ridicoli da poter indurre a considerare l'organizzazione assurda ed i suoi seguaci innocui eccentrici. Questo significherebbe fraintendere profondamente le conclusioni del Comitato. Riteniamo che questa relazione vada letta tenendo sempre a mente queste osservazioni introduttive. La Scientologia è dannosa, le sue tecniche sono nocive, le sue pratiche costituiscono una seria minaccia medica, morale e sociale per la comunità, i suoi adepti sono tristemente illusi e spesso malati mentalmente".
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Il fatto che queste parole, sebbene pronunciate molti anni fa e da persone di un altro continente, siano talmente attuali e comuni alla realtà verificata in questa istruttoria da essere condivise in pieno da questo G.I., rappresenta forse la maggiore conferma della gravità di quell'affermazione. E il fatto infine che, malgrado l'estrema chiarezza delle affermazioni contenute nella voluminosissima relazione in esame, a distanza di molti anni, in Australia la Corte di Appello si sia poi di nuovo espressa per la liberalizzazione di Scientology è forse la prova più concreta della estrema potenza del fenomeno e della sua capacità di far sovvertire a suo vantaggio dati che, incontrovertibilmente, dimostrano invece la sua pericolosità.

 
 
 
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