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Lo Scandalo Scientology: Capitolo 9, attacca chi ci attacca

© Di Paulette Cooper. Il libro del 1972 che ha fatto storia per la gravità delle ritorsioni e delle molestie contro l'autrice da parte della chiesa di L. Ron Hubbard.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, primavera 1998.

Gli Scientologist non hanno mai preso gli attacchi a cuor leggero. 
 
Nonostante il credo della Chiesa di Scientology sancisca che "tutti gli uomini hanno il diritto di pensare liberamente, esprimere liberamente le loro opinioni, controbattere e scrivere sulle opinioni degli altri", nel passato tutto ciò non è stato applicato a chi desiderava pensare, parlare o scrivere contro Scientology. 
 
Molti giornali e riviste, in America, Inghilterra e Australia, che hanno pubblicato articoli su Scientology, sono incorsi in problemi legali. In Inghilterra è stato stimato che Scientology ha citato in giudizio 58 articoli.   
Mr. Peter Horden, nel marzo del 1967, ne ha parlato in Parlamento, sostenendo che "la pubblica opinione è stata ostacolata nella conoscenza di Scientology dal fatto che, per quanto ne era a conoscenza, tutte le volte che un giornale ha nominato l'organizzazione è stato querelato per diffamazione." Nel settembre 1968 gli Scientologist hanno querelato Horden per diffamazione. 
 
Naturalmente questo soffoca la libertà di stampa, e gli Scientologist hanno ammesso che "faranno causa alla più piccola occasione" per scoraggiare i media dal menzionare Scientology. Hubbard ha scritto: 
 
 

«Non vogliamo che Scientology venga riportata sulla stampa, in nessun altro luogo che non siano le pagine religiose dei giornali. Il passaparola della stampa pubblica che esprime faziosità e sensazionalismo mal riportato può essere distruttivo. Pertanto dobbiamo stare molto all'erta e querelare per diffamazione alla più piccola occasione, in modo da scoraggiare la stampa dal menzionare Scientology»
 

Gli Scientologist sono fulminei nel querelare non solo chi scrive, ma anche chi parla contro, e alcune di queste cause, oltre ad essere contraddittorie, sono anche divertenti. Quando ad esempio il Dr. Russell Barton (lo psichiatra inglese menzionato nel capitolo precedente) parlò contro di loro in un programma televisivo, ricevette una lettera di querela per le affermazioni che aveva fatto il "31 Febbraio". Se gli Scientologist avessero agito con meno precipitazione, forse avrebbero avuto il tempo di ricordarsi che Febbraio ha soltanto 28 giorni. 
 
[...] 
 
L'atteggiamento litigioso degli Scientologist deriva dalla filosofia di Hubbard, il quale sostiene che "la DIFESA di qualcosa è INCONCEPIBILE. Il solo modo per difendere qualcosa è ATTACCARE." 
 
[...] 
 
Oltre a querelare chi li attacca, gli Scientologist hanno sottoposto i loro critici a campagne denigratorie. Membri del Parlamento che hanno osato parlare contro di loro sono stati accusati di mazzette e corruzione, e anche di "obbedire agli ordini di un gruppo straniero nascosto... che ha come scopo il sequestro di ogni uomo che non gli piace e che non è con loro, al fine di renderlo disabile in modo permanente e poi ucciderlo". 
 
Allo scopo di verificare questi sospetti, gli Scientologist ingaggiano detective per indagare sugli 'attaccanti'. Hubbard ha scritto che siccome Scientology ha scoperto i fondamenti basilari dell'uomo e dell'universo, "che cosa c'è di più facile di scoprire i segreti o le storie e ragioni di una persona o gruppo?" Nello stesso opuscolo, intitolato Perché la gente attacca Scientology, afferma inoltre che hanno "indagato su migliaia di persone che protestano." 
 
Per timore che gli esterni si facessero un'idea sbagliata, da un'altra parte Hubbard li ha rassicurati sul fatto che Scientology non è una "forza di polizia." Ma ha aggiunto che "ci interesseremo ai reati della gente che cerca di fermarci. Se vi opponete a Scientology, noi indagheremo prontamente e scopriremo e denunceremo i vostri crimini. Chi cerca di renderci la vita dura è a rischio." 
 
Un tipo di inchiesta prediletto da Hubbard è quello che chiama "inchiesta rumorosa." Nel 1966 ha scritto che quando qualcuno disturba Scientology, "scoprite dove lavora o ha lavorato... telefonate e dite: 'Stiamo indagando sul Sig/Sig.ra per attività criminali. Lui/lei ha cercato di ostacolare la libertà dell'uomo e sta impedendo la mia libertà religiosa e quella dei miei amici, dei miei figli ecc." 
 
[...] 
 
La ragione per cui gli Scientologist indagano quelli che parlano contro, è la ferma credenza che chi la attacca stia commettendo reati che teme possano essere scoperti dagli Scientologist. Hubbard diceva che se qualcuno chiama Scientology "setta" o "buffonata", ciò che realmente vuol dire è "per favore per favore non scoprite quello che ho fatto!" Sosteneva anche che se una persona spinge uno Scientologist a lasciare il gruppo o gli raccomanda di non studiare Scientology, "bisognerebbe rispondergli non elogiando Scientology, ma chiedendole: 'Che cosa hai fatto?', e invitando la gente che protesta ad andare al più vicino centro [di Scientology] per farsi sistemare il suo 'case' [caso mentale - NDT]." 
 
Hubbard suggeriva un modo diretto, forse semplicistico, per scoprire il reato di una persona. Era sufficiente agire sulla falsariga di questo dialogo: 
 
 

George: Gwen, se non lasci perdere Scientology ti lascio.  

Gwen: (con determinazione) George, che cosa stai combinando? 

George: Che cosa vuoi dire?  

Gwen: Su, tiralo fuori. Donne? Furto? Omicidio? Che reato hai commesso?  

George: (debolmente) Oh, niente del genere.  

Gwen: Allora cosa?  

George: ... ho fatto la cresta allo stipendio.

 
 
A volte i crimini sono meno innocenti di questo. Hubbard scriveva: "Il politico A si alza in Parlamento sulle zampe posteriori e raglia per una condanna a Scientology. Quando guardiamo a fondo scopriamo un'appropriazione indebita di fondi, bassezza morale, una fame malsana per i ragazzini. La moglie B urla rabbiosamente contro il marito che frequenta un gruppo di Scientology. Scaviamo in profondità e scopriamo che ha un figlio di cui il marito non sa nulla." 
 

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Un'altra ragione per cui Hubbard crede che la gente attacchi Scientology (oltre a nascondere crimini) è perché Scientology è onesta, irreprensibile e funziona. In quello che deve essere sicuramente il  ragionamento più strambo che sia mai stato fatto, Hubbard scrive: "se Scientology fosse fraudolenta, se avesse progetti nascosti, se non funzionasse... allora non verrebbe attaccata." 
 
Hubbard insinuava anche che quelli che combattono Scientology corrono pericoli, sebbene naturalmente Scientology non contribuisca in alcun modo alla loro rovina. Ad esempio scriveva che "nessun serio pericolo minaccia le brave persone in Dianetics o Scientology", ma "su 21 critici che ci hanno attaccato, 17 di loro ora sono morti,  senza che sia stato mosso un dito contro di loro." 
 
Se questa affermazione sembra difficile da credere, la maniera in cui la gente contraria a Scientology debba soffrire è ancora più ardua da accettare. Hubbard ha scritto: "Una volta dissi all'esattore che cosa e chi eravamo, e che se la stava prendendo con una brava persona. Una mezz'ora più tardi ingoiò un centinaio di pastiglie di Veronal e fu portato all'ospedale, un suicidio." 

 
 
 
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