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Il Diario delle Molestie: Capitolo 3, l'episodio della pistola

La giornalista Paulette Cooper, autrice del libro Lo Scandalo Scientology del 1972 (prima grande inchiesta giornalistica sul movimento dianetico), racconta le molestie subite dagli agenti dell'organizzazione di L. Ron Hubbard.

© Di Paulette Cooper, 1982. 
© Traduzione di Simonetta Po, primavera 1998.

 
Le molestie veramente orribili cominciarono verso Ottobre di quell'anno, quando ricevetti la più incredibile e vile lettera calunniosa anonima immaginabile, basata su quel tipo di bugie che Scientology generalmente usa contro i suoi nemici (prostituta, ladro, pervertito sessuale), e alcune rozze distorsioni di informazioni ottenute dal mio vecchio fidanzato che aveva cercato, nel 1968, di farmi entrare in Scientology. 

Più o meno dal mese di Ottobre fino al 15 Dicembre (quando avrei cambiato casa) subii una quantità enorme di molestia personale. Ricevetti moltissime telefonate oscene (solo dopo aver visto i "Documenti Washington", anni dopo, venni a sapere che gli Scientologist avevano scritto il mio nome e numero di telefono sui muri, stile graffiti), telefonate seccanti (fino a undici al giorno, il che naturalmente mi rendeva difficile scrivere), gente che in tarda serata visitava il mio appartamento nel tentativo di entrare ecc. Cominciavo seriamente a spaventarmi. 

La mia lontana cugina Joy dormiva nell'appartamento del suo ragazzo a un paio di isolati di distanza, ma continuava a tenere la sua roba a casa mia, e ogni giorno faceva un salto da me, dopo il lavoro. Il 6 Dicembre, una misteriosa ragazza di nome Margie Shepherd venne da me con una petizione da firmare, in sostegno della United Farm Workers. Le consegnai un assegno con un piccolo contributo. Restò in casa per circa mezz'ora e mi chiese un bicchier d'acqua. Non rimase sola a lungo, e non mi resi conto del significato di tutto questo fino a più di un anno dopo. Quando Joy veniva a casa mia, dopo il lavoro, scriveva lettere a sua madre che stava in California, su carta per posta aerea (Joy e il suo ragazzo trascorrevano da me parte del loro tempo). Non avevo mai fatto caso alla carta da lettere, ma mi infastidiva che la tenesse sul tavolino. Così, quando se ne andava, buttavo la roba appoggiata sul tavolino sul divano. Margie era rimasta seduta vicino al tavolino. 

Ad ogni modo, mi rendevo conto che a causa delle molestie di Scientology avrei fatto meglio a traslocare in un posto più sicuro. Vivevo al piano terra di un edificio di pietra marrone senza portiere. Nonostante in realtà non me lo potessi permettere, decisi di allargarmi e trasferirmi nell'edificio che era sempre stato il mio sogno (dove vivo attualmente). 

All'epoca cominciai ad avere i primi grossi problemi emotivi a causa della lettera diffamatoria, delle telefonate moleste, i tentativi inspiegabili di gente che cercava di entrare nel mio appartamento ecc. 

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La relazione con il mio ragazzo Bob..., che durava da qualche anno, stava diventando difficile. Nonostante fosse stata una cosa molto seria fino ad Ottobre, a Bob non piacevano le molestie che subivo, specialmente il fatto che non facessi niente per evitarle. 

Il 19 Dicembre, quattro giorni dopo essermi segretamente trasferita qui, e dopo che Joy si era impossessata del vecchio appartamento (tuttavia non aveva ancora messo il nuovo nome sulla porta), si presentò all'ingresso (dove ora viveva Joy, ma lui non sapeva che lei, come me a quel tempo, era una brunetta snella con i capelli corti) un giovanotto di colore. Suonò il campanello come per controllare se ci fosse qualcuno. Un nero in quel vicinato era una cosa piuttosto insolita, ma Joy non si era ancora insospettita, quando un secondo nero arrivò, circa 15 minuti più tardi, e suonò il "mio" campanello reggendo dei fiori. Quando Joy aprì la porta, lo vide scartare i "fiori" - che erano solo alcuni rametti - e si trovò davanti una pistola. 

L'uomo le puntò l'arma alla testa, tirò il grilletto... ma la pistola era scarica, o fece cilecca. Così cercò di soffocarla, ma lei riuscì a scappare e cominciò a urlare, e a questo punto quello scappò via di corsa. L'aggressione fu denunciata alla polizia (che fece commenti sulla sua misteriosità). Più tardi, quando ne fui informata, mi spaventai tanto quanto Joy (sembra incredibile, ma Bob non riusciva a capire perché dovessi esserne tanto sconvolta). 

 
 
 
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