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Messia o pazzo? - Capitolo 2/16: Riflessioni e conclusione

Di Bent Corydon e Ron Hubbard, Jr. (alias Ronald DeWolf)
© 1987 Lyle Stuart Inc. Secaucus, New Jersey, ISBN 0-8184-0444-2

© Traduzione in italiano a cura di Simonetta Po, 2003-2004

 

Riflessioni

Nessuno è più disperatamente asservito di chi crede falsamente di essere libero.

- J.W. Von Goethe

L. Ron Hubbard Jr.

Mio padre era un bandito cosmico. Non divideva il suo potere con nessuno. Non venerava niente e nessun altro. Non si inchinava a nessuno. Non si presentava davanti a nessun giudice.

Ma esistono alcune leggi universali a cui l'uomo non è superiore. Lui invece si considerava al di sopra della verità, e in questo si sbagliava di grosso.

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Martin Samuels (un tempo il gestore di una franchise [missione] di Scientology di grandissimo successo):

Hubbard operava secondo un paio di modelli chiave.

Il primo modello coinvolgeva fondamentalmente persone rispettabili e bene intenzionate: se pensate a Ken Urquart, suo comunicatore personale; a Kima Douglas, la sua infermiera personale; a David Mayo, suo auditor e assistente alle ricerche; a Reg Sharpe, John McMaster... nessuno di loro è riuscito a salire i ranghi dell'organizzazione o nella vita di Hubbard ad un punto di vera vicinanza senza essere attaccato o diffamato.

Quel modello si è ripetuto di continuo. Ed ogni volta che succedeva Hubbard aveva una giustificazione.

E naturalmente la persona che veniva dopo credeva di essere immune da attacchi, diffamazioni, menzogne. Ora Hubbard è morto quindi non vedremo ripetersi quel modello, a meno di non vedere la gerarchia della chiesa emularlo e portarlo avanti.

L'altro modello consiste di "stupra e raccogli". Hubbard lasciava le briglie sciolte, lasciava che la gente credesse che avrebbe davvero potuto farcela. Lasciava che la gente credesse che sarebbe davvero potuta prosperare con l'abilità conquistata e che poi avrebbe raccolto i frutti di quel lavoro.

E, con quel tipo di libertà, si prospera davvero. Invariabilmente, però, arrivava e stuprava e saccheggiava e faceva a pezzi, e raccoglieva ciò che era stato prodotto. L'esempio più drammatico di tutto questo avvenne nel 1982/'83, quando "stuprò" le persone più rispettabili del suo mangement e i gestori di missione, e ne saccheggiò l'intero network.

Osservate questo modello... Si circondò di "dirigenti" che erano teppisti assoluti, tizi che facevano a pezzi la gente. Quest'uomo, questo «OT, l'autore di Scienza della Sopravvivenza, totalmente capace di predire il comportamento umano»... si circondò di gente spietata - come Miscavige - che è arrivata lì perché ha emulato la crudeltà di Hubbard. Hanno emulato la sua totale disponibilità a violare, usare e scaricare il prossimo.

E poi, con le mani grondanti di sangue - e l'unico motivo per cui quelle mani grondavano sangue era che stavano facendo il volere di Hubbard - quando finalmente la situazione non poteva più essere tollerata, Hubbard li spazzava via. Poi diceva «Oh Mio Dio! Io non ne sapevo niente!». Capro espiatorio. Lo fece addirittura con sua moglie, che andò in galera al posto suo.

Non stiamo parlando di cose che succedevano a 5000 miglia di distanza da lui. Stiamo parlando di cose che gli succedevano a 10 metri di distanza. Ma lui «non sapeva»... Ma la cosa più stupefacente, e per me più spaventosa, è la caratteristica della mente: la mia mente, la tua mente e, a quanto pare, la mente di molte altre persone, che riesce a credere a quelle scemenze, e a prendervi addirittura parte attiva.

Ciò che mi riesce difficile da capire è questa incapacità di percepire, di esercitare un senso di realtà, di relazionarti con la realtà in modo che, quando guardi, tu possa dire «non è così che dovrebbe funzionare!». Il fatto che quest'orribile fenomeno di cecità preprogrammata avvenga così comunemente e in modo così diffuso è semplicemente spaventoso.

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Nick Hopkins, musicista, compositore e membro della chiesa:
L. Ron Hubbard è un pioniere nel senso più vero della parola. Ha trascorso la sua intera vita ricercando e sviluppando la sola tecnologia funzionale che abbia mai permesso all'uomo di liberarsi.

È stata questa tecnologia che mi ha letteralmente salvato la vita qualche anno fa, quando ero completamente intrappolato nella droga e mi era rimasto ben poco tempo da vivere. Non solo il problema è stato definitivamente risolto, ma la mia consapevolezza come essere spirituale e la mia creatività artistica sono aumentate oltre misura.

Non potrò mai esprimere con parole adeguate l'amore, l'ammirazione, il rispetto e la gratitudine che ho per questo essere superbo, che è sicuramente il miglior amico che l'umanità abbia mai avuto.

Grazie Ron, grazie per il molto, moltissimo che ci hai dato.

Ray Faraday Nelson, scrittore di fantascienza e appassionato dell'opera narrativa di Hubbard:
Una delle cose che Ron sottovalutò nella capacità che tutti abbiamo di fare le cose è una certa sfida, una certa ribellione di carattere che lui stesso aveva in abbondanza. Perciò lo stesso tipo di persona che poteva essere seguace di una cosa come Scientology - in particolare un membro dello staff dell'organizzazione - per il fatto stesso di essere un seguace poteva essere tagliato fuori dal tipo di creatività che lo stesso Hubbard aveva.

Credo che Hubbard per primo fosse un outsider. Non solo in seguito, quando si isolò, ma fin dall'inizio. Credo che avesse un certo distacco dall'intera razza umana: la sensazione di essere cosa a parte. E quel tipo di separazione credo fosse un'importante fonte per la sua creatività.

Michael Flynn:
L'uomo era un superuomo alla Nietzsche: «La mia volontà di farlo mi dà il diritto di farlo!». La volontà che si innalza oltre la coscienza. Credo che "innalzarsi sopra il bank" per lui significasse vincere la propria coscienza.
Jeff Pomerantz, attore di Broadway, cinema e televisione, e membro della chiesa:
Da molti anni L. Ron Hubbard e i suoi scritti sono l'influenza stabilizzante della mia vita. Lui credeva che l'uomo fosse fondamentalmente buono e l'ha dimostrato più di una volta. Le sue tecnologie e scoperte hanno posto termine alla mia confusione, illuminato le mie percezioni, aumentato il mio senso dell'etica, mi hanno riabilitato come artista e in generale mi hanno reso felice. Nessun uomo ha avuto un amico migliore. Per anni l'ho guardato dal basso all'alto - immagino che adesso dovrò semplicemente guardare un po' più in alto.
Bob Ross (ex scientologist):
Beh, ho incontrato Hubbard qualche volta, ed altre volte l'ho osservato. Ero e rimango sospettoso delle sue intenzioni. All'inizio l'ho evitato per il timore di scoprire che Dianetics fosse una bufala. Poi ho scoperto che l'auditing funziona. Ho speso oltre 4000 ore per scoprire da me che Dianetics funzionava. Ed anche altre cose funzionavano in Scientology.

Dal 1957 in poi, dopo averlo visto esibirsi a diversi congressi, ho detto a molte persone che, tra le altre cose, Hubbard era il più grande imbroglione del secolo. Ma era anche molto di più. Indipendentemente dal fatto che credesse sinceramente o meno nell'obiettivo da lui posto di "chiarire il Pianeta", almeno rese possibile il farmi lavorare in quel senso con, credo, qualche speranza di successo, in un mondo che ha sempre più bisogno di speranza. Potrò continuare ad usare ciò che di buono c'è in Dianetics e Scientology per aiutare me stesso e gli altri...

John Ausley (ex Sea Org di Classe XII):
Hubbard aveva grandi punti positivi e grandi punti negativi...

Una volta sulla nave mi disse che la persona che preferiva era P.T. Barnum...

Avrebbe potuto essere un attore o un regista, o darsi allo spettacolo. Ma era uno scrittore.

Lo scrittore in questione amava raccogliere un gruppo per qualsiasi motivo, poi assegnare ad ogni persona ruoli e personaggi e guardarli rappresentare i suoi libri. Assegnava ad essi dei ruoli: «Tu sei questo, o questo...». Quando si ha un seguito e un fan club si può facilmente cadere nella dissolutezza. Alla gente di spettacolo accade. Quando Elvis morì pesava quasi 150 chili. Aveva raggiunto il massimo della dissolutezza e morì.

Hubbard ha raggiunto il suo livello di dissolutezza per quanto riguarda l'ego e il potere... il tipo era paranoico.

Sapeva che cosa aspettarsi dagli altri perché sapeva che cosa avrebbe fatto lui se fosse stato loro! Istituì questa regola che se qualcuno diceva qualsiasi cosa contro di lui, allora significava che quel qualcuno aveva commesso azioni di tradimento contro l'intera umanità.

La tecnica di Hubbard era "introvertilo come un proiettile". Uno ti guarda, vede che c'è qualcosa che non va. E tu rigira la frittata. Se vedi qualcosa che non va in me significa soltanto che c'è qualcosa di terribilmente sbagliato in te! E faresti meglio a rendertene conto alla svelta!

Niente che un comune criminale non sappia fare normalmente. Un conservatore grasso e razzista del Nebraska: Hubbard era un conservatore razzista. Non era un bravo ragazzo, era un burino. Un bravo ragazzo getterebbe le lattine di birra vuote nel retro del suo furgone, un burino le getta direttamente fuori dal finestrino.

Era un burino razzista. Non gli importava di fare carta straccia della Carta dei Diritti...

Riuscì a convincere così profondamente gli altri che lui era il Messia, che ora era compito degli altri convincere lui che ciò di cui li aveva convinti era vero...

Che cosa mi piaceva di lui? Pensavo "questo tizio è veramente franco, sincero". Ma salta fuori che non lo era.

Era un Confucio da strapazzo che cercava di farmi credere che era stato Buddha. Ho delle candidature molto più pertinenti su chi potrebbe essere stato Buddha. E lui non vi si avvicina nemmeno. Era semplicemente un altro stregone.


Conclusione

Raramente le parole pubbliche di Hubbard erano un riflesso di ciò che egli era e di ciò che egli pensava veramente.

Usava le parole per creare l'effetto voluto.

(Una volta si vantò che avrebbe potuto scrivere qualsiasi cosa in qualsiasi stile - Shakespeare, o storie d'amore strappalacrime su cui Zia Mamie avrebbe pianto, o storie di cowboy alla Zane Grey).

Usava il suo dono di saper combinare le parole per sfruttare qualcosa che di solito è sacro: la speranza dell'Uomo e il suo bisogno di valori che vadano oltre la banalità.

I suoi "incantesimi magici" erano parole e simboli: combinazioni di parole come "Libertà Totale" studiate per sedurre; "Chiesa di Scientology" e "squadra del progetto di riabilitazione" studiati per ingannare.

C'&rgrave; un'ampia gamma di simboli, come il distintivo della Sea Org con la stella e la luna crescente; titoli come "Polizia Finanziaria" e "Dittatore Finanziario Internazionale". Tutto questo era studiato per conquistare alla sua volontà l'ipnotico servilismo dei seguaci.

L'infinita creazione di simboli contraddittori (anche le parole sono simboli) - resi pubblici e drammatizzati da lui e dai suoi seguaci (come il "Credo della Chiesa" che proclama la "libertà di parola" appeso sul muro dietro a un comandante della Sea Org) - ha in parte reso possibile questa saga bizzarra.

C'erano anche simboli che avrebbe preferito non venissero notati, come l'Apollo divenuto poi un ristorante e la Athena smantellata per riciclarne l'acciaio. Certamente non desiderava che venisse resa pubblica l'immagine di una vittima di un colpo apoplettico (forse incapace di parlare chiaramente [1]).

Anche senza belletto la vita di Hubbard fu comunque colorita. Ma non fu sicuramente la vita che avrebbe potuto simboleggiare quella di un Buddha reincarnato.

Tra gli insegnamenti di Siddharta Gautama Buddha si rinviene una saggezza che potrebbe servire a vaccinare che potrebbe essere suscettibile alla manipolazione di Hubbard e, ora, delle sue organizzazioni.

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Si racconta che una volta Buddha disse ad un gruppo di discepoli:

Non lasciatevi guidare dall'autorevolezza dei testi religiosi, dal piacere delle opinioni speculative, dall'apparente possibilità e nemmeno dall'idea "Questo è il nostro maestro". Ma... quando sapete da soli che certe cose sono corrotte e sbagliate, cattive, allora rinunciatevi... e quando sapete da soli che certe cose sono salutari e buone, allora accettatele e seguitele.

Un discepolo dovrebbe porre sotto esame anche il suo stesso maestro, in modo da potersi convincere pienamente del reale valore del maestro che sta seguendo.


Note:

1. Esperti sostengono che la voce su un messaggio registrato del 1983 non sia quella di Hubbard.

 
 
 
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