In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
Le interviste non pubblicate: Nieson Himmel

Allegato a "Bare Faced-Messiah - Il Volto Nudo del Messia", biografia di L. Ron Hubbard di Russell Miller. Nieson Himmel fu compagno di stanza di Hubbard nella casa di Jack Parsons, 1946. Los Angeles, 14 agosto 1986

© Traduzione in italiano a cura di Simonetta Po, 2001

 

Nieson Himmel era un giovane giornalista con un forte interesse per la fantascienza. Fu quell'interesse che dopo la Seconda Guerra Mondiale lo mise in contatto con il chimico Jack Parsons, e attraverso Parsons conobbe L. Ron Hubbard. Himmel infatti divideva la stanza con Hubbard nella strana villa di Pasadena di proprietà di Parsons, dove e con il quale Hubbard praticava la bizzarra sex magick, rivaleggiando con lui per l'amore di Sara Northup (che più tardi fuggì con Hubbard e ne divenne la seconda moglie). Era un ambiente quanto meno esotico. Nell'intervista che segue, concessa a Russell Miller nel corso della sua ricerca per il libro "Bare Faced Messiah", Himmel lo ha ricordato in modo vivido.

Chris Owen

[Jack] Parsons era un chimico eccellente. Aveva questa casa vecchia e grande a Pasadena, tra altre vecchie ville. Era stata costruita da qualche ricco alla fine del secolo. C'era ancora la rimessa per le diligenze. La famiglia Parsons aveva fondato la Parsons Engineering ed era molto facoltosa. La specialità di Jack erano gli esplosivi, ed era un seguace di Aleister Crowley. Nella sua bella casa si tenevano molti incontri. Io l'avevo conosciuto tramite la fantascienza, la Science Fiction Society si riuniva a casa sua. Gli incontri magici si tenevano al piano di sotto, si vestivano con delle tuniche nere. C'erano queste due cose a forma di piramide dove tenevano i servizi. Parsons aveva trasformato la casa ricavandone degli appartamenti, ce n'erano circa 19, e aveva messo un annuncio sul giornale: "Appartamenti in affitto" (stiamo parlando della fine della guerra, quando non si riusciva a trovare un posto in cui vivere) "Solo per non credenti".

Nella rimessa viveva un inglese, uno dei primi seguaci di Crowley. Parsons non faceva mistero del suo legame con il satanista. Nei libri di Crowley c'erano delle silografie, e Parsons possedeva alcuni degli originali. A casa sua convivevano due gruppi di persone, gli appassionati di fantascienza e i seguaci di Crowley.

Io dividevo la stanza con Hubbard, che aveva appena lasciato la Marina. Aveva una uniforme con i galloni di tenente. Era solito raccontarci tutte queste dannate storie sul suo passato. Io ero giornalista e quindi molto molto scettico. La sua carriera militare era veramente difficile da decifrare perché qualsiasi posto tu nominassi lui c'era stato. Diceva di essere stato in Inghilterra, al "Museo Reale", e mentre camminava in una sala tre scienziati erano usciti da un ufficio, l'avevano visto, afferrato, portato in un ambulatorio e avevano iniziato a misurargli il cranio dicendo che si trattava di un perfetto esempio di non so cosa, poi l'avevano spedito fuori senza aggiungere una parola. Dissi «Accidenti, è davvero una bella storia, però credo che tu l'abbia letta in George Bernard Shaw». Un'altra volta ci raccontò che alle Aleutine, mentre comandava un cacciatorpediniere, si era avvicinato ad un blocco di ghiaccio e un orso polare era saltato a bordo della nave gettandola nello scompiglio. Hubbard non mi aveva molto in simpatia - non credevo ai suoi racconti e non gli prestavo mai soldi.

Un giorno Ron mi disse che voleva andare all'Istituto di Igiene Mentale e glielo accompagnai; lo aspettai per un'ora, un'ora e mezza.

Un'altra volta mi disse, in presenza di altri testimoni, che stava per fondare una religione perché voleva fare un po' di soldi.

Parsons viveva con una bella ragazza di nome Betty Northrup che, a quanto capii, proveniva da una ricca famiglia. Era bella, davvero adorabile. E non era sposata. Arrivò Hubbard che le donne consideravano irresistibile, per lui perdevano la testa. Nella casa c'erano altre ragazze che vivevano con i loro tizi e lui se le passò tutte, una a una. Alla fine si concentrò su Betty. Parsons era innamorato perso di lei, ma a causa delle sue credenze l'idea del matrimonio gli era intollerabile. L'atmosfera si fece molto tesa. Ti sedevi a tavola e l'ostilità tra Parsons e Hubbard era tangibile. Alla fine Ron fuggì letteralmente con Betty, che non si chiamava realmente Betty ma Sara. Tutti la chiamavano Betty, bella e dolce com'era. Per stare con Parsons aveva abbandonato gli studi.

Ho sentito dire che Parsons li inseguì. Dopo la loro fuga non rividi più né Hubbard né Betty.

Nella casa c'era un sacco di gente, forse 18-20 persone nel corpo principale e 5 o sei nella rimessa. Mi sembra che alla fine della trasformazione la casa contasse 19 appartamenti. Lou Goldstone, un artista, viveva lì, e fu così che ci andai a vivere anche io.

Una sera Parsons stava facendo esperimenti con una sostanza chimica [nitroglicerina] e saltò letteralmente in aria. Altri chimici mi hanno detto che nessuno che conosca bene quella sostanza fa un pasticcio del genere. Posso solo pensare che Parsons si sia suicidato in quel modo.

Hubbard era un affascinante affabulatore. Gli credevano tutti. Ma io avevo letto molto e riconoscevo molte delle storie che raccontava. Cercavo di farlo cadere in contraddizione e gli dicevo: «Se dici che una volta sei stato nel tal teatro, allora devi avere avuto...». Lui non si curava molto di me, scoppiava a ridere. Era un vero truffatore. Era sveglio e veloce.

La storia dell'orso polare appartiene al folklore, risale ai primi esploratori [come Nelson].

Hubbard parlava continuamente delle sue esperienze di guerra. Io gli dicevo «Non puoi aver combattuto entrambe quelle battaglie». Diceva di essere stato al servizio di tantissimi grandi ammiragli. Credo che uno fosse Halsey. Chiamai un amico che era stato nel suo staff e gli chiesi se conoscesse Hubbard: «Cavolo, non l'ho mai sentito nominare!».

Credo che Hubbard fosse stato portato a casa di Parsons da Lou Goldstone. Anche se credo che Parsons fosse un suo ammiratore come scrittore di fantascienza. Lou disse di essere capitato in un paio di incontri, credo si trattasse di messe nere. La gente ne parlava molto apertamente.

Ron era noto tra gli appassionati di fantascienza, potrebbe essere stato a New York. Credo che all'epoca fosse appena uscito dalla Marina. Non posso sopportare gli impostori e Ron era ovviamente un impostore. Ma non era stupido. Poteva incantare chiunque, aveva una personalità tremenda. Ma era assolutamente indegno.

A quei tempi gli appassionati di fantascienza erano un po' suonati. Un sacco di gente strana trovava rifugio nella fantascienza. Ebbi discussioni tremende con Lou a proposito di Dianetics - «Credi davvero a questa merda?». Non ho mai capito la gente che l'ha seguito per quella strada.

Renderti disponibile la traduzione di questo libro ha comportato decine di ore di lavoro. Contribuisci anche tu a mantenere vivo questo sito
con una una

Betty era molto bella - una persona splendida, intelligente, dolce, meravigliosa. Ero innamorato di lei, ma sapevo che non l'avrei mai potuta avere. Hubbard la corteggiava proprio davanti a Parsons e intanto viveva della sua generosità. Come poteva farlo? Aveva già avuto relazioni con altre ragazze della casa. Betty era di una bellezza notevole.

Jack fu uno tra i primi a lavorare al JPL (Jet Propulsion Laboratory). Credo lavorasse sui razzi spaziali. La casa fu trasformata in appartamenti dopo che io me ne ero già andato. Si mangiava tutti assieme al grande tavolo di cucina.

Il mio primo compagno di stanza fu Alva Rogers, poi arrivò Ron.

 
 
 
INDICE
 
 
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it