In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
Martini/Allarme Scientology FAQ

Domande e risposte sul gestore e la gestione del sito xenu.com-it.net.

Si veda anche Tell it All FAQ.

Di Martini, 1 giugno 2002.

 

Allarme Scientology ha da poco girato la boa dei suoi primi quattro anni di attività. In questo periodo ho ricevuto moltissime e-mails di ogni genere. Diverse persone mi hanno chiesto di me, delle motivazioni che mi hanno spinta ad aprire questo spazio o semplicemente la mia opinione su determinati argomenti o eventi.

Ho messo a punto questa FAQ (Frequently Asked Questions - domande poste di frequente) per soddisfare la curiosità di chi legge. Se avete altre domande che non trovano risposta in questa pagina, sentitevi liberi di pormele.

Martini
allarmescientology@email.it




Chi gestisce Allarme Scientology?

Il sito viene gestito unicamente da Martini, cioè da me. Nato nel marzo del 1998 dalla mia collaborazione con Harry, dalla metà del 2000 ne sono rimasta unico gestore. Non mi avvalgo di sostituti né di collaboratori.

Martini è il tuo vero nome?

No. "Martini" è uno pseudonimo. Ho inizialmente deciso di ricorrere ad un nom de plume (cosa per altro assolutamente legale) per questioni di riservatezza.

Martini è parte del "Movimento Anti-Sette"?

No. Non appartengo ad alcun movimento e non milito in alcuna organizzazione, associazione, "centro studi" o simili.

Martini collabora con servizi segreti o tutori dell'ordine?

No. Il mio impegno è personale, individuale e individualista. Metto a disposizione 80 megabyte di notizie e informazioni disponibili a chiunque voglia leggerli. Il materiale che vi propongo è pubblico ed è già apparso in precedenza su libri, giornali, riviste o siti web (salvo alcuni racconti personali che si possono contare sulle dita di una mano).

Allarme Scientology raccoglie informazioni?

No. Allarme Scientology informazioni. In nessun caso sollecito informazioni ai miei lettori.

Allarme Scientology si occupa di assistenza alle vittime di Scientology?

No. Sono e rimango una traduttrice/archivista. L'assistenza alle vittime è una cosa seria che non si può improvvisare, ma al contrario richiede serie competenze multidisciplinari. Posso fungere da interlocutrice con cui scambiare quattro chiacchiere, opinioni, sensazioni, emozioni difficilmente condivisibili con chi non abbia vissuto un'esperienza a volte devastante come può essere quella dell'affiliazione a Scientology. Ma nulla di più di questo.

Allarme Scientology è un sito anonimo?

Assolutamente no. Dalla sua nascita nel marzo 1998 ha stipulato un contratto di hosting con un provider italiano, in piena ottemperanza alla normativa vigente.

Chi paga Martini?

Nessuno. L'impegno che profondo nella gestione di questo sito è a titolo assolutamente gratuito. Pago di tasca mia sia lo spazio Web che la bolletta del telefono.

Che tornaconto hai per la gestione del sito?

A livello materiale assolutamente nessuno. Il mio impegno non è retribuito in alcuna forma e ho deciso di non mettere banner pubblicitari, anche se mi aiuterebbero a coprire parte delle spese. Tuttavia ricavo grande soddisfazione personale dal sapere che questo spazio è stato di aiuto a molte persone.

E allora perché lo fai?

Ho fatto parte di Scientology. A parte l'aspetto finanziario, non posso dire di avere avuto un'esperienza emotivamente traumatica né particolarmente negativa, come invece è stato per altri.

Tuttavia, passato l'entusiasmo iniziale iniziai a rendermi conto che il gruppo presentava aspetti poco chiari, altri non condivisibili, altri ancora che per me erano moralmente inaccettabili. Mi allontanai dal gruppo accompagnata da un senso di profondo disagio a cui non sapevo dare un nome. Se da una parte ritenevo utili e con effetti positivi alcuni procedimenti dispensati da Dianetics, dall'altra rimaneva questa sorta di "negatività" che non sapevo spiegare.

Vivevo sulla mia pelle una fortissima pressione. Veniva esercitata per farmi spendere quanto più possibile, per farmi impegnare sempre più assiduamente a costo di rinunciare ai miei interessi, alle mie amicizie e ai miei valori personali, e mi resi conto che in fondo tutta quella pressione costante era tesa a modificare il mio comportamento e la mia scala di priorità. Inoltre avevo sperimentato l'impossibilità di esprimere liberamente il mio pensiero, e vedevo nei miei "colleghi" cambiamenti spesso drastici, che non ritenevo sempre positivi. Mi sentivo circondata e pressata da un fanatismo che non riuscivo né a spiegarmi né ad accettare, che andava in direzione contraria al modo in cui inizialmente Scientology mi si era presentata, e che mi aveva affascinato.

Quando ho avuto accesso a Internet ho trascorso notti intere a leggere pagine e pagine di informazioni che, al tempo della mia affiliazione, mi erano sostanzialmente precluse. Ne ignoravo addirittura l'esistenza. Il senso di disagio e di "negatività" che avevo avvertito trovava finalmente spiegazione. Ciò che io avevo vissuto era stata esperienza comune a molte persone. Il materiale informativo, però, era soltanto in inglese. Da qui la voglia di tradurlo e metterlo a disposizione del pubblico italiano.

Vorresti che Scientology fosse bandita nel nostro paese?

Assolutamente no. Credo nel diritto universale di libertà di parola, di espressione, di associazione. In base a questo diritto, che per me rappresenta un valore fondamentale e imprescindibile, chiunque deve essere libero di esprimersi e associarsi come meglio crede.

Allo stesso modo mi avvalgo del diritto di critica e di informazione, anche se comprensibilmente non incontra il favore di Scientology. Il mio sito ha l'unico scopo di informare al fine di permettere una scelta consapevole. Se all'epoca della mia affiliazione avessi avuto la possibilità di accedere a questo tipo di informazione sul gruppo a cui stavo aderendo avrei probabilmente fatto scelte diverse. Quando si è privi di informazioni, anche critiche o negative, non si può parlare di scelta consapevole e informata.

Vorresti vedere reintrodotto il reato di plagio?

Fino ad alcuni anni fa rispondevo ni, poichè la materia è oltremodo scivolosa e controversa. Credo sia molto difficile legiferare in materia senza incorrere nel rischio di violare diritti fondamentali. Credo nell'esistenza di un "qualcosa" chiamato plagio o "controllo mentale", ma sono altrettanto consapevole della difficoltà del definirlo con la chiarezza che una legge richiederebbe.

Oggi che ho più esperienza, che ho ampliato le mie conoscenze, che ho maggiormente riflettuto sulla questione rispondo con un secco NO.

Da una parte il nostro codice già prevede dispositivi per colpire la circonvenzione e la truffa, dall'altra appellarsi a un ipotetico plagio non solo può aggravare i conflitti familiari spesso derivati dall'affiliazione a un movimento controverso o "diverso", ma tende anche a deresponsabilizzare l'ex affiliato.
Esistono innegabilmente singoli o gruppi che utilizzano tecniche e pratiche di controllo estremo e influenza indebita che possono avere effetti deleteri e devastanti su persone in stato di debolezza o difficoltà, ma tali comportamenti sono già sanzionati dal nostro codice penale.

Per approfondire questa tematica si vedano gli eccellenti articoli di Raffaella Di Marzio, blocco a sinistra del suo blog.

Ritengo che l'unica vera arma per proteggersi dall'ipotesi di plagio sia l'informazione. Una volta che si conoscono le tecniche manipolative e di controllo che vengono esercitate, il modo in cui agiscono e fanno leva sulle nostre debolezze e bisogni interiori, si saprà distinguere tra influenza legittima ed accettabile e tentativo di plagio.

Martini
allarmescientology - at - email.it

(Aggiornato il 8 marzo 2011)

 
 
 
INDICE